Gli effetti della riforma pensionistica sull’ ammortizzatore sociale di settore unitamente ai ritardi e agli attuali orientamenti del Governo stanno mettendo a rischio l’operatività del Fondo di solidarietà oltre a provocare una condizione di profonda incertezza e di grande disagio nei lavoratori “esodati” ed ”esodandi”.
Parimenti rischiano di essere vanificati obiettivi strategici quali quelli di concorrere alla creazione di nuova occupazione per i giovani e alla stabilizzazione di quella precaria.
Particolare gravità potrebbe assumere la condizione dei licenziati del settore in sezione emergenziale, i quali rischiano concretamente di restare s enza sostegno al reddito e senza lavoro.
Per queste ragioni, di concerto con le iniziative confederali, verranno organizzati presidi di categoria nella giornata del 5 giugno p.v. nelle città indicate nel comunicato allegato.
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