Strettamente riservata alle strutture Fabi del Gruppo UniCredit
INCONTRO CON PAOLO CORNETTA:
IL GRUPPO UNICREDIT NEL 2011
In data 3.3.2011, si è svolto un incontro tra i vertici aziendali e le Delegazioni di Gruppo di tutte le OO.SS. L’azienda ha effettuato una presentazione, in allegato alla presente informativa, partendo dagli obiettivi del progetto ONE4C individuati in quattro punti essenziali :
- nuovo modello di rete;
- aumento della soddisfazione dei clienti;
- incremento della vicinanza al territorio;
- crescita nelle quote di mercato.
L’azienda ha quindi illustrato una serie di tematiche che riguardano vari argomenti, quali ad esempio i tempi di risposta al cliente nei settori Small Business da – 14 a 8 giorni ante e post one4c -, SME – da 28 a 16 -, e CIB – da 57 a 35 -.
Illustrato anche l’andamento del Trim index dal 2003 al 2010 dove con un andamento altalenante da un valore di 43 con la partenza di S3 si è attestato a fine 2010 ad un valore di 61.
ONE4C ha evidenziato un notevole sviluppo sia dei canali evoluti che dell’internet banking con un aumento di quasi 2 milioni di clienti negli ultimi 12 mesi. Si è altresì registrata una diminuzione delle operazioni di sportello, riduzione che provocherà una trasformazione progressiva degli ASC in ACSC per l’aumento del tempo a disposizione da dedicare all’attività commerciale – da 900 colleghi a circa 1,400 3ntro fine 2011 – Di conseguenza ci sarà un incremento delle agenzie Cash Light, Cash Less e ad Operatore Unico.
Ci hanno anche illustrato come l’andamento del ROE di Unicredit rispetto agli altri concorrenti europei si attesti a livelli medio bassi rispetto ad una media dell’8,4% – meno di noi solo Banco Popolare e Monte Paschi –
I costi del personale sono, rispetto ai dati ABI e degli altri istituti di credito competitori, spostati verso l’alto nelle categorie dei Dirigenti e Quadri. Fatto 100 abbiamo un 3,2% dei Dirigenti, un 48,4% per i Quadri e un 48,3% circa per le Aree Prof, contro i dati ABI che sono rispettivamente al 2,1% per i Dirigenti, al 37,7% ai Quadri e per il 60,2% per le Aree Prof. Queste percentuali portano a circa 240 mln di costi in più rispetto ai competitors che si traducono in circa 3,400 FTE per assorbire il differenziale.
Anche l’andamento percentuale del VAP e del Sistema Incentivante erogati nel 2007 e nel 2010 hanno subito un inversione di tendenza. A fronte di un 41% di Vap ed un 59% di sistema incentivante erogati nel 2007, abbiamo un 57% di Vap ed un 43% di sistema incentivante erogati nel 2010.
L’azienda ci ha anche comunicato che il giorno 14.3 pv nel corso dei lavori della Commissione Inquadramenti, ci sarà un incontro con Piccini.
Al termine dell’esposizione aziendale il Segretario Nazionale della FABI Mauro Morelli in qualità di portavoce di tutte le Segreterie Nazionali, ha così commentato:
“ mano a mano che si andava avanti nell’esposizione, vedevo dati confortanti, miglioramento tempi di risposta, tenuta del trim, mi aspettavo che venissero riconosciute le fatiche, invece si è invertita la rotta, mi chiedo dove vogliamo arrivare? NOI ABBIAMO GIA’ DATO!!!!!!!, dobbiamo chiarircelo subito. Siamo entrati in un percorso, le stesse considerazioni ce le siamo fatte 6 mesi fa, la bulimia del settore del credito non ha fine!!! Nel tempo abbiamo costruito dei rapporti di rispetto reciproco e delle finalità reciproche. Noi raccogliamo un grido pesante da parte dei lavoratori sugli organici, che poi siano mal distribuiti o no è un’altra questione.
Sul ROE il fatto che i peggiori gruppi siano italiani la dice lunga: potremmo interrogarci sul perchè si resta dentro alle aziende del credito, non è solo per la remunerazione del capitale, dovremmo fare un ragionamento.
Se vogliamo arrivare reciprocamente a dire che perseguiate un modello “Banca Mediolanum” ditecelo, il Sindacato è su un altro versante; abbiamo agenzie che non aprono per assenza di personale, ci aspettavano di vedere le slides sulle situazioni delle varie agenzie, con evidenziate le criticità a causa delle uscite del piano del 18 ottobre e invece niente.
Le Segreterie Nazionali ci mettono la faccia per garantire che gli accordi siano percorribili, d’altra parte abbiamo la stessa esigenza sulla gestione, non si possono vedere le cose scisse.
Ci aspettiamo da qui a breve anche di trovare le proiezioni di beneficio che questa azienda avrà rispetto a ciò che abbiamo sottoscritto e firmato, vedere se ha portato a quello che era l’obiettivo iniziale di tutte e due.
Vi chiediamo oltre il discorso gestionale, il risanamento delle aree di criticità che si creano per le fuoriuscite; vi chiediamo inoltre di rendervi conto di poter riportare nella vivibilità familiare i dipendenti che andrete ad assumere. Abbiamo subito per 4 anni da parte dei colleghi assunti con Delta2, un allontanamento a 700-800 km da casa, non è più tollerabile!
Nessuno pensi che i recenti accordi fatti in associazioni di settore possa diventare un modello nelle banche.
Il successivo dibattito ha ripercorso i temi trattati da Morelli; sulla prosecuzione del confronto sarete, come sempre, tempestivamente informati.
Milano, 3 Marzo 2011
Segreteria di Coordinamento
FABI
Gruppo UniCredit
Allegati:
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Presentazione aziendale utilizzata nell’incontro |