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Categoria: Evidenza

Sileoni: La FABI risponde a Unicredit

Posted on 13 Novembre 201513 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Sileoni su Milano Finanza, in un’ampia intervista, commenta il piano Unicredit: “Sembra la confessione di un ridimensionamento politico, organizzativo e finanziario. Ai primi licenziamenti scenderemo in piazza”

Evidenza, Rassegna Stampa

TGR Piemonte: Angelo Di Cristo parla di Unicredit

Posted on 12 Novembre 201513 Novembre 2015 By Claudio Voghera
TGR Piemonte: Angelo Di Cristo parla di Unicredit

Intervista del Coordinatore Nazionale FABI del Gruppo Unicredit al TGR Piemonte del 12-11-2015

Evidenza, Rassegna Stampa

Comunicato unitario su aggiornamento Piano Strategico 2014/2018

Posted on 12 Novembre 201513 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredito

REVISIONE DEL PIANO STRATEGICO 2018

NON SI VEDE UNA PROSPETTIVA DI SVILUPPO

Ieri 11 novembre si è tenuto un incontro nel corso del quale il Capo del Personale del Gruppo ha illustrato i contenuti relativi all’annunciata revisione del Piano strategico 2018.

In premessa abbiamo chiesto chiarimenti in merito alle indiscrezioni di stampa susseguitesi negli ultimi giorni che hanno alimentato un clima di forte preoccupazioni tra i Lavoratori, le Lavoratrici e la clientela del Gruppo.

L’Azienda ha precisato che si tratta di un aggiornamento del Piano Industriale precedente, confermando le linee guida a suo tempo annunciate, aggiornate per la necessità di fronteggiare:

  • una crescita economica rallentata rispetto alle previsioni in tutti i Paesi in cui Unicredit è presente;
  • una marcata contrazione del margine di interesse, senza alcuna prospettiva di miglioramento nel breve periodo;
  • l’evoluzione in senso restrittivo delle normative che producono un impatto negativo sulla struttura dei costi.

L’Azienda ha, quindi, illustrato le seguenti linee strategiche che intende adottare:

  1. mantenimento del ruolo di leader a livello europeo nella Banca Commerciale;
  2. ricerca continua dei massimi livelli di efficienza ed efficacia;
  3. continua ricerca dell’innovazione con adeguati investimenti;
  4. valutazione delle redditività delle attività giudicate oggi non sufficientemente redditizie;
  5. focalizzazione su attività in crescita e a basso assorbimento di capitale.

Tali iniziative hanno comportato una revisione dei numeri già previsti dal precedente Piano. Il Capo del Personale, correggendo le notizie di stampa, ha puntualizzato che gli esuberi totali nell’orizzonte temporale 2014-2018 sono 12.200 FTE (full time equivalent), comprensivi di tutte le operazioni di deconsolidamento già attuate (quali UCCMB in Italia), oltre che il turnover, portando a 11.050 gli esuberi complessivi. Di questi 8.455 erano già previsti, mentre 2.595 costituiscono la nuova previsione.

Per quanto attiene al perimetro italiano si passa dalle 5100 eccedenze quantificate dal precedente Piano, a 5.640 con un incremento di 540 FTE, di questi circa la metà sono Dirigenti. Come noto, 2.400 FTE hanno già aderito al piano di uscite incentivate per pensionamento previsti dall’accordo 28 giugno 2014.

in Germania l’incremento delle eccedenze è di 625 FTE, in Austria è di 1.195, infine nella CEE, Asset Management e Assett Gatering è di 235 FTE.

Le attività retail in Austria e il business del Leasing in Italia, ritenute poco redditizie, sono in fase di valutazione. Entro il 2016 il Gruppo deciderà se cederle o sottoporle ad una profonda ristrutturazione.

Per raggiungere il numero dei 18.200 si considerano anche le previste operazioni di cessione di personale derivanti dalla vendita della banca ucraina (4mila) e della joint venture tra Pioneer e Santander AM (2mila), operazione conclusa nella giornata di ieri.

A fronte di una nostra richiesta l’Azienda ha precisato che le riduzioni riguarderanno in misura maggiore i Corporate Center e le strutture di Governance. E’ inoltre previsto un incremento, rispetto a quanto precedentemente dichiarato, del numero di filiali che verranno chiuse.  Nei prossimi incontri ci verranno forniti maggiori elementi di dettaglio.

La somma delle iniziative prospettate comporta una riduzione del costo del personale di circa 750 milioni, a fronte dei quali l’Azienda ha tenuto a sottolineare una contestuale riduzione di costi non HR pari a 800 milioni.

Le valutazioni delle OO.SS.

Abbiamo espresso la nostra forte critica nei confronti dell’ennesimo Piano Industriale che, ancora una volta, incide pesantemente sulla riduzione dei costi e dell’occupazione. Non si scorge quel segnale di discontinuità rispetto al declino di questi anni, quella prospettiva di rilancio che invece sarebbe necessaria per dare fiducia alle persone che lavorano e prospettive di tenuta occupazionale nel tempo, oltre che di valorizzazione professionale.

La valutazione negativa riguarda anche l’individuazione di esuberi aggiuntivi, rispetto al precedente Piano, ancorché gestibili attraverso l’utilizzo della parte ordinaria e della parte straordinaria del Fondo di Solidarietà di Settore che deve assolutamente prevedere la volontarietà quale elemento cardine imprescindibile tra i criteri di accesso.

La critica ha anche riguardato l’impatto negativo sull’organizzazione del lavoro e sulle condizioni di lavoro derivanti dalle riorganizzazioni in atto, non adeguatamente gestite, prima tra tutte quella della rete con il Progetto Open.

Abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, ora e per il futuro, a qualsiasi ipotesi di esternalizzazioni.

Infine abbiamo sottolineato come le continue uscite di personale, realizzate in questi anni, abbiano impoverito l’Azienda e che, accanto agli investimenti in tecnologia, sia necessario investire sulle Persone: quelle che rimarranno nel Gruppo e quelle che necessariamente dovranno entrare attraverso un piano di assunzione rivolto ai giovani, così come positivamente sperimentato negli accordi sottoscritti nel Gruppo.

Queste sono le priorità che sosterremo con forza negli incontri che seguiranno nei prossimi mesi.

Vi terremo tempestivamente informati anche organizzando assemblee unitarie in tutte le aziende del Gruppo.

Milano 12 novembre 2015

Segreterie di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario accordo di confluenza dei Fondi Interni nel Fondo di Gruppo

Posted on 10 Novembre 201511 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredito

FIRMATO L’ACCORDO SULLA CONFLUENZA
NEL FONDO PENSIONE DI GRUPPO DEI
COSIDDETTI “FONDI INTERNI”

L’Accordo di Gruppo dell’8 ottobre 2015 prevede in tema di previdenza complementare “l’attuazione di un processo di concentrazione di tutti i Fondi Pensione pre-esistenti in essere nel Gruppo UniCredit”, suddiviso in tre fasi.

Considerata la delicatezza della materia e la pluralità dei fondi presenti, l’argomento è stato approfondito da un’apposita Commissione Tecnica, così come previsto dallo stesso accordo.

Il 10 novembre 2015 abbiamo sottoscritto l’Accordo sulla confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo delle forme pensionistiche aziendali complementari denominate “Fondi Interni”.

Tale accordo, che riguarda i fondi interni (21 fondi senza personalità giuridica – inseriti nel bilancio dell’Azienda), rappresenta la prima delle fasi previste.

Si tratta di 21 fondi che coinvolgono 9.955 pensionati e 884 lavoratori attivi. Tra questi, 20 fondi sono interamente a prestazione definita e riguardano in prevalenza personale già in quiescenza. I Regolamenti di tali fondi verranno senza nessuna eccezione recepiti dal Regolamento del Fondo Pensione di Gruppo e le relative prestazioni verranno corrisposte ai rispettivi aventi diritto senza soluzione di continuità.

Per quanto concerne il Fondo ex Caritro sez. B-C (a contribuzione definita e a capitalizzazione individuale), vengono mantenute le prestazioni in essere, con l’innalzamento del contributo aziendale al 3% per tutti gli “iscritti post” (cioè coloro che si sono iscritti alla previdenza complementare a partire dal 28.04.1993).

Mentre, per quanto riguarda la sez. A del Fondo ex Caritro, vale quanto già specificato per gli altri 20 fondi.

A garanzia della stabilità dell’intero sistema previdenziale di Gruppo, e in continuità con gli obblighi già in essere, UniCredit manterrà ad esclusivo proprio carico la copertura degli eventuali disavanzi risultanti dai bilanci tecnici, gli oneri di gestione amministrativa e ulteriori eventuali altri oneri.

Come Sindacato riteniamo chiuso con soddisfazione questo accordo concernente la prima fase di semplificazione del sistema previdenziale di Gruppo.

Diversi sono i fattori che valutiamo positivi e importanti, in particolare:
– l’impegno alla copertura da parte dell’azienda delle riserve matematiche/attuariali;
– il mantenimento della prestazione accessoria di premorienza e invalidità per tutti gli iscritti (ante e post) del Fondo ex Caritro, per il 2016;
– l’innalzamento al 3% del contributo aziendale per tutti gli iscritti post del Fondo ex Caritro.

Più in generale il processo di confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo, quale contenitore complessivo per la previdenza complementare, genererà maggiore efficienza e solidità per tutti gli iscritti, anche grazie all’aumento delle masse gestite.

Entro fine anno gli incontri della Commissione Tecnica proseguiranno per definire altre tematiche previdenziali e le idonee soluzioni alla copertura premorienza – tutela superstiti.

L’impegno, come OO.SS. unitarie, è quello di arrivare ad attivare una nuova copertura superstiti, a partire dal 2016, caratterizzata da una particolare attenzione al profilo socio-familiare.

Milano, 10 novembre 2015

Segreterie di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: Comunicato unitario incontro con CEO

Posted on 5 Novembre 201510 Novembre 2015 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario incontro con CEO

IERI, OGGI E ……. DOMANI?

Nella scorsa settimana le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS di UBIS hanno incontrato i vertici dell’azienda nelle persone dell’Amministratore Delegato Paolo Cederle e dei Responsabili del Personale Michele Ungaro e Silvia Cassano.

Nell’ambito delle previsioni del CCNL relative all’Incontro Annuale, la riunione del 28 ottobre è stata focalizzata nello specifico  sulle prospettive future della nostra Azienda, avendo già esperito la parte più generale di detto Incontro (dati economici e strutturali di UBIS) in una precedente riunione, della quale abbiamo puntualmente riferito in un altro comunicato.

Ben vengano le 240 assunzioni nel biennio 2014-15 che, a detta dell’Azienda, ci portano ad essere su questo tema tra i primi nel Gruppo e nel settore di riferimento. Ma dall’altro lato abbiamo l’uscita di ben 264 persone nei prossimi 3 anni, oltre ad una considerevole contrazione del numero dei colleghi nel perimetro Italia che dal 2012 è diminuito del 18% a causa delle esternalizzazioni e delle precedenti adesioni ai piani d’esodo.

Siamo contenti ma non soddisfatti del dato relativo alle assunzioni; infatti, come detto, compensano solo in parte il decremento strutturale del numero degli addetti, si può fare decisamente di più anche alla luce degli incentivi economici offerti sia da provvedimenti legislativi (decontribuzione), sia dal CCNL, sia dal FOC – Fondo per l’Occupazione del Settore che tutti noi sosteniamo convintamente proprio per facilitare la nuova occupazione dei giovani.

Ben venga, la ritrovata centralità di UBIS, visto che i servizi stanno “ritornando CORE” per la Banca, che ora ci vede come “una risorsa e non più solo come un centro di costo”.

“L’evoluzione delle tecnologie ci richiede sempre più risposte in tempi rapidi ed una continua evoluzione dei canali distributivi, a partire dall’agenzia”.

Ma rapidità ed efficacia non devono realizzarsi unicamente attraverso modelli organizzativi che vedono la parcellizzazione di attività, competenze e professionalità presenti nel perimetro Italia. Le scelte di delocalizzazioni e la forte presenza di consulenza strategica di alta direzione, oltre a non essere sempre facilmente misurabili in termini di efficienza ed efficacia, hanno regolarmente generato notevoli difficoltà nelle attività operative svolte dai colleghi di ogni ordine e grado.

A Paolo Cederle, CEO di UBIS, abbiamo espresso la nostra posizione sulle consulenze

che a ns. parere  rimangono eccessive, nonostante l’Azienda continui a dichiarare che sono in diminuzione.

Nell’ottica di comprendere cosa ci si debba aspettare per il futuro, ( anche in ottica del nuovo piano industriale che verrà annunciato il prossimo 11 novembre)  la nostra relazione ha ribadito le preoccupazioni di colleghi e colleghe per il futuro di UBIS, ha rimarcato il disagio che le riconversioni causate dalle innumerevoli ristrutturazioni che si sono susseguite – ed ancora proseguono – ha prodotto, lasciando tossine professionali difficili da smaltire ed una diffusa incertezza sul proprio futuro professionale.

Per le OO.SS resta necessario tenere al centro dei macro processi produttivi la considerazione professionale, i percorsi di crescita, la formazione e lo sviluppo di progetti informatici congrui con l’enorme patrimonio di conoscenze e le capacità delle Lavoratrici/Lavoratori di UBIS, capacità spesso svilita  dal ricorso a consulenze esterne in forma massiccia.

Ci preoccupa fortemente la presenza tra le società di consulenza classificate “GOLD” di aziende come TATA GROUP …… non vorremmo che dalle delocalizzazioni nei paesi dell’Est Europa, l’azienda pensi all’off shoring in India. Siamo una Global Company da Singapore all’America, dove il nostro CEO va alla ricerca di soluzioni innovative ….. ma l’Italia in tutto questo viaggiare dove si colloca?

E’ indispensabile mantenere la nostra natura, che ci ha portato all’integrazione delle aziende nel Gruppo grazie alle professionalità interne, e non cercare di imitare modelli di aziende di servizi e consulenza dove peraltro il dialogo sociale non è praticato.

A fronte di nostre specifiche richieste e sollecitazioni, il Top Management ha dichiarato che non esistono, allo stato, dossier riguardanti eventuali ulteriori esternalizzazioni; che non sono previste ulteriori delocalizzazioni di attività e che, nonostante la Multipolarità non sia più considerata strategica, non si procederà, attualmente, alla chiusura di Poli; che il mondo Operations mantiene, seppure con modalità e consistenze diverse dal passato, un ruolo importante nella costruzione e fornitura di servizi al cliente.

Viene ancora perseguita, seppur con un approccio discontinuo, la creazione di centri globali di competenza, il modello “Global HUBS” è ancora, nelle parole del management, un opportunità per creare sinergie; il livello trans- europeo dell’operazione, dal nostro punto di vista impone attenzione e controllo.

Memori delle vicende, spesso fortemente negative, che hanno contraddistinto il passato e testimoni di situazioni gravemente contraddittorie verificatesi in questi ultimi anni, abbiamo preso atto di queste dichiarazioni espresse dal Top Management di UBIS; saranno il tempo e soprattutto le azioni a dover dimostrare la coerenza di quanto dichiarato.

Ben venga la dichiarazione aziendale di disponibilità a discutere con le Organizzazioni Sindacali del polo tecnologico, attrattivo di ricerca e depositario di Know-how, con l’intenzione di farlo diventare il punto di riferimento per il Gruppo ed il settore, attraverso un chiaro segnale di investimento sul territorio nazionale.

Nella nostra azienda si pianifica, si fa budget, si seguono i progetti… ed il resto chi lo fa?

Ci hanno parlato di Big Data, di Bit Coin, Block Chain, di API, ma a questa domanda non troviamo mai risposta.

Nelle dichiarazioni aziendali il progetto “Big Data” è ritenuto di grande importanza per il futuro business del Gruppo, si tratta di una mole di dati sui clienti che viene registrata e analizzata con metodologia dedicata; come ci insegnano i social network, più informazioni diamo sul nostro conto, più diventa semplice intercettare i nostri bisogni (veri e/o presunti) e le nostre esigenze, più facilmente si sarà in grado di proporre  prodotti mirati, poco importa se bancari o meno, le esperienze già fatte con la vendita nelle agenzie di articoli Samsung e Techno Gym sono state presentate come esperienze positive.

Abbiamo inoltre posto il problema delle società esternalizzate, delle quali ricordiamo UBIS detiene la partecipazione del 49%, esprimendo tutta la nostra preoccupazione per ES-SSC che a ben tre anni dalla sua costituzione non ha prodotto nessuno dei risultati presentati nel piano industriale e dichiarando che vorremmo avere una visione più chiara anche sulla situazione di ABAS e di V-TS.

Le nostre preoccupazioni sono state in parte confermate dall’azienda …… noi non lasceremo mai soli i colleghi di quelle aziende.

Nell’incontro Paolo Cederle ci ha espresso il suo rammarico sull’ultima frase del nostro precedente comunicato nel quale avevamo fatto notare il mancato apprezzamento sull’apporto delle Lavoratrici ed i Lavoratori di UBIS per i risultati raggiunti, lamentandosi in quanto UBIS mette sempre al centro le persone TUTTE … ci auguriamo che oltre alle parole delle carte d’integrità e dei buoni propositi ci siano le azioni conseguenti.

Le OO.SS. Di UBIS in ottemperanza all’art. 5.1 dell’Accordo Programmatico di Percorso   siglato in Capogruppo lo scorso 8 ottobre, hanno richiesto di attivare il confronto in sede aziendale in tema di valorizzazione professionale, visto che la discussione si deve concludere entro il primo semestre 2016.

Sul tema è inevitabile partire dal GJM sul quale è necessario organizzare una discussione partendo come sempre dalle competenze e dalle mansioni di Lavoratori e Lavoratrici.

A questo proposito abbiamo richiesto, a breve, un primo incontro esplicativo sulla nuova nomenclatura e classificazione dei  “Job” che l’Azienda, in modo unilaterale, ha attribuito ad ogni dipendente. Siamo convinti che questo percorso rappresenti l’unica  forma di riconoscimento delle professionalità dei/delle Lavoratori/trici di UBIS e che possa tradurre in realtà quello che nel corso di questo Incontro ci è stato illustrato.

Ricordiamo che UBIS si occupa di tutti gli appalti del Gruppo, a questo proposito abbiamo ribadito all’Azienda la necessità di presidiare efficacemente l’intera filiera degli appalti e che vengano adottate specifiche previsioni al fine di evitare il “massimo ribasso”, nonché precise clausole (ad esempio la “clausola sociale”) a tutela delle condizioni e dei diritti dei Lavoratori delle società appaltatrici.La carta di integrità regola  anche i rapporti con i fornitori esterni ed è il fiore all’occhiello del Gruppo, coerentemente ci aspettavamo un impegno stringente sul tema, non c’è stato.

Qualche considerazione la vogliamo fare anche sulle modalità di una presentazione che è apparsa più adatta ad un incontro con le strutture manageriali che per un Incontro con le OO.SS.; tuttavia le informazioni non sono mancate, la fotografia è a colori accesi ma anche densa di ombre, il dubbio è che questa rappresentazione si attagli solo ad una parte delle risorse di UBIS, indubbiamente preparata professionalmente, proiettata su progetti all’avanguardia, ma limitata nei numeri.

La platea più numerosa invece è alle prese con i problemi quotidiani che abbiamo enunciato in apertura, non si sente al centro delle strategie aziendali ed è in continua riconversione professionale. In molti settori di UBIS non vi è equilibrio nelle quantità e nella qualità delle attività che si svolgono, manca una razionalizzazione cercata da tempo ma mai realizzata completamente.

Se poi si mandano in altri Paesi lavorazioni e/o si esternalizzano attività e si cedono colleghi la fiducia e la serenità non possono che diminuire.

Su una cosa siamo d’accordo, le due identità apparentemente divergenti che ci sono state rappresentate devono trovare un percorso comune che tenga conto delle esigenze non solo aziendali ma soprattutto delle aspettative di Lavoratrici e Lavoratori.

Milano, 04/11/2015

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Previdenza Complementare – Contribuzione volontaria aggiuntiva

Posted on 5 Novembre 20155 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Previdenza Complementare  – Contribuzione volontaria aggiuntiva

Riservata agli  iscritti Fabi del Gruppo UniCredit

Fondi di Previdenza Complementare del Gruppo UniCredit

Contribuzione volontaria aggiuntiva

Ciascun iscritto a forme previdenziali complementari a capitalizzazione individuale, può variare la contribuzione a proprio carico – ferma l’eventuale misura minima prevista statutariamente – effettuando versamenti volontari aggiuntivi sulla propria posizione previdenziale individuale utilizzando la seguente funzione :

Aggiornamento propria contribuzione fondo

Le funzioni sono altresì fruibili dagli iscritti a forme pensionistiche (o a sezioni di forme pensionistiche) a prestazione definita purchè abbiano provveduto ad accendere (anche) una posizione a capitalizzazione individuale mediante il conferimento del TFR maturando (nella apposita sezione delle stesse forme oppure nel Fondo Pensione di Gruppo).

La contribuzione volontaria aggiuntiva rappresenta un’opportunità nella realizzazione del piano di previdenza complementare di ciascun lavoratore, sia per l’incremento del “risparmio previdenziale” che per i vantaggi di natura fiscale.

A questo proposito, si tenga conto che nel computo della deducibilità fiscale annuale (al presente, max € 5.164,57) rientrano, cumulandosi, la contribuzione a carico della azienda e quella a carico dell’iscritto (il TFR è escluso), indifferentemente se effettuata tramite percentuale dell’imponibile (INPS o TFR), ovvero mediante somme una tantum.

Al fine di una corretta scelta nell’individuazione della percentuale da indicare, va tenuto conto dell’eventuale importo totale e/o residuale del Conto Welfare oggetto di accredito automatico sulla tua posizione a Previdenza Complementare, con l’obiettivo di ottimizzare il vantaggio di deducibilità fiscale, di cui sopra.

La funzione è disponibile annualmente nel corso del mese di novembre ( variazione da effettuarsi pertanto entro e non oltre il 30/11/2015) con le seguenti modalità:

  • scelta di una percentuale a valere sull’imponibile retributivo del proprio fondo complementare . Tale percentuale si aggiungerà a quella già versata da ciascun iscritto al singolo fondo pensione a capitalizzazione individuale, affluendovi con la stessa cadenza temporale;
  • effetto 1 gennaio dell’anno successivo; la data decorrenza dei nuovi contributi sarà quindi dal 01/01/2016;
  • può essere variata in aumento o in diminuzione fermo il limite minimo eventualmente previsto dallo Statuto/Regolamento del singolo fondo pensione.

Per effettuare la modifica, si proceda come indicato di seguito:

Le funzioni per effettuare le variazioni contributive sono disponibili in :

Dall’Home Page della Group Intra-Net  > HR Gate Italia ( in Strumenti Personali – menù a destra ) > inserire le credenziali > seguire il percorso “From Welfare & Benefit > Previdenza Complementare > Variazione Contributiva” > Aggiornamento propria contribuzione.

E’ importante tenere presente che per alcune operazioni sono previste specifiche scadenze. Qui di seguito a solo titolo di esempio ne indichiamo alcune tra le più ricorrenti relative ad alcuni fondi pensione:

Quali fondi

Controllo le scadenze per: Quando Come
Fondi a capitalizzazione individuale variare l’aliquota di contribuzione mese di novembre vai alla sezione:
Variazione contributiva”

come sopra riportato

conferire un importo una tantum mese di maggio
dichiarare i contributi non dedotti entro il 31 dicembre vai alla sezione:
> Variazione dati e altre operazioni dispositive”
Fondo di Gruppo – Sezione II e Fondo Banca di Roma – gestione a contribuzione variare la scelta di investimento
– Fondo di Gruppo mese di giugno vai alla sezione:
Variazione scelte di investimento”
– Fondo Banca di Roma entro il 15 novembre vai al sito web del fondo
Fondo di Gruppo
Sezione I
richiedere, in assenza dei requisiti indicati nello Statuto e dopo la cessazione del servizio, la liquidazione, il trasferimento, la pensione anticipata o l’eventuale riscatto di periodi non coperti da contribuzione entro due mesi dalla cessazione del servizio Verifica quanto indicato nello Statuto (art. 23) in tema di prestazioni in assenza di requisiti

Per maggiori dettagli consulta il sito web del tuo fondo nella sezione relative alle Prestazioni o, in caso di assenza, contatta ES SSC.

Milano,  5 novembre 2015  

Segreteria di Coordinamento
Fabi Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Dichiarazione stampa di Angelo Di Cristo, Segretario Coordinatore FABI UniCredit

Posted on 3 Novembre 20153 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Dichiarazione stampa di Angelo Di Cristo,  Segretario Coordinatore FABI UniCredit

Sono assolutamente inaccettabili le continue fughe di notizie sulla revisione del piano industriale del Gruppo UNICREDIT

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Breve nota in tema di recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015

Posted on 28 Ottobre 201530 Ottobre 2015 By Claudio Voghera
Breve nota in tema di recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015

Riservata alle/agli iscritte/i Fabi del Gruppo UniCredit

Breve nota in tema di :

Recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015;

Beneficiari del “ T.F.R. in busta paga “.

Informiamo i nostri iscritti che l’Accordo di rinnovo 31 marzo 2015 del CCNL ABI per i Quadri Direttivi e le Aree Professionali ha esteso al periodo 1° gennaio 2015 – 31 dicembre 2018 la modalità di quantificazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) introdotta nel 2012: la base di calcolo è costituita dalle sole voci tabellari della retribuzione (stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione tabellare).

Detta base di calcolo è stata applicata – a valle dello scioglimento della riserva da parte delle Organizzazioni Sindacali – a partire dalla distinta retributiva di luglio u.s.; avendo peraltro il citato criterio valenza sin da gennaio 2015, con il corrente mese di ottobre si procede alla compensazione delle maggiori quote riconosciute nel 1° semestre 2015.

Pertanto, nella distinta retributiva, alla voce “IMP. TFR ex CCNL31/3/2015 (GEN-GIU)”, viene evidenziato, con segno negativo, l’importo riconducibile alla sommatoria – per i 6 mesi di riferimento – degli elementi di retribuzione non più utili alla quantificazione del TFR in base al predetto Accordo di rinnovo (a titolo meramente esemplificativo, gli Ad Personam, le voci indennitarie, etc.etc.).

Beneficiari del “ T.F.R. in busta paga “.

Ai Quadri Direttivi ed alle Aree professionali che hanno beneficiato, nei mesi di maggio e/o giugno 2015, del “TFR in busta paga”, sempre nel corrente mese di ottobre viene recuperata la quota di QUIR eccedente, in quanto calcolata, a suo tempo, su elementi retributivi non più utili a fini della quantificazione del TFR.

La sommatoria di questi elementi, viene esposta con segno negativo nel bollettino tramite la voce “IMP QUIR ex CCNL 31/3/2015 (MAG/GIU)”.

Milano, 28 ottobre 2015

Segreteria di Coordinamento FABI – Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: Comunicato unitario pressioni commerciali

Posted on 23 Ottobre 201526 Ottobre 2015 By Claudio Voghera

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

UNICREDIT S.P.A.

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Ma UniCredit S.p.A. …… che azienda è……?

I MILLE E UN BUDGET

IL PENTOLINO* D’ORO

“……C’era una volta un manager che lavorava in una banca grande (e forse non più una grande banca). Egli era “un gran lavoratore” e a luglio la sua Area aveva già superato il budget di tutto l’anno.

Un bel giorno di fine agosto il manager venne convocato d’urgenza dal suo capo, il quale gli disse:

– Questa notte mi sono apparsi in sogno gli azionisti e quando mi sono svegliato ho deciso che da qui a fine anno ci sarà un nuovo budget, con nuove regole che non verranno mai pubblicate, nemmeno a portale. Meno i tuoi collaboratori le conosceranno, meglio sarà. Ricorda inoltre che soprattutto i sindacati non ne dovranno sapere nulla. Quando ti faranno delle domande dovrai negare che esista un budget e dirai che si tratta di un nuovo sistema di monitoraggio. Se sarai in grado di fare come ti dico, ti donerò parte del MOL che mi porterai e che sarà custodito in un “pentolino”.

Il manager si mostrò, come sempre, entusiasta della nuova sfida e disse che ai suoi collaboratori avrebbe fatto fare di tutto pur di raggiugere il nuovo, sfidante obiettivo.

Il capo, soddisfatto, gli indicò a quel punto la via da seguire: – Ogni settimana dovrai raggiungere 10 obiettivi (MOL, MLT, POS, RCAUTO, SUBITOCASA, BANCASSICURAZIONE CREDITI, MUTUI, CRP, DIF, FORBICE TASSI), se li raggiungerai ti verranno assegnati dei punti ma, bada bene, ogni venerdì sera il contatore dei punti si azzererà e ogni lunedì mattina dovrai ricominciare da capo. Se la tua Area sarà la migliore il tuo premio sarà………..”

Quale premio è stato sussurrato all’orecchio del nostro manager?

E soprattutto chi, tra coloro che sono in lizza, se lo accaparrerà?

Per saperlo forse dovremo aspettare fine anno.

O forse l’azienda farà in modo che nessuno sappia mai chi si sarà spartito il cosiddetto “pentolino”, del quale qualcuno ogni tanto si lascia scappare parola in rete e che –  lo ricorderanno i colleghi di provenienza del “vecchio” Credito Italiano – altro non è, se non una sorta di “tesoretto” da distribuire.

Quello che però come OO.SS. sappiamo bene è che in questa azienda le pressioni commerciali hanno raggiunto livelli non più tollerabili e che da settembre in poi – come se non fosse bastata la prima parte dell’anno –  viene imposta alla rete la realizzazione di risultati commerciali tanto esorbitanti quanto insensati, oltre che pericolosamente insostenibili.

Una situazione gravissima, diffusa su tutto il territorio nazionale, che dimostra una schizofrenia aziendale senza precedenti realizzata attraverso la palese violazione di norme contrattuali; fatto questo che impone riflessioni serie ed approfondite, finalizzate ad un momento di confronto, ormai non più differibile, cui l’azienda smetta di sottrarsi.

Da una parte infatti l’azienda, nell’ambito del CAE, ha condiviso la dichiarazione sulle vendite sostenibili, attraverso la sottoscrizione di un “Protocollo sulla qualità del lavoro e sulle politiche commerciali” e pone le premesse per giungere ad una ipotesi di Premio Unico di Risultato; dall’altra parte impone arbitrariamente ai lavoratori ed alle lavoratrici sforzi sempre maggiori e sottopone chi opera in rete ad un monitoraggio asfissiante.

Nell’attuare tutto questo, di fatto INVENTA SOTTOBANCO UN NUOVO TIPO DI SISTEMA INCENTIVANTE, ELUDENDO SIA IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA CHE L’OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALLE OO.SS. ,SANCITI DAL CCNL DI CATEGORIA.

Ai sensi dell’art. 51 del CCNL in vigore, infatti, l’azienda deve comunicare agli organismi sindacali aziendali l’ammontare globale, i criteri di attribuzione ed i tempi di corresponsione degli incentivi – che devono essere oggettivi e trasparenti – e deve farlo prima della loro applicazione.  Ha anche l’obbligo, sempre ai sensi del medesimo articolo, di comunicare tempestivamente qualsiasi eventuale variazione di obiettivi e/o criteri.

Poiché delle variazioni al sistema incentivante intervenute a partire dal mese di settembre l’Azienda non ha fornito alcuna preventiva informativa alle scriventi OO.SS. riteniamo debba considerarsi DEL TUTTO ILLEGITTIMA QUALSIASI RICHIESTA RIVOLTA AI COLLEGHI DIFFORME DA QUANTO PRECEDENTEMENTE COMUNICATO.

In attesa degli opportuni chiarimenti da parte Aziendale, che auspichiamo di ricevere a breve, ricordiamo inoltre ai colleghi ed alle colleghe che il contratto di lavoro dipendente impegna il lavoratore/trice ad una OBBLIGAZIONE DI MEZZI E NON DI RISULTATO.

In base a tale principio giuridicamente sancito, l’Azienda può assegnare un budget, ma nel contenuto della prestazione lavorativa – che il lavoratore è tenuto ad effettuare con la dovuta diligenza e conformandosi alle direttive impartite dal datore di lavoro – NON È RICOMPRESO L’OBBLIGO DI REALIZZARLO.

* Liberamente ispirata ad “ Aulularia “, la commedia più famosa del grande commediografo latino Plauto, indiscusso capolavoro del teatro classico, tra i più imitati nel corso dei secoli.

L’autore ci consentirà l’uso fattone e ci assolverà da un sì “ prosaico “ utilizzo.

Milano, 23 ottobre 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
UNICREDIT S.P.A.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Welfare 2015 – Informativa diretta ai Lavoratori con saldo residuo nel Conto Welfare

Posted on 21 Ottobre 201526 Ottobre 2015 By Claudio Voghera
Welfare 2015 – Informativa diretta ai Lavoratori con saldo residuo nel Conto Welfare

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit


Welfare 2015 –

Informativa diretta ai Lavoratori con saldo residuo nel Conto Welfare.

Rammentiamo ai nostri iscritti che il saldo residuo del proprio Conto Welfare potrà essere utilizzato entro e non oltre il 27/11/2015 (ovvero – per coloro la cui cessazione intervenga prima di quella data – entro la cessazione dal servizio), per ottenere il rimborso delle spese previste dal Piano Welfare sostenute nel 2015.

Le richieste di rimborso dovranno essere inserite improrogabilmente entro tale data.

Successivamente non sarà possibile presentare nuove richieste. Ricordiamo che le pratiche già inoltrate non possono essere né integrate, né rettificate. Per accedere al proprio Piano Welfare, verificare il proprio saldo residuo e inserire le richieste, si può consultare la sezione della Group Intranet “HR Gate > From Welfare e Benefit > Piano Welfare > Il Tuo Piano Welfare”.

Inoltre l’importo residuo al 27 Novembre 2015 verrà automaticamente accreditato sulla propria posizione previdenziale a capitalizzazione individuale, se aperta a quel momento ed in grado di accogliere questa tipologia di versamento. Eventuali residui non potranno essere trasferiti sul  Conto Welfare 2016 e non potranno in ogni caso essere liquidati in bollettino stipendio.

Informazioni riguardanti la previdenza complementare sono disponibili all’interno delle apposite sezioni presenti nella Group Intranet ed all’interno del Piano Welfare. Per ulteriori chiarimenti, è possibile aprire un HR Web Ticket nella categoria Benefit.

Per quanto concerne i Lavoratori appartenenti ad UCCMB Vi informiamo che il saldo residuo del proprio Conto Welfare potrà essere utilizzato entro e non oltre il 30/10/2015, per ottenere il rimborso delle spese previste dal Piano Welfare sostenute nel 2015.

Conseguentemente, l’importo residuo al 30 ottobre 2015 verrà automaticamente accreditato sulla propria posizione previdenziale a capitalizzazione individuale, se aperta a quel momento ed in grado di accogliere questa tipologia di versamento. Modalità gestionali ed accesso alle informazioni sono le medesime sopra riportate.

Milano, 21 ottobre 2015

Segreteria di Coordinamento
Fabi Gruppo UniCredit

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