Skip to content
  • Home
  • Contatti
  • Vieni in Fabi!
  • La FABI Unicredit
  • Chi siamo

FABI UNICREDIT

  • GRUPPO UNICREDIT
    • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
    • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Divisione RETAIL
    • Newsletter & Comunicati Retail
    • Accordi & Contratti Retail
  • Divisione CIB
    • Newsletter e Comunicati CIB
    • Accordi & Contratti CIB
  • UCS (ex UBIS)
    • Accordi & Contratti UCS (ex UBIS)
    • Newsletter & Comunicati UCS (ex UBIS)
  • Area Riservata
  • Toggle search form

Categoria: Evidenza

Inquadramenti – Part time – Pressioni – Videosorveglianza

Posted on 20 Luglio 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Inquadramenti – Part time – Pressioni – Videosorveglianza

Nel secondo incontro di ripresa del confronto in Unicredit SpA si è trattato di Inquadramenti, Task Forces, videosorveglianza, part time e pressioni commerciali.

Inquadramenti

L’applicazione dell’accordo sugli inquadramenti del 2017, modificato con il Verbale dell’8 maggio 2019, ha finalmente prodotto, dall’inizio del 2020, con gli arretrati dovuti, oltre 1000 passaggi a inquadramento superiore o attribuzione del Trattamento Economico, più della metà dei quali con decorrenza dal 2019.

A questo punto, secondo l’Azienda, sostanzialmente le situazioni sospese sono state sistemate e se vi fossero ancora posizioni da aggiornare vanno esplicitate tramite il Sindacato.

Abbiamo sollecitato l’inserimento nell’Accordo sul “Sistema di Valorizzazione del Personale” della figura del Consulente First Direct Remoto Senior” e Consulente Business Remoto Senior “che, come previsto, deve realizzarsi quanto prima, in relazione alla complessità dell’organizzazione del lavoro in Unidirect.

Anche l’obbligo di permanenza per 9 mesi dei Consulenti First/Business che passano da UCD alla Rete, prima di poter utilizzare lo zainetto professionale, ci è stato giustificato con una non perfetta sovrapposizione tra i ruoli di Rete e da Remoto.

Circa l’estensione dell’accordo sugli inquadramenti ad altri perimetri della banca, prevista anche dall’accordo sul Piano T23, l’Azienda ha dichiarato che allargare ad altri perimetri è argomento complesso: abbiamo dichiarato che in quelle strutture della banca i cui ruoli non sono normati in un accordo, sono presenti numerosi sotto inquadramenti che rappresentano, certamente, un problema per i Lavoratori e per le Lavoratrici ma che ancor più lo sono, lo devono essere, per l’Azienda.

Sul recepimento delle modifiche nell’Accordo sugli Inquadramenti secondo quanto previsto dal rinnovo del CCNL siglato il 19 dicembre scorso e che prevede la considerazione nei percorsi inquadramentali del congedo parentale fino a un massimo di 5 mesi, l’Azienda ha confermato che tale recepimento sarà realizzato ma che dovrà necessariamente avere decorrenza dalla data dell’entrata in vigore della revisione del Contratto Collettivo di Lavoro di Settore.

Circa i Colleghi e le Colleghe che, in contratto di apprendistato, acquisiscono un portafoglio (Consulenti First/Business) ovvero il coordinamento di persone (Team Leader) è stato confermato

che, nella pratica, gestionalmente, tale contratto, prima della scadenza, viene trasformato a tempo indeterminato.

E’ stato inoltre confermato dall’Azienda che Colleghe e Colleghi spostati in task force continuano a maturare il percorso inquadramentale come se fossero nel loro posto di origine, senza alcuna interruzione.

Sulle task force, l’Azienda ha disposto il ritorno da Capital Light di 100 Assistenti Corporate degli originari 450. Sono pochi, davvero pochi per garantire un’attività, quella del Corporate, che probabilmente non scemerà nel corso del mese di agosto (sappiamo che molte aziende non chiuderanno) mentre Colleghi e Colleghe hanno diritto di godere delle proprie ferie e chi resta, non potrà reggere ai ritmi e carichi di lavoro imposti dalla ripresa lavorativa.

Ribadiamo che anche la Task Force di supporto a UCD deve essere chiusa perché la Rete delle Filiali è sotto una fortissima pressione lavorativa e il rapporto con la clientela è ormai al limite della complessità gestionale.

Revisione dell’Accordo sulla Videosorveglianza

Nel secondo incontro che si è svolto sul tema, l’Azienda ha precisato alcuni punti e in particolare le ragioni tecniche, di aggiornamento normativo e di prevenzione che sono alla base delle modifiche ipotizzate. Continueremo analizzando le proposte che ci saranno sottoposte come OO.SS.

Part time

L’obiettivo aziendale, e anche il nostro da sempre, è la concessione del maggior numero possibile di part time.

Abbiamo posto il tema di un’azienda che dichiara esuberi e che quindi non dovrebbe aver problemi nel concedere part time.

Inoltre abbiamo dichiarato che è alla carenza di organici e alla struttura della rete filiali che va imputata la difficoltà nell’accoglimento delle domande di rapporto a tempo parziale: una situazione che ancora una volta ricade su Lavoratrici e Lavoratori.

Abbiamo chiesto all’Azienda il numero di colleghe e colleghi part time che, avendo aderito all’esodo, usciranno nei prossimi 3 anni.

L’Azienda ha dichiarato l’intenzione di confermare, nell’ipotesi di modifica dell’accordo sul part time, il perimetro provinciale della graduatoria e di essere disponibile a introdurre le flessibilità attualmente in vigore, sulla base di un accordo in essere solo per la Region Nord Est.

Vedremo su che basi rinnovare l’accordo in essere che data novembre 2011.

Al temine dell’incontro abbiamo posto un problema che sta impattando su tutte le agenzie (con l’eccezione delle 300 ca che ancora godono della guardiania): come sappiamo dal 6 luglio in poi le guardie sono state tolte dalle Filiali e al loro posto (ma non si può dire) ci sono i Colleghi e Colleghe “customer manager “.

Abbiamo esposto con chiarezza le molteplici difficoltà che stanno affrontando le persone in Rete, tra cessazione della guardiania, difficoltà di UBOOK, carenza di organici e persone, ancora, trattenute nella task force.

Abbiamo chiesto, proprio nell’ottica di alleggerire il lavoro nelle Filiali, la proroga, per un tempo che scavalchi il periodo estivo, della scadenza della revisione degli affidamenti dei POE.

L’Azienda ha dichiarato di tenere nella massima considerazione le nostre segnalazioni e quindi, benché abbia espresso qualche apparente iniziale perplessità, verificherà quanto da noi riportato, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del Customer Manager al di fuori della previsione del CCNL.

Pressioni

Abbiamo con chiarezza denunciato la pressione di vendita di polizze collegate ai finanziamenti agevolati e il problema della operatività in switch che non è tutta da considerare impropria.

Abbiamo inoltre denunciato una generalizzata caduta di attenzione rispetto ai valori contenuti negli accordi sulle politiche commerciali.

L’Azienda ci ha sollecitato a segnalare sempre i casi: ma, diciamo noi, quando i casi sono molti, quando il sentire è comune tra tutti i Colleghi e le Colleghe, non bastano le segnalazioni, non basta che il sindacato faccia il cane da guardia. È indispensabile che l’Azienda riprenda il lavoro di cambio culturale al proprio interno, poiché senza alcun dubbio la situazione è generalmente peggiorata.

19 luglio 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Read More “Inquadramenti – Part time – Pressioni – Videosorveglianza” »

Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito

Posted on 13 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito

In data 8 e 9 luglio si sono svolte tra OO.SS. ed Azienda due giornate di incontro, la prima dedicata nello specifico ai problemi connessi all’emergenza pandemica, la seconda alla Commissione Organizzazione Lavoro. Per quest’ultima si è trattato della prima riunione dopo la sottoscrizione dell’accordo del 2 aprile scorso, che ne ha ampliati compiti e finalità in relazione “al programma di gestione degli esuberi, alle ricadute dell’attuazione del Piano Industriale ed alla realizzazione/efficacia degli interventi sull’innovazione tecnologica e digitale e sui processi di lavoro”.

In entrambe le giornate la discussione ha toccato diffusamente i temi che, nell’attuale contesto, appaiono di assoluta emergenza, vale a dire la carenza dell’organico, le inefficienze organizzative ed i malfunzionamenti delle innovazioni digitali, problemi spesso amplificati dalla mancanza di corrispondenza tra la realtà lavorativa e le soluzioni proposte, dal non tempestivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella valutazione degli impatti conseguenti e dalla scelta aziendale di attribuire parte delle funzioni HR al business.

Tutto ciò influisce ora negativamente anche sulla qualità delle relazioni sindacali con l’azienda, caratterizzate invece, nella fase più acuta della pandemia, da un dialogo costruttivo e teso alla reale soluzione dei problemi, in un clima di reciproca attenzione che ha dimostrato la sua efficacia.

Nel corso degli incontri le argomentazioni aziendali hanno toccato solo marginalmente i tanti problemi attuali, rimanendo soprattutto incentrate sull’analisi di dati riferiti ai mesi precedenti e mostrando scarsa ricettività agli elementi segnalati dalle OO.SS. e che impattano negativamente nella fase attuale, delicatissima, di ripartenza.

In particolare, per quanto riguarda U-Book l’azienda minimizza la rilevanza dei malfunzionamenti e anzi, attribuisce le anomalie organizzative che ne derivano all’uso limitato di tale procedura (solo il 12% dei clienti la utilizzerebbe) piuttosto che alla mancanza di flessibilità del prodotto stesso in relazione alle effettive esigenze. La cosa appare quantomeno paradossale, sia alla luce della progettualità aziendale sulla digitalizzazione dichiarata per i prossimi anni che alla presunta ricettività della clientela in tal senso.

Dal punto di vista sindacale, tutto ciò evidenzia ancora una volta il limite di una visione aziendale che, se appare funzionare sulla carta e ad alti livelli, una volta calata a terra non risulta più coerente con il contesto.

Sempre secondo l’azienda, lo strumento U-Book starebbe inoltre “liberando tempo per i colleghi”, ad ulteriore dimostrazione della siderale distanza della percezione aziendale dalla realtà.

Tale distanza risulta evidente anche nella scelta affrettata di diminuire la presenza di guardie all’esterno delle filiali, questione già più volte denunciata ed ulteriormente ribadita, e nella contestuale creazione della nuova figura professionale del Customer Manager. Quest’ultimo avrebbe il compito principale di “accogliere il cliente ed aiutarlo nella transizione al digitale” all’INTERNO delle filiali mentre, nella maggior parte dei casi, si trova a gestire l’afflusso della clientela anche al di fuori dei locali, in aperta violazione delle norme contrattuali.

Grandi assenti nella discussione sono poi stati i temi organici ed assunzioni, così come definite nell’accordo dello scorso 2 aprile, per i quali la dichiarazione aziendale si è limitata ad un laconico “per ora non abbiamo dati da fornire”.

È inammissibile che a fronte di uscite derivanti dal piano esodi ormai avviate da oltre un mese ed in prossimità di ulteriori uscite a brevissimo ancora una volta l’unica risposta aziendale sia dilatoria, irrispettosa degli accordi presi ed indifferente alle insopportabili condizioni di lavoro di colleghe e colleghi, in particolare in rete, ancora depauperata della forza lavoro assegnata alle Task Force.

A tal proposito, se è vero che l’azienda ha dichiarato che queste verranno gradualmente ridotte con un rientro scaglionato dei colleghi nei precedenti ruoli, resta gravissima la determinazione, di fronte ad un piano industriale che prevede esuberi, di voler affidare tali lavorazioni a personale esterno, seppure in presenza di un appalto già in essere.

Come organizzazioni sindacali non possiamo che esprimere la nostra più totale insoddisfazione e contrarietà per le mancate risposte aziendali e per il livello inadeguato di relazioni industriali.

Da subito vanno messe in campo assunzioni che transitino prevalentemente a supporto della rete delle filiali, va sospeso U-Book e modificato in molti aspetti (durata degli appuntamenti, divieto ad un collegamento diretto agli obiettivi commerciali, ecc.), chiediamo il rientro in filiale di tutte le risorse che attualmente ancora lavorano nelle task force.

Per quanto attiene alla richiesta obbligatoria d’inserimento al portale del numero telefonico personale, non essendoci stato ancora un chiarimento Vi invitiamo ad astenervi sino a quando tale chiarimento non avverrà.

In assenza di una modifica costruttiva dell’approccio aziendale, che si concretizza ora nella sostanziale indifferenza alle problematiche emerse e nella mancanza di un corretto e tempestivo dialogo sociale, le scriventi organizzazioni sindacali si vedranno costrette a mettere in campo tutte le azioni necessarie alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito.

Milano, 13 luglio 2020

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

Read More “Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito” »

Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

People Survey – Una lettura critica

Posted on 9 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

People Survey – Una lettura critica

Avete presente quei titoli/articoli di giornale che sono in netto contrasto con la realtà dei fatti? Ecco, il caso è quello.

Il titolo del post sul Portale relativo all’ultimo People Survey recita infatti:

People Survey 2020: l’indice di engagement di UniCredit è buono

Il che farebbe presagire che la platea dei colleghi del Gruppo UniCredit sia complessivamente coinvolta e motivata nel portare avanti il Piano Industriale ideato dal Top Management. Poi però scorri più attentamente il pezzo, guardi meglio i dati e scopri che:

  • la partecipazione al PS2020 è stata del 60% (la più bassa nella storia recente di questo strumento: era il 70% nel 2016 ed il 69% nel 2017), ergo il 40% dei colleghi, nonostante le sollecitazioni, non ha voluto neanche cimentarsi nell’iniziativa;
  • l’indice di engagement citato nel titolo è sceso di 3 punti, dal 73% al 70% (era il 77% nel 2015, il 75% nel 2016 e nel 2017), quindi in costante decrescita. Peraltro, tale valore è ovviamente riferito ai colleghi partecipanti che come abbiamo detto si è ridotto nel tempo. Ancora più basse sono le percentuali sui seguenti ambiti (ricordiamo sul 60% dei partecipanti):
  • solo il 58% dei partecipanti ritiene di avere opportunità di sviluppo professionale. Il dato è di per sé drammatico. Sarebbe poi interessante conoscere anche lo spaccato tra giovani e ultra 50enni: se la distribuzione tra le due macro-categorie fosse omogenea la situazione sarebbe invero catastrofica;
  • solo il 56% dei partecipanti si sente libero di criticare come vengono fatte le cose. Anche qui ci si potrebbe domandare il perché: per timore, sfiducia, scoramento, disillusione, scetticismo?
  • Solo il 54% dei partecipanti ritiene che il diverso background sia determinante per avere successo in azienda. Chissà, magari la tanto decantata amalgama tra le diverse provenienze bancarie è ancora lungi dall’essere realizzata?

Comunque li si guardino, i risultati dell’iniziativa sono deprimenti e non inducono all’ottimismo. Ed offrirebbero molteplici spunti ad un Top Management per una seria riflessione da condividere, fin nella definizione degli item, con le associazioni sindacali, sulle opinioni espresse dai colleghi.

Come più volte abbiamo detto questi strumenti sarebbero utili se poi ci fosse la volontà di mettersi in vero ascolto per migliorare il clima aziendale e non fossero comunicazioni fini a sè stesse.

Il Sindacato continua a sostenere che I valori che l’Azienda dichiara di voler perseguire sono condivisibili, quando però si deve passare dalle parole ai fatti ci si scontra con una realtà diversa dove guida solo il commerciale ed I risultati da realizzare a qualunque costo.

Milano, 9 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

Read More “People Survey – Una lettura critica” »

Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Dichiarazione Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A. su U-BOOK

Posted on 9 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

Dichiarazione

Malgrado le nostre ripetute segnalazioni di malfunzionamento di UBOOK, le prime risalenti al mese di maggio e malgrado tali gravi anomalie siano state oggetto di numerosi comunicati e di altrettanto numerosi interventi sui diversi tavoli, dobbiamo constatare che manca del tutto la volontà di prendere atto da parte aziendale che Colleghe e Colleghi non possono essere usati come cavie per uno strumento che è di là dall’essere utilizzabile in una banca efficiente.

Se lo scopo originario era quello di gestire la clientela anche in relazione al pericolo del contagio, oggi, al contrario, i diversi disallineamenti, malfunzionamenti e da tre giorni il crash totale del sistema hanno aggravato la situazione delle nostre persone e, di conseguenza, della clientela anche dal punto di vista sanitario.

L’afflusso su appuntamento non riscontrabile dai responsabili di agenzia, la risicatissima tempistica riservata ad ogni operazione, provocano insofferenza tra i clienti che spesso degenera in insulti e minacce, in alcuni casi anche in tentativi di aggressione fisica.

A causa, inoltre, della contemporanea scelta aziendale di eliminare dalla gran parte delle Filiali la guardiania, i colleghi, anche per l’ormai endemica carenza di organico aggravata dalla creazione delle task force, non riescono a gestire neppure il mero afflusso della clientela che ormai entra liberamente all’interno dei locali.

Chiediamo una volta ancora e con forza che UBOOK venga sospeso poiché non è uno strumento degno del servizio che i Colleghi e le Colleghe hanno il diritto di dare e i clienti il diritto di ricevere. Entrambi questi diritti sono esplicitati nelle Dichiarazione Congiunta sulle Vendite Responsabili firmata in sede CAE IL 27 MAGGIO 2015 che recita:

“UniCredit ed i Rappresentanti dei Lavoratori del CAE credono fermamente che i nostri clienti abbiano il diritto di ricevere un buon servizio di consulenza, così come i nostri dipendenti hanno il diritto di offrire un servizio di consulenza in maniera appropriata”.

Se la nostra richiesta non verrà accolta dovremo necessariamente porre in essere iniziative a tutela della salute, della sicurezza e della dignità dei Lavoratori e Lavoratrici di UniCredit.

Milano, 8 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

Read More “Dichiarazione Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A. su U-BOOK” »

Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Caos non calmo!

Posted on 6 Luglio 20206 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

Caos non calmo

Stamani in tutte le oltre 1000 agenzie prive di servizio di guardiania, la situazione di colleghi e colleghe è al limite della sopportazione.

Ad organico già all’osso, ma ulteriormente ridotto per aver ceduto persone alle task force, per il periodo di ferie estive, per gli oltre 360 colleghi e colleghe uscite in esodo, i colleghi delle filiali devono supplire al malfunzionamento di UBOOK e alla revoca della guardiania tenendo tranquilla la clientela che attende all’esterno delle agenzie e sono chiamati a gestire in manuale, con un continuo andirivieni, le più diverse situazioni, a seconda della tipologia di entrata prevista.

L’Azienda sembra ignorare che ci sono agenzie con bussola, agenzie con porta scorrevole, che a volte ammette all’area self; tutte situazioni che non possono essere gestite con “metti in manuale e vai”.

Non è accettabile che Colleghi e Colleghe vedano messa a repentaglio la propria incolumità fisica e sanitaria, debbano rischiare pesanti aggressioni di alcuni clienti esasperati, come purtroppo sta succedendo in varie parti d’Italia in questo momento!

Inoltre denunciamo come sia in aperta e grave violazione del Contratto Collettivo di Lavoro che Colleghi e Colleghe svolgano il ruolo dello steward esterno alle filiali.

Abbiamo chiesto alla Azienda il ripristino della guardiania ovunque e la sospensione di UBOOK che è una delle ragioni di tutto questo caos.

Milano, 6 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

Read More “Caos non calmo!” »

Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Ripresi gli incontri in UniCredit S.p.A.

Posted on 6 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

Ripresi gli incontri in UniCredit S.p.A.

Nella giornata del 02.7.2020, sono ripresi gli incontri di banca in call-conference. Abbiamo riallacciato le fila di temi rimasti temporaneamente in sospeso a causa delle priorità che il Covid-19 ci ha costretto ad affrontare. Abbiamo trattato nello specifico i seguenti argomenti:

revisione dell’accordo sulla videosorveglianza, chiarimenti sul Sistema incentivante, processo di accentramento delle lavorazioni Banking Operations Italy e nuovo modello Trade Finance e Task Manager.

VIDEOSORVEGLIANZA

L’Azienda ha presentato tutta una serie d’innovazioni tecnologiche degli impianti, con particolare riguardo alla Rete ed ha proposto una modifica dell’Accordo sulla videosorveglianza al fine di ottimizzare il processo.

Come OO.SS., considerata la delicatezza della questione e le limitazioni normative a tutela dei Lavoratori e delle Lavoratrici, ci siamo riservati di approfondire la questione in un incontro successivo e specifico, anche al fine di conoscere meglio le innovazioni proposte e poter quindi esprimere un giudizio compiuto. Abbiamo ricordato alla Azienda il doveroso coinvolgimento nella modifica dell’accordo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS.)

BEST

È importante ricordare che BEST e in generale il Sistema Incentivante non è un tema condiviso tra Azienda e Sindacato; non è richiesto alcun accordo e le aziende ne costruiscono i meccanismi e ne governano la gestione in modo autonomo.

Fatta questa premessa, come Sindacato, abbiamo chiesto all’Azienda se e in che misura, nel periodo della pandemia, abbia modificato gli obiettivi.

L’Azienda ha confermato la struttura del sistema di premialità che, quindi, non è cambiato.

Tuttavia l’Azienda ci ha informato che nel periodo del Covid-19 ci sono stati degli interventi di rivisitazione degli obiettivi nel Retail relativamente ai mesi di marzo, aprile e maggio.

In considerazione del periodo sono state spostate in avanti le date di rilevazione dei prerequisiti.

È stata introdotta una novità significativa, riguardante un meccanismo finalizzato a valorizzare i comportamenti “virtuosi” dei colleghi e colleghe che si sono spesi in questo triste e difficile periodo attraverso l’assegnazione di punti aggiuntivi.

In sostanza si tratta di punti extra di Best, che saranno determinati a livello regionale e saranno destinati a quei colleghi che durante il periodo dell’emergenza hanno lavorato in modalità “Remote” con la strumentazione di Unicredit Direct.

Abbiamo dichiarato il nostro “stupore” non per il riconoscimento (meritatissimo) ma perché non sia, inspiegabilmente, disposto a favore di tutti i lavoratori e lavoratrici della Rete delle Filiali che hanno lavorato

tra marzo e aprile nelle agenzie. L’impegno profuso nell’assicurare le aperture delle filiali, il rischio individuale e la tensione psicologica ed emotiva, merita rispetto e riconoscimento aziendale senza discriminazione alcuna.

Infine, su richiesta esplicita delle OO.SS. L’azienda ha dichiarato che la terza tappa Best, e la premialità concernente la Raccolta Netta Gestita, saranno liquidate con la mensilità di luglio.

Processo di accentramento delle lavorazioni Banking Operations Italy e nuovo modello Trade Finance

Nel 2020 circa 140 lavoratori e lavoratrici della Banca vedranno le proprie attività spostate verso Unicredit Romania: se come Sindacato abbiamo grande considerazione per il Lavoro dei Colleghi e Colleghe di tutto il Gruppo in Europa, abbiamo espresso la nostra contrarietà per l’ulteriore delocalizzazione di lavorazioni all’estero a discapito dell’occupazione in Italia, soprattutto in un momento di forte crisi economica del paese, aggravato dall’emergenza Covid-19.

Particolare attenzione abbiamo posto alla riqualificazione e il riposizionamento dei colleghi coinvolti che andranno a svolgere altre attività. La gestione di tale processo sarà svolta da “Operations Work Force Management “che si occuperà anche della riqualificazione professionale del personale interessato.

I colleghi coinvolti saranno incontrati dai formatori dell’Academy insieme alla funzione HR di riferimento, e in seguito saranno inseriti in un processo di crescita professionale. Nel piano di riqualificazione professionale saranno coinvolti colleghi e colleghe in circa 61 poli di Business Operations.

Anche per quanto riguarda il nuovo modello del Trade Finance abbiamo sollevato il tema dello spostamento delle attività in Romania che comporterà, entro il 2022, la riduzione degli FTC da 7 a 2 strutture e gli FTO e punti di presenza da 37 a 12.

Abbiamo esposto le nostre perplessità circa il progetto che, secondo l’Azienda, riducendo la frammentazione organizzativa favorirà l’efficienza dell’attività senza intaccare la qualità del servizio alla clientela. A tendere la struttura consterà di 280 colleghi, di cui 230 in Italia e 50 in Romania. Questi ultimi, afferma l’Azienda, seguiranno solamente le lavorazioni di back office.

Se l’Azienda dichiara che le attività dell’Estero sono un fiore all’occhiello di UniCredit, purtroppo negli anni assistiamo alla realizzazione di politiche che smentiscono tali affermazioni.

E lo diciamo basandoci sulla professionalità espressa da Colleghe e Colleghi, maturata nell’ambito di anni di lavoro e di studio e di continuo aggiornamento e che non può essere improvvisata.

Purtroppo, questa riorganizzazione che sembra essere la conseguenza di esodi imminenti e realizzare dispersione di professionalità senza aver preventivamente costruito un vivaio a cui attingere, pone a serio rischio il presidio dell’attività commerciale ed espone i colleghi che restano e soprattutto le nuove leve, a maggiori rischi operativi.

Parliamo di un’operatività che per complessità e importi richiede una professionalità che non s’improvvisa ma che richiede esperienza sedimentata nel tempo a presidio di un business che vede la nostra azienda tra i leader di mercato.

Chiudere dei poli dove lavorano persone della cui ventennale esperienza, in alcuni casi, non potremmo più beneficiarne per ragioni di mobilità territoriale, dovrebbe spiacere all’Azienda almeno quanto al Sindacato.

I colleghi e colleghe coinvolti dalla riorganizzazione saranno ricollocati, ci dicono, perlopiù nell’ambito Estero ma alcune competenze si perderanno mentre gli FTC rimanenti avranno comunque necessità di nuovi addetti.

Abbiamo segnalato il malfunzionamento della procedura Export MFA, che anziché migliorare i processi, li ha resi più farraginosi determinando un aggravio di lavoro per i colleghi, anziché sollevarli.

Nel ricevere rassicurazioni da parte aziendale circa l’attenzione per l’implementazione di tale procedura, non possiamo che costatare ancora una volta come i benefici promessi dalle modifiche procedurali non sembrano mai essere quelli sperati.

TASK MANAGER

Abbiamo proseguito l’incontro trattando la spinosa questione riguardante lo strumento “Task Manager”.

Per prima cosa abbiamo informato l’Azienda che continuano a pervenire numerose segnalazioni su un utilizzo scorretto di tale strumento. Task manager, sin dalla sua adozione, è stato oggetto d’illustrazione da parte aziendale ma non è mai stato oggetto di un accordo seppure su nostra pressione siano stati ricondotti a 3 gli stati inizialmente previsti. Smentiamo quindi in maniera categorica qualsiasi notizia circa un ipotetico accordo su questo tema, accordo che noi non abbiamo mai né discusso né, tantomeno, firmato.

L’Azienda ha ribadito che tale strumento ha la sola finalità di distribuire le lavorazioni in maniera fluida e omogenea e pertanto non può e non deve avere funzioni di controllo anche perché i dati relativi a produttività e tipologia di lavorazioni non possono essere visualizzati per singolo lavoratore ma per aggregati di almeno 5 risorse. Nessun monitoraggio viene poi effettuato in tempo reale.

Su questo tema terremo altissima l’attenzione e non tollereremo più alcun uso in termini di pressione e di controllo del lavoro del singolo dipendente: vi chiediamo quindi di segnalarci eventuali forzature o distorsioni.

6 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

Read More “Ripresi gli incontri in UniCredit S.p.A.” »

Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Uni-Inform n. 6 – Giugno 2020 – Impatto zero, altrimenti non vale

Posted on 1 Luglio 20201 Luglio 2020 By
Uni-Inform n. 6 – Giugno 2020 – Impatto zero, altrimenti non vale

Impatto zero, altrimenti non vale – Unicredit Services e le sfide della digitalizzazione, gli scenari futuri – La coperta corta – Buoni pasto elettronici ai nastri di partenza – Bonus baby-sitter e congedo covid sono sempre incompatibili? – INAIL. Emergenza covid-19, on line la versione integrale del video sul protocollo tra le parti sociali – Smart Working, ora è possibile anche da una località diversa rispetto alla propria abitazione – Decreto rilancio, misure per l’estate e non solo – Estate 2020, centri estivi e conto welfare – L’angolo dell’esodato

Evidenza, UniInform

Quando la misura è colma

Posted on 23 Giugno 202024 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENT UNICREDIT SpA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Quando la misura è colma

Fino a quando Lavoratrici e Lavoratori possono resistere tirando allo spasimo ? Ce lo chiediamo perché in ogni settore della Banca la resilienza è diventata la regola .

Questa mattina Unicredit ha caricato un arretrato cospicuo di richieste di moratoria sulle agenzie perché le lavorino entro domani, martedì.

Di fronte a questa iniziativa,che davvero colma la misura, siamo intervenuti unitariamente chiedendo una proroga della scadenza per la lavorazione e un approccio organizzativo diverso.

Le Filiali interessate sono oltre 1500 con una media di 4 pratiche da sistemare : abbiamo ottenuto che per le agenzie con un carico di arretrato di oltre 7 pratiche sia previsto un aiuto da parte di un collega ex task force : in tal senso L’Azienda ha già dato istruzioni via @mail ad ogni direttore/direttrice coinvolta.

Inoltre abbiamo ottenuto che il termine per la lavorazione delle moratorie sia prorogato a mercoledì ma continueremo a chiedere che il termine slitti ulteriormente.

Ci chiediamo fino a quando toccherà a Lavoratrici e Lavoratori porre rimedio con senso di responsabilità e professionalità alla mancanza di organizzazione di questa Banca.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

22 giugno 2020

Read More “Quando la misura è colma” »

Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

UCS ed il suo management…. “Andrà tutto bene” – “Quant’è precaria, la normalità”

Posted on 22 Giugno 2020 By

UniCredit Services ed il suo management…. “Andrà tutto bene”
“Quant’è precaria, la normalità”

Dopo numerosi meeting, compreso quello plenario del nostro AD  in cui è  stato elogiato l’ottimo lavoro svolto dai colleghi in modalità Smart working e le parole rassicuranti di tutto il management che indicavano che il rientro negli uffici sarebbe stato graduale e volontario e che “non contavano le date ma i dati”, come una bomba d’acqua, i colleghi di UCS e del Gruppo hanno ricevuto una mail sull’imminente e progressivo rientro in azienda.. Sono stati organizzati di corsa meeting da parte delle prime linee, a cui è stato scaricato l’intero onere di riorganizzare il rientro, spiegare ai colleghi come si dovrà rientrare al lavoro, la turnazione, le regole ecc. ecc.  Numerose le perplessità espresse dai colleghi durante i meeting,  cui molto spesso non sono seguite risposte. Una cosa è chiara: questa è una decisione piovuta dall’alto alla quale l’Azienda ha reagito nel modo peggiore possibile

Stress inutile, Stress non necessario e di cui non c’era bisogno

nel momento della ripartenza!!

Come in questo caso, dove   ci si muove con decisioni da ultimo minuto ed ecco spuntare i mitici file excel (di cui non sentivamo la mancanza). I manager hanno fretta e assegnano rapidamente i compiti e chiedono di fare tante cose senza preavviso (e si aspettano anche la perfezione!). Come sempre, il motivo è una scarsa pianificazione.

“Quelli preparati ad affrontare le sfide del futuro “  hanno un piano e tendono a comunicare i prossimi compiti. Ma qui, qual è il piano? Perché si vuol far ricadere sul Lavoratore – mettendolo così in difficoltà – la scelta del rientro oppure no?

Noi per primi abbiamo sempre dichiarato che questo non era smart working, ma la risposta immediata al lock down. Nella nostra azienda sappiamo bene cos’è lo smart working, visto che siamo stati i primi ad adottarlo e normarlo nel Gruppo, ancor prima della Dichiarazione congiunta del Comitato Aziendale Europeo e dell’Accordo dell’aprile del 2018. Abbiamo cercato più volte, nel passato, di passare da una fase sperimentale alla sua estensione in tutta l’azienda. Lo smart working, è stato discusso e normato anche nel nuovo CCNL. Ma qui, già circolano mail di (ir)responsabili che avvisano i colleghi che “loro sono già in ufficio”… come dire che solo il Responsabile ha a cuore gli interessi dell’azienda?

Ci saranno responsabili che faranno pressioni affinché i loro collaboratori rientrino?

E quali garanzie saranno assicurate a chi per scelta o necessità si troverà catapultato in Azienda?

Rientrare in un grande stabile ha le sue complessità, che  nelle comunicazioni sono state solo in parte affrontate, lasciando spazio ad  interpretazioni spesso contrastanti.

Noi non siamo contrari al rientro, ma ci aspettavamo che questo avvenisse in modalità programmata e pianificata viste le comunicazioni e le dichiarazioni di alti dirigenti del Gruppo che anticipavano estensioni alla flessibilità nell’esecuzione della prestazione lavorativa oltre che dalla propria residenza anche in altre abitazioni di pertinenza, ma, soprattutto, visto che parliamo della salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori!!!.

Tante le domande ancora senza risposta:

  • Come gestire le situazione previste in tema di genitorialità e di situazione di difficolta ?
  • Come effettuare la Sanificazione ed uso dei bagni (da sempre cruccio degli stabili di UCS)?
  • Come gestire la pausa pranzo?
  • Le pause previste ai sensi del CCNL come verranno gestite?
  • Chi volesse recarsi al lavoro in auto troverà posto nei garage dei plessi oppure si troveranno avvantaggiati solo coloro che per evitare l’assembramento dovranno entrare nei primi turni?
  • I filtri dei condizionatori sono stati cambiati e sanificanti?
  • La mensa ed il bar saranno  aperti ?

Durante il lock down UC Services  ha lavorato per il 97% dei Lavoratori da remoto, con i risultati eccellenti che tutti hanno riconosciuto dal CEO di Gruppo all’AD di Unicredit Services, dalle Relazioni Industriali nell’ultimo incontro dello scorso 12 giugno.

Forse prima di ripartire in fretta si poteva pianificare un incontro con le OO.SS. coinvolgendo anche i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Forse troppo complicato in un gruppo che ormai parla solo di Board ( Family e Millenium )  e di People Survey e di cui vorremmo conoscere i risultati.

“Seguire le regole è importante per la salute di ognuno di noi, e anche un solo momento di distrazione potrebbe esporci a rischi inutili e indesiderati, basteranno le sole golden rules?”

Milano, 22 giugno 2020

Le Segreterie di Coordinamento di UniCredit Services S.c.p.A.

FABI – FIRS/CISL – FISAC/CIGL – UIL.C.A. – UNISIN

Read More “UCS ed il suo management…. “Andrà tutto bene” – “Quant’è precaria, la normalità”” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Il coraggio e la prudenza

Posted on 22 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

IL Coraggio e la Prudenza

Mentre i dati della pandemia non inducono certo a facili ottimismi, in questi giorni assistiamo con stupore a un cambio repentino nell’attitudine aziendale ad affrontare tutti i temi connessi al Covid 19: a partire dalle politiche commerciali che sono già da qualche settimana tornate a quelle dei tempi normali, come se l’orologio fosse tornato indietro o fosse rimasto fermo al febbraio 2020.

E se abbiamo sempre e più volte riconosciuto a questa Azienda, con il fondamentale sprone Sindacale e degli RLS, l’approccio prudenziale tenuto sino a oggi per quanto riguarda il rischio sanitario, assistiamo, da qualche giorno, non solo ad un’accelerazione improvvisa dei rientri nelle grandi sedi, ma anche all’altrettanto repentina modifica, sempre da lunedì prossimo, della gestione della clientela nelle Filiali.

Togliere la guardiania in 550 filiali, quando queste persone svolgono un ruolo fondamentale di ausilio e supporto al regolare flusso di clientela, eliminare la rilevazione della temperatura nei confronti della Clientela, significa non aver il polso di come si sta lavorando in Rete in questo periodo.

Leggere che i Colleghi possano gestire “l’accompagnamento di ciascun cliente all’interno dell’agenzia” ci ha fatto pensare, per un secondo, che avremmo avuto presto dei nuovi colleghi, “gli addetti all’accoglienza”: purtroppo a noi risulta che, in moltissimi casi, si faccia fatica (e si farà sempre più fatica) ad aprire le agenzie con gli organici a disposizione, con le persone trattenute in task force ormai pressoché inutili, nel pieno del periodo in cui le Colleghe e i Colleghi hanno bisogno, hanno diritto di andare in ferie.

Le persone devono essere riportate tutte dalle task force alle attività di origine; questo sarebbe un reale segnale di percorso verso una qualche normalizzazione.

Le guardie vanno confermate in tutte le agenzie, soprattutto perché UBook, per come funziona (non funziona), rende ancora più difficile il lavoro di Colleghi e Colleghe e rende “nervosa” la clientela.

Sui rientri nelle Sedi abbiamo chiesto all’azienda poche cose ma fondamentali:

  • Il perché dell’improvvisa inversione nell’indirizzo aziendale che vuole di nuovo le persone in sede, quando il lavoro che svolgono, nella maggior parte dei casi, si realizza al computer e via Lynch: “un’inversione a U” così subitanea da mettere in difficoltà Colleghe e Colleghi
  • Come mai non sono state date delle VERE linee guida (in luogo di mail inviate ai manager davvero difficilmente decrittabili e in apparente contrasto con i contenuti della mail che Lavoratori e Lavoratrici hanno ricevuto dai CO-Head COO) che chiariscano chi sono le categorie escluse dai rientri: In questo modo si stanno applicando regole diverse a situazioni identiche a seconda della struttura di appartenenza.

Nessuna di queste misure è stata condivisa con il Sindacato, per questo chiediamo conto delle decisioni prese che impattano sulla vita personale ,oltre che lavorativa, delle persone. E se qualcuno di voi ha sentito voci contrarie, sappia che abbiamo denunciato all’ Azienda come qualche manager abbia detto che è stato il Sindacato il motore di quest’accelerazione improvvisa: nulla di più falso. Chi non sa svolgere il ruolo manageriale non si sprechi ad inventar storielle che si smontano in un attimo.

Non sappiamo quali dati l’Azienda abbia consultato prima di dettare le nuove regole ma la prudenza evidentemente non è più di gran moda. Si sfida il Covid 19? Sarebbe bene continuare ad esercitare la prudenza a favore di tutte le Colleghe, di tutti i Colleghi e non chiedere loro coraggio, quando se ne può fare a meno.

Chi lavora in Rete questo coraggio l’ha esercitato e molto. Se ne chiede ora ancora di più. A chi è stato chiamato a lavorare da casa è richiesto, ora, in modo confuso (alzi la mano chi sa cosa farà lunedì 22/6) di affidarsi con coraggio alle nuove, repentine, disposizioni aziendali.

Abbiamo con forza chiesto all’Azienda di posporre il ricorso alle nuove misure organizzative: misure che partiranno da oggi, lunedì 22. Ma si può sempre cambiare, nulla è scritto sulla pietra.

Le risposte ci verranno date in settimana.

Nelle Filiali, nelle Aree, nelle Sedi, ovunque l’Azienda, senza ammetterlo, chiede coraggio sempre e comunque. Ma noi, a salvaguardia di tutti e tutte, abbiamo chiesto prudenza.

Milano, 22 giugno

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Read More “Il coraggio e la prudenza” »

Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Navigazione articoli

Precedenti 1 … 9 10 11 … 66 Successivi
CAE
Comitato Aziendale Europeo

Categorie

  • Accordi & Contratti CIB
  • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Accordi & Contratti Retail
  • Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Accordo 18-10-2010
  • Agevolazioni
  • Approfondimenti Vari
  • Area Riservata
  • Assenze e Congedi
  • BLOCK NOTES
  • CAE
  • Coordinamenti Territoriali – RSA
  • Disposizioni e direttive
  • Divisione CIB
  • Divisione RETAIL
  • Events
  • Evidenza
  • GRUPPO UNICREDIT
  • La Voce dei Bancari
  • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
  • Newsletter & Comunicati Retail
  • Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Newsletter e Comunicati CIB
  • Polizza
  • Previdenza Integrativa
  • Pubblicazioni
  • Pubblicazioni Bankitalia
  • Rassegna Stampa
  • Senza categoria
  • UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)
  • Uni.C.A.
  • UniInform
  • Varie
  • Welfare

Copyright © 2025 FABI UNICREDIT.

Powered by PressBook WordPress theme