Skip to content
  • Home
  • Contatti
  • Vieni in Fabi!
  • La FABI Unicredit
  • Chi siamo

FABI UNICREDIT

  • GRUPPO UNICREDIT
    • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
    • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Divisione RETAIL
    • Newsletter & Comunicati Retail
    • Accordi & Contratti Retail
  • Divisione CIB
    • Newsletter e Comunicati CIB
    • Accordi & Contratti CIB
  • UCS (ex UBIS)
    • Accordi & Contratti UCS (ex UBIS)
    • Newsletter & Comunicati UCS (ex UBIS)
  • Area Riservata
  • Toggle search form

Autore: Claudio Voghera

ABI – Interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL

Posted on 23 Marzo 201524 Marzo 2015 By Claudio Voghera
ABI – Interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL

ROMA, LI 23 marzo 2015

Sono proseguiti oggi gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

In apertura della riunione Lando Maria Sileoni, a nome delle Organizzazioni Sindacali, ha affermato che siamo giunti al momento decisivo della trattativa.

Infatti, se la convinzione dell’Esecutivo dell’ABI dovesse rimanere quella che siano i lavoratori a doversi pagare il contratto, saremmo sulla strada sbagliata, quella della rottura e dello scontro di cui l’ABI si assumerebbe la responsabilità anche di fronte all’opinione pubblica.

L’ABI, riproponendo la volontà più volte esplicitata di interrompere strutturalmente la crescita del costo del lavoro, sta infatti sottovalutando la piattaforma contrattuale approvata dai lavoratori e le proposte ivi contenute, a partire da una discussione franca e concreta sul nuovo modello di banca utile per tutto il Paese, che riporti il lavoro nelle filiali.

Per il Sindacato, al contrario, la tutela dell’occupazione nel settore e nel Paese si ottiene guardando al futuro della banca e della professione bancaria, a partire dal mantenimento dell’Area Contrattuale quale elemento di garanzia per gli attuali e futuri lavoratori del settore.

La minaccia di disdettare e non applicare il CCNL a partire dal prossimo mese di aprile, viene usata dall’ABI come una clava, nonostante non ci sia un gruppo bancario nazionale che non abbia fatto accordi sindacali negli ultimi due anni.

La stessa imminente ristrutturazione del settore ‐ a partire dalla riforma delle banche popolari ‐ richiede relazioni sindacali costruttive e improntate sulla correttezza reciproca.

Sileoni ha infine ribadito i pilastri sui quali si deve basare un accordo politico‐sindacale di prospettiva per tutti coloro che operano nel settore:

• Patto triennale sul mantenimento dell’occupazione del settore, a partire dall’area contrattuale;

• Nuovo modello di banca e nuove professioni utili per rafforzare la presenza delle banche sul territorio;

• Tutela e incremento della buona occupazione, a partire dai giovani;

• Recupero dell’inflazione.

Rispondendo alle osservazioni sindacali, Profumo ha chiarito come il CCNL presupponga una valutazione complessiva sulle materie da affrontare, che tenga conto anche della sua tenuta in termini economici.

Abbiamo ribadito come in questo momento, pur nel rispetto del recupero inflattivo dovuto alla categoria, sia prioritaria la difesa dell’occupazione e del perimetro di settore da ogni attacco esterno.

L’ABI non è stata in grado di dare risposte soddisfacenti e concrete alle richieste sindacali ne’ di dare garanzie per il presente ed il futuro del settore.

La nostra Delegazione, non ritenendo percorribile il proseguimento della trattativa in queste precarie condizioni, ha ritenuto doveroso interrompere l’incontro.

Domani si terrà quindi una riunione delle Segreterie Nazionali per definire le iniziative unitarie.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Read More “ABI – Interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL” »

Evidenza, Rassegna Stampa

UBIS: Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Posted on 18 Marzo 201518 Marzo 2015 By Claudio Voghera
UBIS: Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Quando Unicredit decise di avviare il cosiddetto progetto Newton, che vide l’esternalizzazione di oltre 600 colleghi in tre diverse società controllate a maggioranza da HP, ACCENTURE e IBM, i vertici aziendali sostennero che, con tali operazioni, sarebbe stato possibile cogliere le opportunità offerte dal mercato “non captive” e ottenere dei forti risparmi in virtù di non meglio specificate sinergie (Unicredit stimava un risparmio di circa 1 miliardo di euro in 10 anni).

Entrambe le tesi sostenute dall’azienda non hanno mai convinto le scriventi Organizzazioni Sindacali che hanno sempre espresso la loro decisa contrarietà all’esternalizzazione dei lavoratori e delle attività a suo tempo svolte da UBIS.

Il tempo , che è sempre galantuomo, sta oggi fornendo dati molto interessanti a sostegno delle nostre posizioni che riportiamo in modo sintetico a seguire:

  1. 1. MERCATO NON CAPTIVE

Nessuna commessa è stata presa direttamente dalle società interessate dal progetto Newton. Contrariamente alcune di queste società, come ES-SSC, sono in evidente difficoltà rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati per ammissione della stessa Unicredit. La situazione di VTS e di ABAS non è certamente migliore  nonostante i roboanti proclami che continuano a vedere protagonisti i relativi soci.

  1. 2. RISPARMI A FAVORE DI UNICREDIT DERIVANTI DAL PROGETTO NEWTON

Analizzando il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2014 disponibile al pubblico all’indirizzo internet

https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-calendar/2014/consolidated-interim-report-as-at-september-30-2014.html

troviamo testualmente riportato:

“Per quanto riguarda invece le altre spese amministrative delle attività
“core”, nei primi nove mesi del 2014 sono risultate pari a 3.788 milioni, in
crescita del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 ricostruito (+8,0%
a cambi costanti). Buona parte dell’aumento è riconducibile alla crescita
dei costi IT per effetto da un lato di maggiori attività ricorrenti e di sviluppo,
dall’altro per i canoni dei servizi di outsourcing. Una parte dei costi IT è
infatti relativa a spese direttamente sostenute dal Gruppo (principalmente
affitti e spese di gestione su asset IT ancora di proprietà) che vengono poi
ripetute all’outsoucer. Il ricavo relativo a tale ripetizione è incluso nella voce
recuperi di spesa, che nei primi nove mesi del 2014 ammonta a 577
milioni, in aumento del 30,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno ricostruito”

E’ quindi evidente che i due principali obiettivi del progetto Newton, così come sono stati sempre illustrati dall’azienda, non sembrerebbero per nulla raggiunti, almeno rispetto a quelli pubblicamente dichiarati … non sarà per caso che i Sindacati avevano ragione nell’affermare l’insostenibilità delle stime prospettate dal Top Management di Unicredit e UBIS ?

Non sarebbe opportuno rivedere le politiche di outsourcing fin qui attuate, ripensando il tutto in chiave di Insourcing delle attività e dei lavoratori ?

Chiudiamo con una ulteriore e brevissima considerazione rispetto all’articolo pubblicato su: http://www.datamanager.it/2015/03/unicredit-business-integrated-solutions-buon-governo-banca-cambia/

dal titolo “UniCredit Business Integrated Solutions. Il buon governo della banca che cambia”.

La considerazione nasce dal non vedere minimamente citati gli uomini e le donne di UBIS che ogni giorno con grande sacrificio e dedizione permettono al Gruppo Unicredit di ricevere dei buoni servizi,  nonostante un’ organizzazione del lavoro che lascia molto a desiderare e che spesso sembra strutturata solo per mortificare le professionalità dei colleghi.

Riteniamo che per affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso e competitivo sia necessario valorizzare il patrimonio umano, nel rispetto di quei principi etici e valoriali che troppo spesso vengono sacrificati a favore di processi organizzativi, di dubbia efficacia.

Tali processi organizzativi  vengono spesso proposti  alle solite note  società di consulenza che , al momento, sembrerebbero essere le principali beneficiarie degli oggettivi vantaggi (nello scorso bilancio consolidato risultano spesi da Unicredit circa 700 milioni tra consulenze specialistiche e servizi per l’ICT, oltre a 200 milioni di euro in consulenze legali).

Milano, 18 marzo 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS

DIRCREDITO- FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

Read More “UBIS: Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?” »

Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UCCMB: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO DEL 16 MARZO 2015

Posted on 17 Marzo 201524 Marzo 2015 By Claudio Voghera

Il giorno 16 marzo le scriventi OO.SS. hanno incontrato la delegazione aziendale di UniCredit per approfondire la questione relativa alla vendita del pacchetto azionario di UCCMB a Fortess-Prelios.

L’Azienda, per voce del Responsabile del Labour Policies & Industrial Relations, ha comunicato che l’obbiettivo è quello di giungere alla definitiva vendita del pacchetto azionario di UCCMB entro il 30 giugno p.v., con effetti per il personale dal 1 luglio p.v., questo salvo eventuali ritardi dovuti alla concessione delle autorizzazioni da parte dei regulator coinvolti.

Le OO.SS. Hanno sottolineato l’assoluta necessità di avviare con UniCredit e con l’acquirente una seria trattativa sulle ricadute e le tutele occupazionali nonché su quelle economiche e normative che vedono interessati i Lavoratori e le Lavoratrici coinvolti/e nell’operazione di cessione.

L’Azienda ha comunicato che 24 tra lavoratori e lavoratrici attualmente impiegati/e nei poli che contano meno di sei risorse, prima del closing dell’operazione di vendita, saranno trasferite in UniCredit, senza soluzione di continuità, nelle forme previste dall’ art. 1406 c.c.. Con le medesime modalità rientreranno in UniCredit le 23 persone che hanno già aderito alle forme di incentivazione all’esodo di cui all’accordo 28 giugno 2014, nonché le 12 risorse complessive attualmente occupate alle dipendenze di UCCMI. Inoltre rientreranno nel gruppo 5,2 “full time equivalent” (FTE) che erano stati distaccati da UniCredit in UCCMB con lo scopo di presiedere all’operazione di vendita della Banca. L’Azienda, infine, ha ipotizzato una apposita attivazione del riscatto laurea e del Fondo Esuberi per chi maturerà i requisiti pensionistici entro 24/30 mesi da dicembre 2018. Potrebbero rientrare in quest’ultima previsione 23 Lavoratori/trici i quali, a quel punto, non sarebbero ricompresi tra coloro che verrebbero ceduti, ma rimarrebbero nel Gruppo UniCredit fino al momento dell’uscita per pensionamento.

Per effetto di quanto sopra le attuali 696 risorse (pari a 672,6 FTE) scenderanno a 615 risorse (corrispondenti a 587 FTE).

UniCredit ha concordato con l’acquirente una commessa decennale per la gestione del portafoglio sofferenze “no core”. Sarà ceduto tutto lo stock di posizioni che arrivano alla soglia di 8,5 milioni di euro per un totale di 2,4 miliardi. Successivamente saranno conferiti i nuovi crediti deteriorati che arriveranno alla soglia di 1 milione di euro.

Le OO.SS. dal canto loro hanno:

– ribadito la loro contrarietà alla cessione, a soggetti esterni al Gruppo di dubbia affidabilità di UCCMB, leader indiscusso nel proprio mercato di riferimento (mai come oggi così strategico per le sorti generali del settore creditizio) ed alla conseguente fuoriuscita dal Gruppo di Lavoratori e delle Lavoratrici altamente specializzati;

– chiesto di conoscere nel dettaglio il progetto industriale di Fortress su UCCMB per valutarne le prospettive di tenuta occupazionale e di sviluppo professionale del personale coinvolto;

– dichiarato di voler conoscere il progetto di riorganizzazione delle attività di recupero e di gestione dei crediti deteriorati all’interno del Gruppo, in relazione anche al contratto di servizio in via di definizione con gli investitori;

– partendo dall’assunto che UCCMB è dotata di licenza bancaria ed è iscritta all’ABI, hanno sostenuto che l’area contrattuale del credito non potrà essere messa minimamente in discussione (ora ed in futuro) e che dovranno anche essere salvaguardati tutti i trattamenti economici e normativi esistenti all’interno del Gruppo UniCredit comprese la previdenza, il Welfare e le condizioni al personale;

– dichiarato che andranno assicurate le adeguate garanzie occupazionali di rientro nel Gruppo UniCredit nel lungo periodo.

In fase di conclusione dell’incontro le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito che:

• UniCredit deve assumersi appieno le responsabilità ed i rischi delle scelte imprenditoriali che compie, non consentiremo che vengano scaricati sui Lavoratori e sulle Lavoratrici;

• nelle prossime sessioni di trattativa dovrà essere coinvolta anche la parte acquirente, quale garante del fututo dei lavoratori/trici, al fine di conoscere il Progetto Industriale e la sua sostenibilità nel tempo, in un’ottica di salvaguardia e rilancio dell’occupazione.

Milano, 17 marzo 2015

Le Segreterie Nazionali – Le Segreterie di Gruppo – Le RSA di UCCMB
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl/Credito-Uilca-Unisin

Read More “UCCMB: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO DEL 16 MARZO 2015” »

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

ABI: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO 10/03/2015

Posted on 11 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera

ABI: AREA CONTRATTUALE
DISTANZE AMPIE TRA LE PARTI SULLA DIFESA DELL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

Sono proseguiti il 10 marzo gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro; all’ordine del giorno il tema dell’Area Contrattuale.

Nell’illustrare il contenuto della proposta , ABI  ha sottolineato in premessa come questa vada nella direzione richiesta dalle OO.SS. di preservare e tutelare l’area contrattuale, con la possibilità di estendere ad alcune attività, oggi non ricomprese, le previsioni dei contratti complementari, con l’obiettivo di rendersi maggiormente competitivi con il mercato di riferimento .

La proposta odierna di ABI modifica quanto rassegnato per scritto alle OO.SS. nel documento di novembre che prevedeva il passaggio di tutte le attività elencate nell’art. 2 all’art. 3 (attività complementari e/o accessorie appaltabili), un ampliamento delle regole in tema di appaltabilità ed un maggiore utilizzo del lavoro autonomo per la rete.

Nella nuova formulazione ABI, in particolare, propone di mantenere inalterate le previsioni vigenti nell’art. 2 del CCNL solo per le attività del parabancario: Intermediazione mobiliare; Leasing e Factoring; Credito al consumo.

Propone invece di sottrarre alla disciplina dell’art. 2 e di portarle in quella dell’art. 3 del CCNL (contratti complementari) le altre attività: Gestione delle carte di credito/debito e sistemi di pagamento; Servizi di elaborazione dati, anche di tipo consortile; Centri servizi con attività di tipo amministrativo/contabile e di supporto operativo; Gestione degli immobili. Rammentiamo che la disciplina dei contratti complementari prevede: un orario settimanale di 40 ore; sotto inquadramento; tabelle retributive ridotte del 20%.

Questa è, per ABI, la difesa concreta dell’area contrattuale che tutela l’occupazione attraverso la riduzione dei costi!

Le OO.SS. hanno immediatamente rilevato che questa proposta non tiene per nulla conto delle proposte contenute nella piattaforma unitaria, che sono invece la costruzione della reale difesa e del rafforzamento dell’area contrattuale a tutela dei livelli occupazionali del settore. I punti delle nostre rivendicazioni sono stati ulteriormente rappresentati e motivati ad ABI perché chiarisse nel merito, al di là di ogni infingimento o proclama, la propria posizione. ABI ha definito la propria proposta come “punto d’arrivo” di una riflessione interna che ritiene non percorribili le richieste della piattaforma unitaria.

Per quanto riguarda l’applicazione delle ultime novità legislative in tema di mercato del lavoro, le OO.SS. hanno sollecitato ad ABI risposte chiare sulle possibili soluzioni di tutela per gli attuali occupati con contratto a tempo determinato ed apprendistato ed i possibili interventi, da normare in CCNL, sui casi di costituzione di New co., in tema di appalti e di mobilità infragruppo. ABI ha lapidariamente espresso il proprio giudizio positivo sulle nuove regole su cui ritiene di non intervenire. Ha poi specificato di non prevedere alcunché di diverso per le fattispecie di contratti a tempo determinato e di apprendistato in essere, dichiarandosi disponibile ad una ricognizione di approfondimento in tema di New co. ed appalti rispetto alle norme esistenti nel CCNL.

Le OO.SS. hanno replicato che, pur avendo valutazioni diverse sulle scelte del governo, nessuno può immaginare che gli attuali occupati (vale per le banche, per le assicurazioni e per i diversi settori) , in servizio alla data dell’entrata in vigore del decreto, non possano rimanere nell’ambito della vecchia normativa. Questo per dare la giusta tranquillità ai lavoratori, per rispettare lo spirito della norma e per rafforzare quello del CCNL che prevede per i lavoratori nuovi assunti, alla conferma, un contributo del Foc, strumento costituito proprio per dare futuro e sicurezza alla nuova occupazione: ragionare di tutti coloro che sono qualificati come “vecchi assunti” è dunque una scelta di serietà e coerenza.

Inoltre, visto l’annullamento della riunione del 13 marzo ed il rinvio della riunione al 23 e 24 di questo mese, le OO.SS. hanno richiesto un chiarimento politico sulla scadenza del 31 marzo, precisando che questa scadenza contrattuale non può costituire, né mai lo costituirà, un elemento ricattatorio sul merito della trattativa. L’ABI ha quindi proposto nuovi incontri per il 25, il 30 ed il 31 marzo. Per le OO.SS.,i primi due appuntamenti rappresentano comunque un momento topico per arrivare ad una proposta complessiva su cui determinare e valutare se sia possibile proseguire il negoziato ed addivenire ad un accordo.

Vi manterremo informati sullo sviluppo della trattativa, che è entrata in una fase estremamente delicata.

Roma, 11 marzo 2015

Le Segreterie Nazionali

Read More “ABI: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO 10/03/2015” »

Evidenza, Rassegna Stampa

Legge 104/92 PERMESSI E CONGEDI A TUTELA DELL’HANDICAP

Posted on 11 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera

Guida a cura del Comitato Regionale FABI Emilia Romagna sulla Legge 104 e sui permessi e congedi a tutela dell’handicap

Assenze e Congedi

Rinnovo CCNL ABI – Incontro del 10 marzo 2015

Posted on 10 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Rinnovo CCNL ABI – Incontro del 10 marzo 2015

ROMA, LI 10 MARZO 2015

Sono proseguiti oggi gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro; all’ordine del giorno il tema dell’Area Contrattuale.

L’ABI, in premessa, ha chiarito che la proposta presentata oggi va nell’ottica di tutelare l’area contrattuale, con la possibilità però di applicare ad alcune realtà le previsioni dei contratti complementari, in tutti quei settori in cui ci siano difficoltà competitive con settori terzi.

In particolare, mentre per le seguenti attività nulla cambierebbe rispetto ad oggi:

• Intermediazione mobiliare.
• Leasing e Factoring.
• Credito al consumo.

Per le seguenti lavorazioni, ABI propone invece l’adozione di contratti complementari del contratto del credito, così come previsto all’art.3 dello stesso:

• Gestione delle carte di credito e debito e sistemi di pagamento.
• Servizi o reparti centrali o periferici, di elaborazione dati, anche di tipo consortile.
• Centri servizi, relativamente alle attività di tipo amministrativo/contabile, non di sportello, svolte in maniera accentrata (strutture centrali o periferiche), di supporto operativo alle seguenti specifiche attività creditizie.
• Gestione amministrativa di immobili d’uso.

Secondo ABI, si realizzerebbe così una difesa concreta dell’area contrattuale che, pur tenendo conto della necessità di ottenere risparmi di costo, concederebbe maggiore flessibilità che sono caratteristiche tipiche del contratto complementare.

Riassumendo quanto oggi previsto per i contratti complementari, la normativa che, secondo la proposta di ABI si dovrebbe applicare, sarebbe la seguente:

• Orario di lavoro settimanale di 40 ore nei confronti del personale assunto o adibito a tali attività successivamente alla data di stipulazione del contratto;
• Sottoinquadramento del personale assunto successivamente alla data di stipulazione del contratto;
• Tabelle retributive ridotte del 20%, nei confronti del personale assunto successivamente alla data di stipulazione del contratto.

Il Segretario Generale della FABI, a nome di tutti, ha immediatamente rilevato come questa proposta non tenga per nulla conto delle proposte contenute nella piattaforma unitaria presentata a dai sindacati e approvata dalle assemblee.

Lando Sileoni ha inoltre sollecitato risposte chiare sull’applicazione delle nuove norme sul lavoro ai contratti di apprendistato e contratti a tempo determinato in essere; per tutta risposta, l’ABI ha ribadito il suo giudizio positivo sulle nuove regole previste dal
Jobs Act.

Inoltre, visto l’annullamento della riunione del 13 marzo ed il rinvio della riunione al 23 e 24 di questo mese, le OO.SS. hanno richiesto un chiarimento politico sulla scadenza del 31 marzo, precisando che questa scadenza contrattuale non può costituire ‐ e non costituirà mai per il Sindacato ‐ un elemento ricattatorio sul merito della trattativa.

L’ABI ha rilanciato su nuove riunioni per il 25, il 30 ed il 31 marzo, per arrivare a capire se si riesca o meno a definire un accordo per il rinnovo del contratto nazionale.

Vi manterremo informati sullo sviluppo della trattativa, che sta entrando in una fase estremamente delicata.

Cordiali saluti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Read More “Rinnovo CCNL ABI – Incontro del 10 marzo 2015” »

Rassegna Stampa

Region Nord Ovest: Welfare e Benefit a favore degli Apprendisti

Posted on 6 Marzo 20156 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Region Nord Ovest: Welfare e Benefit a favore degli Apprendisti

Negli ultimi anni, diversi Accordi Sindacali siglati in Azienda e nel Gruppo (che si sono inseriti in un pregresso sistema di prassi aziendali) hanno rafforzato il sostegno welfare a favore dei giovani bancari di Unicredit, nello specifico coloro che sono stati assunti con la forma contrattuale dell’apprendistato professionale.

Read More “Region Nord Ovest: Welfare e Benefit a favore degli Apprendisti” »

Agevolazioni, Coordinamenti Territoriali - RSA

Le pressioni commerciali

Posted on 6 Marzo 20156 Marzo 2015 By Claudio Voghera

L’ossessione per il risultato pervade l’attività del management a tutti i livelli e ne consegue un monitoraggio continuo dell’attività degli addetti, spesso insostenibile per chi lo subisce

Approfondimenti Vari

Trattamento di Fine Rapporto – Anticipo in Busta Paga

Posted on 6 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Trattamento di Fine Rapporto – Anticipo in Busta Paga

Informativa FABI Unicredit sugli aspetti fiscali riguardanti all’anticipo del TFR in busta paga

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Reggio Emilia: Il “collega” è sempre l’ultimo a saperlo…

Posted on 6 Marzo 20156 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Reggio Emilia: Il “collega” è sempre l’ultimo a saperlo…

Ovvero il Segreto di Pulcinella

Nonostante il trend dichiarato a chiare lettere nel piano industriale ed il processo ormai consolidato di ridimensionamento numerico degli sportelli, è evidente che la chiusura delle filiali rappresenta per questa banca un questione così delicata da ritenere di gestirne l’informativa interna con il riserbo degno di un’operazione di “intelligence“.

Scarica e leggi il comunicato:

Read More “Reggio Emilia: Il “collega” è sempre l’ultimo a saperlo…” »

Coordinamenti Territoriali - RSA

Navigazione articoli

Precedenti 1 … 21 22 23 … 91 Successivi
CAE
Comitato Aziendale Europeo

Categorie

  • Accordi & Contratti CIB
  • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Accordi & Contratti Retail
  • Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Accordo 18-10-2010
  • Agevolazioni
  • Approfondimenti Vari
  • Area Riservata
  • Assenze e Congedi
  • BLOCK NOTES
  • CAE
  • Coordinamenti Territoriali – RSA
  • Disposizioni e direttive
  • Divisione CIB
  • Divisione RETAIL
  • Events
  • Evidenza
  • GRUPPO UNICREDIT
  • La Voce dei Bancari
  • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
  • Newsletter & Comunicati Retail
  • Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Newsletter e Comunicati CIB
  • Polizza
  • Previdenza Integrativa
  • Pubblicazioni
  • Pubblicazioni Bankitalia
  • Rassegna Stampa
  • Senza categoria
  • UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)
  • Uni.C.A.
  • UniInform
  • Varie
  • Welfare

Copyright © 2025 FABI UNICREDIT.

Powered by PressBook WordPress theme