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Categoria: Evidenza

Comunicato unitario Accordo 8 marzo 2016 per la gestione del processo di ridimensionamento degli organici dirigenziali

Posted on 10 Marzo 201615 Marzo 2016 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin


SECONDA PARTE DEL PIANO STRATEGICO 2018

FIRMATO L’ACCORDO PER LA GESTIONE DEL PROCESSO DI

RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ORGANICI DIRIGENZIALI

Nel tardo pomeriggio di martedì 8 marzo 2016 è stata sottoscritta l’intesa riguardante la seconda fase del Piano industriale 2018, relativamente al processo di riduzione degli organici del personale dirigente.

Ricordiamo che il CCNL Dirigenti non prevede, al contrario di quello delle Aree Professionali e Quadri Direttivi, una procedura contrattuale in caso di tensioni occupazionali. Ciò nonostante, le parti hanno condiviso l’esigenza di attivare un percorso per evitare la risoluzione, ad iniziativa aziendale, dei rapporti di lavoro sulla base delle normative vigenti.

L’accordo presenta caratteristiche fortemente innovative, è improntato sui criteri della volontarietà e dell’incentivazione, e gestisce le eccedenze occupazionali attraverso l’attivazione di più strumenti di sostegno al reddito e di agevolazione alla rioccupazione, riducendo così l’impatto sociale delle decisioni assunte dall’azienda all’interno del Piano industriale in merito a questa categoria di lavoratori.

Va sottolineato, inoltre, che le garanzie ottenute per i/le colleghi/e interessati/e all’uscita saranno parzialmente finanziate attraverso il contributo solidaristico dell’intera categoria dei dirigenti del Gruppo.

Riportiamo di seguito i punti salienti dell’intesa.

A) I/Le dirigenti che maturino i requisiti pensionistici (finestra) entro il 31 dicembre 2021 potranno richiedere di accedere alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Sezione Straordinaria per la durata di 36 mesi (prima decorrenza utile dal 1° luglio 2016). È previsto un incentivo all’esodo pari a 3,5 mensilità, mentre per tutta la durata di permanenza nel Fondo saranno garantite le medesime condizioni dei dipendenti in servizio relativamente a condizioni finanziarie/bancarie, assistenza integrativa sanitaria, previdenza complementare e copertura per i superstiti dei dipendenti deceduti. Sulla base degli EcoCert in possesso dell’azienda, la platea dei/delle dirigenti rientranti in questa previsione ammonta a 120.

Per gli ulteriori 350 esuberi (il totale dichiarato, ricordiamo, è di 470) l’accordo ha introdotto le seguenti opzioni che UniCredit offrirà selettivamente, vale a dire non a tutta la platea dei/delle circa 1.500 dirigenti attualmente in servizio, ma sulla base delle esigenze organizzative derivanti dal Piano industriale 2018. L’azienda si è comunque dichiarata disponibile a valutare eventuali richieste di adesione all’uscita incentivata che dovessero pervenire da dirigenti non inseriti/e nell’offerta.

B) I/Le dirigenti che maturino i requisiti pensionistici (finestra) entro il 31 dicembre 2023 (quantificati in 80, sempre in base agli EcoCert) potranno accedere al Fondo Straordinario per gli ultimi 3 anni ed essere accompagnati all’ingresso nel Fondo Esuberi di 36 mesi per un periodo sino a 24 mesi, durante i quali entreranno in aspettativa retribuita, con trattamento mensile pari a 1.820 euro lordi e versamento dei relativi contributi previdenziali, sia all’INPS che alla previdenza complementare. In questo caso non è previsto alcun incentivo.

Naturalmente per tutta la durata di permanenza nel Fondo saranno garantite le medesime condizioni dei dipendenti in servizio relativamente a condizioni finanziarie/bancarie, assistenza integrativa sanitaria, previdenza complementare e copertura per i superstiti dei dipendenti deceduti.

C) I/Le dirigenti che maturino il requisito pensionistico oltre i 5 anni dal momento della

cessazione, aderendo all’offerta, percepiranno:

  • L’indennità sostitutiva del preavviso (da 6 a 12 mesi);
  • Una indennità di risoluzione del rapporto di lavoro pari a due mensilità per ogni anno mancante alla maturazione dei requisiti pensionistici fino ad un massimo di 18 mensilità.
    La somma di queste due indennità non potrà in ogni caso superare le 24 mensilità
  • Una ulteriore erogazione pari a 25.000 euro lordi.

È inoltre prevista la possibilità, a richiesta e con costo a carico dell’azienda, di avvalersi del servizio di outplacement per favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro. In caso di rinuncia a questo servizio, l’indennità di risoluzione del rapporto di lavoro sarà maggiorata di una mensilità.

Per 175 dirigenti rientranti in quest’ultimo bacino sarà possibile, una volta verificato il positivo andamento delle adesioni alle previsioni dell’accordo in oggetto, accedere alla risoluzione del rapporto di lavoro e alla successiva riassunzione nella categoria dei QD4. In questo caso il trattamento economico sarà ridotto del 30%, ma non potrà essere inferiore al trattamento tabellare del QD4 al massimo degli scatti. Verrà riconosciuta l’anzianità convenzionale valida ai fini delle ferie e del periodo di comporto.

Viene inoltre riaperto il termine, con proroga fino al 22 aprile 2016, per poter richiedere, in via del tutto volontaria e fino ad un massimo di 20 adesioni, l’incentivo definito dai precedenti accordi per effettuare il riscatto laurea ed entrare così in possesso del requisito pensionistico entro il 2018. Il riscatto laurea incentivato potrà inoltre essere richiesto, nel limite massimo di 10 adesioni, per acquisire i requisiti che danno diritto ad accedere al Fondo Esuberi per 36 mesi.

È infine confermata la cd. “opzione donna”, la possibilità, cioè, per il personale dirigente femminile di anticipare volontariamente l’uscita per pensionamento – che dovrà comunque essere entro il 2018 – optando per il passaggio al sistema contributivo. Tali adesioni, fino ad un massimo di 10, saranno accolte secondo il criterio della maggiore prossimità alla maturazione del requisito pensionistico.

Il personale dirigente già aderente all’accordo 28 giugno 2014 con uscita per pensionamento prevista nel 2017, potrà anticipare l’uscita attraverso l’ingresso, per 12 mesi, nel Fondo di Solidarietà Sezione Ordinaria (sospensione dell’attività lavorativa). Coloro la cui uscita per pensionamento è prevista per il 2018 potranno accedere, in aggiunta alla Sezione Ordinaria, anche alla Sezione Straordinaria (assegno straordinario del Fondo  – primi 10 richiedenti) per il restante periodo mancante alla maturazione dei requisiti pensionistici.

Il personale dirigente che matura il diritto alla pensione l’1 gennaio 2019 potrà aderire all’esodo incentivato previsto dall’accordo 28 giugno 2014 nonché alle forme di anticipazione sopra descritte.

Complessivamente la possibilità di accedere alla Sezione Ordinaria sarà limitata ai primi 20 richiedenti.

Qualora dovessero intervenire modifiche alle normative sui requisiti di accesso alla pensione, azienda e organizzazioni sindacali si incontreranno per valutarne l’impatto ed individuare le migliori soluzioni possibili.

L’azienda si è impegnata, nel caso dovessero emergere esigenze di copertura di posizioni dirigenziali nell’arco di durata del Piano 2018, ad adottare politiche molto selettive.

La firma di questo accordo rappresenta un passaggio importante, non solo all’interno del Gruppo UniCredit, ma dell’intero settore.

Mai, in precedenza, era stata affrontata una trattativa per il licenziamento, nei fatti, di un numero così significativo di dirigenti (470, circa 1/3 di quelli attualmente in servizio).

Per la prima volta la problematica è stata gestita attraverso un confronto che, fin da subito, si è presentato complesso e delicato, ma ha portato ad un risultato che valutiamo equilibrato e sostenibile e che vede la partecipazione solidaristica di tutti i/le dirigenti del gruppo al fine di sostenere i livelli occupazionali.

L’attivazione del Fondo di solidarietà, il ricollocamento a QD4 di un consistente numero di dirigenti, gli importanti interventi economici di sostegno all’uscita, accompagnati dal servizio di outplacement rappresentano risposte concrete che riteniamo possano incontrare, pur in un contesto di oggettiva difficoltà, il favore dei lavoratori interessati.

Milano, 10 marzo 2016

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

FIRMATO L’ACCORDO SULLE RICADUTE DELLA SECONDA FASE DEL PIANO STRATEGICO 2018

Posted on 5 Febbraio 20165 Febbraio 2016 By Claudio Voghera
FIRMATO L’ACCORDO SULLE RICADUTE DELLA SECONDA FASE DEL PIANO STRATEGICO 2018

Riservata alle/agli Iscritte/i FABI del Gruppo UniCredit

CONCLUSE LE TRATTATIVE SUL PIANO STRATEGICO DI UNICREDIT

Nella notte tra il 4 e il 5 febbraio a Milano – al termine di un serrato confronto iniziato il 13 gennaio u.s. – si è conclusa positivamente la trattativa sulla seconda fase del Piano Strategico 2018.

Riportiamo i punti salienti dell’Accordo:

GESTIONE ESUBERI/FONDO DI SOLIDARIETA’

–       La “volontarietà” sarà l’unico criterio di individuazione dei lavoratori.

–       Verrà utilizzata esclusivamente la Sezione Straordinaria per una durata massima di 36 mesi,  prima data utile di cessazione il 1° luglio 2016

–       Potranno aderire i colleghi che maturano il requisito pensionistico dal 01/01/2019 al 31/12/2021.

–       Le adesioni verranno raccolte sino al raggiungimento della quota prevista di 2.700 prepensionamenti; al raggiungimento di detto limite verranno raccolte ulteriori adesioni nella misura massima del 20% che saranno oggetto di successiva valutazione.

–       A tutti coloro che andranno in esodo verrà riconosciuto:

  • un incentivo – erogato in un’unica soluzione come integrazione al TFR – pari a un importo di 3,5 mensilità (3,5/13 RAL)
  • Le condizioni bancarie dei dipendenti (escluse le sovvenzioni)
  • L’assistenza sanitaria UniCA
  • Il mantenimento dell’iscrizione alla previdenza integrativa di appartenenza fino a maturazione requisiti AGO, con versamento della quota aziendale per i soli fondi a contribuzione definita
  • La copertura della polizza premorienza

Su raccomandazione delle OO.SS. verranno raccolte fino a un massimo di ulteriori 50 adesioni di casi con situazioni particolari ed eccezionali (invalidità, gravi patologie, etc.) che potranno superare i limiti temporali previsti dall’accordo (fino a 60 mesi di fondo).

ADERENTI ALL’ACCORDO DEL 28/06/2014

Con lo scopo di riequilibrare i trattamenti attribuiti agli aderenti alla fase precedente (accordo 28 giugno 2014) sono previste le seguenti nuove possibilità:

  1. Coloro che matureranno il trattamento pensionistico tra il 01/07/2017 e il 01/12/2017 compresi e non l’hanno già fatto, potranno esercitare ancora l’opzione per la sospensione totale per 12 mesi dell’attività lavorativa con le prestazioni a carico della Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà, anche modificando l’eventuale scelta precedente.
  2. Coloro che matureranno il trattamento pensionistico tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018 compresi avranno due possibilità:

a)    potranno esercitare ancora l’opzione per la sospensione totale per 12 mesi dell’attività lavorativa con le prestazioni a carico della Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà, anche modificando l’eventuale scelta precedente;

b)    anticipare ulteriormente la fine della prestazione lavorativa usufruendo – in aggiunta di quanto sopra – della possibilità di accedere alle prestazioni della Sezione Straordinaria del Fondo. In tal caso i 12 mesi della Sezione Ordinaria del Fondo avranno decorrenza dal 01/07/2016, al termine subentrerà la Sezione Straordinaria sino al raggiungimento del requisito pensionistico. L’incentivo pattuito viene ridefinito in 4 mensilità.

PERSONALE CHE MATURA IL REQUISITO PENSIONISTICO A DICEMBRE 2018

Ai 130 colleghi che maturano il requisito pensionistico il 01 gennaio 2019 e che erano stati esclusi dalla possibilità di aderire all’accordo precedente verrà data la possibilità di aderire all’accordo del 28/06/2014 comprese le possibilità aggiuntive introdotte dal presente Accordo.

NUOVA OCCUPAZIONE

Previste 700 nuove assunzioni al completo raggiungimento degli obiettivi del Piano (compresi i 470 dirigenti) principalmente indirizzate verso le attività commerciali e lo sviluppo della digitalizzazione. In caso di superamento dei numeri di adesione previsti – che saranno accolti fino ad incremento massimo del 20% – le parti si incontreranno per valutare nuove assunzioni in un ottica di un riequilibrio occupazionale.

PRESSIONI COMMERCIALI

Verrà avviato il confronto entro il 20 febbraio 2016 con l’intento di arrivare ad una positiva conclusione con congruo anticipo rispetto ai tempi previsti dall’Accordo Programmatico in coerenza con i principi concordati nella dichiarazione congiunta del CAE di Unicredit del 27 maggio 2015 e nel CCNL ABI.

VAP 2015:

Il VAP relativo all’esercizio 2015 sarà erogato a stralcio nel giugno 2016. Gli importi in base alla modalità di erogazione saranno:

–       650€ in caso di elargizione cash con tassazione agevolata al 10% secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015

–       1.000€ in caso di elargizione in Conto Welfare

DOTAZIONE TECNOLOGICA DIGITALE (TABLET)

Nell’intento di favorire lo sviluppo delle competenze digitali dei colleghi verrà fornito un tablet in comodato d’uso gratuito ai dipendenti delle aziende del Gruppo che applicano il CCNL ABI. Tempi di assegnazione e modalità di utilizzo – che rispetteranno le previsioni del CCNL e le normative di legge vigenti – saranno oggetto di preventiva comunicazione alle OO.SS. firmatarie dell’Accordo.

HP ES-SSC

Fin dall’inizio della trattativa abbiamo chiesto venissero affrontate le criticità presenti nelle aziende esternalizzate ed in particolare in ES SSC, richiamando l’Azienda al rispetto degli impegni presi.

Per i lavoratori di HP ES-SSC oggetto della cessione di ramo d’azienda nell’aprile 2012 abbiamo ottenuto l’estensione delle garanzie occupazionali sino al 31dicembre 2018 con l’impegno aziendale a fornire nuove lavorazioni, con particolare attenzione a evitare ulteriori delocalizzazione di attività.

Le Organizzazioni Sindacali al termine dell’incontro hanno consegnato all’Azienda una dichiarazione tesa a sottolineare le criticità di ES SSC sia da un punto di vista gestionale che operativo, ed hanno chiesto all’Azienda di implementare le lavorazioni e di garantirne il mantenimento nel perimetro italiano.

ALTRE PREVISIONI PIANO STRATEGICO:

Con riferimento a specifici business interessati dal Piano Strategico (Pioneer e Leasing) su specifica richiesta delle OO.SS. l’azienda si impegna a fornire tempestive informazioni circa le eventuali evoluzioni delle relative decisioni, a seguito delle quali le parti si incontreranno per ricercare soluzioni condivise.

Abbiamo voluto sottolineare che il buon risultato ottenuto con il presente accordo è frutto di una forte unità e determinazione del tavolo sindacale, che è riuscito a garantire esodi unicamente volontari oltre ad assicurare nuova occupazione giovanile in un contesto di mercato estremamente difficile. Questo accordo rappresenta un punto di rilancio per il Gruppo Unicredit e per tutti i lavoratori. La nostra attenzione oggi sarà rivolta soprattutto ad un riequilibrio del welfare alla ricerca di quella equità e trasparenza da sempre richiesta dalle Organizzazioni Sindacali e alla quale noi siamo particolarmente legati.

Milano 05/02/2016

Segreteria di Coordinamento
FABI Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: Comunicato unitario sulla Formazione On-Line

Posted on 1 Febbraio 20162 Febbraio 2016 By Claudio Voghera

LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE ON LINE: PRONTI….VIA !

Sono state rese operative da oggi, con la pubblicazione tra le top news della SCRIVANIA COMMERCIALE e in MY LEARNING, le disposizioni sulle “nuove linee guida inerenti modalità e strumenti per la fruizione della formazione on line”,  secondo quanto previsto dall’Accordo sindacale firmato il 9 dicembre 2015, reso noto con il dettagliato comunicato sindacale del 14/12/2015 che alleghiamo.

Le novità della procedura riguardano:

–    Pianificazione concordata
–    Fruizione in ambiente “protetto”
–    Postazioni dedicate: procedura Resy

Invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori a far proprie le linee guida, attenendosi scrupolosamente a quanto previsto, al fine di rendere più efficace la propria formazione, nonché a segnalare ai propri rappresentanti sindacali eventuali criticità organizzative.

I Coordinamenti aziendali UNICREDIT

Milano, 1 febbraio 2016

Clicca QUI per il comunicato del 14 dicembre 2015

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

UBIS: Comunicato unitario intro del 25 gennaio 2016

Posted on 28 Gennaio 20162 Febbraio 2016 By Claudio Voghera

IL SOLITO PROGRAMMA iPC, poche idee e confuse

Lunedì 25 Gennaio, a Lampugnano (Milano), si è tenuto il primo incontro del nuovo anno tra le Relazioni Industriali e le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS di Ubis.  Gli argomenti trattati nel corso dell’incontro sono stati:

  • Programma iPC
    • Consuntivo 2015;
    • Presentazione attività 2016.
  • Il Global Job Model.

L’incontro si è aperto con la presentazione, da parte dell’HRBP  e del PP&M Operations di Roma, del consuntivo 2015 relativo al programma iPC e delle nuove iniziative, sempre relative a questo progetto, per il 2016.

Consuntivo iPC 2015

Le slide presentate hanno rilevato che tutti i trasferimenti di attività previsti per il 2015 sono stati portati a completamento, tranne, come peraltro previsto, quelli relativi al trasferimento delle attività pertinenti la PL Public Administration (Tesorerie) e la Centrale Rischi dove rimangono un certo numero di persone ancora allocate sulle attività migrate dai poli originari. L’Azienda ha giustificato questa permanenza di risorse nello svolgimento delle precedenti attività in ragione delle esigenze aziendali di non appesantire troppo le nuove strutture, dando il tempo ai colleghi che hanno acquisito le attività di consolidare le conoscenze.

E’ stato affermato che entro la primavera 2016 si concluderanno anche le attività residue per le due citate strutture e tutti i colleghi verranno riallocati su nuove attività.

Programma iPC 2016

Per quello che riguarda le attività del progetto che verranno trattate nel corso del 2016 è stato ribadito da parte aziendale che i connotati sono gli stessi del biennio 2014-15, ovvero omogeneizzazione delle attività delle PL interessate e consolidamento delle attività su nuovi HUB.

Questo progetto si incastra nel MYP 2018 del Gruppo (Multi Year Plan) e viene realizzato per fasi annuali, inoltre è stato rimarcato come la macchina  iPC sia attiva anche sui poli esteri di UBIS, Germania e Austria in primis.

Per il 2016 la BL coinvolta sarà la Commercial Banking MM con le aree tematiche Legale e Crediti. I poli UBIS interessati sanno quello di Roma e quello di Bucarest. Roma vedrà la cessione delle attività verso il polo rumeno con un efficientamento totale di 17 FTE (Full Time Equivalent).

A detta dell’azienda questa nuova ondata dell’iPC viene utilizzata anche  per la creazione di spazi per nuove attività che arrivano dalla Banca e per coprire le prossime uscite del piano Industriale (“turn over degli esodi”).

Tutto questo porterà il polo di Roma, per quanto riguarda il comparto “Legale” a vedere il rilascio di attività relativo a 23 persone, sulle 30 attualmente impiegate nell’area. Per le restanti 6 (una è in uscita dal precedente piano industriale) risorse del Competence Center non  sarà possibile spostare le attività sulla nuova sede per il tipo  di attività svolto e le responsabilità con i conseguenti impatti verso le autorità giudiziarie italiane. Pertanto il lavoro di documentazione legale (raccolta di documenti su segnalazione delle autorità competenti che poi dovranno essere trasmessi alle stesse, definita come “piccola certificazione di NDG  da consegnare alle autorità giudiziarie”) verrà svolto da colleghi della Romania con supervisione e responsabilità in capo ai colleghi italiani del Polo di Roma.

Per quanto riguarda il comparto Crediti, verranno trasferite al Polo di Bucarest le attività concernenti l’Amministrazione e Assistenza post Vendita Crediti, attualmente svolte sul Polo di Roma da 25 Lavoratori/trici

Successivamente all’Incontro – ed a seguito di nostra precisa richiesta – l’Azienda ha precisato, fornendone dettaglio, che le attività in entrata dalla Banca riguarderanno il progetto “Victory” relativo alla gestione patrimoniale/finanziaria dei clienti appartenenti al nuovo segmento di portafoglio Private “Wealth management”. Abbiamo inoltre richiesto che venga fornita adeguata informativa in sede locale per consentire alle R.S.A di seguire gli sviluppi del progetto con particolare attenzione alla ricollocazione dei/delle Lavoratori/trici coinvolti.

Global Job Model

Nella seconda parte dell’incontro, è stato illustrato l’impianto del Global Job Model, ripercorrendo i dettami principali, le figure e i profili che lo compongono. Questa illustrazione, a cui ne seguiranno altre di ulteriore approfondimento, rientra nelle previsioni dell’ ”Accordo Programmatico di percorso” siglato in Capogruppo il 08/10/2015; la presentazione della struttura del GJM è stata sollecitata dalle scriventi Segreterie di Coordinamento che intendono perseguire con determinazione un percorso negoziale che conduca alla doverosa valorizzazione professionale dei/delle Lavoratori/trici di UBIS.

Le OO.SS. hanno ribadito che il modello è stato introdotto unilateralmente dall’Azienda senza il coinvolgimento delle OO.SS. nel processo e, conseguentemente, una condivisione della sua filosofia/modello non può essere data per scontata. Inoltre il modello risulta troppo statico rispetto all’acquisizione e valorizzazione nel tempo di professionalità specifiche e non è chiaro come si adatti alle continue riorganizzazioni.

Abbiamo richiesto in quale altre nazioni è in uso questo modello, e l’azienda ci ha comunicato che in Germania ( Ubis )  non è stato ancora adottato.

E’ stato poi stilato il calendario degli incontri fino a fine marzo 2016 che vedranno le Organizzazioni Sindacali convocate nei giorni 9 e 23 febbraio e 8 e 23 marzo.

Tra le Varie ed eventuali abbiamo saputo che il 18 febbraio ci sarà la 3° giornata del progetto di lavoro Agile del Comune di Milano (Smart Working), dove tutti i colleghi che lo vorranno – anche se di BL che non sono ancora state inserite nel progetto Smart Working – potranno lavorare da casa o da uno degli HUB aziendali messi a disposizione.

Uscirà a breve un’informativa a portale per i neo assunti per ricordare che, a seguito delle rivendicazioni sindacali in argomento, il contributo alla Previdenza Complementare Aziendale è stato elevato, con decorrenza 01/04/2015 e fino allo scadere del quarto anno dall’assunzione, al 4% per i/le Lavoratori/trici assunti con il livello retributivo di inserimento professionale.

In merito alla presentazione dei dati di iPC le Organizzazioni Sindacali hanno rimarcato come questo progetto si connoti sempre di più come un’esternalizzazione di attività dall’Italia verso la Romania  ( visto che il saldo tra le attività in uscita dal perimetro italiano verso i paesi del CEE, rispetto a quelle in entrata, è assolutamente negativo) volta alla realizzazione del mero e feroce abbattimento del costo del lavoro, queste ripetute delocalizzazioni provocano  inoltre un progressivo depauperamento di quel patrimonio di professionalità e competenze possedute dai colleghi/e spossessati dalle loro attività; per il complesso di queste ragioni abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà al progetto.

Abbiamo ribadito, che progetti  di riorganizzazione di attività tra i Poli, non debbano comportare che dei colleghi rimangano senza un’attività o in situazioni di task force di lungo periodo, come già accaduto lo scorso anno per lo spostamento delle attività delle Tesorerie da Torino a Roma.

A questo proposito abbiamo incalzato l’azienda affinché quanto prima ci vengano presentate tutte le nuove attività da assegnare al polo di Roma al posto di quelle cedute in Romania ed allo stesso tempo abbiamo ribadito che vigileremo e continueremo a monitorare la situazione delle Tesorerie affinché i colleghi di Torino possano lasciare la “task Force” di supporto per avere finalmente le loro nuove e definitive lavorazioni.

Inoltre non possiamo non evidenziare lo stato di contraddizione delle argomentazioni aziendali visto che è stata giustificata l’operazione di riorganizzazione delle attività quale conseguenza delle prossime uscite del 2016 delle persone che hanno aderito agli esodi. Abbiamo rigettato questa impostazione affermando che sono proprio le continue delocalizzazioni ad incrementare significativamente il numero di esuberi.

Inoltre, non condividiamo e giudichiamo fortemente negativa la posizione più volte dichiarata dall’azienda di non voler investire nel back office. Abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni circa lo svilimento continuo delle attività di Operations, siamo un’Azienda di servizi appartenente ad un Gruppo Bancario e, anche se il momento è tutto dedicato alla “digitalizzazione”, non vorremmo trovarci in futuro ad essere super specializzati nella programmazione ma privi delle necessarie conoscenze dei processi relativi ai servizi bancari.

Milano, 28/01/2016

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato unitario incontri del 13 e 14 gennaio sul Piano Strategico

Posted on 15 Gennaio 201615 Gennaio 2016 By Claudio Voghera

Segreterie Gruppo Unicredit

Avviata la trattativa sulla revisione del

Piano Industriale

Nei giorni 13 e 14 gennaio 2016 si è svolto il primo incontro con l’Azienda sulla gestione delle ricadute della Revisione del Piano Industriale 2015-2018, nell’ambito della procedura prevista dal CCNL di categoria.

Nella prima giornata c’è stata l’illustrazione degli obiettivi strategici del Piano da parte del Responsabile della Banca Commerciale Italia sig. Piccini, mentre nella seconda, si è entrati nel merito delle ricadute sul Personale.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i numeri delle eccedenze nell’arco temporale 1 gennaio 2019 – primo semestre 2021, pari a 3240 FTE’s

Fin dall’apertura formale della procedura, avvenuta con lettera del 15 dicembre u.s., tutte le OO.SS. hanno rappresentato e ribadito all’Azienda alcuni elementi che risulteranno imprescindibili per una positiva gestione delle ricadute :

  • assoluta ed esclusiva volontarietà, nell’aderire al previsto fondo di sostegno al reddito, da parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori;
  • gli esodi dovranno essere incentivati e accompagnare in modo inequivocabile gli aderenti fino al percepimento della pensione.
  • UniCredit non potrà’ esimersi dall’affrontare in questa fase, come da impegni presi, le problematiche che attualmente coinvolgono le colleghe e i colleghi delle aziende ESSSC nonché DoBank (ex UCCMB);
  • va realizzato al più presto un piano di rilancio di UniCredit Leasing tale da scongiurarne la cessione.

All’interno del numero degli esuberi sopra riportato, sono ricompresi 470 Dirigenti, una parte dei quali in possesso dei requisiti per l’accesso al Fondo Esuberi. L’azienda ha proposto per tutti i dirigenti coinvolti una trattativa “ad hoc”, da sviluppare in parallelo a quella delle Aree Professionali e Quadri Direttivi e non all’interno della stessa.

Le OO.SS. si sono riservate una risposta dopo che avranno attentamente valutato la situazione anche alla luce di tutta la documentazione che l’azienda dovrà produrre per chiarire un quadro generale ancora troppo vago nel merito e nel metodo.

Rileviamo come manchino in questa fase anche alcuni riferimenti, per noi assolutamente imprescindibili, quali la definizione di importanti partite contrattuali sospese per il personale in servizio ( come la definizione del VAP 2015 in pagamento nel 2016), nuove assunzioni che siano veramente rappresentative della volontà di rilancio del Gruppo.

Da sempre coerentemente, il nostro obiettivo è stato e resta quello di tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici presenti e futuri del Gruppo, oltre coloro che vengono accompagnati alla pensione, in un equilibrio da sempre ricercato da queste OO.SS.

Nonostante siamo in una fase iniziale e si stia ancora cercando di capire se ci siano le premesse per un percorso che porti alla definizione di un possibile accordo, riteniamo assolutamente necessario ricomprendere, in una trattativa e in un impegno esigibile e complessivo, tutti gli aspetti della revisione del Piano Industriale.

Nei prossimi giorni le OO.SS. saranno impegnate ad una prima valutazione della proposta aziendale nel suo complesso e cercheranno, già nel prossimo incontro fissato per il 20 e 21 gennaio p.v, di ottenere importanti chiarimenti ed ulteriori informazioni, per riuscire, in modo più approfondito, ad entrare nel merito di tutti i numerosi capitoli previsti.

Milano, 14 gennaio 2016

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca – Unisin
Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario copertura superstiti, polizza infortuni, maturazione requisito pensionistico per circa 200 ex colleghi esodati

Posted on 21 Dicembre 201522 Dicembre 2015 By Claudio Voghera

IMPORTANTE ACQUISIZIONE

DAL 1° GENNAIO SARA’ ATTIVATA LA
COPERTURA SUPERSTITI

Nella giornata del 17 dicembre si è concluso, con la firma di un accordo, il confronto tra le Organizzazioni Sindacali e la Capogruppo relativo all’individuazione dei criteri per attivare, sperimentalmente per il 2016, uno strumento mirato al sostegno ai superstiti dei dipendenti deceduti in costanza di attività lavorativa.

Scarica il comunicato ed i relativi allegati

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato dell’Alleanza Sindacale CAE e Uni sul piano industriale UniCredit

Posted on 21 Dicembre 201522 Dicembre 2015 By Claudio Voghera
Comunicato dell’Alleanza Sindacale CAE e Uni sul piano industriale UniCredit

Lo scorso 11 novembre 2015 sono stati presentati da parte dell’Azienda al comitato ristretto del CAE i principali contenuti riguardanti la revisione del Piano Strategico 2018 del Gruppo

CAE, Evidenza

UEWC Second Ordinary Meeting 2015

Posted on 27 Novembre 201527 Novembre 2015 By Claudio Voghera
UEWC Second Ordinary Meeting 2015

Pubblichiamo la dichiarazione finale del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo Unicredit che Il 25-26-27 novembre 2015 si è riunito a Milano

CAE, Evidenza

Coordinamento FABI Gruppo Unicredit – Mozione Conclusiva

Posted on 18 Novembre 201518 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Coordinamento FABI Gruppo Unicredit – Mozione Conclusiva

word cloud degli interventi, la dimensione delle parole è proporzionale alla loro ricorrenza.

L’Organo di Coordinamento FABI delle aziende del Gruppo Unicredit si è riunito a Roma nei giorni 16-17-18 novembre 2015.

I lavori sono iniziati con un minuto di silenzio per i tragici fatti di Parigi, fatti che scuotono le coscienze e che impatteranno certamente sulla vita quotidiana di ciascuno di noi.

Il Segretario Generale FABI Lando Maria Sileoni ha introdotto le tre giornate con un puntuale e preciso aggiornamento sulla situazione del settore bancario, sia dal punto di vista sindacale, delle prospettive economiche, del futuro assetto dei gruppi bancari e della crescente digitalizzazione dell’attività bancaria.

Nell’ambito dei lavori del Coordinamento è stata organizzata la Tavola Rotonda “Unicredit: 8 ottobre – riequilibrio del welfare, un impegno sociale! Piano industriale, contrazione o sviluppo?”, dove i vertici della Fabi Unicredit, il Segretario Nazionale Mauro Morelli e il Coordinatore Angelo Di Cristo, assieme ai Segretari Nazionali delle altre sigle si sono confrontati con le controparti aziendali.

Il Segretario Nazionale FABI di riferimento Mauro Morelli ha quindi illustrato le principali caratteristiche di quello che Unicredit considera un aggiornamento del Piano Industriale, denunciando ancora una volta una pressoché esclusiva focalizzazione sulla riduzione dei costi, in particolare quelli del personale, ed una limitata (e contestata anche dagli analisti) prospettiva di crescita.

Ciò che preoccupa il Coordinamento è che una tale impostazione sia attribuibile ad una limitata visione strategica del top management di Unicredit e alla sua incapacità di creare occasioni di rilancio, abdicando tale ruolo alle solite società di consulenza che ripropongono ciclicamente gli stessi modelli in fotocopia. A ciò si aggiunge una particolare difficoltà del nostro Gruppo a realizzare modelli organizzativi in linea con gli obiettivi dichiarati e a calarli coerentemente nella realtà operativa.

Non è un caso quindi che il tema delle pressioni commerciali sia stato sottolineato nella quasi totalità degli interventi. Il Coordinamento di Gruppo ritiene quindi indifferibile il raggiungimento di un accordo che, sviluppando la Dichiarazione congiunta sulle Vendite Responsabili sottoscritta in sede di CAE, definisca limiti precisi alla sollecitazione commerciale e ribadisca, per quanto dovrebbe essere già scontato, il rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. In tale contesto dovrà inoltre essere ribadita la necessità di un adeguata formazione alla vendita dei prodotti finanziari. Per rendere esigibile un tale accordo dovranno essere adeguatamente coinvolte le strutture commerciali e dovrà essere chiarito il ruolo superiore delle funzioni HR sulle stesse.

Il Coordinamento conferma che la gestione degli impatti della revisione del Piano Industriale non potrà prescindere dalla volontarietà delle uscite incentivate e dalla definizione di adeguate tutele sia per i lavoratori interessati agli esodi che per tutti coloro che resteranno all’interno del Gruppo, sui quali graverà la riduzione del personale.

Sarà quindi necessario intervenire per garantire sempre adeguati livelli occupazionali, anche e soprattutto attraverso nuove assunzioni, che potrebbero inoltre costituire motivo di rilancio della banca stessa.

In un contesto di contrazione dei livelli occupazionali e di ricerca di meccanismi di volontarietà per la riduzione dei costi del personale, risulta inaccettabile oltre che incoerente la persistenza di domande di part time inevase, in particolare in alcune Region.

Il Coordinamento sottolinea la necessità di interventi di nuova occupazione a favore di alcuni territori dove si ha l’impressione di una contrazione della presenta del Gruppo e che sono trascurati dalle nuove assunzioni, con particolare riferimento al Sud ed alla regione Sicilia.

Il Coordinamento ritiene che la struttura di BT potrebbe costituire una valida soluzione al recupero di attività e di occupazione ma dovrebbe mutare profondamente approccio, in quanto attualmente intercetta esclusivamente lavorazioni di basso profilo che non sono in grado di generare tra i colleghi interessati adeguati livelli motivazionali, anche per l’incapacità di tutti i livelli gerarchici di rappresentare positivamente tale opportunità.

Nel contesto delle diffuse riorganizzazioni il Coordinamento ribadisce la massima attenzione nei confronti di UBIS, l’azienda del gruppo più delle altre interessata dalle esternalizzazioni. La FABI conferma l’impegno nel seguire l’andamento delle diverse NewCo create e sottolinea in particolare le criticità già emerse in ES SSC, anticipando che incalzerà l’Azienda ad onorare gli impegni assunti con gli accordi sottoscritti. Alla luce di tali esperienze valuteremo con ancora maggior severità eventuali altre iniziative di esternalizzazione.

I prossimi mesi vedranno impegnato il Coordinamento di Gruppo non solo nella gestione delle ricadute del Piano Industriale ma anche su tutte le tematiche il cui calendario è stato definito nell’Accordo di percorso dell’8 ottobre 2015, con la consapevolezza che i diversi interventi dovranno reimpiegare a favore dei colleghi gli eventuali risparmi che si dovessero generare, superando inoltre le antistoriche differenze ancora esistenti su taluni temi quali l’assistenza sanitaria e le condizioni al personale.

Il Coordinamento valuta che il primo accordo sottoscritto nell’ambito degli impegni succitati vada nella giusta direzione: la prevista riorganizzazione/unificazione dei Fondi pensione a partire dai cd. Fondi interni ha ribadito la salvaguardia delle condizioni in essere sia per gli attivi in servizio che per i pensionati e l’impegno aziendale a garantire la sussistenza nel tempo dell’equilibrio finanziario.

Il Coordinamento auspica che anche nella riorganizzazione dei Cral con la creazione di un organismo sostitutivo si possa salvaguardare la rete di relazioni sui diversi territori e il prestigio generato dalle precedenti strutture.

Per quanto riguarda le altre tematiche il Coordinamento ritiene si debba superare la logica delle cd. Prassi aziendali e si possa finalmente addivenire ad un vero e proprio Contratto di Secondo livello. In tale sede contesto si dovranno definire in tutte le aziende del Gruppo adeguati riconoscimenti delle professionalità definendo percorsi inquadramentali e correlati riconoscimenti economici da consolidare nel tempo, questo al fine di non disperdere le professionalità acquisite e di riconoscere quelle emergenti, quali ad esempio quelle di Banca Diretta Multicanale. Il Coordinamento conferma la massima attenzione e presidio sindacale su queste nuove realtà lavorative che richiedono la definizione di specifiche tutele.

Il Coordinamento ritiene, per quanto non dovrebbe essere il suo compito, che sia assolutamente necessario garantire un buon servizio alla clientela, evitando di abbandonare ambiti di business e quote di mercato che logiche temporanee e di breve periodo potrebbero far perdere per sempre. Con analoga cautela è opportuno approcciarsi a nuovi business, senza perdere di vista la principale funzione che un’azienda di credito deve garantire, il supporto all’economia del Paese, alle famiglie e alle imprese. In particolare se da una parte è opportuno assecondare il crescente utilizzo da parte della clientela dei cd. Canali Evoluti, ciò non deve comportare un corrispondente abbandono del presidio territoriale e dei canali tradizionali.

Il Coordinamento ribadisce l’imprescindibile ruolo della formazione e dell’aggiornamento delle  lavoratrici e dei lavoratori, confermando l’impegno a sostenere iniziative formative adeguate e modalità coerenti di realizzazione delle stesse. A tal fine auspica una rapida e positiva definizione delle Linee guida per una efficace formazione online.

Il Coordinamento manifesta la propria preoccupazione per una recente riorganizzazione del settore Salute e Sicurezza, riorganizzazione che sembra andare verso una esternalizzazione dell’attività di rilevazione dei rischi con perdita di professionalità degli addetti e possibili cortocircuiti tra i soggetti deputati.

Il Coordinamento FABI Gruppo Unicredit infine riafferma la centralità del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit, confermando il proprio continuo impegno nel tutelarli, nella consapevolezza che solo attraverso la difesa del ruolo originario di Banca di Unicredit si potrà continuare a difendere la sana e buona occupazione.

Roma, li 18 novembre 2015

APPROVATO ALL’UNAMINITA’

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Coordinamento FAbi Unicredit: Sileoni apre i lavori

Posted on 16 Novembre 201517 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Circa 200 Rappresentanti Sindacali Aziendali della FABI presenti a Roma per la riunione dell’Organo di Coordinamento del Gruppo Unicredit, in corso da oggi fino a mercoled

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