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Autore: Claudio Voghera

Circolare rendimenti anno 2016 Previbank

Posted on 19 Aprile 201720 Aprile 2017 By Claudio Voghera
Circolare rendimenti anno 2016 Previbank

Pubblichiamo, per opportuna lettura e conoscenza, la circolare relativa ai Rendimenti anno 2016, altresì pubblicata nelle “news” del sito web del Fondo:

www.previbank.it

Cordiali saluti.

Segreteria di Coordinamento
FABI
Gruppo Unicredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Giornalino Uni-Inform numero 4 – Aprile 2017

Posted on 10 Aprile 201710 Aprile 2017 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero 4 – Aprile 2017

FONDO ESUBERI, QUANTO NE SAI? – DA JEEG ROBOT ALLA GIG ECONOMY – PILLOLE DI WELFARE: VOUCHER, TRASPORTI, VIAGGI – LA SEMPLICITÀ AI TEMPI DI UNICREDIT – PROTEZIONE VITA E INFORTUNI – TEMPO DI PAGELLA, TEMPO DI RICORSO – A.D. 2016

Evidenza, UniInform

Proroga dei termini per la fruizione dei residui accumulati in banca ore 2016 e di eventuali riposi compensativi non utilizzati nel 2016

Posted on 3 Aprile 20173 Aprile 2017 By Claudio Voghera
Proroga dei termini per la fruizione dei residui accumulati in banca ore 2016 e di eventuali riposi compensativi non utilizzati nel 2016

Riservata alle/agli iscritte/i Fabi del Gruppo UniCredit

Vi comunichiamo che la Fabi e le altre OO.SS. sono intervenute presso UniCredit evidenziando tutta una serie di problematiche tecniche  sorte con l’avvio del nuovo applicativo di gestione assenze/presenze ; pertanto in riferimento  alle difficoltà cagionate anche ai Lavoratori si è convenuto di prorogare ulteriormente (  6 mesi ) al 30 settembre 2017 il termine per la fruizione di tutti i residui accumulati in banca ore e gli eventuali riposi compensativi non utilizzati, la cui scadenza originaria – 31 dicembre 2016 – era stata precedentemente prorogata al 31 marzo 2017.

Milano, 31 marzo 2017

Segreteria di Coordinamento
Fabi Gruppo UniCredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Giornalino Uni-Inform numero 3 – Marzo 2017

Posted on 8 Marzo 201715 Marzo 2017 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero 3 – Marzo 2017

LA TEMPESTA PERFETTA: Prospettive del settore bancario nel convegno del primo marzo 2017, AN ITALIAN BANK 1ST OF ALL: J.P. Mustier Dedica alla Fabi la prima uscita ufficiale dopo l’aumento di capitale, APPROFONDIMENTI: Risparmio tradito, digitalizzazione, bancari 2.0, CONTO WELFARE: Le nuove opportunità – Strenna, Contributo figli 4-12, contributo famigliari disabili: che cosa cambia nel 2017; PARI OPPORTUNITA’ NEL GRUPPO UNICREDIT: Le donne FABI per la valorizzazione del talento femminile; 8 MARZO: Origini e breve cronologia della giornata internazionale della Donna Iniziative Fabi per l’8 marzo; MATERNITA’/PATERNITA’: Bonus mamma, congedo obbligatorio per padri lavoratori

Evidenza, UniInform

UBIS: Comunicato unitario incontro del 17 febbraio 2017

Posted on 23 Febbraio 201724 Febbraio 2017 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario incontro del 17 febbraio 2017

TESORERIE, QUALE FUTURO?

Venerdì 17 febbraio, ci è stato presentato dall’Azienda il Focus Organizzativo/Produttivo sul Public Administration Italy, con gli impatti dei trasferimenti di attività del progetto iPC.

Longobardi, in video conferenza da Roma, ha fatto “il punto” sulla situazione delle Tesorerie dove al 31 dicembre 2016 lavoravano  287 persone; con le uscite già previste e, con quelle che probabilmente ci saranno a seguito del nuovo piano esodi, si avrà un notevole ridimensionamento degli organici con notevoli ripercussioni sulla qualità della vita lavorativa.

Prosegue, inoltre, il progetto IPC , che vede il lavoro  delle  tesorerie quale unica sostanziale attività di back office che avrà la specializzazione in Italia. Verranno spostate attività da Trento e Palermo a Roma, dove si libereranno risorse a seguito della delocalizzazione di attività in Romania.

Purtoppo, in questo ennesimo “girovagare delle tesorerie”  non percepiamo niente di nuovo, non vediamo nessuno sviluppo in questo Settore, anzi rileviamo molte criticità. Il Tesoriere, ovvero UniCredit Spa, sembra non essere interessato a implementare gli Enti a cui offrire il servizio di Tesoreria e dall’altro lato Ubis   sembra voler accentrare tutto in unico Polo, quello di Roma, dopo aver rocambolescamente fatto girare il lavoro di Tesoreria da un Polo ad un altro (Torino – Trento, ma anche Perugia – Modena ecc…).

Non sono state spostate le persone (se non per attraversare l’Italia per andare in altra città a “imparare” del lavoro nuovo),  però le professionalità specifiche sono  state praticamente azzerate, creando forti disagi, anche in termine di stress nei Poli coinvolti dal progetto iPC, per i continui cambiamenti e trasferimenti che hanno portato ad una disorganizzazione ormai cronica.

Abbiamo evidenziato come sia fortemente preoccupante anche lo sfasamento tra il momento in cui viene rilasciato il  lavoro da un Polo e il momento in cui ci saranno tutte le risorse necessarie e formate nel Polo che riceve, considerando la contemporaneità con le uscite  per esodi/pensionamenti.

A tutto questo aggiungiamo la ricerca spasmodica di automazione, con l’ultimo (ma non sarà l’ultimo) tentativo fallito di “robotizzare le attività manuali consecutive”.

La formazione prevista per coloro che saranno adibiti a queste attività, verrà erogata, a differenza di altre volte,  con adeguati corsi in aula.

L’Azienda dichiara che tutti gli SLA di Tesoreria sono stati raggiunti e superati……

Noi dichiariamo che non sono solo gli SLA che misurano il livello di servizio, sono le PERSONE  DI UBIS che danno il livello di servizio, toglietevi le cuffie ed ascoltatele!

CAR SHARING

Ubis ha sperimentato nel 2016 l’utilizzo delle black box nelle auto aziendali, analizzando  diversi fornitori e valutando risultati, costi e benefici.

Il dispositivo verrà esteso a tutte le circa 80 vetture in dotazione, nell’interesse dell’Azienda (miglior gestione del parco macchine) e dei colleghi utilizzatori (maggior sicurezza).

Si utilizzerà una app da smartphone simile a quella in uso per il car sharing. I dati non saranno leggibili da nessuno all’esterno di Ubis e a breve dovremo discutere circa un accordo ai sensi dell’art. 4 dello statuto dei lavoratori (controllo a distanza).

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN

Milano, 22  febbraio 2017

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Coordinamento Nazionale FABI Gruppo Unicredit – Mozione Finale

Posted on 15 Febbraio 201715 Febbraio 2017 By Claudio Voghera
Coordinamento Nazionale FABI Gruppo Unicredit – Mozione Finale

L’Organo di Coordinamento FABI delle aziende del Gruppo Unicredit si è riunito a Roma nei giorni 14 e 15 febbraio 2017 per discutere degli accordi sottoscritti lo scorso 4 febbraio 2017

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Giornalino Uni-Inform numero due febbraio 2017

Posted on 12 Febbraio 2017 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero due febbraio 2017

L’ACCORDO 4/2/2017 – L’ACCORDONE IN UNA TABELLA – INQUADRAMENTI – PREMIO DI PRODUTTIVITA’ – ES-SSC PROROGATE LE GARANZIE – IL TEMPO E’ DENARO – PILLOLE DI WELFARE – FONDI PENSIONE – NUMERI

Evidenza, UniInform

Comunicato unitario delle OO.SS del Gruppo UniCredit inerente l’Accordo sul Piano Industriale 2017- 2019

Posted on 5 Febbraio 20175 Febbraio 2017 By Claudio Voghera

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Piano di trasformazione 2019

Raggiunto l’Accordo

In primis, Equilibrio ed Equità per i Lavoratori di UniCredit.

L’ipotesi di accordo, raggiunto nella notte del 4 febbraio 2017, concernente la gestione delle ricadute del piano strategico “Transform 2019”, si colloca in un contesto di criticità complessiva per il Gruppo.

L’accordo nelle premesse evidenzia gli elementi di forte discontinuità del piano che dovrà permettere al Gruppo di superare la situazione di difficoltà che ha caratterizzato gli ultimi anni.

La trattativa ha riguardato la gestione degli esuberi dichiarati ed ha trovato soluzioni positive a gran parte delle tematiche individuate dall’accordo di percorso dell’ 8 ottobre 2015, riaprendo di fatto una stagione di contrattazione acquisitiva.

In sintesi gli argomenti principali oggetto dell’accordo:

Esodi volontari.

Per quanto riguarda i 3900 esuberi previsti dal piano, viene confermata la volontarietà quale unico criterio di accesso alle prestazione della Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà.

In primis, l’azienda si è resa disponibile ad accogliere le circa 800 domande di accesso al Fondo di Solidarietà rimaste in sospeso dal piano precedente, relative a coloro che matureranno il diritto a pensione nel secondo semestre del 2021.

Sarà consentita la facoltà di adesione a tutti coloro che matureranno il primo requisito pensionistico entro il 1° dicembre 2023, ed usciranno con l’assegno del Fondo Straordinario con un anticipo massimo di 54 mesi e comunque non prima del 1° dicembre 2017.

Nel caso non venissero raggiunti gli obiettivi di riduzione sopracitati, a seguire si procederà a raccogliere le adesioni dei Lavoratori/trici che matureranno i requisiti nel primo semestre 2024.

A coloro che aderiranno volontariamente al piano verrà riconosciuto un incentivo pari a due mensilità, al quale si aggiungerà una ulteriore mensilità per coloro che faranno pervenire le dimissioni telematiche entro un mese dalla richiesta aziendale.

Vista l’estensione del piano, coloro che matureranno il requisito pensionistico nel corso del 2019, non  aderenti a precedenti piani d’uscita, potranno far domanda di risoluzione volontaria del rapporto  di lavoro entro maggio 2017 e verrà loro riconosciuto un incentivo all’esodo – calcolato come 1/13° della RAL, come da seguente tabella:

In alternativa, i lavoratori di cui sopra potranno effettuare domanda di fruizione del Fondo Straordinario, alle condizioni e trattamenti del presente accordo.

Come ulteriore opzione di uscita, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità, il lavoratore potrà chiedere il riscatto pieno dei periodi di laurea (o assimilabili) strettamente necessari per anticipare l’uscita in pensione entro il 2019.

Saranno accolte tutte le domande dei colleghi che avevano aderito alla proposta di allungamento,  massimo 60 mesi a partire dal 2019 dell’utilizzo del Fondo esuberi, rientrante nei requisiti previsti (casi sociali).

Viene riconfermata la cosiddetta opzione donna, con le stesse caratteristiche ed incentivi dei precedenti piani.

In via del tutto eccezionale, coloro che avevano già aderito al precedente piano (5 febbraio 2016)  con finestra pensionistica nel 2021, potranno anticipare l’uscita per un massimo di 6 mesi, alle condizioni e con gli incentivi dell’attuale piano.

Con riferimento a tutte le casistiche sopra indicate, l’accoglimento delle domande sarà strettamente limitato al raggiungimento dei 3900. Qualora, si superasse tale soglia, l’unico criterio di priorità per l’uscita sarà quella della maggiore prossimità al requisito pensionistico.

In un’ottica di rilancio del Gruppo e per la giusta e dignitosa valorizzazione dell’impegno dei lavoratori che rimarranno in servizio, abbiamo chiesto ed ottenuto una serie di acquisizioni, dal rilevante valore economico e sociale.

Nuova Occupazione.

Le Organizzazioni Sindacali, anche per attenuare l’impatto organizzativo delle uscite oltre che per favorire il rilancio dell’azienda, hanno ottenuto l’impegno all’assunzione di 1300 Lavoratrici/Lavoratori a tempo indeterminato/apprendistato (che si aggiungono alle 1500 assunzioni ottenute nel 2015 e 2016) ed alla stabilizzazione di circa 600 colleghi/e già in apprendistato. Le assunzioni verranno indirizzate verso le attività commerciali.

Premio una tantum 2016

Nonostante il contesto molto critico, è stata concordata l’erogazione del Premio 2016 pari a: 800 € a conto welfare o 600 € in contanti, erogato con le competenze del mese di giugno 2017. Per quanto riguarda l’erogazione cash, verrà applicata la detassazione del 10% prevista dalla nuova Legge Finanziaria.

Assistenza Sanitaria (Uni.CA)

Per il prossimo biennio (2018/2019), abbiamo ottenuto l’equiparazione delle coperture sanitarie del personale appartenente alle aree professionali e QD1/QD2 a quelle previste per i QD3 e QD4.

È del tutto evidente l’importanza economica e sociale di questa conquista che abbiamo perseguito nel tempo.

Inquadramenti UniCredit Banca

Dopo molti anni, si è raggiunto un importante accordo che, pur tenendo conto della situazione di contesto delicata, va finalmente a colmare un vuoto normativo in materia. I punti fondamentali dell’accordo sono:

  • Pieno recupero del pregresso a partire dall’avvio del progetto Open (novembre 2014).
  • Riconoscimento di un percorso professionale, fino a Quadro Direttivo per le principali figure di rete.
  • Valorizzazione delle esperienze professionali acquisite.

Welfare

L’accordo conferma la volontà di continuare ad investire nell’impianto di welfare aziendale in particolare:

  • Fondi pensione

E’ stato definito l’accordo che prevede la confluenza, nella sezione 2 nel Fondo Pensione di Gruppo, di tutte le sezioni a capitalizzazione individuale degli altri fondi presenti nel Gruppo. Dando così attuazione alla seconda fase di semplificazione della Previdenza Complementare. Tale confluenza si dovrà realizzare entro il 1 gennaio 2018.

  • Tutela superstiti

Viene confermata la copertura tutela superstiti (compreso gli esodati) di dipendenti deceduti in servizio rendendola strutturale, ed implementandone le coperture con l’inabilità totale per malattia, dal 1 marzo 2017.

  • Mutui Dipendenti agevolati

Il tasso fisso dei Mutui agevolati dipendenti in essere (per tutte le posizione sopra il 2% derivanti dale ex banche incorporate nel tempo in UniCredit) verrà adeguato alla soglia del 2%.

  • Cral

E’ stato stabilito un percorso per la creazione di una associazione bilaterale che si occuperà dei servizi alla persona e delle attività ricreative sportive e culturali.

ES-SSC

Le garanzie occupazionali previste dall’accordo 27 aprile 2012 vengono prorogate fino a tutto il 31 dicembre 2019. Inoltre, il Gruppo UniCredit si impegna a valutare l’andamento del progetto, con l’impegno delle parti a verificare le eventuali problematiche occupazionali anche in relazione al processo societario in corso, per valutare le migliori soluzioni.

Il nostro obiettivo è quello del rientro dei Lavoratori/trici e delle attività.

Le Organizzazioni Sindacali ritengono che il complesso delle intese sottoscritte rappresenti un risultato positivo. Questi accordi hanno quelle caratteristiche di solidarietà ed equità da sempre perseguiti. Contengono importanti elementi acquisitivi e realizzano quell’equilibrio di interessi che ci eravamo proposti sin dall’inizio.

Coloro che restano vedranno riconosciuto un Premio “una tantum di produttività”; sarà valorizzata la professionalità con l’accordo sugli inquadramenti della rete commerciale; è stato rafforzato il Protocollo sulle pressioni commerciali; la formazione sarà maggiormente esigibile; sono previste misure che agevolano la conciliazione dei tempi vita/lavoro; il sistema di welfare nel Gruppo è stato decisamente  potenziato; sono stati introdotti strumenti per rafforzare il controllo sull’evoluzione dell’organizzazione del lavoro al fine di un progressivo miglioramento delle condizioni di lavoro.

Coloro che usciranno avranno garantito l’accesso, assolutamente volontario ed incentivato, al Fondo di Solidarietà di settore della durata di 54 mesi.

Di assoluto rilievo l’assunzione, nel triennio 2017 – 2019, di almeno 1.300 giovani destinati alla rete.

Abbiamo altresì acquisito l’impegno di UniCredit a non attivare ulteriori piani di esuberi nel prossimo triennio; di fatto elemento di garanzia e stabilità per chi resta a lavorare in azienda.

Nelle prossime settimane saranno organizzate unitariamente assemblee dei Lavoratori/trici nel corso delle quali saranno illustrati i contenuti delle intese.

Milano, 4 febbraio 2017

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

ACCORDI PIANO TRANSFORM 2019

Posted on 4 Febbraio 20175 Febbraio 2017 By Claudio Voghera
ACCORDI PIANO TRANSFORM 2019
È stato firmato questa mattina all’alba, dopo quattro giorni di trattative ininterrotte tra azienda e sindacati, l’accordo sul piano industriale Trasform 2019 del Gruppo Unicredit.
“È un accordo, raggiunto dopo una trattativa durissima, che guarda al futuro e valorizza i lavoratori in un’ottica di netta discontinuità col passato. Oggi possiamo dire che azienda e dipendenti scommettono insieme sul rilancio del Gruppo. È stata infatti respinta l’impostazione iniziale dell’azienda che puntava unicamente a una drastica riduzione dell’occupazione. Abbiamo ottenuto la garanzia che verranno mantenuti i livelli occupazionali stabiliti nel piano almeno per i prossimi tre anni, oltre 2000 nuove assunzioni, un impegno esigibile sulle pressioni commerciali a tutela dei dipendenti. Dopo sei anni, sono inoltre stati sbloccati i percorsi di carriera con un nuovo accordo sugli inquadramenti.”, commentano Mauro Morelli, Segretario Nazionale FABI e Stefano Cefaloni, Coordinatore FABI Unicredit.
L’accordo nello specifico prevede: 1300 nuove assunzioni, 600 stabilizzazioni di lavoratori con Contratto d’apprendistato e un turn over di 1 a 3 nella assunzioni in caso di decessi, licenziamenti o dimissioni che porterà il saldo dei nuovi ingressi a oltre 2mila, 3900 uscite volontarie e incentivate entro il primo semestre del 2024, riequilibrio del contributo aziendale sulla casa sanitaria di Gruppo, con trattamenti uguali per tutti i lavoratori, premio aziendale di 800 euro se si sceglie la formula welfare e di 600 se si sceglie quella in contanti, definizione di un nuovo accordo sugli inquadramenti, garanzia occupazionale che nel triennio il Gruppo non procederà alla dichiarazione di nuovi esuberi.

È stata, infine, istituita una commissione bilaterale sulle pressioni commerciali con l’individuazione di un referente aziendale che interverrà in maniera concreta, su segnalazione, in caso di comportamenti lesivi della professionalità e della dignità dei lavoratori

(fonte fabi.it)

Ecco i testi degli accordi:

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Accordi & Contratti Gruppo UniCredit

UBIS: Comunicato unitario – inerente l’incontro del 23 gennaio con il nuovo A.D.

Posted on 30 Gennaio 201731 Gennaio 2017 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario – inerente l’incontro del 23 gennaio con il nuovo A.D.

Credibilità e Rilancio

Dopo le Dichiarazioni attendiamo i Fatti

Il 23 gennaio u.s. le Segreterie di Coordinamento di Ubis hanno incontrato Daniele Tonella che, dal 16  gennaio dopo la ratifica del CdA di Ubis, ha assunto l’incarico di Amministratore Delegato.

Alla riunione era presente anche il nuovo responsabile delle Risorse Umane Angelo Carletta, Responsabile HR anche nella Capogruppo per l’area COO.

Dopo una rapida presentazione delle sue passate esperienze lavorative, il nuovo AD ha comunicato che sta incontrando tutte le prime linee direttive di UBIS, al fine di poter  approfondire   la conoscenza dell’azienda dal proprio interno.

In tale ottica ha anche dichiarato che vorrà visitare tutti i poli di UBIS, in quanto ritiene fondamentale la prossimità e  la vicinanza del management alle strutture dislocate sul territorio.

Nell’ambito dell’incontro la delegazione datoriale ha ribadito la strategicità e la  centralità di UBIS  per il  gruppo Unicredit, dimostrato anche dagli investimenti e dalle sinergie più stringenti con le strutture di Holding.

Il nuovo HR, Angelo Carletta,  ha ribadito la necessità di accrescere le competenze di Ubis, attraverso  la crescita professionale, l’acquisizione di conoscenze e capacità per le quali   la formazione è condizione indispensabile.

Da parte nostra abbiamo rappresentato l’auspicio che ci sia un dialogo molto più costruttivo, tra i nuovi vertici aziendali e le Organizzazioni Sindacali.

A fronte di un piano industriale che vede investimenti nell’area IT pari a 1,7 Miliardi di euro, come Organizzazioni Sindacali vogliamo una chiara inversione di rotta rispetto alla politica delle esternalizzazioni, delocalizzazioni e consulenze, rivelatesi, come da noi denunciato sistematicamente , solo un modo di ridurre i costi a breve, senza una  visione strategica di lungo periodo.

Abbiamo rappresentato al nuovo A.D., in modo particolare, il fallimento totale delle esternalizzazioni:

  • In ES-SSC il piano industriale è completamente naufragato e il partner scelto non è in grado neppure di far fronte alla gestione corrente; abbiamo chiesto il rientro delle attività e dei lavoratori;
  • ABAS è servita a delocalizzare in India le attività per abbattere i costi e  non sono mai  arrivati i nuovi clienti tanto pubblicizzati.
  • VTS sta consentendo a IBM di fare grandi utili con le attività che Unicredit  sta pagando profumatamente, senza considerare la perdita di autonomia che da tale scelta ne deriva.

Ulteriori elementi di forte criticità, che  sono stati portati all’attenzione della delegazione aziendale, hanno riguardato:

  • la continua perdita di attività che vengono delocalizzate, soprattutto nell’area del BackOffice, la volontà di non investire nel BO e di non rilanciarlo, con il conseguente impoverimento del patrimonio professionale e di conoscenze del ciclo produttivo,  oggi ancora presente in UBIS;
  • l’utilizzo smodato delle consulenze risulta incomprensibile e dispendioso, perché in UBIS vi sono le professionalità interne, sia in campo IT sia nelle Operation, in grado di analizzare i processi e gestire i progetti;
  • l’area Real Estate: abbiamo  posto all’attenzione del management i costi spesso non giustificati e la dispendiosità delle continue ristrutturazioni, a volte poco attente alle necessità di chi lavora, senza considerare il circolo vizioso di appalti e subappalti che queste generano;
  • l’importanza di mantenere la multipolarità come strumento di tutela occupazionale.

Inoltre, abbiamo richiesto che la gestione del personale cnsideri le lavoratrici/tori principalmente persone al centro dell’azienda.

Il nuovo AD di UBIS al termine di questa prima fase conoscitiva ha dichiarato:

  • il suo interesse a percorrere la strada  del dialogo sociale, con un leale e  produttivo confronto con le Parti Sociali, in quanto sensori del clima aziendale;
    • sulle consulenze ci dovrà essere un equilibrio tra esterni ed interni, altrimenti si cade nella “spirale malvagia” che porta ad un utilizzo fuori controllo di tali collaborazioni. Proprio sul tema delle consulenze, nel piano industriale è stata quantificata la diminuzione a livello di gruppo nel 24%, ma allo stato attuale non si può ancora quantificare quanto questa diminuirà in UBIS;
    • l’esternalizzazioni si debbono realizzare solo dopo  che all’interno aziendale è stato provato di tutto per migliorare la qualità e l’efficienza dell’Area. In caso contrario, sempre secondo quanto dichiarato dall’AD Tonella, si rischia di creare solo frustrazione tra i colleghi (anche se su questo punto non ha dato assicurazione che in futuro non si faranno ulteriori cessioni di rami d’azienda di UBIS);
    • l’importanza di  curare le competenze interne all’azienda, supportandole con un percorso di formazione costante. Ciò dovrà avvenire, come sottolineato anche dal Responsabile HR, all’interno di un processo accurato di analisi con l’obiettivo di realizzare una formazione di qualità mirata alle reali esigenze aziendali;
  • la volontà del Gruppo di rivisitare l’impostazione iniziale del progetto BuddyBank, modificandone l’impostazione organizzativa che prevedeva la costituzione di una legal entity a sé, inserendola nell’ambito della Banca Commerciale come canale di Banca Mobile (in aggiunta a quelli già esistenti);
  • l’avvio del nuovo progetto Digisig, resosi  necessario in quanto il ciclo di vita di Eurosig oramai sta volgendo al termine.

L’AD  ha concluso la sessione dichiarando che ci troviamo all’interno di una complessiva fase conoscitiva, propedeutica alla fase finale decisionale che dovrà indicare quale sarà  il modello operativo di UBIS.

Come Organizzazioni Sindacali giudichiamo importanti le affermazioni e le intenzioni dei nuovi vertici aziendali e  misureremo  la credibilità tra quanto dichiarato e quanto si realizzera’.

Nel pomeriggio si è svolto l’incontro sul progetto iPC, che vede nel 2017  un ulteriore trasferimento di attività di BackOffice dall’Italia  verso la Romania per 35 fte.

L’azienda continua a dichiarare che questo non è solo per un contenimento dei costi, ma rientra all’interno di un complessivo processo di riorganizzazione, finalizzato alla specializzazione globale dei Poli.

Come OO.SS. abbiamo fortemente criticato questa impostazione tanto più  rispetto a quanto dichiarato dall’azienda per motivarne il proseguimento, legato alla necessità di supplire alle carenze di personale dovuto al turnover e pensionamenti previsti nel 2017.

Una dichiarazione a nostro parere gravissima che mette in luce le politiche di dumping sociale applicate in passato, tanto più in un momento in cui il gruppo ha annunciato un piano esuberi di 3900 Fte per il perimetro Italia. Abbiamo chiesto di avere un quadro preciso e globale del progetto IPC aggiornato.

Sarà nostra cura tenere prontamente aggiornati tutti i colleghi di UBIS sull’evoluzioni di tutti i temi fin qui affrontati.

Milano, 27 gennaio 2017

Le Segreterie di Coordinamento di UBIS S.c.p.A.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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