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Categoria: Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Giornata Mondiale per la Lotta contro le Violenze sulle Donne

Posted on 25 Novembre 201525 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Giornata Mondiale per la Lotta contro le Violenze sulle Donne

l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre “Giornata Mondiale per la Lotta contro le Violenze sulle Donne”, invitando Governi, Organizzazioni Internazionali e ONG ad organizzare attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo tema

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Incremento al 4% del contributo aziendale a Previdenza Complementare in favore dei neoassunti

Posted on 24 Novembre 201524 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Incremento al 4% del contributo aziendale a Previdenza Complementare in favore dei  neoassunti

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Accordo 8 ottobre 2015 –

Incremento del contributo aziendale a Previdenza Complementare in favore dei neoassunti destinatari di trattamento di inserimento professionale.


Come avrete modo di rammentare, ex informativa Fabi dello scorso 19 ottobre, , con l’Accordo programmatico di Gruppo sottoscritto lo scorso 8 ottobre in Bologna – in piena coerenza e rispetto  dell’Accordo di rinnovo del CCNL Abi del 31 marzo 2015 – si è previsto un incremento del contributo aziendale a previdenza complementare in favore dei Lavoratori neoassunti e destinatari dello specifico trattamento di inserimento professionale.

Il contributo in parola verrà aumentato dal 3% al 4% – con il riconoscimento degli arretrati, se spettanti, già con il cedolino del corrente mese di novembre – per i periodi successivi al 1° aprile 2015 in favore del  personale assunto dal 1° febbraio 2012 in relazione al periodo in cui sia stato destinatario del trattamento di inserimento professionale: tale incremento verrà attribuito per  4 anni dalla data di assunzione, se questa è successiva al 1° aprile 2015; se antecedente, per il periodo di servizio mancante alla scadenza dei primi 4 anni dalla data di assunzione.

Le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda, con la citata previsione dell’Accordo 8 ottobre 2015, nel rispondere ad un bisogno specifico di tutela sociale per il personale di nuova assunzione, hanno inteso realizzare un forte stimolo per i giovani ad affiancare alla previdenza pubblica – sin dai primi anni di lavoro – un valido percorso di previdenza complementare. Tutto ciò attraverso l’attivazione di una posizione individuale presso il Fondo di Gruppo UniCredit.

Quanto sopra rappresenta un segno tangibile dell’impegno e volontà a fornire risposte concrete in favore dei giovani. E’ il primo effetto del più complessivo percorso di riforma del welfare aziendale che intende assicurare, in un contesto generale che comunque resta complesso, sostenibilità nel tempo ed equità distributiva.

Trova pertanto applicazione, grazie all’intesa raggiunta ed al lavoro del Sindacato, uno dei più significativi e premianti passaggi dell’ultimo rinnovo contrattuale, in coerenza con l’anima sociale del Contratto e con il tema della Solidarietà Generazionale.

Milano, 24 novembre 2015

Segreteria di Coordinamento
Fabi Gruppo UniCredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Coordinamento FABI Gruppo Unicredit – Mozione Conclusiva

Posted on 18 Novembre 201518 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Coordinamento FABI Gruppo Unicredit – Mozione Conclusiva

word cloud degli interventi, la dimensione delle parole è proporzionale alla loro ricorrenza.

L’Organo di Coordinamento FABI delle aziende del Gruppo Unicredit si è riunito a Roma nei giorni 16-17-18 novembre 2015.

I lavori sono iniziati con un minuto di silenzio per i tragici fatti di Parigi, fatti che scuotono le coscienze e che impatteranno certamente sulla vita quotidiana di ciascuno di noi.

Il Segretario Generale FABI Lando Maria Sileoni ha introdotto le tre giornate con un puntuale e preciso aggiornamento sulla situazione del settore bancario, sia dal punto di vista sindacale, delle prospettive economiche, del futuro assetto dei gruppi bancari e della crescente digitalizzazione dell’attività bancaria.

Nell’ambito dei lavori del Coordinamento è stata organizzata la Tavola Rotonda “Unicredit: 8 ottobre – riequilibrio del welfare, un impegno sociale! Piano industriale, contrazione o sviluppo?”, dove i vertici della Fabi Unicredit, il Segretario Nazionale Mauro Morelli e il Coordinatore Angelo Di Cristo, assieme ai Segretari Nazionali delle altre sigle si sono confrontati con le controparti aziendali.

Il Segretario Nazionale FABI di riferimento Mauro Morelli ha quindi illustrato le principali caratteristiche di quello che Unicredit considera un aggiornamento del Piano Industriale, denunciando ancora una volta una pressoché esclusiva focalizzazione sulla riduzione dei costi, in particolare quelli del personale, ed una limitata (e contestata anche dagli analisti) prospettiva di crescita.

Ciò che preoccupa il Coordinamento è che una tale impostazione sia attribuibile ad una limitata visione strategica del top management di Unicredit e alla sua incapacità di creare occasioni di rilancio, abdicando tale ruolo alle solite società di consulenza che ripropongono ciclicamente gli stessi modelli in fotocopia. A ciò si aggiunge una particolare difficoltà del nostro Gruppo a realizzare modelli organizzativi in linea con gli obiettivi dichiarati e a calarli coerentemente nella realtà operativa.

Non è un caso quindi che il tema delle pressioni commerciali sia stato sottolineato nella quasi totalità degli interventi. Il Coordinamento di Gruppo ritiene quindi indifferibile il raggiungimento di un accordo che, sviluppando la Dichiarazione congiunta sulle Vendite Responsabili sottoscritta in sede di CAE, definisca limiti precisi alla sollecitazione commerciale e ribadisca, per quanto dovrebbe essere già scontato, il rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. In tale contesto dovrà inoltre essere ribadita la necessità di un adeguata formazione alla vendita dei prodotti finanziari. Per rendere esigibile un tale accordo dovranno essere adeguatamente coinvolte le strutture commerciali e dovrà essere chiarito il ruolo superiore delle funzioni HR sulle stesse.

Il Coordinamento conferma che la gestione degli impatti della revisione del Piano Industriale non potrà prescindere dalla volontarietà delle uscite incentivate e dalla definizione di adeguate tutele sia per i lavoratori interessati agli esodi che per tutti coloro che resteranno all’interno del Gruppo, sui quali graverà la riduzione del personale.

Sarà quindi necessario intervenire per garantire sempre adeguati livelli occupazionali, anche e soprattutto attraverso nuove assunzioni, che potrebbero inoltre costituire motivo di rilancio della banca stessa.

In un contesto di contrazione dei livelli occupazionali e di ricerca di meccanismi di volontarietà per la riduzione dei costi del personale, risulta inaccettabile oltre che incoerente la persistenza di domande di part time inevase, in particolare in alcune Region.

Il Coordinamento sottolinea la necessità di interventi di nuova occupazione a favore di alcuni territori dove si ha l’impressione di una contrazione della presenta del Gruppo e che sono trascurati dalle nuove assunzioni, con particolare riferimento al Sud ed alla regione Sicilia.

Il Coordinamento ritiene che la struttura di BT potrebbe costituire una valida soluzione al recupero di attività e di occupazione ma dovrebbe mutare profondamente approccio, in quanto attualmente intercetta esclusivamente lavorazioni di basso profilo che non sono in grado di generare tra i colleghi interessati adeguati livelli motivazionali, anche per l’incapacità di tutti i livelli gerarchici di rappresentare positivamente tale opportunità.

Nel contesto delle diffuse riorganizzazioni il Coordinamento ribadisce la massima attenzione nei confronti di UBIS, l’azienda del gruppo più delle altre interessata dalle esternalizzazioni. La FABI conferma l’impegno nel seguire l’andamento delle diverse NewCo create e sottolinea in particolare le criticità già emerse in ES SSC, anticipando che incalzerà l’Azienda ad onorare gli impegni assunti con gli accordi sottoscritti. Alla luce di tali esperienze valuteremo con ancora maggior severità eventuali altre iniziative di esternalizzazione.

I prossimi mesi vedranno impegnato il Coordinamento di Gruppo non solo nella gestione delle ricadute del Piano Industriale ma anche su tutte le tematiche il cui calendario è stato definito nell’Accordo di percorso dell’8 ottobre 2015, con la consapevolezza che i diversi interventi dovranno reimpiegare a favore dei colleghi gli eventuali risparmi che si dovessero generare, superando inoltre le antistoriche differenze ancora esistenti su taluni temi quali l’assistenza sanitaria e le condizioni al personale.

Il Coordinamento valuta che il primo accordo sottoscritto nell’ambito degli impegni succitati vada nella giusta direzione: la prevista riorganizzazione/unificazione dei Fondi pensione a partire dai cd. Fondi interni ha ribadito la salvaguardia delle condizioni in essere sia per gli attivi in servizio che per i pensionati e l’impegno aziendale a garantire la sussistenza nel tempo dell’equilibrio finanziario.

Il Coordinamento auspica che anche nella riorganizzazione dei Cral con la creazione di un organismo sostitutivo si possa salvaguardare la rete di relazioni sui diversi territori e il prestigio generato dalle precedenti strutture.

Per quanto riguarda le altre tematiche il Coordinamento ritiene si debba superare la logica delle cd. Prassi aziendali e si possa finalmente addivenire ad un vero e proprio Contratto di Secondo livello. In tale sede contesto si dovranno definire in tutte le aziende del Gruppo adeguati riconoscimenti delle professionalità definendo percorsi inquadramentali e correlati riconoscimenti economici da consolidare nel tempo, questo al fine di non disperdere le professionalità acquisite e di riconoscere quelle emergenti, quali ad esempio quelle di Banca Diretta Multicanale. Il Coordinamento conferma la massima attenzione e presidio sindacale su queste nuove realtà lavorative che richiedono la definizione di specifiche tutele.

Il Coordinamento ritiene, per quanto non dovrebbe essere il suo compito, che sia assolutamente necessario garantire un buon servizio alla clientela, evitando di abbandonare ambiti di business e quote di mercato che logiche temporanee e di breve periodo potrebbero far perdere per sempre. Con analoga cautela è opportuno approcciarsi a nuovi business, senza perdere di vista la principale funzione che un’azienda di credito deve garantire, il supporto all’economia del Paese, alle famiglie e alle imprese. In particolare se da una parte è opportuno assecondare il crescente utilizzo da parte della clientela dei cd. Canali Evoluti, ciò non deve comportare un corrispondente abbandono del presidio territoriale e dei canali tradizionali.

Il Coordinamento ribadisce l’imprescindibile ruolo della formazione e dell’aggiornamento delle  lavoratrici e dei lavoratori, confermando l’impegno a sostenere iniziative formative adeguate e modalità coerenti di realizzazione delle stesse. A tal fine auspica una rapida e positiva definizione delle Linee guida per una efficace formazione online.

Il Coordinamento manifesta la propria preoccupazione per una recente riorganizzazione del settore Salute e Sicurezza, riorganizzazione che sembra andare verso una esternalizzazione dell’attività di rilevazione dei rischi con perdita di professionalità degli addetti e possibili cortocircuiti tra i soggetti deputati.

Il Coordinamento FABI Gruppo Unicredit infine riafferma la centralità del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit, confermando il proprio continuo impegno nel tutelarli, nella consapevolezza che solo attraverso la difesa del ruolo originario di Banca di Unicredit si potrà continuare a difendere la sana e buona occupazione.

Roma, li 18 novembre 2015

APPROVATO ALL’UNAMINITA’

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Coordinamento FAbi Unicredit: Sileoni apre i lavori

Posted on 16 Novembre 201517 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Circa 200 Rappresentanti Sindacali Aziendali della FABI presenti a Roma per la riunione dell’Organo di Coordinamento del Gruppo Unicredit, in corso da oggi fino a mercoled

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario su aggiornamento Piano Strategico 2014/2018

Posted on 12 Novembre 201513 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredito

REVISIONE DEL PIANO STRATEGICO 2018

NON SI VEDE UNA PROSPETTIVA DI SVILUPPO

Ieri 11 novembre si è tenuto un incontro nel corso del quale il Capo del Personale del Gruppo ha illustrato i contenuti relativi all’annunciata revisione del Piano strategico 2018.

In premessa abbiamo chiesto chiarimenti in merito alle indiscrezioni di stampa susseguitesi negli ultimi giorni che hanno alimentato un clima di forte preoccupazioni tra i Lavoratori, le Lavoratrici e la clientela del Gruppo.

L’Azienda ha precisato che si tratta di un aggiornamento del Piano Industriale precedente, confermando le linee guida a suo tempo annunciate, aggiornate per la necessità di fronteggiare:

  • una crescita economica rallentata rispetto alle previsioni in tutti i Paesi in cui Unicredit è presente;
  • una marcata contrazione del margine di interesse, senza alcuna prospettiva di miglioramento nel breve periodo;
  • l’evoluzione in senso restrittivo delle normative che producono un impatto negativo sulla struttura dei costi.

L’Azienda ha, quindi, illustrato le seguenti linee strategiche che intende adottare:

  1. mantenimento del ruolo di leader a livello europeo nella Banca Commerciale;
  2. ricerca continua dei massimi livelli di efficienza ed efficacia;
  3. continua ricerca dell’innovazione con adeguati investimenti;
  4. valutazione delle redditività delle attività giudicate oggi non sufficientemente redditizie;
  5. focalizzazione su attività in crescita e a basso assorbimento di capitale.

Tali iniziative hanno comportato una revisione dei numeri già previsti dal precedente Piano. Il Capo del Personale, correggendo le notizie di stampa, ha puntualizzato che gli esuberi totali nell’orizzonte temporale 2014-2018 sono 12.200 FTE (full time equivalent), comprensivi di tutte le operazioni di deconsolidamento già attuate (quali UCCMB in Italia), oltre che il turnover, portando a 11.050 gli esuberi complessivi. Di questi 8.455 erano già previsti, mentre 2.595 costituiscono la nuova previsione.

Per quanto attiene al perimetro italiano si passa dalle 5100 eccedenze quantificate dal precedente Piano, a 5.640 con un incremento di 540 FTE, di questi circa la metà sono Dirigenti. Come noto, 2.400 FTE hanno già aderito al piano di uscite incentivate per pensionamento previsti dall’accordo 28 giugno 2014.

in Germania l’incremento delle eccedenze è di 625 FTE, in Austria è di 1.195, infine nella CEE, Asset Management e Assett Gatering è di 235 FTE.

Le attività retail in Austria e il business del Leasing in Italia, ritenute poco redditizie, sono in fase di valutazione. Entro il 2016 il Gruppo deciderà se cederle o sottoporle ad una profonda ristrutturazione.

Per raggiungere il numero dei 18.200 si considerano anche le previste operazioni di cessione di personale derivanti dalla vendita della banca ucraina (4mila) e della joint venture tra Pioneer e Santander AM (2mila), operazione conclusa nella giornata di ieri.

A fronte di una nostra richiesta l’Azienda ha precisato che le riduzioni riguarderanno in misura maggiore i Corporate Center e le strutture di Governance. E’ inoltre previsto un incremento, rispetto a quanto precedentemente dichiarato, del numero di filiali che verranno chiuse.  Nei prossimi incontri ci verranno forniti maggiori elementi di dettaglio.

La somma delle iniziative prospettate comporta una riduzione del costo del personale di circa 750 milioni, a fronte dei quali l’Azienda ha tenuto a sottolineare una contestuale riduzione di costi non HR pari a 800 milioni.

Le valutazioni delle OO.SS.

Abbiamo espresso la nostra forte critica nei confronti dell’ennesimo Piano Industriale che, ancora una volta, incide pesantemente sulla riduzione dei costi e dell’occupazione. Non si scorge quel segnale di discontinuità rispetto al declino di questi anni, quella prospettiva di rilancio che invece sarebbe necessaria per dare fiducia alle persone che lavorano e prospettive di tenuta occupazionale nel tempo, oltre che di valorizzazione professionale.

La valutazione negativa riguarda anche l’individuazione di esuberi aggiuntivi, rispetto al precedente Piano, ancorché gestibili attraverso l’utilizzo della parte ordinaria e della parte straordinaria del Fondo di Solidarietà di Settore che deve assolutamente prevedere la volontarietà quale elemento cardine imprescindibile tra i criteri di accesso.

La critica ha anche riguardato l’impatto negativo sull’organizzazione del lavoro e sulle condizioni di lavoro derivanti dalle riorganizzazioni in atto, non adeguatamente gestite, prima tra tutte quella della rete con il Progetto Open.

Abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, ora e per il futuro, a qualsiasi ipotesi di esternalizzazioni.

Infine abbiamo sottolineato come le continue uscite di personale, realizzate in questi anni, abbiano impoverito l’Azienda e che, accanto agli investimenti in tecnologia, sia necessario investire sulle Persone: quelle che rimarranno nel Gruppo e quelle che necessariamente dovranno entrare attraverso un piano di assunzione rivolto ai giovani, così come positivamente sperimentato negli accordi sottoscritti nel Gruppo.

Queste sono le priorità che sosterremo con forza negli incontri che seguiranno nei prossimi mesi.

Vi terremo tempestivamente informati anche organizzando assemblee unitarie in tutte le aziende del Gruppo.

Milano 12 novembre 2015

Segreterie di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario accordo di confluenza dei Fondi Interni nel Fondo di Gruppo

Posted on 10 Novembre 201511 Novembre 2015 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredito

FIRMATO L’ACCORDO SULLA CONFLUENZA
NEL FONDO PENSIONE DI GRUPPO DEI
COSIDDETTI “FONDI INTERNI”

L’Accordo di Gruppo dell’8 ottobre 2015 prevede in tema di previdenza complementare “l’attuazione di un processo di concentrazione di tutti i Fondi Pensione pre-esistenti in essere nel Gruppo UniCredit”, suddiviso in tre fasi.

Considerata la delicatezza della materia e la pluralità dei fondi presenti, l’argomento è stato approfondito da un’apposita Commissione Tecnica, così come previsto dallo stesso accordo.

Il 10 novembre 2015 abbiamo sottoscritto l’Accordo sulla confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo delle forme pensionistiche aziendali complementari denominate “Fondi Interni”.

Tale accordo, che riguarda i fondi interni (21 fondi senza personalità giuridica – inseriti nel bilancio dell’Azienda), rappresenta la prima delle fasi previste.

Si tratta di 21 fondi che coinvolgono 9.955 pensionati e 884 lavoratori attivi. Tra questi, 20 fondi sono interamente a prestazione definita e riguardano in prevalenza personale già in quiescenza. I Regolamenti di tali fondi verranno senza nessuna eccezione recepiti dal Regolamento del Fondo Pensione di Gruppo e le relative prestazioni verranno corrisposte ai rispettivi aventi diritto senza soluzione di continuità.

Per quanto concerne il Fondo ex Caritro sez. B-C (a contribuzione definita e a capitalizzazione individuale), vengono mantenute le prestazioni in essere, con l’innalzamento del contributo aziendale al 3% per tutti gli “iscritti post” (cioè coloro che si sono iscritti alla previdenza complementare a partire dal 28.04.1993).

Mentre, per quanto riguarda la sez. A del Fondo ex Caritro, vale quanto già specificato per gli altri 20 fondi.

A garanzia della stabilità dell’intero sistema previdenziale di Gruppo, e in continuità con gli obblighi già in essere, UniCredit manterrà ad esclusivo proprio carico la copertura degli eventuali disavanzi risultanti dai bilanci tecnici, gli oneri di gestione amministrativa e ulteriori eventuali altri oneri.

Come Sindacato riteniamo chiuso con soddisfazione questo accordo concernente la prima fase di semplificazione del sistema previdenziale di Gruppo.

Diversi sono i fattori che valutiamo positivi e importanti, in particolare:
– l’impegno alla copertura da parte dell’azienda delle riserve matematiche/attuariali;
– il mantenimento della prestazione accessoria di premorienza e invalidità per tutti gli iscritti (ante e post) del Fondo ex Caritro, per il 2016;
– l’innalzamento al 3% del contributo aziendale per tutti gli iscritti post del Fondo ex Caritro.

Più in generale il processo di confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo, quale contenitore complessivo per la previdenza complementare, genererà maggiore efficienza e solidità per tutti gli iscritti, anche grazie all’aumento delle masse gestite.

Entro fine anno gli incontri della Commissione Tecnica proseguiranno per definire altre tematiche previdenziali e le idonee soluzioni alla copertura premorienza – tutela superstiti.

L’impegno, come OO.SS. unitarie, è quello di arrivare ad attivare una nuova copertura superstiti, a partire dal 2016, caratterizzata da una particolare attenzione al profilo socio-familiare.

Milano, 10 novembre 2015

Segreterie di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Fruizione del congedo parentale in modalità oraria – Approfondimento tecnico

Posted on 6 Novembre 201510 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Fruizione del congedo parentale in modalità oraria – Approfondimento tecnico

Riservata alle/agli iscritte/i Fabi del Gruppo UniCredit

Fruizione del congedo parentale in modalità oraria –

Approfondimento a cura della Commissione Pari Opportunità.

Con il Messaggio numero 6704 del 3 novembre l’INPS dà seguito alla circolare n. 152 del 18 agosto 2015 con la quale ha fornito prime istruzioni operative in ordine al congedo parentale a ore previsto dal comma 1 ter dell’art. 32 del D. lgs. 151/2001 per fornire alcune precisazioni circa l’incumulabilità del congedo parentale ad ore con altri permessi o riposi disciplinati dal T.U. maternità/paternità.

La suddetta incumulabilità serve per conciliare al meglio i tempi di vita e di lavoro utilizzando il congedo in modalità oraria essenzialmente nei casi in cui il lavoratore vuole effettuare, nella medesima giornata, una parziale prestazione lavorativa.

In base a questo principio l’INPS, ad integrazione della circolare 152/2015 di cui sopra, fornisce le seguenti indicazioni di maggior dettaglio.

Il genitore lavoratore dipendente che usufruisce del congedo parentale ad ore non può usufruire nella medesima giornata né di congedo parentale ad ore per altro figlio, né dei riposi orari per allattamento anche se richiesti per bambini differenti.

Il congedo parentale fruito in modalità oraria, non è cumulabile inoltre con i riposi orari giornalieri previsti per i figli disabili gravi in alternativa al prolungamento del congedo parentale, anche se richiesti per bambini differenti.

Sono invece compatibile la fruizione del congedo parentale a ore con permessi o riposi diversi dal T.U. maternità/paternità, quali ad esempio i permessi previsti dalla 104/1992 quando fruiti in modalità oraria.

Tabella riassuntiva delle compatibilità:

Parentale ad ore per altro figlio (art. 32 T.U.) non compatibile
Riposi per allattamento, anche per altro figlio (artt. 39 e 40 T.U.) non compatibile
Permessi orari, fruiti in alternativa al prolungamento del congedo parentale, anche per altro figlio (artt. 33 e 42 T.U.) non compatibile
Permessi fruiti in modalità oraria per l’assistenza ai familiari, anche se minori (art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.104) compatibile
Permessi fruiti in modalità oraria dal lavoratore a beneficio di se stesso (art. 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n.104) compatibile

Le suddette ipotesi di incumulabilità trovano applicazione nei casi di mancata regolamentazione, da parte della contrattazione collettiva, anche di livello aziendale, delle modalità di fruizione del congedo parentale su base oraria.

Vi precisiamo anche che per  il congedo parentale su base oraria, inizialmente previsto solo fino al 31 dicembre 2015,  il decreto legislativo n148/2015,art 43 c.2, ha esteso tale previsione per gli anni successivi.

Alleghiamo alla presente informativa, approfondimento tecnico.

Cordiali saluti.

Milano, 5 novembre 2015

La Commissione Tecnica Pari Opportunità*
e
La Segreteria di Coordinamento FABI Gruppo UniCredit

* Gobbi Cristina mailto :          cristina_199@libero.it

* Benedet Floriana     mailto :          flobened@gmail.com

* Zanardi AnnaMaria mailto :       annamaria.zanardi@unicredit.eu

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Previdenza Complementare – Contribuzione volontaria aggiuntiva

Posted on 5 Novembre 20155 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Previdenza Complementare  – Contribuzione volontaria aggiuntiva

Riservata agli  iscritti Fabi del Gruppo UniCredit

Fondi di Previdenza Complementare del Gruppo UniCredit

Contribuzione volontaria aggiuntiva

Ciascun iscritto a forme previdenziali complementari a capitalizzazione individuale, può variare la contribuzione a proprio carico – ferma l’eventuale misura minima prevista statutariamente – effettuando versamenti volontari aggiuntivi sulla propria posizione previdenziale individuale utilizzando la seguente funzione :

Aggiornamento propria contribuzione fondo

Le funzioni sono altresì fruibili dagli iscritti a forme pensionistiche (o a sezioni di forme pensionistiche) a prestazione definita purchè abbiano provveduto ad accendere (anche) una posizione a capitalizzazione individuale mediante il conferimento del TFR maturando (nella apposita sezione delle stesse forme oppure nel Fondo Pensione di Gruppo).

La contribuzione volontaria aggiuntiva rappresenta un’opportunità nella realizzazione del piano di previdenza complementare di ciascun lavoratore, sia per l’incremento del “risparmio previdenziale” che per i vantaggi di natura fiscale.

A questo proposito, si tenga conto che nel computo della deducibilità fiscale annuale (al presente, max € 5.164,57) rientrano, cumulandosi, la contribuzione a carico della azienda e quella a carico dell’iscritto (il TFR è escluso), indifferentemente se effettuata tramite percentuale dell’imponibile (INPS o TFR), ovvero mediante somme una tantum.

Al fine di una corretta scelta nell’individuazione della percentuale da indicare, va tenuto conto dell’eventuale importo totale e/o residuale del Conto Welfare oggetto di accredito automatico sulla tua posizione a Previdenza Complementare, con l’obiettivo di ottimizzare il vantaggio di deducibilità fiscale, di cui sopra.

La funzione è disponibile annualmente nel corso del mese di novembre ( variazione da effettuarsi pertanto entro e non oltre il 30/11/2015) con le seguenti modalità:

  • scelta di una percentuale a valere sull’imponibile retributivo del proprio fondo complementare . Tale percentuale si aggiungerà a quella già versata da ciascun iscritto al singolo fondo pensione a capitalizzazione individuale, affluendovi con la stessa cadenza temporale;
  • effetto 1 gennaio dell’anno successivo; la data decorrenza dei nuovi contributi sarà quindi dal 01/01/2016;
  • può essere variata in aumento o in diminuzione fermo il limite minimo eventualmente previsto dallo Statuto/Regolamento del singolo fondo pensione.

Per effettuare la modifica, si proceda come indicato di seguito:

Le funzioni per effettuare le variazioni contributive sono disponibili in :

Dall’Home Page della Group Intra-Net  > HR Gate Italia ( in Strumenti Personali – menù a destra ) > inserire le credenziali > seguire il percorso “From Welfare & Benefit > Previdenza Complementare > Variazione Contributiva” > Aggiornamento propria contribuzione.

E’ importante tenere presente che per alcune operazioni sono previste specifiche scadenze. Qui di seguito a solo titolo di esempio ne indichiamo alcune tra le più ricorrenti relative ad alcuni fondi pensione:

Quali fondi

Controllo le scadenze per: Quando Come
Fondi a capitalizzazione individuale variare l’aliquota di contribuzione mese di novembre vai alla sezione:
Variazione contributiva”

come sopra riportato

conferire un importo una tantum mese di maggio
dichiarare i contributi non dedotti entro il 31 dicembre vai alla sezione:
> Variazione dati e altre operazioni dispositive”
Fondo di Gruppo – Sezione II e Fondo Banca di Roma – gestione a contribuzione variare la scelta di investimento
– Fondo di Gruppo mese di giugno vai alla sezione:
Variazione scelte di investimento”
– Fondo Banca di Roma entro il 15 novembre vai al sito web del fondo
Fondo di Gruppo
Sezione I
richiedere, in assenza dei requisiti indicati nello Statuto e dopo la cessazione del servizio, la liquidazione, il trasferimento, la pensione anticipata o l’eventuale riscatto di periodi non coperti da contribuzione entro due mesi dalla cessazione del servizio Verifica quanto indicato nello Statuto (art. 23) in tema di prestazioni in assenza di requisiti

Per maggiori dettagli consulta il sito web del tuo fondo nella sezione relative alle Prestazioni o, in caso di assenza, contatta ES SSC.

Milano,  5 novembre 2015  

Segreteria di Coordinamento
Fabi Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Dichiarazione stampa di Angelo Di Cristo, Segretario Coordinatore FABI UniCredit

Posted on 3 Novembre 20153 Novembre 2015 By Claudio Voghera
Dichiarazione stampa di Angelo Di Cristo,  Segretario Coordinatore FABI UniCredit

Sono assolutamente inaccettabili le continue fughe di notizie sulla revisione del piano industriale del Gruppo UNICREDIT

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Breve nota in tema di recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015

Posted on 28 Ottobre 201530 Ottobre 2015 By Claudio Voghera
Breve nota in tema di recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015

Riservata alle/agli iscritte/i Fabi del Gruppo UniCredit

Breve nota in tema di :

Recupero T.F.R. eccedente nel periodo gennaio – giugno 2015;

Beneficiari del “ T.F.R. in busta paga “.

Informiamo i nostri iscritti che l’Accordo di rinnovo 31 marzo 2015 del CCNL ABI per i Quadri Direttivi e le Aree Professionali ha esteso al periodo 1° gennaio 2015 – 31 dicembre 2018 la modalità di quantificazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) introdotta nel 2012: la base di calcolo è costituita dalle sole voci tabellari della retribuzione (stipendio, scatti di anzianità ed importo ex ristrutturazione tabellare).

Detta base di calcolo è stata applicata – a valle dello scioglimento della riserva da parte delle Organizzazioni Sindacali – a partire dalla distinta retributiva di luglio u.s.; avendo peraltro il citato criterio valenza sin da gennaio 2015, con il corrente mese di ottobre si procede alla compensazione delle maggiori quote riconosciute nel 1° semestre 2015.

Pertanto, nella distinta retributiva, alla voce “IMP. TFR ex CCNL31/3/2015 (GEN-GIU)”, viene evidenziato, con segno negativo, l’importo riconducibile alla sommatoria – per i 6 mesi di riferimento – degli elementi di retribuzione non più utili alla quantificazione del TFR in base al predetto Accordo di rinnovo (a titolo meramente esemplificativo, gli Ad Personam, le voci indennitarie, etc.etc.).

Beneficiari del “ T.F.R. in busta paga “.

Ai Quadri Direttivi ed alle Aree professionali che hanno beneficiato, nei mesi di maggio e/o giugno 2015, del “TFR in busta paga”, sempre nel corrente mese di ottobre viene recuperata la quota di QUIR eccedente, in quanto calcolata, a suo tempo, su elementi retributivi non più utili a fini della quantificazione del TFR.

La sommatoria di questi elementi, viene esposta con segno negativo nel bollettino tramite la voce “IMP QUIR ex CCNL 31/3/2015 (MAG/GIU)”.

Milano, 28 ottobre 2015

Segreteria di Coordinamento FABI – Gruppo UniCredit

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