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Categoria: Evidenza

18 gennaio, continua il confronto

Posted on 22 Gennaio 201822 Gennaio 2018 By

Segreterie di Coordinaento

Fabi – First/CISL – Fisac/CIGL – UIL.C.A. – UniSin

UniCredi S.p.A.

18 Gennaio, continua il confronto

Mifid 2, Pressioni Commerciali e UniDirect sono gli argomenti affrontati con l’azienda nell’incontro del 18 gennaio scorso, specifico sulle tematiche della rete e che segna l’avvio di un percorso che dovrà proseguire di pari passo con le tematiche discusse a livello di Gruppo.

Per quanto riguarda Mifid 2, le funzioni aziendali preposte hanno illustrato le azioni finora effettuate in tema di informazione e formazione dei colleghi.

Nonostante la normativa sia tuttora “instabile” (anche se già in vigore, continuano ad essere diffusi chiarimenti interpretativi e la Consob non ha ancora emanato il regolamento rivolto agli intermediari), l’azienda ha sottolineato che dallo scorso settembre ha provveduto a diffondere newsletter bisettimanali contenenti via via gli aggiornamenti utili, che ha approntato una sezione dedicata su scrivania commerciale, distribuito un kit specifico cartaceo e, a partire dallo scorso dicembre, organizzato incontri sul territorio con specialisti della materia.

Il percorso formativo è ancora in fase di realizzazione (è stato modificato già tre volte a seguito delle diverse interpretazioni della norma) e verrà inserito non appena sarà definitivo nel più ampio percorso Investiment Academy, già presente, strutturato su vari livelli e che prevede la certificazione finale.

Oltre a maggiori vincoli nelle proposte dei prodotti finanziari offerti alla clientela, Mifid 2 prevede precisi requisiti di conoscenza ed esperienza per gli operatori che effettuano consulenza (esperienza minima 12 mesi per promotori finanziari, laureati in materie economico-finanziarie e laureati in discipline diverse ma con master in materie economiche; 24 mesi per laureati in discipline diverse da quelle economiche; 48 mesi per diplomati; 10 anni per coloro che possiedono titoli di studio al di sotto del diploma. Da notare che solo le esperienze minime di 24 e 48 mesi possono essere dimezzate con la fruizione di uno specifico corso di formazione della durata di almeno 60 ore e che sarà inserito nel più ampio percorso previsto dalla normativa per il mantenimento dei requisiti).

L’azienda ha effettuato la mappatura dei colleghi inseriti nei ruoli interessati dalla normativa, con il risultato che ad oggi non sono in possesso dei requisiti il 6% dei colleghi Private, l’8% dei colleghi Retail, il 3% dei colleghi Corporate e il 2% dei colleghi Small Business.

In mancanza dei requisiti, Mifid 2 consente ugualmente di fornire consulenza ai clienti, ma unicamente in regime di “supervisione” fino alla maturazione dei requisiti stessi e, in ogni caso, per un periodo non superiore ai 48 mesi. Il supervisore sarà individuato in una figura manageriale in possesso dei requisiti e presente nella struttura dove opera il collega da “supervisionare”.

L’azienda ha inoltre comunicato, assumendosene la responsabilità, che il regime di supervisione, per il quale peraltro non è ancora stato diffuso il regolamento da parte degli organismi competenti, sarà operativo in azienda solo dal prossimo 15 febbraio e soltanto a partire da quella data saranno inseriti i blocchi procedurali che inibiranno l’operatività ai colleghi privi dei requisiti minimi. Tali blocchi, una volta che saranno operativi, potranno essere rimossi soltanto con l’assegnazione di un supervisore (assegnazione che dovrà risultare tracciata in procedura) e con l’accettazione del collega stesso. La mappatura dei colleghi in possesso o meno dei requisiti è già stata comunicata a tutti gli Area Manager ma non ancora diffusa capillarmente.

Dopo reiterate richieste di chiarimento da parte sindacale, l’azienda ha infine dichiarato di assumersi in toto la responsabilità di consentire temporaneamente l’operatività anche in assenza dei requisiti minimi. Nonostante ciò, consigliamo vivamente ai colleghi che non fossero sicuri di possedere tali requisiti, di verificare in maniera certa, prima di operare, la

propria idoneità presso le strutture aziendali e di utilizzare sempre e comunque la massima cautela nell’operatività quotidiana.

Riguardo alle pressioni commerciali – ancora alimentate, da un lato, da comportamenti individuali scorretti e dall’altro da elementi organizzativi “disfunzionali”, come l’assegnazione di budget sproporzionati e la carenza di organici – abbiamo esposto le nostre richieste prioritarie, che dovranno trovare risposte aziendali concrete in tempi rapidi. Devono cioè avere applicazione effettiva ed immediata gli elementi essenziali già sanciti dall’accordo, in primo luogo dovrà cessare l’utilizzo in rete di strumenti di monitoraggio inappropriati e dovrà essere finalmente adottata un’unica procedura informatica di rilevazione dati, dovrà essere garantita la diffusione capillare dei contenuti dell’accordo alle figure di sintesi e dovranno essere attuate le necessarie azioni correttive attraverso gli strumenti individuati con l’accordo del 4 febbraio 2017.

Per quanto riguarda Unidirect, abbiamo rappresentato all’azienda l’esigenza di aprire una discussione sull’organizzazione del lavoro che affronti il tema specifico della barra telefonica e, più in generale, di tutti i dispositivi tecnologici, delle procedure informatiche e delle modalità organizzative che, a nostro avviso, costituiscono strumenti eccessivamente invasivi e consentono un potenziale controllo a distanza dei lavoratori. È necessario, inoltre, affrontare il tema di più ampio respiro relativo al “clima” ed alla qualità della vita lavorativa all’interno della struttura su argomenti quali la formazione, le pressioni commerciali, il turnover, i percorsi professionali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile lo svolgimento di questa particolare attività che, allo stato attuale, risulta ripetitiva e logorante.

Il confronto con l’azienda continuerà nei prossimi giorni. Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi.

Milano, 22 gennaio 2018

Segreterie di Coordinamento

Fabi –First Cisl –Fisac Cgil –Uilca –UniSin

UniCredit S.p.A.


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Evidenza

Uni-Inform n. 1 – Gennaio 2018

Posted on 21 Gennaio 2018 By
Uni-Inform n. 1 – Gennaio 2018

Uni.CA. nuovi piani sanitari 2018/2019, Sistemi di pagamento…benvenuti nel nuovo mondo della psd2, La dicotomia aziendale, Congedo obbligatorio per i papà, 4 giorni per il 2018, Detrazioni figli a carico, Contributo familiari disabili, Esodo, ferie e permessi, Pacchetto famiglia 2018.

Evidenza, UniInform

Dopo le assemblee è partito il confronto, ma le risposte non arrivano

Posted on 18 Gennaio 201820 Gennaio 2018 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

DOPO LE ASSEMBLEE E’ PARTITO IL CONFRONTO
MA LE RISPOSTE NON ARRIVANO

Nel mese di dicembre si sono svolte le assemblee su tutto il territorio nazionale in merito alla vertenza aperta con l’azienda relativamente alla situazione organizzativa del gruppo, che con le uscite di massa del mese di dicembre è ulteriormente degenerata.

Nel frattempo l’azienda ha avviato, con lettera del 14 dicembre 2017, una procedura ai sensi dell’art. 17 del CCNL del Credito che prevede:

– la riapertura del Fondo di Solidarietà per 915 colleghi che non hanno aderito all’offerta del 2017;

– un’offerta volontaria di esodo incentivato per una parte di colleghi della COO Area (restano esclusi alcuni uffici di IT e la Direzione Generale) che non hanno il requisito per aderire al Fondo Esuberi o al pensionamento diretto.

Ad ogni uscita che si produrrebbe con questa iniziativa corrisponderebbe una assunzione nelle aree, a detta dell’azienda, in maggiore difficoltà operativa per carenza di organico. La procedura si concluderà a fine gennaio.

Facciamo davvero fatica a capire come, in una fase così delicata delle relazioni sindacali, con una vertenza aperta proprio su carenze organizzative ed organici, si possa tornare a parlare di uscite. Nonostante il piano Transform 2019 abbia raggiunto gli obiettivi definiti, proprio mentre chiediamo ed esigiamo il rispetto degli accordi sottoscritti, su tutti l’anticipo delle assunzioni previste per il 2018, l’azienda proponga altre possibili uscite, non avendo completato, per sua stessa ammissione, neppure le assunzioni del 2017. Mancano, infatti, all’appello più di 100 assunzioni per il 2017 ed altre 118 assunzioni a copertura del turn over. L’azienda è evidentemente inadempiente!

L’unica disponibilità finora manifestata, del tutto insufficiente ma che rappresenta un primo risultato della nostra mobilitazione, è stata l’assunzione di 150 colleghi nella rete e nelle aree in difficoltà, che comunque, rispetto alle condizioni disastrose in cui versano le agenzie, confermate dai colleghi venuti in assemblea, non ci vede assolutamente soddisfatti. Tanto più che le carenze di organico nella rete vanno ben aldilà di quanto dichiarato dall’azienda, secondo la quale il problema riguarderebbe solo alcune aree del paese. Non è così!

Elemento dirimente per far decollare la trattativa resta quello dell’occupazione; riteniamo infatti indispensabile che alle 150 assunzioni, che l’azienda sta già effettuando, si aggiunga un pacchetto di ulteriori 150 nuove assunzioni di giovani da realizzarsi in tempi strettissimi.

Dopo la pausa natalizia, a gennaio sono partiti gli incontri in capogruppo anche su tutti i restanti argomenti della vertenza aperta. Di seguito le richieste da noi avanzate al tavolo:

  • la piena applicazione all’accordo sulle politiche commerciali, sia per quanto riguarda il monitoraggio delle vendite (utilizzo di soli strumenti messi ufficialmente a disposizione dall’azienda), che la formazione delle figure di sintesi in merito ai contenuti e agli obiettivi dell’accordo medesimo. Questo al fine di contrastare le indebite pressioni commerciali in tutte le sue forme (uso dei telefoni personali, messaggistica varia, richiesta di report quotidiani, classifiche comparative…);
  • un accordo che garantisca la fruizione della formazione non sulla postazione lavorativa, ma attraverso una precisa programmazione, al pari delle ferie, e la previsione di un codice dedicato; che sia garantita la formazione al ruolo, anche attraverso momenti di aula, in primo luogo per i processi di riqualificazione professionale;
  • un premio aziendale dignitoso e rispettoso dell’impegno profuso in un 2017 che ha visto i conti del Gruppo in netto miglioramento rispetto al passato;
  • chiarezza sul futuro di UBIS e sul ruolo che dovrà avere all’interno del Gruppo;
  • proroga delle garanzie occupazionali per le società esternalizzate VTS e ABAS;
  • rientro dei lavoratori di ES SSC, visto il fallimento del progetto industriale di Hewlett Packard;
  • un accordo per UniCredit Direct sull’ambiente di lavoro, perché si superi il controllo pervasivo dei colleghi attraverso l’attuale utilizzo della barra telefonica e venga previsto un percorso che garantisca sbocchi professionale al di fuori di UniCredit Direct, attraverso una regolamentazione trasparente del turnover.

Abbiamo inoltre denunciato le innumerevoli difficoltà operative con cui i colleghi si trovano quotidianamente a convivere a causa di procedure inefficienti, linee che spesso si interrompono, macchine obsolete che non vengono rimpiazzate.

Dove sono gli investimenti in tecnologia promessi dal Piano? Per il momento non ce n’è traccia.

E quali sono le reali intenzioni sul futuro delle agenzie, visto il disinteresse fin qui manifestato – nei fatti, aldilà delle dichiarazioni – nei confronti della pesante situazione in cui versano?

sono già programmati incontri per  le prossime due settimane; l’azienda deve sapere che il tempo sta per scadere, così come la capacità di sopportazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Milano, 18 gennaio 2018

Segreterie di Coordinamento

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin

Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Uni-Inform speciale Previdenza Complementare – Gennaio 2018

Posted on 14 Gennaio 201825 Gennaio 2018 By
Uni-Inform speciale Previdenza Complementare – Gennaio 2018

Speciale Giovani … ma non solo. Edizione Gennaio 2018, inseriti tutti gli ultimi aggiornamenti

Evidenza, UniInform

Uni-Inform speciale UNI.C.A. – Gennaio 2018

Posted on 5 Gennaio 20187 Gennaio 2018 By
Uni-Inform speciale UNI.C.A. – Gennaio 2018

Sono stati definiti i nuovi programmi di assistenza sanitaria offerti dalla Cassa per il biennio 2018-2019, leggi le principali novità per dipendenti e pensionati.

Evidenza, UniInform

Uni-Inform n. 11 – Dicembre 2017

Posted on 17 Dicembre 201717 Dicembre 2017 By
Uni-Inform n. 11 – Dicembre 2017

Un Equilibrio difficile, Una rivoluzione culturale per combattere discriminazione e violenza, Che vinca il migliore, Fondo pensione: contributi non dedotti, Contributi figli studenti – Matricole universitarie, Missioni: è cambiato qualcosa in busta paga?, Ex-Festività 2018

Evidenza, Pubblicazioni, Senza categoria, UniInform

E’ FINITO IL TEMPO DELLE IPOCRISIE

Posted on 6 Dicembre 20179 Dicembre 2017 By

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca Unisin
Segreterie di Coordinamento
UniCredit Spa


E’ FINITO IL TEMPO DELLE IPOCRISIE

Sono trascorsi ormai 18 mesi dalla firma dell’accordo sulle Politiche Commerciali e ben 8 dalla firma dell’accordo nazionale tra ABI e le OO.SS..

L’Azienda, in sede locale e nazionale, continua a sostenere che non è in grado di effettuare rilevazioni strutturate per ottenere dati con la “granulosità” sufficiente da sostituire il famigerato Autodichiarato Giornaliero.

L’art 4 dell’Accordo Aziendale intitolato “Monitoraggi” (ripreso nell’art 5 dell’accordo ABI) recita:

“I dati consuntivi e le analisi di previsione di vendita saranno estratti attraverso strumenti messi a disposizione dell’azienda [ …… ]Unicredit si impegna a ricercare procedure e supporti tecnologici che consentano di monitorare l’andamento delle iniziative commerciali, utili a ridurre gli adempimenti burocratici”.

Peccato che la nostra Azienda tali procedure le possieda e le utilizzi in maniera strutturata da almeno 10 anni!!

– Banca Dati consente dettagli fino al singolo NDG, utilizzata nelle Region per i file delle “Fonti” oggetto delle varie iniziative commerciali (“Fonti Amministrato”, “Fonti Certificate”, “Fonti Fondi di Case Terze in gain”, ad esempio).

– DOP, più recente, fornisce il dettaglio per sigla, portafoglio o paniere.

Queste procedure, utilizzate in modo sistematico nelle Region, costituiscono degli enormi bacini di dati che a richiesta delle Strutture Commerciali vengono opportunamente filtrati tramite maschere o macro in Access e/o Excel per ottenere file di monitoraggio commerciale.

In Region quotidianamente si producono documenti creati, modulati, implementati e variati sui desiderata del Commerciale e si rendono disponibili in consultazione a ciascuna Area Commerciale su specifiche cartelle condivise.

Tali documenti sono ordinati per argomenti: BEST, DRIVER, INIZIATIVE COMMERCIALI, IMPIEGHI, CRESCITA, TASSI, NEW BUSINESS, ecc.

All’interno di ciascuna cartella argomento vengono ogni giorno creati file dettagliati alla sigla di portafoglio/paniere su: vendite driver, vendite PIR, vendite PR, Consulenze Advice, Coralità Gestori, Raccolta Netta Gestita, Raccolta Netta Gestita Daily, Crescita Afi, Vendite Driver Flash (ore 10.30, ore 12, ore 17), POS, Fast Credit, Impieghi BT, Crescita Impieghi BT, Erogato ML, Mutui Casa, Focus Immobiliare, Annunci Immobiliari, Manifestazioni di Interesse, Prestiti Personali, Polizze Protezione, Raccolta Targhe, Guida Protetta, Conti Correnti,ecc.

Si crea quindi una situazione paradossale dove i Direttori di Filiale devono quotidianamente autodichiarare gli stessi dati a loro comunicati via mail dalla Region!!!

Stante la lunga e doverosa premessa chiarificatrice, a quale mancata “granulosità” del dato si fa riferimento?

Sarebbe tempo che la funzione Commerciale ai suoi massimi livelli nazionali chiarisse una volta per tutte in dettaglio (lo stesso che pretende per l’autodichiarato giornaliero) quali sarebbero queste presunte lacune.

Una volta individuate le lacune, sarebbe sufficiente far modificare le lavorazioni ai colleghi che nelle Region sono deputati alle estrazioni così da ottenere i dati ritenuti indispensabili, rispettando l’impegno preso nel citato art. 4 (o 5 in ABI).

A quel punto gli unici dati sconosciuti all’Azienda (ma anche a colleghi e correntisti) rimarrebbero quelli di pianificazione per il giorno successivo.

Dati che, però, non possono essere certamente nella disponibilità di Consulenti e ai Direttori di Filiale visto che la consulenza deve ancora avvenire e nessuno di noi è in grado di prevedere il futuro.

Provvederemo pertanto formalmente a richiedere di affrontare e di approfondire anche tecnicamente l’argomento in tutte le sedi opportune.

Non possiamo attendere ulteriormente: è arrivato il momento di esigere il rispetto dell’accordo firmato ormai 18 mesi fa e la sua piena esigibilità.

Milano, 6/12/2017

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca Unisin
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

HR PLATFORM, ovvero … “Fin che la barca va” … anzi … non va proprio

Posted on 4 Dicembre 2017 By

HR PLATFORM, ovvero … “Fin che la barca va”
… anzi … non va proprio.

Era il 1970 quando Orietta Berti cantava una canzone il cui ritornello, oggi, quasi 50 anni dopo, sembra adattarsi bene alle politiche organizzative di Unicredit che trovano soluzioni estemporanee e per nulla performanti per tappare falle in una barca che sempre più sembra navigare alla deriva.

Come definire altrimenti il progetto riorganizzativo HR Platform?

Il quadro complessivo delle uscite previste dal Piano Industriale era noto fin dalla fine di Maggio, possibile che il management della rete non sia stato capace di predisporre un adeguato piano di sostituzione per tempo? Possibile che ci si accorga solo a Novembre che le filiali rimangono sguarnite? Probabilmente vi erano dei numeri da sostituire e qualcuno, magari spinto anche da un incentivo, doveva colmare questi numeri entro il termine prefissato.

Come OO.SS. abbiamo sempre contestato all’azienda il metodo e le tempistiche offrendo anche soluzioni alternative per venire incontro alle esigenze della rete.

La cosa più inaccettabile per le OO.SS. è stata la parte riguardante la formazione (NON) prevista per questi colleghi, ovvero una giornata di aula tutti insieme su come funziona una agenzia (c.d. “Welcome day”) e poi Training On the Job una volta arrivati ognuno alla propria destinazione.

Abbiamo fortemente contestato all’Azienda, quello che non riteniamo nemmeno lontanamente un piano formativo, ma meramente informativo, adeguato a supporto dei colleghi che andranno in rete e si confronteranno con una realtà, alla maggior parte di loro sconosciuta, che nasconde anche le insidie di errori che possono portare dal danno economico al penale passando per vari processi disciplinari.

Il non poter garantire una formazione adeguata significa soltanto che non è prevista nessuna formazione oltre il “welcome day” e il Training On the Job fatto in modo non strutturato come da sempre viene fatto in questo Gruppo. Da rilevare, per l’ennesima volta, che il Gruppo parla di cambiamento ma non mette in condizione i Lavoratori di essere in grado di gestirlo, anzi scarica su di loro tutte le responsabilità e rischi.

In considerazione di tutto ciò abbiamo diffidato l’azienda dall’assumere nei confronti dei/delle Lavoratori/trici coinvolti provvedimenti disciplinari e ad addebitare loro responsabilità che sono tutte da porre a carico dell’azienda

Abbiamo chiesto TRASPARENZA ed ATTENZIONE verso i lavoratori interessati a questa iniziativa rilevando che la mancanza al tavolo degli HR di banca (come da noi richiesto) fosse da noi ritenuto un segnale di poca attenzione e contro i principi dichiarati dal Gruppo “One Bank One UniCredit”.

Abbiamo richiesto ed ottenuto l’impegno a:

  • Tenere in attenta considerazione le situazioni dei/delle colleghi/e anche in relazione alla nuova sede lavorativa di destinazione
  • Confermare i piani ferie già programmati
  • Monitorare il prosieguo dell’operazione

Richiediamo con forza una corretta gestione del part-time anche alla luce della nuova dichiarazione congiunta sottoscritta ieri dal Comitato Aziendale Europeo sulla conciliazione dei tempi vita lavoro.

Purtroppo si sta giocando con persone con skills professionali di tutto rispetto e con un grande bagaglio di esperienza lavorativa, che non contempla le attività di filiale.

Ricordiamo ai colleghi interessati, e forse sarà opportuno ricordarlo anche a questa azienda, che il distacco, se pur non circoscritto in termini di tempo dal nostro CCNL, è normato dalla legislatura italiana e può concludersi SOLO:

  • Con l’accettazione del trasferimento definitivo da parte del collega, da completarsi con una cessione di contratto individuale
  • Con una proroga del distacco
  • Con il rientro del collega nell’azienda cedente al termine dello stesso distacco (e degli eventuali successivi rinnovi)

Pertanto invitiamo i colleghi ai quali non saranno garantite le condizioni essenziali per lavorare in sicurezza a confrontarsi  con le OO.SS., soprattutto nel momento in cui venisse richiesta loro la firma per la cessione di contratto individuale (alla scadenza del distacco).

Queste OO.SS. continueranno a monitorare il processo ed a supportare i Lavoratori di UBIS in tutto il periodo del distacco.

Ancora una volta dobbiamo purtroppo registrare che le sorti di questa azienda interessano solo ai lavoratori ed alle Organizzazioni Sindacali e non a chi l’Azienda ha il compito di governarla.

Milano, 4 dicembre 2017

Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. UBIS

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cigl – Uil.C.A. – UniSin


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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

DISIM-PEGNO 2 … LA VENDETTA

Posted on 1 Dicembre 20174 Dicembre 2017 By

DISIM-PEGNO 2 … LA VENDETTA

Ieri è uscito il comunicato stampa che annuncia la firma del preliminare vincolante di cessione del Pegno per 141 milioni, a Dorotheum, principale casa d’aste europea e leader nel settore.

Come da nostro comunicato del 22.10 u.s., purtroppo, ancora una volta le voci e le indiscrezioni giornalistiche hanno avuto ragione della tenace e quasi comica “riservatezza” da parte del sistema comunicativo del nostro Gruppo, a partire dal Management fino ad arrivare alle funzioni delle nostre Relazioni Industriali.

La cessione di tutte le attività che producono reddito non potrà che portare a una riduzione dei ricavi e a un aumento della pressione sui consulenti per la vendita e la produzione di MOL.

Ricordiamo inoltre che il Pegno, in particolare in questi anni di crisi, ha svolto e svolge la funzione di ultimo baluardo prima dell’usura, un importante ruolo sociale a cui UniCredit non dimostra di essere interessata.

Questo evento si inserisce in un momento storico di particolare tensione tra il nostro Gruppo e le OO.SS. Le questioni sul tavolo sono numerosissime e non si riesce più a trovare il bandolo della matassa da sciogliere.

Certo questa ennesima operazione di esternalizzazione non aiuterà la soluzione delle questioni, che un atteggiamento aziendale arrogante e privo di sensibilità sta facendo pian piano diventare marcescenti.

L’uscita imminente di 1600 colleghi domani mattina ha già gettato la nostra rete commerciale in un caos operativo senza uscita, manca completamente un’organizzazione chiara e la soluzione trovata sarà quella di spostare i colleghi dalle Sedi centrali e da Ubis nelle filiali, iniziando però la formazione per la riqualificazione professionale di questi colleghi a partire proprio da domani!!

Qualcuno forse considera un gioco il lavoro di agenzia e il servizio alla clientela, pensando già che la “Digitalizzazione” sostituisca e sostituirà sempre di più i colleghi e il valore umano che essi rappresentano. Non è così!

E’ fin troppo prevedibile il notevole caos che si determinerà nei prossimi giorni tra uscite di lavoratori, trasferimenti mal gestiti, procedure che non girano.

Sia ben chiaro a questo management che la mobilitazione iniziata con le assemblee in corso non potrà portare che a uno scontro, se nei prossimi giorni e incontri, a partire da quello del 5 dicembre, non ci saranno risposte chiare e concrete su tutti i temi elencati sull’ultimo comunicato unitario.

E’ ORA DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI!

I risultati di questo Gruppo non possono essere fatti sulla pelle dei lavoratori.

Milano, 1 dicembre 2017

Fabi – First/Cisl- Fisac/Cgil – Uilca – Unisin

Segreterie di Gruppo UniCredit


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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit firma dichiarazione con il CAE sulla conciliazione tempi di vita e lavoro

Posted on 29 Novembre 201729 Novembre 2017 By
Unicredit firma dichiarazione con il CAE sulla conciliazione tempi di vita e lavoro

UniCredit firma dichiarazione con il Comitato Aziendale Europeo sulla conciliazione dei tempi vita e lavoro

UniCredit e il Comitato Aziendale Europeo (CAE), hanno siglato, per primi nel settore bancario europeo, una dichiarazione congiunta sulla conciliazione tempi di vita e lavoro che tende a migliorare il “dialogo sociale” a livello internazionale in UniCredit.

La dichiarazione congiunta, firmata dall’Amministratore Delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier, e dal Presidente del CAE, Francesco Colasuonno – Segretario Coordinatore FABI di UBIS e membro della Segreteria FABI di Gruppo, tende a favorire la definizione di nuovi modi di lavorare anche a fronte dell’innovazione tecnologica.

Il documento promuove una serie di azioni specifiche e concrete a supporto della conciliazione tra vita privata e vita lavorativa all’interno del Gruppo.

Sono state adottate 5 macro-aree di interesse per rendere il documento omogeneo e valido come standard di riferimento in tutti i paesi europei in cui il gruppo è presente e lavora:

  • Digitalizzazione: uso appropriato della tecnologia, nel pieno rispetto delle persone;
  • Flessibilità di spazio e di tempo: approccio organizzativo basato sulla flessibilità di tempo e di spazio;
  • Gestione del tempo al lavoro: misure da adottarsi per migliorarela qualità e l’efficacia nell’utilizzo del tempo durante l’orario di lavoro;
  • Benessere: adozione di misure per migliorare il benessere delle persone nel ciclo della vita completa dlle stesse;
  • Cambiamento culturale: azioni e comportamenti da adottare volti a supporto del cambiamento verso una cultura aziendale basata sulla conciliazione vita-lavoro.

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CAE, Evidenza

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