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Autore: Claudio Voghera

UBIS: Comunicato sull’incontro dello scorso 2 maggio sulla riorganizzazione della Service Line ICT.

Posted on 10 Maggio 201313 Maggio 2013 By Claudio Voghera
UBIS:  Comunicato sull’incontro dello scorso 2 maggio sulla riorganizzazione della Service Line ICT.

INCONTRO DEL 2 MAGGIO

NOTIZIE POCHE E FRAMMENTARIE…

Il 2 maggio u.s. si è svolto il secondo incontro tra gli Organi di Coordinamento di UBIS e la delegazione aziendale sulla riorganizzazione della Service Line ICT, ai sensi dell’art. 17 del CCNL.

Anche in questo incontro, dopo una sommaria panoramica fornita dal Responsabile dell’ICT Infra Government ed integrata dagli interventi della Responsabile HR BP – ISL ICT, non sono stati forniti i dati di dettaglio per mettere in condizione le scriventi OO.SS. di verificare tutte le ricadute occupazionali sui Lavoratori coinvolti. Solo a fine incontro l’azienda ci ha consegnato un dato di sintesi estrema, con dei range di Lavoratori per le varie strutture della nuova organizzazione. I dati forniti però, oltre a essere insufficienti, riguardano solo la parte italiana della struttura … siamo ancora una Global Company, o è cambiato qualcosa ?

Riteniamo anche quest’informativa non soddisfacente, e abbiamo ribadito quanto già dichiarato lo scorso 7 marzo, ovvero che non può essere dato il via alla ristrutturazione prima del termine della fase “seria e approfondita” di consultazione che le OO.SS. potranno fare solo ed esclusivamente quando avranno in mano i dati completi e definitivi, compresi i perimetri interessati.

Attendiamo quindi, per completare la nostra analisi, il prossimo incontro calendarizzato per il 21 maggio, incontro al quale parteciperà anche il CEO di Ubis.

Secondo le intenzioni aziendali la riorganizzazione dovrà essere operativa dal prossimo 1 giugno.

Ricordiamo che la procedura prevista del CCNL prevede un arco temporale maggiore dei 9 giorni che l’azienda intende fornire alle OO.SS. per verificare le reali ricadute, visto che allo stato attuale siamo ancora lontani dall’aver un quadro stabile e definitivo.

Nella seconda parte dell’incontro il rappresentante della struttura Organizational Structures, ci ha illustrato la riorganizzazione che ha coinvolto le PL Multichannel & Core Banking, la BL Global Products, il Planning Finance & Administration ed Organization & Logistics. Ci è stato assicurato che, in sintesi, questa riorganizzazione non ha impatti sui lavoratori per quello che concerne eventuali cambi di aree di competenza degli stessi (tipo riorganizzazione O-Ratio), ma è solo una riorganizzazione interna con la ridenominazione di strutture o di aggregazione per aree operative.

Ci è stata altresì illustrata la riorganizzazione della Governance, operativa dal 1° maggio.

Necessaria per la natura di sub-holding di Ubis, ma anche a fronte dei rilievi fatti da Banca d’Italia e Bundesbank alla struttura di Governance in UBIS, che richiedono la separazione tra le funzioni di Corporate Governance e quelle di Business, e la successiva separazione tra la gestione delle Services Lines e le linee di Business.

Nel contesto rileviamo che la ripetuta dichiarazione aziendale di alleggerimento della struttura di governance con la conseguente diminuzione delle figure apicali, non viene attuata con questa nuova ristrutturazione, anzi notiamo un recupero delle riduzioni effettuate nel 2012, mentre nelle BL e SL le strutture vengono accorpate con una forte riduzione delle figure professionali.

Notizia dell’ultima ora…dal Portale, annunciata la “fresca” nomina di tre nuovi Deputy General Managers.

Ne avevamo veramente bisogno? Non bastavano i tre Direttori Generali (di cui uno aggiunto con la nuova riorganizzazione della Governance), parlando a forza di neologismi del tipo sherare,

deliverare etc…si fa carriera in Ubis.

Forse ora saranno costretti a svendere qualche altro pezzo di Ubis..per fare business…o per fare Governance!?!?!

Milano, 9 maggio 2013

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL/CA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Fondo Pensione: comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi.

Posted on 9 Maggio 201310 Maggio 2013 By Claudio Voghera
Fondo Pensione: comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi.

Ricordiamo che il 31/12/2013 scade il termine entro il quale è possibile comunicare al Fondo Pensione al quale si è iscritti l’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi.

Il DLGS 252/05 stabilisce infatti che i contributi versati a previdenza complementare siano deducibili dal reddito sino al limite di € 5.164,57; oltre tale importo il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, applica la normale imposizione fiscale.

La predetta normativa prevede che i contributi assoggettati a tassazione ordinaria, in quanto eccedenti il limite, non vengano assoggettati a tassazione in sede di erogazione delle prestazioni. Per adempiere a questa previsione è necessario che il Fondo sia a conoscenza degli importi che non hanno beneficiato della deduzione fiscale
da parte del contribuente.

Quello che forse non tutti sanno è che l’onere della comunicazione è in carico all’Iscritto che deve segnalare al proprio Fondo di previdenza l’importo delle somme non dedotte, anche in riferimento ai contributi versati per le persone fiscalmente a carico.

La comunicazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento.

A titolo esemplificativo, qualora i versamenti siano stati effettuati tramite il datore di lavoro, è possibile verificare sul CUD redditi 2012 al rigo 120 gli importi dedotti, ed al rigo 121 gli importi non dedotti in quanto eccedenti il sopracitato limite.

Qualora il modulo per la suddetta comunicazione non fosse presente tra quelli disponibili sul sito del vostro Fondo di Previdenza Integrativa potete utilizzare il facsimile che alleghiamo alla presente informativa Fabi.

Milano, 9 maggio 2013

Segreteria di Coordinamento
FABI
Gruppo UniCredit


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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Centro Nord: Parte la nuova procedura di sportello…. “Tu lo sapevi….??”

Posted on 6 Maggio 201310 Maggio 2013 By Claudio Voghera
Centro Nord: Parte la nuova procedura di sportello…. “Tu lo sapevi….??”

E’ notizia di questi giorni che a breve cambierà la nuova procedura dello sportello contabile.
Appare ancora una volta evidente la cattiva gestione ed organizzazione con cui questo passaggio è stato gestito.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Milano – Rapine: ricominciamo?

Posted on 6 Maggio 201310 Maggio 2013 By Claudio Voghera
Milano – Rapine: ricominciamo?

Dobbiamo purtroppo registrare un recrudescenza del fenomeno delle rapine nel nostro territorio di Milano e Provincia.  Dall’inizio dell’anno le rapine, tentate o consumate sono state dieci, una frequenza che ci riporta alla drammatica situazione di parecchi anni orsono.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Milano – Rete: la situazione non migliora

Posted on 6 Maggio 201310 Maggio 2013 By Claudio Voghera
Milano – Rete: la situazione non migliora

L’indagine svolta dalle Rappresentanze sindacali milanesi, recatesi unitariamente, nello scorso marzo, in un grandissimo numero di agenzie in Milano ha evidenziato come gli organici presenti NON siano sufficienti e soprattutto non reggano alle assenze, di qualsiasi natura essere siano.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Comunicato unitario sull’iniziativa Fly

Posted on 27 Aprile 201329 Aprile 2013 By Claudio Voghera
Comunicato unitario sull’iniziativa Fly

Segreterie di Coordinamento

Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-UGL Credito-Uilca

UniCredit Spa

BUY BACK UCI – INIZIATIVA “FLY”

L’iniziativa commerciale “Fly”, consistente nel riacquisto da parte di UniCredit di 17 emissioni obbligazionarie UCI e nel successivo “atterraggio” della clientela sui prodotti offerti dalla nostra Banca, sta impegnando in queste ultime settimane le colleghe e i colleghi in uno sforzo straordinario. La politica commerciale della nostra Azienda, come pure l’iniziativa di impresa, competono ai manager cui sono state affidate dagli azionisti. Alle OO.SS. non spetta, come ovvio, determinare le logiche e le strategie commerciali della Banca, ma è doveroso porre in evidenza i punti critici delle modalità organizzative dell’intera operazione di Buy Back, l’impatto che questi hanno determinato sulla Rete e sulla clientela, nonché le esasperate pressioni operate sugli addetti.

L’operazione di riacquisto era prevista in un arco temporale che andava da lunedì 8 aprile a mercoledì 24 aprile, ma la grande mobilitazione dei colleghi impegnati in questa iniziativa ha portato all’adesione all’offerta di Buy Back da parte di 100.000 clienti in soli 4 giorni, con conseguente chiusura anticipata avvenuta l’11 aprile. Questo nonostante la comunicazione e l’organizzazione di questa operazione sia stata, sin da principio, quantomeno discutibile!

Venerdì 5 aprile, infatti, era già scattata l’emergenza: il Contact Center aveva già fissato degli appuntamenti nelle nostre agenzie con alcuni clienti. Colleghe e colleghi erano sprovvisti delle informazioni utili e necessarie per far partire la propria attività, visto che a quella data non erano noti né prezzi, né condizioni! Come si può realizzare una consulenza corretta in mancanza di elementi così importanti?

Nella stessa giornata, quindi prima che l’operazione fosse possibile, e prima della conoscenza delle condizioni, la Rete ha dovuto rispondere a richieste pressanti circa le “previsioni” sia di adesione che di “atterraggio”.

La buona volontà e la professionalità hanno fatto esercitare la fantasia degli addetti/e inducendoli a formulare “ipotesi” in assenza degli elementi fondamentali per poterle comunicare.

Quel che è certo, dunque, è che:

  • i clienti che si sono recati in banca venerdì 5 aprile hanno fatto un viaggio a vuoto;
  • la reputazione della nostra Banca non ne ha tratto beneficio, poiché l’immagine trasmessa è stata quella di un’Azienda non certo ben organizzata.

Lunedì 8 aprile, poi, un problema tecnico-procedurale ha impedito di applicare le note operative precedentemente diffuse e che, al punto 5 lettera A, richiedevano espressamente “la digitazione Iniziativa Banca”. Veniva quindi richiesto ai colleghi di procedere in Iniziativa Cliente, facendo attenzione alla successiva sistemazione della procedura.

Chiuso anticipatamente il Buy Back in data 11 aprile, il successivo lunedì 15 aprile si sono alternate numerose mail e comunicazioni, che denotavano lo stato a dir poco confusionale in cui versava la Rete a causa della disorganizzazione aziendale. In prima mattinata una mail comunicava nell’ordine:

  • che non si sarebbe dato luogo al riparto;
  • che, a DIFFERENZA di quanto verificatosi in analoghe operazioni, …”non sarà possibile utilizzare il campo “VERSAMENTI” nell’applicativo Advice, per inserire la liquidità riveniente dall’offerta. Pertanto, le sottoscrizioni dei prodotti a catalogo potranno aver luogo SOLO a fronte di presenza di effettiva liquidità in conto corrente” . Rimarchiamo che non erano queste le modalità operative che erano state precedentemente comunicate, poiché in data 5 aprile era stato affermato da parte aziendale l’esatto contrario! E questa informazione era stata erroneamente trasmessa ai nostri clienti, non certo per colpa dei colleghi.

Successivamente veniva reso noto che l’apertura dei panieri dei bond subordinati Unicredit S.p.A., prevista per le ore 12:00 di quel lunedì, era momentaneamente sospesa. Perché? Le caratteristiche di questi prodotti erano note ed erano state illustrate ai nostri clienti. Nulla veniva indicato sulla comunicazione da rendere alla clientela che dalla prima mattinata si presentava in agenzia su appuntamenti già fissati dai colleghi.

Da ultimo, una mail che, pur riguardando i nuovi controlli in fase di rinnovo intervista e relative disposizioni operative, aveva curiosamente come oggetto: Buy Back Unicredit. Questo messaggio, inviato come urgente, riportava che proprio da lunedì 15 aprile erano stati implementati i controlli in sede di rinnovo dell’intervista MiFID, introducendo un blocco operativo anche in occasione di modifica del livello di esperienza/conoscenza su alcune famiglie di strumenti finanziari. La tempistica sembrerebbe sospetta. Noi diremmo che in realtà è colpevole, così come denota l’oggetto della mail. Il blocco poteva, anzi doveva, essere effettuato prima, in modo da rendere impossibile le modifiche che adesso sono all’attenzione della funzione Compliance. La sottovalutazione della problematica, ma più probabilmente le incredibili pressioni che sono state esercitate, possono avere indotto alcuni colleghi ad effettuare variazioni che sarebbe stato opportuno non effettuare, anche se richieste.

La sottoscrizione dei Bond subordinati, dopo una sospensione di 3 giorni, è stata aperta giovedì 18 aprile, ma oltre ai normali vincoli di appropriatezza del prodotto, all’esperienza e conoscenza del Cliente e all’adeguatezza dello stesso al suo profilo di rischio, nonché al suo orizzonte temporale, la Banca ha stabilito nuove regole operative, aggiuntive rispetto alla normale prassi. In particolare, fermo restando che (a differenza di quanto inizialmente comunicato dalla Banca) non sarà possibile erogare consulenze nei confronti dei clienti che non dispongano effettivamente delle somme rivenienti dall’adesione al Buy Back (con valuta 30/4) utilizzando il campo “versamenti” in Advice prima del 29 aprile, la consulenza non potrà essere rilasciata ai clienti:

  • con patrimoni inferiori o pari a 50.000 euro;
  • con profilo di rischio cauto o prudente.

Le nuove istruzioni operative si concludono con questa frase:

–       verranno effettuati controlli nel continuo e periodici dalle funzioni preposte per monitorare il rispetto di quanto sopra stabilito. Nel caso fosse accertato da parte delle funzioni di controllo un comportamento non conforme alle indicazioni di cui sopra potranno essere adottate nuove misure tra cui anche la sterilizzazione della remunerazione.

Non è accettabile che si agiti lo spettro dei controlli e dell’adozione di “nuove misure” in caso di accertamento di comportamenti non conformi, e non si dica invece una sola parola sulla volontà di fornire tutto il supporto di cui la Rete necessita in un momento così delicato e importante.

L’Azienda ha la responsabilità di aver condotto l’intera operazione in modo caotico e disorganizzato, dimostrando nuovamente che le funzioni preposte non dialogano tra di loro.

L’obiettivo primario è stato, ancora una volta, quello di raggiungere i risultati commerciali prefissati fornendo solo a posteriori le complete indicazioni operative.

Vanno considerati, quindi, sollevati da ogni responsabilità disciplinare e patrimoniale i Lavoratori e le Lavoratrici avendo operato in un contesto aziendale caratterizzato da informazioni ed istruzioni operative errate ed in contraddizione fra loro. L’Azienda dovrà, pertanto, astenersi dall’assumere provvedimenti a loro carico per eventuali errori o deficienze da addebitare alla esclusiva responsabilità aziendale.

Sarebbe necessaria una assunzione di responsabilità da parte di chi ha messo i colleghi della rete in queste condizioni!

Milano 24 aprile 2013

Le Segreterie di Coordinamento
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-Uilca
UniCredit Spa

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: Comunicato inerente l’Accordo INVOICE MANAGEMENT / ABAS

Posted on 22 Aprile 201323 Aprile 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato inerente l’Accordo INVOICE MANAGEMENT / ABAS

ACCORDO INVOICE MANAGEMENT / ABAS: APPROVATO

12.04.2013  abbiamo sottoscritto l’Accordo per il trasferimento del ramo d’azienda Invoice Management da Ubis ad ABAS società partecipata tra Accenture IS (51%) e Ubis (49%).

01.04.2013 sono stati trasferiti in base all’art. 2112 c.c. 109 colleghi di Invoice Management di Trieste e Roma nella neo costituita ABAS.

L’accordo raggiunto che migliora significativamente le condizioni di passaggio dei colleghi alla new.co., è stato presentato nelle assemblee che si sono tenute a Trieste e a Roma il 16 e 17 aprile, i lavoratori e le lavoratrici hanno valutato e votato a maggioranza l’approvazione dell’accordo.

Le premesse e i 15 articoli di cui consta l’accordo, danno tutele e garanzie non paragonabili alle tutele e garanzie che sarebbero state applicate in ABAS con il 2112 c.c. se non avessimo responsabilmente accettato di proseguire nella trattativa.

Tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione della rsa Fisac/Cgil di Roma, hanno partecipato e lavorato affinchè si migliorasse l’accordo di UBIS del 17.02.2012 – base di partenza per la trattativa.

Riteniamo ingiustificabile e irresponsabile il comportamento della rsa Fisac di Roma, che ha scelto di non partecipare ai lavori, lasciando i lavoratori soli in balia di giudici, avvocati e parlamentari, abdicando così al proprio ruolo, salvo poi ergersi a paladini di coerenza e  decidere di trattare in altre sedi.

Queste OO.SS., hanno sempre ribadito la loro assoluta contrarietà a qualunque operazione di esternalizzazione di attività e Lavoratori/trici dal Gruppo Unicredit, dimostrandolo con molteplici e diverse forme di lotta e coinvolgimento. Inoltre, per la prima volta, queste affermazioni sono state inserite nelle premesse  dell’accordo.

L’obiettivo, pienamente raggiunto con l’accordo, era quello di definire una regolamentazione migliorativa rispetto alle previsioni del 2112 del cc, per quanto riguarda i trattamenti economici e normativi.

Di seguito ne riportiamo i punti qualificanti e salienti.

Area Contrattuale

Iscrizione permanente ad ABI di ABAS e applicazione del CCNL del Credito tempo per vigente, sia ai dipendenti attualmente interessati dal trasferimento sia a quelli di futura assunzione in ABAS.

Garanzie occupazionali

Sostanziale rafforzamento delle garanzie occupazionali previste dall’articolo 9 dell’Accordo UBIS del 17.2.2012, anche attraverso una significativa estensione temporale:

– le tutele previste in caso di tensioni occupazionali determinate da perdita del controllo del  proprietario, vendita o cessione dell’azienda ovvero di rami d’azienda, crisi aziendali, processi di ristrutturazione organizzativa e di ridimensionamento/ redistribuzione territoriale dei poli di ABAS avranno la durata di 5 anni a partire dal 01/04/2013.

– le tutele previste in caso di tensioni occupazionali causate da recesso unilaterale di Ubis dal contratto di servizio stipulato con ABAS (che avrà la durata di 15 anni) dovuta alla decisione strategica di Ubis di internalizzare le attività, di esternalizzare le medesime ad altro soggetto fornitore, ovvero di non rinnovare il contratto alla prima scadenza, avranno efficacia per tutta la durata del primo contratto di servizio, pertanto 15 anni a partire dal 01/04/2013.

Al verificarsi di eventuali tensioni occupazionali le norme di garanzia sopraccitate prevedono: l’assunzione da parte di Ubis o altra Azienda del Gruppo Unicredit, compatibilmente con le esigenze organizzative nell’ambito territoriale della sede di lavoro, delle lavoratrici/lavoratori successivamente all’applicazione di tutte le norme contrattuali e di legge in materia di riduzione del personale. Tale assunzione avverrà senza soluzione di continuità temporale, con il livello di inquadramento, retributivo e di anzianità fino ad allora maturato.

Premio Aziendale

Il premio aziendale 2012 erogazione 2013, sarà pari a quello percepito dai dipendenti di UBIS. Per il 2013, erogazione 2014, verranno riconosciuti  8/12 dell’erogato ai dipendenti UBIS, mentre i rimanenti 4/12 (e per gli anni futuri) saranno definiti con intese a livello aziendale in ABAS.

Buono Pasto

Viene confermato l’importo riconosciuto attualmente in Ubis.

Previdenza Complementare

Confermato il Fondo Previbank come Fondo di riferimento, al quale potranno iscriversi tutti i lavoratori di Abas. Così come regolamentato dalle leggi vigenti, sarà possibile trasferire – riscattare o mantenere la propria posizione individuale, e aprire quindi una nuova posizione in Previbank.

Il contributo aziendale sarà pari al 3%; in presenza di una contribuzione aziendale che al 31.3.2013 risultasse superiore la stessa verrà mantenuta quale versamento ad personam.

Per gli iscritti alla sez. 1 “ante” del fondo di gruppo sono previste particolari norme.

Nell’accordo sono individuate tutte le specificità proprie della materia previdenziale, molto complessa e varia, per questo motivo stiamo organizzando un incontro specifico a Roma e a Trieste con la partecipazione di esperti dei Fondi coinvolti.

Polizza Sanitaria

Confermata l’adesione a UNI.CA fino al 31.12.2013. Per le coperture a partire da 1.1.2014 c’è la disponibilità di Unicredit e di ABAS al mantenimento dell’iscrizione a UNICA, previo confronto sindacale.

Coperture Assicurative

Fino al 31.12.2014 restano attive le coperture assicurative (infortuni professionali ed extra-professionali, Kasko, ecc.) applicate in UBIS. In seguito le parti si incontreranno  in sede aziendale per definire soluzioni condivise.

Part-time e flessibilità d’orario

Confermati con le stesse condizioni e scadenze  i part-time e le flessibilità d’orario in essere. Le normative inerenti questa materia saranno oggetto di approfondimento in sede aziendale (ABAS) per verificarne la coerenza organizzativa.

Premi di fedeltà (25°-35°)

Verranno erogati da parte di Ubis i pro-quota, in base all’anzianità maturata in servizio nel Gruppo Unicredit alla data del trasferimento (erogazione entro settembre 2013).

Ferie e TFR

Potrà essere richiesta la monetizzazione delle ferie arretrate, ed anche la liquidazione del TFR maturato (nella disponibilità aziendale).

Agevolazioni Finanziarie

Confermate fino al 31 marzo 2028 le agevolazioni finanziarie (prestiti, mutui, etc.) così come applicate tempo per tempo al personale del Gruppo Unicredit. Successivamente verrà stipulata una convenzione tra il Gruppo Unicredit ed ABAS.

Ad Personam

Le voci derivanti da pregressi accordi di integrazione e i relativi importi continueranno a essere erogati sottoforma di “ad personam ex intesa 12.4.2013”.

Le eventuali provvidenze per familiari disabili, di entità superiore a quanto previsto dal CCNL, continueranno a essere erogate sottoforma di AP suddiviso in 13 mensilità.

Sede di lavoro

I Lavoratori rimarranno nelle attuali sedi almeno per un anno, termine entro il quale ABAS individuerà le eventuali nuove sedi di lavoro nella città di Trieste e nell’area metropolitana di Roma.

Abbiamo così raggiunto l’obiettivo di migliorare le previsioni di legge, garantendo il mantenimento della quasi totalità delle prassi e delle agevolazioni presenti nel Gruppo UniCredit, e non la legittimazione di un’operazione che il Sindacato ed i Lavoratori non condividono.

Ricordiamo che in assenza di Accordo sindacale i colleghi/colleghe sarebbero transitati nella New.co. ai soli sensi dell’art. 2112 del c.c. e con le uniche garanzie previste dall’Accordo Ubis del 17.02.2012.

Nel rispetto dei percorsi democratici l’Accordo è stato illustrato nelle assemblee di Trieste e Roma nei giorni 16 e 17 aprile ed  è stato sottoposto attraverso consultazione al vaglio dei Lavoratori/trici  di ABAS.

Alla votazione hanno partecipato 82 Lavoratrici/lavoratori su 109 e l’accordo è stato approvato con  64 voti favorevoli (pari al 78%), 14 contrari e 4 schede nulle.

Milano, 17 aprile 2013

Segreterie di Coordinamento OO.SS. di Unicredit Business Integrated Solution S.C.p.A

DIRCREDITO   FABI   FIBA/CISL   FISAC/CGIL   SINFUB    UGL CREDITO   UILCA


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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Segreterie Nazionali: comunicato su Fondo Esuberi

Posted on 19 Aprile 20135 Novembre 2014 By Claudio Voghera

ABI – FONDO ESUBERI

Esauriti gli incontri in sede tecnica sulle modifiche conseguenti all’attuazione della legge 92/2012 (Riforma Fornero)

Come anticipato nel comunicato con nostro precedente comunicato, in data 11 e 16 aprile si è svolto il percorso di approfondimento tecnico per l’ attuazione della legge 92/12 per i risvolti che essa implica relativamente nostro Fondo esuberi.

La Riforma Fornero prevede infatti che nei settori come il nostro, dove siano già costituiti Fondi di sostegno al reddito, la relativa disciplina venga adeguata al nuovo dettato legislativo tramite la stipula di appositi accordi sindacali collettivi, in vista del successivo recepimento in Decreto ministeriale che dovrà avvenire entro il 31/12/2013.

Nell’ambito delle due giornate di approfondimento sono state evidenziate da parte sindacale problematiche interpretative sui demandi di legge e sui conseguenti riflessi sul regolamento del Fondo.

Dallo svolgimento della discussione tecnica sulla  proposta di modifica consegnatoci dalla controparte, si evince però nettamente come Abi – pur motivando le proprie proposte come derivanti dall’art. 3 della legge citata, tenti in realtà di ottenere una riduzione dei costi attraverso:

  • il riferimento all’integrazione salariale ex Cassa integrazione guadagni (CIG) per gli interventi di riduzione di orario/sospensione di attività lavorativa;
  • l’aggancio all’ASPI (ex -indennità di disoccupazione)  per l’erogazione dell’assegno di sostegno al reddito.

La proposta dell’Abi comporterebbe altresì una drastica riduzione dell’entità dell’attuale prestazione ordinaria erogata dal Fondo, con possibile effetto riduttivo sul trattamento pensionistico finale degli interessati.

Ulteriore punto critico è il mancato obbligo di stipula di accordo sindacale per le procedure di riduzione orario o sospensione di attività, per cui, ferme restando le procedure contrattuali, queste potrebbero avvenire e essere prorogate anche senza accordo con il sindacato.

Pertanto riteniamo più che mai necessario un chiarimento su queste materie – di estrema importanza – prima di addivenire a qualsivoglia ipotesi di accordo.

Roma, 18 aprile 2013

LE SEGRETERIE NAZIONALI


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Rassegna Stampa

UBIS: Comunicato unitario delle RSA di Torino

Posted on 18 Aprile 201323 Aprile 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario delle RSA di Torino

In data 11 Aprile si e’ tenuto un incontro nell’ambito P.A. Operations Services North Italy  (Tesorerie – Bilanci e Consuntivi) nel corso del quale sono emerse considerazioni alquanto incresciose e, per dirlo con un eufemismo, “discutibili”.

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Accordo Invoices Management – ABAS

Posted on 17 Aprile 201323 Aprile 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Accordo Invoices Management – ABAS

Di seguito il testo integrale dell’accordo approvato dai lavoratori di ABAS nelle assemblee del 16 e 17 aprile 2013.

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Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

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