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Categoria: Evidenza

UBIS: Comunicato incontro del 28 novembre 2016

Posted on 2 Dicembre 20165 Dicembre 2016 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro del 28 novembre 2016

UN MESSAGGIO IN UNA BOTTIGLIA

Il giorno 28 novembre le rappresentanze sindacali scriventi hanno incontrato l’Azienda per discutere di Whistleblowing, outsourcing del RUN di GES e Big Data & Analitycs, Smart Work Performance Management e proroga delle date di fruizione dei riposi compensativi.

Whistleblowing. E’ una modalità di segnalazione di comportamenti illegittimi mutuata dai paesi anglosassoni. La normativa discende da una direttiva  europea, recepita tramite un decreto legislativo, tale per cui le Banche devono dotarsi di strumenti per agevolare la segnalazione di comportamenti illegittimi.

Conseguentemente l’Azienda, che da circa un anno utilizzava già lo strumento ma con segnalazioni telefoniche, via mail e via posta ordinaria, si è dotata di un tool, gestito da una società esterna (People in Touch, società olandese specializzata sulla tematica), che riceve la segnalazione e la rinvia a UBIS garantendo l’anonimato.

Il tool, presente in tutte le aziende del Gruppo, sarà attivo sia in Italia sia all’estero.

La segnalazione che può essere fatta è ad ampio spettro, riguarda molteplici aspetti della vita in azienda, da quelli operativi a quelli più “etici”. Fatta la segnalazione, il collega ottiene un codice di una pratica aperta in una camera di compensazione; la pratica viene vagliata ad analizzata e il segnalante può avere feedback sullo stato della sua pratica utilizzando sul tool il codice a lui assegnato, garantendone sempre l’anonimato.

Nel relativo ordine di servizio è anche presente un manuale per il corretto funzionamento del tool rilasciato.

L’Azienda sostiene che la procedura è strutturata in modo che si possa garantire la piena tutela e anonimato (se richiesto) del segnalante ma al contempo i diritti del segnalato, per evitare che venga utilizzato lo strumento per attaccare un collega o un responsabile con il quale si sono manifestati dei problemi. In questo caso, ove dimostrato il dolo del segnalante, sono previsti provvedimenti disciplinari.

Rileviamo però che, al momento, le norme vigenti non prevedono sanzioni nei confronti delle aziende che non tutelino l’anonimato

L’Azienda ha comunque confermato che le segnalazioni ad oggi sono state veramente pochissime.

Abbiamo preso atto delle dichiarazioni aziendali e del fatto che l’iniziativa discenda da disposizioni normative, ciò nonostante abbiamo sollevato preoccupazioni e perplessità sulle modalità e sul merito del meccanismo di segnalazione che, soprattutto per le tematiche definite dall’azienda di carattere “etico”, palesa evidenti limiti di oggettività e trasparenza.

Esternalizzazione delle attività di RUN di Global Enterprise Service (GES) e Data & Analitycs. L’attività di primo livello del RUN di queste due aree si quantifica in 64 FTE (di cui 19 in Italia, 17 a Roma e 2 a Milano, il resto a Monaco, Vienna, Budapest e Bucarest), viene esternalizzata e ceduta a TCS (Tata Consulting Services); ai colleghi che oggi svolgono questa attività verranno attribuite mansioni, a detta dell’Azienda, di più alto profilo – attualmente in capo a consulenti (50 FTE) – e altri a ruoli di interfaccia (RTO) verso il contractor.

Dal punto di vista economico l’azienda giustifica l’iniziativa asserendo che le attività oggetto di outsourcing oggi costano 10 milioni di euro l’anno, mentre il nuovo contratto che è stato stipulato con TCS per la gestione di queste attività è di 16 milioni di euro per 5 anni (3+2).

Smart Work. A breve il perimetro dei potenziali aderenti, che oggi comprende 1800 colleghi, dei quali 1100 hanno sottoscritto l’adesione, crescerà di circa 370 persone con l’estensione della possibilità di adesione ai Lavoratori di alcuni dei comparti presenti nei poli di Verona e Torino e della Logistica. Abbiamo segnalato la “resistenza” di alcuni responsabili ad estendere lo smart work alla propria area nonostante l’attività possa essere svolta in remoto e abbiamo chiesto di estendere lo Smart Work alle aree ove ci sia più richiesta. L’Azienda ha replicato che il processo coinvolgerà gradualmente tutte le attività “telelavorabili” dell’Azienda.

Riposi compensativi: A seguito delle nostre pressanti richieste, siamo pervenuti ad un Accordo con l’Azienda che proroga le scadenze dei termini di fruizione dei riposi compensativi come sotto riportato:

Arretrato Riposi Compensativi in gg. PROROGA
da 1 a 10 gg.
  • Fruizione entro 31 marzo 2017
da 11 a 50 gg.
  • Primi 10 giorni: entro il 31 marzo 2017
  • Dall’11° al 50°: entro il 31 dicembre 2017
dal 50° e oltre
  • entro il 30 giugno 2018

Performance Management

E’ stato brevemente presentato il nuovo modello che introduce lo strumento di valutazione della conformità che dovrebbe consentire ai valutatori di legare il raggiungimento degli obiettivi della scheda di valutazione con il rispetto di norme regolamentari e policy aziendali.

Questa valutazione che si riassume in:

NON CONFORME = SI – NON CONFORME = NO

legherebbe la possibilità di attribuzione del Bonus nel seguente modo:

  • NON CONFORME = NO: eligibilità del bonus.
  • NON CONFORME = SI: non eligibilità del bonus.

Resta la possibilità di valutazione del manager, in base al motivo della non conformità, di poter attribuir comunque un giudizio positivo sul collega (in caso di infrazioni che prevedono provvedimenti disciplinari è consigliato di non dare giudizi di sintesi “Requisiti di prestazione ampiamente superati”, “superati” o raggiunti).

Sullo strumento del Performance Management ribadiamo solo quanto da sempre le OO.SS. sostengono, ovvero che non entriamo nel merito dello strumento, che evidenzia palesi criticità, in quanto non condiviso e non concordato con le stesse Organizzazioni Sindacali.

In merito a quanto recepito in questo incontro abbiamo rassegnato all’Azienda la nostra forte contrarietà rispetto a questa ulteriore operazione di esternalizzazione che riguarda le citate attività “run”, e la nostra preoccupazione riguardo il futuro di Ubis: circa 300 persone che lavorano sulle Carte escono dal perimetro; perdiamo un’attività di primo livello che era un “punto di ingresso” per imparare il lavoro nelle aree GES e Data & Analitycs; a giugno ci era stato comunicato che studi di fattibilità per ulteriori esternalizzazioni di attività e/o personale sono in essere.

Abbiamo rimarcato che in un momento in cui l’azienda, secondo quanto riportato dalla stampa, si appresta a dichiarare un numero (temiamo) cospicuo di esuberi ,non è assolutamente giustificabile procedere con outsourcing di attività, se pure considerate “a basso valore aggiunto”, molto meglio sarebbe stato procedere solamente sulla strada dell’Insourcing delle attività limitando, per quanto possibile gli eventuali futuri esuberi.

In attesa delle “novità” che arriveranno dal Piano Industriale che sarà presentato il 13 dicembre, ricordiamo all’Azienda che i Lavoratori di Ubis hanno sempre dimostrato il massimo impegno e la massima collaborazione per il raggiungimento dei risultati e hanno visto negli anni le loro attività sfilarsi dalle loro mani, a partire dalla migrazione di Bank Austria, affidata ad Accenture con i risultati che ben ricordiamo.

La partita per dimostrare che il consorzio è inefficiente non è ancora chiusa?

Il messaggio che mettiamo nella bottiglia, indirizzato al nuovo Management, è che il “nuovo corso” deve assolutamente avere l’obiettivo imprescindibile di non disperdere il patrimonio umano e professionale presente all’interno di Ubis.

2 dicembre 2016

Le Segreterie di Coordinamento di UBIS S.c.p.A.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato unitario inerente l’Accordo per la cessione del ramo d’azienda ” Monetica ” di UBIS

Posted on 25 Novembre 201628 Novembre 2016 By Claudio Voghera

Raggiunto l’accordo per la cessione del ramo d’azienda

PL CARDS MONETICA a SIA

Nel pomeriggio di mercoledì 23 novembre, è stato raggiunto l’Accordo per il trasferimento del ramo d’azienda PL CARDS di Ubis alla New.co P4CARDS, che al 01.01.2017 diventerà una società del gruppo SIA, a seguito della cessione dell’intero pacchetto azionario.

Questa cessione prevede, per la prima volta in UBIS, il trasferimento totale (e non più il 51%) ad un Gruppo che, a differenza delle passate “esternalizzazioni”, applica il CCNL del credito.

Il trasferimento riguarda 350 Lavoratrici/lavoratori nel perimetro europeo (Italia, Austria, Germania e Romania) di cui 224 in Italia.

Nell’ottica di garantire continuità, alla trattativa hanno partecipato, su specifica richiesta delle Organizzazioni Sindacali firmatarie, anche i rappresentanti del Gruppo SIA, benché la loro presenza non fosse prevista dalle normative in materia.

Dopo diverse giornate di intensa trattativa, con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare le Lavoratrici/tori, le OO.SS. hanno raggiunto un accordo migliorativo rispetto a quanto previsto dalle norme vigenti (art. 2112 c.c.).

L’accordo sottoscritto in data 23 novembre 2016 prevede:

  • l’applicazione del CCNL Credito, tempo per tempo vigente, anche per i neo assunti, e l’iscrizione all’ABI della New.co;
  • garanzie occupazionali di lungo periodo, articolate sino al 31 dicembre 2026, quindi per la durata decennale della commessa;
  • il mantenimento delle specifiche sedi operative nelle piazze di Verona, Brescia, Milano e Treviso;
  • l’impegno a valutare positivamente la conferma a tempo indeterminato, alla scadenza, del personale assunto con contratto di apprendistato;
  • il mantenimento degli Accordi di Ubis, fino al 31.12.2017: reperibilità, interventi programmati, orari di lavoro e turni del Customers Care (ex Quercia), fruizione dei riposi compensativi;
  • la possibilità di richiedere la liquidazione del TFR;
  • la monetizzazione delle ferie residue non godute (previsione valida solo per Aree Professionali e Quadri Direttivi);
  • la continuità delle coperture assicurative, attraverso la conferma delle attuali polizze o l’applicazione di coperture analoghe;
  • la salvaguardia dei trattamenti normativi ed economici, nonché l’ultrattività delle agevolazioni finanziarie, delle misure di welfare, del part time, del telelavoro;
  • la validità delle adesioni al piano esodi già esercitate;
  • prestazioni sanitarie erogate da Unica per tutto il 2017; successivamente la tematica sarà oggetto di accordo sindacale, tenendo anche conto che UniCredit si è resa disponibile a mantenere l’iscrizione a Unica in caso di richiesta da parte di P4Cards;
  • la regolamentazione delle modalità di copertura della contribuzione ai Fondi pensione;
  • la disponibilità di SIA ad aprire, nel corso del 2017, un percorso di verifica e confronto per la graduale integrazione delle Lavoratrici/tori della nuova società nel quadro normativo di riferimento applicato nel Gruppo SIA.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, pur riconfermando, anche nel testo dell’Accordo, la propria contrarietà alle operazioni di cessione di attività/esternalizzazioni – che nascono per contrarre i costi e fare cassa in una logica di breve periodo e che, anno dopo anno, stanno depauperando il “capitale umano” di Ubis, sottraendo competenze, esperienze e preziose professionalità formatesi nel corso degli anni – hanno raggiunto un positivo Accordo in grado di garantire adeguate tutele, garanzie e salvaguardie ai/alle Lavoratori/trici coinvolti.

Milano, 25.11.2016

La Delegazione Trattante
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unisin
Gruppo UniCredito

Il testo dell’accordo e le lettere scambiate tra UNICREDIT-SIA sono disponibili QUI

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario inerente il Credito su Pegno

Posted on 18 Novembre 201618 Novembre 2016 By Claudio Voghera

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

CREDITO SU PEGNO: dall’asta dei gioielli all’asta dei lavoratori……??

Nelle diverse sedi (e caveau) “blindatissimi” del Credito su Pegno in Italia, (Milano, Roma, Napoli, Palermo, Catania….) in questi giorni sono stati accompagnati i massimi dirigenti di una famosa casa d’asta austriaca che opera in Europa (Dorotheum). Con il preavviso di qualche giorno è stato, dall’azienda, comunicato ai responsabili delle strutture che tali visite erano di “natura commerciale”. Null’altro.

A fronte dei comprensibili timori dei Lavoratori per una possibile cessione dell’intero settore a una società privata che tutto è tranne una banca, nell’incontro con i vertici aziendali non si è avuta alcuna conferma né smentita. Nulla.

E’ altresì evidente che i colleghi sono molto preoccupati perché l’azienda sul territorio non ha spiegato in nessuna sede, per esempio, quali siano gli “scopi commerciali” nel “cronometrare” un’operazione di pegnorazione allo sportello da parte di una società che, a oggi, è una nostra concorrente nel settore delle aste.

La preoccupazione aumenta ancora di più, se pensiamo che il credito su pegno sia “una miniera d’oro”, non esiste contenzioso. Se il bene non è riscattato (restituzione della somma in prestito), sarà venduto all’asta (recuperando e guadagnando ancora di più sulla somma prestata) e se non è venduto, ha l’obbligo di acquisto il collega perito. Si percepisce perché fa gola a tanti possibili acquirenti italiani e stranieri, non solo banche.

Se questa società austriaca in tutta Italia ha ottenuto il permesso di “visionare” i nostri “gioielli”, guardare da vicino i nostri sistemi di sicurezza, studiare i nostri tempi lavorativi, dovrebbe esserci un protocollo d’intesa (scritto) dove qualcuno si è assunto la responsabilità di fare entrare a casa nostra degli estranei concorrenti, ma ne conosce e condivide bene le loro reali intenzioni.

Dispiace che tutto questo sia fatto mantenendo un assoluto riserbo (che in realtà non fa che aumentare legittimi dubbi, trasformando le paure in quasi dati certi ). In ogni caso l’azienda, ancora una volta, sta trattando il personale come delle “ commodities “ per cui sono anche i lavoratori e non i gioielli che sono messi all’asta … al migliore offerente?

Noi non dimentichiamo che il credito su pegno nasceva nel medioevo con i frati francescani che aiutavano i bisognosi, noi oggi non dimentichiamo che di fatto si pone come l’ultimo baluardo prima che la clientela in grave difficoltà possa cadere nella mani dell’usura. L’azienda pare andare oltre questo, riteniamo che la società austriaca intraveda solo una possibilità di “business”.

Ci piacerebbe essere smentiti, ci piacerebbe essere rassicurati, ci piacerebbe credere che l’azienda consideri il personale come un patrimonio da curare e proteggere e non invero alla pari di un monile d’oro dove a un “tot.” al chilo vendi il lingotto con tutto il perito, perdendo tutti gli anni di esperienza , dedizione, professionalità che in questo settore delicato i colleghi sono riusciti a realizzare in un difficile tessuto sociale.

“Venghino, signori, venghino….”

Milano, 18 novembre 2016

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN


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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Uni-Inform numero due – ottobre/novembre 2016.

Posted on 11 Novembre 201611 Novembre 2016 By Claudio Voghera
Uni-Inform numero due – ottobre/novembre 2016.

Numero 2 di Uni-Inform: UNICA COMPIE 10 ANNI, LA PREVENZIONE PUÒ SALVARTI LA VITA!, WELFARE E FISCO, 25 NOVEMBRE, PREVIDENZA E FONDI PENSIONE, PART TIME, A.D. 2016

Evidenza, UniInform

Focus on – edizione speciale di Uni-Inform – Novembre 2016

Posted on 3 Novembre 20163 Novembre 2016 By Claudio Voghera
Focus on – edizione speciale di Uni-Inform – Novembre 2016

Numero speciale della pubblicazione Uni-Inform che sviluppa alcune tematiche “calde” quali la nuova campagna di prevenzione di Uni.C.A., le novità del Conto Welfare e le Dimissioni Telematiche

Evidenza, UniInform

Comunicato unitario inerente i disservizi legati all’avvio della Procedura Sap – Questione ES-SSC

Posted on 31 Ottobre 20163 Novembre 2016 By Claudio Voghera

Le Segreterie Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCA Unisin

Gruppo UniCredit

Riportare SSC dentro il Gruppo prima che sia troppo tardi!!

Abbiamo ripetutamente denunciato, con molta forza, all’azienda le problematiche ed i disservizi derivanti dalla migrazione alla procedura SAP relativa all’amministrazione del personale in merito a: gestione dei dati anagrafici, permessi, ferie, prestazioni straordinarie, presenze/assenze, missioni, trasferte, autorizzazioni, benefit, welfare, gestione permessi legge 104, assegni familiari, indennità di cassa, borse di studio e tutte le voci variabili della retribuzione.

Ne sono prova evidente le migliaia di ticket aperti privi di risposta.

Tali carenze hanno avuto effetti negativi rispetto alla correttezza del cedolino stipendio del mese di ottobre, ben oltre l’impatto annunciato dalle comunicazioni aziendali. Tali problematicità devono essere superate rapidamente, ma non crediamo alla possibilità che lo siano nei tempi annunciati, data l’estensione delle anomalie e le falle riscontrate nelle procedure, che evidentemente non sono state testate prima del rilascio.

Chiunque, poi, ha avuto modo di sperimentare la scarsa immediatezza di inserimento e consultazione dei dati, a differenza delle versione precedente (fatta in casa!): la visione era globale con grafica e caratteri chiari e ben visibili, mentre ora i percorsi sono più lunghi e tortuosi.

La versione attuale, infatti, non consente di stampare, ne’ salvare le videate della propria situazione e i tempi di ricerca e di risposta sono lentissimi. Per non parlare della scarsa qualità in caso di utilizzo del tablet.

L’azienda, a fronte delle nostre rimostranze, ha risposto di “portare pazienza…”, che suona un po’ come una presa in giro…Viene, invece, spontaneo chiedersi:

CUI PRODEST?

Non ai lavoratori di EsSSC, non al personale di UniCredit, non ai clienti…

Ecco perché abbiamo chiesto all’azienda di ripensare la scelta che ha portato alla esternalizzazione del servizio ad HpEs Ssc (di cui UniCredit detiene il 49% del pacchetto azionario), nonché all’equilibrio di competenze tra la funzione Hr, totalmente deresponsabilizzata, e quella società. Quella scelta ha determinato uno scadimento progressivo del servizio reso al “cliente interno”, ad una distruzione di valore, qualità e competenze.

Dove stanno le responsabilità di queste scelte fallimentari? E chi paga?

La situazione non è davvero più tollerabile!

Milano 31 ottobre 2016

Le Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCA Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario inerente il primo incontro sulla cessione della “ Monetica “ di Ubis

Posted on 28 Ottobre 20163 Novembre 2016 By Claudio Voghera

La Delegazione Trattante Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UilCA-Unisin
Gruppo UniCredit

PRIMO INCONTRO PROCEDURA CARDS

Si è svolto oggi a Milano il primo incontro di Gruppo della procedura per la cessione delle Carte. L’operazione, come noto, si attua in due fasi: la prima prevede la costituzione di una newco all’interno del gruppo; la seconda vede la vendita della newco a SIA.

L’azienda ha illustrato le ragioni della sua scelta che risiedono principalmente nei cambiamenti che stanno avvenendo all’interno di quel settore, in particolare, l’emanazione di una delibera UE che abbassa le commissioni da euro 0,7 a 0,3 e che quindi rende meno redditizia l’attività, a meno di aumentarne notevolmente i volumi, ed è questa la ragione per la quale tutto il settore si sta concentrando attorno a pochi operatori specializzati.

Le attività che verranno cedute a SIA riguardano la gestione delle carte di credito/debito, la gestione delle apparecchiature ATM e POS e l’attività di gestione e supporto; restano escluse le attività di RTO (interfaccia UBIS con SIA) e il ticketing.

L’operazione riguarderà il servizio alle banche del gruppo di Italia, Austria e Germania e coinvolgerà anche colleghe/i in Romania, dove non c’è attività per la banca locale ma servizio integrato alla realtà veronese (contact center e dispute).

Nel perimetro Italia sono coinvolti 224 lavoratrici/tori:

  • VR 208
  • TV 7
  • BS 7
  • MI 2
  • BO 1

Nell’ambito dell’incontro, è stato evidenziato il percorso degli accordi che, nel tempo, abbiamo sottoscritto, coi quali abbiamo integrato le Lavoratrici/tori della ex Quercia all’interno del Gruppo, applicando il CCNL del credito, tutte le previsioni e le prassi, comprese le condizioni al Personale, di Gruppo, comprese le garanzie occupazionali di UBIS.

Abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad operazioni che portano fuori dal Gruppo attività e Lavoratrici/tori e sostenuto che la competizione con altri soggetti sulla digitalizzazione non si vince vendendo ad altri le attività più redditizie; abbiamo, inoltre, espresso tutte le nostre preoccupazioni circa il futuro e la strategicità di UBIS.

Nel merito della procedura, abbiamo affermato che le due fasi di questa operazione non possono essere separate e richiesto la presenza di SIA al tavolo delle trattative.

Ci siamo riaggiornati al 9 e 10 novembre.

Vi terremo costantemente informati.

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Uni-Inform numero uno – settembre/ottobre 2016.

Posted on 18 Ottobre 201618 Ottobre 2016 By Claudio Voghera
Uni-Inform numero uno – settembre/ottobre 2016.

Numero 1 della pubblicazione Uni-Inform giornalino in formato digitale redatto dalla FABI Unicredit

Evidenza, UniInform

AD PERSONAM…ANCORA NON CI SIAMO!

Posted on 12 Ottobre 201619 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

AD PERSONAM…ANCORA NON CI SIAMO!

La preannunciata intenzione da parte di UniCredit di procedere, in occasione del prossimo aumento retributivo previsto dal CCNL vigente, all’assorbimento, per la quota corrispondente, degli ad personam assorbibili rappresenta uno schiaffo, l’ennesimo, ai lavoratori, di cui certamente non si sentiva il bisogno.

L’iniziativa unitaria che abbiamo intrapreso con la lettera recapitata il 7 ottobre ha già avuto l’effetto di un modesto ridimensionamento che giudichiamo, però, del tutto insoddisfacente.

Infatti, l’azienda ha comunicato che procederà ad assorbire gli ad personam assorbibili limitatamente al seguente personale:

  • · Aree Professionali con RAL superiore al trattamento tabellare base (senza scatti) spettante a un QD1;
  • · Quadri Direttivi con RAL (Retribuzione Annua Lorda) superiore al trattamento tabellare previsto dal CCNL per il medesimo livello retributivo, maggiorato di un importo pari a sette scatti di anzianità.

Non saranno invece toccati gli ad personam di natura collettiva conseguenti agli accordi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali in occasione delle varie operazioni di fusione/integrazione di ex banche.

Ricordiamo che:

  • è la prima volta che UniCredit dichiara di voler procedere all’assorbimento di emolumenti che, per quanto individuali, sono da considerare consolidati perché spesso concordati da molto tempo;
  • si usa un aumento riveniente dalla contrattazione, e quindi valida per tutti, per ridurre lo stipendio di alcuni;
  • molti di questi “ad personam” sono stati concordati a seguito della richiesta, da parte aziendale, a ricoprire ruoli per i quali, in altri casi, era stato concesso un grado superiore oppure per compensare trasferimenti in sedi disagiate;
  • tale assorbimento azzera per gli interessati la già minima dinamica salariale, volta al mero recupero dell’aumento del costo della vita.

Questo provvedimento, che arriva dopo le dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi dal nuovo management, tese a creare un clima di partecipazione e coinvolgimento di tutti i lavoratori, smentisce con i fatti tutte quelle parole; lo riteniamo, inoltre, totalmente inopportuno alla vigilia di una stagione che comincerà con la presentazione del nuovo Piano Industriale e richiederà il pieno coinvolgimento di tutte le forze presenti in UniCredit.

Il fatto che altri Istituti applichino da tempo tale procedura non crediamo debba essere preso ad esempio da UniCredit, un gruppo nel quale le relazioni industriali, a volte in discontinuità con quanto concordato in altre realtà aziendali, si sono dimostrate negli anni particolarmente proficue.

A tutto ciò va aggiunto che la decisione di UniCredit, qualora fosse applicata, si presterebbe, in molti casi, ad essere oggetto di controversie.

Infine, ci riesce francamente incomprensibile come, per risparmiare pochi milioni di euro, si possa creare tensione all’interno dell’azienda tra i colleghi.

Tali cifre, inoltre, se rapportate a stipendi, bonus e buonuscite di un top management dimostratosi non sempre all’altezza della situazione, o a faraoniche consulenze rivelatesi spesso controproducenti, danno il senso compiuto della iniquità della manovra annunciata.

Milano, 12 ottobre 2016

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: PROCEDURA “Resy”: un supporto per rendere più efficace la formazione on line

Posted on 12 Ottobre 201613 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

PROCEDURA “Resy”: un supporto per rendere più efficace la formazione on line

Lo scorso 1 febbraio sono state rese operative le disposizioni sulle nuove linee guida inerenti modalità e strumenti per la fruizione della formazione on line.

Poiché riteniamo la formazione centrale per lo sviluppo e l’aggiornamento professionale di ognuno di noi, dopo una lunga trattativa, abbiamo concordato con l’Azienda una serie di modalità attraverso le quali poter fare formazione vera e non solo formale.

Ricordiamo che, sulla base dell’accordo sottoscritto nel mese di dicembre 2015:

  • La formazione on line si effettua in postazioni collocate in “ambiente protetto”;
  • Per “ambiente protetto” si intendono postazioni in grado di assicurare la necessaria riservatezza, che non abbiano alcun impatto operativo diretto con l’utenza, da individuare all’interno della abituale sede di lavoro o in quella situata nelle immediate vicinanze;
  • Ove presenti, sono da utilizzare postazioni appositamente dedicate denominate “Learning on-line work station”, che devono rispondere pienamente alle caratteristiche di ambiente protetto;
  • Le Learning on-line work station sono:
    • individuate con il codice OW e prenotabili attraverso l’applicativo denominato “Resy”;
    • riconoscibili attraverso un cartello di avviso posto sul pc o come avviso di screen saver;
    • munite delle dotazioni tecnologiche necessarie al corretto svolgimento del corso (ad esclusione delle cuffie che sono da considerare come dotazioni personali).

La nuova procedura permette quindi, attraverso la programmazione della fruizione dei corsi concordata con il proprio Responsabile, di dedicarsi, per un determinato numero di ore o per la giornata intera, esclusivamente all’istruzione, senza il disturbo proveniente dall’ambiente normale di lavoro.

L’Azienda ha provveduto a istituire, in diverse città, locali appositamente adibiti a questo scopo. E’ possibile prenotare detti locali a portale attraverso la procedura RESY, che, seppure ancora incompleta, oggi permette la prenotazione delle sale dedicate in 16 sedi.

Nell’impegnarci a monitorare la situazione e il rispetto degli impegni presi, nonchè l’ulteriore implementazione della procedura RESY, Vi invitiamo, affinchè la formazione on line possa essere davvero efficace, ad utilizzare con costanza questi strumenti che sono stati messi a disposizione, segnalandoci eventuali difficoltà o disfunzioni rispetto a quanto concordato.

Milano, 12 ottobre 2016

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

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