Pubblicato il numero speciale sugli accordi “Piano Strategico 2015 del Gruppo Unicredit” e “Premio di Produttività 2011” siglati lo scorso 15 settembre.
Read More “UniInform – Speciale Accordi 15 settembre 2012” »
Pubblicato il numero speciale sugli accordi “Piano Strategico 2015 del Gruppo Unicredit” e “Premio di Produttività 2011” siglati lo scorso 15 settembre.
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Qualche tempo fa, in occasione della votazione di approvazione del Bilancio della Cassa di Assistenza Sanitaria Uni.C.A., abbiamo preso atto che un’organizzazione sindacale, Unità Sindacale, attraverso un comunicato, invitava i colleghi e colleghe del Gruppo a non approvare il Bilancio 2011 dal quale, secondo la loro analisi, si desumevano sprechi di risorse derivanti da un massiccio ricorso alla sottoscrizione di polizze assicurative.
Nel suddetto documento venivano formulate numerose osservazioni critiche riassumibili in particolare con:
Unità sindacale, pur prendendo atto che, a suo tempo, si commissionarono studi propedeutici sia al rinnovo delle coperture assicurative, sia al rinnovo dei contratti di servizio, imputa alla Cassa una certa “codardia” nell’affrontare le scelte strategiche; il tutto avrebbe come conseguenza “uno spreco di risorse”. In sostanza, Unità Sindacale vorrebbe che si abbandonassero le coperture assicurative per passare al sistema mutualistico vero e proprio, corredato da una forma di auto-assicurazione.
Pur rispettando l’opinione di tutti, non possiamo condividere queste osservazioni critiche e per ribattere a esse utilizziamo argomenti inconfutabili:
1) circa la lacunosità di informazioni, la Relazione di Bilancio contiene tutti gli elementi necessari, in forma chiara, per consentire agli associati di esprimere il proprio giudizio.
2) Venendo al preteso eccessivo ricorso all’assicurazione del rischio attraverso le polizze assicurative, facciamo notare che quest’approccio risponde alle previsioni dello Statuto di Uni.C.A., che vietano per i primi tre anni di vita dell’Associazione la forma dell’autoassicurazione del rischio; la consente, dal quarto anno in poi, solo a fronte di una valutazione di sostenibilità emessa con la partnership di un ente terzo. Tali
valutazioni, inoltre, richiedono dati statistici consolidati, almeno triennali, di cui l’Associazione non può, a oggi, disporre, tenuto anche conto del rilevante cambiamento del contesto a seguito dell’acquisizione del Gruppo Capitalia nel 2007.
Deve essere chiaro a tutti che appoggiarsi alle compagnie assicurative è un approccio prudenziale, quello normale per chi gestisce risorse di altri, soprattutto quando si tratta di prestazioni sanitarie.
Inoltre il rapporto tra gli importi rimborsati agli associati e premi pagati non ha evidenziato alcuna dispersione di risorse finanziarie a vantaggio delle assicurazioni: al contrario, di norma, evidenzia un rapporto molto equilibrato.
In sostanza, le Assicurazioni non si stanno arricchendo alle nostre spalle.
3) Rispetto al ricorso ai provider di servizio esterni (Previmedical, Assirecre, WinSalute e Pronto-Care) il cui costo è stato progressivamente ridotto dal 2007 a oggi a seguito di un’opera di ottimizzazione dei contratti in essere, confermiamo la preferenza per questo modello di servizio, che si avvale di più società specializzate operanti a costi competitivi, senza dover costituire, internamente a Uni.C.A., strutture che, senza adeguata competenza ed esperienza medico-sanitaria, sarebbe molto complesso e antieconomico gestire con efficacia.
L’esito favorevole della consultazione sul Bilancio di Uni.C.A. significa che colleghi e colleghe, pensionate e pensionati, considerano la gestione delle somme cospicue a disposizione dell’Associazione come assolutamente virtuosa e trasparente.
Segreterie di Coordinamento
Dircredito- Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca
UniCredit Group
Milano, 17 ottobre 2012
L’iniziativa denominata “Reprice Dif1” o “One 2 One Repricing è stata lanciata dall’azienda la scorsa settimana e consiste in una manovra di modifica della commissione “disponibilità immediata fondi” (DIF) sugli affidamenti concessi sia alla clientela PI che SME. La stessa, anziché seguire la logica della manovra massiva, prevede che i consulenti debbano convincere singolarmente il cliente a “pattuire” un aumento delle condizioni applicate sugli affidamenti.
Poiché la suindicata campagna va ad impattare su una serie di norme introdotte a maggior tutela del cliente (nello specifico, trasparenza ed usura) oltre a possibili riflessi futuri sul rischio di coinvolgimenti legali a carico dei singoli lavoratori, nell’incontro di approfondimento, svoltosi lunedì 15 ottobre, abbiamo fortemente contestato le modalità di attuazione di tale iniziativa e la totale mancanza di qualsiasi documento ufficiale che la descriva e ne indichi, oltre ai contenuti, anche l’operatività.
Abbiamo inoltre stigmatizzato il fatto che la banca abbia scelto, ancora una volta, di scaricare impropriamente sui colleghi responsabilità sue proprie.
E’ indubbio che competa all’azienda adottare e determinare le politiche commerciali che ritiene più opportune. Abbiamo però fatto rilevare che la tendenza a perseguire obiettivi di breve periodo espone la banca al rischio di perdita di clientela.
Riteniamo che tali politiche, oltre che rispettose delle regole di legge esistenti, non debbano implicare l’assunzione di rischi operativi impropri da parte di lavoratrici e lavoratori, responsabilità derivanti, tra l’altro, da decisioni assunte dal management.
L’azienda, da parte sua, ha ribadito quanto di seguito riportato:
“con riferimento alla lettera a firma di tutte le OO.SS. pervenuta lo scorso 9 ottobre, Vi confermiamo quanto anticipato per le vie brevi, circa le positive valutazioni effettuate dalla nostra struttura di Compliance in merito all’operazione di repricing in argomento, in quanto trattasi di pattuizioni consensuali con la clientela interessata, operata nel pieno rispetto della vigente normativa.
Vi confermiamo, inoltre, che non sussistono ulteriori responsabilità a carico dei gestori interessati derivanti dall’espletamento di questa attività, fermo ovviamente il rispetto dei criteri di ordinaria diligenza e delle indicazioni riportate dalla vigente normativa interna.”
Tali affermazioni, se da una parte mettono al riparo i colleghi da eventuali rischi professionali, che potrebbero comportare a loro carico sanzioni disciplinari e/o danni
patrimoniali, dall’altra non possono però sollevarli da tutti i rimanenti rischi ai quali l’iniziativa comunque li espone.
Abbiamo inoltre denunciato le fortissime, indebite e inaccettabili pressioni sui consulenti affinchè raggiungano il risultato a tutti i costi e l’utilizzo, in alcuni casi, di minacce, più o meno velate, nel caso in cui ciò non avvenisse.
L’azienda ha precisato che, nel caso in cui il consenso alla modifica delle condizioni fosse negato, non si determinerà nessuna conseguenza negativa, né per il cliente, né per il dipendente.
Questa dichiarazione, che, nelle intenzioni, è finalizzata a rassicurare i colleghi, evidenzia però, per l’ennesima volta, la distanza tra la banca virtuale e quella reale, l’incoerenza tra le posizioni ufficiali rilasciate al tavolo nazionale e i comportamenti rilevati, in molti casi, all’interno delle Direzioni Network e delle Aree Commerciali. Comportamenti che non sono liquidabili, come fa l’azienda, scaricando le responsabilità sui singoli capi che sbagliano, ma che rimandano all’impostazione, questa sì sbagliata, che i vertici hanno dato all’iniziativa.
In chiusura dell’incontro, abbiamo richiesto la sospensione dell’iniziativa fino a quando l’azienda non abbia provveduto a predisporre un documento, da diffondere su tutto il territorio nazionale, che ne spieghi i contenuti e ne espliciti le modalità applicative, chiarendo in modo inequivocabile quali sono le responsabilità e a chi fanno capo, al fine di azzerare ogni pratica del “fai da te”, sempre pericolosa, ma ancora di più in questo caso.
La banca ha immediatamente opposto il più totale rifiuto a sospendere la campagna. Si è però impegnata, a seguito delle osservazioni/critiche avanzate dal sindacato, a fornire istruzioni che usciranno prossimamente sulla scrivania commerciale.
Naturalmente invitiamo tutti i colleghi al rigoroso rispetto delle normative di legge ed interne che, nel caso specifico, significa fornire al cliente, prima di raccogliere il suo eventuale consenso alla modifica delle condizioni, una informativa impeccabile e ineccepibile, completa e improntata alla massima trasparenza.
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Le Segreterie di Gruppo intendono esprimere solidarietà e pieno appoggio alle iniziative di mobilitazione decise unitariamente dalle OOSS di UBIS
Nella giornata di venerdì 12 ottobre è stato esperito, con esito negativo, il tentativo di conciliazione a seguito dell’avvio della procedura per la proclamazione dello Sciopero di tutte/i le/i Lavoratrici/ori della società UBIS Scpa.
In sede di conciliazione abbiamo ribadito le motivazioni che sono alla base della proclamazione dello Sciopero, che sono di netta contrarietà alla decisione aziendale di procedere alla cessione di 800 Lavoratori a diverse società al di fuori del Gruppo Unicredit.
Il Progetto Newton, non trovava e non trova la ns. condivisione, perchè è in aperta contraddizione alla dichiarazione di strategicità della società Ubis all’interno del gruppo Unicredit; sia dal punto di vista delle prospettive industriali, che appaiono incerte e fumose; sia dal punto di vista dell’attacco all’area contrattuale, tanto più alla luce dello strumento dell’insourcing introdotto nel nuovo CCNL di categoria per la stabilizzazione dei livelli occupazionali, e di cui il gruppo ha dichiarato di volerne far uso all’interno del nuovo piano strategico 2011-2015.
Abbiamo deciso di proclamare lo sciopero per :
Inoltre lo sciopero degli straordinari, delle prestazione eccedenti l’orario di lavoro dei Quadri Direttivi dal 23 ottobre al 17 novembre 2012, fatte salve le franchigie previste dall’accordo di categoria in tema di proclamazione di sciopero (non proclamare lo sciopero il mercoledì, ovvero – se festivo – nel giorno lavorativo immediatamente successivo).
Per lo stesso periodo sono sospese tutte le prestazioni accessorie (reperibilità, interventi programmati/spot etc. ).
Nei prossimi giorni saranno diffusi comunicati unitari con le indicazioni di dettaglio per lo svolgimento delle iniziative sopra citate.
Milano, 15 ottobre 2012
Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – UGL/CREDITO – UILCA/UIL
In data 9 ottobre 2012 si è svolto un incontro tra le scriventi OO.SS. e l’Azienda, a livello di Direzione Network, nelle persone dei Sigg. Farina Ignazio HRBP Responsabile per l’Area T.U.M., Ferretti Fabrizio, referente di relazioni sindacali, Giganti Luigi senior HR of territory Bruni Maria Teresa HRBP.
In questa sede sono stati affrontati numerosi argomenti come illustrati nell’allegato comunicato.
Read More “Toscana, Marche e Umbria: Comunicato incontro del 9 ottobre 2012” »
I lavoratori del polo di Torino riunitisi in assemblea il giorno 12 ottobre 2012 hanno approvato all’unaminità l’allegato OdG.
I lavoratori del polo di Ancona si sono riuniti in assemblea il giorno 12 ottobre 2012 ed hanno approvato all’unaminità l’allegato verbale.
I Lavoratori di UBIS del Polo di Milano Lampugnano, riunitisi in Assemblea il giorno 11 ottobre 2012, e Cologno Monzese, riunitisi in Assemblea il giorno 12 ottobre 2012, hanno ampiamente dibattuto sul Progetto Newton e su tutte le possibili ricadute occupazionali e professionali.
In allegato l’OdG approvato all’unaminità dai lavoratori intervenuti alle assemblee.
Il giorno 11 ottobre 2012 i lavoratori e le lavoratrici di UBIS del polo di Roma si sono riuniti in assemblea ed hanno approvato all’unaminità l’allegata mozione.