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Categoria: Evidenza

Ma come faccio … mi domando come faccio?

Posted on 26 Novembre 202026 Novembre 2020 By

Segreterie di Coordinamento in Unicredit Spa

Ma come faccio… mi domando come faccio?

Ferma la necessità di contingentare l’accesso alle filiali per gli ormai noti motivi sanitari, le lavoratrici ed i lavoratori rimasti in filiale non possiedono né il profilo né sono in numero sufficiente per svolgere il ruolo dei “buttafuori”; neppure può essere chiesto loro di sottostare a tutti gli obblighi contenuti nel Vademecum COVID reso pubblico ieri e, nel contempo, svolgere efficacemente la propria attività lavorativa.

Ecco alcuni degli obblighi in estrema sintesi:

  • Apertura porta in manuale
  • Accogliere il cliente in base agli appuntamenti, ma non chiamarlo per nome, per questione di privacy
  • Invitare la clientela a restare fuori se l’afflusso aumenta generando un pericolo di assembramento.
  • Presidiare l’entrata se la Filiale è dotata di sliding doors
  • Sospendere al propria attività per rassicurare i clienti all’esterno, se l’attesa all’esterno si prolunga
  • Invitare i clienti senza appuntamento a ripresentarsi in altro giorno previa prenotazione
  • Invitare, in presenza di allarme del Termoscanner, il cliente recalcitrante a lasciare i locali della filiale.

Tali attività non possono parimenti essere affidate al Customer Manager, figura nata certo non in funzione della pandemia.

Sono purtroppo già accaduti “incidenti” e nate “intemperanze” da parte della clientela che hanno messo in seria difficoltà i dipendenti. E succede ora, anche in presenza di steward e guardie.

Per questo ribadiamo l’indispensabilità della guardiania/steward fino al termine dell’emergenza sanitaria.

Alla luce di tutto questo consideriamo, inoltre, la presenza nelle filiali dei My Agent (che come sindacati abbiamo sempre contestato e che l’azienda ha spesso negato) quale elemento fortemente destabilizzante per il controllo delle presenze che deve riguardare esclusivamente clientela e dipendenti.

26 novembre 2020

Segreterie di Coordinamento in Unicredit Spa

Fabi – First/CISL – Fisac/CGIL – Uilca – Unisin

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

5 minuti 5

Posted on 24 Novembre 202024 Novembre 2020 By

Segreterie di Coordinamento Unicredit Spa

5 MINUTI 5

Possibile che si sia persa completamente la dimensione reale di come si vive e si gestisce una filiale e la relazione con la clientela al punto da ridurre una consulenza a 5 minuti?

Perché anche se si tratta di un semplice versamento o di prelevamento, è di questo che stiamo parlando:

Consulenza

A prescindere dal fatto che chiunque conosca le apparecchiature in dotazione ai nostri colleghi ed alle nostre colleghe sa che anche una semplice operazione richiede una tempistica molto lontana dai 5 minuti, al netto di eventuali altre problematiche di collegamento o procedurali, senza parlare delle incombenze “nascoste” (quali la gestione degli atm ad esempio); ma qui stiamo parlando di qualcosa di strategico e cioè:

“La cura della relazione con il cliente“.

È su questa cura che si sviluppano la fiducia, la relazione ed anche, senza alcun dubbio, i risultati commerciali di questo Istituto.

Dopo aver ridotto, contro ogni logica, la prima linea della banca portandola all’osso, nell’illusione di poter governare i flussi di clientela con gli appuntamenti, ora qualcuno si rende conto della difficoltà di evadere tutte le richieste e così i tempi per le consulenze si riducono “per decreto”.

L’emergenza pandemica ha reso necessario gestire i nostri clienti tramite appuntamento per motivi sanitari di forza maggiore ma questo non potrà mai giustificare lo svilimento del lavoro tradizionale del front office.

Algoritmi e statistiche non generano fiducia, non sviluppano la relazione e non portano risultati.

5 minuti non bastano per una operazione in cassa, 5 minuti non sono consulenza

24 novembre 2020

Segreterie di Coordinamento Unicredit Spa


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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Uni-Inform n. 10 – Novembre 2020 – La violenza ai tempi del Covid

Posted on 23 Novembre 202023 Novembre 2020 By
Uni-Inform n. 10 – Novembre 2020 – La violenza ai tempi del Covid

La violenza ai tempi del Covid – Quel che si può – Speciale 25 novembre 2020 – UNI.C.A. – Come eravamo… Ragionie’: il bancario perduto – Welfare, occhio alle prossime scadenze

Evidenza, Pubblicazioni, UniInform

UniCredit: “Fai la cosa giusta“

Posted on 19 Novembre 202019 Novembre 2020 By

UniCredit: “Fai la cosa giusta“

Vogliamo garantire un luogo di lavoro pulito e sicuro e pretendiamo rispetto per chi lavora per noi

Anche in tempi “normali” un cambio di appalto per il servizio di pulizia in una “portaerei“, come il nostro Gruppo, avrebbe comunque causato difficoltà; decidere di farlo, quando di “normale” non c’è quasi nulla, si è rivelato un DISASTRO ANNUNCIATO.

Sia in termini di disservizi per i Lavoratori della nostra banca, che di peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori della società appaltatrice che si ritrovano contratti individuali con una contrazione delle ore di lavoro di circa un terzo, in violazione non solo delle loro norme contrattuali, ma anche del capitolato di appalto predisposto da Unicredit, che al contrario prevede un aumento delle ore.

Malgrado queste condizioni, le lavoratrici e i lavoratori del servizio di pulizia, messi sotto scacco dalle aziende appaltatrici, non possono che accettare una riduzione di ore e di stipendio, pur di poter continuare a lavorare, vivendo di fatto una situazione ormai insostenibile.

Unicredit ora deve svolgere il ruolo che le compete e deve accertarsi che il livello di servizio sia quello pattuito nel contratto di appalto che non può essere un livello che preveda, in tempo di pandemia, una contrazione delle ore di servizio e un peggioramento dello stato delle nostre Filiali e dei nostri stabili.

Al contrario va preteso il rispetto del capitolato del contratto di appalto e dunque Unicredit faccia la cosa giusta!

Noi continueremo a segnalare le situazioni di difficoltà che registriamo sul territorio per una immediata soluzione da parte della nostra azienda e rappresentiamo, a nome di tutti i lavoratori e le lavoratrici di Unicredit, il pieno sostegno alla vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti di pulizia ed il nostro Grazie per non aver mai smesso di garantirci ambienti di lavoro sicuri.

Vogliamo garantire, in un contesto così difficile e complicato, un ambiente di lavoro pulito e sicuro per tutte/i colleghi in Unicredit.

Milano, 19 novembre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

GRUPPO UNICREDIT

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – UilCA – Unisin

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Tavolo Covid. AGGIORNAMENTO AL 17 NOVEMBRE

Posted on 19 Novembre 2020 By

Segreterie di Coordinamento di gruppo UniCredit

Tavolo Covid. AGGIORNAMENTO AL 17 NOVEMBRE

Così non ci siamo: l’informativa deve essere preventiva

L’incontro si è svolto su numerosi argomenti di rilevanza che impegnano queste Organizzazioni Sindacali e che preoccupano Colleghe e Colleghi.

In questa sessione di incontro ci sono state fornite informazioni, alcune in accoglimento di nostre richieste fatte nel corso delle ultime settimane.

Purtroppo riscontriamo anche ritardi, notizie parziali e soprattutto informazioni su decisioni già prese e comunicate alle strutture come se le relazioni industriali fossero un atto notarile e non un confronto costruttivo che può anche essere utile a modificare le scelte, come del resto già avvenuto spesso in passato.

Per noi il confronto ed il coinvolgimento, a maggior ragione in un periodo di emergenza sanitaria, passano attraverso una puntuale informativa, resa prima che le decisioni vengano comunicate e rese operative. Per questo chiediamo di ripristinare un dialogo paritario che ci permetta di affrontare le questioni prima che vengano realizzate e non ci costringa a rincorrere le problematiche e le loro conseguenze. Questo nel rispetto dei reciproci ruoli e prerogative.

Andiamo in ordine per titoli.

Politiche commerciali: abbiamo chiesto che vengano meno quelle attività di richiamo in agenzia della clientela, collegate a operazioni puramente di business. Ci risulta che nelle zone rosse stia continuando un’attività pressante per far affluire la clientela in filiale per operazioni non essenziali e questo in contrasto con quanto previsto dal DPCM.

Abbiamo ribadito la necessità del rispetto degli accordi sulle politiche commerciali

Guardianie/Steward: la presenza degli steward è confermata fino al termine del mese di novembre anche nelle filiali dove è / sarà istallato il Termoscanner. Per noi non è un tempo sufficiente, è stata accolta solo in parte la nostra richiesta. Ricordiamo quanto dichiarato dalla Azienda durante uno degli ultimi incontri: “per le decisioni in tema di emergenza da Corona virus sono importanti i dati e non le date”. Pertanto richiamiamo l’Azienda alla necessità di valutare, in funzione della evoluzione della pandemia, il mantenimento del servizio di steward a maggior tutela di clienti e dipendenti che oltre la fine del corrente mese.

Filiali: 1360 agenzie sono aperte 5 giorni/5, 930 filiali aprono 2-3 gg alla settimana, 30 agenzie sono chiuse o per problemi legati al Covid o perché in strutture come ospedali o università. Servizio di cassa solo al mattino.

Mobilità: abbiamo chiesto che le persone nei giorni di chiusura non siano spostati se non in casi eccezionali in altra filiale e abbiamo denunciato come il principio di eccezionalità sia declinato in modi differenti nelle diverse aree.

La mobilità va ridotta al minimo, secondo quando previsto in emergenza pandemica, mentre purtroppo ci risulta che vada oltre l’eccezionalità collegata alla erogazione di un servizio essenziale.

Per la stessa ragione, collegata al tema sanitario, non deve essere possibile prendere appuntamenti con la clientela delle agenzie chiuse.

Sempre in questo ambito abbiamo chiesto che venga seriamente valutata la turnazione tra le filiali tenendo in considerazione anche le attuali filiali aperte 5/5.

L’Azienda ha risposto dichiarando che tale valutazione verrà fatta compatibilmente con la necessità di copertura del territorio. Abbiamo risposto che tocca proprio alla Azienda evitare che si allarghi la frattura che esiste tra lavoratori di rete e gli altri, quella che in molti già identificano come “discriminazione”.

Sistema premiante: abbiamo chiesto la sospensione/ congelamento per un periodo, analogamente a quanto fatto in prima wave di contagio.

Lavoro da remoto in tempo di emergenza sanitaria: raccogliendo la massima disponibilità aziendale di concessione nei plessi, pur in presenza di attività non remotizzabili anche negli stabili. Per quanto riguarda la Rete l’Azienda, a conferma che nulla osta alla concessione dello Smart Working, sta fornendo le abilitazioni (e i portatili) al maggior numero possibile di persone compatibilmente con il fatto che il nostro è servizio essenziale.

A noi Sindacato, e lo abbiamo detti, risultano fortissime resistenze a concedere il lavoro da remoto in rete, anche a tutela di genitorialità.

È indispensabile che venga diramato un messaggio inequivocabile agli AM perché favoriscano in ogni modo la conciliazione tempi di vita e di lavoro e tutelino le fragilità.

L’Azienda ci ha invitato a segnalare dove si realizzano tali resistenze poiché il principio aziendale è di non mettere in difficoltà le persone: quindi provvederemo ad evidenziare le aree commerciali dove insiste tale pregiudizio.

Abbiamo chiesto trasparenza nella attribuzione dei Div perché vengano attribuiti secondo precisi criteri, a tutti noti.

Per quanto riguarda il Corporate Customer Care Italy – Filiali operative a Roma Treviso e Verona, abbiamo richiesto la messa in turnazione del personale: anche se l’Azienda afferma che non è attività che si possa “remotizzare” insisteremo perché anche queste lavoratrici e lavoratori possano a accedere alla turnistica.

Protocollo aziendale gestione positivi Covid 19: abbiamo ribadito come sia imprescindibile per noi e per Lavoratori e Lavoratrici, conoscere il protocollo aziendale al fine della diffusione di una maggior cultura tesa a prevenire il contagio.

Dispositivi di protezione individuale: dal 18 novembre al 30 novembre verrà consegnato il nuovo Kit (che dovrebbe coprire un anno) composto da:

2 mascherine riutilizzabili fino a 500 volte – 2 mascherine riutilizzabili fino a 15 volte

14 kit di salviette – 14 kit di gel

Plexiglass: dopo le nostre segnalazioni di mancanza di plexy è stata istituita una procedura per richiederli a disposizione dei ROA – ROP – ASS CORPORATE

Sanificazioni: le sanificazioni vengono fatte secondo quanto previsto dalla Circolare Mi salute 5443 del 22 febbraio 2020. Abbiamo richiesto che non si attenda l’esito del tampone molecolare ma che venga attivata

la pulizia secondo quanto previsto dalla circolare citata anche in casi sospetti: i tempi degli esisti dei tamponi sono lunghi mentre il Covid 19 corre.

Pulizie: siamo intervenuti per sottolineare che mai come in questo momento le pulizie debbano essere realizzate in modo accurato: purtroppo così non è. L’Azienda ci ha risposto che qualsiasi mancanza deve essere segnalata

Task Force: unica task force ancora in essere è la Capital light, fino a fine gennaio e con un numero residuo di colleghi. Non ci sono altre task force.

Visite clienti a casa/ azienda: Abbiamo chiesto una indicazione ufficiale di divieto di visite presso la clientela/ imprese; l’Azienda risponde che sarebbe superflua in quanto la policy aziendale riduce le visite alle sole indispensabili (business essential).

Ubook: dal 17 novembre, i cassieri e cassiere, sono chiamati a “sbrigare” appuntamenti in 5 minuti: abbiamo dovuto spiegare all’Azienda che gestire una persona in cassa ogni 5 minuti non è dignitoso per Lavoratrici e Lavoratori e neppure per la clientela.

Mentre altre aziende, che UniCredit afferma di superare in responsabilità, dichiarano di voler lasciare l’agenda dei propri dipendenti scarica perché questi ultimi abbiano il tempo di sanificare la postazione, UniCredit intensifica il numero dei clienti da gestire: in un’ora una dozzina.

Noi che ben conosciamo la realtà delle Filiali sappiamo che chi sceglie di utilizzare il servizio di cassa non intende sbrigare una pratica come la spedizione di un pacco all’ufficio postale (dove peraltro il tempo di appuntamento specifico per tale attività è di 15 minuti). Sappiamo inoltre che i nostri cassieri sono diventati “consulenti” nel momento in cui è stato chiesto loro di fornire anche consulenza, rispondere a diverse richieste della clientela, indirizzandola, se del caso, ad altro collega per una specifica attività commerciale.

Noi sappiamo che un cassiere, una cassiera non sono una ATM.

Abbiamo chiesto alla Azienda di tornare sulle proprie decisioni se è vero, come hanno dichiarato, che non vuole mettere in difficoltà la Rete.

Solo oggi veniamo a conoscenza a grandi linee e senza i particolari che ci sono necessari per affrontare gli impatti su Lavoratrici e Lavoratori, della chiusura, per ragione di costi, fino al 31 marzo e presumibilmente a partire dal 1° dicembre dei plessi di:

Milano Pirelli

Milano Lampugnano

Roma Bianchini

Verona Gentilini.

Purtroppo constatiamo che per questa Azienda far partecipe delle proprie scelte il Sindacato non sia (più) una priorità: si preferisce lasciare mano libera al business perché informi i dipendenti interessati tramite i propri canali e fornisca soluzioni predigerite che non è detto garantiscano la tutela della salute delle persone. Che spetta anche al Sindacato ed ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

19 novembre 2020

Segreterie di Coordinamento

Gruppo UniCredit

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

E’ L’ORA DI DARSI UNA … REGOLATA!

Posted on 13 Novembre 2020 By

E’ L’ORA DI DARSI UNA … REGOLATA!

In UCS gli orari di lavoro sono ormai fuori controllo. Da tempo richiediamo ad ogni occasione la mappatura delle reperibilità, gli ordini di servizio mediante i quali vengono istituite le “frozen zone” e   le relative modalità di rilascio degli applicativi nei vari ambienti, nonché gli straordinari effettuati dai colleghi, che spesso si trovano a dover lavorare per molte ore di fila senza poter disporre del riposo previsto ai sensi legge. Questa situazione si è notevolmente aggravata con lo smart working, ed ai colleghi viene richiesto di lavorare a qualsiasi ora del giorno e della notte, sia nei giorni feriali che in quelli festivi.

Abbiamo la netta sensazione che chi ha il compito di organizzare le attività, non tenga conto quanto disposto dal CCNL e dagli accordi raggiunti in termini di work life balance all’interno del gruppo, nonché dalle norme sul diritto del lavoro. Questo atteggiamento non rende certo la nostra azienda il BEST PLACE TO WORK.

Le relazioni industriali hanno dichiarato che il tema è stato preso in carico dal CEO e dal Direttore Generale di Unicredit Services, su indicazioni dei CO HEAD della COO Area, e che è in corso una mappatura della necessità di copertura dei vari servizi e che questa sarà disponibile entro la fine dell’anno.

Dopo le numerose sollecitazioni da parte delle scriventi OO.SS. sul tema, riteniamo che la previsione del fine anno sia troppo lunga perchè la situazione dura da troppo tempo e e il disagio non è più sopportabile, inoltre non capiamo come un’azienda non abbia contezza delle ATTUALI necessità!!

Non accetteremo che, attraverso gli studi sopracitati e per la solita logica del taglio dei costi,  si proceda ad esternalizzare attività attraverso appalti e consulenze, che dopo breve tempo si dimostrano antieconomiche con un degrado della  qualità del servizio.

Non basta la logica della riduzione degli incident come giustificazione a politiche industriali che queste OO.SS. non hanno mai condiviso.

La volontà delle scriventi OO.SS. è sempre discutere per trovare le soluzioni adeguate salvaguardando professionalità e conciliazione di tempi vita-lavoro.

La digitalizzazione ha cambiato notevolmente e rapidamente il modo di operare nel settore bancario, creando un reale problema acuito dalla carenza degli organici e da un modello organizzativo che scarica sui colleghi dell’IT le tante carenze nei processi ed i troppo numerosi cambi di strategia che denunciamo da tempo.

Ricordiamo ai Lavoratori e all’Azienda che il lavoro straordinario e la reperibilità sono regolati dal Contratto Nazionale e dagli accordi aziendali e sopratturto che queste sono prestazioni NON ordinarie e NON possono essere la leva aziendale per gestire le carenze organiche ed organizzative, nè tantomeno si possono utilizzare le consulenze per coprire orari e reperibilità che diversamnte rimarrebbero scoperte.

La  “disponibilità”  NON è prevista contrattualmente ed  è inammissibile con un’azienda che tende a sottovalutare il problema da ormai troppo tempo e ad approfittare del senso di responsabilità delle lavoratrici/tori

Milano, 11 novembre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DELLE OO.SS. DI UNICREDIT SERVICES ScpA

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Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO!

Posted on 2 Novembre 20202 Novembre 2020 By

INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO

Il 23 ottobre u.s. le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Services si sono incontrate con Relazioni Industriali e, tra le varie materie, abbiamo affrontato anche il tema degli inquadramenti.

Le OO.SS. da anni stanno incalzando l’azienda su questo importante argomento, dato che  l’accordo sugli inquadramenti era stato disdettato unilateralmente.

Al fine di arrivare alla migliore definizione di profili professionali, chiari ed esigibili, le OO.SS. nei primi mesi dello scorso anno avevano consegnato all’azienda un quadro delle figure professionali che necessitavano essere normate e che a suo tempo comprendevano anche le aree Operations e Real Estate.

Nonostante l’impegno preso dall’azienda nei piani industriali, solo dopo molti mesi l’azienda ha proposto una serie di criteri sui quali, a suo avviso, costruire l’impianto di un eventuale accordo e sui quali i abbiamo rilevato molte criticità.

La posizione aziendale di normare solo i nuovi assunti, solo nelle aree professionali, solo nell’area IT e con percorsi che prevedono la valutazione tramite “pagelline” (che vengono consegnate in maniera poco accurata da parte dei manager, secondo linee guida già precostituite), ci vede fortemente contrari, perché questi criteri non riconoscono le professionalità e la centralità dell’azienda all’interno del Gruppo.

L’azienda in questo periodo, senza un confronto con le OO.SS. ha previsto unilateralmente dei percorsi per le professionalità ritenute da lei strategiche (delle quali poco o nulla si conosce, dato che non sono mai stati illustrati i criteri), ai quali vengono attribuiti livelli professionali senza che a questi corrispondano i relativi inquadramenti contrattuali ed economici.

La mancanza di un chiaro sistema inquadramentale lascia ampio spazio all’azienda di elargire quote di salario e premi senza una corretta valutazione delle professionalità e dei relativi percorsi di carriera, inoltre, riteniamo che una definizione normativa degli inquadramenti dovrebbe anche essere interesse aziendale per tenere all’interno le professionalità che senza chiari percorsi di carriera preferiscono lasciare Unicredit.

Le OO.SS. hanno ribadito che non sono disponibili

– ad arrivare ad un sistema inquadramentale che preveda di normare solo alcune figure dell’area IT, perché in azienda sono presenti altre professionalità importanti che svolgono attività trasversali per il Gruppo;

– a normare solo le figure delle aree professionali, perché le competenze presenti in Unicredit Services, trovano, sia in azienda, sia esternamente, inquadramenti nell’area QD, anche in coerenza con l’art. 82 del CCNL.

Le OO.SS. ritengono inoltre che:

– la valutazione del percorso professionale non può essere legato alla “pagellina”

– i percorsi devono essere salvaguardati in caso di cambio di attività

– ci deve essere un recupero del tempo pregresso.

Abbiamo sottoposto nuovamente la richiesta dei dati relativi agli inquadramenti nelle diverse aree e per singoli poli, e la presentazione dettagliata del Career Path che per queste OO.SS. sono rilevanti per proseguire il confronto.

L’azienda si è impegnata a fornire a breve la sua posizione in merito. Vi terremo informati sullo sviluppo della trattativa.

Milano, 30 ottobre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DELL OO.SS. Unicredit Services S.c.p.A.

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Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Uni-Inform n. 9 – Ottobre 2020 – La tecnologia intorno a noi

Posted on 29 Ottobre 202029 Ottobre 2020 By
Uni-Inform n. 9 – Ottobre 2020 – La tecnologia intorno a noi

La tecnologia intorno a noi – Ecobonus e Sismabonus 110%, le condizioni per i colleghi – Novità welfare, il nuovo portale dedicato – INPS On-Line, si passa allo SPID, che cos’è e come richiederlo – L’angolo dell’esodato – Welfare, occhio alle prossime scadenze – Covid–19 e agevolazioni “prima casa” – A.D. 2016 la vignetta di Uni-Inform

Evidenza, UniInform

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Posted on 26 Ottobre 202028 Ottobre 2020 By

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Il 21 ottobre si è svolta la riunione del Comitato Aziendale Europeo, per la prima volta in videoconferenza, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Da parte aziendale ci sono stati gli interventi del CEO Jean Pierre Mustier e del Responsabile Risorse Umane di Gruppo Paolo  Cornetta.

Durante la plenaria è stata sottoscritta la prima Dichiarazione Congiunta a livello europeo, tra i Rappresentanti dei Lavoratori ed il Top Management di Unicredit, in tema di Smart  Working (Remote Working).

La dichiarazione congiunta recepisce in maniera esaustiva le previsioni del CCNL in merito al Lavoro Agile, ribadendo la valenza e la centralità della contrattazione nazionale del nostro settore che può diventare elemento di dialogo sociale anche a livello internazionale, e rappresenta una risposta al forte cambiamento nel modo di lavorare che ha subito una grande accelerazione dovuta al contesto della pandemia.

La discussione sul tema con il central management è stata avviata dopo la dichiarazione del comitato ristretto dello scorso luglio in cui venivano riaffermati principi fondamentali nella gestione di questa fase emergenziale che ha colpito tutti i paesi dove il gruppo è presente.

Nel testo, che per praticità vi alleghiamo, i Rappresentanti dei Lavoratori hanno riaffermato i seguenti principi:

●      l’adesione allo smart working è su base volontaria e senza pregiudizio alla possibilità di lavorare anche in siti aziendali;

●      nelle sedi ed uffici centrali si potrà lavorare in remoto per il 40% del tempo, distribuito su base settimanale o mensile (es. 2 giorni a settimana), in linea con le previsioni dell’accordo sottoscritto lo scorso aprile in Italia per la gestione del piano industriale Team 23, e nel network possibilità del 20% (es. 1 giorno a settimana);

●      sono ribaditi i principi del diritto alla disconnessione a suo tempo riportati nella dichiarazione congiunta sul work life balance, sottoscritta dal comitato aziendale nel novembre del 2017;

●      Sono stati introdotti i temi di tutela della privacy e dei diritti sindacali. La modalità di lavoro a distanza non può essere un limite all’attività sindacale in coerenza con i contratti nazionali e le leggi in materia;

●      Viene rimarcata l’importanza della formazione, anche in tema di competenze digitali al fine di garantirne al corretta diffusione.

Occorre ricordare la valenza della dichiarazione congiunta, che, mediante un approccio globale al tema, crea le basi per avviare una attuazione progressiva dei suoi principi, che occorre poi implementare mediante accordi sindacali in ogni Stato membro.

Nel corso della riunione, come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo più volte ribadito come lo smart working debba essere considerato come uno strumento per il bilanciamento dei tempi vita lavoro, e non la giustificazione per ulteriori ed inaccettabili tagli di personale e per tale ragione è fondamentale regolamentarlo nel rispetto di chiare regole ed accordi a livello nazionale.

In merito alla digitalizzazione abbiamo riaffermato all’azienda che i Rappresentanti dei Lavoratori devono necessariamente essere parte integrante della sua gestione a tutela dei colleghi anche nel campo dell’Intelligenza artificiale e degli algoritmi che possono avere in futuro effetti d’impatto sul modo di lavorare.

Milano, 26 ottobre 2020

Componenti FABI del CAE UniCredit

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CAE, Evidenza

APP, processi digitali e riorganizzazione della Rete

Posted on 9 Ottobre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SPA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

INCONTRI DEL 7 E 8 OTTOBRE 2020
APP, PROCESSI DIGITALI E RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE

In data 7 e 8 ottobre si sono svolte due giornate di incontro tra i rappresentati delle OO.SS. ed i rappresentanti aziendali di Unicredit spa.

Oggetto della discussione sono state le recenti iniziative aziendali in tema di digitalizzazione e la fase di riorganizzazione in atto nella rete, con particolare riferimento all’introduzione della nuova figura dello Smart Personal e l’ulteriore incremento delle filiali “Flex” e delle aperture a scacchiera.

Sul tema delle modifiche organizzative, sia per l’impatto che le stesse stanno avendo sull’attività lavorativa di colleghi e colleghe, sia per il diffuso clima di incertezza che ne sta derivando a causa della generalizzata difformità nelle informazioni, spesso anche estremamente carenti, oltre che degli svariati “disallineamenti organizzativi” segnalati praticamente da tutti i territori, abbiamo in premessa dichiarato all’Azienda l’assoluta ed inderogabile necessità di ricevere, come OO.SS., informazioni tempestive, complete ed esaustive, a conferma della reciproca volontà di mantenere relazioni sindacali costruttive.

Sul tema digitalizzazione, trattato nella prima parte dell’incontro, l’azienda ha confermato la sua strenua attenzione al mobile banking ed il costante sforzo, sia sotto l’aspetto tecnico che culturale, per incentivarne l’utilizzo da parte della clientela. Sforzo che, sempre secondo l’azienda, si realizza in primis attraverso la piena assimilazione dell’utilizzo della App Unicredit da parte degli stessi colleghi. Con riferimento al personale, l’obiettivo aziendale dichiarato è di portare il 95% dei colleghi a scaricarla.

Come OO.SS. abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà ad una impostazione che premi la “vendita al pezzo”, auspicando piuttosto che tutto ciò che sul tema App ci viene segnalato dai colleghi in termini di ripetuti messaggi di “ingaggio” dai toni imperativi, quando addirittura “coercitivi” da parte dei responsabili, cessi immediatamente nel rispetto dei dettati dell’accordo sulle politiche commerciali siglato nell’aprile del 2016. Accordo fondamentale che deve essere puntualmente rispettato nei confronti di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Chiediamo pertanto che siano immediatamente riviste le indicazioni di rendicontazione che ci risultano essere state già fornite ai Digital Ambassador.

Ai Digital Ambassador viene data precisa indicazione di contattare i colleghi che non hanno la App o non la usano di frequente per invitarli a farlo: questa indicazione reca grave imbarazzo tra i colleghi e le colleghe e lo riteniamo assolutamente inopportuno.

Sul tema scottante della riorganizzazione della rete, l’azienda ha dichiarato che non si tratta della riorganizzazione derivante dal piano industriale previsto dal 2021, che sarà oggetto procedure sindacali come da Contratto Collettivo di Lavoro. Per l’Azienda si tratterebbe infatti dell’applicazione ulteriore del modello Flex, già da tempo conosciuto, con il declassamento di ulteriori 150 filiali.

Per quanto riguarda la difformità di indicazioni segnalate dai colleghi destinati al ruolo di Smart Personal, l’azienda ha dichiarato che si tratta solo dei necessari adattamenti del modello alle specifiche situazioni territoriali e logistiche. Ha precisato inoltre che la collocazione fisica dei colleghi è prevista di norma all’interno delle filiali (quella di provenienza o una vicina, nel caso in cui nella prima non sia presente una postazione adatta). L’attuale diffusione dello smart working è pertanto dovuta esclusivamente alla situazione contingente di emergenza sanitaria.

I colleghi destinati al ruolo di Smart Personal sono 400, quasi tutti già individuati e per la maggior parte (circa 300) giù assegnati alle Task Force e quindi già a conoscenza dell’operatività con la barra telefonica e dell’attività da svolgere (al momento gestione inbound di U-Book ed attività in outbound sui prestiti, ma a breve, dopo i processi di formazione già in fase di predisposizione, vendita diretta di carte Flexia, rateizzazioni e, in prospettiva, tutti gli ulteriori processi di vendita diretta previsti per UniDirect).

In relazione alle numerose domande poste dallo OO.SS. riassumiamo le risposte ricevute dall’azienda.

Per quanto riguarda lo Smart Personal:

– lo Smart Personal ed il relativo Coordinatore sono nuove figure professionali che è intenzione normare nell’ambito dell’accordo sugli inquadramenti. Si potrà procedere in tal senso non appena saranno completate le relative “job description”. I colleghi già assegnati al ruolo non avranno quindi alcuna interruzione nel percorso professionale;

– non ci sono preclusioni aziendali a valutare candidature da parte dei colleghi interessati a ricoprire il ruolo di Smart Personal, fermo restando, ovviamente, la decisione di effettiva assegnazione in capo all’azienda;

– lo Smart Personal dipende gerarchicamente solo dalla struttura “Smart” e non fa più parte dell’organico della filiale (quindi non viene considerato per determinare il grado del direttore). Lavora per la struttura “Smart” ma gli verranno assegnate anche attività in filiale, in momenti e per tempi predeterminati, concordati tra il responsabile gerarchico della struttura “Smart” ed il direttore della filiale di riferimento;

– poiché lo Smart Personal utilizza la barra telefonica, gli specifici accordi a suo tempo siglati per la tutela dei colleghi di UniDirect sono pienamente applicabili, così come lo sono stati per i colleghi assegnati alle Task Force.

Per quanto riguarda filiali “flex” e aperte a scacchiera:

– gli spostamenti dei colleghi da una filiale all’altra sono a tutti gli effetti “missioni”, pertanto valgono le regole contrattuali di riferimento ed i relativi rimborsi, oltre alla salvaguardia della pausa pranzo;

– i direttori delle filiali declassate saranno ricollocati in ruoli adeguati, a cura delle singole Region; eventuali possibili ripercussioni in termini di inquadramenti (sia in negativo che in positivo) non sono al momento quantificabili;

– l’organizzazione della rete con l’apertura delle filiali a scacchiera non è stata decisa per “carenza di organici ma per gestire con maggiore efficienza la presenza sul territorio”.

Il nostro giudizio, come Organizzazioni Sindacali, di questa riorganizzazione che impatta sulla vita giornaliera di un numero considerevole di persone nella rete, non può essere positivo.

Vediamo confusione, indicazioni contradditorie, persone alle quali vengono date nuove mansioni senza alcuna formazione di ruolo e nello stesso momento si impongono loro significativi cambi di attività, percorsi professionali ancora da definire. Persone che vedono la propria prestazione “splittata“ tra la barra telefonica e l’Agenzia o che devono spostarsi da una agenzia all’altra, strutturalmente, come nel caso delle aperture a pettine.

Tutto questo poteva e doveva essere gestito diversamente. La rete è in forte difficoltà e, sebbene siano state fatte alcune assunzioni a tempo determinato e si preveda la chiusura di tutte le task force, sarebbe stato necessario il completo rientro nella rete, già palesemente in sofferenza. È quindi indispensabile il rispetto degli accordi e che l’azienda prosegua con le assunzioni previste nell’accordo relativo al Piano Industriale.

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