Ecco quanto riportava ieri una nota Reuters:
Il tavolo tra UniCredit e i sindacati per gli esuberi annunciati dalla banca a inizio agosto si aprirà la prossima settimana.
Lo riferiscono fonti vicine alla situazione, una delle quali indica il 9 settembre come data di avvio del tavolo, mentre altre indicano i giorni immediatamente precedenti.
UniCredit ha annunciato ai sindacati un piano di esuberi di 4.700 unità, di cui 600 già previste nel piano di integrazione con Capitalia, per il prossimo triennio 2011-2013.
“Nello spirito concertativo che caratterizza tali incontri, è stata presentata un’ipotesi di piano per rendere sostenibile la struttura dei costi, attraverso efficientamenti che riguardano 4.100 posizioni lavorative, oltre a 600 già individuate nel piano di integrazione di Capitalia, da attuarsi nel prossimo triennio nel rispetto dello spirito e delle regole del contratto nazionale dei bancari e nella logica di altri accordi sindacali già siglati negli ultimi anni da UniCredit con le organizzazioni dei lavoratori”, si leggeva in una dichiarazione resa a inizio agosto dal responsabile delle risorse umane Rino Piazzolla.
La banca ricordava inoltre che “a fronte del raggiungimento degli obiettivi strutturali di riduzione dei costi, l’azienda si è impegnata all’assunzione di neolaureati”.
Secondo quanto riferito da alcuni rappresentanti sindacali il giorno dell’annuncio, UniCredit chiede di agire sul personale che abbia già maturato i requisiti pensionistici oppure facendo ricadere il costo sui nuovi assunti.