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Autore: Claudio Voghera

ABI: Trattative per il rinnovo del CCNL

Posted on 5 Marzo 20156 Marzo 2015 By Claudio Voghera
ABI: Trattative per il rinnovo del CCNL

Roma, li 5 marzo 2015

Sono proseguiti in data odierna gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

L’ABI ha presentato il suo progetto di riforma dell’attuale sistema di inquadramenti che, partendo dal problema del consistente addensamento di personale nei livelli retributivi più elevati, presuppone un elevato livello di fungibilità del personale ed una radicale revisione.

L’attuale impianto, secondo ABI, non è più coerente con l’ organizzazione del lavoro: il sistema dovrebbe essere riconsiderato in maniera profonda e la disciplina nazionale andrebbe rivista da 13 a 6 livelli di inquadramento così suddivisi:

Area Manageriale, attuali 4 livelli dei Quadri Direttivi da trasformarsi in 2 soli livelli (5.o e 6.o nuovo livello), con livello retributivo QD3 e QD1, con l’eliminazione dei Ruoli Chiave e, per entrambi, erogazione di assegno ad personam per le differenze retributive;

Area Operativa, attuali 4 livelli della 3.a Area Professionale, con livello retributivo da definire a livello nazionale;

Area Esecutiva, attuali 5 livelli della 2.a e 1.a Area Professionale, con livello retributivo da definire a livello nazionale.

Secondo la visione della controparte, il CCNL dovrebbe stabilire i principi generali di appartenenza alle Aree di cui sopra, mentre la definizione dei contenuti professionali dei nuovi livelli, andrebbe successivamente demandata alla contrattazione aziendale o di gruppo.

Anche il trattamento economico in caso di adibizione del dipendente a mansioni superiori, secondo ABI, dovrebbe essere riconsiderato nel senso di un consistente allungamento del tempo utile per aver diritto all’integrazione salariale.

Il Segretario Generale Lando Sileoni ‐ a nome di tutte le organizzazioni sindacali ‐ ha sottolineato come, anche sugli inquadramenti, l’intenzione dell’ABI sia di tutta evidenza solo quella di rallentare ‐ quando non eliminare ‐ la dinamica economica derivante dalla contrattazione nazionale.

L’ABI ha risposto che la ristrutturazione del sistema degli inquadramenti non risponde a logiche di riduzione di costo ma a necessità organizzative e che le valutazioni sui costi andranno fatte solo al termine della trattativa e tenendo conto delle sfavorevoli condizioni di mercato.

Il sindacato ha chiarito di non avere intenzione di arrivare alla scadenza del 31 marzo con la logica dell’ultima spiaggia, del prendere o lasciare, e come ad oggi la valutazione sullo stato della discussione sia ancora negativa.

Vi manterremo informati sullo sviuppo della trattativa, tenendo conto che le prossime riunioni sono state programmate per il 10 e per il 13 marzo (anziché il 12 come precedentemente previsto).

Cordiali saluti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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Rassegna Stampa

Il Jobs-Act in sintesi

Posted on 3 Marzo 20156 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Il Jobs-Act in sintesi


Riservata alle/agli iscritte/i Fabi del Gruppo UniCredit

IL JOBS ACT IN SINTESI


Il Consiglio dei Ministri venerdì 20 febbraio, ha approvato i Decreti attuativi del “Jobs Act”, la Riforma del Lavoro. In sintesi, riassumiamo i punti più salienti per sapere cosa cambierà per i Lavoratori e per le aziende.

|=> CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

Si applica ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del decreto (dal primo marzo 2015 scatta quindi il nuovo contratto senza articolo 18) e stabilisce una nuova disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi. Per i lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del decreto restano valide le norme precedenti.

–      È bene ricordare che per il 2015 su queste assunzioni scatta uno sconto sul costo del lavoro fino a 8.060 euro all’anno per tre anni.

–      Per i licenziamenti discriminatori (ovvero quelli per ragioni di credo politico o fede religiosa; dall’appartenenza ad un sindacato a dalla partecipazione a scioperi ed altre attività sindacali; dal sesso, dall’età, dall’appartenenza etnica o dall’orientamento sessuale) resta la reintegrazione nel posto di lavoro.

–     Per i licenziamenti disciplinari la reintegrazione resta solo se è accertata “l’insussistenza del fatto materiale contestato”.

–     Negli altri casi per i cosiddetti licenziamenti ingiustificati a differenza del passato non ci sarà reintegro nel posto di lavoro ma solo un risarcimento commisurato all’anzianità di servizio (due mensilità per ogni anno di anzianità di servizio, con un minimo di 4 e un massimo di 24 mesi).

–     Per evitare di andare in giudizio si potrà fare ricorso alla nuova conciliazione facoltativa incentivata. In cosa consiste? L’Azienda offre una somma esentasse pari a un mese di stipendio per ogni anno di lavoro, fino ad un massimo di 18 stipendi. Il versamento sarà effettuato tramite assegno circolare. Con l’accettazione il lavoratore rinuncia alla causa.

–     Per i licenziamenti collettivi il decreto stabilisce che, in caso di violazione delle procedure o dei criteri di scelta, si applica sempre il regime dell’indennizzo monetario che vale per gli individuali (da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità). Esempio: se venisse violata la procedura in fase di applicazione della Legge 223/1991, il lavoratore sarà in ogni caso fuori dall’azienda, tranne che non provi che si sia trattato di licenziamento discriminatorio.

|=> AMMORTIZZATORI SOCIALI

In questo caso la riforma si applica a tutti i lavoratori, vecchi e nuovi: dal prossimo primo maggio 2015 i disoccupati avranno diritto alla Naspi, che sostituisce Aspi e mini Aspi.

–      La Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) vale per chi rimarrà disoccupato e per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso l’impiego e che hanno cumulato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni di lavoro e almeno 18 giornate effettive di lavoro negli ultimi 12 mesi. La base retributiva della Naspi sono gli ultimi 4 anni di impiego (anche non continuativo).

–      La durata della prestazione è pari a un numero di settimane corrispondente alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni di lavoro. L’ammontare dell’indennità è commisurato alla retribuzione e non può superare i 1.300 euro.

–      Dopo i primi 4 mesi di pagamento, la Naspi viene ridotta del 3 per cento al mese e la durata prevista è di un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive degli ultimi 4 anni di lavoro.

–      L’erogazione della Naspi è condizionata alla partecipazione del disoccupato a iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale.

–      Inoltre, in via sperimentale, viene introdotto l’Asdi: un assegno di disoccupazione che verrà riconosciuto a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego e si trovi in condizioni di particolare necessità. La durata dell’assegno, che sarà pari al 75 per cento dell’indennità Naspi, è di 6 mesi e verrà erogato fino ad esaurimento dei 300 milioni del fondo specificamente costituito.

–      Per i co.co.co (iscritti alla Gestione separata INPS) che perdono il lavoro c’è la l’indennità di disoccupazione Dis-Col (Disoccupazione per i collaboratori).

|=>  DEMANSIONAMENTO

–               In presenza di processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale, l’impresa potrà modificare le mansioni di un lavoratore fino ad un livello, senza modificare il suo trattamento economico.

–               Viene altresì prevista la possibilità di accordi individuali, “in sede protetta”, tra datore di lavoro e lavoratore che possano prevedere la modifica del livello di inquadramento e della retribuzione al fine della conservazione dell’occupazione, dell’acquisizione di una diversa professionalità o del miglioramento delle condizioni di vita.

|=>   PART-TIME IN CASI DI GRAVI MALATTIE

–     In assenza di previsioni del contratto collettivo, il datore di lavoro può chiedere al lavoratore lo svolgimento di lavoro supplementare e le parti possono pattuire clausole elastiche (le clausole che consentono lo spostamento della collocazione dell’orario di lavoro) o flessibili (le clausole che consentono la variazione in aumento dell’orario di lavoro nel part- time verticale o misto).

–      In caso di gravi patologie, in aggiunta a quelle oncologiche già previste, si potrà trasformare il lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale o in alternativa al congedo parentale.

|=> SEMPLIFICAZIONE DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI

–      Contratti di collaborazione a progetto (Co. Co. Pro.). A partire dall’entrata in vigore del decreto non potranno essere attivati nuovi contratti di collaborazione a progetto e quelli già in essere potranno proseguire fino alla loro scadenza.

–      Comunque, a partire dal 1° gennaio 2016 ai rapporti di collaborazione personali con contenuto ripetitivo ed etero-organizzati dal datore di lavoro saranno applicate le norme del lavoro subordinato, quindi verranno trasformati in contratti a tutele crescenti.

–      Vengono superati i contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro ed il job sharing.

–      Contratti confermati: contratto a tempo determinato cui non sono apportate modifiche sostanziali, contratto di somministrazione, contratto a chiamata, lavoro accessorio (voucher), apprendistato.

|=>   CONCILIAZIONE TEMPI VITA/LAVORO

–      Il decreto interviene, innanzitutto, sul congedo obbligatorio di maternità, per rendere più flessibile la possibilità di usufruirne in casi particolari come quelli di parto prematuro o ricovero del neonato. La norma prevede un’estensione massima del congedo parentale dagli attuali 8 anni di vita del bambino a 12.

–     I congedi di paternità sono previsti per tutte le categorie di lavoratori e sono estese le tutele per la genitorialità in caso di adozioni e affidamenti.

–     Il decreto contiene infine nuove disposizioni in materia di telelavoro e di donne vittime di violenza di genere .-

Segreteria di Coordinamento
Gruppo UniCredit

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Approfondimenti Vari, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

ACCESSO SITO INTERNET INPS- Bonus bebè 2015 INPS

Posted on 3 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera
ACCESSO SITO INTERNET INPS- Bonus bebè 2015 INPS

Informativa a cura della FABI Unicredit e del Coordinamento Donne FABI Unicredit in tema di accesso al sito internet INPS ed al Bonus Bebè

Senza categoria

Piano Welfare 2015 – Sistema Premiante/Incentivante

Posted on 3 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera
Piano Welfare 2015 – Sistema Premiante/Incentivante

Informativa FABI Unicredit sulla possibilità di aderire al Piano Welfare relativamente al sistema premiante/incentivante 2014

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

ABI – Trattative per il rinnovo del CCNL: Incontro del 25 febbraio 2015

Posted on 25 Febbraio 201526 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
ABI – Trattative per il rinnovo del CCNL: Incontro del 25 febbraio 2015

Roma, li 25 Febbraio 2015

A seguito della ripresa delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale, si è svolto oggi a Roma il primo degli incontri programmati la scorsa settimana in sede ABI.

Prendendo atto della posizione di ABI, disponibile a ragionare sul complesso della piattaforma contrattuale, pur in presenza di distanze importanti sulla componente economica del CCNL, le parti hanno ripreso il confronto con l’obiettivo di avere un quadro il più completo possibile del rinnovo contrattuale.

La discussione ha preso inizio con l’esposizione del sindacato dei principali interventi proposti in piattaforma sui seguenti capitoli:

Contratto di apprendistato; attraverso la revisione del salario di ingresso (attualmente pari a ‐18%) per ottenere una sostanziale riduzione di tale percentuale.

Fondo per l’Occupazione (FOC); attraverso l’utilizzo delle giacenze esistenti dopo le 9mila nuove assunzioni, anche prevedendo interventi di sostegno al reddito rispetto a riduzioni di personale per effetto di ristrutturazioni e fusioni aziendali.

Mercato del lavoro; attraverso la conferma, per gli attuali occupati, delle garanzie contrattuali e di legge attualmente in essere anche in caso di cessione del rapporto di lavoro.

Area contrattuale; per la quale è stata ribadita centralità ed intangibilità, anche ai fini della tenuta occupazionale complessiva del settore.

La delegazione ABI, dopo una sospensiva, ha formulato le seguenti controdeduzioni:

Contratto di apprendistato; disponibilità ad una revisione dell’attuale percentuale di riduzione del salario di ingresso.

Fondo per l’Occupazione (FOC); conferma dell’attuale struttura contributiva, compreso il 4% dei top manager, con previsione di estendere ed integrare le possibilità di intervento del FOC, per lariconversione del personale e la sua ricollocazione all’interno del settore, anche attraverso l’istituzione di una piattaforma web che ospiti le professionalità disponibili a causa di perdita del precedente posto di lavoro.

Disponibilità a discutere delle nuove regole sul mercato del lavoro ma in uno con il tema dell’area contrattuale.

Al termine della riunione le parti hanno convenuto di affrontare, nel prossimo incontro già fissato per il 5 marzo, il tema degli inquadramenti, il 10 marzo l’area contrattuale, il 12 marzo la parte economica e gli ulteriori approfondimenti il 23 e 24 marzo.

Vi manterremo informati, tempo per tempo, sullo sviluppo della trattativa.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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Rassegna Stampa

Trieste: Comunicato su pressioni commerciali

Posted on 24 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
Trieste: Comunicato su pressioni commerciali

Comunicato unitario delle RR.SS.AA. di Trieste in merito alle pressioni commerciali esercitate sui colleghi.

Scarica e leggi il comunicato:

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Coordinamenti Territoriali - RSA

CCNL: PROSEGUE IL BLOCCO DELLE RELAZIONI SINDACALI

Posted on 23 Febbraio 201524 Febbraio 2015 By Claudio Voghera

Comunicato dei Segretari Generali che prevede il mantenimento del blocco delle relazioni sindacali nei gruppi e nelle aziende bancarie, emanato ieri alla luce dello stato della trattativa per il rinnovo del CCNL ABI

Rassegna Stampa

Comunicato della Segreteria di Coordinamento Fabi di UBIS inerente la “Compliance”

Posted on 23 Febbraio 201524 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
Comunicato della Segreteria di Coordinamento Fabi di UBIS inerente la “Compliance”

RISERVATA AGLI ISCRITTI FABI DI UBIS SCPA

In quest’ultimo periodo è uscita sul portale la richiesta di firmare per presa visione la Compliance with Data Privacy per HV.

Purtroppo buona parte del documento fa riferimento alla normativa tedesca e conseguentemente riporta agli articoli del codice civile tedesco che quasi nessun collega italiano conosce.

L’argomento era già stato affrontato in passato con la funzione delle Relazioni Industriali con la richiesta di mettere sempre a disposizione dei colleghi anche il testo in ITALIANO della normativa estera a cui si fa riferimento nel documento da firmare perché, come recita il documento in oggetto, non ottemperare a tali prescrizioni di legge può avere conseguenze che possono perfino sfociare nel penale.

Come si può chiedere di firmare per presa visione, facendo assumere al collega l’onere della responsabilità, senza nemmeno metterlo in condizione di sapere quali obblighi deve ottemperare e cosa rischia se questo non avviene?

Ad oggi non abbiamo ricevuto risposte nel merito della questione sollevata, ne tantomeno ci risulta che ai colleghi interessati sia stata fornita documentazione aggiuntiva al fine di renderli in grado di poter ottemperare con responsabilità e coscienza ai vincoli normativi tedeschi.

Per scongiurare il rischio che qualche collega firmatario di tali documenti possa in futuro incorrere in qualche sanzione, invitiamo i diretti interessati a non firmare la dichiarazione d’impegno ai sensi dell’art. 5 della legge federale tedesca sulla tutela e riservatezza dei dati (BDSG), la tutela del segreto bancario e aziendale, fintanto che l’azienda, per il tramite dei responsabili o degli HRBP,  non fornisca tutte le informazioni necessarie a fugare i dubbi in materia …

… e fino a quando questa azienda non la smetterà di riversare sui colleghi delle palesi ed evidenti carenze organizzative.

Invitiamo i Lavoratori interessati a segnalare alla RSA del polo ogni eventuale pressione aziendale sul tema.

23 febbraio 2015

Segreteria di Coordinamento FABI di U.B.I.S. S.C.p.A.

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

CCNL: Riprendono le trattative in ABI

Posted on 21 Febbraio 201523 Febbraio 2015 By Claudio Voghera

ABI DOPO LO SCIOPERO GENERALE RIPRENDONO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

Sono riprese oggi a Roma le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, dopo la convocazione da parte di Abi a seguito dello sciopero nazionale di categoria dello scorso 30 gennaio, che ha visto la convinta e compatta adesione dei colleghi e delle colleghe alla protesta e alle manifestazioni che si sono tenute in numerose città.

In apertura il Presidente del CASL dott. Profumo, pur riconfermando le preoccupazioni espresse dall’Abi sulle prospettive del settore, ha dichiarato l’intenzione di riprendere il confronto sul contratto nazionale, con la disponibilità a rimuovere le pregiudiziali strutturali sulla parte economica del contratto (scatti di anzianità e TFR) espresse nei precedenti incontri, accettando un rinnovo contrattuale non a costo zero, pur specificando che comunque le disponibilità di controparte restano contenute.

Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato come, al di là della soddisfazione per l’auspicato superamento delle pregiudiziali economiche, frutto dell’importante mobilitazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, le caratteristiche della trattativa rimangono complesse rispetto a tutte le questioni sollevate da ABI che non hanno precedenti nella nostra storia e sulle quali ancora le posizioni rimangono distanti. Tali posizioni estremamente dure richiedono un immediato approfondimento nel merito.

Le organizzazioni sindacali, a fronte della reiterazione di ABI sui tempi di scadenza del rinnovo, hanno ribadito che sarebbe inaccettabile e irresponsabile qualsiasi ipotesi di disapplicazione del contratto. In un momento in cui il settore è nuovamente attraversato dalla febbre delle fusioni e delle ristrutturazioni bancarie, questo scenario comporterebbe la crescita esponenziale del contenzioso legale e l’inevitabile trasferimento della conflittualità dal livello nazionale a quello aziendale e di gruppo.

Al termine dell’incontro, pur rimanendo ampie le diversità di vedute e perfino di impostazione tra le parti, si è convenuto un calendario di riunioni con l’obiettivo di misurare la possibilità di raggiungere una valida intesa di rinnovo impedendo la disdetta unilaterale del contratto nazionale da parte di ABI.

Le date convenute sono le seguenti:

  • mercoledì 25 febbraio;
  • giovedì 5 marzo;
  • martedì 10 marzo.

Vi terremo tempestivamente informati sul prosieguo del confronto.

Roma, 20 febbraio 2015

Le Segreterie Nazionali

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Evidenza, Rassegna Stampa

2° Congresso Fabi UniCredit S.p.A. e Gruppo Unicredit – Roma 17 e 18 febbraio 2015.

Posted on 18 Febbraio 201523 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
2° Congresso Fabi UniCredit S.p.A. e Gruppo Unicredit – Roma 17 e 18 febbraio 2015.

SILEONI AL CONGRESSO FABI UNICREDIT: “LA PARTITA SUL CONTRATTO È APERTA”

La FABI Unicredit si è riunita, nei giorni 17 e 18 febbraio a Roma, per rinnovare gli organismi interni.

Ha aperto i lavori Mauro Morelli, Segretario Nazionale di riferimento del Gruppo, con un sincero, caloroso e fraterno saluto a Franco Ottobre e Carmelo Raffa, componenti della Segreteria di Banca e del Gruppo, che da pochi giorni hanno raggiunto l’agognato traguardo del pensionamento. A loro ed a Marco Turati, che lascia la Segreteria per occuparsi dell’aspetto organizzativo del Sab Fabi di Milano, tutti i presenti rivolgono un lungo applauso. Il sincero ringraziamento di tutti i Quadri Sindacali della Fabi UniCredit va a Franco, Carmelo e Marco, non solo per il lavoro svolto ed il proficuo contributo fornito all’attività politica della nostra Organizzazione; ma anche e soprattutto per le doti umane e caratteriali che li hanno contraddistinti in questi anni, volti in particolare al raggiungimento di un’identità Fabi UniCredit che ricomprendesse le originarie radici ( Banca di Roma, Banco di Sicilia ed UniCredit Banca), nel rispetto del patrimonio “ storico “di ognuno di noi e proteso al raggiunto fine di dare unica voce, unico volto ed unici intenti a tutte le donne e tutti gli uomini della Fabi in UniCredit.

Pochi minuti sono trascorsi e l’applauso dei delegati presenti accoglie l’arrivo del Segretario Generale Lando Maria Sileoni. Il numero uno della FABI, davanti a duecento colleghi, non si esime dal trattare il tema caldo del momento: il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.

“Il Contratto dobbiamo farlo, contrariamente, due alternative sono possibili, o chiamare il Governo, che rappresenta un’incognita, oppure si va alla disapplicazione. In questo secondo caso si arriverebbe al congelamento di alcuni voci e, soprattutto, si aprirebbe la strada alla possibilità da parte delle banche di avere mano libera”.

E come è sua consuetudine, Sileoni non guarda solo in casa propria, ma agli effettivi risvolti che questa situazione potrebbe avere sul sistema Paese. La disapplicazione potrebbe, infatti, rappresentare un precedente pericoloso per altre categorie. Poi una panoramica sulla situazione della trattativa e sugli obiettivi.

“Venerdì ci sarà il primo incontro per riprendere la trattativa. Quello che vuole l’ABI è una riforma strutturale degli scatti e del TFR. Quello su cui non possiamo prescindere è il recupero dell’inflazione, fondamentale per dare un peso al Contratto nei prossimi tre anni. A livello aziendale e di gruppo: il trasferimento di alcune competenze alle aziende – ha detto Sileoni – può anche avvenire, ma con criteri chiari, controllo e confronto. La riforma degli inquadramenti può avvenire solo con un confronto coi sindacati.

Vogliamo fare il Contratto, vogliamo che non sia a costo zero e che non vengano toccati gli scatti di anzianità. La partita è ancora aperta, calcisticamente parlando, siamo sullo zero a zero”.

Quindi la parola ai colleghi con le tante domande che dalla sala sono arrivate al leader della FABI.

I lavori sono proseguiti con la relazione del Coordinatore Nazionale FABI Unicredit, Angelo Di Cristo, che ha ripercorso le difficili fasi attraversate negli ultimi anni e spiegato la natura degli accordi chiusi in UniCredit. “ I migliori accordi possibili in un momento come questo – ha sottolineato Di Cristo -. Abbiamo mantenuta ferma la volontarietà delle uscite e soprattutto evitato che fossero messe le mani nelle tasche dei lavoratori. Siamo riusciti a ridurre al massimo i sacrifici per i dipendenti e ottenuta l’erogazione del VAP. Cosa che non era affatto scontata. Un’attività, dunque, quella del Coordinamento FABI UNICREDIT, che ha puntato su una visione ad ampio raggio e che ha tenuto conto delle diverse professionalità all’interno del gruppo, salvaguardandole. Quindi spazio al dibattito ed alle  votazioni che hanno visto l’elezione all’unanimità sia della Segreteria di Gruppo che di quella di Banca. “Con questa squadra – ha commentato il Segretario Nazionale Mauro Morelli – la nostra Organizzazione vuole porsi all’attenzione dei colleghi come punto di riferimento fortemente unito nel fronteggiare con la massima determinazione tutte le problematiche di un momento indubbiamente complesso, unendo l’esperienza con l’entusiasmo dei nuovi ingressi, oltre che una presenza femminile numericamente importante”.

La Segreteria di Gruppo è composta da: Amenta Emanuele; Angelini Giuseppe; Borsa Felice; Cefaloni Stefano (Segret. Organizzativo e Resp. Comunicazione); Colasuonno Francesco; Di Cristo Angelo (Seg. Coordinatore); Galli Giovanni; Longoni Massimo; Muratore Marco; Quarantiello Aldo; Sanguigni Enrico.

La Segreteria del Coordinamento Unicredit Banca è composta da: Angelini Giuseppe; Amenta Emanuele; Benassi Paolo; Borsa Felice; Carlucci Maurizio; Cefaloni Stefano (Segret. Organizzativo e Resp. Comunicazione); Corallo Paola; Cogli Paola; Dalla Villa Ado; Di Benedetto Cetty; Di Cristo Angelo (Seg. Coordinatore); Galli Giovanni (Seg. Amministrativo); Gobbi Cristina; Motta Gaetano; Muratore Marco; Quarantiello Aldo; Petrucci Maria Rosa; Parecchini Massimo; Sanguigni Enrico.

Roma, 18/02/2015

Segreterie di Coordinamento
Fabi
Gruppo UniCredit e UniCredit S.p.A.

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