UNICREDIT PENSI A TUTELARE GLI INTERESSI DEGLI AZIONISTI
SENZA LEDERE I DIRITTI DEI LAVORATORI
Lo sciopero nazionale dello scorso 21 Luglio dello Shared Service Center e la collegata manifestazione di solidarietà dei Lavoratori di fronte alla sede romana dell’ABI sono stati un importante successo.
Unicredit ha rinviato al prossimo 3 Agosto il CdA fissato originariamente al 22 Luglio. Nel corso del Consiglio, tra l’altro, verranno valutati i noti “studi di fattibilità” che prevedono l’esternalizzazione di alcune attività e delle corrispondenti centinaia di Lavoratori al di fuori dall’Area Contrattuale del Credito, in singolare anticipo sulla trattativa per il rinnovo del CCNL.
Un Management leale ed autorevole dovrebbe assumersi consapevolmente la responsabilità di non ledere i Lavoratori, sacrificandone i diritti sull’altare dell’immediato profitto, ricordando quanto è prioritario per l’immagine accreditata di un Gruppo attento al Sociale ed al Territorio la efficace collaborazione dei Dipendenti e la loro convinta adesione agli obiettivi aziendali.
Nell’imminenza del cruciale appuntamento societario queste OO.SS. intendono rivolgere alcuni inviti al CdA di Unicredit:
- abbandoni il progetto di esternalizzare attività e Lavoratori verso società non bancarie come ipotizzato dai citati “studi di fattibilità”, che procurerebbe invece grave nocumento alle potenzialità di tutto il Gruppo;
- mandi a spasso quei sedicenti Manager dannosi per il Gruppo Unicredit perchè impoveriscono il capitale economico aziendale, non essendo in grado di gestire lo straordinario capitale umano di impiegati, quadri e dirigenti, la cui preziosa professionalità e la provata abnegazione vengono considerate con colpevole miopia solo quali costi da abbattere e non vero e proprio patrimonio aziendale;
- custodisca e tuteli le risorse interne, indispensabili ad affrontare le sfide dei mercati globalizzati nel rispetto della Sostenibilità Sociale e della Valorizzazione dei Territori;
- difenda realmente lo sviluppo nel tempo degli interessi degli Azionisti (molti dei quali sono anche correntisti ed è bene che qualcuno lo ricordi…) a cominciare proprio dalle retribuzioni di chi vuole distruggere la collaborazione in Azienda e mortificare la politica di attenzione verso gli Stakeholders;
- rinneghi chi, facendo credere di curare gli interessi generali, in un solo colpo è riuscito ad inimicarsi, oltre ai Dipendenti, le Fondazioni bancarie (contrarie all’operazione per ragioni politiche ed economiche), le Relazioni industriali (a causa del malcontento diffuso tra i Lavoratori) e i tanti dirigenti che cominciano a comprendere il rischio di perdere il posto;
- prenda atto dei richiami etici ed economici dei Lavoratori e dei Sindacati, interessati con rinnovato spirito di appartenenza, ora vilipeso, ad un futuro di prosperità per le Aziende del Gruppo Unicredit.
QUESTE OO.SS. CONTINUERANNO A PRESIDIARE I DIRITTI DEI LAVORATORI
Roma, 1 Agosto 2011.
GRUPPO UNICREDIT – RR.SS.AA. POLO DI ROMA
DI UCBP – UGIS – URE
DIRCREDITO/FD – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO – UILCA