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Categoria: Evidenza

Comunicato unitario delle OO.SS. Gruppo UniCredit inerente l’incontro del 4 luglio – casi particolari

Posted on 5 Luglio 20166 Luglio 2016 By Claudio Voghera

Segreterie Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UILCA-Unisin Gruppo UniCredit

Incontro della Delegazione di Gruppo del 4 luglio 2016

Casistiche particolari di accesso al Fondo di

Solidarietà fino a 60 mesi

Ieri 4 luglio è stata raggiunta un’intesa interpretativa relativa agli aspetti applicativi delle “casistiche particolari” di richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà parte Straordinaria, per un periodo fino a 60 mesi, contenuta nella Raccomandazione posta in calce all’ art. 2 dell’Accordo 5 febbraio 2016.

Il numero delle richieste accoglibili già da quest’anno sarà 60 (10 in più rispetto a quanto contenuto nell’Accordo 5 febbraio).

Di questi:

a) 20 saranno individuati da una graduatoria tra i dipendenti non vedenti e/o sordomuti (secondo le disposizioni di legge);

b) 20 saranno individuati da una graduatoria tra i dipendenti con invalidità superiore al 74%;

c) 20 saranno individuati da una graduatoria dei dipendenti che abbiano nel proprio nucleo famigliare uno o più componenti con le medesime caratteristiche delle due fattispecie precedenti e per le quali siano riconosciute le previsioni della Legge 104/92.

Per nucleo famigliare si intende coniuge/partner (approccio definito nel protocollo sui Nuovi Modelli di Famiglia del 13 aprile), e/o figli.

In via eccezionale e subordinata, rispetto a coniuge/partner e/o ai figli/e, viene considerato famigliare anche il genitore convivente con totale e permanente invalidità lavorativa che assuma connotazione di gravità, ai sensi dell’art 3 comma 3 della legge 104/92 con invalidità al 100%, e necessità di assistenza continuativa. In tal caso è obbligatoria la fruizione dell’intera aspettativa retributiva prevista dalla legge 104/92.

In caso di richieste superiori ai posti disponibili verranno adottati i seguenti criteri di priorità:

1. maggiore percentuale di invalidità per i casi b) e c);

2. maggiore vicinanza alla pensione;

3. maggiore età anagrafica;

4. maggiore anzianità di servizio.

Potranno presentare domanda anche coloro che hanno già aderito alla 2° fase del piano strategico 2018 (fondo 36 mesi).

Tutti coloro che usufruiranno del trattamento del Fondo per un periodo superiore ai 36 mesi non avranno diritto all’incentivo all’esodo di 3,5 mensilità aggiuntive, ad eccezione di coloro che all’interno del periodo di copertura del Fondo Straordinario usufruiranno dell’intera aspettativa retribuita prevista dalla legge 104/92. In ogni caso il dipendente ha l’obbligo di richiedere tutte le maggiorazioni contributive eventualmente spettanti relativamente al suo grado di invalidità.

Iter di presentazione delle domande

I dipendenti interessati dovranno presentare una manifestazione di interesse inviando il modulo, corredato dalla documentazione a supporto, che verrà messo a disposizione dei dipendenti entro il mese di luglio, ad una casella e-mail dedicata.

Le domande verranno raccolte nell’arco di due mesi, con data ultima 30 settembre 2016.

In caso di superamento dei 60 posti disponibili l’azienda si è impegnata a valutare ulteriori domande in graduatoria nella successiva fase di verifica delle altre domande in sospeso relative alla seconda fase del Piano Strategico 2018.

L’obiettivo comune, stante il numero contenuto delle richieste accoglibili, è stato quello di individuare criteri oggettivi, trasparenti ed incontestabili di priorità in relazione alla gravità delle condizioni personali e/o famigliari.

Milano 5 luglio 2016

Segreterie di Coordinamento
Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UILCA-Unisin
Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato dei Consiglieri Elettivi in Uni.C.A. – votazioni per approvazione del Bilancio 2015

Posted on 5 Luglio 20166 Luglio 2016 By Claudio Voghera
Comunicato dei Consiglieri Elettivi in Uni.C.A. – votazioni per approvazione del Bilancio 2015

Care Associate e Associati  alla Cassa Uni.C.A

Come ogni anno, dal 4 luglio al 15 luglio 2016, siamo chiamati a esprimerci sul Bilancio della Cassa, bilancio che non è solo un insieme di numeri ma che dà conto di come vengono utilizzate le vostre risorse, messe a disposizione del CdA di UniC.A.

Come Consiglieri da voi eletti abbiamo lavorato anche nel 2015 avendo presente il vostro interesse e quello dei vostri familiari e contemperando questi con la necessità di “far quadrare il bilancio”.

Le risorse non sono infinite e con la diligenza del buon padre / madre di famiglia abbiamo speso quanto era utile spendere e abbiamo accantonato qualcosa di più degli altri anni, in previsione di tempi che forse non si preannunciano dei più floridi.

Abbiamo anche nel 2015 finanziato la prevenzione e accantonato per la campagna che organizzeremo anche per il 2016, ben consapevoli di aver aiutato non pochi colleghe e colleghi e associati in genere a scoprire in tempi davvero utili delle patologie gravi.

A inizio di quest’anno abbiamo rinnovato i Piani Sanitari migliorandone i contenuti pur mantenendo i costi inalterati.

Le riserve disponibili, accantonate per future attività associative, consentiranno di affrontare con maggior serenità e disponibilità anche i rischi conseguenti ad imprevisti ed ad eventuali revisioni dei costi assicurativi

Sappiamo che anche la nostra attività come consiglieri e l’attività della cassa UniC.A può essere migliorata e portare a benefici ulteriori.

Anche per questo vi chiediamo di partecipare alla votazione del bilancio e al prossimo sondaggio (se preferite “survey”) con il quale ogni anno ci piace raccogliere le vostre opinioni, critiche e riflessioni.

Il percorso per votare è il seguente:

Portale di Gruppo>news ed eventi>Uni.C.A votazione per approvazione del bilancio

Milano 05/07/2016

I Consiglieri di parte elettiva del CdA di Uni.C.A

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Evidenza, Uni.C.A.

UNICREDIT: PRIMO INCONTRO DI TRATTATIVA SUGLI INQUADRAMENTI

Posted on 1 Luglio 20164 Luglio 2016 By Claudio Voghera

PRIMO INCONTRO DI TRATTATIVA SUGLI INQUADRAMENTI

Si è aperta a Milano il 15 giugno scorso la trattativa sugli inquadramenti. Si è trattato di un primo incontro a carattere ricognitivo. Sono in corso di definizione le date per i successivi appuntamenti previsti per la metà di luglio. Non è la prima volta che affrontiamo questa problematica, in merito alla quale in passato, a causa della rigidità aziendale su alcuni aspetti particolarmente significativi, non è stato possibile pervenire ad un accordo.

L’Azienda ha illustrato le proprie considerazioni, secondo alcuni principi che dovranno riguardare il merito della trattativa.

Il primo riguarda la questione costi. UniCredit dichiara numero di quadri direttivi molto elevato sia in termini assoluti che rispetto alle banche del settore. Pertanto, le eventuali soluzioni dovranno limitare l’accesso a quest’area, mentre si interverrebbe con un riconoscimento economico in presenza dell’effettivo svolgimento della mansione, assorbibile ad ogni effetto a seguito di aumenti futuri.

La banca, poi, ritiene che il sistema che verrà individuato dovrà essere flessibile in relazione all’attuale modello Open e alle revisioni organizzative e tecnologiche che dovessero intervenire in futuro. Inoltre le norme dovranno coordinarsi con il Global Job Model.

La proposta aziendale prevede che gli inquadramenti debbano riguardare un un numero molto limitato di ruoli professionali.

Infine, tra i criteri utili all’acquisizione dell’inquadramento sarebbe prevista, in tema di formazione, la fruizione dei corsi obbligatori.

Come OO.SS. abbiamo ribadito le considerazioni, ancora attuali, che avevamo rilasciato in occasione della precedente tornata di trattativa (2013-14). Per quanto riguarda i costi, abbiamo ricordato all’Azienda che da cinque anni in UniCredit Spa non esiste una normativa sugli inquadramenti.

Parlare di costi su questa materia è quanto meno opinabile.

Non possiamo accettare un confronto che veda escluso a priori l’accesso all’area Quadri Direttivi, come pure riteniamo che, in relazione all’individuazione dei percorsi professionali, vada tenuto conto dei periodi già svolti nel ruolo.

Inoltre, l’individuazione di meccanismi economici compensativi deve avvenire nella chiarezza e nel pieno rispetto del CCNL.

Per quanto riguarda la formazione, riteniamo che, trattandosi di ruoli professionali, vada prevista soprattutto la formazione di ruolo e che l’aggancio con il livello di inquadramento possa eventualmente avvenire non in base alla fruizione, ma alla certificazione del risultato, vale a dire l’acquisizione delle competenze.

Questi, in sintesi, i contenuti del primo incontro. Le assemblee unitarie previste per l’accordo sulle pressioni commerciali potranno essere un utile momento di confronto con i lavoratori anche su questo tema.

Sappiamo che alta è l’attesa dei colleghi rispetto a questa trattativa ed è nostra intenzione fare il possibile per pervenire un accordo che abbia le caratteristiche della sostenibilità.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della trattativa.

Milano, 30 giugno 2016

Le Segreterie di Coordinamento Unicredit Spa
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

122° CONSIGLIO NAZIONALE: MOZIONE E ORDINI DEL GIORNO

Posted on 30 Giugno 201630 Giugno 2016 By Claudio Voghera
122° CONSIGLIO NAZIONALE: MOZIONE E ORDINI DEL GIORNO

Il 122° Consiglio Nazionale Fabi evidenzia come la legittima espressione referendaria del popolo britannico mette gli altri Paesi europei di fronte a nuove responsabilità e il sistema bancario italiano in un contesto di grande turbolenza finanziaria risulta particolarmente esposto

Evidenza

Comunicato unitario incontro del 6 giugno 2016

Posted on 8 Giugno 20168 Giugno 2016 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin


LE RESPONSABILITA’ PER IL PASSATO

LE SCELTE PER IL FUTURO

Lunedì 6 giugno si è tenuto un incontro nell’ambito del percorso di confronto sulla riorganizzazione del welfare.

È stata l’occasione per esprimere la nostra profonda preoccupazione per il difficile momento che il Gruppo sta vivendo e ancor più per le modalità con cui i rappresentanti degli azionisti nel Consiglio di Amministrazione hanno deciso di gestire la “crisi”.

Valutiamo avventato, se non irresponsabile, l’aver sfiduciato l’AD in carica in assenza di una proposta alternativa. In questo modo si è consegnato il Gruppo ad un lungo periodo di instabilità e incertezza che certo non aiuta.

Instabilità e incertezza derivano anche dalle continue rivisitazioni del Piano Strategico 2018: dopo la revisione decisa a novembre 2015, a cui è seguita una pesantissima perdita di valore del titolo, assistiamo alla chiusura anticipata, rispetto ai tempi inizialmente previsti, degli sportelli mentre vengono confermati ulteriori studi di esternalizzazione di attività (es. monetica), ipotesi, quest’ultima, che ci trova assolutamente contrari. Questi continui cambi di strategia danno l’idea della confusione che regna tra i massimi vertici e creano disorientamento, sia tra i colleghi che nella clientela.

Se poi si realizzasse l’ipotesi, ripetutamente ventilata sulla stampa, di vendere alcuni importanti e redditizi asset, a partire da Fineco, verrebbe sancito in modo inequivocabile il fallimento dell’attuale management nel suo complesso.

Auspichiamo che in tempi brevi venga individuata una figura autorevole e competente, che individui  a sua volta uno staff di collaboratori altrettanto competente, capace di definire una strategia di rilancio del Gruppo.

Da parte nostra chiediamo che sia garantita qualità alle relazioni sindacali che, a livello di gruppo, hanno consentito, pur non condividendo i contenuti  del Piano Strategico 2018, di giungere ad accordi equilibrati e apprezzati dal personale i n merito alle ricadute determinate dallo stesso.Nelle singole aziende,ed anche a livello locale per quanto riguarda la banca,è necessario invece che le relazioni sindacali registrino un significativo salto di qualità e diventino più produttive di quanto non lo siano state fin qui.

Nel contempo diciamo fin d’ora che, a prescindere da chi assumerà le redini del gruppo, non accetteremo ulteriori sacrifici a carico dei lavoratori.

Le scelte sbagliate, di cui solo il top management è responsabile, non potranno essere scaricate verso il basso, sulle spalle di coloro che da sempre sostengono l’azienda con lealtà e dedizione, nonostante condizioni di lavoro spesso molto critiche.

Milano, 9 giugno 2016

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: Carte in vendita!

Posted on 6 Giugno 20167 Giugno 2016 By Claudio Voghera
UBIS: Carte in vendita!

CARTE in vendita!

Nelle ultime settimana abbiamo assistito al continuo rincorrersi di voci riguardanti gli uffici interessati della PL Cards. Anche alcuni organi di stampa hanno dato vaghe notizie in merito. Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS sono prontamente intervenute incalzando  la Direzione aziendale di UBIS, con ripetute ed insistenti richieste di chiarimenti. E’ giunta quindi la conferma dell’esistenza di uno studio di fattibilità relativo alle Carte. Allo stato non ci sono però stati forniti altri dettagli  riguardanti i tempi,   le modalità ed i contenuti dello studio; l’Azienda si è impegnata ad informarci tempestivamente sugli sviluppi dello stesso. Nella medesima giornata, analoga informativa è stata fornita dalla Capogruppo alle Segreterie di Gruppo delle OO.SS. di Unicredit.

Questa è la sola dichiarazione ufficiale al momento disponibile. Una comunicazione che lascia ampi margini di discrezionalità per eventuali successive precisazioni e soprattutto determina forti preoccupazioni per i colleghi e le colleghe della PL Cards che comprende in tutto circa 410 Lavoratori/trici, di cui circa 260 in Italia.

Lo studio di fattibilità è un termine molto vago ed intanto  un’agenzia Reuters del 20 maggio u.s. citava testualmente:

“…UniCredit sta effettuando uno studio di fattibilità sulle proprie attività nei pagamenti che comprende il sondaggio di potenziali acquirenti. Lo dicono fonti vicine alla situazione. La decisione di valutare la possibile vendita risale allo scorso anno e il processo resta in fase iniziale, per le fonti. Se si decidesse di proseguire nella vendita, l’attività nei pagamenti dovrebbe essere scorporata. La mossa segue una serie di deal in Italia nel settore. Una decisione finale non è attesa fino a che non sarà risolto il tema del futuro dell’attuale CEO Federico Ghizzoni, che gli azionisti principali vorrebbero sostituire…”

Si potrebbe trattare quindi di una esternalizzazione, ancorché non ancora definita completamente, che potrebbe coinvolgere anche altri settori.

La deleteria progettualità che portò all’ideazione del famigerato “Programma Newton” sembrerebbe tornata in auge nella miope visione strategica di un management davvero incapace, così come dimostrano inequivocabilmente i dati di Bilancio e la bocciatura del Piano Strategico da parte di mercati ed analisti finanziari , di creare piani credibili di reale rilancio del Gruppo e prospettive di crescita sostenibile nel tempo.

Il Progetto Newton a distanza di anni (la prima esternalizzazione è del 2012 con ES-SSC) non ha portato i risultati che il management aveva dichiarato al momento della presentazione del piano.

La gestione delle Carte rappresenta un business con alto potenziale di sviluppo, sul quale in molti stanno puntando anche in considerazione della flessibilità e della tracciabilità di questo sistema di pagamento; l’eventuale decisione di esternalizzare queste attività  determinerebbe una rinuncia – a vantaggio di terzi – alla crescita in un business con ampi margini di incremento. Ci troveremmo peraltro di fronte ad una scelta diametralmente opposta a quella realizzata qualche anno fa quando si decise di riportare all’interno del Gruppo le attività concernenti le Carte, tutto ciò a testimonianza della grande confusione esistente in chi opera queste scelte.

Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà nei confronti di questa ulteriore ipotizzata operazione di esternalizzazione e la nostra ferma determinazione a contrastarla con forza e con ogni mezzo; si tratta chiaramente di un’iniziativa che appare determinata da una mera ricerca di patrimonializzazione di pezzi d’azienda al fine di evitare operazioni di ricapitalizzazione da parte dei soci,  con una visione manageriale basata come al solito sul breve periodo, e scaricando, ancora una volta, l’onere sui Lavoratori sotto forma di incertezza e di precarietà.

Milano, 06 GIUGNO 2016

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
FABI – FIRST/CISL- FISAC/CGIL-SINFUB –UGL/CREDITO-UILC

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Unicredit Trade Union Alliance – Final document Bucharest 11-12 May 2016

Posted on 1 Giugno 201620 Giugno 2016 By Claudio Voghera
Unicredit Trade Union Alliance – Final document Bucharest 11-12 May 2016

Between 11-12 May took place in Bucharest the fourth meeting of the Trade Union Alliance of UniCredit at the Headquarters of UniCredit Bank.

The meeting was attended by representatives of Trade Unions , present in UniCredit, from Italy, Bulgaria, Slovakia, Poland, Luxembourg and Romania. At the meeting participated the President of the European Works Council, Angelo di Cristo, the President of the Trade Union Federation of Insurance and Banks Romania, Constantin Paraschiv and Claudia Saller, Policy Officer of Uni Europa.

The main topics faced during the meeting were:

  • the unsustainable commercial pressures on UniCredit employees, how to control the phenomenon, implementing the principles of the Joint Declaration on Responsible Sales and focusing on the Protocol on Welfare in the Workplace and Marketing Policies, signed in Italy on April;
  • the digitalization on banking and insurance sector: participants debated the impact of digitalization on employment practices on both the local and global markets : what does the future hold for us? Bank branches closed down, reasons for restructuring and downsizing only? Is digitalization an opportunity also for workers?

The TUA members elected the Steering Committee, the Coordinator of the Committee, Giusy Cucinotta (Italy) and two Deputy Coordinators, Ciprian Iliescu (Romania) and Klaus Grünewald ( Germany).

The Alliance Members decided to create a working group composed by Francesco Colasuonno – Italy and Daniel Ivanica – Romania to develop a communication project (forum, website, facebook) in order to promote principles, actions, decisions and also to facilitate the exchange of information and best practices within the Alliance.

At the end of the meeting all members agreed with the fundamental principle of the Trade Union Alliance, declared by the Coordinator in her speech:

“TUA must grant solidarity between all employees represent a wealth for UniCredit Group, a richness that few companies can boast of in Europe.

Our workers represent diversity of cultures, thought, languages : but these diversities have to produce proposals and common actions to be pursued.

No one action, neither talk or written communication going against this solidarity principle will be stand by us”.

Bucharest 13 May 2016

Trade Union Alliance in UniCredit Group

Nei giorni 11 e 12 maggio si è svolta a Bucarest , nella sede di UniCredit Bank, la quarta riunione della Trade Unions Alliance costituita tra le organizzazioni sindacali presenti nel Gruppo UniCredit in Europa,

Alla presenza di Angelo di Cristo, Presidente del CAE di UniCredit, di Constantin Paraschiv , Presidente della Federazione Sindacale Rumena Assicurazione e Banche e di Claudia Saller, Policy Officer di Uni Europa, i rappresentanti dei Sindacati provenienti da Italia, Bulgaria, Slovacchia, Polonia, Lussemburgo e Romania hanno affrontato alcuni temi fondamentali:

  • le insostenibili pressioni commerciali esercitate sui dipendenti e sulle dipendenti di UniCredit: come controllare il fenomeno, in attuazione dei principi della Dichiarazione Congiunta sulla Vendite Responsabili, alla luce del protocollo sul Welfare nei luoghi di lavoro e Politiche commerciali , firmato dai Sindacati Italiani nel mese di aprile;
  • la digitalizzazione nel settore bancario e assicurativo: i partecipanti hanno discusso l’impatto della digitalizzazione sull’organizzazione del lavoro a livello locale e globale. Cosa ci riserva il futuro, Solo la chiusura di agenzie, Con le relative ristrutturazioni e ridimensionamento degli organici? La digitalizzazione potrà essere un’opportunità anche per i lavoratori o solo per le aziende?

I membri del T.U.A. hanno eletto il Comitato Direttivo, il Coordinatore del Comitato, Giusy Cucinotta (Italia) e due Vice Coordinatori, Ciprian Iliescu (Romania) e Klaus Grünewald (Germania).

I membri dell’Alleanza hanno poi deciso di creare un gruppo di lavoro composto da Francesco Colasuonno – Italia – e Daniel Ivanica – Romania- per sviluppare un progetto di comunicazione (forum, sito web, facebook) al fine di promuovere i principi, le azioni e le decisioni e per facilitare lo scambio di informazioni e best practice all’interno dell’Alleanza.

Alla fine della riunione tutti i partecipanti hanno concordato su un principio fondamentale esplicitato dal Coordinatore nel suo discorso:
“La Trade Union Alliance dei Sindacati di UniCredit deve garantire solidarietà tra tutti i dipendenti, che rappresentano uno degli elementi fondamentali, per lo sviluppo del Gruppo UniCredit, un valore che poche aziende possono vantare in Europa.

Le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori rappresentano diversità di culture, di pensiero, di espressione; ma queste diversità devono produrre proposte e azioni comuni da mettere in campo a loro tutela ..

Nessuna azione, parola o comunicazione scritta che vada contro il principio di solidarietà sarà accettata”

Bucarest 12 maggio 2016

Trade Union Alliance UniCredit

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CAE, Evidenza

CAE: Dichiarazione finale First Ordinary Meeting of the UniCredit European Works Council

Posted on 25 Maggio 201626 Maggio 2016 By Claudio Voghera
CAE: Dichiarazione finale First Ordinary Meeting of the UniCredit European Works Council

Il 24 maggio si è svolta la riunione Plenaria del Comitato Aziendale Europeo di UniCredit nel corso del quale è stata data ampia informativa sulla Divisione Centro Est Europa e sulle strategie del Corporate Investment Bank, segmenti tuttora molto redditizi per il Gruppo; sono state inoltre illustrate le strategie sul futuro modello di servizio della banca

CAE, Evidenza

CAE: Dichiarazione sulle tensioni della governance Unicredit

Posted on 23 Maggio 201627 Maggio 2016 By Claudio Voghera
CAE: Dichiarazione sulle tensioni della governance Unicredit

I Lavoratori del Gruppo Unicredit stanno vivendo momenti di grande incertezza a causa delle ormai quotidiane notizie diffuse dagli organi d’informazione rispetto ai futuri assetti di vertice del Gruppo, le eventuali cessioni di attività e la necessità di ricapitalizzazione

CAE, Evidenza

Comunicato unitario terzo incontro di verifica Accordi Piano Strategico 2018

Posted on 23 Maggio 201624 Maggio 2016 By Claudio Voghera

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Terzo incontro di verifica Piano Industriale 2018

Un ulteriore passo in avanti

Venerdì 20 maggio si è tenuto il terzo incontro di verifica degli accordi derivanti dal Piano Industriale 2018 nel corso del quale abbiamo affrontato, tra le numerose tematiche aperte, l’uscita delle 198 richieste residue (di cui alle originarie 383 rivenienti dalle opzioni di modifica ex Accordo 28 giugno 2014 e successive integrazioni), 70 delle quali al scadenzate al 1 luglio 2016 e 30 nei mesi successivi, sino al 1 dicembre 2016.

Trattasi, giova ricordare, delle posizioni in sospeso di colleghe e colleghi che, avendo esercitato le opzioni previste dall’Accordo 3 febbraio 2016 artt. 3 e 4, hanno scelto l’astensione per un anno con utilizzo della parte ordinaria del Fondo Esuberi, eventualmente anche in aggiunta all’utilizzo della parte straordinaria. Per tutte queste posizioni sono tuttora in corso i necessari approfondimenti presso l’Inps e il Ministero del Lavoro al fine di trovare positiva soluzione, dato che UniCredit ha confermato di volersi far carico degli oneri relativi.

Va altresì ricordato che non sono interessati da questa problematica coloro che avevano già scelto, in occasione dell’applicazione dell’Accordo 28 giugno 2014, la sospensione totale per 12 mesi. Indipendentemente dal fatto che, in occasione dell’applicazione dell’Accordo 5 febbraio, abbiano o meno modificato la loro scelta anticipando l’uscita al 1°luglio 2016.

Si è convenuto di offrire, alle 70 uscite scadenzate al 1 luglio 2016 e alle 30 previste per i mesi successivi, sino al 1 dicembre 2016, la possibilità di fruire, su base volontaria, di un’aspettativa retribuita per il periodo che sarebbe intercorso tra l’inizio della fruizione della sezione ordinaria e sino al 31 dicembre 2016; successivamente a detto periodo, con decorrenza quindi 1° gennaio 2017 e fino alla data di cessazione prevista, la fruizione delle prestazioni erogate dalla sezione ordinaria del fondo di solidarietà (12 mesi o residua durata) secondo quanto disciplinato dall’accordo 5 febbraio 2016.

Durante il periodo di aspettativa verrà erogato ai richiedenti un trattamento economico quale full time preso a riferimento per il calcolo delle prestazioni del Fondo di Solidarietà; la differenza tra il trattamento economico così individuato (per quanto ovvio, integrativo al 100 % della retribuzione e quindi di importo maggiore) e l’assegno che sarebbe stato erogato dal Fondo di Solidarietà per il corrispondente periodo di riduzione, verrà recuperato fino a concorrenza sull’incentivo previsto per la cessazione dal servizio.

Le ulteriori richieste di anticipo (98 sono quindi le domande residue ) verranno esaminate dalle Parti nei prossimi incontri di verifica.

Le OO.SS valutano positivamente tale soluzione, certamente transitoria, che di fatto garantisce ai lavoratori potenzialmente interessati di veder confermata la scelta temporale effettuata a suo tempo.

Con riferimento alle adesioni pervenute da parte delle Lavoratrici interessate all’esercizio della c.d. “Opzione Donna“, relativamente al passaggio al metodo contributivo, abbiamo convenuto di dare pieno accoglimento a tutte le richieste pervenute (70).

In considerazione del fatto che le verifiche complessive hanno evidenziato un numero totale di aderenti superiore al numero di eccedenze dichiarato nel Piano 2018, si è convenuto di dar immediato accoglimento, in coerenza con l’Accordo 5 febbraio, alle 2.700 richieste di accesso al Fondo di Solidarietà di settore, sezione straordinaria, individuate secondo il criterio di priorità già definito della maggiore prossimità alla decorrenza del trattamento pensionistico obbligatorio.

Pertanto nei prossimi giorni tutti gli aderenti con data di cessazione dal servizio prevista entro il 1° giugno 2018 (compreso), riceveranno la conferma dell’accoglimento da parte dell’Azienda della loro richiesta di adesione al piano esodo incentivato, l’indicazione delle modalità con cui perfezionare il processo di adesione (dimissioni telematiche e/o verbale di conciliazione in sede sindacale ai sensi del vigente CCNL).

Le domande in eccesso, con data di cessazione compresa tra 1° luglio e 31 dicembre 2018, saranno oggetto di successivi incontri con l’Azienda. Considerato che l’Accordo del 5 febbraio prevede la possibilità di raccogliere le adesioni sino alla quota di 2700 F.t.e., al raggiungimento di detto limite sarà possibile incrementare il numero delle ulteriori adesioni nella misura massima del 20 %,; gli accoglimenti delle domande saranno parte integrante dei prossimi incontri finalizzati a concretizzare nuova assunzione di giovani lavoratori.

Per quanto riguarda la complessa questione delle “dimissioni telematiche “, dopo una attenta ed ancor più approfondita analisi dell’aspetto normativo e della necessità di dare chiarezza ed esigibilità alle domande dei Lavoratori, abbiamo convenuto che:

  • I Lavoratori/lavoratrici, la cui data di accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà è prevista entro il 1° ottobre 2016 (compreso), saranno chiamati a formalizzare le proprie dimissioni direttamente in sede di sottoscrizione del previsto Verbale di Conciliazione in sede protetta (ABI), di massima nel mese precedente a quello di cessazione;
  • I Lavoratori/lavoratrici, la cui data di accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà è prevista dal 1° novembre 2016 (compreso) in poi, potranno scegliere se perfezionare l’adesione all’esodo formalizzando entro il 31 luglio 2016 le proprie dimissioni con le modalità telematiche previste dal recente Decreto del Ministero del Lavoro; successivamente a tale data tutti coloro che non avessero perfezionato l’iter previsto saranno chiamati a sottoscrivere la conciliazione in sede ABI entro il 15 ottobre 2016. Anche in questo caso nel mese precedente a quello della cessazione del servizio si procederà con una conciliazione finale in sede ABI.

Su richiesta delle OO.SS., l’azienda ha affermato che qualora dovessero essere introdotte modifiche alle normative sui requisiti di accesso alla pensione AGO, la procedura delle cd. dimissioni telematiche non interferisce in alcun modo con le garanzie contenute nell’Accordo, che sono integralmente confermate; tale affermazione vale anche con riferimento a eventuali slittamenti della data di pensionamento per effetto dell’incremento delle aspettative di vita.

Le OO.SS hanno poi dichiarato come sia ormai prioritario accelerare l’analisi e individuare i criteri di accesso trasparenti relativi ai casi “sociali” per i quali è prevista una durata di permanenza nel Fondo di solidarietà superiore ai 36 mesi, andando anche oltre i numeri previsti.

Sin qui il lavoro per dare risposte a chi, manifestando la propria adesione al Piano Esuberi, era in attesa di certezze sui tempi e le modalità, nel rispetto degli impegni presi; nel corso dell’incontro più volte abbiamo poi affrontato il tema dell’equilibrio sostanziale dell’occupazione nel Gruppo.

Il dato complessivo sulle adesioni, nelle sue differenti modulazioni, fa emergere numeri notevolmente superiori alle 5.640 (2.400+2.700+540 deliberate nel CdA del 11 novembre 2015 prevalentemente dirigenti)uscite complessive previste dalle due fasi del Piano; ciò significherebbe solo un peggioramento consistente delle condizioni di lavoro, già dal 1 luglio, se non compensati da un anticipo delle assunzioni previste dall’accordo 5 febbraio e da nuovi ingressi in caso di accoglimento di richieste in numero superiore alle previsioni del Piano stesso.

A tal fine, l’incontro odierno si è particolarmente focalizzato sul tema occupazionale ed al termine OO.SS. e Azienda hanno definito, sin da ora, che si incontreranno per verificare l’effettiva entità delle formalizzazioni delle dimissioni e – in caso di superamento dei numeri previsti dal Piano (complessivamente 5.640) – le Parti valuteranno ulteriori assunzioni rispetto a quelle definite a latere degli Accordi 28 giugno 2014 (800) e 5 febbraio 2016 (700), con particolare riferimento alle uscite che si determineranno nelle strutture di rete commerciale.

Per quanto concerne le assunzioni di lavoratori c.d. “Stagionali“ abbiamo richiesto un ulteriore rafforzamento, in particolar modo per le criticità che si verificheranno sin dal 1 luglio; il numero complessivo sale ora a circa 160 posizioni (+ 10% circa rispetto alla prima proposta aziendale), come di seguito distribuite:

Nord Est 29
Centro Nord 50
Nord Ovest 12
Lombardia 8
Sud 38
Centro 20

Le OO.SS. unitariamente hanno stigmatizzato il fatto che, ancora una volta, in Sicilia non ci sarà alcuna assunzione. Non vorremmo che tale decisione configurasse un disinteresse, tanto preoccupante quanto inaccettabile, da parte dell’azienda nei confronti di questa importante realtà.

Valutiamo tali passaggi come piccoli passi in avanti; non vi è ombra di dubbio alcuno che l’equilibrio occupazionale sia la nostra priorità, nel garantire non solo i/le lavoratori/trici in uscita, ma anche e soprattutto i/le lavoratori/trici che restano e sulle cui spalle, sempre più, gravano responsabilità e carichi maggiori; un virtuale e virtuoso bilanciamento si potrà ottenere solo lavorando ed investendo sull’assunzione di giovani lavoratori.

Il prossimo incontro è fissato per il 15 giugno. In quella occasione verranno individuati i criteri di valutazione delle richieste – riferite a casi particolari – di accesso al Fondo Esuberi per periodi superiori ai 36 mesi.

Vi terremo, come sempre, prontamente informati.

Milano, 20 maggio 2015

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