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Categoria: Evidenza

CCNL ABI: Comunicato Segreterie Nazionali

Posted on 7 Novembre 20147 Novembre 2014 By Claudio Voghera

COMUNICATO UNITARIO

Nella giornata del 5 novembre si è tenuta la prevista riunione sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

In apertura le Organizzazioni Sindacali hanno espresso la propria negativa valutazione sui contenuti del documento di ABI, che sancisce l’enorme distanza tra le posizioni delle Parti e che riassume il tentativo di controparte di destrutturare il Contratto Nazionale di Lavoro.

Per le organizzazioni sindacali, in particolare, non può assolutamente proporsi un negoziato se ABI persevera nell’attacco all’area contrattuale, che deve poter garantire le dovute tutele occupazionali nel settore, e se insiste nel non prevedere affatto alcun riconoscimento che tuteli il recupero del reale potere d’acquisto del salario pensando di intervenire strutturalmente su elementi retributivi come gli scatti di anzianità. Elementi questi ribaditi nel corso dell’incontro dalla Delegazione ABI, guidata dal Presidente del CASL Dr. Profumo, che ha dichiarato la volontà di controparte di intervenire sul CCNL per contenere il costo del lavoro anche attraverso il blocco delle sue dinamiche automatiche di incremento, sia a livello nazionale che aziendale.

Unitariamente, le Organizzazioni Sindacali, hanno respinto questa impostazione evidenziando la necessità, per poter proseguire il negoziato, di unconfronto senza pregiudiziali e di una complessiva e dettagliata articolazione delle posizioni di controparte a partire da alcuni accenni di cambio impostazione della stessa ABI sul tema dei due livelli contrattuali; entro il prossimo incontro che si terrà, come già programmato, il 13 novembre p.v., si verificherà così se e come poter far vivere il negoziato, mi surandone la reale percorribilità nel rispetto dei contenuti della nostra piattaforma.

Le Organizzazioni Sindacali, hanno già convocato, per la settimana successiva a quella dell’incontro, i propri Organismi Dirigenti per valutare lo stato del negoziato e, se ABI non dovesse modificare sensibilmente la propria impostazione di fondo e le sue articolazioni, prefigurare il coinvolgimento di tutta la categoria mettendo in campo tutte le iniziative, a partire dalle a ssemblee di Lavoratrici e Lavoratori e non escludendo mobilitazioni unitarie, necessarie per conquistare il nuovo contratto di lavoro.


LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

Gruppo: Comunicato unitario inerente l’incontro del 30 ottobre in tema di verifiche ex Accordo 28 giugno 2014

Posted on 6 Novembre 20147 Novembre 2014 By Claudio Voghera
Gruppo: Comunicato unitario inerente l’incontro del 30 ottobre in tema di verifiche ex Accordo 28 giugno 2014

Segreterie di Gruppo Unicredit

OBIETTIVO ADESIONI SFIORATO,
AL VIA LE PRIME ASSUNZIONI

Si è svolto lo scorso 30 ottobre il previsto incontro di verifica sulla fase di adesione volontaria al piano di Esodi incentivati previsto nell’Accordo del 28 giugno 2014 sulla gestione delle ricadute del Piano Industriale.

Le adesioni volontarie hanno sfiorato l’obiettivo: sono stati 2383 FTE su 2390 i colleghi aventi diritto al pensionamento entro il 31 dicembre 2018 che hanno aderito al Piano, circa il 99,7%. Ciò significa che la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223 sarà attivata per i pochi colleghi non aderenti.

Le opzioni aggiuntive hanno raccolto un elevato consenso e sono state scelte dal 68% degli aderenti: il 40% la riduzione di una giornata la settimana, l’8% la riduzione a 25 ore settimanali e il 20% la sospensione delle prestazione lavorativa. La distribuzione delle soluzioni, seppur diversa dalle previsioni, è sostanzialmente equilibrata e la disponibilità del Fondo consente di accettare tutte le richieste.

Anche le iniziative collaterali, volte ad aumentare la platea di coloro che possono uscire entro la vigenza del Piano, si sono rilevate utili: tra gli invalidi/totalizzati sono state raccolte 123 adesioni FTE su una platea di 135 e le “donne optanti” sono risultate 20, il doppio delle previsioni. Per quest’ultima casistica, l’Azienda ha confermato l’accettazione di tutte le richieste ed ha previsto, raccogliendo una nostra sollecitazione, la possibilità di mantenere aperta tale opzione collegandola al riscatto laurea e a casistiche analoghe, come sotto specificato. In tali casi si sommano il 100% degli incentivi previsti per “l’opzione donna” a quelli previsti per il riscatto. E’ stato quindi convenuto di prorogare sino al 30 novembre 2014 i termini di raccolta delle adesioni per le donne optanti.

Il grande interesse suscitato per le possibilità di agevolazioni al riscatto delle laurea, nonché le numerose segnalazioni da parte delle OOSS di situazioni diverse rispetto alla previsione, sono state recepite in un nuovo verbale che prevede, oltre al riscatto della laurea, nuove casistiche:

  • riscatti di periodi di aspettativa con assenza o copertura parziale di contribuzione previdenziale pubblica (purchè in costanza di rapporto di lavoro, come anno sabbatico, congedo parentale non retribuito, ecc.);
  • riscatto periodi di lavoro in cui non risultano contributi (casi di evasione contributiva);
  • ricongiunzione onerosa di periodi di lavoro coperti da enti diversi.

In questi casi abbiamo introdotto alcune clausole per ottimizzare, anche in caso di riscatti di brevi periodi, i benefici economici, tenendo conto che é già prevista la decurtazione al 50% dell’incentivo.

In ogni caso il contributo aziendale non potrà superare i 4 anni e dovrà essere prima formulata una manifestazione d’interesse, riservandosi la Banca di accogliere le richieste compatibilmente con le disponibilità economiche, garantendo comunque il coinvolgimento del Sindacato laddove si trattasse di identificare criteri di priorità. Per realizzare quanto sopra si è convenuto di prorogare i termini per la raccolta della manifestazione d’interesse dal 15 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015.

Tutte queste nuove iniziative sono funzionali a ridurre il numero delle persone che potrebbero essere coinvolte nella seconda fase, confermata per la seconda metà del prossimo anno, ricordando che l’Azienda ha già identificato in 2700 FTE le persone che dovrebbero essere interessate.

L’aver sostanzialmente raggiunto l’obiettivo dei primi 2400 ci consente di sciogliere le riserve in termini di erogazione/versamento in c/welfare del Premio Straordinario Una Tantum, nonché di attivare le previste assunzioni e stabilizzazioni, cosa che abbiamo sollecitato e formalizzato nel Verbale d’Incontro.

Ma l’Accordo prevedeva anche altre iniziative, di cui oggi abbiamo chiesto conto:

  • in merito ai part time, il trend di concessione è proseguito, riducendo le domande giacenti del 10%, confermando l’impegno aziendale a non ridurre le concessioni a fronte delle uscite previste;
  • la multipolarità ha consentito di reimpiegare in loco parte degli esuberi, grazie
    anche alla creazione di Contact Center in 6 region;
  • prosegue l’internalizzazione di attività, pari, a detta dell’Azienda, a circa 250 FTE;
  • la fruizione delle ferie prosegue, determinando la riduzione degli accantonamenti a bilancio per tale posta.

Abbiamo anche richiesto di conoscere il dato dell’andamento dei costi non del personale, in particolare delle consulenze, rispetto al quale l’Azienda si è riservata di approfondire in un prossimo incontro.

Discorso a parte merita la questione della banca delle ore e degli altri permessi (quali i riposi compensativi e permessi a recupero). L’Azienda ha dichiarato l’impossibilità di approntare tutte le necessarie modifiche alla procedura in tempi rapidi adeguandola ai contenuti dell’accordo ma che non ci saranno forzature circa la fruizione da qui a fine anno. Da parte nostra abbiamo chiarito con forza che non accetteremo che i Lavoratori e le Lavoratrici possano perdere le ore confluite in “banca delle ore” a vario titolo a causa di forzature interpretative o disfunzioni procedurali imputabili all’Azienda. Ribadiamo l’importanza che ogni comportamento di responsabili dissonante rispetto a queste indicazioni ci deve essere prontamente segnalato.

Abbiamo inoltre sollecitato un documento esplicativo, corredato da tabelle esemplificative, che l’Azienda si era da tempo impegnata a consegnarci, in merito alla monetizzazione del 35°, essendoci un gran numero di casistiche che fanno riferimento a norme vecchie ormai di decine d’anni per aziende non più esistenti.

Sostanzialmente l’incontro di verifica ha avuto un esito positivo.

Le residue mancate adesioni potrebbero ulteriormente ridursi alla luce di alcune soluzioni identificate con il Verbale di Intesa sottoscritto il 30 ottobre agevolando ulteriori adesioni volontarie alle stesse condizioni di tutti gli altri, rendendo, in tal modo, assolutamente residuale il ricorso alla legge 223/91.

In questa delicata fase abbiamo confermato che, attraverso il dialogo ed il confronto, si possono risolvere anche le questioni più delicate. Confidiamo che ciò che sta accadendo nella nostra Azienda sia di buon auspicio per una trattativa sul Contratto Nazionale che appare sempre più complessa a causa delle inaccettabili posizioni assunte dall’ABI.

Milano, 4 novembre 2014

Le Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub UglCredito UilCa

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: Comunicato unitario sulla riorganizzazione

Posted on 4 Novembre 20145 Novembre 2014 By Claudio Voghera
Unicredit: Comunicato unitario sulla riorganizzazione

Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

3 NOVEMBRE 2014:
PARTITA UNA RIORGANIZZAZIONE
PIENA DI INCOGNITE!

Concluse le riunioni a livello di Region, il 29 ottobre è ripreso a livello centrale il confronto previsto dal CCNL sulla riorganizzazione della rete commerciale.
Dagli incontri in Region e dal contatto diretto con i lavoratori erano emerse una serie di criticità sul nuovo modello e la necessità che fosse fatta maggiore chiarezza sui nuovi ruoli professionali e su alcuni delicati aspetti della nuova organizzazione del lavoro.
Nel confronto con l’azienda si è partiti dalla persistente opacità che avvolge il nuovo modello organizzativo agli occhi dei colleghi: la grande mole di normativa che è stata rilasciata solo a pochi giorni dalla partenza non ne ha sicuramente facilitato la comprensione. Come pure appare poco comprensibile il perché le “job description “ dei nuovi ruoli professionali (il chi fa che cosa e con quali limiti) siano state rese disponibili a portale, come ci ha anticipato durante la riunione l’azienda, solo dal 3 novembre, giorno della partenza del nuovo modello.
La banca stessa, peraltro, ha ammesso che, stante la complessità di questa riorganizzazione, la data di avvio non porterà con sé l’assetto definitivo dell’organizzazione del lavoro: nelle sue previsioni saranno sicuramente necessari interventi di aggiustamento del modello e di revisione in progress della stessa normativa. Anche per questi motivi, sebbene formalmente la procedura si sia chiusa con la fine di ottobre, la direzione si è resa disponibile a continuare il confronto anche oltre i termini ed in qualsiasi momento le parti lo ritenessero necessario.
Sempre per la complessità di questa fase e a seguito di analoghi interventi fatti dalle OO.SS. nelle precedenti riorganizzazioni, l’azienda ha ritenuto di aumentare i tempi della consegna rischi che si protrarranno sino al 27 febbraio 2015.

Rispetto alle criticità emerse in periferia in merito alla organizzazione del lavoro e alle applicazioni disomogenee tra Region e Region, l’ Azienda ha ribadito che:

  • il modello è unico per tutta UniCredit Spa, anche se deve essere adattato a realtà organizzative diverse tra loro. Alla nostra domanda circa i criteri di classificazione dei distretti, è stato semplicemente risposto che distretti complessi prevedono il VDD, mentre in quelli meno complessi questa figura non è presente;
  • il nuovo modello, che è parte integrante del Piano Industriale, si caratterizza per una forte flessibilità del lavoro, condizione che consentirebbe il sostanziale mantenimento dell’attuale rete distributiva a patto di un contenimento dei costi operativi e di un rilancio della redditività.

Poiché nelle Region erano emerse interpretazioni distoniche, disomogenee tra loro, e comunque poco chiare, sulle attività e sull’utilizzo di un gran numero di nuove figure professionali, abbiamo ribadito che la flessibilità non può equivalere alla deregolamentazione del Contratto nazionale, alla opacità su incarichi e responsabilità o all’utilizzo discrezionale di giorno in giorno del singolo collega. Su tale impostazione la banca ha dichiarato di convenire.

Riportiamo, di seguito, i punti approfonditi durante l’incontro:

  • il Rod avrà facoltà creditizie e di prezzo nelle misure previste per gli ex CSC (non potrà in ogni caso firmare atti quali mutui come da qualcuno sollevato);
  • l’Addetto Rod è solo un profilo abilitativo del consulente; il numero di addetti rod per distretto è individuato in base alla mole di lavoro. Altre attività potranno essere assegnate in caso di non saturazione della loro giornata lavorativa;
  • i Consulenti First, qualora esercitino l’attività fuori sede, dovranno farlo, così come da tempo sta avvenendo al Private, nell’ambito delle previsioni di legge, che abbiamo convenuto di approfondire ulteriormente. L’azienda si farà carico, comunque, di intrattenerli sui limiti e le modalità di esercizio del loro mandato, anche in merito alla tenuta/conservazione dei documenti relativi all’attività fuori sede, stante la responsabilità personale in capo al collega;
  • per quanto riguarda i Consulenti Personal Investimenti/Finanziamenti, l’azienda ha dichiarato che non può essere escluso, ferme le competenze necessarie e l’adibizione principale ad uno dei due ruoli, un utilizzo promiscuo su ambedue gli ambiti di attività.

Sono stati poi affrontati i principali temi inerenti il corretto rispetto delle norme contrattuali rispetto ai quali l’azienda ha affermato che:

  • la mobilità del personale all’interno del distretto verrà gestita in base a quanto previsto dal CCNL per le “ missioni”;
  • anche l’indennità di rischio verrà gestita in base alle norme del CCNL;
  • il consulente/cassiere in forza ad una filiale cash light percepirà l’indennità prevista per cinque ore; nel caso il pomeriggio prestasse attività di cassa in altra filiale (obiettivo aziendale dichiarato sarebbe quello che nel pomeriggio si dedicasse alla attività commerciale) percepirà l’indennità “saltuaria” in ragione all’intera adibizione di cassa nella giornata;
  • sul rifiuto da parte sindacale di accettare eventuali interpretazioni contrattuali degli sportelli cash less o cash light quali sportelli ad “operatività ridotta” (con conseguenze al ribasso sul sistema degli inquadramenti nazionale o di quello da costruire a livello aziendale), l’azienda si è riservata di fare approfondimenti;

Si sono successivamente affrontati alcuni specifici aspetti dell’organizzazione del lavoro come di seguito riportato:

  • su uno dei temi più delicati che derivano da questa riorganizzazione, quello del rapporto tra il concetto di delega ad operare e responsabilità soggettive, è prevista la discrezionalità, per chi è nel ruolo di DDD, DDA, ROD, di rilasciare eventuali deleghe. Secondo l’azienda è delegabile la sola attività, ma non la responsabilità che rimarrebbe invece in capo al delegante. Abbiamo richiesto che venga fornito un quadro di tutti i possibili deleganti, delle materie delegabili e dei possibili delegati;
  • potranno essere conferiti poteri di rappresentanza dell’istituto verso terzi anche alle aree professionali;
  • la distinzione tra Agenzia e Sportello Commerciale non si baserebbe unicamente sul numero dei lavoratori presenti (più o meno 3), ma su una serie di elementi, tra cui il Mol (la soglia sarebbe di 800.000 euro). L’azienda non ha acconsentito a fornirci il cd. “sizing” delle agenzie, cioè il dimensionamento ottimale, che è cosa diversa dall’organico effettivo;
  • la gestione degli ATM nei 200 negozi finanziari first sarà in capo ad un consulente presente in loco. Nei negozi in cui questa figura non fosse presente, il servizio sarà garantito da un service esterno o dal consulente di una agenzia vicina. I problemi di sicurezza che si determinerebbero in questo secondo caso dovranno essere, a nostro avviso, oggetto di approfondimenti per poterli risolvere preventivamente;
  • in merito alla circolare con la quale non si prevede più la doppia firma per la contazione in caso di invio al service del contante, la banca si è riservata di fare approfondimenti con le competenti strutture e di riaffrontare il tema, anche questo legato alla sicurezza, in un incontro successivo;
  • l’entrata delle agenzie del pegno nelle Aree Commerciali garantirebbe, per l’azienda, maggiori possibilità di circolarità di personale all’interno dell’Area stessa, escluso ovviamente il personale con professionalità caratteristica (es. estimatori).

Le valutazioni che come OO.SS. sentiamo di poter rassegnare, a conclusione di questa fase del confronto e a poche ore dall’avvenuto avvio ufficiale, è che la riorganizzazione porta con sé una serie di questioni irrisolte che creeranno difficoltà certe ai colleghi, soprattutto per la persistente indeterminatezza dei contenuti dei ruoli, delle responsabilità e dei poteri assegnati.

Intendiamo contrastare il rischio che, in queste condizioni, vengano affidati incarichi ai colleghi in modo estemporaneo, senza la necessaria formazione e con un eccesso di fungibilità di mansioni.

Risulta poi inaccettabile che rimanga nella assoluta discrezionalità del singolo DDD concedere o meno le deleghe operative al Responsabile Commerciale: questa modalità presuppone, infatti, un assioma per noi altrettanto inaccettabile secondo cui questa figura non è equiparabile al DDA. Se così fosse, quasi la metà della rete distributiva risulterebbe del tutto priva della presenza fisica di un preposto.

Su questi aspetti riprenderemo a confrontarci con la azienda e vi terremo informati.

Per concludere, in merito al contenzioso sorto intorno al non riconoscimento delle ore dedicate alle riunioni “Open day” quale attività aggiuntiva, non avendo riscontrato alcun ripensamento da parte della azienda, informiamo che stiamo predisponendo l’iter che porta alla denuncia di quanto accaduto alle istituzioni competenti.

Milano, 4 novembre 2014

Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Comunicato Segreterie Nazionali incontri del 27 e 29 ottobre rinnovo CCNL

Posted on 30 Ottobre 20143 Novembre 2014 By Claudio Voghera
Comunicato Segreterie Nazionali incontri del 27 e 29 ottobre rinnovo CCNL

COMUNICATO

Nelle giornate del 27 e 29 ottobre è proseguita a Roma la trattativa in ABI per il rinnovo del CCNL.

Il giorno 27 al tavolo generale il confronto è partito dai contenuti economici e dai temi inerenti il perimetro contrattuale.
ABI ha dichiarato l’impossibilità da parte delle banche a riconoscere spazi di discussione per incrementi salariali; ha  proposto inoltre di affrontare prima la discussione sui Perimetri Contrattuali (alias trasferimento di temi dalla Contrattazione Nazionale a quella di II Livello), per procedere poi a discutere dei possibili recuperi di potere di acquisto dei salari nel CCNL ( senza escludere quelli legati alla produttività da riconoscere in azienda, secondo un modello di misurazione deciso a livello di CCNL) sulla base di indici inflattivi “certi e non presunti”. ABI ha dichiarato inoltre di non poter più sostenere elementi automatici relativi ad ulteriori incrementi del costo del lavoro (scatti di anzianità).

Le OO.SS. hanno subito rimandato al mittente tale proposta assolutamente destrutturante dell’impalcatura contrattuale e dei suoi contenuti economici, rifiutando ogni ricatto e chiedendo invece che la discussione ripartisse con posizioni chiare ed esplicite sui punti contenuti nella piattaforma sindacale votata da tutte le lavoratrici e i lavoratori.

ABI ha dovuto convenire sul metodo proposto dalle OO.SS. e pertanto il confronto è ripreso nella giornata del 29 ottobre nel corso della quale sono stati ripresi anche i contenuti di quanto emerso dal confronto nei cantieri di lavoro (su area contrattuale ed inquadramenti) tenutisi nel pomeriggio del 27 ottobre.

ABI nel ribadire la volontà di arrivare al rinnovo del CCNL entro il 31 dicembre 2014, ha rappresentato le proprie posizioni, che ci verranno consegnate per scritto entro il prossimo incontro e che in sintesi sono:

PERIMETRI CONTRATTUALI
Il Presidente del CASL nelle due giornate di incontro ha insistito sul fatto che le banche assumeranno sempre più in futuro modelli organizzativi e commerciali diversificati fra di loro e pertanto ritiene necessario ridiscutere profondamente gli assetti contrattuali esistenti. ABI propone un contratto nazionale che indichi linee generali di riferimento ampie e “cedevoli” a favore di previsioni contrattuali di secondo livello da contrattare azienda per azienda e, quindi, differenziate fra di loro su temi quali appunto l’organizzazione del lavoro, la stessa area contrattuale, gli orari di lavoro e le previsioni inquadramentali.

AREA CONTRATTUALE
La proposta di ABI si può sintetizzare in tre punti.

1. estendere l’area dei contratti complementari;
2. rivedere la regolamentazione delle attività appaltabili e renderla meno vincolante;
3. utilizzare forme di lavoro autonomo nelle attività della Rete.

I primi due punti comportano sostanzialmente il passaggio di tutte le attività regolate oggi all’art. 2 nella disciplina dell’art.3. (contratti complementari che prevedono settimana lavorativa di 40 ore, tabelle stipendiali meno 20%, sottoinquadramenti).Eventuali ulteriori necessità di aggiustamento verrebbero regolate a livello di Azienda/Gruppo attraverso la contrattazione di prossimità. Area Contrattuale dunque da ridisegnare profondamente se si vogliono evitare uscite di lavoratrici e lavoratori dal settore e quindi dall’applicazione del CCNL credito.

OCCUPAZIONE
ABI propone un utilizzo più ampio del FOC (forse unico elemento di contatto con la piattaforma sindacale!!) su contratti di solidarietà, rioccupazione e riqualificazione dei lavoratori del fondo emergenziale; propone anche generici interventi di allineamento alla nuova normativa presente o in divenire (vedi Jobs Act) delle forme contrattuali come ad esempio l’allungamento del periodo di prova e una abolizione della percentuale prevista a livello nazionale sul part time da definire altresì a livello aziendale.

INQUADRAMENTI
Secondo ABI le banche non possono più sostenere l’attuale situazione di addensamento (e di costo) in alcuni livelli salariali (vedi quadri direttivi) rispetto anche ad una serie di profili professionali che non esistono più e che senza la fungibilità produrrebbero addirittura dei licenziamenti. Rammentando che nelle aziende sono state bloccate trattative o disdettati accordi in tema di inquadramenti, ABI ha proposto di trasformare i 13 livelli esistenti nel CCNL in 6 livelli inquadramentali, mantenendo comunque le aree professionali ed i quadri direttivi in due aree distinte e proponendo la fungibilità piena tra le aree.

PARTE ECONOMICA
A fronte di una richiesta in piattaforma di un incremento del 6,05% (somma del recupero del 2011 fino al primo semestre 2014 più le previsioni inflattive dal secondo semestre 2014 al primo semestre del 2017), ABI, non citando la fonte, si basa su una inflazione reale pregressa del 4,20%; ciò comporterebbe, a suo dire, un credito a loro favore dell’1,85%. Tale loro credito andrebbe a decurtare le previsioni di inflazione attesa del 3,70% con un risultato finale a favore dei lavoratori del 1,85%, pari a circa 53 euro (!). Propone inoltre interventi strutturali su elementi di incremento automatico come il TFR (da consolidare solo su stipendio, scatti di anzianità, ex ristr.tabellare) e contestuale abolizione degli SCATTI DI ANZIANITA’ dal 1 gennaio 2015. Sempre secondo le loro determinazioni, verrebbero inoltre abolite le indennità modali, gli automatismi di carriera, i preavvisi ed i periodi di comporto.

Con queste proposte l’ABI ha assunto posizioni totalmente inaccettabili e lontanissime dalle richieste sindacali. In risposta alle forti contestazioni espresse dalle OO.SS. ABI ha affermato di essere consapevole delle distanze ma di ritenere, allo stesso tempo, che lo svolgimento del negoziato possa produrre un punto di sintesi tra le due parti.

Le OO.SS. ritengono assolutamente impercorribile qualunque forma di destrutturazione o svuotamento del Contratto Nazionale che costituisce elemento di garanzia e di unità di tutti i lavoratori e le lavoratrici della categoria. Le proposte di ABI prefigurano infatti una frammentazione di tutele, previsioni normative e salariali del CCNL che verrebbe sostituito da accordi aziendali o di gruppo. Le OO.SS. hanno ritenuto opportuno riportare la discussione sui temi dei cantieri (area contrattuale e inquadramenti) al tavolo generale dove verificheranno, nelle prossime due giornate già calendarizzate del 5 e 13 novembre, se ABI modificherà sensibilmente le proprie posizioni. L’Associazione dei banchieri deve cambiare profondamente il merito delle sue posizioni; qualora ciò non avvenisse, esauriti i prossimi incontri, non si potrà che organizzare la mobilitazione e la lotta per la conquista di un CCNL che rafforzi le tutele e sia di supporto alla difficile fase del settore ed al rilancio del paese.

Roma, 30 ottobre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

CCNL ABI: Posizioni ancora distanti su parte economica e area contrattuale

Posted on 21 Ottobre 201421 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
CCNL ABI: Posizioni ancora distanti su parte economica e area contrattuale

CONTRATTO NAZIONALE ABI
AL TAVOLO NEGOZIALE POSIZIONI ANCORA DISTANTI SU PARTE ECONOMICA
AREA CONTRATTUALE E DIFESA DELL’OCCUPAZIONE

È proseguito ieri a Roma il confronto per il rinnovo del contratto nazionale in ABI.

Dopo un primo intervento di carattere generale da parte del Presidente del CASL Dr. Alessandro Profumo, attinente ancora allo scenario macroeconomico di crisi del settore, le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito l’impostazione ed i punti salienti della piattaforma contrattuale.

Le Organizzazioni Sindacali hanno respinto ogni ipotesi di controparte di determinare un unico livello di confronto contrattuale ed hanno riaffermato la centralità del CCNL quale cardine della contrattazione aziendale e di gruppo; su tale impostazione la stessa ABI ha convenuto, rassegnando però in tema di area contrattuale la propria posizione diametralmente opposta a quella delle OO.SS. e ribadendo che continua ad essere insostenibile prevedere una crescita del costo del lavoro nel settore.

Secondo ABI, inoltre, per l’industria bancaria che sta subendo cambiamenti radicali e strutturali non solo sul fronte dei ricavi, ma anche dell’assetto normativo, tecnologico e dell’evoluzione delle esigenze della clientela, è necessario trovare soluzioni che rendano compatibili questi fattori con la sostenibilità del costo del lavoro. ABI per questo ha chiesto alle OO.SS. un approccio non ideologico che superi eventuali rigidità e renda percorribile per le aziende di credito il negoziato sul contratto nazionale.

Per il Sindacato, difendere l’occupazione nel settore significa difendere la tenuta dell’area contrattuale, il suo perimetro ed il suo possibile rafforzamento, in quanto questa operazione si ricongiunge direttamente al modello di banca che è stato condiviso nelle assemblee dei lavoratori.

Il Sindacato, pur tenendo conto, ai fini rivendicativi, delle previsioni delle nuove dinamiche inflattive, ha sottolineato come le annunciate misure dal Governo sulla riduzione dell’IRAP, potranno portare – se attuate – ad un miglioramento delle prospettive sul costo del lavoro anche nel settore bancario. Per quanto riguarda l’approccio “ideologico o meno” alla trattativa, le OO.SS. non hanno potuto che confermare che tale atteggiamento dovrebbe prima di tutto contraddistinguere controparte, visto che il confronto è partito in salita a causa della disdetta di ABI del contratto vigente!

I prossimi incontri, secondo il calendario già definito, si terranno i giorni 27 e 29 ottobre; le parti hanno convenuto di affrontare al tavolo generale i temi del salario, perimetro contrattuale ed occupazione e di istituire due “cantieri di lavoro”, rispettivamente su area contrattuale ed inquadramenti, che termineranno i propri lavori entro il 20 novembre.

Vi terremo informati sullo sviluppo della trattativa.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
DIRCREDITO – FABI –  FIBA/CISL –  FISAC/CGIL –  SINFUB –  UGL/CREDITO –  UILCA

Roma, 21 ottobre 2014

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Evidenza, Rassegna Stampa

Comunicato unitario Segreterie Nazionali su rinnovo CCNL e tabellizzazione EDR

Posted on 7 Ottobre 20148 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
Comunicato unitario Segreterie Nazionali su rinnovo CCNL e tabellizzazione EDR

ABI

TABELLIZZAZIONE EDR 2012

RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

Ieri, lunedì 6 ottobre, si è tenuto in ABI un incontro per definire la delicata questione della tabellizzazione dell’EDR e per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

In apertura della riunione le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza del CCNL e l’intendimento di avviare al più presto la trattativa per il suo rinnovo nel merito dei temi presenti nella Piattaforma rivendicativa sindacale, nel rispetto delle scadenze e delle decorrenze già previste.

In tale ambito abbiamo riaffermato che la definizione della tabellizzazione dell’EDR costituiva fondamentale passaggio per poter iniziare il confronto sulla base della corretta applicazione del Contratto in essere e su basi di pari dignità fra le parti.

Al termine della riunione si è raggiunta un’intesa che prevede quanto segue:

  • Impegno a rinnovare il CCNL entro il 31 dicembre di quest’anno, fissando pertanto a tale data il termine di eventuale disdetta dello stesso.
  • La tabellizzazione dell’EDR, conglobando la cifra nella voce stipendio, con decorrenza 1 gennaio 2015, indipendentemente da ogni eventuale disdetta di ABI
  • Impegno ad erogare, con le competenze di gennaio 2015, una una-tantum onnicomprensiva a copertura del periodo di mancata tabellizzazione – senza ulteriori effetti nazionali e/o aziendali.
  • Definizione della saldatura tra il vecchio ed il nuovo contratto al 30 giugno 2014, che ci consentirà di prevedere il rinnovo del contratto, così come fissato, al 1 luglio2014.

Grazie alla determinazione ed alla forte unitarietà del tavolo sindacale, con questo accordo si chiude finalmente il contenzioso sul contratto del 19/1/2012 e si può aprire la complessa trattativa per il suo rinnovo, sulla base della piattaforma approvata dalle assemblee e già presentata alla controparte.
Con questo obiettivo, sono stati calendarizzati In ABI tre nuovi appuntamenti per il 20, il 27 e il 29 di ottobre.

Roma, 7 ottobre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

UCCMB: DI NUOVO SCIOPERO!

Posted on 6 Ottobre 20146 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
UCCMB: DI NUOVO SCIOPERO!

Comunicato unitario delle Segreterie degli Organi di Coordinamento e delle RSA di Unicredit Credit Management Bank in merito alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori

Evidenza, Rassegna Stampa

UBIS: Comunicato unitario

Posted on 25 Settembre 20142 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario

CONTINUA LA RIORGANIZZAZIONE,

QUESTA VOLTA TOCCA….ALLA SL ICT !!!

Il 23 settembre si è svolto un’incontro tra le scriventi Segreterie di Coordinamento e la Delegazione Aziendale di UBIS al fine di espletare la prevista procedura contrattuale di confronto inerente alla riorganizzazione della  Services Line ICT, con decorrenza di effetto dal prossimo 1 dicembre.

L’esposizione delle motivazioni che hanno generato la suddetta ristrutturazione sono state rappresentate, lato Aziendale, direttamente dal Responsabile della Service Line in questione che ha evidenziato, come principali cause, la creazione di VTS con la relativa cessione in favore della stessa società di parte delle attività di ICT con il relativo Personale, il trasferimento di attività e di Personale a favore di UniCredit del Group CIO e il sostanziale cambio di mission, per la componente di sviluppo applicativo, dell’Evolution Partner.

Quest’ultimo verrà ristrutturato in tre settori: Project Management, Selezione e Gestione della consulenza esterna, Metodologie e Standard.

L’azienda ha specificato che alcuni lavoratori, al momento dell’incontro non ancora quantificati, usciranno dall’EP per andare a svolgere l’attività di programmazione nelle BL dove attualmente sono impiegati o in altri settori che necessitano di tali specifiche professionalità. Saranno inoltre attentamente valutate, in virtù di tali necessari spostamenti, le diverse domande, pervenute proprio da alcuni colleghi dell’EP, interessati a lavorare nelle BL.

Per quanto riguarda l’area ICT sarà attuata una riorganizzazione complessiva, necessaria per rendere coerente il modello operativo con l’esigenza di una sempre maggiore e proficua sinergia con il partner VT-Services.

Anche l’area del  Fleet Management, sempre secondo quanto dichiarato dall’Azienda, sarà oggetto di una importante riorganizzazione nell’ottica di una piena integrazione nell’area ICT.

Riteniamo che questa Service Line sia particolarmente importante, in quanto le competenze presenti al suo interno sono, per stessa ammissione datoriale, sono particolarmente rilevanti ( es. programmatori ed esperti IT ).

Disperdere questo patrimonio di conoscenze e professionalità, acquisite in anni di lavoro, utilizzandole per svolgere attività amministrative potrebbe significare solo un ulteriore depauperamento di know-how.

Abbiamo inoltre preso atto, in base a quanto comunicato formalmente dall’Azienda nell’ambito del confronto, che la riorganizzazione in questione  non comporterà fenomeni di mobilità territoriale o specifiche necessità di riqualificazione professionale. Nei prossimi incontri verificheremo quindi, con particolare attenzione, gli sviluppi e i tempi di attuazione del nuovo modello organizzativo.

Al termine di questa prima fase dell’incontro abbiamo affrontato il tema dell’ IPC International Process Consolidation, al fine di verificarne lo stato di attuazione sui vari Poli.

E’ bene ricordare che questo processo ha comportato il trasferimento di attività in Romania e Polonia, motivo per il quale tale operazione  non è stata mai condivisa dalle scriventi OO.SS., anche in ragione del particolare momento negativo che come Paese stiamo attraversando, con una disoccupazione giovanile oltre ogni limite e con la dichiarazione di esuberi a livello di Gruppo e d’Azienda.

Abbiamo comunque colto con favore la positiva riqualificazione che ha interessato i colleghi dell’IPC del  Polo di Verona che, dopo anni di proficuo lavoro, sono usciti dall’help desk cards per svolgere una qualificata attività di supporto alla PL.

Sempre per quanto riguarda il Polo di Verona, il responsabile HR BP dell’area CARDS, ha dichiarato che a breve effettuerà un incontro con le RR.SS.AA. locali per le dovute informative come più volte richiesto dalle scriventi Segreterie di Coordinamento.

Un altro argomento trattato con particolare attenzione è stato quello relativo all’ Area Pignoramenti di Roma.

Ricordiamo che in tale area persiste ad operare una task force rumena che, secondo quanto dichiarato formalmente dall’Azienda lo scorso anno, avrebbe dovuto terminare la propria attività a  ottobre 2013, grazie all’inserimento in organico dei colleghi provenienti da CQS (cessione quinto stipendio).

Richiamiamo quindi l’attenzione dell’azienda su questo tema, visto che ormai sono circa due anni ( per la precisione 19 mesi ) che è stata creata la suddetta task force, segno evidente di un problema organizzativo e di una carenza organica nell’area.

Per quanto concerne il Polo di Bologna sono stati individuati i colleghi che saranno assegnati all’area di gestione dell’inbound telefonico per i mutui clienti, mentre i restanti andranno al Virtual Services di Business Transformation sempre di UniCredit.

Invece i colleghi di  Carpi, interessati dal trasferimento, passeranno in UniCredit il prossimo 4 ottobre sempre nelle strutture di Transformation Insourcing.

Abbiamo richiesto che per tutte queste riqualificazioni e cambi di mansione, l’azienda verifichi le professionalità dei colleghi al fine di accogliere eventuali domande di coloro che hanno manifestato volontà di essere assegnati ad altre attività.

Al termine di questa ulteriore fase dell’incontro, l’azienda ci ha illustrato lo stato della sperimentazione dello  SMART WORK, attuata nelle aree di Procurement, Real Estate, Identity & Communications e HR, a cui hanno aderito 214 colleghi su 400 potenziali.

Verranno svolti dei focus group per vedere l’andamento e abbiamo preso un impegno reciproco per un incontro di verifica a fine ottobre.

Riposi Compensativi. Alla luce della realtà attuale in Ubis che vede parecchi colleghi con un arretrato consistente di ore da recuperare, dal confronto con l’Azienda sta emergendo la possibilità di derogare l’accordo di giugno, parzialmente per i soli riposi compensativi eccedenti un determinato monte ore.

L’azienda, viste le nostre ripetute sollecitazioni, ha compreso la situazione che si verrebbe a creare, in termini di disagi e ricadute sulla qualità del servizio, applicando in toto anche per i riposi compensativi le regole dell’accordo di giugno 2014 che prevede la fruizione di tutto l’arretrato entro il 30.12.2015.

Pertanto, si sta condividendo la seguente soluzione:

scaglione 1 800 colleghi con arretrato da 1 giorno a 10 gg.: recupero come da accordo giugno 2014

scaglione 2 218 colleghi con arretrato da 11 gg a 50 gg.: deroga ai termini dell’accordo 28.6 .2014, prorogando di 6 mesi le scadenze (recupero del 50% dei riposi entro il 30.6.2015 e il restante 50% entro il 30.6.2016)

scaglione 3 27 colleghi con oltre 50 gg. da recuperare: i primi 50 giorni dovranno essere recuperati come per lo scaglione 2 (6 mesi di proroga), mentre entro il 30.6.2017 per i recuperi oltre i 50 gg.

Abbiamo inoltre fatto notare anche il problema inerente alla  Banca Ore che al pari dei riposi compensativi richiede di un’adeguata regolamentazione al fine di permetterne l’utilizzo da parte dei colleghi in armonia con le esigenze di servizio delle varie Aree.

Sappiamo che la questione è particolarmente sentita in tutto il Gruppo; anche dalle OO.SS. di UniCredit è stato sollevato il problema. Le scriventi OO.SS porranno questo tema all’attenzione delle Delegazioni trattanti in Capo Gruppo, con l’obiettivo di trovare di trovare una soluzione univoca applicabile a tutto il Gruppo.

In conclusione della giornata di lavoro, abbiamo calendarizzato i prossimi incontri con i seguenti argomenti:

  • Formazione 8 ottobre 2014
  • Incontro annuale (prosecuzione) 16 ottobre 2014 con la presenza dell’Amministratore Delegato di UBIS
  • Organo di coordinamento (per verifica degli argomenti in sospeso) 27 ottobre 2014.

Vi terremo costantemente informati sull’evoluzione dei vari temi e problemi in essere.

Milano, 25 settembre 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO- FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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RINNOVO CCNL ABI: LA SITUAZIONE È IN STALLO

Posted on 25 Settembre 20142 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
RINNOVO CCNL ABI: LA SITUAZIONE È IN STALLO

RINNOVO CCNL ABI: LA SITUAZIONE È IN STALLO

Nella giornata di ieri si è svolta in ABI la seconda delle due riunioni previste nel mese di settembre per la ripresa del confronto sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

In apertura, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la validità e le decorrenze delle intese già vigenti nel rinnovo contrattuale scorso a partire dalla tabellizzazione dell’EDR, come pure la necessità di avviare tempestivamente la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale secondo la piattaforma approvata dalle assemblee.

L’ABI, in base alle preoccupazioni di scenario già espresse, ha riconfermato a sua volta di voler applicare la decorrenza della tabellizzazione dell’EDR dal 1 marzo 2015, e quindi la sua contabilizzazione ai fini del calcolo del TFR e degli istituti contrattuali aziendali.

La controparte ha dichiarato che la delega che viene dal proprio Comitato Esecutivo, non le consente di accogliere le richieste del sindacato e che in caso di indisponibilità delle OO.SS. a considerare la definizione della tabellizzazione con decorrenza marzo 2015, ABI disdetterà il CCNL dal 1° ottobre di quest’anno.

A questo punto, visto il permanere delle distanze e la necessità di ulteriori approfondimenti, le parti si sono date un nuovo appuntamento per il pomeriggio di lunedì 6 ottobre alle ore 16, con un aggiornamento per mercoledì 8 ottobre per l’intera giornata.

La scadenza del CCNL – già prevista per il 30 settembre – si considera quindi convenzionalmente prorogata fino alla conclusione degli incontri di cui sopra.

Roma, 25 settembre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

Unicredit: Comunicato unitario sulla riorganizzazione

Posted on 19 Settembre 20142 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
Unicredit: Comunicato unitario sulla riorganizzazione

Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

COMUNICATO SULLA RIORGANIZZAZIONE

Nei giorni 17 e 18 settembre si è aperta a Milano la procedura di confronto prevista dal CCNL sulla riorganizzazione della Rete Commerciale che andrà in vigore dal prossimo 3 novembre.

In questo primo confronto è stato rappresentato alle OOSS il progetto Distretto 2.0 come parte integrante e attuativa del Piano Industriale attualmente in vigore in Unicredit.

L’Azienda ha motivato le ragioni delle profonde modifiche organizzative in relazione alla necessità di ritorni di redditività fortemente condizionati dal contesto esterno: meno ricavi e nuovi competitor che si allungano sui perimetri della banca. Sarebbe pertantonecessaria una forte crescita dell’efficienza che poggi su modalità organizzative più flessibili.

Le considerazioni che come OO.SS. abbiamo sviluppato hanno riguardato prioritariamente i ruoli e le figure professionali nonché la struttura delle agenzie.

Tutti i ruoli sono stati rivisitati e devono essere oggetto di attenta valutazione per evitare distorsioni organizzative e impropri carichi di lavoro. Siamo in attesa che ci venga fornito, per ogni ruolo, la job description (chi fa che cosa), così come da noi richiesto.

L’azienda ha più volte sottolineato come la figura su cui si impernia questa riorganizzazione sia quella del DDD.

Altro ruolo centrale sarà quello del ROD, su cui verranno concentrate attività svolte in precedenza da altre figure (CSC e DDA): controlli di primo livello, attività di archivio e supervisione di tutta l’attività commerciale del Distretto.

Nei Distretti a maggiore complessità potranno essere presenti uno o più addetti ROD, individuati all’interno del bacino dei Consulenti. Dietro nostra precisa richiesta, l’azienda ha precisato che le attività dell’addetto ROD  saranno svolte in via esclusiva, vale a dire che l’addetto ROD non potrà, se non in via del tutto eccezionale, svolgere anche le mansioni di Consulente.

La nuova struttura delle agenzie prevede, per gli sportelli fino a tre addetti, la figura del Responsabile Commerciale. Riteniamo che questo non debba significare il superamento delle previsioni del CCNL.

E’ stato dichiarato, inoltre, che negli sportelli che vedranno lapresenza di Consulenti senza compiti di cassa, la gestione (carico/scarico) degli ATM sarà esternalizzata ad un service oppure svolta da colleghi di altre agenzie del distretto, purchè addetti alla cassa. La problematica è emersa a seguito di nostra precisa richiesta: negli incontri che si terranno a breve a livello locale saranno attentamente verificate le modalità organizzative adottate a tale riguardo.

Come OO.SS. abbiamo inoltre richiesto che la formazione, a partire da quella necessaria in caso di immissione in nuovi ruoli, sia adeguata e puntuale e non fatta esclusivamente o prevalentemente a distanza, cioè on-line.

Nel corso dell’illustrazione spesso l’Azienda si è richiamata al principio della flessibilità.

Da parte nostra abbiamo evidenziato comeflessibilità non debba significare discrezionalità.

Esiste un CCNL che definisce, in particolare per quanto riguarda gli orari di lavoro e le trasferte che vanno riconosciute in caso di mobilità,in quali ambiti può esplicarsi la flessibilità aziendale: quelle sono le regole entro le quali gli interventi derivanti dalla riorganizzazione dovranno mantenersi.

A proposito di orari, è stato dichiarato che, conclusa la sperimentazione sull’estensione dell’orario delle agenzie, la modalità più efficace è risultata essere l’apertura al sabato.

L’impatto derivante dall’introduzione di nuovi ruoli, compreso l’accorpamento degli attuali AFP, ASC e ACSC nella figura del “Consulente”, l’attribuzione al DDD di un’ampia autonomia, sia rispetto alla gestione del personale che degli orari degli sportelli, l’adozione di modelli di agenzia molto diversificati tra di loro, è tutto da verificare. Il rischio è che questa ennesima riorganizzazione poggi, come troppe volte è avvenuto in passato, più sulla disponibilità e abnegazione dei colleghi che su efficienti supporti organizzativi messi a disposizione dall’azienda. Sarà quindi indispensabile monitorare con attenzione il procedere della riorganizzazione e segnalare le eventuali problematiche che dovessero insorgere e si dimostrassero non in linea con le dichiarazioni aziendali.

Le OO.SS. continueranno il confronto con l’Azienda, nel rispetto delle previsioni del CCNL, fino all’entrata in vigore del nuovo modello organizzativo. Per la complessità e la tipologia dei problemi che la riforma determina, riteniamo necessario allargare questo confronto a livello territoriale. Pertanto abbiamo richiesto e concordato che, oltre che a livello centrale, si terranno, indicativamente entro i primi 10/15 giorni di ottobre, appositi incontricon le OO.SS. all’interno di ogni Region.

Ci risulta che proprio in questi giorni si stia organizzando, in tutti i distretti, il cd. Open day, che si sostanzia in una riunione dopo l’orario di lavoro, comprensiva di “pizzata” offerta dalla banca. L’adesione, come ha confermato anche l’azienda, è assolutamente volontaria (ci mancherebbe!). Per questo sono inaccettabili le pressioniche, ci riferiscono, vengono attuate per spingere alla partecipazione.

I colleghi devono poter decidere in libertà, sulla base delle proprie esigenze personali/familiari, e senza doversi giustificare, certi che, in caso di assenza, saranno messi al corrente in un momento successivo del contenuto dell’incontro.

Sarò nostra cura aggiornare colleghe e colleghi sullo stato del confronto con l’Azienda negli incontri che seguiranno.

Milano,19 settembre 2014

Le Segreterie Nazionali e le Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCA

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