Inviata dai legali per conto delle Organizzazioni Sindacali di Bologna una raccomandata a.r. nella quale si contesta all’azienda il ripristino della giornata di ferie in sostituzione della giornata di sciopero.
Autore: Claudio Voghera
Bari: Il mantra delle ferie
Il tema delle ferie si ripete nella nostra azienda come un mantra in ogni stagione dell’anno, poiché non sono puntuali, chiare ed univoche le modalità con le quali esse vengono gestite ed organizzate dalla banca, generando in tal modo confusione, disorientamento e conflitto tra i Lavoratori e le Lavoratrici.
Comunicato elezioni per il rinnovo del C.d.A di Uni.C.A.
Segreterie di Gruppo
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl/Credito Uilca
UniCredit Group
Elezioni per il rinnovo del C.d.A di Uni.C.A.
Votate!
La nostra Cassa di Assistenza, istituita nel 2007, sta per entrare in un nuovo triennio di attività con il rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Le elezioni si svolgeranno da oggi 25 novembre sino a tutto il 6 dicembre attraverso il voto elettronico esercitabile tramite il link che è già sul portale di Gruppo (percorso MYHR>welfare&benefit>rinnovo organismi di UniC.A,)
Nell’ambito del CdA, ai dipendenti in servizio ed iscritti ad Uni.C.A. spetta l’elezione di otto consiglieri/e. I Consiglieri uscenti, nel corso degli anni, grazie all’appoggio dei lavoratori e delle lavoratrici in servizio e degli associati/e in esodo e in pensione, hanno realizzato una gran parte del programma per il quale furono a suo tempo eletti.
Le Organizzazioni Sindacali scriventi, con l’obiettivo di continuare il proficuo, significativo lavoro svolto sino ad oggi dal Consiglio uscente, sempre allo scopo di migliorare un servizio così delicato a favore di lavoratrici, lavoratori, personale nel Fondo di Solidarietà e Pensionati hanno individuato le seguenti candidature unitarie che vi invitiamo a votare :
Candidati al Consiglio di Amministrazione
- Giuseppina Cucinotta
- Lorenzo Festa
- Stefano Grillini
- Massimo Longoni
- Rosario Mingoia
- Luigi Spera
- Antonio Toto
- Diego Turco
Per il Collegio dei revisori invitiamo a votare
- Bruno Fini
Le ragioni a sostegno del voto alla lista unitaria sono contenute nel programma che riportiamo di seguito.
Invitiamo tutti a votare per dare ai candidati un adeguato sostegno, commisurato all’importanza che l’argomento “salute” riveste per noi e le nostre famiglie, soprattutto in questo momento particolarmente difficile che il settore bancario sta attraversando e che quindi necessita, oggi più che mai, di un elevato senso di responsabilità e competenza, che i nostri candidati/e certamente esprimono.
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Allegato programma della lista dei candidati al Consiglio di Amministrazione
Care colleghe e cari colleghi,
siamo i candidati al C.d.A di Uni.C.A costituiti in una lista comune di provenienza sindacale: alcuni di noi portano l’esperienza maturata nell’esercizio che si sta per chiudere, altri sono nuovi candidati, che pensano di portare idee nuove all’interno del Consiglio.
La storia del triennio che si sta per chiudere, che ha visto il consolidamento delle attività della Cassa, in considerazione del numero degli assistiti, circa 142.000 e la gestione dei sinistri, oltre 200.000 all’anno, è stata caratterizzata da alcuni fattori che brevemente ricordiamo:
- Sono state portate avanti ben tre campagne di prevenzione con uno stanziamento per un totale di 12 milioni di euro, che testimonia l’impegno associativo rispetto a un tema molto sentito dagli iscritti;
- È stata attivata la verifica sulla corretta imputazione, da parte di colleghe e colleghi, del carico fiscale per i familiari inseriti in copertura senza pagamento del premio. L’indagine, a campione su circa 2000 posizioni, ha permesso di regolarizzare il 33% delle posizioni prese in considerazione, con un recupero di premi non versati per circa 280.000 €;
- è stata condotta la quinta indagine di customer satisfaction che ha evidenziato un progressivo e costante miglioramento del servizio con un indice di gradimento pari al 74%;
- Anche per lo scorso triennio 2011/2013 Uni.C.A. è risultata in regola con le disposizioni del DM Sacconi, (le prestazioni richieste dalla legge sono state pari al 25% delle risorse impiegate) garantendo agli associati la deducibilità dal reddito dei contributi versati.
- Rinnovo del Comitato Medico Scientifico con l’ingresso di tre nuovi componenti, tra i quali il Coordinatore Prof. Francesco Saverio Violante, Direttore Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro presso l’Università di Bologna. Ricordiamo che il Comitato esercita due ruoli fondamentali: fronteggiare tutte le esigenze di carattere interpretativo inerenti le coperture sanitarie e studiare le nuove iniziative di prevenzione.
Il servizio è certamente migliorato, come è attestato dai risultati dei questionari di qualità raccolti in questi 3 anni tra assistite e assistiti. Ancora molto si può e si deve fare per assicurare agli associati un servizio che dia loro completa soddisfazione. Ecco il nostro programma per realizzare nuovi passi avanti nel prossimo triennio:
- Continuare le campagne annuali di Prevenzione, proseguendo sulla strada intrapresa che a partire dal 2008 sino ad oggi ha visto investire oltre 13 milioni di euro, tutti a carico dei bilanci della Cassa.
- La prevenzione, è inconfutabile, impatta in modo favorevole sulla salute dei soggetti se reiterata negli anni. Per questi motivi ci impegniamo anche ad ampliare la rete convenzionata dedicata, al fine di coprire quelle province sino ad oggi penalizzate.
- Perfezionare la comunicazione con gli associati/e, in particolare con esodati e pensionati anche attraverso l’accessibilità ad un portale interattivo che permetta loro di gestire le proprie pratiche al pari degli associati in servizio.
- Proseguire nelle verifiche sulla regolarità degli inserimenti in polizza di familiari dichiarati fiscalmente a carico al fine di recuperare ulteriori risorse finanziarie da investire nella prevenzione.
- Rivedere le previsioni della polizza dedicata ai giovani assunti dopo il 2010, rendendola più adatta alle loro specifiche esigenze.
- Mantenere le attuali previsioni di polizza senza incremento di spesa per gli associati/e.
- Migliorare il servizio dei provider, portandoli a standard omogenei per quanto riguarda la relazione con gli associati, i tempi di rimborso, i tempi di risposta ai reclami e la rete delle strutture convenzionate.
- Proseguire, anche con il supporto di apposita società specializzata, lo studio di fattibilità relativo all’applicazione dello strumento dell’autoassicurazione, con possibile attuazione sperimentale della stessa.
Nella consapevolezza che si tratta di un programma realistico e concreto, confidiamo nell’appoggio del vostro voto per iniziare a svolgere il nostro lavoro.
Grazie
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Milano 25 novembre 2013
Le Segreterie di Gruppo di UniCredit Group
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
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25 Novembre – Giornata Internazionale contro la violenza alle Donne
COMMISSIONI PARI OPPORTUNITA’ UNICREDIT
25 novembre
GIORNATA INTERNAZIONALE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
USCIAMO DAL SILENZIO!
La violenza sulle donne è la violazione più diffusa dei diritti umani.
Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all’esistenza.
E’ una violenza che non conosce confini, distinzioni sociali, limiti di età, differenze culturali e razziali.
Anche in Italia i dati ci lasciano senza parole per l’orrore di cui sono rappresentativi: 120 donne uccise nel 2012 in nome di un amore malato e criminale, 78 nei primi 10 mesi del 2013.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità una donna su cinque nel mondo è stata vittima di abusi fisici o sessuali nel corso della sua vita; il 33,9% delle donne che ha subito violenza è stata vittima del proprio compagno; il 24% di un conoscente o di un estraneo; la violenza domestica è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza.
Secondo una rilevazione del Telefono Rosa , l’autore è un uomo tra il 35 e i 54 anni (61%), impiegato (21%), istruito (il 46% ha la licenza media superiore e il 19% la laurea). Non fa uso particolare di alcol o di droghe (63%). Insomma, un uomo “normale”. Così come normale è la vittima: una donna di età compresa fra 35 e 54anni, con la licenza media superiore (53%) o la laurea (22%); impiegata (20%) odisoccupata (19%) o casalinga (16%), con figli (82%).
La maggior parte delle violenze continuano ad avvenire in casa, all’interno di una relazione sentimentale (84%), in una famiglia “normale”. Famiglie “normali”, uomini “normali” e non “mostri” come siamo portati a pensare, con un senso di sollevata estraneità, quando si parla di questo fenomeno o quando leggiamo agghiaccianti fatti di cronaca.
I dati dimostrano che la violenza sulle donne è una violenza presente nella nostra realtà ma sottaciuta, nascosta, che probabilmente incrociamo in maniera inconsapevole nei nostri contatti quotidiani. Non è un fatto privato, riguarda tutti noi
e soprattutto non riguarda soltanto le donne che ne sono vittime e anche gli uomini e la loro concezione del rapporto con le donne.
La maggior parte delle donne che subisce violenza o maltrattamenti, non denuncia, molto spesso per paura, per vergogna, per senso di colpa, per dipendenza psicologica, per mancata conoscenza degli strumenti da attivare per chiedere aiuto, oppure perché non considera che questo un reato.
VOGLIAMO RIVOLGERCI PROPRIO A LORO, A TUTTE QUELLE DONNE CHE RIMANGONO IN SILENZIO, A QUELLE CHE NASCONDONO LE FERITE DEL CORPO, PER ESORTARLE A CHIEDERE AIUTO E A DENUNCIARE.
QUANDO L’UOMO IMBOCCA LA STRADA DELL’AGGRESSIVITÀ E DELLA VIOLENZA PER FARE VALERE QUELLO CHE RITIENE UN SUO DIRITTO E CIOÈ IL “DOMINIO SULLA DONNA”, NON CAMBIERÀ, CONTINUERÀ A FARE VIOLENZA E PURTROPPO POTRA’ ANCHE ARRIVARE AD UCCIDERE.
Le cause che scatenano la violenza sulle donne sono molto complesse: per agire suqueste, accanto alle norme repressive recentemente e opportunamente introdotte, va rafforzata quella rete di soggetti istituzionali e non che per proprie competenze possa essere di sostegno alle vittime. E’ inoltre necessaria un’opera di sensibilizzazione costante da cui il mondo del lavoro e le Aziende non possono rimanerne estranei.
Già l’anno scorso, come componenti delle Commissioni Pari Opportunità di Unicredit abbiamo fatto pubblicare una messaggio sul Portale per richiamare l’attenzione di tutti i colleghi su questo problema, vogliamo continuare a farlo perché parlarne serve, aiuta a prendere consapevolezza, fa sentire le donne meno sole di fronte a questo dramma e può darsi che alcune di loro trovino il coraggio di uscire dal tunnel.
Parliamone insieme, uomini e donne, togliamo la coltre opaca del silenzio a questo dramma schierandoci tutti CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Componenti sindacali delle C.P.O. di Unicredit
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2° Incontro Ordinario 2013 UEWC – Dichiarazione finale
Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit, riunitosi in sessione plenaria nella giornata del 19 novembre ha incontrato il top management che ha illustrato le tematiche relative alle strategie HR, i risultati della terza trimestrale 2013 del gruppo Unicredit ed un aggiornamento sui progetti del Gruppo.
UBIS: comunicato unitario “Facite Ammuina”
“Facite Ammuina”
Ovvero Trasferimento dei rami d’azienda
“Group ICT and Operations” e “Security Network Services”
Da UBIS S.C.p.A. in Unicredit S.p.A… e non solo !!!
(nap) All’ordine Facite Ammuina, tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”. |
(ita) All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa e quelli a poppa vadano a prua; quelli a dritta vadano a sinistra e quelli a sinistra vadano a dritta; tutti quelli sottocoperta salgano sul ponte, e quelli sul ponte scendano sottocoperta, passando tutti per lo stesso boccaporto; chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là. |
Facite Ammuina (in napoletano significa fate confusione) è un noto falso storico, spacciato per essere un comando contenuto nel Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie.
In Ubis, la traduzione italiana, viene puntualmente messa in scena a seguito di ogni ristrutturazione o cessione di rami d’azienda.
In ordine di tempo l’ultima comunicazione Facite Ammuina riguarda il “…trasferimento da UBIS S.c.p.A a Unicredit S.p.A. delle strutture denominate “Group
ICT and Operations”, inerente le attività di supporto nel governo dei servizi strumentali (circa 90 persone) e del “Security Network Services”, inerente le attività “specialistiche” di sicurezza (circa 25 risorse)”
È la testimonianza definitiva della volontà di Unicredit di non voler più considerare UBIS una società strategica del Gruppo, ma bensì solo una società contenitore da utilizzare per gestire costosissime consulenze esterne per incomprensibili esternalizzazioni, per assunzioni di Top Manager che poi, dopo aver sciupato un patrimonio professionale interno a UBIS e reso ingestibile l’azienda, tolgono il disturbo andandosene in CapoGruppo.
Ogni esternalizzazione per noi rappresenta una perdita importante, particolarmente in questo caso, in quanto vengono spostate in Holding attività e competenze
professionali di governance che avrebbero dovuto (se utilizzate coscientemente) dare visione strategica e linee guida necessarie per rendere forte UBIS e farla crescere.
Nel mentre qualcuno va a poppa e qualcuno a prua, continuano le assunzioni di personale IT nelle controllate dei Paesi dell’Est (in Romania risulterebbero entrati ultimamente circa 70 tecnici), possibili rientri da VTS di ex Top Manager usciti da UBIS recentemente (nostalgia???), possibile ingresso a gennaio di Manager provenienti da IBM, ricerca di personale con profilo junior ICT Management per il Polo di Verona, e consulenze consulenze consulenze.
E la disorganizzazione aumenta, procurando disagi ai “clienti” e difficoltà ai lavoratori di UBIS che, giorno dopo giorno, con responsabilità, cercano tra la nebbia di fornire servizi adeguati a tutto il Gruppo.
Nei prossimi giorni, l’azienda organizzerà degli incontri denominati 2013 Leaders’ Day per illustrare “i principi strategici di Ubis” e la (dis)mission aziendale (abbiamo perso il significato di questa parola!).
Ciò risulta tutto molto distonico rispetto alla realtà, quella vera, quella vissuta giorno per giorno nei vari poli di Ubis, non la commedia che viene presentata nelle torri.
Ogni giorno assistiamo:
- alla crescita di sovrastrutture di controllo e indirizzo con la complicazione dei processi gestionali e l’aumento degli errori, dovuti principalmente al costante
depauperamento di Ubis (ex società ex fiore all’occhiello) con le esternalizzazioni (a cui le OO.SS. hanno da sempre dichiarato la loro contrarietà); - all’aumento continuo delle consulenze;
- al mancato taglio delle auto di servizio, e delle spese inutili;
- allo schizofrenico taglio dei costi, riferito al solo costo del lavoro, o alla decimazione delle trasferte per formazione;
- allo sperpero di soldi e tempo, in altri ambiti, quali (solo come esempio non esaustivo) l’evento Leaders’ Day, dove si organizzano comitive in aereo per
ascoltare… la solita ammuina
Riteniamo oramai non più sopportabile la mancanza di un Piano Industriale serio, chiaro e credibile. Qual è la visione strategica? Dove porta la rotta che sta seguendo il Gruppo?
E’ necessario un Piano Industriale, per la salvezza di UBIS e per permettere finalmente ai lavoratori di UBIS di alzarsi la mattina e di sapere che non saranno
utilizzati dal Top Management per “fare ammuina”.
Lo scorso 31 ottobre i Lavoratori e le Lavoratrici di Ubis hanno partecipato numerosi allo sciopero nazionale per difendere il CCNL di categoria dal vergognoso attacco dei banchieri, con altrettanta energia queste OO.SS. insieme a tutti i Lavoratori e Lavoratrici di UBIS difenderanno lavoro – dignità – professionalità in UBIS.
Cordialmente
Milano, 18 novembre 2013
Segreterie di Coordinamento UBIS
Dircredito Fabi Fiba/CISL Sinfub UGL-Credito Uilca
BOICOTTAGGIO DELLA PEOPLE SURVEY: RESISTIAMO ALLE PRESSIONI!
Segreterie di Gruppo
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
BOICOTTAGGIO DELLA PEOPLE SURVEY:
RESISTIAMO ALLE PRESSIONI!
Abbiamo notizia che, in vista della scadenza dei termini di presentazione, si stiano intensificando le pressioni da parte dei responsabili aziendali affinchè si proceda alla compilazione della People Survey.
Le modalità sono diverse: in alcuni casi la funzione H R telefona ai direttori di filiale, i quali, a loro volta, mettono in atto diverse strategie per ottenere tale scopo, fino alla più subdola: “Fallo per me … abbiamo così tanti problemi … evitami almeno di essere richiamato per questo motivo…”.
In altri casi si tengono riunioni ad hoc, con tanto di paternale per lo scarso numero di questionari pervenuti.
Le pressioni che si stanno verificando sono la dimostrazione che il boicottaggio della People Survey, promosso in questa fase di pesante conflittualità conseguente alla disdetta da parte di ABI del CCNL, ha colpito nel segno, oltretutto a costo zero!
Quali le conseguenze per chi non dovesse compilare il questionario? Assolutamente nessuna!
NON MOLLIAMO PROPRIO ORA
RESISTIAMO ALLE INDEBITE PRESSIONI
Milano, 19 novembre 2013
Segreterie di Gruppo
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
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Comunicato unitario sul rispetto delle normative vigenti
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
Segreterie di Gruppo UniCredit
IL RISPETTO DELLE NORMATIVE E’ UNA PRIORITA’ ASSOLUTA
Siamo certi che l’azienda apprezzerà questo nostro richiamo al RISPETTO ASSOLUTO E PEDISSEQUO DI TUTTE LE NORMATIVE VIGENTI, che rappresenta, tra l’altro, la più efficace tutela dei lavoratori nei confronti di possibili rischi derivanti da responsabilità civili e penali, anche per evitare di incorrere in provvedimenti disciplinari, ormai molto frequenti.
Il funzionamento della Rete e la continua ed efficace erogazione dei servizi alla clientela poggiano quasi esclusivamente sulla buona volontà e sulla disponibilità di chi ci mette “la faccia”, facendosi carico di problemi che da troppo tempo il Sindacato evidenzia, ma che l’azienda non affronta e non risolve:
- carenza di personale e sua inadeguata distribuzione (giustificata dal cervellotico meccanismo del “sizing” nazionale, che giunge al paradosso di indicare la presenza in centesimi – ad es. 0,75 – di una persona!);
- macroscopiche insufficienze di carattere organizzativo (es: l’operazione “Buy back”, con le regole cambiate in corso d’opera e le evidenti distonie tra la funzione compliance e la funzione commerciale, la classificazione dei crediti in portafoglio Alfa e portafoglio Beta);
- procedure informatiche discutibili (es: la WPM), che, oltre a non funzionare, determinano pesanti responsabilità per i colleghi e sicure perdite per la Banca, non solo economiche ma anche reputazionali;
- quantità abnormi di circolari normative, il cui obiettivo pare essere lo scarico verso il basso delle responsabilità piuttosto che il supporto ai lavoratori nello svolgimento della loro attività;
- obiettivi commerciali spesso in contrasto con le normative stesse, per il cui raggiungimento vengono esercitate continue esasperanti pressioni che espongono a sempre più probabili contestazioni e provvedimenti disciplinari.
E l’elenco potrebbe continuare…
Sulla base di tali motivazioni rivolgiamo ai colleghi questo nostro ennesimo richiamo al rigoroso rispetto delle normative, che è sempre dovuto, ma lo è tanto più in questo particolare momento.
Dimostriamo, a noi stessi e all’Azienda, cosa significhi lavorare secondo le regole, osservando alla lettera l’orario di lavoro (pausa pranzo compresa), tutte le disposizione di legge e quelle interne, i regolamenti che solo il datore di lavoro può emanare.
Questo è quello che ci viene richiesto, questo è quello per cui siamo remunerati, questa è la nostra prima, e forse più importante, tutela da possibili conseguenze civili, penali e disciplinari.
La disponibilità totale, che diventa in molti casi abnegazione, motore propulsivo di ogni azienda, è un servizio che ritiriamo dal mercato! È un bene troppo prezioso che non vale la pena mettere a disposizione di chi non lo apprezza ed anzi lo sanziona!
In ogni grande azienda di servizi le norme sono un pilastro portante, tanto per chi le impartisce quanto per chi le applica, ma non va dimenticato che il personale vi aggiunge umanità e professionalità, senza le quali il rapporto con i clienti risulterebbe sterile e burocratico.
Respingiamo con sdegno la dichiarazione di ABI secondo cui “il personale sembra culturalmente distante dalle nuove esigenze”! Altri sono inadeguati!
Dimostriamo che siamo capaci di tutelare noi stessi… innanzitutto rispettando in modo pedissequo le normative.
Milano, 14 novembre 2013
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
Segreterie di Gruppo UniCredit
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Bologna: Ecco come tengono basse le percentuali dello sciopero
Comunicato delle RR.SS.AA. di Bologna relativo all’iniziativa aziendale di cancellazione della giornata di sciopero sostituendola con l’assenza per ferie precedentemente inserita.
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Insistiamo nel boicottare la People Survey
Comunicato delle Segreterie di Gruppo sull’iniziativa della people survey