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Categoria: Evidenza

ABI: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO 10/03/2015

Posted on 11 Marzo 201511 Marzo 2015 By Claudio Voghera

ABI: AREA CONTRATTUALE
DISTANZE AMPIE TRA LE PARTI SULLA DIFESA DELL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

Sono proseguiti il 10 marzo gli incontri in ABI per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro; all’ordine del giorno il tema dell’Area Contrattuale.

Nell’illustrare il contenuto della proposta , ABI  ha sottolineato in premessa come questa vada nella direzione richiesta dalle OO.SS. di preservare e tutelare l’area contrattuale, con la possibilità di estendere ad alcune attività, oggi non ricomprese, le previsioni dei contratti complementari, con l’obiettivo di rendersi maggiormente competitivi con il mercato di riferimento .

La proposta odierna di ABI modifica quanto rassegnato per scritto alle OO.SS. nel documento di novembre che prevedeva il passaggio di tutte le attività elencate nell’art. 2 all’art. 3 (attività complementari e/o accessorie appaltabili), un ampliamento delle regole in tema di appaltabilità ed un maggiore utilizzo del lavoro autonomo per la rete.

Nella nuova formulazione ABI, in particolare, propone di mantenere inalterate le previsioni vigenti nell’art. 2 del CCNL solo per le attività del parabancario: Intermediazione mobiliare; Leasing e Factoring; Credito al consumo.

Propone invece di sottrarre alla disciplina dell’art. 2 e di portarle in quella dell’art. 3 del CCNL (contratti complementari) le altre attività: Gestione delle carte di credito/debito e sistemi di pagamento; Servizi di elaborazione dati, anche di tipo consortile; Centri servizi con attività di tipo amministrativo/contabile e di supporto operativo; Gestione degli immobili. Rammentiamo che la disciplina dei contratti complementari prevede: un orario settimanale di 40 ore; sotto inquadramento; tabelle retributive ridotte del 20%.

Questa è, per ABI, la difesa concreta dell’area contrattuale che tutela l’occupazione attraverso la riduzione dei costi!

Le OO.SS. hanno immediatamente rilevato che questa proposta non tiene per nulla conto delle proposte contenute nella piattaforma unitaria, che sono invece la costruzione della reale difesa e del rafforzamento dell’area contrattuale a tutela dei livelli occupazionali del settore. I punti delle nostre rivendicazioni sono stati ulteriormente rappresentati e motivati ad ABI perché chiarisse nel merito, al di là di ogni infingimento o proclama, la propria posizione. ABI ha definito la propria proposta come “punto d’arrivo” di una riflessione interna che ritiene non percorribili le richieste della piattaforma unitaria.

Per quanto riguarda l’applicazione delle ultime novità legislative in tema di mercato del lavoro, le OO.SS. hanno sollecitato ad ABI risposte chiare sulle possibili soluzioni di tutela per gli attuali occupati con contratto a tempo determinato ed apprendistato ed i possibili interventi, da normare in CCNL, sui casi di costituzione di New co., in tema di appalti e di mobilità infragruppo. ABI ha lapidariamente espresso il proprio giudizio positivo sulle nuove regole su cui ritiene di non intervenire. Ha poi specificato di non prevedere alcunché di diverso per le fattispecie di contratti a tempo determinato e di apprendistato in essere, dichiarandosi disponibile ad una ricognizione di approfondimento in tema di New co. ed appalti rispetto alle norme esistenti nel CCNL.

Le OO.SS. hanno replicato che, pur avendo valutazioni diverse sulle scelte del governo, nessuno può immaginare che gli attuali occupati (vale per le banche, per le assicurazioni e per i diversi settori) , in servizio alla data dell’entrata in vigore del decreto, non possano rimanere nell’ambito della vecchia normativa. Questo per dare la giusta tranquillità ai lavoratori, per rispettare lo spirito della norma e per rafforzare quello del CCNL che prevede per i lavoratori nuovi assunti, alla conferma, un contributo del Foc, strumento costituito proprio per dare futuro e sicurezza alla nuova occupazione: ragionare di tutti coloro che sono qualificati come “vecchi assunti” è dunque una scelta di serietà e coerenza.

Inoltre, visto l’annullamento della riunione del 13 marzo ed il rinvio della riunione al 23 e 24 di questo mese, le OO.SS. hanno richiesto un chiarimento politico sulla scadenza del 31 marzo, precisando che questa scadenza contrattuale non può costituire, né mai lo costituirà, un elemento ricattatorio sul merito della trattativa. L’ABI ha quindi proposto nuovi incontri per il 25, il 30 ed il 31 marzo. Per le OO.SS.,i primi due appuntamenti rappresentano comunque un momento topico per arrivare ad una proposta complessiva su cui determinare e valutare se sia possibile proseguire il negoziato ed addivenire ad un accordo.

Vi manterremo informati sullo sviluppo della trattativa, che è entrata in una fase estremamente delicata.

Roma, 11 marzo 2015

Le Segreterie Nazionali

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Evidenza, Rassegna Stampa

CCNL: Riprendono le trattative in ABI

Posted on 21 Febbraio 201523 Febbraio 2015 By Claudio Voghera

ABI DOPO LO SCIOPERO GENERALE RIPRENDONO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

Sono riprese oggi a Roma le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, dopo la convocazione da parte di Abi a seguito dello sciopero nazionale di categoria dello scorso 30 gennaio, che ha visto la convinta e compatta adesione dei colleghi e delle colleghe alla protesta e alle manifestazioni che si sono tenute in numerose città.

In apertura il Presidente del CASL dott. Profumo, pur riconfermando le preoccupazioni espresse dall’Abi sulle prospettive del settore, ha dichiarato l’intenzione di riprendere il confronto sul contratto nazionale, con la disponibilità a rimuovere le pregiudiziali strutturali sulla parte economica del contratto (scatti di anzianità e TFR) espresse nei precedenti incontri, accettando un rinnovo contrattuale non a costo zero, pur specificando che comunque le disponibilità di controparte restano contenute.

Le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato come, al di là della soddisfazione per l’auspicato superamento delle pregiudiziali economiche, frutto dell’importante mobilitazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, le caratteristiche della trattativa rimangono complesse rispetto a tutte le questioni sollevate da ABI che non hanno precedenti nella nostra storia e sulle quali ancora le posizioni rimangono distanti. Tali posizioni estremamente dure richiedono un immediato approfondimento nel merito.

Le organizzazioni sindacali, a fronte della reiterazione di ABI sui tempi di scadenza del rinnovo, hanno ribadito che sarebbe inaccettabile e irresponsabile qualsiasi ipotesi di disapplicazione del contratto. In un momento in cui il settore è nuovamente attraversato dalla febbre delle fusioni e delle ristrutturazioni bancarie, questo scenario comporterebbe la crescita esponenziale del contenzioso legale e l’inevitabile trasferimento della conflittualità dal livello nazionale a quello aziendale e di gruppo.

Al termine dell’incontro, pur rimanendo ampie le diversità di vedute e perfino di impostazione tra le parti, si è convenuto un calendario di riunioni con l’obiettivo di misurare la possibilità di raggiungere una valida intesa di rinnovo impedendo la disdetta unilaterale del contratto nazionale da parte di ABI.

Le date convenute sono le seguenti:

  • mercoledì 25 febbraio;
  • giovedì 5 marzo;
  • martedì 10 marzo.

Vi terremo tempestivamente informati sul prosieguo del confronto.

Roma, 20 febbraio 2015

Le Segreterie Nazionali

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Evidenza, Rassegna Stampa

IL DIRITTO DI SCIOPERO PREVALE SULLE FERIE

Posted on 29 Gennaio 201529 Gennaio 2015 By Claudio Voghera

Come già in passato, anche questa volta si sta verificando il problema di colleghi che avevano fissato giornate di ferie nel periodo interessato e del diniego da parte aziendale a spostare la giornata

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

SCIOPERO BANCARI 30 GENNAIO

Posted on 22 Gennaio 201522 Gennaio 2015 By Claudio Voghera
SCIOPERO BANCARI 30 GENNAIO

Video messaggio del Segreteario Generale FABI Lando Maria Sileoni sullo sciopero del 30 gennaio 2015

Evidenza, Rassegna Stampa

MANIFESTAZIONI 30 GENNAIO 2015

Posted on 22 Gennaio 2015 By Claudio Voghera
MANIFESTAZIONI 30 GENNAIO 2015

MILANO Concentramento: Via Olona, davanti sede ABI Corteo: Partenza ore 9,45 – 10,00 da Via Olona, con arrivo alle ore 12,00 circa in Piazza della Scala dove si terrà il Comizio Oratori: Sileoni – Camusso Interverranno: 1 Delegato per ciascuna sigla Fisac CGIL, Fiba CISL, UILCA, Fabi 1 Delegato in rappresentanza di Dircredito, Sinfub, UGL,…

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Evidenza, Rassegna Stampa

Proclamazione sciopero generale della categoria

Posted on 13 Gennaio 201513 Gennaio 2015 By Claudio Voghera
Proclamazione sciopero generale della categoria

30 GENNAIO 2015

BANCARI IN SCIOPERO!

#sonobancario al servizio del paese

Sciopero Generale di tutta la categoria per l’intera giornata.

A sostegno del diritto della categoria al rinnovo del CCNL e contro la decisione unilaterale di ABI di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal 1 aprile 2015.

  • Perché il contratto nazionale deve rimanere primo elemento di diritto non derogabile, a difesa dell’occupazione e dell’Area Contrattuale.
  • Perché il bancario non è un numero senza volto, ha una storia, una carriera, una professionalità e il diritto di difendere il potere d’acquisto dei salari e la dignità del lavoro.
  • Perché vogliamo rimanere bancari al servizio del Paese, contro l’egoismo dei banchieri al fianco dei clienti e dei risparmiatori.

Nella giornata di venerdì 30 gennaio si terranno quattro grandi manifestazioni di lavoratrici e lavoratori a Milano, Ravenna, Roma e Palermo.

Scioperiamo compatti per respingere l’arroganza e l’egoismo dei banchieri che ci vogliono riportare indietro nel tempo.

12 gennaio 2015

Le Segreterie Nazionali

Allegati:

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Evidenza, Rassegna Stampa

2014 UEWC Second Ordinary Meeting – Dichiarazione Finale

Posted on 1 Dicembre 20142 Dicembre 2014 By Claudio Voghera
2014 UEWC Second Ordinary Meeting – Dichiarazione Finale

Il CAE di Unicredit ha incontrato ieri in sessione ordinaria il top management, affrontando nel particolare i risultati del 3° trimestre con la CFO

CAE, Evidenza

CCNL: Comunicato unitario Segreterie Nazionali

Posted on 26 Novembre 201426 Novembre 2014 By Claudio Voghera
CCNL: Comunicato unitario Segreterie Nazionali

COMUNICATO UNITARIO CCNL ABI

VERSO LA MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA

Nel corso dell’incontro odierno, ABI ha ribadito il contesto di grande difficoltà in cui si muovono le banche italiane, caratterizzato anche da forti cambiamenti sia sul piano normativo che su quello del servizio alla clientela che diversifica sempre e di più le banche. Secondo ABI si impongono quindi diverse modalità di raccordo tra il contratto nazionale e la contrattazione di secondo livello che dovrà differenziarsi secondo i diversi modelli organizzativi di ciascuna azienda.

Il Presidente del Casl A. Profumo ha riconfermato la volontà di intervenire sui seguenti punti del Contratto Nazionale:

  • Il recupero contrattato a livello nazionale del solo potere di acquisto degli stipendi attraverso indici di inflazione rettificati in base ai risultati di settore;
  • Il blocco strutturale del trattamento di fine rapporto e degli scatti di anzianità;
  • Lo smantellamento dell’area contrattuale e la revisione dei livelli inquadramentali.

Il sindacato ha unitariamente dichiarato l’impraticabilità di un negoziato basato sulle proposte economiche presentate da ABI “come pregiudiziali” e sotto forma di scambio improprio tra recupero dell’inflazione e blocco di TFR e scatti, evidenziando inoltre che le proposte di ABI sull’area contrattuale comporterebbero la fuoriuscita di migliaia di bancari dal settore e dal perimetro del CCNL.

Verificata l’indisponibilità di ABI a rimuovere le pregiudiziali avanzate e non sussistendo le condizioni per proseguire il confronto, le Segreterie Nazionali hanno interrotto il negoziato ritenendo inderogabile – come già annunciato – il ricorso alla consultazione dei lavoratori, la mobilitazione della categoria con le opportune iniziative da avviare anche nei gruppi e nelle aziende sino allo sciopero generale le cui modalità saranno unitariamente stabilite nelle prossime settimane.

E’ stato deciso inoltre il seguente calendario di attività:

3 dicembre – Roma, riunione unitaria delle Segreterie Nazionali

4 dicembre – Milano, riunione unitaria con le Segreterie dei Gruppi

9-11 dicembre – Attivi unitari a livello regionale

15-19 dicembre – Inizio assemblee

7 -22 gennaio – Ripresa e conclusione assemblee.

Milano, 25 novembre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

CCNL: Comunicato unitario incontro del 13/11/2014

Posted on 17 Novembre 201417 Novembre 2014 By Claudio Voghera
CCNL: Comunicato unitario incontro del 13/11/2014

COMUNICATO UNITARIO CCNL ABI

Nella giornata del 13 novembre si è tenuta la prevista riunione sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro. In apertura dell’incontro il Presidente del CASL Dr. Profumo ha ribadito per l’ennesima volta le posizioni complessive di ABI sul rinnovo del CCNL, estremamente distanti da quelle avanzate dalle OO.SS.; ABI ha dichiarato con nettezza che non intende affrontare il dettaglio dei temi del rinnovo (area contrattuale, orari, inquadramenti, perimetri contrattuali) senza prima aver verificato la disponibilità delle OO.SS. ad un intervento strutturale sulle voci del salario. ABI ha poi dichiarato grande preoccupazione circa i segnali prospettici del settore che, al di là dell’andamento di ogni singolo gruppo, restano altamente problematici. A fronte di ciò ha ribadito la disponibilità a riconoscere l’1,85% di inflazione, subordinandola però alla riduzione strutturale della retribuzione attraverso il superamento definitivo degli elementi automatici della retribuzione (automatismo e scatti di anzianità) ed alla modifica del calcolo del TFR. Eventuali ulteriori possibili recuperi sul piano salariale potrebbero avvenire solo in conseguenza di performance positive a livello di singola azienda nell’ambito del rafforzamento della contrattazione di II livello.

Le OO.SS. hanno fortemente contestato l’impostazione di ABI che, pur riconoscendo a fine triennio un adeguamento legato all’inflazione (ritenuto dalle OO.SS. insufficiente perché non considera il dovuto recupero del potere d’acquisto nel triennio), di fatto addirittura sottrae una consistente fetta di salario e, soprattutto in proiezione sulle fasce più giovani e sulle future assunzioni, incide pesantemente sulle prestazioni della previdenza, sia pubblica che complementare.

Se si dovesse per assurdo accettare l’impostazione di ABI sulla parte economica, si arriverebbe al paradosso che i lavoratori incasserebbero meno di quanto perderebbero per effetto del blocco degli scatti e del calcolo del TFR!

Le OO.SS. hanno inoltre evidenziato che i dati del terzo trimestre delle aziende del settore, riportati dalla stampa negli ultimi giorni, non possono affatto giustificare un intervento così dirompente mirato solo e soltanto sulla componente lavoro, quando i dati di redditività (anche considerando le dinamiche di accantonamenti e delle sofferenze) non lasciano prefigurare elementi di crisi strutturale così preoccupanti come quelli dichiarati da ABI solo sul tavolo della trattativa.

Le OO.SS. continuano a valutare non percorribile il negoziato e, come preannunciato, hanno convocato per la prossima settimana i propri Organismi per decidere i passi da intraprendere e da riportare alle Assemblee della categoria da organizzare al più presto.

Se l’ABI non cambierà radicalmente le sue posizioni, le OO.SS. metteranno in atto tutte le necessarie iniziative unitarie per la mobilitazione di Lavoratrici e Lavoratori, a partire dal blocco dei negoziati in Aziende e Gruppi sino alla proclamazione dello sciopero generale.

Nell’incontro programmato per il 25 novembre p.v., ABI dovrà dunque dimostrare, modificando radicalmente la propria impostazione, la reale volontà di realizzare un percorso comune che porti al rinnovo del CCNL e non alla sua completa destrutturazione.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

UCCMB: Comunicato incontro del 7 novembre 2014

Posted on 10 Novembre 2014 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo Unicredit  – Segreterie di Coordinamento/RSA UCCMB

UCCMB: SI APRIRA’ CONFRONTO SULLE RICADUTE DELLA CESSIONE

In occasione dell’apertura del confronto sulla cessione di un ramo d’azienda di UCCMB, abbiamo rappresentato ad Unicredit la necessità di affrontare anche il tema più ampio e complesso della cessione di proprietà, ribadendo l’eccellenza delle professionalità presenti in UCCMB e manifestando ancora una volta la nostra netta contrarietà all’operazione, acuita dalla perplessità circa il valore industriale della stessa e l’affidabilità del soggetto con cui ora si sta procedendo con una trattativa in esclusiva.

L’Azienda non è entrata nel merito dell’operazione di cessione, non essendoci ad oggi elementi sostanziali diversi da quelli ormai ben noti tramite le notizie di stampa, ma ci ha tenuto a spiegare che l’obiettivo è consolidare una posizione di leadership del mercato con un partner in grado di gestire l’operatività (Prelios) e un investitore intenzionato a investire sul mercato nazionale (Fortress).

In ogni caso, ricordando l’approccio che ha sempre caratterizzato le diverse operazioni fatte nel passato, l’Azienda ha  manifestato la propria disponibilità ad aprire un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise per gestire al meglio le ricadute sui colleghi coinvolti dalla cessione, superando le rigidità precedenti, pur ribadendo che tale confronto, nel caso di cambiamento di proprietà, non sarebbe dovuto  non essendo imposto dalle norme contrattuali e di legge.

Abbiamo ribadito con forte determinazione quanto contenuto in un precedente  comunicato e nella nostra lettera aperta all’Amministratore Delegato del 1 agosto 2014,  che devono essere previste garanzie occupazionali (tanto più forti vista la delicata situazione attuale di Prelios), l’applicazione del contratto del credito e la piena salvaguardia dei trattamenti economici e normativi, compreso il welfare applicato nel Gruppo.

L’Azienda ha ribadito, e su questo non possiamo che essere d’accordo, che l’unico soggetto che riconosce come interlocutore è il Sindacato. Le azioni intraprese e quelle che si renderanno necessarie devono avere l’unico scopo di rafforzare il ruolo delle Organizzazioni Sindacali, per condurre al meglio una trattativa finalizzata esclusivamente a perseguire gli interessi di tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolte.

L’incontro odierno era stato convocato anche per l’apertura della procedura di confronto a seguito della cessione dei rami d’azienda “business no-core ex Aspra Finance” di UCCMB e “portafoglio immobiliare riferibile all’operatività ex Capitalia” di UCCMI ad UniCredit Spa. E’ stato precisato che tale operazione  è autonoma ed indipendente  rispetto alla cessione di proprietà.

Come annunciato nella lettera inviata lo scorso 31 ottobre, l’Azienda conferma che il trasferimento coinvolge 34 dipendenti UCCMB e 2 UCCMI, identificati tra coloro che si occupano di:

  • gestione attività di Workout Banca;
  • gestione di attività amministrativo/contabili all’interno della struttura Special Credit Administration;
  • legali per la gestione delle cause passive trasferite;
  • attività amministrativo/contabile connessa alla gestione dei partitari crediti per l’espletamento degli adempimenti obbligatori.

I criteri attraverso i quali verranno identificati/e i colleghi e le colleghe coinvolti, parte degli uffici adibiti a tali mansioni che svolgono attività connessa ai portafogli succitati, sono: la prevalenza delle attività svolte e la professionalità. Da parte sindacale abbiamo sottolineato con forza che i criteri di identificazione delle persone dovranno essere estremamente rigorosi e abbiamo proposto di fare riferimento a documenti antecedenti le procedure, certi e accessibili a tutti per superare ogni remora circa trattamenti di favore a chicchessia. Abbiamo richiesto che la data di riferimento sia l’organigramma del 18 settembre scorso.

Abbiamo convenuto che il confronto sulla cessione del ramo d’azienda prosegua nei prossimi giorni, riservandoci di valutarne tutti gli aspetti. Abbiamo ritenuto prematuro iniziare subito le trattative sulle ricadute della cessione di proprietà contando su di un ripensamento e, comunque, attendere che vengano meglio definiti i termini della stessa, sollecitando che in questa fase ancora fluida gli interessi e le tutele dei lavoratori e delle lavoratrici di UCCMB costituiscano uno degli elementi cardine della trattativa tra cedente e potenziale cessionario sul quale è necessario pervenire ad una definizione sostenibile.

Le lotte e la determinazione dei Lavoratori e delle Lavoratrici hanno consentito l’avvio del confronto sul trasferimento di ramo d’azienda e  la conquista di un tavolo di confronto sulla più delicata partita delle garanzie ai lavoratori in caso di cessione di proprietà, superando le resistenze aziendali delle scorse settimane. E’ assolutamente importante mantenere elevata l’attenzione sul prosieguo delle trattative di Unicredit per la cessione di UCCMB, proseguendo nel confronto con l’Azienda, alla quale abbiamo per altro chiesto di essere tempestivamente informati tempo per tempo sugli sviluppi.

Le assemblee che si svolgeranno la prossima settimana saranno un importante momento di confronto con tutte le lavoratrici ed i lavoratori di UCCMB, per confermare la massima determinazione di tutte le strutture sindacali nel perseguire gli obiettivi condivisi.

Milano, 7 novembre 2014

Le Segreterie di Coordinamento/RSA UCCMB

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