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Autore: Claudio Voghera

Comunicato Unicredit Direct

Posted on 27 Marzo 201428 Marzo 2014 By Claudio Voghera

UNIDIRECT: PER MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO

Il 21 Marzo 2014 si è tenuta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Direct di Cologno Monzese. L’assemblea è stata largamente partecipata sia dal punto di vista delle presenze (120 colleghi presenti su 151), sia dal punto di vista del dibattito che ne è scaturito.

I problemi evidenziati sono quelli che già abbiamo sottoposto all’Azienda nell’incontro del 07 Febbraio 2014 e che abbiamo denunciato con il volantino del 17/02:

  • eliminazione della pausa di 30 minuti per i turnisti
  • eccessive pressioni commerciali
  • tempi minimi previsti dalla barra telefonica tra un contatto e l’altro
  • reportistica e controllo a distanza
  • ritardo nella programmazione delle visite mediche obbligatorie per i videoterminalisti.

Per dare voce alle istanze dei colleghi e perché vengano al più presto affrontate a livello centrale/nazionale, a termine assemblea, le scriventi OO.SS. hanno sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori di Unicredit Direct il seguente Ordine del Giorno, approvato a maggioranza:

ORDINE DEL GIORNO

ASSEMBLEA LAVORATRICI/LAVORATORI DI UNICREDIT DIRECT COLOGNO MONSESE

21/03/2014

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Direct, polo di Cologno Monzese, sottopone il seguente O.d.G. ai propri Rappresentanti Sindacali Aziendali affinché sia portato alle competenti strutture sindacali centrali/nazionali.

Al fine di addivenire ad un dignitoso clima lavorativo, che tenga conto della rilevante importanza assunta dalla struttura nel futuro piano industriale del Gruppo, stante le numerose pressioni commerciali e le irrisolte problematiche su vari punti, quali i controlli a distanza e i tempi previsti dalla barra telefonica, si richiede:

  1. Il ripristino della prassi vigente nel polo di Milano prima, poi Cologno Monzese, della pausa di 30 minuti per i turnisti, senza distinzione tra operatori adibiti ad attività inbound e outbound. In ottica di una equipollente gestione di Unicredit Direct tale prassi andrebbe estesa a tutti gli altri poli.
  2. L’aggiornamento del verbale di accordo sul call center datato 2002, implementandolo con le nuove modalità di servizio da regolamentare (es. videochat, chatroom, ecc.) e le problematiche enunciate inizialmente (controlli a distanza e barra telefonica).

L’assemblea impegna le OO.SS. di Cologno Monzese ad intraprendere future iniziative di mobilitazione a sostegno delle suddette rivendicazioni. Nello specifico si ipotizza uno sciopero di due ore da effettuarsi con le seguenti modalità: dall’inizio di ciascun turno delle operatrici e degli operatori. Tali iniziative verranno discusse e attuate solo dopo un’ulteriore assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di Unicredit Direct.

Presenti: 120

Favorevoli: 107 (89,01%)

Contrari: 1 (0,9%)

Astenuti: 12 (10%)

Hanno partecipato all’Assemblea l’80% dei lavoratori, molti di essi giovani neoassunti. Non si sono ottenute percentuali simili nemmeno nel “libero” Referendum di Crimea … Sembrerebbero numeri poco verosimili se non fosse che sono veri.

Cologno Monzese, 24 Marzo 2014

Le OO.SS. di Cologno Monzese

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil UilCa

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Newsletter & Comunicati Retail

Comunicato confluenza degli iscritti al Fondo Pensione Previp nel Fondo Pensione di Gruppo UniCredit

Posted on 24 Marzo 201428 Marzo 2014 By Claudio Voghera

Accordo per la confluenza degli/le iscritti/e al Fondo Pensione Previp nel Fondo Pensione di Gruppo UniCredit

Informiamo i 326 Colleghi/Colleghe iscritti/e al Fondo Pensione Previp che, il 17 marzo scorso, le OO.SS. di Gruppo ed i Rappresentanti del Gruppo Unicredit hanno raggiunto l’accordo per la loro confluenza nella Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo UniCredit.

Tale accordo scaturisce dalla valutazione di una serie di elementi, in parte già riportati nel nostro precedente comunicato del 10 marzo ’14 (fra cui ricordiamo, ad es., il peggioramento delle condizioni originarie garantite dal Fondo Previp ai 326 iscritti; l’opportunità di effettuare la confluenza, senza nessun tipo di costo commissionale, anche nell’ipotesi di trasferimento dello stock accumulato ad un comparto diverso da quello di tipo assicurativo; l’aumento al 3% del contributo a carico del datore di lavoro in favore degli iscritti “post”, ecc.).

L’elemento fondamentale che caratterizza tale confluenza è la sostanziale conferma, a livello di singolo/a iscritto/a, di tutte le previsioni e caratteristiche individuali già in essere presso il Fondo Previp, sia in termini di qualifiche (iscritto “ante” o “post”), che di diritti, di contribuzioni e di prestazioni, con la previsione di concreti miglioramenti per una parte degli iscritti/e (aumento al 3% dei contributi mensili aziendali).


I CONTENUTI DELL’INTESA 17 MARZO 2014

  • Con decorrenza 1° aprile 2014verràaccesanel Fondo di Gruppo Unicredito, nella sezione II,  a favore di ciascun iscritto/a al Fondo Previp (per tutti i Lavoratori in servizio e gli “esodati” ma non i pensionati che hanno mantenuto attiva la loro posizione nel Fondo)una posizione personale a capitalizzazione individuale.
  • Da tale data, tali posizioni saranno alimentate nelle stesse misure e modalità con cui venivano alimentate in Previp: stesso contributo aziendale e individuale, stesso TFR maturando.
  • Per la maggioranza degli iscritti a Previp, tale fondo pensione rappresentava il terzo pilastro della previdenza(erano principalmente di provenienza Crt, ed avevano quindi Inps, Fondo Pensione Crt, Previp). Per costoro l’azienda proseguirà con il versamento dello 0,1%.  La normativa di legge attuale prevede che loro qualifica “ante” venga mantenuta.
  • Limitati contingenti avevano in Previp il secondo pilastro. Si tratta di “post” che beneficiano, per effetto di vecchi accordi, di un limitato versamento aziendale. A tali lavoratori verrà applicato l’accordo tra le OO.SS. e Unicredit del 16 ottobre 2006,che prevede una elevazione al 3%del contributo aziendale.
  • A far tempo dal1° ottobre tutto quanto accumulato nelle singole posizioni in Previp (STOCK) verrà trasferito nelle rispettive posizioni individuali aperte presso il Fondo di Gruppo, in franchigia di commissioni. Il trasferimento avverrà nel cd. “comparto garantito”. In alternativa, gli interessati potranno chiedere di distribuire la propria posizione ad uno o due comparti a scelta tra quello
  • garantito e i tre finanziari previsti dalla “Gestione Multicomparto (a 3, 10 e 15 anni)del Fondo di Gruppo. Quest’ultima opzione potrà essere esercitata anche successivamente nel rispetto del regolamento del Fondo che prevede la possibilità di ripartire tra più comparti (massimo due) il flusso contributivo o la posizione individuale eventualmente già maturata. Tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi. Il Regolamento, scaricabile dal sito www.fpunicredit.eu , prescrive inoltre la pesatura minima del 20 % di un comparto.
  • Sarà però possibile, per ciascun iscritto a Previp, mantenere in Previp lo stock accumulato, beneficiando così, per il capitale maturato fino a fine 2013, delle preesistenti condizioni. Chi fosse interessato dovrà manifestare la propria volontà entro il 30 settembre 2014.
  • Sarà inoltre possibile avvalersi anticipatamente della possibilità di trasferire lo stock da Previp al Fondo di Gruppo prima del 30 settembre, usando la modulistica che Previp stesso mette a disposizione sul proprio portale.
  • Previp fino ad oggi offriva una copertura TCM (temporanea caso morte) solo a un numero limitato di iscritti,  per effetto di accordi di ex banche aderenti che la prevedevano (Banca dell’Umbria, Mediocredito dell’Umbria) per i propri dipendenti. L’azienda si è dichiarata disponibile, solo per costoro, di approfondire le modalità necessarie per il mantenimento di tali previsioni attraverso l’iscrizione a Previp Cassa di Assistenza, con onere a carico degli iscritti.
  • Per quanto concerne la regolamentazione delle PRESTAZIONI (compresa la possibilità per gli iscritti “ante” di farsi liquidare alla cessazione dal lavoro con diritto alla pensione l’intera prestazione sotto forma di rendita o di capitale),delle ANTICIPAZIONI sulla posizione previdenziale maturata (compresa la possibilità di ripristino delle stesse)e dei RISCATTI, sottolineiamo che, a norma di legge, nulla verrà a cambiare con la confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo.
  • Limitati contingenti di iscritti a Previp sono rappresentati da pensionati che non si sono avvalsi della possibilità di riscattare il montante. Per costoro l’accordo non si applica: le loro posizioni rimangono quindi in Previp (sarà loro cura procedere all’incasso di quanto maturato oppure decidere di mantenere l’investimento, ovviamente alle nuove condizioni peggiorative che Previp ha illustrato nella lettera inviata all’azienda).

Come Organizzazioni Sindacali, nel considerare l’Accordo di confluenza 17.03.2014 la soluzione più valida ed idonea per continuare a garantire agli iscritti/e al Fondo Previp la migliore tutela previdenziale possibile, restiamo impegnate -ai vari livelli -per fornire ogni informazione ed indicazione ritenuta utile ed opportuna a far sì che ciascun/a iscritto/a al Fondo Previp sia in grado di effettuare -nella fase di passaggio -una scelta trasparente e consapevole. Al riguardo, abbiamo chiesto all’azienda di attivarsi per fornire le necessarie informazioni a ciascun interessato/a.

Le Segreterie di Gruppo UniCredit

Milano 20/3/2014

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Accordo Fondo Previp del 17 marzo 2014

Posted on 21 Marzo 201428 Marzo 2014 By Claudio Voghera
Accordo Fondo Previp del 17 marzo 2014

Di seguito è possibile scaricare il testo dell’accordo di Gruppo del 17 marzo 2014 sulla confluenza degli iscritti a Previp Fondo Pensione nel Fondo Pensione di Gruppo (nonché  lettera relativa alla copertura TCM per gli ex dipendenti Banca dell’Umbria/Mediocredito dell’Umbria).

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Accordi & Contratti Gruppo UniCredit

Comunicato Unitario su Piano industriale 2014-2018

Posted on 20 Marzo 201421 Marzo 2014 By Claudio Voghera

UniCredit:…devono pagare sempre i lavoratori???…..

Si è svolto nella giornata di ieri il previsto incontro tra le Segreterie Nazionali, i Coordinatori di Gruppo delle scriventi Organizzazioni Sindacali e i vertici di UniCredit per l’illustrazione del Piano Industriale 2014-2018, approvato dal CdA del Gruppo lo scorso 11 marzo.

L’azienda ha illustrato i risultati di bilancio e le linee generali del Piano Industriale teso a ridurre il rischio sui crediti, aumentare la redditività e ottimizzare, ovvero, “efficientare” le risorse.

Il bilancio 2013 evidenzia perdite per 14 mld di Euro, prevalentemente dovute alla svalutazione degli avviamenti e agli accantonamenti sui crediti, che evidenziano inequivocabilmente la responsabilità del Management.
Lo stesso Management che, a fronte di perdite così rilevanti, ha deliberato il pagamento dei dividendi agli azionisti.

L’esasperata flessibilità degli organici e la dilatazione degli orari di apertura degli sportelli, il potenziamento dei canali digitali, l’integrazione multicanale digitale e fisica, l’ennesimo ridisegno della rete e una vaga offerta di innovazione rappresentano, secondo UniCredit, una “sicura” chiave di rilancio.

Al di là degli annunci e dei proclami, restano i numeri. I numeri oggi ci dicono che dal 2008 alla fine del Piano 1250 sportelli sono già stati o saranno chiusi, moltissimi ridimensionati e oltre 20.000 posti di lavoro persi. Da oggi alla fine del 2018, secondo questo Piano, ci saranno ulteriori 5.700 lavoratori in meno, che incideranno ulteriormente sulla situazione degli organici della rete.

Rimane inoltre una grave preoccupazione per il destino di UCCMB, dove 750 lavoratori non hanno certezza sul futuro della loro azienda.

In questo contesto UniCredit torna a prospettare il congelamento degli accordi di secondo livello (Contratto Integrativo, previdenza complementare, premi di anzianità, CRAL, ecc. ) e a ipotizzare pesanti interventi su ferie e festività, flessibilità di inquadramento e di mansioni, mobilità territoriale e infra-gruppo.

Di fatto verrebbe garantita esclusivamente la sola applicazione delle norme del Contratto Nazionale, come già sta accadendo per i giovani neo-assunti cui l’azienda, con decisione unilaterale, non riconosce le previsioni del Contratto Integrativo.

Tutto ciò che da sempre ha rappresentato una reale valorizzazione degli sforzi profusi dai lavoratori all’interno del Gruppo Unicredit rischia quindi di venir cancellato senza alcuna motivazione condivisibile.

A fronte della richiesta di sacrifici ai lavoratori e della denuncia di una situazione di difficoltà del Gruppo, resta inspiegabile l’assenza di interventi su questioni da sempre sollevate dalle Organizzazioni Sindacali, quali il sistema incentivante (discrezionale e mai trasparente) e il pagamento di bonus ai manager.

In attesa dell’apertura formale della procedura, probabilmente a maggio, il Sindacato denuncia l’ennesimo tentativo di scaricare esclusivamente sulle lavoratrici e sui lavoratori le conseguenze di scelte imprenditoriali e manageriali che si sono rivelate fallimentari.

Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la loro contrarietà al Piano che si colloca anche temporalmente alla vigilia del rinnovo del contratto nazionale.

I lavoratori non devono rischiare di pagare due volte per le scelte di ABI e per quelle di Unicredit.

In entrambe le partite il confronto dovrà individuare soluzioni sostenibili che consentano un effettivo rilancio del Gruppo e del settore sulla base di un nuovo modello di banca che veda al centro del progetto l’occupazione, il lavoro e la professionalità dei colleghi.

Roma, 20 marzo 2014

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Le Segreterie Nazionali

Le Segreterie di Gruppo

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario inrerente i Percorsi Formativi per i Lavoratori over 55

Posted on 19 Marzo 201419 Marzo 2014 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

Avviso FBA 2-2012: “Over55 – Essere senior in Unicredit”

Laboratorio “Alla scoperta della Seniority”

I lavoratori Over 55 nelle Aziende del nostro Gruppo rappresentano una “forza forte” non solo quantitativamente, ma soprattutto in termini di competenze e background professionale.

La ricerca effettuata lo scorso anno da un “partner scientifico esterno”, la Fondazione Brodolini, con l’obiettivo di rilevare e definire le problematiche e i fabbisogni formativi dei lavoratori over 55, ha evidenziato la necessità che l’Azienda prenda coscienza di questa realtà e si avvicini ad essa per conoscerne punti di forza, ma anche bisogni e aspettative.

L’alta adesione alla ricerca (risposta del 56% su 11000 colleghi circa), grazie anche alla costruzione partecipata all’indagine del sindacato che ne ha sostenuto la diffusione tra i lavoratori, ha permesso la predisposizione di percorsi formativi diversificati tesi a rispondere alle esigenze espresse dai lavoratori e delle competenze ritenute da valorizzare.

Con la richiesta di partecipazione al progetto “Alla scoperta della Seniority”, realizzato con la metodologia del Laboratorio, si può contribuire alla elaborazione di una matrice di possibili iniziative che coinvolgano e valorizzino gli Over-55, in linea con i bisogni emersi dalla ricerca. Con l’obiettivo di:

  • Sviluppare un’adeguata competenza intergenerazionale, promuovere la costruzione e la diffusione di “best practice” in materia e un nuovo modello di cultura gestionale e operativa da diffondere in azienda;
  • Contribuire a produrre ulteriori proposte per promuovere un recupero di efficienza, efficacia e produttività aziendale individuale;
  • Contribuire alla diffusione di una cultura di gestione inclusiva delle differenze generazionali.

Sono pianificate 6 edizioni riservate prioritariamente a colleghi Over-55

1 Edizione 14-15 Aprile Milano 2 Edizione 29-30 Aprile Napoli
3 Edizione 06-07 Maggio Palermo 4 Edizione 12-13 Maggio Torino
5 Edizione 26-27 Maggio Bologna 6 Edizione 09-10 Giugno Roma

L’impegno preso dall’Azienda è che questi progetti si sviluppino anche nel corso degli anni futuri, coinvolgendo sempre più lavoratori, per un nuovo approccio alla “Age Diversity”, non solo rivolto ai senior di oggi ma anche a coloro che lo diventeranno.

Sollecitiamo la vostra partecipazione, che sarà da inoltrare alla vostra struttura di HRBP, rimanendo a disposizione per ogni vostra necessità di chiarimento.

Roma, 7 Marzo 2014

Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario Segreterie Nazionali su piano industriale

Posted on 12 Marzo 201413 Marzo 2014 By Claudio Voghera

UNICREDIT: NON SI POSSONO CHIEDERE SACRIFICI AI LAVORATORI. LE RESPONSABILITÀ STANNO DA UN’ALTRA PARTE

Abbiamo appreso dal comunicato diffuso dall’Azienda che il Gruppo UniCredit ha registrato nel 2013 una perdita netta di 14,0 miliardi di euro. Si tratta di un risultato economico molto pesante rispetto al quale esprimiamo forte preoccupazione, nonostante sia stato presentato dall’A.D. Ghizzoni come un anno “di svolta”, in particolare, per come l’azienda ha gestito la comunicazione, il rapporto con i lavoratori e i loro rappresentanti, e impostato il piano industriale 2013/2018 scaricando sui lavoratori il costo della ristrutturazione.

Da una prima lettura emerge come tale risultato sia riconducibile, prevalentemente, a voci straordinarie e ad una pulizia radicale sui crediti come conseguenza di  una pessima  gestione del credito che ha caratterizzato il Gruppo negli ultimi anni.

In attesa dei necessari approfondimenti e dell’incontro in calendario per il prossimo 19 marzo con i vertici aziendali, le scriventi Segreterie ritengono opportuno esprimere alcune considerazioni di merito:

  • Il Gruppo UniCredit ha ridotto i ricavi per effetto del calo  degli  interessi  netti, dinamiche  di  cambio  sfavorevoli,  tassi  di  interesse  ai  livelli  minimi,  debole  domanda  di finanziamenti nell’Europa occidentale che ha compresso i margini, bassi ricavi da negoziazione, ma il risultato del perimetro Italia registra un aumento dei ricavi dello 0,3% con una contrazione significativa dei costi del personale (- 2,3%).
  • Il risultato negativo di 14 miliardi di euro, concentratosi sul IV trimestre, è attribuibile a rettifiche di valore (avviamento delle aziende – con l’azzeramento dell’avviamento del perimetro Italia – e di rapporto con i clienti del gruppo per €9,3 miliardi), rettifiche accantonamenti su crediti (€9,3 miliardi), oneri di ristrutturazione destinati a ridurre l’organico (circa 8.500 unità per €0,7 miliardi). La differenza rispetto al 2012 è data per circa 1/3 dalle rettifiche su crediti (€4,3 miliardi) e per circa 2/3 dalle rettifiche di avviamento (€8 miliardi).
  • Tale risultato risente del beneficio della valutazione della quote Banca d’Italia pari a €1,4 miliardi altrimenti destinato ad essere ancora più negativo.
  • Nonostante il risultato negativo è stata inspiegabilmente deliberata la distribuzione di utili agli azionisti.

Riteniamo che in questa azienda gli interrogativi più importanti debbano riguardare le responsabilità di chi ha determinato questa situazione, le responsabilità di chi decide di gestire in questo modo la fase, le responsabilità di chi decide di scaricarne le conseguenze sui lavoratori e sull’occupazione come si evince dal Piano Industriale presentato contestualmente ai risultati di bilancio. Non vorremmo che il dividendo, comunque previsto, sia il prezzo pagato per tenere buoni gli azionisti mentre si penalizzano pesantemente le lavoratrici e i lavoratori. E vedremo alla fine quanti soldi avranno il coraggio di attribuirsi i top manager per la perdita contabilizzata.

Un film già visto! Dopo il Piano Industriale 2010-2015, che ha ridotto l’occupazione di circa 8.000 lavoratori, UniCredit decide di presentarne un altro per il 2013-2018 con ulteriori 8.500 esuberi di cui 5.700 nella sola Italia.

Non è possibile che in presenza di problemi riconducibili a scelte strategiche fallimentari, a crediti, spesso di grandi entità, non correttamente erogati ed a rettifiche del valore delle aziende acquisite nel tempo la risposta sia la riduzione dell’occupazione mettendo a rischio la capacità stessa dell’azienda di produrre ricavi negli anni a venire. Questo è il vero problema! “La ricetta meno organico maggiore redditività ha già dimostrato tutti i suoi limiti; la prospettiva deve essere cambiata!” Il vero rimedio è realizzare un nuovo modello di banca in grado di essere motore di crescita dove le agenzie rappresentino la modalità principale di presidio del rapporto con il cliente rispetto a quello di una banca virtuale e tecnologica.

Per risolvere i problemi legati ad una errata impostazione industriale e gestionale non vogliamo giocarci il futuro. Il futuro è dato dal lavoro e dagli investimenti.

Roma, 12 marzo 2014

LE SEGRETERIE DI GRUPPO LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: Comunicato incontri del 27 e 28 febbraio 2014

Posted on 1 Marzo 20149 Marzo 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontri del 27 e 28 febbraio 2014

Tesorerie Enti…la solita storia

Nei giorni 27 e 28 febbraio le Segreterie di Coordinamento delle scriventi OO.SS. hanno incontrato la delegazione aziendale per affrontare i seguenti temi :

TESORERIE ENTI

Abbiamo rappresentato all’azienda tutte le problematiche riferiteci durante le assemblee molto partecipate dai colleghi, che le scriventi OO.SS. hanno convocato nei poli interessati di Palermo, Roma, Torino e Trento.

In videoconferenza con il Responsabile dell’Area Tesorerie abbiamo segnalato le criticità comuni a tutti i Poli, derivate in gran parte (ma non solo) dalla messa in produzione nel 2013 di un nuovo “Portale Back Office Tesorerie” ancora in fase di completamento e collaudo.

Ricordiamo che quest’area ha già subito una forte riorganizzazione con il relativo efficientamento che ha portato ad una riduzione di 130 addetti nel 2013, ed altri ne sono previsti per il 2014.

L’azienda ci ha comunicato che nello scorso anno c’è stato un calo dei volumi di lavoro; secondo Ubis, la situazione è sotto controllo, e si sta avviando verso una stabilizzazione positiva.

Le segnalazioni che riceviamo dai colleghi del settore tesorerie invece non indicano la stessa soddisfazione, e l’abbiamo rappresentato alla delegazione aziendale argomentando puntualmente.

La continua riorganizzazione delle Tesorerie, con conseguente spostamento di attività da un polo ad un altro e a volte anche all’interno dello stesso, è causa di tensioni interne, di confusione organizzativa, di incertezza dei ruoli e delle competenze; tutto questo porta conseguenti ricadute sulla produttività e sulla qualità del lavoro, con accentuato aumento del rischio di errore, e, come se non bastasse, aumentano anche le lamentele da parte degli enti clienti!

Questa situazione è “pesante” per i colleghi che si vedono oltretutto costretti a fare straordinari da mesi, sabati compresi, (quando nell’intero Gruppo gli straordinari sono in via di contenimento), a non fare assenze (permessi e ferie) nel mese di dicembre (quando nell’intero Gruppo il must del momento è l’azzeramento delle ferie/permessi/festività/banca ore).

Il processo di “paperless” accentua le disfunzioni che caratterizzano questa organizzazione, che è basata sulle sinergie di banca-ubis; le filiali tesoriere, così come il BOTE, non hanno ancora raggiunto il livello di efficienza che potrebbe portare alla semplificazione dei processi e all’eliminazione della carta. Le strutture create non sono state adeguatamente formate e motivate, e sembrano lasciate in balia di loro stesse.

Il responsabile ci ha comunicato che stanno provvedendo a una puntuale rilevazione delle attività, per capire la sostenibilità nella distribuzione del lavoro…ma forse questo andava fatto prima, in quella fase chiamata “analisi”, cosi come, a nostro parere, il rilascio della nuova procedura informatica andava pianificata con modalità più responsabili e dopo i dovuti adattamenti alla realtà UniCredit.

Anche nella formazione, in particolare nella forma del training on the job, abbiamo denunciato non è stata fatta in modo adeguato e strutturato (vista anche la tradizione del Gruppo sul tema),si è limitato ad un temporaneo e frammentato affiancamento che non ha portato benefici.

Abbiamo quindi calendarizzato un nuovo incontro da svolgere entro il mese di maggio, per le necessarie verifiche sugli impegni che abbiamo richiesto all’azienda riguardo al miglioramento dell’organizzazione delle lavorazioni, la sostenibilità dei ritmi di lavoro e dei benefici conseguenti in termine di qualità tempi di vita/lavoro. Abbiamo richiesto un intervento presso UniCredit sia per quanto riguarda il mantenimento delle convenzioni di tesoreria sia per quanto riguarda formazione/organizzazione dei colleghi dei BOTE e dei colleghi delle filiali tesoriere.

In merito alla ns. richiesta di chiarimenti sul futuro della società Uni IT (società con sede a Trento di proprietà UBIS al 51% con personale distaccato dal Gruppo) – frutto di ns. perplessità sull’utilizzo di società esterne che potrebbero svolgere le stesse funzioni – l’azienda ha garantito che Uni IT continuerà nel suo lavoro.

TRANSFORMATION OFFICE

L’azienda ha confermato il trasferimento della struttura Market Development in UniCredit S.p.A. secondo le dichiarazioni aziendali “per lavorare a matrice piú allargata sulle possibilità di business al di fuori di UniCredit”, ricordiamo che questa è la struttura che in Ubis è stata artefice degli studi di fattibilità del progetto Newton. La struttura in oggetto, ancora in corso di definizione, avrà il compito di efficientare e centralizzare con visione geograficamente internazionali Ubis…..in poche parole la mente ed il braccio delle future delocalizzazioni ?

VIDEOSORVEGLIANZA

E’ stato ratificato l’accordo quadro che regolamenta la materia; le RR.SS.AA. dei poli interessati sottoscriveranno in sede locale gli accordi nel rispetto delle loro prerogative, previste dalle vigenti norme.

Portiamo all’attenzione dell’azienda la gestione anche degli stabili dei poli medio piccoli, vedi Potenza che è stato lasciato in uno stato di abbandono nel tempo, senza il necessario presidio previsto.

Con l’occasione abbiamo di nuovo posto all’attenzione la preoccupante situazione dei colleghi delle società esternalizzate, con particolar attenzione sulle vicende della società ES SSC, su cui abbiamo chiesto di intervenire, confermando nel contempo la ns. contrarietà alle esternalizzazioni ed ai processi di delocalizzazione.

Milano, 28 febbraio 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Accordo quadro videosorveglianza

Posted on 1 Marzo 20149 Marzo 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Accordo quadro videosorveglianza

Di seguito è possibile scaricare la versione integrale dell’Accordo Quadro in materia di videoregistrazione e videosorveglianza negli stabili UBIS in Italia sottoscritto in data 28 febbraio 2014.

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Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Trade Union Alliance Unicredit – Incontro del 25/02/2014 a Torino

Posted on 26 Febbraio 201427 Febbraio 2014 By Claudio Voghera
Trade Union Alliance Unicredit – Incontro del 25/02/2014 a Torino

TRADE UNION ALLIANCE DI UNICREDIT

Meeting al centro ITC-ILO Torino 25 febbraio 2014

Unicredit nel tempo, con l’aggregazione di diverse banche  è diventato uno dei più grandi Gruppi Bancari a livello europeo e internazionale, al pari, i sindacati hanno costituito a Vienna il 21 settembre 2009 la  Trade Union Alliance coordinata da Uni Finance, con l’obiettivo di unire i lavoratori di tutti i paesi dove opera il Gruppo UniCredit.

Lo scopo di questa T.U.A. è di coordinare e di rafforzare l’impegno dei sindacati di  Unicredit di collaborare a livello Europeo e Internazionale, basandosi su valori ed obiettivi condivisi per migliorare la comunicazione e la cooperazione, e di attuare azioni coordinate e supportate  da Uni Finance.

Gli obiettivi della Trade Union Alliance sono:

  • Coinvolgere Unicredit in un dialogo sociale a livello internazionale
  • Stringere accordi con Unicredit  per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti  in ogni paese con il supporto dei Sindacati Nazionali membri di UNI.
  • Aumentare il livello di sindacalizzazione in Unicredit.

I sindacati membri della Alleanza Sindacale collaborano con lo scopo di proteggere e promuovere gli interessi dei dipendenti di Unicredit in tutto il gruppo.

I sindacati membri dell’Alleanza sindacale attueranno azioni concrete per allargare la rete, migliorando i contatti con i sindacati nei paesi in cui i dipendenti sono organizzati ed impegnandosi per organizzare i dipendenti che non lo sono.

  • La Trade Union Alliance, coordinata da UNI Finance, cercherà di aumentare l’effetto leva dei sindacati associati attraverso maggiori azioni e campagne congiunte. I sindacati della TUA  collaboreranno per implementare gli obiettivi comuni indipendentemente dalle differenze organizzative tra loro.
  • I sindacati della Trade Union Alliance di Unicredit si impegnano a condividere informazioni, comprese quelle sulla negoziazioni collettive nazionali. Si stabiliranno programmi e progetti comuni di formazione per offrire assistenza reciproca alle organizzazioni sindacali che lo richiedono, La Trade Union Alliance dovrebbe riunirsi di massima, al meno una volta all’anno.
  • Unicredit è un gruppo bancario internazionale. Il management di Unicredit sfrutta la sua presenza internazionale per delocalizzare e trasferire lavoro nei vari paesi, secondo il costo e l’opportunità. Ciò non agevola i lavoratori di Unicredit. Queste Organizzazioni Sindacali sono rigorosamente contro queste politiche industriali.
  • La Trade Union Alliance sosterrà tutte le iniziative, campagne ed altre, che garantiscono una cultura imprenditoriale interna e procedure operative a favore della vendita responsabile dei prodotti finanziari, e che si migliori e prosegua  il  dialogo su questo tema con l’azienda.
  • La Trade Union Alliance ritiene fondamentale giungere alla stipula di un Global Framework Agreement tra l’Azienda ed il CAE di Unicredit insieme ad UNI FINANCE per garantire la tutela di diritti fondamentali e per migliorare il livello di relazioni industriali in tutti i paesi dove il Gruppo è presente.
  • I diritti dei lavoratori, il riconoscimento del sindacato e le effettive negoziazioni in tutti i Paesi dove Unicredit opera sono di massima priorità.
  • La Trade Union Alliance di Unicredit ricerca una stretta cooperazione con il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit.
  • La Trade Union Alliance di Unicredit faciliterà la collaborazione, condividerà  informazioni e pubblicherà le attività realizzate dai sindacati.

La TUA segue con estrema attenzione la situazione in Germania a fronte delle dichiarazioni del management di UniCredit Bank AG sulla chiusura di circa il 50%  degli  sportelli e degli impatti che avrà sui Lavoratori coinvolti.

La TUA di Unicredit sostiene le rivendicazioni del sindacato Ver.di. e del consiglio aziendale di Unicredit Bank AG a tutela e difesa dei legittimi interessi dei Lavoratori tedeschi.

Nei prossimi mesi sarà redatta la bozza dello statuto della Trade Union Alliance che sarà inviato a tutti i sindacati della TUA stessa e sarà altresì definita una proposta per definire gli organismi interni della TUA.

Torino, 25 febbraio 2014

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Comunicato unitario sull’incontro del 21 febbraio inerente UCCMB

Posted on 26 Febbraio 201427 Febbraio 2014 By Claudio Voghera
Comunicato unitario sull’incontro del 21 febbraio inerente UCCMB

Segreterie di Gruppo

UCCMB : CHIEDIAMO INFORMAZIONE E CHIAREZZA

Le organizzazioni sindacali di UCCMB e le Segreterie di Coordinamento del Gruppo hanno incontrato il giorno 21 febbraio 2014, il responsabile delle relazioni sindacali di Unicredit, l’HR della holding e di Uccmb.
La delegazione aziendale ha confermato che, stante il persistente interesse di investitori, si stanno valutando ulteriori cessioni di crediti deteriorati.
Per quanto riguarda UCCMB l’Azienda ha confermato che sta proseguendo lo studio di fattibilità, che, a oggi, risulta ancora nella fase preliminare, precisando al riguardo che detto studio è giunto alla fase di raccolta delle formali manifestazioni d’interesse da parte di terzi.
L’Azienda ha tenuto a precisare che nessuna trattativa è stata avviata e che non è stata effettuata alcuna due diligence. A tal proposito è stato riferito che aggiornamenti si potranno avere tra circa un mese.
L’Azienda, nel confermare che le soglie di conferimento dei crediti a UCCMB andranno a regime a far data dal 1 marzo, ha comunicato che saranno tre le risorse che verranno distaccate da UCCMB a UniCredit Spa; tuttavia, qualora particolari esigenze operative lo richiedessero, previa idonea informativa alle OO.SS., potrebbe essere valutato un incremento di tal numero.
Per quel che concerne l’incremento dei carichi di lavoro sul Work Out e sullo Special Credit in generale, derivante dall’abbassamento delle soglie di conferimento a Uccmb, l’Azienda ha riferito di aver raccolto le preoccupazioni già espresse dalle OO.SS. relative ai flussi di lavoro e di aver avviato uno studio di rafforzamento dello Special Credit, che porterà a modifiche sia organizzative sia strumentali, compresa la soluzione della oramai annosa, problematica della procedura WPM.
L’Azienda ha comunicato che nei prossimi giorni ci sarà un incontro ad hoc, dove verranno esaminati i soli interventi che riguarderanno il Work Out.
Su richiesta delle OO.SS. il responsabile HR di UCCMB, nel confermare che il job market è ancora contingentato, ha ribadito che tutte le risorse che aderirono e sono state selezionate entro il primo semestre del 2013, sono rientrate tutte nei ruoli  previsti e che non ci sono ulteriori posizioni da regolarizzare.
L’HR di UCCMB, inoltre, su espressa richiesta delle OO.SS. ha riferito che il processo di affiancamento dei gestori “Alfa” ai gestori UCCMB è da considerarsi concluso.
Le OO.SS., pur apprezzando l’approccio aziendale aperto all’informativa e al confronto, di là delle previsioni di legge e di contratto, avendo ben presenti le forti preoccupazioni che i lavoratori hanno espresso nelle assemblee e ribadendo l’importanza di UCCMB e dello Special Credit all’interno del mondo Unicredit, hanno dichiarato che vigileranno con la massima attenzione su ogni tipo di sviluppo societario, con l’obiettivo di definire sempre le massime garanzie occupazionali possibili e salvaguardare la professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici.

Le Segreterie di Coordinamento
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-Uilca
Gruppo UniCredito

25 febbraio ’14

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