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Categoria: CAE

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Posted on 26 Ottobre 202028 Ottobre 2020 By

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Il 21 ottobre si è svolta la riunione del Comitato Aziendale Europeo, per la prima volta in videoconferenza, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Da parte aziendale ci sono stati gli interventi del CEO Jean Pierre Mustier e del Responsabile Risorse Umane di Gruppo Paolo  Cornetta.

Durante la plenaria è stata sottoscritta la prima Dichiarazione Congiunta a livello europeo, tra i Rappresentanti dei Lavoratori ed il Top Management di Unicredit, in tema di Smart  Working (Remote Working).

La dichiarazione congiunta recepisce in maniera esaustiva le previsioni del CCNL in merito al Lavoro Agile, ribadendo la valenza e la centralità della contrattazione nazionale del nostro settore che può diventare elemento di dialogo sociale anche a livello internazionale, e rappresenta una risposta al forte cambiamento nel modo di lavorare che ha subito una grande accelerazione dovuta al contesto della pandemia.

La discussione sul tema con il central management è stata avviata dopo la dichiarazione del comitato ristretto dello scorso luglio in cui venivano riaffermati principi fondamentali nella gestione di questa fase emergenziale che ha colpito tutti i paesi dove il gruppo è presente.

Nel testo, che per praticità vi alleghiamo, i Rappresentanti dei Lavoratori hanno riaffermato i seguenti principi:

●      l’adesione allo smart working è su base volontaria e senza pregiudizio alla possibilità di lavorare anche in siti aziendali;

●      nelle sedi ed uffici centrali si potrà lavorare in remoto per il 40% del tempo, distribuito su base settimanale o mensile (es. 2 giorni a settimana), in linea con le previsioni dell’accordo sottoscritto lo scorso aprile in Italia per la gestione del piano industriale Team 23, e nel network possibilità del 20% (es. 1 giorno a settimana);

●      sono ribaditi i principi del diritto alla disconnessione a suo tempo riportati nella dichiarazione congiunta sul work life balance, sottoscritta dal comitato aziendale nel novembre del 2017;

●      Sono stati introdotti i temi di tutela della privacy e dei diritti sindacali. La modalità di lavoro a distanza non può essere un limite all’attività sindacale in coerenza con i contratti nazionali e le leggi in materia;

●      Viene rimarcata l’importanza della formazione, anche in tema di competenze digitali al fine di garantirne al corretta diffusione.

Occorre ricordare la valenza della dichiarazione congiunta, che, mediante un approccio globale al tema, crea le basi per avviare una attuazione progressiva dei suoi principi, che occorre poi implementare mediante accordi sindacali in ogni Stato membro.

Nel corso della riunione, come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo più volte ribadito come lo smart working debba essere considerato come uno strumento per il bilanciamento dei tempi vita lavoro, e non la giustificazione per ulteriori ed inaccettabili tagli di personale e per tale ragione è fondamentale regolamentarlo nel rispetto di chiare regole ed accordi a livello nazionale.

In merito alla digitalizzazione abbiamo riaffermato all’azienda che i Rappresentanti dei Lavoratori devono necessariamente essere parte integrante della sua gestione a tutela dei colleghi anche nel campo dell’Intelligenza artificiale e degli algoritmi che possono avere in futuro effetti d’impatto sul modo di lavorare.

Milano, 26 ottobre 2020

Componenti FABI del CAE UniCredit

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CAE, Evidenza

Dichiarazione del CAE UniCredit su Piano Industriale Team23

Posted on 31 Dicembre 2019 By
Dichiarazione del CAE UniCredit su Piano Industriale Team23

Team23. Il giudizio del CAE: punti critici e proposte!

Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit, nella sessione plenaria del 17-18 dicembre 2019, ha incontrato il CEO di Unicredit Jean Pierre Mustier, il Responsabile delle Risorse Umane di Gruppo, i Co-CEO C.B. Europa Orientale e Occidentale e i due COO del Gruppo per analizzare a fondo la struttura e gli obiettivi del nuovo piano industriale Team23 e soprattutto il suo impatto sui dipendenti.

Il CAE, in rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo, riconosce lo sforzo compiuto negli ultimi tre anni (Transform2019) per dare a Unicredit una nuova solida struttura di capitale.

Il CAE riafferma il ruolo cruciale strategico dei dipendenti, che sono stati costretti a lavorare in condizioni critiche con rischi professionali e responsabilità inaccettabili anche a causa dei problemi e dei ritardi nella digitalizzazione dei processi.

I dipendenti sono IL VALORE AGGIUNTO e il futuro di questo gruppo!

Unicredit non ha futuro senza di noi!

Al contrario, e ancora una volta, vediamo un piano industriale in cui l’unica idea ‘strategica’ è la riduzione del personale (più di 8000 esuberi sono stati annunciati): i lavoratori non sono numeri o semplicemente costi, hanno, invece, contribuito alla crescita sostenibile del gruppo, sia in termini di professionalità ed esperienza sia come esempio di lealtà e dedizione!

Il messaggio di questo Comitato Aziendale Europeo è chiaro: il cambiamento deve essere fatto con i lavoratori e le lavoratrici e non contro o senza di loro!

Transform2019 ha dimostrato che i dipendenti hanno la volontà e la capacità di contribuire pienamente al cambiamento, sopperendo anche alle continue e gravi inefficienze.

La digitalizzazione se non funziona diventa un problema e, poi, da sola non basta, la riduzione dei costi da sola non basta!

Un altro tipo di banca è possibile, una banca dove i dipendenti hanno il tempo adeguato e la giusta professionalità per fornire ai clienti servizi di alta qualità e prodotti finanziari ad alto valore aggiunto.

Questo implica un’inversione di tendenza strategica del Gruppo: investire nelle persone invece che negli esuberi!

Il CEO Jean Pierre Mustier ha confermato che il futuro del Gruppo è quello di continuare ad essere una banca commerciale paneuropea, come lo siamo ora, ma con una organizzazione migliore, un approccio più digitalizzato, una maggiore produttività, una migliore gestione del rischio e una migliore struttura del capitale.

NESSUNA fusione e, forse, solo piccole acquisizioni nell’area CEE.

Purtroppo non sono stati forniti molti altri dettagli, oltre a quelli già comunicati lo scorso 3 dicembre 2019.

Nessun ulteriore dettaglio sui colleghi che dovranno lasciare il Gruppo, se non la conferma che gli esuberi annunciati saranno gestiti in “modo socialmente responsabile”: il CAE ribadisce che le uscite dal Gruppo devono essere volontarie.

Nessun ulteriore dettaglio sui criteri per l’individuazione delle filiali da chiudere, né come sopperire alle carenze di organici, né alle assunzioni che verranno fatte nel nuovo piano industriale, perché, lo abbiamo ribadito più volte, in Unicredit “non ci sono” esuberi!

E nemmeno idee strategiche su come sviluppare il business nell’area CEE che è il motore di crescita del Gruppo: questo è ulteriore motivo di seria preoccupazione!

Il management ha annunciato che i nuovi investimenti annuali in IT saranno di 900 milioni di euro e che Unicredit Services è pienamente integrata nella struttura dei costi e dei ricavi del Gruppo: questi investimenti dovranno essere fatti in modo molto più efficace rispetto a quanto avvenuto negli anni recenti, controlleremo che ciò avvenga.

Inoltre, saremo fortemente impegnati nel Dialogo Sociale a livello nazionale per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i carichi di lavoro, aumentare i programmi di qualificazione e gli investimenti con particolare attenzione alla formazione professionale, alla riqualificazione e all’aggiornamento professionale e fare in modo che i colleghi siano retribuiti adeguatamente per il loro lavoro.

La digitalizzazione può essere una opportunità di sviluppo e non può essere utilizzata come strumento per giustificare i licenziamenti!

Il CAE si schiererà a fianco dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici per contrastare in ogni modo possibile un piano industriale costruito sulla pelle dei dipendenti, di coloro che se ne andranno e di coloro che continueranno a lavorare in condizioni ancora più critiche!

La plenaria del CAE, con rappresentanti provenienti dai sedici Paesi del Gruppo, ha eletto all’unanimità Luciano Malvolti come Presidente, Florian Schwarz come Vice Presidente e gli altri sette membri del Comitato Ristretto per il prossimo mandato quadriennale.

Uniti siamo più forti!

18 Dicembre 2019

COMITATO AZIENDALE EUROPEO DI UNICREDIT

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CAE, Evidenza

Piano industriale UniCredit: dichiarazione del CAE

Posted on 3 Dicembre 20195 Dicembre 2019 By
Piano industriale UniCredit: dichiarazione del CAE

DICHIARAZIONE DEL COMITATO RISTRETTO DEL COMITATO AZIENDALE EUROPEO DI UNICREDIT

Il nuovo piano industriale TEAM23 presentato oggi dall’azienda al Comitato Ristretto del C.A.E. prevede oltre 8000 esuberi a livello di Gruppo, questo è l’unico vero elemento ‘strategico’ che emerge dalla comunicazione aziendale.

I restanti obiettivi sono: incremento della produttività, da raggiungersi anche attraverso investimenti IT in automatizzazione dei processi e ulteriore ricorso alla digitalizzazione; aumento della base clienti sia nella WEU sia nella CEE; ulteriore abbandono di parte del presidio territoriale (chiusura di 500 filiali); accurato presidio del rischio; gestione del capitale attenta e mirata a massimizzarne il rendimento per gli azionisti; creazione di una subholding con sede in Italia per la gestione di una parte delle attività internazionali.

Il management ha dichiarato che in un contesto macroeconomico ancora caratterizzato da bassa crescita i ricavi e i costi rimarranno sostanzialmente al livello attuale e, quindi, ne deduciamo che, di fatto, i maggiori utili saranno determinati dai risparmi effettuati sul numero dei dipendenti.

A fronte della presentazione effettuata dal central management, abbiamo espresso forti critiche rispetto ad un Piano che si basa, principalmente e per l’ennesima volta, su un pesante taglio di posti lavoro, mentre si destinano ingenti profitti a favore degli azionisti.

Riteniamo che il vero patrimonio posseduto dal Gruppo sia rappresentato dalla professionalità dei suoi dipendenti e i risultati conseguiti nel precedente Piano Transform19 siano merito soprattutto delle capacità e dell’impegno dei Lavoratori/trici che hanno saputo rimediare alle disfunzioni organizzative, alla pesante riduzione degli organici, al ritardo – tutt’ora presente – nella realizzazione del processo di innovazione tecnologica e miglioramento delle attività.

E’ assolutamente inaccettabile che la risposta del management a questo straordinario impegno dei colleghi del Gruppo sia l’ulteriore espulsione dal Gruppo di oltre 8.000 Lavoratori!

Il titolo scelto per questo nuovo Piano, Team23, è oltremodo paradossale, Unicredit ha già deciso di espellere dalla sua squadra più di 8000 giocatori: i Lavoratori hanno già pagato un prezzo elevato nell’ambito degli ultimi piani industriali in termini di sacrifici e riduzione degli organici!

Il CAE sarà al fianco dei Sindacati e dei Rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici per contrastare con ogni strumento un piano industriale costruito solo sulla vita dei colleghi, quelli che se ne andranno e, ancor di più, quelli che rimarranno in condizioni lavorative ulteriormente critiche!

Già a partire dalla prossima sessione Plenaria del C.A.E., 17-18 dicembre, ribadiamo la necessità di attuare un pieno dialogo sociale attraverso le fasi di informazione e consultazione previste dalla Direttiva UE.

Milano, 3 Dicembre 2019

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CAE, Evidenza

TUA UniCredit – IL DIALOGO SOCIALE NON SIA UNA ESPRESSIONE VUOTA

Posted on 9 Agosto 20199 Agosto 2019 By
TUA UniCredit – IL DIALOGO SOCIALE NON SIA UNA ESPRESSIONE VUOTA
IL DIALOGO SOCIALE

NON SIA UNA ESPRESSIONE VUOTA

Un’importante agenzia di stampa che consideriamo, di norma, attendibile, lunedì 22 luglio ha diffuso anticipazioni sul prossimo piano industriale: si tratta di un evento, l’uscita di indiscrezioni, in controtendenza rispetto alla gestione delle informazioni che da alcuni anni, nel Gruppo, è molto accurata.

La notizia che il prossimo Piano Strategico prevedrebbe un taglio di posti di lavoro pari ad alcune migliaia in tutto il Gruppo e, in particolare, 10.000 solo in Italia per ridurre i costi e recuperare efficienza, sta preoccupando tutte le Lavoratrici e Lavoratori del Gruppo.

Come Trade Union Alliance siamo molto perplessi per la fuga di notizie, vere o meno che siano, che a causa dell’impatto sulle persone prima che sui mercati, dovrebbe essere innanzitutto evitata e poi gestita.

Il piano Transform 2019 si sta concludendo, per ammissione della stessa Azienda, con il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti e con largo anticipo: questo risultato è stato ottenuto, lo diciamo con forza, con l’apporto fondamentale e indispensabile, di tutti le/i Dipendenti in ogni paese in cui UniCredit è presente.

Il messaggio via mail che l’AD ha voluto inviare a tutti e tutte le/ i Dipendenti, non smentendo, ha confermato che gli esuberi verranno dichiarati e questo non è un augurio di buone vacanze.

Se la parola d’ordine del Gruppo è diventata negli ultimi mesi “Etica e Rispetto”, a questi concetti, sempre che non siano vuote parole, ci rifacciamo e facciamo appello: il rispetto dei Lavoratori e delle Lavoratrici e del “Lavoro” come fonte massima di dignità delle persone, impongono che non solo si abbia cura di discutere delle ristrutturazioni nei luoghi deputati e con le controparti di legge, ma che si confermi nella pratica che i Dipendenti sono la vera e unica forza propulsiva di un’azienda.

Unicredit ha gradualmente tagliato più di 100.000 posti di lavoro dal 2008; oltre un terzo di questi in Italia, a seguito della vendita e dell’esternalizzazione di attività e dell’attuazione di vari piani industriali.

In questi giorni Unicredit ha presentato i risultati di bilancio del primo semestre 2019: l’unico obiettivo completamente raggiunto è stato il taglio dei posti di lavoro. Ci dichiariamo fortemente contrari a misure che prevedano unicamente tagli del personale senza che, per incapacità manageriale, siano introdotti cambiamenti strutturali nelle politiche aziendali che puntino all’incremento della redditività: ci opporremo con forza a un Piano Industriale che punti principalmente a bruciare posti di lavoro.

Ci aspettiamo modifiche strutturali e investimenti in efficienza per migliorare l’ambiente di lavoro dei dipendenti e il servizio ai clienti. Supportiamo pienamente la posizione dal Comitato Ristretto del Comitato Aziendale Europeo di UniCredit, contenuta nella Dichiarazione pubblicata il 25 luglio scorso.

Agosto 2019

Trade Union Alliance in UniCredit

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CAE, Evidenza

CAE UniCredit – Comunicato del Select Committee

Posted on 26 Luglio 201926 Luglio 2019 By
CAE UniCredit – Comunicato del Select Committee

DICHIARAZIONE DEL COMITATO RISTRETTO DEL COMITATO AZIENDALE EUROPEO DI UNICREDIT

Secondo quando riportato da Bloomberg lo scorso 22 luglio, UniCredit starebbe valutando il taglio di migliaia di posti di lavoro nel nuovo piano industriale, in tal senso Bloomberg riferisce una riduzione di 10.000 Lavoratori. Sebbene il Gruppo non commenti queste notizie, ieri l’Amministratore Delegato J.P.Mustier ha inviato una lettera a tutti i dipendenti, facendo riferimento a processi di razionalizzazione e digitalizzazione, ma non negando la forte riduzione del personale.

Come Select Committee del Comitato Aziendale Europeo di Unicredit, rivolgiamo un chiaro messaggio al management del Gruppo.

Pur comprendendo che la banca del futuro deve evolvere il modello di servizio, in particolare nella semplificazione dei processi e negli investimenti nella digitalizzazione, proprio su questi temi rivendichiamo un confronto attraverso il dialogo sociale con il management a tutti i livelli ed in tutti i Paesi.

Se tali piani dovessero comportare ulteriori riduzioni dei posti di lavoro, dichiariamo fin d’ora che i Sindacati, i Rappresentanti dei Lavoratori ed il CAE combatteranno con forte determinazione contro tali progetti. I Lavoratori hanno già pagato un prezzo elevato nell’ambito degli ultimi piani industriali e non accetteremo ulteriori sacrifici e riduzioni degli organici.

Milano, 24 luglio 2019

Select Committee del Comitato Aziendale Europeo di Unicredit

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CAE, Evidenza

CAE UniCredit – Comunicato di fine mandato 2015-2019

Posted on 7 Giugno 2019 By
CAE UniCredit – Comunicato di fine mandato 2015-2019

EWC di UniCredit 2015-2019:

Affrontare la Trasformazione attraverso il dialogo sociale

Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit (UEWC) ha concluso il terzo mandato 2015-2019, nell’ambito  del quale  sono stati raggiunti importanti risultati attraverso la conferma  del valore del dialogo sociale. Tra questi, evidenziamo la sottoscrizione della Dichiarazione Congiunta sulla Conciliazione dei Tempi di Vita e di Lavoro, del Global Framework Agreement negoziato dal Gruppo con Uni Global Union,  nonché una maggiore frequenza degli incontri tra le parti.

Ribadiamo che le dichiarazioni congiunte, così come il GFA, devono trovare applicazione in tutte le realtà dove il Gruppo è presente, attraverso il coinvolgimento a livello nazionale  dei Rappresentanti dei Lavoratori.

Nel corso della 24° Riunione Plenaria, alla presenza del CEO J.P. Mustier, il C.A.E.  ha rimarcato i grossi sacrifici sopportati dai/dalle Lavoratori/Lavoratrici del Gruppo – in termini di riduzione degli organici, maggiori carichi di lavoro, riconversioni professionali – per sostenere il piano Transform 2019.

Ribadiamo la necessità che il nuovo piano industriale preveda forti investimenti sul patrimonio professionale  e sul valore umano dei/delle Lavoratori/Lavoratrici. Non sarebbe accettabile un piano industriale concentrato sulla ulteriore riduzione dei costi e degli organici, occorre viceversa puntare decisamente su politiche in grado di accrescere i ricavi.

Il C.A.E. ribadisce la sua assoluta contrarietà a qualunque forma di esternalizzazione/cessione di attività/Lavoratori, così come  al ricorso a reti alternative – franchising, agenti – rispetto alla rete tradizionale.

Nel corso della sessione con i co-COO ( De Marchis – Vivaldi ) e con la vice COO (Kuetz ) sono state approfondite le tematiche inerenti i processi di digitalizzazione. Abbiamo dichiarato che  la digitalizzazione deve essere strumento di supporto ai/alle Lavoratori/Lavoratrici e non la giustificazione ad ulteriori tagli occupazionali. Riteniamo fondamentale che la digitalizzazione, la quale avrà impatti sull’organizzazione, sulle modalità di lavoro e sulle professionalità, deve prevedere il totale coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori a tutti i livelli : internazionale e nazionale.

Il CAE esprime la volontà di negoziare con l’azienda una dichiarazione congiunta sugli impatti sociali della digitalizzazione, nonché sulla sicurezza dei dati personali,  sull’etica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, prevedendo adeguati percorsi formativi a supporto della riconversione professionale.

Il CAE ha ribadito, in una prospettiva di piena comprensione e coinvolgimento di ciascun rappresentante, la necessità di evidenziare le risultanze/dati dei singoli Paesi appartenenti alla CEE, ciò anche al fine di facilitare il processo di informazione e consultazione.

Nella  sessione con Head of Group Human Capital ( P. Cornetta ) è stata presentata l’iniziativa Ethics & Respect, di cui condividiamo i principi generali.

L’Azienda ha approntato autonomamente Policies di gruppo sui temi :

  • Molestie, Comportamenti Sessuali inappropriati, bullismo
  • Anti ritorsioni

Abbiamo richiesto  – e l’Azienda si è impegnata in tal senso – il pieno coinvolgimento dei Rappresentati dei Lavoratori nei diversi Paesi al fine di procedere ai necessari approfondimenti, nonché che i principi generali di Etica e Rispetto trovino applicazione nell’intera filiera produttiva/fornitori

Il CAE è consapevole che solamente attraverso un continuo e proficuo dialogo sociale, nazionale e internazionale, sia perseguibile il reale rispetto dei valori etici e della dignità dei Lavoratori/Lavoratrici in un’ottica di sostenibilità e di responsabilità sociale di impresa.

Il CAE ringrazia per il continuo supporto e collaborazione Uni Finance anche attraverso i suoi esperti.

Milano, 4 giugno 2019

Comitato Aziendale Europeo di Unicredit/Unicredit European Works Council


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CAE, Evidenza

Dichiarazione finale del Comitato Aziendale Europeo Unicredit

Posted on 1 Febbraio 20191 Febbraio 2019 By
Dichiarazione finale del Comitato Aziendale Europeo Unicredit

Dal 21 al 23 gennaio si è svolta a Milano la 23° Riunione Plenaria del Comitato Aziendale Europeo, nell’esercizio del diritto d’informazione e consultazione dei rappresentanti dei Lavoratori di tutte le nazioni dove il Gruppo è presente.

Nella giornata del 22 gennaio 2019 è stato siglato da Unicredit e da UNI Global Union (federazione mondiale dei sindacati dei servizi) – con il supporto di questo C.A.E e dell’Alleanza Sindacale Internazionale in Unicredit – un Global Framework Agreement che garantisce a tutte le Lavoratrici e Lavoratori del nostro Gruppo diritti fondamentali in materia di rispetto della persona, della libertà di associazione sindacale, della dignità delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Tutto ciò in una prospettiva di promozione di una cultura di rispetto, non discriminazione e conciliazione tempi di vita e lavoro. Il GFA ribadisce e rafforza i contenuti delle joint declaration relative a Vendite Responsabili, Pari Opportunità e Non Discriminazione e Work Life Balance. La firma da parte del CEO Mustier di questo importante accordo Globale, il primo in Italia nel settore finanziario, valido per tutto il Gruppo, rappresenta un rilevante risultato che evidenzia l’efficacia del dialogo sociale in un’ottica di tutela e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nella sessione dedicata all’aggiornamento sull’attuazione del piano Transform alla presenza del CEO e del Direttore Generale G.F. Papa, il CEO Mustier ha dichiarato che siamo in un nuovo corso che ci vedrà tutti coinvolti in un cambiamento culturale che pone al centro l’Etica e il Rispetto. Nella stessa direzione si pone la firma del GFA in merito alla quale il nostro AD ha dichiarato essere il primo tassello di un viaggio che dovrà necessariamente portare a un cambio culturale in cui il RISPETTO delle persone deve trovare piena applicazione e in cui non saranno tollerate mancanze in tal senso a ogni livello.

Il CEO ha dichiarato l’importanza di “ fare la cosa giusta” nei confronti di tutti gli stakeholders, vendere prodotti giusti, nel modo giusto, e finanziare i settori giusti, questo significa anche il rispetto degli Accordi, Work life Balance, Diversity e Benessere nei Luoghi di Lavoro. In tal senso verranno previste misure di monitoraggio sulla gestione dei fenomeni/comportamenti che si discosteranno dai valori già citati di Etica e Rispetto. L’esempio come sottolineato dall’AD deve arrivare in primis dal management ai più alti livelli, cui dovrà far seguito un’appropriata formazione a tutti i livelli dell’organizzazione.

Il Top Management ha ribadito più volte che le pressioni sono elemento negativo, non conformi ai principi di etica e rispetto.

Un ulteriore passaggio si è incentrato sulla promozione di una cultura del dialogo, inteso come libertà di esprimere le proprie opinioni e i propri punti di vista, promuovendo l’ascolto concreto delle persone.

In merito alla vision sui prossimi passi, l’AD ha ribadito che in questa fase è prevista solo una crescita organica e non sono contemplate fusioni e acquisizioni per i prossimi due anni a causa di condizioni di mercato non favorevoli.

IL CAE promuove la piena attuazione delle dichiarazioni congiunte in tutti i Paesi e sottolinea la rilevanza di questo cambiamento culturale incentrato sul Rispetto che deve trovare piena applicazione in tutte le geografie dove il Gruppo è presente.

Nella sessione con il Responsabile delle Relazioni Industriali e Welfare E. Recchia è stato illustrato il livello di attuazione nei vari Paesi delle previsioni contenute nella dichiarazione congiunta sulla Work Life Balance e illustrati i principi fondamentali dell’approccio ‘Ethics’ cui il Gruppo intende ispirarsi.

Nella sessione dedicata a Unicredit Services, il CEO D. Tonella ha illustrato i progressi nel percorso di digitalizzazione e trasformazione del modello operativo del Gruppo previsto da Transform 2019.

Il focus si è concentrato sui seguenti punti:

  • Sviluppo dell’architettura IT, con la riduzione del 46% degli incidenti, particolarmente in Italia e Germania con l’aggiornamento dell’hardware ed il potenziamento della rete, che ha ridotto il tempo di logon con l’obiettivo di fornire una migliore strumentazione ai colleghi nelle filiali;
  • Efficienza delle Operations, prosegue l’attuazione del piano di riduzione costi e la specializzazione con la creazione di Global Hubs;
  • Ottimizzazione del Real Estate, con l’ottimazione degli spazi nelle direzioni Generali e con la riduzione delle filiali nell’Europa Ovest.

Su questi punti il Comitato Aziendale Europeo ha ribadito la sua contrarietà a qualsiasi progetto di esternalizzazione e riaffermato che le riorganizzazioni non possono avere come obiettivo principale la mera riduzione del personale, ma occorre viceversa un forte piano d’investimento sulle competenze e professionalità dei nostri colleghi in tutte i comparti (IT, Operations, Real Estate, Procurement, Security etc.), per affrontare le sfide della digitalizzazione. In merito a questa richiesta il CEO ha annunciato una serie d’iniziative rispetto a up skiling/training learning di cui valuteremo l’efficacia nella loro attuazione.

A nostro parere è assolutamente necessario analizzare tutte le possibilità per permettere la reinternalizzazione di attività e Lavoratori. Il CEO Tonella ha smentito categoricamente qualunque voce e ipotesi di esternalizzazione di ulteriori attività a VT- Services.

Alla luce dei numerosi incidenti accaduti in Austria sui pagamenti informatici, specialmente a fine anno, il CAE ha richiesto un forte intervento al fine della stabilizzazione dei sistemi IT. Il CEO ha promesso un forte impegno sul tema ed ha annunciato la creazione di una task force dedicata al problema.

IL CEO Tonella ha dettagliato la ripartizione dei 2,3 Md € di investimenti IT previsti da Transform 2017 -2019: 0,7 Mld € per richieste dei regulators, la restante parte per business e innovazione, al cui interno si prevede un rilevante sviluppo dell’automazione ( Robotics Process Automation ).

Abbiamo riaffermato che la digitalizzazione deve mettere al centro i Lavoratori e costruire una banca in cui siano le persone a fare la differenza e a essere il vero valore aggiunto nei confronti della clientela.

Tra i settori che il Gruppo intende potenziare ampia rilevanza detiene il Wealth Management che attualmente esercita la sua attività in Germania, Italia, Austria e nell’Europa Centro Orientale.

M.Bizzozzero, Responsabile del WM, ha illustrato la nostra attuale posizione in Europa e l’obiettivo di arrivare fra i primi cinque competitors con una politica volta alla creazione di valore per gli azionisti e i clienti.

Il Comitato Aziendale Europeo ha riaffermato l’importanza del dialogo sociale quale efficace modalità per la salvaguardia e la tutela di diritti e condizioni dei Lavoratori/Lavoratrici ed ha esortato l’Azienda ha svilupparne la pratica in tutti i Paesi del Gruppo, in tal senso il GFA rappresenta uno strumento di grande supporto.

Milano, 30 gennaio 2019

IL COMITATO AZIENDALE EUROPEO GRUPPO UNICREDIT


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CAE, Evidenza

Unicredit firma dichiarazione con il CAE sulla conciliazione tempi di vita e lavoro

Posted on 29 Novembre 201729 Novembre 2017 By
Unicredit firma dichiarazione con il CAE sulla conciliazione tempi di vita e lavoro

UniCredit firma dichiarazione con il Comitato Aziendale Europeo sulla conciliazione dei tempi vita e lavoro

UniCredit e il Comitato Aziendale Europeo (CAE), hanno siglato, per primi nel settore bancario europeo, una dichiarazione congiunta sulla conciliazione tempi di vita e lavoro che tende a migliorare il “dialogo sociale” a livello internazionale in UniCredit.

La dichiarazione congiunta, firmata dall’Amministratore Delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier, e dal Presidente del CAE, Francesco Colasuonno – Segretario Coordinatore FABI di UBIS e membro della Segreteria FABI di Gruppo, tende a favorire la definizione di nuovi modi di lavorare anche a fronte dell’innovazione tecnologica.

Il documento promuove una serie di azioni specifiche e concrete a supporto della conciliazione tra vita privata e vita lavorativa all’interno del Gruppo.

Sono state adottate 5 macro-aree di interesse per rendere il documento omogeneo e valido come standard di riferimento in tutti i paesi europei in cui il gruppo è presente e lavora:

  • Digitalizzazione: uso appropriato della tecnologia, nel pieno rispetto delle persone;
  • Flessibilità di spazio e di tempo: approccio organizzativo basato sulla flessibilità di tempo e di spazio;
  • Gestione del tempo al lavoro: misure da adottarsi per migliorarela qualità e l’efficacia nell’utilizzo del tempo durante l’orario di lavoro;
  • Benessere: adozione di misure per migliorare il benessere delle persone nel ciclo della vita completa dlle stesse;
  • Cambiamento culturale: azioni e comportamenti da adottare volti a supporto del cambiamento verso una cultura aziendale basata sulla conciliazione vita-lavoro.

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CAE, Evidenza

Comiunicato del CAE di Unicredit

Posted on 31 Ottobre 201710 Novembre 2017 By

Durante la riunione del Comitato Ristretto del Comitato Aziendale Europeo di UniCredit del 31 ottobre, abbiamo sottolineato al Central Management la situazione molto problematica che vede coinvolti i Lavoratori e le attività di ES-SSC in Italia ed in Austria.
Il Management di Unicredit deve trovare immediate soluzioni per risolvere i continui errori e notevoli problemi relativi alle buste paga, permessi ed alle attività connesse alla gestione amministrativa, che stanno portando molti inconvenienti ai dipendenti di Unicredit.
A causa delle decisioni industriali sbagliate, i Lavoratori di ES-SSC vivono, da lungo tempo, una situazione molto difficile ogni giorno nel loro posto di lavoro.
Il Comitato Ristretto del CAE Unicredit ha chiesto al Central Management l’unica soluzione in grado di risolvere il disagio e di salvaguardare l’occupazione, ossia il ritorno immediato dei Lavoratori di ES-SSC e la internalizzazione delle sue attività nel Gruppo Unicredit.

Milano , 31 Ottobre 2017

Unicredit Comitato Aziendale Europeo – Comitato Ristretto


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CAE, Evidenza

Dichiarazione di Solidarietà alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

Posted on 11 Giugno 201711 Giugno 2017 By
Dichiarazione di Solidarietà alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

Dichiarazione di Solidarietà
alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

I Componenti del C.A.E insieme alla Trade Union Alliance in UniCredit esprimono solidarietà alle Lavoratrici ed ai Lavoratori del settore bancario in Slovacchia i quali, dal dicembre scorso, sono stati privati del diritto di negoziare e ottenere un Contratto Collettivo di Lavoro.

L’Associazione Bancaria Slovacca (SBA) ha del tutto arbitrariamente eliminato dal proprio statuto ogni riferimento ai Contratti Collettivi, di fatto eliminando il principale strumento di dialogo tra le parti sociali del settore.

Il Dialogo sociale, che è un valore imprescindibile condiviso all’interno del Gruppo UniCredit a tutti i livelli e in ogni paese, deve essere ripristinato in Slovacchia al più presto.

Chiediamo quindi, come componenti del C.A.E e della Trade Union Alliance, che il Gruppo UniCredit si impegni per:

  • mantenere ed elevare il livello di dialogo sociale in Slovacchia e nel Gruppo;
  • premere sulla SBA perché torni sulle proprie decisioni e ripristini un adeguato livello di dialogo sociale; se al contrario SBA dovesse confermare la propria posizione, ciò porterà conseguenze inevitabili.

Milano, 5 giugno 2017

UniCredit European Works Council – Uni Finance – Trade Union Alliance Unicredit


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