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ABI: incontro del 29-10 sul rinnovo del CCNL

Posted on 29 Ottobre 201430 Ottobre 2014 By Claudio Voghera

ROMA, LI 29 OTTOBRE 2014

Il Presidente del CASL ABI Dr.Profumo, ha aperto la riunione odierna sottolineando come si debba tenere presente che l’industria bancaria andrà a diversificarsi profondamente al suo interno, sia per modelli organizzativi che per performance; quindi la discussione sulle attribuzioni di materie ai singoli livelli contrattuali diventa fondamentale.

A questo proposito, ha proseguito il Presidente, ABI ritiene che il CCNL rappresenti il contenitore di norme generali e di regole per le materie da demandare al livello aziendale, soprattutto in termini di produttività economica.

Profumo ha confermato che l’obiettivo di ABI e’ quello di rinnovare il contratto nazionale entro il 31 dicembre di quest’anno. Ha poi proseguito con l’illustrazione delle posizioni di controparte sulle singole materie contrattuali.

PARTE ECONOMICA
La prospettiva dell’industria bancaria non consente, secondo ABI, di mantenere in vita sistemi automatici inerziali di aumento del costo del lavoro (scatti anzianità e disciplina automatismi) mentre per quanto riguarda specificamente il recupero inflattivo, secondo l’associazione datoriale, il differenziale da recuperare sarebbe pari all’1,85% anziché al 6,05% richiesto dalle OO.SS..

Le banche vorrebbero un nuovo consolidamento del TFR nonché di intervenire sulle indennità modali (es. indennità di cassa) e sugli istituti economici collegati all’anzianità

AREA CONTRATTUALE
Anche su questo argomento, la controparte ha ripetuto la propria posizione: l’esigenza di riduzione dei costi e di razionalizzazione dei processi organizzativi nonché il continuo confronto con altri settori presenti sul mercato che svolgono le medesime attività a costi inferiori, rende arcaica – secondo ABI – l’attuale normativa in materia.

L’ABI propone quindi una modifica radicale della disciplina che comporta:
– l’uscita dall’area contrattuale verso i contratti complementari di un gran numero di attività ;
– regole meno stringenti delle attuali sull’appaltabilita’ di attività diverse da quelle attuali;
– l’introduzione dei rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete distributiva;
– la possibilità di modificare la regolamentazione nazionale tramite la negoziazione di secondo livello e di prossimità.

INQUADRAMENTI
La controparte ha dichiarato inoltre che l’attuale sistema inquadramentale su 13 livelli è in molte parti obsoleto e, dal loro punto di vista, rigido. Pertanto, ABI propone un sistema su 6 livelli di inquadramento con la massima fungibilità delle mansioni, soprattutto per l’area dei Quadri Direttivi.

Sulla nostra richiesta di percorsi formativi certificati, l’ABI prevede di delegare l’argomento alla contrattazione di secondo livello, senza alcun legame però ai percorsi di carriera.

L’ABI ha sottolineato la necessità di assegnare al secondo livello di contrattazione la definizione di eventuali nuove figure professionali.

Anche il tema delle declaratorie, delle sostituzioni, dei tempi di attribuzione delle qualifiche superiori e del criterio dei c.d. “numeretti”, secondo controparte, andrebbero eliminate dalle previsioni contrattuali.

OCCUPAZIONE
ABI si è dichiarata disponibile ad un aumento dell’operatività del FOC, Fondo per l’Occupazione,in termini di solidarietà espansiva, ma anche per la creazione di una piattaforma che favorisca il reimpiego del personale attualmente in carico al Fondo Emergenziale.

ORARI
Abi ha evidenziato la necessita’ di una razionalizzazione complessiva sul tema degli orari, con la previsione di un impianto nazionale che demandi alla sede aziendale di accompagnare le scelte organizzative che verranno fatte.

A nome di tutte le sigle sindacali, il Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni, richiedendo che l’illustrazione fatta da ABI venga consegnata alle organizzazioni sindacali per iscritto, ha affermato che se l’intenzione di controparte fosse quella di approfittare della situazione difficile del sistema per depotenziare il contratto nazionale, questa sarebbe una scelta impraticabile.

Egli ha quindi auspicato che la posizione espressa dall’ABI non sia una posizione definitiva perché, in caso contrario, il prosieguo del confronto per la sottoscrizione del nuovo contratto nazionale risulterebbe impossibile.

Le trattative riprenderanno il giorno 5 novembre in sede plenaria.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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