Di seguito è possibile scaricare il comunicato unitario che spiega gli accordi sul Vap 2011 e sul Piano Industriale 2011-2015.
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Di seguito è possibile scaricare il comunicato unitario che spiega gli accordi sul Vap 2011 e sul Piano Industriale 2011-2015.
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Dopo quattro giorni di incontri e un’intera notte di serrata trattativa, si è concluso positivamente sabato mattina il confrontoper sul Premio Aziendale 2011 e sulla gestione delle ricadute del Piano Industriale 2011-2015
Testo dell’Accordo sul Piano Strategico 2011/2015 del Gruppo UniCredit – perimetro Italia – sottoscritto il 15-09-2012 per la gestione delle ricadute del Piano Industriale 2011-2015, anche alla luce delle recenti modifiche delle norme pensionistiche.
Read More “Accordo del 15-09-2012 sul Piano Strategico 2011/2015” »
Testo del verbale di accordo sottoscritto il 15-09-2012 relativo al premio aziendale di produttività (VAP) per l’anno 2011 che sarà erogato nel cedolino di ottobre.
Segnaliamo che sul sito della FABItv è presente l’intervista al Segretario Nazionale FABI Mauro Morelli, al Coordinatore FABI Gruppo Unicredit Angelo Di Cristo ed al Vice Coordinatore FABI Gruppo Unicredit Carmelo Raffa sulla trattativa VAP e Piano Industriale 2011/2015 del Gruppo Unicredit.
Intervista in inglese Philip Jennings – Segretario Generale di UNI Global Union, che ci parla delle ripercussioni della crisi sull’occupazione nel settore finanziario
In data 6 e 7 settembre si sono svolti i pianificati incontri tra gli Organi di Coordinamento delle scriventi OO.SS: e la Delegazione Aziendale al fine di approfondire le tematiche riferenti la riorganizzazione aziendale, il telelavoro, e la formazione.
Le OO.SS. hanno rappresentato alla delegazione aziendale la contrarietà al progetto Newton annunciato dal CEO di Ubis e deliberato dal CDA lo scorso 3 agosto.
Come OO.SS. riteniamo che ci siano altre soluzioni che non incidano sull’occupazione per arrivare ai risparmi (per ora solo ipotetici) dichiarati dal top management.
La delegazione aziendale ha dichiarato che Newton è un tema che verrà affrontato nei tempi stabiliti dalle procedure di legge in Capogruppo, per quanto concerne la delegazione datoriale, e quindi non saranno le relazioni industriali di UBIS a gestire la procedura.
Se l’azienda vede il progetto in ottica di business, per noi si tratta invece di politiche di tagli e risparmi sempre sulla pelle dei Lavoratori.
Come OO.SS. abbiamo richiesto un’approfondita analisi delle consulenze esterne, dei costi non HR sostenuti da UBIS (parco auto, affitti, spese di trasferta…).
La delegazione aziendale ha espresso la sua disponibilità ad effettuare un incontro specifico sulle tematiche in oggetto, già a partire dal prossimo incontro con il CEO di UBIS Cederle che si effettuerà entro il mese di settembre.
Abbiamo rappresentato alla delegazione aziendale il clima che si vive in questo momento in tutti i Poli di UBIS. Dopo un primo attimo di stupore (!), l’azienda ha dichiarato di voler approfondire anche tale argomento, tramite un confronto continuo a 360°, rispondendo alle nostre precise domande di chiarimento.
Nel corso degli incontri sono stati trattai i seguenti temi:
Riorganizzazioni Aziendali: su richiesta delle OO.SS. sono proseguiti gli approfondimenti sui razionali relativi alle riorganizzazioni interne che stanno interessando i colleghi della “Governance” e della Business Line “Commercial Banking” presentate i mesi scorsi.
In particolare abbiamo richiesto all’Azienda che il nuovo assetto organizzativo venga opportunamente supportato da una adeguata formazione che garantisca i colleghi nell’assunzione dei livelli di responsabilità e nella gestione dei rischi operativi previsti per i nuovi Centri di Competenza.
Abbiamo inoltre chiesto garanzie sull’assenza di mobilità territoriale e di attenzione verso i poli più piccoli.
Abbiamo rimarcato il ripetersi di spostamenti di attività da un polo ad un altro, non conseguenti a logiche di business, che creano disagi enormi, incertezze e diseconomie.
In sintesi queste riorganizzazioni diminuiscono le strutture e le linee di riporto del top management, che a nostro parere è vittima delle stesse ri-organizzazioni (troppe), che stanno originando frustrazioni tra i Lavoratori di UBIS per la mancanza di chiarezza.
Telelavoro: l’azienda ha definito positivamente conclusa la fase di sperimentazione avviata lo scorso anno in UGIS. Per tutti i contratti in essere l’Azienda ha confermato la propria disponibilità al rinnovo su richiesta del collega. Sono in corso di attivazione ulteriori dieci postazioni di telelavoro.
Abbiamo segnalato alcune possibili modifiche riguardanti la formulazione del contratto individuale di telelavoro e dell’adeguamento della configurazione della linea di collegamento dati.
Incontro annuale: Abbiamo ricevuto da parte aziendale i dati relativi all’incontro annuale comprensivo dell’elenco degli appalti.
L’attuale popolazione di UBIS ITALIA comprende 5244 risorse ( 1858 donne e 3386 uomini) distribuita su 31 poli.
L’incontro di cui riferivamo sopra con il CEO, ci fornirà l’occasione di riprendere il tema delle prospettive strategiche dell’azienda UBIS, compreso l’argomento “Progetto Newton” e poter quindi ribadire la nostra assoluta contrarietà alle esternalizzazioni.
Abbiamo inoltre richiesto che ci vengano forniti i dati di sintesi del sistema premiante.
Compliance: L’azienda, a seguito della nostra segnalazione di richieste pervenute ai colleghi interessati dal progetto Austria, in merito alla sottoscrizione di normative relative ad altri paesi, ha confermato che interverrà affinché le lettere siano scritte in Italiano e i colleghi interessati vengano messi in condizione di conoscere la normativa estera richiamata nelle stesse.
Formazione: Ci sono stati illustrati i dati relativi alla formazione relativa all’anno 2012. Verrà ricostituita la commissione formazione che parteciperà a tutte le fasi a partire dall’analisi dei fabbisogni formativi.
Abbiamo denunciato l’incongruenza tra la tanta formazione erogata, e la verifica con i manager per l’analisi dei fabbisogni formativi e la cronica mancanza di skill tra i colleghi che costringono a ricorrere alle consulenze esterne, onde evitare errori del passato.
Consulenze: Verrà istituita un’apposita commissione sulle consulenze che analizzerà tutte le problematiche legate a questo capitolo di costi. Tale commissione, confrontandosi con la commissione Formazione, potrà analizzare e valutare l’eventuale riduzione dei costi delle consulenze esterne.
Registrazioni telefoniche e videosorveglianza: Abbiamo richiesto la stipula di un Accordo Quadro su registrazioni telefoniche e videosorveglianza, nel contempo abbiamo ribadito che tutte le registrazioni effettuate fino al momento della sottoscrizione dell’Accordo non possono e non devono venire utilizzate!
E’ stato infine fissato un calendario d’incontri che prevede come primo passo l’incontro con il CEO di UBIS, con cui approfondiremo i punti sopra esposti con un confronto serrato a 360 °, vi terremo costantemente informati sugli sviluppi.
Milano, 7 settembre 2012
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA
Segreterie di Coordinamento
Dircredito- Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – UilCa
UniCredit Group
Milano, 10 settembre 2012
Gli incontri in Capogruppo su Vap e Piano Industriale, proseguiti fino a venerdì scorso, riprenderanno mercoledì 12 settembre.
Il confronto è entrato nel vivo delle tematiche che sono sul tavolo, ma le posizioni risultano ancora molto distanti, sia nel merito che nel metodo.
Abbiamo innanzitutto manifestato all’azienda l’esigenza di affrontare, in questa prima fase – che dovrebbe concludersi entro la settimana corrente – gli argomenti che, seppur da trattare su tavoli distinti, rivestono per le parti carattere di maggiore urgenza, vale a dire il premio aziendale e la questione occupazionale, relativamente alle modalità di uscita degli 800 colleghi (compresi i circa 70 che non hanno conciliato nei mesi scorsi) che hanno maturato, o matureranno nel periodo di valenza del Piano industriale, i requisiti pensionistici, e alle problematiche inerenti i lavoratori che hanno aderito all’uscita ai sensi del Protocollo 18/10/2010.
PREMIO AZIENDALE
Abbiamo ribadito la totale insoddisfazione per la proposta aziendale, che prevederebbe l’erogazione per il 2011 di un Vap di importo assolutamente inadeguato, sia rispetto all’anno precedente che all’ammontare erogato a titolo di sistema incentivante.
Trattandosi di Vap a stralcio, riteniamo indispensabile, in questa fase, conoscere lo stanziamento complessivo messo a disposizione dall’azienda su tale voce. Ci siamo inoltre resi disponibili a discutere, in un momento successivo, dei criteri di distribuzione e di altri aspetti più “tecnici”, nonché a valutare la confluenza di una quota del Vap a Welfare, ma a condizione che vengano condivise tra le parti le modalità di destinazione degli importi e di gestione del Piano Welfare.
USCITE PER PENSIONAMENTO
Abbiamo dichiarato la nostra disponibilità ad individuare strumenti che favoriscano l’uscita volontaria dei/delle circa 800 colleghi/colleghe con maturazione dei requisiti pensionistici entro il 2015. Abbiamo però ribadito come la volontarietà vada ricercata con l’adozione di adeguati meccanismi di incentivazione, evitando il ricorso a strumenti “punitivi”. Il modello di riferimento non può che essere quello rappresentato dal Protocollo 18/10/2010, come peraltro più volte asserito anche dall’azienda.
DONNE “OPTANTI”
Ci siamo dichiarati interessati a costruire una proposta di incentivazione da sottoporre all’adesione volontaria delle colleghe che, in possesso di almeno 35 anni di contributi e 57 di età, potrebbero essere interessate al pensionamento anticipato con il sistema contributivo.
LAVORATORI ENTRATI NEL FONDO ESUBERI DA GENNAIO 2012 ED ESODANDI
A seguito della riforma pensionistica Monti-Fornero, si è venuta a creare una situazione di incertezza per i lavoratori che sono entrati nel Fondo Esuberi dall’inizio dell’anno (circa 300) e per coloro che sono in attesa di accedervi (circa 1500). Si è convenuto di affrontare tale problematica nell’ambito della discussione sul Piano Industriale.
PART-TIME E ANNO SABBATICO
Abbiamo sollecitato l’utilizzo più ampio e diffuso di questi strumenti, utili alla conciliazione tra le esigenze dei lavoratori (ci risultano domande giacenti inevase) e le necessità aziendali di riduzione dei costi.
FORMAZIONE
Abbiamo condiviso l’esigenza di prevedere interventi formativi qualificanti, finalizzati alla riconversione professionale di personale che, in virtù delle riorganizzazioni in corso, sarà chiamato a ricoprire nuovi ruoli, in particolare nei confronti dei/delle colleghi/colleghe che, pur in possesso di una certa anzianità, hanno ancora una prospettiva piuttosto significativa di permanenza al lavoro, anche a seguito della recente riforma pensionistica. Contestualmente abbiamo però dichiarato l’esigenza di rimuovere alcuni elementi di criticità nelle modalità di gestione dei corsi che limitano in modo significativo le possibilità di partecipazione.
MOBILITA’
L’azienda ha ribadito la propria esigenza di pervenire ad un accordo che disciplini la mobilità (infragruppo, professionale, territoriale), per consentire un utilizzo più flessibile del personale ed evitare che si determinino esuberi di personale.
E’ assolutamente evidente come il tema della mobilità, in particolare quella infragruppo, sia particolarmente scottante, alla luce degli studi di fattibilità, finalizzati a future esternalizzazioni, avviati dall’azienda nell’ambito del progetto Newton.
A tale riguardo abbiamo dichiarato la nostra totale indisponibilità ad una mobilità a 360°.
Al contrario, a fronte di specifici progetti di insourcing, ci siamo resi disponibili a ricercare accordi mirati all’utilizzo ottimale del personale, in una logica di tenuta occupazionale.
D’altra parte, all’interno del gruppo sono tuttora vigenti accordi che disciplinano la mobilità infragruppo e i distacchi; attendiamo dall’azienda una risposta alla nostra domanda sul perché tali accordi non siano oggi ritenuti sufficienti.
In chiusura, abbiamo ribadito la necessità che gli strumenti di riduzione dei costi, per il momento solo ipotizzati, ma di cui dovremo discutere, siano improntati a grande equilibrio ed equità. Per garantire al confronto la massima trasparenza, abbiamo pertanto chiesto di conoscere l’ammontare dei vari capitoli sui quali si concentrano gli interventi fin qui proposti.
L’incontro del 12 settembre p.v. prenderà avvio dalle risposte che l’azienda fornirà alle proposte da noi avanzate.
Vi terremo puntualmente informati dell’andamento del confronto.
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-Uilca
Gruppo UniCredit
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Nella giornata odierna sono ripresi gli incontri in Capogruppo dopo lo sciopero del 27 luglio u.s. che ha visto l’adesione della stragrande maggioranza dei colleghi.
Milano, 10 agosto 2012
Il 9 agosto u.s. si è svolto l’incontro tra le Segreterie di Coordinamento UBIS e la Delegazione Aziendale avente come punto focale una maggior informazione sull’attuale progetto Newton, rispetto a quelle comunicate alle Segreterie Nazionali e delegazioni di Gruppo nel corso dell’incontro del 7 agosto e riportate nel comunicato unitario del 9 agosto.
L’azienda ha ribadito i dati seguenti: il numero globale delle risorse COINVOLTE nel perimetro internazionale del Progetto Newton è circa 2.200 FTE; non tutte potrebbero essere effettivamente poi interessate al trasferimento di ramo d’azienda in quanto
dipenderà dalle singole operazioni.
Precisiamo che i numeri dati sono FTE (Full Time Equivalent), pertanto il numero dei colleghi interessati può essere maggiore dato che, ad esempio, 2 Part Time contano come 1 FTE.
Per quanto riguarda il perimetro ITALIA le risorse sono circa 800 (FTE) , così suddivise:
Per queste attività, secondo quanto afferma l’azienda, e’ previsto che la fase di analisi si concluda entro il 2012, con la realizzazione delle operazioni nel 2013.
La prima dovrebbe riguardare il perimetro “IT Fleet Managment” entro il primo semestre 2013.
Su domanda posta dalle OO.SS. sui perimetri, l’azienda ha precisato che per quanto riguarda l’IT si deve intendere tutta l’area che fa riporto a Messina Massimo mentre per quello che riguarda il Ciclo passivo sono da intendersi sia l’area Applicazioni che quella della Gestione Contabile.
L’Azienda ha prefissato già, come possibili, le quote di partecipazione alle New-Co, infatti, si è orientata ad avere quota di minoranza (49%) dove è preponderante la componente tecnologica in termini di piattaforme e di soluzioni fornite dal Partner.
Il perimetro Payments è ancora in fase di analisi, riguardante tematica prettamente bancaria e dove il marchio UniCredit è spendibile come fornitore di servizi e dove pertanto potrebbe restare come socio di maggioranza (51%), ha poi specificato che, almeno in una prima fase, i mercati di riferimento saranno bancari salvo poi avere sbocchi anche in altri settori.
Incalzata dalle OO.SS. alla domanda se ci fossero altri progetti in “fase di studio di fattibilità”, l’azienda ha dichiarato i settori coinvolti chiudono, per ora, il progetto Newton.
Precisando che questo è stato incontro a carattere informativo e che le trattative vere e proprie inizieranno nei prossimi mesi, come OO.SS., abbiamo espresso la nostra forte preoccupazione riferita sia al contesto socio economico, sia al futuro dell’azienda, viste le sue intenzioni di esternalizzare aree dichiarate fino a poco tempo fa strategiche per il Gruppo Unicredit.
Siamo infatti convinti che ci siano strade alternative per la diminuzione dei costi, vero motivo di queste operazioni; a partire dai primi di settembre ci saranno incontri, la nostra volontà è ricercare soluzioni che possano evitare la fuoriuscita dei colleghi.
Auspichiamo che l’azienda, dopo tutte le domande e considerazioni fatte nell’incontro, sia reattiva a tali proclamazioni, in caso contrario, dichiariamo sin d’ora l’attuazione delle possibili forme di protesta articolate, coinvolgendo le Lavoratrici ed i Lavoratori di UBIS .
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA
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