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Categoria: Evidenza

UBIS: Comunicato unitario incontro 4 ottobre 2016

Posted on 10 Ottobre 201611 Ottobre 2016 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario incontro 4 ottobre 2016

Il giorno 4 ottobre 2016 si è svolto un incontro tra le Segreterie di Coordinamento Sindacali di UBIS e la Delegazione aziendale.

In premessa alla suddetta riunione le OO.SS. hanno formulato una dichiarazione con la quale, riprendendo le motivazioni alla base della mobilitazione e dello Sciopero dei/delle Lavoratori/trici di UBIS del 9 settembre scorso, hanno ribadito con fermezza la posizione di assoluta critica nei confronti delle scelte strategiche ed operative compiute dal top management, con particolare riferimento alla decisione di procedere alla esternalizzazione della PL Cards.

Per le scriventi OO.SS. questa operazione di esternalizzazione, insieme alle precedenti di ES SSC – ABAS – V/TS, nei confronti delle quali abbiamo nuovamente espresso la nostra più ferma contrarietà, rimane in cima alla lista dei gravi errori che l’azienda sta compiendo svendendo pezzi importanti di UBIS.

In questa fase in cui i nuovi vertici del Gruppo stanno elaborando una revisione profonda del Piano Strategico, di cui al momento non si conoscono gli esiti, abbiamo sottolineato l’urgente necessità d’incontrare una Delegazione aziendale, composta da chi realmente decide le strategie di UBIS, al fine di poter ricevere precisi chiarimenti/comunicazioni sul futuro ruolo di UBIS all’interno del Gruppo e rappresentare le nostre posizioni in merito ai seguenti punti :

– Caratteristiche delle linee guida per UBIS nell’ambito del nuovo Piano Industriale che sarà oggetto di presentazione il prossimo 13 dicembre

– Aggiornamenti in merito alle dichiarazioni effettuate dal management aziendale in occasione dell’incontro Annuale relativamente all’avvio di studi di fattibilità concernenti ristrutturazioni ed esternalizzazioni.

Da troppo tempo ci raccontano che UBIS è un’asset importante per il Gruppo, salvo poi azzerare gli investimenti su Back Office e Real Estate, esternalizzare centinaia di colleghi e sistematicamente affidare importanti progetti informatici alle ‘solite’ consulenze esterne (sia per la componente operativa che per quella strategica).

E’ arrivato il momento di avere risposte chiare e puntuali rispetto a tali problemi, che denunciamo con forza da anni, senza però trovare da parte aziendale una reale volontà di affrontarli.

Non possiamo più tollerare che ci si nasconda sempre dietro concetti generici, adducendo continuamente come scuse la globalizzazione e il libero mercato, vedendo poi nella realtà applicati modelli aziendali e politiche commerciali che si sono ampiamente dimostrate perdenti, sia in termini di risultati economici che di sostenibilità sociale.

Nella seconda parte dell’incontro l’azienda ci ha presentato diverse riorganizzazioni nell’ambito delle PL CFO, SL ICT, BL GES ed altre; riassumendo quanto comunicatoci, il tratto importante comune a tutte è che non vi saranno spostamenti geografici dei colleghi e tutti continueranno a svolgere la loro attività attuale, seppure all’interno di strutture con denominazione modificata, o che riporteranno a livelli gerarchici superiori diversi.

Abbiamo sottolineato l’importanza che tutti i colleghi coinvolti da tali processi riorganizzativi vengano opportunamente informati, in apposite sessioni, dei razionali operativi che hanno determinato tali scelte, con l’evidenza delle novità che i nuovi modelli di lavorazione comporteranno nell’ambito del ciclo produttivo.

Abbiamo espresso con determinazione le nostre perplessità su queste ennesime riorganizzazioni che modificano, schiacciano e spostano uffici e strutture gerarchiche, con motivazioni spesso contraddittorie che troppe volte vengono smentite successivamente, o che addirittura celano l’intenzione di preparare altre uscite di Lavoratori e Lavoratrici da UBIS.

A proposito di incoerenze strategiche e di aggravio di costi, abbiamo stigmatizzato il fatto che per la gestione dei nuovi processi “Big Data”, UBIS/Unicredit, che è proprietaria di tali dati, a seguito della scelta di esternalizzare il data center, debba di fatto pagare per riavere i propri dati da V-TS.

Ci è stato successivamente illustrato un progetto pilota riguardante la “robotizzazione” di alcuni processi operativi delle Tesorerie, attraverso la sperimentazione di una soluzione informatica di automazione delle lavorazioni, guarda caso affidata all’ennesima consulenza esterna; riteniamo non fosse necessario appaltare all’esterno questa progettazione, poiché all’interno di UBIS ci sono le adeguate competenze per poter realizzare tali programmi, definiti in maniera roboante per giustificarne l’appalto ed i costi. L’azienda ha affermato che nelle Tesorerie vi saranno quasi 100 uscite per gli esodi già programmati,

L’obiettivo dichiarato della robotizzazione è quello di ridurre il numero di colleghi da convogliare in quegli uffici per sostituire gli esodati.

Questo ci supporta nell’affermare, come in passato, che in UBIS non ci sono veri ‘esuberi’ di personale, intesi come colleghi che non hanno un lavoro da svolgere, ma solo la necessità aziendale di riduzione dei costi, con successivi aggiustamenti ‘ex post’ delle lavorazioni da svolgere.

Nell’ambito della riunione abbiamo rappresentato all’azienda la situazione ancora critica riguardante i recuperi dei “riposi compensativi” che, nonostante la forte riduzione del pregresso, registra la permanenza di un numero significativo di giornate che si sono accumulate a causa del continuo ricorso aziendale ai week end lavorativi. Abbiamo ribadito con fermezza all’azienda che tali permessi debbono rimanere nella piena disponibilità dei colleghi anche nel caso non fosse possibile fruirne entro il corrente anno.

Milano, 10 ottobre 2016

Le Segreterie di Coordinamento di UBIS
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL CREDITO – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Posted on 6 Ottobre 201610 Ottobre 2016 By Claudio Voghera
Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Con lo stipendio di ottobre è prevista l’erogazione della prima delle tre trance (le prossime nel 2017 e  nel 2018) nelle quali è stato suddiviso l’aumento di stipendio concordato con l’ultimo rinnovo del CCNL di categoria.

Un aumento sul quale hanno certamente pesato le dinamiche di una trattativa tra le più complesse degli ultimi decenni, ma che rappresenta in ogni caso un elemento economicamente tangibile, in un panorama, almeno per quanto riguarda il Gruppo Unicredit, dove l’abnegazione, il senso di responsabilità e gli sforzi dei lavoratori e delle lavoratrici non ricevono da troppo tempo adeguati riconoscimenti da parte aziendale.

A quanto pare, però, anche questa volta l’azienda non intende smentirsi.

Pochi giorni fa Unicredit ha comunicato alle OO.SS. la sua decisione UNILATERALE di procedere all’assorbimento degli “ad personam assorbibili” per l’importo pari all’aumento derivante dal CCNL.

In poche parole, chi riceve dall’azienda un assegno “assorbibile” per accordo personale singolarmente stipulato, non avrà alcun beneficio economico dall’aumento previsto.

Non possono invece rientrare in questa dinamica gli importi rivenienti da accordi collettivi sindacali, quali ad esempio quelli  derivati  dall’armonizzazione dei diversi trattamenti economici all’interno del Gruppo.

Se è vero che l’azienda può decidere di assorbire ciò che, per definizione, risulta “assorbibile”, è altrettanto vero che, finora, MAI Unicredit aveva ritenuto di privare i propri dipendenti con ad personam – e quindi assegnatari di riconoscimenti economici concessi, in molti casi, al posto di meritate promozioni – degli aumenti derivanti da contratto nazionale.

Per l’ennesima volta Unicredit smentisce nei fatti quell’attenzione al dipendente che, a parole, tanto proclama di avere.

Su questa deprecabile e non condivisa decisione aziendale stiamo effettuando tutti gli approfondimenti del caso e valuteremo le eventuali, opportune azioni conseguenti, nella tutela dei colleghi e delle colleghe.

Milano, 06/10/2016

LA SEGRETERIA DI COORDINAMENTO FABI
GRUPPO UNICREDIT

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato Segreterie Nazionali – INCONTRO IN ABI DEL 5 OTTOBRE

Posted on 5 Ottobre 201613 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

VERTENZA NAZIONALE SU PRESSIONI COMMERCIALI

INCONTRO IN ABI DEL 5 OTTOBRE

Nella giornata di mercoledì 5 ottobre si è aperto ufficialmente il confronto in ABI sul tema Politiche commerciali e Organizzazione del lavoro, così come da noi richiesto prima dell’estate, a fronte della forte denuncia da parte dei lavoratori di un aumento esponenziale delle pressioni commerciali e del peggioramento del clima lavorativo.

In premessa queste OO.SS. hanno richiesto ad ABI e ai suoi massimi esponenti di prendere le distanze pubblicamente dal susseguirsi di dichiarazioni, per noi inaccettabili, del Governo e di Banca d’Italia, tendenti a rimarcare la presenza nel nostro settore di numeri importanti di esuberi.

Questo al fine di evitare inutili e pericolose drammatizzazioni e impegnare il Governo a risolvere piuttosto il problema principale delle sofferenze bancarie, così come a ricercare modalità per contribuire al sostegno dell’occupazione nel settore, che fino ad oggi non ha fruito di alcun aiuto economico pubblico.

Le OO.SS., a seguire, hanno ribadito con chiarezza che le banche devono riconquistare la fiducia dei risparmiatori e per farlo devono assumere impegni stringenti con i lavoratori e le OO.SS. su politiche di vendita responsabili e sostenibili e mettere fine alle pressioni commerciali indebite. I comportamenti e le pratiche delle banche che alterano la dignità del lavoro e il rispetto verso il cliente devono essere identificate e sanzionate.

Queste OO.SS. hanno richiesto pertanto di arrivare a sottoscrivere un accordo nazionale di settore che individui linee guida di comportamento etico e rispettoso di tutta la normativa esistente da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire dalle indicazioni decise e impartite dal top management, linee guida a cui le banche devono attenersi. Tale accordo deve prevedere regole chiare di comportamento, confronto sull’organizzazione del lavoro e sulla qualità dei prodotti, tutela piena agli impiegati in caso di controversie, formazione finalizzata e informazione trasparente e semplificata, negoziazione degli incentivi alle vendite non più unilaterali, ma legati ad obbiettivi sostenibili, anche qualitativi, di medio e lungo termine.

L’accordo per essere utile deve contenere, ad avviso di queste OO.SS., sanzioni alle banche che non rispettano gli impegni e attuano comportamenti non sostenibili. Per questo abbiamo richiesto un Osservatorio od una Commissione Nazionale che abbia vari compiti, tra cui monitorare la situazione, essere riferimento per segnalazioni provenienti dalle lavoratrici e dai lavoratori, assumere decisioni per risolvere le varie criticità, valutare le banche inadempienti e le relative sanzioni.

Questo organismo assume a nostro avviso valore anche per la sua portata in termini di deterrenza rispetto a pressioni e comportamenti impropri verso lavoratori e clientela e potrebbe eventualmente operare anche rapportandosi a entità terze, come ad esempio le associazioni consumatori.

Sul primo punto rappresentato da queste OO.SS. l’ABI ha riconfermato l’attenzione di tutta la categoria verso l’occupazione nel settore, ricordando le considerazioni del Presidente di ABI Antonio Patuelli, non ultime le dichiarazioni espresse a una iniziativa pubblica, alla presenza del Presidente della Repubblica, con le quali Patuelli ha contestato al D.G. di Banca d’Italia i dati negativi sulla condizione delle banche italiane rispetto a quelle europee.

Per quanto riguarda il tema delle pressioni commerciali la delegazione ABI, pur sottolineando le diversità esistenti tra le parti su alcuni dei contenuti da noi proposti, ha convenuto sulla volontà comune di ricercare le condizioni per sottoscrivere entro l’anno un accordo di settore.

Si è istituita pertanto una commissione tecnica che dovrà approfondire tutti gli elementi necessari per la stesura di un accordo, aggiornandoci ad un successivo incontro da tenersi a novembre.

Sarà determinante come sempre il coinvolgimento ed il sostegno di tutti i lavoratori e le lavoratrici agli obbiettivi che tutto il sindacato ha unitariamente proposto.

Roma, 5 ottobre 2016

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

Giornalino Uni-Inform numero zero agosto/settembre 2016

Posted on 22 Settembre 201626 Settembre 2016 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero zero agosto/settembre 2016

Pubblicato il Numero 0 del magazine di informazione redatto dalla FABI del Gruppo Unicredit

Evidenza, UniInform

Comunicato unitario sulla People Survey

Posted on 21 Settembre 201623 Settembre 2016 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

PEOPLE SURVEY: UN’OCCASIONE PER DIRE CIO’ CHE PENSIAMO

Il 20 settembre UniCredit ha lanciato una nuova people survey che terminerà l’11 ottobre ed è articolata in 23 domande.

Questa iniziativa, non concordata con le organizzazioni sindacali, ma di esclusiva emanazione aziendale, non è nuova e, nelle domande e nelle modalità, sta sostanzialmente nel solco di analoghi sondaggi precedenti. E’ una ricerca timida e che vola troppo alto, senza andare a fondo dei reali problemi organizzativi. Tuttavia, arriva in coda ad una serie di dichiarazioni del nuovo A.D. Jean Pierre Mustier, e, successivamente, del nuovo direttore generale Gianni Franco Papa, che parrebbero voler ascoltare maggiormente i lavoratori di UniCredit.

Ancora non sappiamo quali siano i reali intendimenti dei nuovi vertici sul coinvolgimento di tutti i lavoratori nella costruzione della banca del presente, del futuro prossimo e di quello remoto. I prossimi mesi cominceranno a darci delle risposte. La prima di queste potrebbe venire dall’effettiva considerazione in cui verranno tenuti i consigli che in prima persona l’Amministratore Delegato del gruppo UniCredit chiede a tutti i suoi colleghi.

Ci si chiede, tra le altre cose, se si consiglierebbe UniCredit come un buon posto di lavoro, se le persone sono valorizzate, o se si ha la possibilità di crescere professionalmente.

Noi, che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi come vanno davvero le cose, non avremmo bisogno di alcun sondaggio per saperlo. Suona un po’ come una provocazione. Tuttavia accettiamo la sfida e rispondiamo.

Siamo sinceri e utilizziamo gli spazi liberi di opinione per spiegare come andrebbe organizzato il lavoro, come e dove intervenire per renderlo più efficiente, più produttivo. Diciamo loro anche come dovrebbe essere più corretto, più giusto, più umano. Come non si possa lavorare costantemente sotto organico e mantenere una qualità elevata della produzione. Come la sicurezza sia costantemente a rischio. Come la formazione non sia davvero fruibile. Come le riunioni di lavoro debbano essere fatte esclusivamente durante le ore lavorative Come vada garantito il diritto alla disconnessione perchè c’è una vita oltre UniCredit. Come il rispetto degli accordi, in primis quello sulle vendite responsabili, costituisca elemento imprescindibile.

Facciamo sentire la nostra voce

Facciamo conoscere le nostre opinioni

Facciamoci parte attiva del cambiamento

Cogliamo questa opportunità di comunicazione con l’azienda

Compiliamo la people survey in maniera costruttiva, chiara e senza remore

per dire quello che pensiamo e come viviamo in questa azienda

Dalla considerazione in cui verranno davvero tenute le nostre risposte cominceremo a capire se davvero qualcosa sta cambiando.

O se ancora una volta si finge di cambiare per non cambiare nulla.

Milano 21 settembre 2016

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: COMUNICATO SCIOPERO

Posted on 1 Settembre 20165 Settembre 2016 By Claudio Voghera
UBIS: COMUNICATO SCIOPERO

Le OO.SS. di UBIS hanno dichiarato Sciopero nazionale di tutti/e i Lavoratori e Lavoratrici di UBIS per l’intera giornata di venerdì 9 settembre, contro i progetti di esternalizzazione

Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Dichiarazioni Unicredit European Works Council

Posted on 1 Agosto 201620 Dicembre 2016 By Claudio Voghera
Dichiarazioni Unicredit European Works Council

Il 29 luglio il Select Committee dell’ UniCredit European Works Council ha incontrato il nuovo amministratore delegato del gruppo, Sig. J.P. Mustier. Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato ha illustrato a tratto generale le linee che guideranno la profonda revisione strategica e organizzativa del Gruppo

CAE, Evidenza

UBIS: BASTA!!!

Posted on 28 Luglio 20165 Settembre 2016 By Claudio Voghera
UBIS: BASTA!!!

B A S T A ! ! !

Le Lavoratrici/tori di UBIS stanno vivendo una situazione di grande preoccupazione e di tensione a causa della confermata esistenza di un progetto in fase molto avanzata riguardante la vendita a soggetti esterni al Gruppo delle attività e delle Lavoratrici/tori del comparto “Carte’ e del riavviarsi del Progetto Newton.

L’Azienda nell’ambito del recente “Incontro Annuale” ha annunciato che ha dato l’avvio a una serie di studi di fattibilità propedeutici all’esternalizzazione di ulteriori rami d’azienda, riguardanti l’intero perimetro delle attività di UBIS con lo scopo di valutare tutte le possibilità offerte dal mercato.

E’ l’ennesima deprecabile manovra di corto respiro alla spasmodica ricerca del feroce abbattimento dei costi, che si concretizza attraverso ulteriori espulsioni dal Gruppo di colleghe/i: esternalizzazioni che nel corso degli ultimi anni hanno visto, considerando il solo perimetro italiano, la fuoriuscita di circa 1200 Lavoratrici/tori senza aver creato valore aggiunto al Gruppo e che ad oggi stanno evidenziando tutte le criticità denunciate da queste OO.SS.

Queste operazioni si sommano, nella loro estrema criticità, allo spropositato ricorso alla consulenza esterna anziché al Personale interno, alla dichiarata volontà di non investire nei settori Back-Office e Real Estate, alla prospettiva di trasformare UBIS, società creata per garantire e migliorare i livelli di servizio, a mero strumento di interfaccia verso società esterne, con relativo incremento dI costi nel tempo e con degrado della qualità offerta.

In quest’ottica le recenti dichiarazioni contenute nel comunicato stampa relativo all’insediamento del nuovo A.D. del Gruppo, J.P.Mustier, riguardanti i prospettati tagli aggiuntivi dei costi e l’intenzione di valutare tutti gli asset – nessuno escluso – al fine di una eventuale dismissione per fare cassa a breve, aggiungono per tutte le Lavoratrici/tori del Gruppo forti elementi di preoccupazione.

Deprechiamo il progetto aziendale che, anziché sfruttare il patrimonio interno di competenze e professionalità delle Lavoratrici/tori quale leva per costruire progetti di business e di reale rilancio di UniCredit a livello nazionale ed europeo, distrugge e smembra la struttura del Gruppo.

Le Lavoratrici/tori hanno già pagato un pesante prezzo anche in termini di riduzione dei livelli occupazionali: non si possono chiedere ulteriori sacrifici!

Il rilancio del Gruppo non deve passare solo attraverso il taglio dei costi del personale.

Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a esternalizzazioni e delocalizzazioni.

Siamo decisi a mettere in campo azioni di mobilitazione e protesta, compreso lo Sciopero.

Pertanto è stata attivata dalle Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS la procedura prevista dalle normative vigenti in materia di sciopero.

Milano, 28 Luglio 2016

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo e le Segreterie di Coordinamento di UBIS
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL CREDITO – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato inerente la nomina del nuovo A.D. del Gruppo e lo scenario delineato dal C.d.A. di ieri

Posted on 12 Luglio 201614 Luglio 2016 By Claudio Voghera

Le Segreterie di Coordinamento Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-UGL Credito-UilCA-Unisin
Gruppo UniCredit

Non possono pagare i Lavoratori/trici scelte sbagliate
E’ necessario ripartire dal dialogo sociale

Ieri il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha confermato la nomina di Jean Pierre Mustier quale Amministratore Delegato del Gruppo, mettendo così fine al clima di incertezza che ha creato notevoli danni economici, di immagine e reputazionali.

Il comunicato stampa che accompagna la comunicazione parla di “una profonda revisione strategica” che riguarderà tutti i settori della banca e indica quali sono gli obiettivi da perseguire: il rafforzamento del capitale, il miglioramento della redditività, una più attenta valutazione del rischio, la generazione di valore per gli stakeholders.

Tali obiettivi potranno essere condivisi da queste Organizzazioni Sindacali se si affronterà, con reciproca responsabilità, il problema di come si intendano perseguire gli obiettivi dichiarati. Se si sceglie la strada di intervenire sull’eliminazione delle diseguaglianze, sui privilegi, sulle duplicazioni, sugli sprechi – a partire dalle spese rappresentate dalle costosissime consulenze esterne – investendo sullo sviluppo, valorizzando il patrimonio umano e professionale e salvaguardando l’occupazione; oppure se si vuole intraprendere la strada del taglio drastico dei costi del Personale, azzerando il confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Sarà altresì fondamentale valutare il contributo che un Gruppo “sistemico”, quale è UniCredit, intende fornire al rilancio dell’economia del Paese in termini di sostegno alle imprese e di corretta gestione del risparmio.

Così come confermiamo la nostra totale contrarietà, e quindi contrasteremo, ogni ipotesi di cessione di asset e di Personale all’esterno del Gruppo.

In tutti questi anni il contributo in termini di sacrifici e di impegno dei Lavoratori/trici e delle Organizzazioni Sindacali del Gruppo è stato fondamentale, per superare i drammatici momenti di crisi.

La responsabilità delle scelte sbagliate ricade interamente sul top management.

L’alto livello e la qualità degli accordi sottoscritti sono gli elementi che, più di altri, hanno funzionato in questi anni, il rispetto dei quali deve essere considerato essenziale per il rilancio del Gruppo.

La storia delle Relazioni Sindacali di questo Gruppo ha dimostrato che il dialogo sociale è l’unico metodo in grado di garantire la risoluzione dei problemi e la gestione delle ricadute delle scelte imprenditoriali. E’ da qui che è necessario ripartire.

Milano 12 luglio 2016

Le Segreterie di Coordinamento
Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-UGL Credito-UilCA-Unisin
Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Dichiarazione di solidarietà EWC e TUA alle lavoratrici e lavoratori tedeschi

Posted on 7 Luglio 20167 Luglio 2016 By Claudio Voghera
Dichiarazione di solidarietà EWC e TUA alle lavoratrici e lavoratori tedeschi

SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI TEDESCHI

La Trade Union Alliance di Unicredit ed il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit danno forte sostegno alle azioni del Sindacato Ver.Di e dei Lavoratori in Germania nella loro lotta per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro dei dipendenti delle Banche tedesche. I Lavoratori e le Lavoratrici tedeschi/e sono in questi giorni in sciopero contro le posizioni assunte dai datori di lavoro che puntano a ridurre diritti e certezze.
Noi siamo dalla vostra parte nella difesa del diritto ad avere una corretta ed adeguata contrattazione collettiva nazionale!

In questi giorni i datori di lavoro stanno attaccando questo diritto. Per questa ragione è importante ribadirvi che la vostra azione ha tutta la nostra forte solidarietà ed il nostro sostegno.

Milano, 5 Luglio 2016

Trade Union Alliance of Unicredit
Unicredit European Works Council

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