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Categoria: Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

L’emergenza non è finita !!!

Posted on 11 Maggio 202011 Maggio 2020 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

L’emergenza non è finita !!!

Lunedì 4 e venerdì 8 maggio ci siamo confrontati con l’azienda su alcune importanti tematiche organizzative strettamente collegate all’emergenza COVID19.

Lunedì scorso ci sono state fornite informazioni quali graduale riapertura a scacchiera delle agenzie sul territorio, richieste di rientro al lavoro su base volontaria, turnazione (ove possibile) del personale, misure minime (previste dalla legge) di sicurezza sanitaria e loro migliorie, previste da UniCredit per salvaguardare in primis la salute dei colleghi, ma anche della clientela. Tutto questo Vi è già stato evidenziato nella nostra circolare dello scorso 5 maggio.

Tuttavia dobbiamo registrare che siamo stati in parte smentiti da quanto quotidianamente ci viene segnalato sul territorio.

Aperture molto più ampie delle modalità previste, obbligatorietà al rientro nelle agenzie, ed un riavvio preoccupante di pressioni indiscriminate alle vendite, in barba alle restrizioni per l’emergenza COVID19.

Se possiamo capire lo sconcerto e le difficoltà provocate dalla Fase 1, quella di improvvisa e repentina chiusura di tutte le attività del Paese Italia, non possiamo accettare che in una fase di riapertura vi siano comportamenti difformi sul territorio, legati questi a voglia di protagonismo.

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una nota sindacale che fa riferimento ad altra azienda bancaria, dove si “ringrazia“ il management per averli fatti lavorare senza alcun presidio sanitario (se li sono dovuti comprare i dipendenti di tasca loro), per non aver migliorato le condizioni igienico sanitarie dei posti di lavoro, per aver chiuso le agenzie, ma con tutti loro dentro, per averli costretti alla vendita di prodotti assicurativi nonostante la pandemia ed altro ancora, per aver cambiato continuamente le procedure di sospensione/rogazione dei finanziamenti ai privati ed aziende, per averli lasciati da soli in prima linea a fronteggiare la clientela inviperita.

UniCredit ha fatto, dobbiamo riconoscerlo, scelte sicuramente diverse con la chiusura quasi totale delle agenzie ed i lavoratori a casa in permesso retribuito, oppure in lavoro da remoto. UniCredit ha fatto tesoro delle informazioni e dei suggerimenti che le Organizzazioni Sindacali non hanno e non stanno facendo mancare da quei fatidici giorni di marzo.

E tutto questo ha certamente un costo.

Lo sappiamo tutti che si dovrà andare verso una normalizzazione, che tutti noi dovremo ritornare ad una vita il più normale possibile. Siamo tutti ben consci che lo stipendio deriva dalle prestazioni lavorative quotidiane e che quindi l’attività dovrà riprendere.

Ma certamente, come anche ricordato venerdì dalle funzioni aziendali, “siamo ancora in una situazione emergenziale, ed il ritorno alla normalità è ancora lungi dall’essere raggiunto”.

Non possiamo accettare che disposizioni, legate ad un graduale ritorno all’operatività, sia scambiato in maniera pretestuosa e pericolosa come un “liberi tutti” ! ! !

Inaccettabile che si sospendano parzialmente le norme di apertura delle agenzie, perché nei giorni 18, 19 e 20 maggio ci sono i BTP DAYS ! ! !

Se alcune regole vengono dettate a livello nazionale, non vi possono essere delle personalizzazioni sul territorio che rischino di far regredire una situazione sanitaria che si sta avviando ad una, seppure lenta, risoluzione positiva;

e questo solo perché il Business lo impone ! ! !

In una fase così delicata nella quale molti colleghi in carico alle Filiali sono stati destinati a Task Force da remoto, con la contemporanea riapertura delle filiali stesse e l’uscita il 1° giugno dei primi colleghi per effetto del Piano Industriale T23, riteniamo sia urgente cominciare a parlare di assunzioni così come previsto dagli accordi stessi.

Milano, 11 maggio 2020

Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredit

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Pressioni illecite: a volte ritornano

Posted on 9 Maggio 20209 Maggio 2020 By

Comunicato unitario sul riacutizzarsi delle pressioni commerciali

Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Senza categoria

Comunicato incontro in videocall del 4 maggio 2020

Posted on 5 Maggio 20206 Maggio 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

INCONTRO DI LUNEDI’ 4 MAGGIO

Ieri, lunedì 4 maggio, si è tenuto un incontro con l’azienda sulle misure che saranno prese nella fase 2 in riferimento a quanto comunicato direttamente a Lavoratrici e Lavoratori con una mail individualmente indirizzata e una news già pubblicata a portale.

Sono stati inoltre affrontati i seguenti argomenti: rinegoziazione mutui, inquadramenti, indennità di turno al direct, avvio adesione al piano di uscite incentivate, tfr ante 2006 a fondo pensione, ticket elettronico, part-time e versamento una-tantum aggiuntivo a fondo pensione.

Per quanto riguarda la fase due l’Azienda ha sottolineato che il suo operato resta assolutamente conservativo, con uno standard superiore alle normative ed alle ordinanze in tutti i Paesi in cui il Gruppo è presente. Quanto previsto può modificarsi in base all’evolversi della situazione e delle conseguenti normative.

Qui di seguito riportiamo quanto comunicatoci oggi dall’azienda in aggiunta alle comunicazioni aziendali da voi già ricevute.

In Italia, per tutti i colleghi (sia filiali che uffici interni) va mantenuto il distanziamento fisico (almeno 1 metro salvo differenti disposizioni di legge che impongano distanze superiori), è obbligatorio l’uso delle mascherine. I guanti non sono obbligatori ma fortemente raccomandati e saranno comunque disponibili nelle filiali, a causa del contatto con il pubblico. Tutti gli stabili e le filiali verranno dotati di dispenser igienizzanti o verranno consegnati gel pocket e verrà aumentata la frequenza delle pulizie.

La prevista misurazione della temperatura all’ingresso degli stabili/filiali dell’Istituto, non è ancora capillare in tutte le strutture, poichè persiste qualche difficoltà nel recuperare i termoscanner, in numero adeguato alle necessità e verrà rilevata da personale esterno all’azienda (guardie o steward).

Qualora venisse rilevata una temperatura superiore ai 37,5° non sarà consentito l’ingresso nei locali della Banca a nessuno. Se si tratta di colleghi dovranno contattare il proprio line manager o l’HR di riferimento e torneranno a casa.

Parte del personale verrà invitato a tornare nel luogo di lavoro abituale, anche se saranno offerte soluzioni atte a garantire la possibilità di continuare a lavorare da remoto, attraverso modalità flessibili, con la possibilità per coloro che non possano lavorare in smart working di continuare anche a fruire di permessi retribuiti, concordati con i propri responsabili (laddove ad es. non si sentissero a proprio agio a rientrare magari per problemi di salute o perché si stanno prendendo cura dei figli o di parenti anziani/disabili).

Gli ultimi a tornare nei luoghi di lavoro saranno le persone considerate più a rischio e che non se la sentissero di rientrare come donne in gravidanza e persone con immunodeficienza per pregressi problemi di salute.

Le lavoratrici/lavoratori sia di Rete che di DG chiamati a tornare nella propria sede di lavoro, verranno contattati dai rispettivi responsabili (con la supervisione delle strutture Hr) e nel colloquio si valuteranno le situazioni individuali personali (ad es. gestione figli o genitori o problemi legati alla mobilità) e sanitarie (possibile vicinanza ad un contagiato o patologie pregresse).

Il flexible work verrà esteso, come previsto anche dai decreti governativi vigenti, quale strumento eccezionale utile per fronteggiare l’epidemia. Su nostra richiesta l’azienda ha confermato che, quando la situazione di emergenza sanitaria lo permetterà, si ritornerà ad utilizzare lo smart working secondo le regole previste dagli accordi e dalla normativa, in primis la volontarietà e un utilizzo massimo di 2 gg alla settimana e 10 giorni al mese.

Questa fase non può essere considerata un anticipo della riorganizzazione della rete commerciale che l’azienda presenterà in autunno e sulla quale dovrà confrontarsi seriamente con le OO.SS.

Ad alcuni dipendenti viene chiesto di utilizzare gli strumenti informatici propri, ma su base volontaria, consci che ci possono essere esigenze personali, familiari che possono impedirlo.

Se la situazione organizzativa lo permetterà proseguirà la turnazione del personale in servizio.

Sono vietate riunioni che prevedano la presenza fisica delle persone.

Ci sarà un monitoraggio costante della situazione.

I My Agent non possono ancora entrare nelle agenzie, come pure i Consulenti esterni negli uffici salvo, per quest’ultimi, che per situazioni di urgenza.

Formazione

Verrà fornito più tempo per il completamento della formazione obbligatoria al fine di agevolarne la fruizione; in relazione a ciò, la scadenza di alcuni corsi obbligatori (Tutela del Consumatore, FATCA, CRS e QI) verrà quindi prorogata di 30 giorni rispetto alla scadenza prevista.

Ferie

L’azienda ha ribadito la necessità di pianificare le ferie del 2020 e, se ancora in essere, erodere quelle dell’anno precedente. Ritiene necessario evitare concentrazione in determinati periodi dell’anno, perché l’operatività va garantita.

Non sarà possibile spostare ferie già autorizzate se non con il consenso del responsabile.

AGENZIE

Continueranno ad operare su appuntamento, con apertura al pubblico a scacchiera (solo alcuni giorni della settimana), la mattina e con dotazione di plexiglass (in aggiunta a mascherine e igienizzante) e guanti a disposizione per chi volesse utilizzarli (i clienti invece devono rispettare le normative tempo per tempo e localmente vigenti); questo approccio tiene conto delle indicazioni a livello di settore (è previsto un ulteriore incontro in ABI venerdì 8 maggio). Ci potranno essere variazioni eccezionali a fronte di necessità specifiche di servizio (ad es. pagamento pensioni).

Le filiali aperte fino alla settimana scorsa erano 1.250, questa settimana se ne aggiungono altre 150, 350 apriranno la settimana prossima e 350 a partire dal 18 maggio. Da fine maggio è prevista l’apertura di tutte le agenzie almeno un giorno alla settimana.

A partire da questa settimana i Direttori di Filiale potranno autorizzare i Consulenti First, che volontariamente ne facessero richiesta, ad operare presso la propria Filiale nei giorni di apertura e solo su appuntamento, nel rispetto di tutte le previsioni di tutela della salute dei Colleghi e dei Clienti.

Naturalmente nei giorni di chiusura delle Filiali gli stessi potranno continuare a lavorare da remoto con le modalità già previste.

STRUTTURE CENTRALI

Rientro più cautelativo perché quasi tutti possono lavorare in flexible work, pertanto non dovrebbero esserci problemi di affollamento.

Previsto un incremento delle presenze prevalentemente per le attività “sensitive” – che comportano maggior rischio operativo se svolte da casa.

Non ritengono sia necessario al momento scaglionare gli ingressi ma disponibili a far fronte ai bisogni dei dipendenti.

E’ vietato muoversi tra i differenti piani.

E’ possibile fermarsi per il pasto sul posto di lavoro e stanno verificando la possibilità di avere il lunch box alla reception.

Sono o verranno poste specifiche segnaletiche che facilitino il rispetto delle distanze.

È in corso di distribuzione un vademecum per la gestione della situazione.

I parcheggi aziendali, ove presenti, sono a disposizione di tutti in base all’ordine di arrivo.

DIRECT

Non sono previsti al momento rientri.

RINEGOZIAZIONE MUTUI

L’azienda ha dichiarato che il processo di invio delle lettere a lungo-assenti e dipendenti delle aziende esternalizzate sta procedendo.

Si aprirà a maggio nuovamente la possibilità di aderire all’iniziativa per chi ancora non è riuscito a farlo.

Abbiamo nuovamente richiesto soluzioni alternative per i colleghi in DIV, che lavorano in Smart Working o lungo assenti, in quanto le modalità adottate sino ad ora non hanno consentito loro la rinegoziazione. Qualora perdurasse l’attuale situazione è stato richiesto di valutare la rinegoziazione massiva di tutti i mutui personali in essere.

INQUADRAMENTI

L’azienda ha dichiarato che sono stati completati i passaggi maturati nel 2019; i passaggi maturati da gennaio 2020 verranno messi in pagamento entro luglio 2020 (con i relativi arretrati). Segnalateci eventuali situazioni rimaste ancora in sospeso relative al 2019.

INDENNITA’ DI TURNO AL DIRECT

Con la busta paga del mese di maggio l’azienda ha comunicato che andrà sistemato il pregresso relativo al 2019.

AVVIO DELL’ADESIONE AL PIANO DI ESODO

Il processo dovrebbe prendere avvio il 18 maggio. Entro tale data è previsto un incontro di verifica in cui ci forniranno ulteriori informazioni.

Riguardo alla fattibilità del conferimento al Fondo di Gruppo (sezione a contribuzione) del TFR maturato entro il 31 dicembre 2006, l’azienda sta proseguendo le verifiche sia per il Fondo di Gruppo che per Previbank e ci fornirà a breve una risposta.

PART-TIME, VERSAMENTO UNA-TANTUM AGGIUNTIVO A FONDO PENSIONE,

BUONI PASTO ELETTRONICI.

Stanno lavorando per garantire le scadenze previste (31/5 per part-time e versamento a fondo pensione e luglio per buono pasto).

Abbiamo evidenziato come si stia lavorando ancora in piena emergenza, con istruzioni poco chiare e soggette a continui aggiornamenti, con elevati problemi organizzativi e rischi operativi.

In questo contesto, che ci ha portato ad inviare tre lettere di manleva, abbiamo per ultimo segnalato come le task force, costruite per rispondere alle richieste di strumenti economici messi a disposizione dal governo per far fronte alla crisi e alle richieste dei clienti a fronte della chiusura delle filiali, stiano mettendo ancor più in difficoltà filiali, centri small business e corporate e pertanto, visto anche l’avvio della fase due, va ricercata una soluzione alternativa che permetta di ridestinare il personale alle strutture di appartenenza, da tempo sotto pressione.

Purtroppo l’emergenza sanitaria non fa che acuire le già pesanti inefficienze organizzative; per questo riteniamo che si debba da subito procedere con le relative assunzioni previste dall’accordo di Piano Industriale Team 23, tenuto conto che le prime uscite sono previste per il 1° giugno.

Invitiamo i colleghi a continuare a segnalarci le problematiche per il tramite dei dirigenti sindacali di riferimento.

Invitiamo inoltre i colleghi a segnalare tempestivamente mediante ticket dedicato, qualsiasi disservizio o inadempienza inerente la gestione dell’emergenza Covid 19 in modo da permettere all’Azienda di tracciare immediatamente il problema ed intervenire e a farsi parte attiva nella tutela della propria salute, coinvolgendo se necessario anche gli RLS ed il proprio Rsa, in caso di perduranti inadempienze o disservizi.

5 maggio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo

Fabi Fist/Cisl Fisac/Cgil Uilca UniSin

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Il Primo Maggio nell’anno del Coronavirus

Posted on 30 Aprile 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI–FIRST/CISL–FISAC/CGIL–UILCA–UNISIN

Il Primo Maggio è la Festa del Lavoro.

L’emergenza Covid19 ha modificato le nostre vite, le nostre abitudini, in alcuni casi purtroppo ha toccato i nostri affetti in maniera indelebile ma non ha cambiato il profondo significato di questa giornata.

Il valore del Lavoro e della Dignità che da esso discende rimangono intatti, anzi mai come in queste giornate possiamo apprezzarne il profondo significato.

L’epidemia in atto ha creato un’emergenza globale ed anche il Lavoro sta subendo dei colpi terribili in ogni settore.

Ce ne accorgiamo noi che siamo in Filiale a contatto con i clienti, privati e imprese, sempre più in difficoltà che chiedono di essere aiutati prima che dalla Banca, proprio da Noi.

Ne siamo consapevoli Noi che in UniCredit Direct in questo periodo percepiamo le tantissime nuove necessità delle persone che ci contattano.

Lo comprendiamo Noi che lavoriamo in uno Smart Working che di Smart ha davvero poco e che assistiamo al rapido deterioramento della situazione economica del Paese: e i clienti chiedono aiuto prima a Noi che alla Banca.

Lo comprendiamo tutti Noi che negli uffici aperti continuiamo a svolgere il nostro dovere.

E malgrado le difficoltà serie che ci troviamo ad affrontare come Lavoratrici e Lavoratori, continuiamo ad andare avanti con grande fatica ma consapevoli del nostro ruolo sociale.

Anche se nessuno ci ringrazia e parla di noi, Noi Bancari, Noi Bancarie ci siamo.

E parimenti soffriamo nella nostra sfera personale perché moltissimi di noi hanno una persona cara, un amico, una amica in Cassa Integrazione e nella peggiore delle ipotesi senza Lavoro: pensiamo ai tanti precari che non hanno nessuna previsione di integrazione salariale.

Mai come quest’anno il Primo Maggio va celebrato, perché il “Lavoro” mai come oggi è un grande Valore, fonte primaria della Dignità personale.

30 aprile 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI–FIRST/CISL–FISAC/CGIL–UILCA–UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario – Aggiornamento emergenza covid-19

Posted on 8 Aprile 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Aggiornamento Covid 19

È cura di queste Organizzazione Sindacali unitariamente agire e tenervi informati su quanto accade nel Gruppo in relazione al Covid 19 in particolare per quanto riguarda gli impatti sulla vita lavorativa e personale dei Colleghi e delle Colleghe.

In questi ultimi dieci giorni sono state diverse le nostre segnalazioni, tra cui, in particolare Moratoria Mutui e Finanziamenti e la Task Force per la gestione della clientela da remoto.

In relazione a entrambe queste attività abbiamo inviato alla Azienda due richieste di manleva a salvaguardia di colleghi e colleghe rispetto a eventuali provvedimenti conseguenti a ritardi, errori, reclami in conseguenza di tutta l’operatività che i colleghi e colleghe di stanno svolgendo in questo periodo.

Siamo intervenuti chiedendo e ottenendo, modifiche nel modello di servizio in questa fase di straordinaria emergenza, per sollevare dallo stress il personale che lavora nelle filiali aperte, l’accesso alle filiali solo su appuntamento, il mantenimento delle cautele a tutela della salute e così come il rispetto delle normative per il caricamento degli Atm nelle filiali chiuse.

Abbiamo evidenziato le criticità inerenti alla procedura che permette la condivisione degli appuntamenti, la quale risulta di difficile applicazione e di come fosse necessario trovare soluzioni che tutelino i colleghi, assicurando nel contempo un idoneo servizio ai clienti.

I colleghi stanno subendo un forte stress ed in questa consapevolezza stiamo sollecitando l’Azienda, al fine di ricercare sempre migliori soluzioni a loro tutela.

Abbiamo chiesto una organizzazione diversa delle Task force, il cui organico è insufficiente e a tale insufficienza non si può supplire solo con il grande impegno dei colleghi e colleghe delle Filiali aperte e di UCD e della Task Force.

Abbiamo chiesto vengano date ai dipendenti precise indicazioni su come comportarsi con la clientela che si presenti senza appuntamento o su appuntamento ma a fronte di una operazione non ricompresa nell’ elenco delle “operazioni consentite in agenzia” comunicate alla clientela.

Abbiamo sollecitato, in un’ottica prudenziale ed al fine di una maggior efficacia del contenimento del contagio, un allungamento dei periodi di assenza dei colleghi e colleghe che potrebbero aver contratto il Covid-19. Purtroppo in molte Regioni i tamponi non vengono fatti se non a soggetti con sintomatologia grave e non a coloro che sono stati posti in quarantena prudenziale dal medico di famiglia.

Sulla riorganizzazione del modello di servizio del “mondo imprese” contenuto nel Piano T23 abbiamo chiesto se e come possa essere realizzata in questo periodo: così come abbiamo denunciato alcune forti problematiche procedurali che affliggono sia il Corporate sia lo Small Business (per esempio anticipi fatture Italia, anticipi export, finanziamenti import e soprattutto i rallentamenti e la farraginosità della procedura MyCredit). 2

Abbiamo suggerito che ai Colleghi e Colleghe a casa, senza possibilità ancora di lavorare in smart working, lontani della banca anche per settimane venga data l’abilitazione massiva a extranet che potrà consentire loro di svolgere la formazione (senza pesare sulla VPN), di consultare UniContact e di avere accesso al sistema aziendale di @Mail. Abbiamo espresso le nostre forti preoccupazioni, che sono quelle delle Lavoratrici e dei Lavoratori, sulla attività di realizzazione di tutte le misure introdotte dal Decreto Cura Italia (soprattutto la Moratoria), del Decreto Liquidità e dalla Convenzione per l’anticipo della Cassa Integrazione: misure queste che abbiamo chiesto non gravino ulteriormente su persone che lavorano già in situazione di emergenza organizzativa e procedurale.

Abbiamo nel corso di queste settimane ricevuto riscontri anche positivi dalla parte della Azienda, dei quali vi abbiamo tempo per tempo tenuti aggiornati. Ieri l’ultima serie di risposte che ci sono pervenute da parte aziendale. Le vedete, sotto, espresse integralmente per dovere di trasparenza nei confronti di tutti e tutte. Vi abbiamo aggiunto alcune nostre ulteriori osservazioni che intendiamo, con questo mezzo, comunicare alla Azienda.

“Con la presente facciamo seguito alle vs segnalazioni in merito alle misure e processi posti in essere per gestire l’emergenza sanitaria, assicurandovi che è nostra costante cura informarne le competenti strutture per la valutazione di competenza nell’ambito dei quotidiani approfondimenti sulle azioni da mettere in campo per continuare ad offrire i nostri servizi ai clienti salvaguardando al contempo la loro salute e quella dei nostri colleghi.

In merito, allo stato attuale, vi informiamo di quanto segue:

– UniCredit, stante l’alto valore sociale – in relazione ai Decreti governativi adottati anche di concerto con le Confederazioni Sindacali per dare sostegno alle fasce deboli della popolazione colpite dalla crisi epidemica – ha prontamente aderito su scala nazionale alla Convenzione per l’anticipo delle erogazioni degli ammortizzatori sociali e segue con attenzione tutte le evoluzioni normative che richiedono un apporto del sistema bancario”;

Registriamo che, ad oggi, la procedura relativa alla messa in pratica dell’anticipo CIG graverà in modo pressoché esclusivo sui Responsabili di Filiale mentre invece come da noi già segnalato, sarebbe opportuno un fornire un supporto concreto a chi ricopre tale ruolo, già in difficoltà per il contesto attuale e le incombenze ordinarie.

Non vogliamo entrare, non potremmo entrare, nel merito del credito ma, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo l’obbligo di chiedere che l’anticipo della cassa integrazione (1400 euro!) venga concesso senza rallentamenti e passaggi di valutazione del merito creditizio.

“– per i profili di carattere sanitario il Gruppo sin dall’inizio dell’emergenza ha adottato tutte le misure più cautelative di natura prevenzionale a tutela dei nostri colleghi ed è in continuo contatto con il Medico Competente Coordinatore per verificare l’adozione delle misure ritenute via via necessarie, in assoluta coerenza con le indicazioni delle autorità sanitarie e amministrative nazionali/locali”;

Continueremo a vigilare, con l’insostituibile collaborazione e competenza dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza – RLS – affinché la tutela della salute dei/delle Dipendenti e della collettività continui ad essere obbiettivo primario della Azienda.

“– per quanto concerne le misure organizzative volte a contenere al minimo la presenza di colleghi nelle filiali, in relazione all’indicazione fornita agli Area Manager di valutare l’effettiva opportunità di chiedere al personale di rimanere nei locali aziendali anche durante le ore di chiusura al pubblico per lo 3

svolgimento di alcune attività, non si tratta di comportamenti disomogenei ma appunto di valutazioni, che come tali necessariamente devono essere effettuate caso per caso e localmente, dai Responsabili delle varie Aree commerciali;

– moratoria mutui dipendenti: i colleghi possono aderire alla moratoria MEF; il processo previsto per i dipendenti è più snello ma ognuno può decidere come preferisce”;

La problematica è stata quindi chiarita a seguito dei nostri rilievi.

“– della conferma dell’indicazione già fornita di svolgere anche le operazioni di cassa, oltre che la consulenza, solo su appuntamento; tuttavia, dovendo garantire comunque i servizi essenziali, se il cliente si presenta senza appuntamento, dovrà aspettare un momento in cui la filiale è in grado di servirlo rispettando gli appuntamenti già presi, fermo restando il forte incoraggiamento a fissare eventuali visite successive solo tramite appuntamento”.

Ribadiamo la necessità che vengano posti fuori dalle filiali adeguate informazioni per la clientela e che sia sempre presenta il servizio di guardiania.

“In relazione a segnalazioni intervenute anche a livello di Associazione di categoria, vi segnaliamo quanto segue:

– pulizie: il Gruppo continua a vigilare con grande attenzione, disponendo interventi di potenziamento della pulizia ordinaria, pulizia straordinaria, sanificazione in presenza di problematiche specifiche, maggiore attenzione alle superfici “di contatto”, utilizzo di detergenti adeguati, intervenendo anche ove necessario per correggere eventuali comportamenti delle ditte di pulizia non conformi con le direttive aziendali;

– strumenti di prevenzione: le relative dotazioni (dispenser igienizzanti/gel, separatori in plexiglass, mascherine, guanti) sono state distribuite in tutte le filiali aperte al pubblico, qualche ritardo anche in termini di ulteriori adeguamenti delle dotazioni stesse si riscontra al momento essenzialmente in relazione a problematiche dei trasporti (specie laddove sia necessario anche far ricorso a quelli marittimi);

– in queste settimane abbiamo intrapreso una serie di interventi organizzativi e procedurali tutti volti a salvaguardare la salute dei colleghi attraverso innovazioni nei processi che consentano di effettuare il maggior numero di operazioni da remoto e con sistemi che evitino il più possibile la presenza fisica nelle filiali; anche i processi di finanziamento, comprese le modalità di “chiusura” dei contratti sono stati oggetto di queste valutazioni. Naturalmente, considerata l’eccezionalità della situazione e la necessità di contemperare con estrema immediatezza le esigenze di tutela della salute con l’erogazione di servizi ancor più essenziali in questa fase (naturalmente nel rispetto di tutte le normative in essere), tali processi necessitano di costanti affinamenti che tengono conto anche delle segnalazioni che ci arrivano quotidianamente dalle strutture sindacali di Gruppo”.

Continueremo, come abbiamo fatto sino ad ora, a segnalare le problematiche. Il tema delle pulizie resta fortemente critico poiché a fronte della richiesta aziendale alle società appaltatrici di effettuare pulizie con prodotti e modalità specifiche, in molte aree ciò non avviene. Lo stiamo segnalando territorialmente, ma vogliamo precisare che i Lavoratori e Lavoratrici impiegati dalle cooperative, per quanto ovvio, non hanno responsabilità alcuna delle eventuali inadempienze.

I tempi previsti per l’avvio della revisione organizzativa della rete commerciale sono stati posticipati; confermiamo il nostro impegno a fornire nei tempi previsti contrattualmente tutte le informazioni necessarie; 4

Ne consegue che la riorganizzazione della rete commerciale è ufficialmente rimandata alla fine dell’emergenza.

– bonus 100 euro è stata resa disponibile solo ieri la Circolare dell’Agenzia delle Entrate (n. 8 /E) relativa al Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18; la complessità applicativa rende necessari una serie di approfondimenti al termine dei quali potremo fornire chiarimenti su tempi e modalità di attuazione”;

Si tratta del bonus a beneficio dei Lavoratori e delle Lavoratrici che hanno prestato la propria opera nel periodo previsto dal decreto Cura Italia, per il quale abbiamo a suo tempo chiesto i dettagli di erogazione.

“– sono state diffuse sul portale, superando così le indicazioni fornite nei primi giorni di massiccio utilizzo del flexible working, nuove istruzioni in merito alla necessità di rispettare le date di scadenza previste per la formazione obbligatoria e quella di ruolo”.

Richiamiamo l’Azienda a considerare le difficoltà di fruizione della formazione sia da parte delle persone che lavorano in Rete in situazione di piena emergenza sia dei colleghi e colleghe che in smart working stanno lavorando già ben oltre le proprie normali ore di lavoro

“– da oggi (ieri, 7 aprile) è di nuovo attivo l’applicativo a Portale che consente di effettuare la richiesta del contributo familiare disabile per l’anno 2020, accessibile al seguente percorso di People Focus:

Self service – I miei Documenti – Contributo familiari”;

Ricordiamo che il contributo sarà erogato, cash, nel mese seguente alla richiesta e che, grazie alla previsione del recente Accordo 2/4/2020 di gestione degli impatti del Piano T23, dal prossimo anno sarà erogato sin dal mese di gennaio.

Continueremo, grazie soprattutto alle vostre segnalazioni, a monitorare la situazione e a confrontarci con l’Azienda sugli impatti dell ‘emergenza Covid 19, sempre in un’ottica costruttiva e di tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratici del Gruppo Unicredit

Milano 8 aprile 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Nuove misure per la tutela della nostra salute

Posted on 3 Aprile 20204 Aprile 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Nuove misure per la tutela della nostra salute

Il Covid 19 sta mettendo tutti e tutte a dura prova. In particolare nel nostro settore, le banche, che sono un “servizio essenziale”: mai come in questo momento il confronto tra Sindacato e Azienda è fondamentale per migliorare le condizioni di lavoro e tutelare la salute delle persone.

Questi i più recenti riscontri aziendali alle nostre richieste, che vi inseriamo in originale come ci sono pervenuti:

Rotazione del personale nelle filiali

Nell’ambito delle iniziative volte a minimizzare gli impatti dell’attuale situazione sanitaria sul personale impegnato nelle filiali aperte al pubblico, nei prossimi giorni verrà valutata la possibilità di alcune rotazioni nei servizi a contatto con la clientela, coinvolgendo anche colleghi che a causa delle chiusure delle loro agenzie sono attualmente a casa.

I colleghi che saranno coinvolti verranno individuati, in base alle necessità delle singole aeree e alla situazione personale degli interessati; naturalmente, in coerenza con i provvedimenti governativi, si limiteranno il più possibile gli spostamenti, in particolare quelli fuori comune.

Essendo la tutela dei colleghi il nostro principale obiettivo, sarà in ogni caso effettuata un’intervista preventiva ai colleghi individuati per il rientro.

Sospensione mutui ai dipendenti

Inoltre vi informiamo dell’estensione anche ai dipendenti dell’iniziativa di sospensione della rata mutui ipotecari per la quota capitale, sino ad un massimo di 12 mesi, fornendo indicazioni sui requisiti necessari per la richiesta e le relative modalità operative. In estrema sintesi, le richieste verranno valutate in relazione all’effettiva situazione di difficoltà finanziaria, derivanti ad es. da interruzione del contratto di lavoro del cointestatario del mutuo, sospensione dal posto di lavoro/riduzione dell’orario di lavoro dell’eventuale coniuge che abbia comportato riduzione della disponibilità finanziaria, decesso del titolare del mutuo o del cointestatario oppure sopraggiunta condizione di mancata autosufficienza/grave malattia.

Aggiungiamo che abbiamo chiesto e ottenuto il servizio di guardiania in tutte le Filiali aperte, per la gestione della cospicua affluenza della clientela.

Riconosciamo lo sforzo economico che il Gruppo Unicredit, nella situazione drammatica che stiamo vivendo, ha adottato sin dall’inizio – era il 23 febbraio – attraverso iniziative che non riscontriamo in altri istituti bancari e assicurativi: la chiusura del 70% delle filiali, lo smart working per 21 mila persone, i permessi retribuiti per i genitori e per i colleghi e colleghe delle filiali chiuse.

Questo sforzo economico ha rappresentato uno strumento valido di tutela concreta della salute delle persone e, nonostante i numerosi problemi riscontrati sul territorio nazionale, conseguenti alle peculiarità dell’emergenza del Covid 19, ha permesso un reale contenimento del contagio tra i dipendenti del gruppo Unicredit.

Non va dimenticato l’impegno di tutti e tutte coloro che in queste settimane sono rimasti in prima linea per assicurare il servizio alla clientela ed è proprio in questo alveo che si inserisce l’avvicendamento di coloro che sono da tre settimane al lavoro nelle filiali aperte.

Ci rendiamo conto che sia la rotazione del personale sia l’implementazione delle procedure, richiederà un ulteriore impegno organizzativo da parte dell’Istituto.

Ci aspettiamo che lo sforzo sino a qui effettuato non venga vanificato e rimanga massima l’attenzione per la salute dei Lavoratori e delle Lavoratrici.

Resta sempre molto, moltissimo lavoro da fare, ma noi continueremo a impegnarci ogni giorno per migliorare le condizioni di lavoro e soprattutto per tutelare la salute di tutti: lavoratori, lavoratrici e collettività.

3 Aprile 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato stampa FABI sulla firma dell’accordo al piano industriale Team 23

Posted on 3 Aprile 20203 Aprile 2020 By
Comunicato stampa FABI sulla firma dell’accordo al piano industriale Team 23

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

COMUNICATO STAMPA

UNICREDIT: FABI, 3.500 NUOVI POSTI DI LAVORO CON PIANO TEAM 23

Roma, 2 aprile 2020. Firmato, dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali, l’accordo sul piano industriale di Unicredit Team 23. Questi i punti principali dell’intesa raggiunta oggi pomeriggio: riduzione delle uscite da 6.500 a 5.200, realizzabili solo su base volontaria; 2.600 nuove asssunzioni ( acquisita concreta attenzione alla sezione emergenziale ) e stabilizzazione di 900 contratti di apprendistato che di fatto consentono di creare 3.500 nuovi posti di lavoro stabili; nessun’altra iniziativa di gestione di eccedenze occupazionali per tutto il piano industriale; riqualificazioni professionali per 800 addetti, nascita di una commissione bilaterale di verifica degli equilibri sull’occupazione; impegno dell’azienda a mantenere il quartier generale dell’intero gruppo in Italia e creazione di due nuovi poli nel Mezzogiorno. Saranno 450 gli sportelli chiusi in Italia. Importanti novità per il welfare dei dipendenti, l’assistenza sanitaria, i premi aziendali, la formazione, i buoni pasto. «Pensiamo di avere fatto un accordo che è figlio dei tempi, ma che non è’ figlio di questi tempi: è un accordo che per il settore ha posato una pietra miliare per i futuri accordi che verranno fatti in tutti gruppi. Siamo sicuramente soddisfatti per il risultato, perché presentava delle difficoltà e ha avuto delle difficoltà di trattativa gestionali, oltre che di rapporti. L’azienda è partita in una maniera decisamente pesante, ma siamo riusciti a ricondurla ad un ragionamento positivo. Non è da poco oggi ridurre i numeri degli esuberi, avere 2.600 assunzioni vere e riuscire a stabilizzare altre 900 contratti di apprendistato» commenta il segretario nazionale Fabi, Mauro Morelli. Secondo il coordinatore Fabi del gruppo Unicredit, Stefano Cefaloni, «bisogna essere orgogliosi del risultato raggiunto, anzitutto perché è stata rispettata la linea di tutta la Fabi, ovvero di almeno un’assunzione ogni due uscite, che, come sempre nel settore, saranno gestite solo su base volontaria. Le lavoratrici e i lavoratori della banca vedranno migliorare il welfare aziendale e la polizza sanitaria, i premi e i buoni pasto». L’accordo introduce un versamento al fondo pensione per i neo assunti pari il 4% per 3 anni. Per quanto riguarda il Fondo straordinario di solidarietà, l’accesso sarà solo su base volontaria e incentivato (da 2 a 3 mensilità) per coloro che maturano i requisiti pensionistici entro agosto 2028. Inoltre saranno accolte, ricomprese nei 5.200 “esuberi”, tutte le domande residue dal precedente piano giovani e sarà data precedenza alle richieste di coloro che hanno maturato i requisiti rispetto al piano dopo la chiusura delle adesioni per effetto delle modifiche dell’aspettativa di vita (requisiti al primo semestre 2024). Con l’accordo sulle uscite, saranno sfruttate anche Quota 100, Opzione donna, riscatto laurea (e altre tipologie assimilabili) fino a un massimo di 100 richieste per ciascun caso con ulteriori mensilità di incentivo a compensazione delle condizioni meno favorevoli. Per quanto riguarda ulteriori agevolazioni all’esodo, sono confermate quelle relativamente alle condizioni dei piani precedenti con inserimento della possibilità di conferimento del Tfr (trattamento di fine rapporto) a Fondo pensione e del contributo familiari disabili (2.500 euro annui, anche per coloro che sono in esodo). Nell’accordo figura anche l’impegno a continuare il confronto per introdurre ulteriori misure in tema di lavoro agile e ad intensificare l’accoglimento delle domande di part time.

PREMI, BUONI PASTO E ASSISTENZA SANITARIA

Con lo stesso accordo sul piano industriale Team23, è stato deciso che il premio Vap (Valore aggiunto per dipendente) sarà di 880 euro cash e 1.430 euro a conto welfare (+ 10% rispetto all’anno precedente) oltre a pagamento della polizza odontoiatrica per un importo di 88 euro. I buoni pasto diventano elettronici e passano da 5,29 euro a 7 euro (per scaglioni entro luglio 2023) per i full time, mentre aumentano da 4 euro a 6 euro (per scaglioni entro luglio 2023) per i part time. Viene resa strutturale la parità di trattamenti, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integraiva, per chi è inqaudrato nelle “aree professionali” e per i quadri direttivi.

WELFARE

Novità importanti per tutti i dipendenti per quanto riguarda il welfare, le politiche di conciliazione e part time: coperture assicurative per premorienza e sopravvenuta inabilità al lavoro; prosecuzione della sperimentazione degli strumenti di conciliazione già introdotti, impegno a continuare il confronto per introdurre ulteriori misure in tema di lavoro agile e permessi per eventi chiave della vita; copertura assicurativa Temporanea caso morte, a carico dell’azienda mirata all’estinzione del debito residuo dei mutui prima casa dipendenti Unicredit; impegno aziendale a intensificare accoglimento domande di part time anche attraverso la ridefinizione dell’accordo in essere.

LAVORO, FORMAZIONE E AGENZIE

Commissione bilaterale organizzazione lavoro: ribadita l’importanza e prorogata l’attività della Commissione. Istituita la Sottocommissione Tecnica organizzazione del lavoro con lo scopo di monitorare la dinamica e la geografia di entrate ed uscite e fornite indicazioni utili agli organismi paritetici presenti in azienda dedicati a tematiche specifiche (welfare, formazione). Nasce l’osservatorio sulle nuove professionalità: obiettivo è seguire l’inserimento e lo sviluppo delle nuove figure professionali legate ai processi di digitalizzazione e l’utilizzo di nuove tecnologie (con riferimento agli aggiornamenti contrattuali previsti dal Comitato Nazionale Paritetico). Sul fronte della chiusura delle agenzie, è stato rafforzato il processo informativo in merito alle chiusure (elenco, criteri di individuazione in base al piano industriale, ricadute sulla mobilità del personale). Sono stati implementati i compiti della Commissione formazione finanziata di gruppo anche con riferimento allo smart learning.

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Piano industriale UniCredit: comunicato unitario delle segreterie di gruppo

Posted on 3 Dicembre 20195 Dicembre 2019 By

Piano inaccettabile: basta ad utili con il taglio dei Lavoratori

Respingiamo in modo categorico le logiche di taglio del costo del lavoro prospettate nel nuovo Piano Industriale TEAM 23 del Gruppo Unicredit.

In particolare contestiamo il taglio del personale, indicato in 8.000 FTE nel Gruppo, di cui 6.000 FTE netti in Italia, cosi suddivisi: 3400 nella rete con una riduzione di 450 filiali, 1400 trasformazione COO Area (back office), 700 Holding e Altro, 500 ulteriore efficientamento da Piano Transform 2019.

Il sindacato ritiene che in Unicredit non ci siano esuberi di dipendenti, come testimoniano i crescenti carichi in termini operativi e di responsabilità che devono sopportare i lavoratori, e le numerose vertenze territoriali in tema di organici insufficienti ed il continuo ricorso a personale/consulenze esterne al Gruppo (My Agent).

Non è credibile un così netto taglio degli organici, la maggior parte in Italia, che allontana oggettivamente l’azienda dall’economia reale del nostro Paese.

Da tempo invece rivendichiamo la necessità che l’Azienda recuperi una visione di Banca al servizio dell’economia, peraltro in coerenza con la prospettiva che stiamo sostenendo come Organizzazioni Sindacali nel confronto con l’Abi per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito.

In considerazione di questa concomitanza e della portata del Piano industriale del Gruppo riteniamo indispensabile che la trattativa in base alle procedure contrattuali sulle ricadute del Piano stesso avvenga solo al termine del confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale.

Milano, 3 dicembre 2019

Segreterie Nazionali

Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredit

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

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PEOPLE FOCUS: LA STORIA INFINITA

Posted on 8 Novembre 2019 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

PEOPLE FOCUS: LA STORIA INFINITA

Nella giornata di giovedì 31 ottobre si è svolto l’incontro di verifica richiesto dalle OO.SS con il  responsabile della struttura H.R Operations Italy ed i suoi collaboratori  in merito alla piattaforma People Focus.

Le parti si sono riviste dopo più di tre mesi dal precedente incontro in cui si era convenuta la necessità di un canale comunicativo aperto che avrebbe favorito in modo proficuo la segnalazione di ogni problematica per i necessari interventi di risoluzione, ad un mese di distanza dalla lettera inviata dalle scriventi OO.SS al Sig. Paolo Cornetta, responsabile HR gruppo UniCredit, lettera in cui abbiamo fortemente espresso la nostra viva e reale preoccupazione riguardo alle tante, troppe criticità irrisolte che gravano sulla vita quotidiana delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le risposte fornite  nel corso dell’incontro odierno e che qui elenchiamo purtroppo non sono sempre risolutive.

PART TIME: l’azienda ci ha comunicato che le corrette graduatorie sono state inviate agli HRBP in tutte le Region e che dal 1° novembre si procederà sia con la concessione dei nuovi part time che con le proroghe di quelli in essere. A nostro rilievo in merito al lungo periodo di tempo occorso prima di poter andare a regime ci hanno risposto dicendo che ve ne era necessità per evitare di incorrere in errori e refusi. In merito alla visibilità della propria posizione in graduatoria, ad oggi occorre fare richiesta al proprio Hr per poterla visionare poiché stanno ancora lavorando perché diventi automatica. Le nuove richieste funzionano regolarmente: in caso di difficoltà contattate l’Hr locale.

PERMESSI ex L. 104: La problematica deriva dalla migrazione dei dati a Prostaff.  Ad oggi ci sono circa 1800 ticket relativi a richieste in merito, nel mese di ottobre ne sono stati evasi 602; l’azienda conta di poterli processare tutti entro fine anno; nel frattempo occorre continuare ad utilizzare i permessi DIV.

CONGEDI PARENTALI: Di circa 800 richieste in attesa di caricamento dei permessi da utilizzare o già utilizzati che ancora non risultano correttamente imputati in procedura nelle assenze, ad oggi ne sono state evase 200, anche in questo caso obiettivo aziendale è l’azzeramento entro la fine del 2019.

NUMERO DI TICKET: ci viene riportato che il numero dei ticket si sta andando a stabilizzare; stanno inoltre procedendo alla chiusura centralizzata di quelli meno recenti dopo un processo di analisi. In questo caso, il collega interessato dalla chiusura riceverà un messaggio e potrà richiedere una nuova apertura nel caso in cui la problematica sia ancora presente.

INDENNITA’ DI SOSTITUZIONE: col cedolino di ottobre sono state tutte pagate (arretrati compresi). Da novembre è finalmente possibile processare la richiesta ed avere il corrispondente pagamento in busta paga. Solo una decina di colleghi riceveranno dei cedolini correttivi.

INDENNITA’ DI TURNO: ad oggi ci viene ribadito che non è presente una modalità di gestione in self-service, anche se l’obiettivo è di realizzarla entro la fine dell’anno. Sino ad allora, sono stati sensibilizzati manager ed Hrbp per evitare che le informazioni relative ai turni effettuati vadano perse. In merito alle nuove assunzioni vi è inoltre un’immediata segnalazione in procedura quando si tratta di una lavoratrice od un lavoratore turnista. Stante il permanere delle problematiche gestionali, l’azienda ad oggi non è in grado di fornire una previsione di quando verranno pagati gli arretrati sugli stipendi. Abbiamo fatto richiesta di avere riscontro sulla tempistica.

MISSIONI: stanno lavorando per poter migliorare il flusso e procedere con la lavorazione delle missioni che ancora sono in sospeso. Per quanto concerne il problema dei colleghi passati da UCS ad UCI è stato risolto.

CONTRIBUTO FIGLI STUDENTI: Ne sono stati erogati circa 9.000; l’azienda ci comunica che nel caso ci fossero ancora situazioni di mancato pagamento si tratta di situazioni marginali che verranno erogate nel mese di novembre.

BUONI PASTO: i problemi erano essenzialmente due: il primo correlato all’utilizzo dei permessi ex L. 104, il quale una volta sistemato consentirà la risoluzione della problematica dei ticket; il secondo relativo all’invio dei ticket ai corretti indirizzi. Si sta procedendo alla sistemazione, in seguito alla quale verrà fatta e-mail alle colleghe ed ai colleghi per chiedere di verificare corretto indirizzo e provvedere alla sistemazione quando necessaria.

INQUADRAMENTI: l’azienda ci comunica che con il cedolino del mese di novembre verranno erogati quelli relativi all’ Accordo 4 febbraio 2017 (con i relativi arretrati) ed entro fine anno quelli relativi all’integrazione dell’8 maggio 2019.

Come OO.SS, pur apprezzando la risoluzione di alcune delle criticità che maggiormente impattavano sulla vita quotidiana dei colleghi, non possiamo non rilevare come il quadro generale non sia affatto positivo nonostante le rassicurazioni aziendali.

Abbiamo richiesto un maggiore coinvolgimento degli hr territoriali, a sostegno dei colleghi che non trovano riscontro alle innumerevoli problematiche, attraverso l’apertura di un canale riservato che permetta di intervenire per la soluzione delle problematiche più complesse ed urgenti e ribadito la necessità di un investimento di risorse fondamentale per arrivare all’obiettivo dichiarato dall’azienda di rendere pienamente funzionante la piattaforma entro la fine dell’anno, obiettivo che, stante le premesse, considerando la più volte ripetuta risposta “ci stiamo lavorando”, ci appare sempre più tristemente illusorio.

Abbiamo stigmatizzato la pratica del cedolino stipendio negativo, in caso di precedenti erronei accrediti; riteniamo infatti che non si possa addebitare il conto corrente del dipendente senza una precedente autorizzazione. In questo caso si può operare attraverso una rateizzazione degli importi da restituire.

Troppe le inefficienze ancora presenti (anomalie in tema di ferie, gestione banca ore, ticket, problematiche legate al cambio di contratto per i nuovi assunti), una lista che pare non avere mai fine, un continuo alimentarsi di disservizi, che comporta un agire in stato di emergenza, una continua corsa alla risoluzione dei problemi.

Una storia infinita, in cui emergono sempre nuove falle da tappare a bordo di una barca che naviga a vista e le cui conseguenze ricadono ancora una volta sulle Lavoratrici ed i Lavoratori chiamati a dimostrare il loro senso di responsabilità di fronte all’inefficienza di un sistema di gestione del personale, nato per facilitare la vita in azienda e che, la sta invece complicando con conseguenze significative.

Le   OO.SS. non accetteranno mai che le responsabilità di qualunque tipo, dovute a inefficienze aziendali ricadano sui Lavoratori!!!

Stante la quantità di problematiche irrisolte, analizzeremo la situazione al 27 novembre e chiederemo un ulteriore incontro al fine di verificare quante di queste siano sotto controllo, auspicando al contempo che questa situazione possa trovare soluzione quanto prima.

Milano, 7 novembre 2019

Segreterie di Coordinamento

Fabi –First Cisl –Fisac Cgil–Uilca –UniSin

Gruppo UniCredit



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Comunicato unitario Segreterie di Gruppo sul prossimo piano industriale

Posted on 25 Luglio 201925 Luglio 2019 By

Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin
Gruppo UniCredit

Cosa nasconde Unicredit ai lavoratori italiani?

Utili miliardari, ed in ulteriore crescita, cost-income migliore in Europa, cessione degli asset più redditizi. In cambio un Piano Industriale che sembra prevedere 10.000 posti di lavoro in meno.

Tutto questo non è accettabile, come già dichiarato dai Segretari Generali delle nostre Organizzazioni.

L’ennesimo piano industriale che si consuma solo sulla pelle dei lavoratori, risulta essere altresì insopportabile in una fase assai critica e delicata del rinnovo del Contratto Nazionale.

Una ulteriore preoccupazione deriva dal fatto che siamo entrati nel secondo semestre dell’anno e ci avviamo verso la conclusione di Transform 2019 che, ricordiamo, si era sovrapposto al precedente Piano a scadenza dicembre 2018 e fu presentato come momento di forte discontinuità rispetto al passato.

Quello che è certo è che sono usciti, per esodo e pensionamento, migliaia di

lavoratori: a fine 2019 saranno circa 12.000, complessivamente un taglio del 20% di personale.

Una bella cura dimagrante, non c’è che dire.

Il risultato della riduzione dei costi, che poggiava essenzialmente sulla diminuzione del personale, è indubbiamente stato centrato; ma che dire degli altri obiettivi di efficientamento che l’azienda si era data?

E’ noto come il piano prevedesse forti investimenti IT (2,3 miliardi), l’ottimizzazione di procedure e processi per il recupero di risorse e tempo, la semplificazione e la digitalizzazione, la rivisitazione dell’organizzazione del lavoro in una logica di complessivo miglioramento. Questi interventi avrebbero dovuto compensare, in termini di efficienza, la prevista fuoriuscita di personale.

Ricordiamo che il “tormentone” dei nostri manager, a partire dall’amministratore delegato, era: fare di più e meglio con meno persone attraverso maggiore efficienza.

Secondo le dichiarazioni rilasciate, tutto sarebbe stato previsto, programmato, sotto controllo. Nulla di tutto questo si è realizzato.

In tutta sincerità non possiamo dire di averci creduto più di tanto, perché dopo molti piani e diverse riorganizzazioni, spesso gestiti con improvvisazione e caratterizzati da scelte emergenziali piuttosto che prospettiche, siamo diventati scettici;

Oggi, però, la situazione di grande difficoltà è sotto gli occhi di tutti:

  • I colleghi nelle agenzie operano in condizioni “estreme”, data la fortissima contrazione del numero degli addetti;
  • I rischi operativi aumentano pericolosamente (mentre la consapevolezza dei rischi diminuisce) perché manca una seria programmazione della formazione e non si fa affiancamento tra chi esce dall’azienda e chi subentra nel ruolo, in modo da garantire il passaggio di competenze;
  • La digitalizzazione dei processi, così come la semplificazione, è in gran parte incompiuta;
  • Unicredit Services ha subito numerose riorganizzazioni e ad oggi non è chiaro il futuro della parte IT che viene sempre definita strategica ma che è sempre in bilico tra esternalizzazioni e appalti.
  • Gli investimenti tecnologici non sono stati realizzati nei termini preannunciati, con conseguenti continui rallentamenti e malfunzionamenti.

Nel nostro gruppo questa frenesia di continue riorganizzazioni, ha creato, invece, una situazione di completa disorganizzazione;

insomma, la qualità della vita lavorativa in UniCredit è semplicemente peggiorata.

Ci viene richiesto di fare di più, con meno persone e soprattutto con meno efficienza!

La distanza tra i progetti aziendali e la vita reale dei lavoratori si è purtroppo drammaticamente ampliata.

Diciamo NO a Piani Industriali e riorganizzazioni fatti sulla pelle dei lavoratori!

Milano, 25 luglio 2019

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