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Categoria: GRUPPO UNICREDIT

DISIM-PEGNO 2 … LA VENDETTA

Posted on 1 Dicembre 20174 Dicembre 2017 By

DISIM-PEGNO 2 … LA VENDETTA

Ieri è uscito il comunicato stampa che annuncia la firma del preliminare vincolante di cessione del Pegno per 141 milioni, a Dorotheum, principale casa d’aste europea e leader nel settore.

Come da nostro comunicato del 22.10 u.s., purtroppo, ancora una volta le voci e le indiscrezioni giornalistiche hanno avuto ragione della tenace e quasi comica “riservatezza” da parte del sistema comunicativo del nostro Gruppo, a partire dal Management fino ad arrivare alle funzioni delle nostre Relazioni Industriali.

La cessione di tutte le attività che producono reddito non potrà che portare a una riduzione dei ricavi e a un aumento della pressione sui consulenti per la vendita e la produzione di MOL.

Ricordiamo inoltre che il Pegno, in particolare in questi anni di crisi, ha svolto e svolge la funzione di ultimo baluardo prima dell’usura, un importante ruolo sociale a cui UniCredit non dimostra di essere interessata.

Questo evento si inserisce in un momento storico di particolare tensione tra il nostro Gruppo e le OO.SS. Le questioni sul tavolo sono numerosissime e non si riesce più a trovare il bandolo della matassa da sciogliere.

Certo questa ennesima operazione di esternalizzazione non aiuterà la soluzione delle questioni, che un atteggiamento aziendale arrogante e privo di sensibilità sta facendo pian piano diventare marcescenti.

L’uscita imminente di 1600 colleghi domani mattina ha già gettato la nostra rete commerciale in un caos operativo senza uscita, manca completamente un’organizzazione chiara e la soluzione trovata sarà quella di spostare i colleghi dalle Sedi centrali e da Ubis nelle filiali, iniziando però la formazione per la riqualificazione professionale di questi colleghi a partire proprio da domani!!

Qualcuno forse considera un gioco il lavoro di agenzia e il servizio alla clientela, pensando già che la “Digitalizzazione” sostituisca e sostituirà sempre di più i colleghi e il valore umano che essi rappresentano. Non è così!

E’ fin troppo prevedibile il notevole caos che si determinerà nei prossimi giorni tra uscite di lavoratori, trasferimenti mal gestiti, procedure che non girano.

Sia ben chiaro a questo management che la mobilitazione iniziata con le assemblee in corso non potrà portare che a uno scontro, se nei prossimi giorni e incontri, a partire da quello del 5 dicembre, non ci saranno risposte chiare e concrete su tutti i temi elencati sull’ultimo comunicato unitario.

E’ ORA DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI!

I risultati di questo Gruppo non possono essere fatti sulla pelle dei lavoratori.

Milano, 1 dicembre 2017

Fabi – First/Cisl- Fisac/Cgil – Uilca – Unisin

Segreterie di Gruppo UniCredit


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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Un esempio di come viene mal gestita la riorganizzazione

Posted on 23 Novembre 201727 Novembre 2017 By

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo

Milano, 23 novembre 2017

UN ESEMPIO DI COME VIENE MAL GESTITA
LA RIORGANIZZAZIONE

Le nostre perplessità e preoccupazioni per come viene gestita la riorganizzazione crescono di giorno in giorno.

Ecco un esempio, purtroppo non l’unico.

Centri Mutui oggi distribuiti nelle Region: circa 200 persone in organico

Accentramento su Catania: adibizione di circa 40 persone

Tempi dell’operazione: strettissimi, a partire già dalle prossime settimane, a regime nei primi mesi del 2018

Trasferimento in agenzia, sulle piazze di Torino, Bologna, Modena, Verona e Milano, anche di personale che ha aderito ai vari Piani e uscirà tra qualche mese (adesso anche Verona e Milano sono incluse nella lista delle piazze con carenza di organico in rete…)

Alcune domande sorgono inevitabili:

Come è possibile scaricare su 40 persone un’attività in precedenza gestita da oltre 200?

Quale formazione è stata fornita ai lavoratori di Catania?

Quale mobilità, e come viene gestita, per i 200 lavoratori degli attuali Centri Mutui? E di quale formazione potranno fruire per affrontare la riconversione professionale?

Che senso ha tutto questo? Qual è la logica?

Chi prende queste decisioni conosce la banca?

Improvvisazione, tempistica assolutamente sbagliata sia per quanto riguarda la collocazione temporale (fine/inizio anno) che i tempi di realizzazione, evidenziano, secondo noi, forti carenze gestionali e inadeguatezza organizzativa. Dobbiamo pensare che non esista, nel gruppo, una struttura in grado di guidare e fare presente, per tempo, le conseguenze di scelte già note, come la scadenza delle uscite?

Se questo è ciò che l’azienda intende per semplificazione dei processi e snellimento della cinghia manageriale, proprio non ci siamo!

L’impressione è che si proceda a tappe forzate, improvvisando di volta in volta, senza la dovuta attenzione sia nei confronti dei lavoratori coinvolti che dell’impatto sull’organizzazione del lavoro.

Se possiamo, da una parte, condividere che si trasferiscano alcune lavorazioni laddove si ritiene ci sia maggiore forza lavoro a disposizione, non è accettabile che l’operazione si faccia sulla pelle dei colleghi, in modo del tutto affrettato e senza adeguata programmazione. Infatti, la “strettoia” sugli organici di fine anno si conosceva già da mesi, la riconversione dei lavoratori sarebbe dovuta iniziare con un certo anticipo, per mettere tutti in condizione di acquisire le necessarie conoscenze tecnico/operative.

Chiederemo conto di questo e di altri interventi nell’incontro che si terrà il prossimo 27 novembre, nonché, per quanto riguarda l’impatto sulle specifiche realtà territoriali, in appositi incontri di Region.

Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare numerosi alle assemblee: sarà l’occasione per decidere quali iniziative intraprendere per far capire all’azienda che siamo stanchi di subire le decisioni di manager che – purtroppo e ancora una volta – dimostrano di non essere all’altezza della situazione, con il rischio concreto di creare danni al gruppo.

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Comunicato unitario su diffida per errori procedure HR

Posted on 7 Novembre 201710 Novembre 2017 By

Fabi – First/Cisl-  Fisac/Cgil –  Ugl Credito – UilCa – Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

Diffidato il Gruppo per gli errori sulle Buste paga

Di seguito pubblichiamo la diffida inviata al Gruppo UniCredit che denuncia una situazione, il cui protrarsi riteniamo possa creare danni economici ai lavoratori coinvolti.

Per tale motivo vi invitiamo a tenere costantemente sotto controllo la Vostra busta paga ed a segnalare eventuali incongruenze all’HRBP di competenza anche per il tramite delle Rappresentanze Sindacali Locali. Riteniamo, infatti, non sia sufficiente limitarsi ad effettuare i ticket ad ES-SSC, in quanto questa problematica, essendo una responsabilità in capo all’ufficio del personale, deve diventare una priorità degli HRBP a tutti i livelli dell’azienda.

Nei casi più gravi, ove si riscontrassero differenze importanti da tempo non sanate, siamo a disposizione per valutare anche diffide  a tutela di diritti e prerogative di carattere individuale.

Milano. 7 novembre 2017

Spett.le
Gruppo Unicredit – Risorse Umane
c.a. Dott. Paolo Cornetta

e p.c. Relazioni Industriali
Dott. E. Recchia – G.Robaldo

Oggetto: Diffida, messa in mora e interruzione dei termini ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 e ss. c.c. per quanto riguarda reiterati errori riscontrati, a partire da febbraio 2017, nelle buste paga dei dipendenti del Gruppo Unicredit

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in nome e per conto dei dipendenti del Gruppo Unicredit, con riferimento a quanto in oggetto, evidenziano quanto segue:

da tempo abbiamo segnalato a Relazioni Sindacali, e denunciato con volantino del 21 giugno 2017 (che alleghiamo), continui errori nella compilazione delle buste paga del Gruppo, servizio che è stato da tempo appaltato ad una società esterna, ES-SSC, partecipata dal gruppo al 49 %. Tale situazione sta creando gravi problematiche in termini di incertezza della retribuzione, sia diretta che indiretta, e può, se non sistemata in tempi brevi, creare grave nocumento ai singoli lavoratori (solo a titolo esemplificativo: errori nel calcolo delle ferie, dei permessi, dei buoni pasto, delle indennità di turno/di missione, nel calcolo degli assegni famigliari ecc.).

Tutto ciò premesso, Vi invitiamo a volere provvedere, nel termine più sollecito possibile, alla sistemazione di tali errori ed al pagamento delle somme dovute.

Tale lettera è da intendere anche come diffida ai fini dell’interruzione dei termini di prescrizioni previsti per legge.

Distinti saluti.

Milano, 6 novembre 2017

Le Segreterie Gruppo Unicredit
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – UilCA – Unisin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Incontro in Azienda del 5 ottobre 2017

Posted on 9 Ottobre 20179 Ottobre 2017 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Ugl – Uilca – UniSin

UniCredit S.p.A.


Incontro del 5 ottobre a tema riorganizzazione

In data 5 ottobre 2017 si è tenuto un incontro con nel corso del quale l’azienda ha fornito alcune indicazioni, in diversi casi ancora di massima, sull’imminente fase di ristrutturazione della rete, anche in funzione di Transform 2019.

Riportiamo di seguito quanto è emerso:

Private

La decorrenza della ristrutturazione slitta al 4 dicembre, alcuni interventi sono ancora in fase di definizione.

Il canale Private passerà nella linea gerarchica della Region con un Business Manager Private (l’attuale direttore network) sotto la guida del Regional Manager.

Le Aree Commerciali diminuiranno perché si adegueranno alla struttura delle Aree Corporate e passeranno dalle attuali 76, tre delle quali cross Sim (dedicate a Cordusio Sim con attività amministrativa) a 51 + 3. Resteranno invariate nel numero le Aree Top che rimangono 20, mentre ci saranno 31 Aree Standard.

Non sarà più presente li ruolo del Vice Area Manager, ma verrà creato il nuovo ruolo Executive Private Banker, presumibilmente con riconversione dei VAM o degli Area Manager la cui area verrà eliminata. Il nuovo ruolo sarà sdoppiato tra attività di sviluppo e di gestione.

La figura del ROP (adesso presente solo nelle Aree Top e nelle Standard ma non in quelle piccole) sarà presente in tutte le 54 Aree Commerciali.

Per i ROP è prevista ulteriore formazione perché il ruolo diventerà più complesso e comprenderà anche competenze creditizie.

Non sono previste né diminuzione di personale né mobilità e non ci saranno riportafogliazioni di clienti.

Il Private non perderà la propria autonomia, l’inserimento nella Region creerà maggiori sinergie e migliorerà la gestione della funzione HR.

Centri Imprese

Non interverranno modifiche alle facoltà creditizie e la riorganizzazione del canale, che si chiamerà solo Business (e non più First), oggi si sostanzia esclusivamente in una riportafogliazione (a febbraio non fu fatta).

Direttore Business Center: non è prevista alcuna modifica, né di contenuto del ruolo né di nome ed anche il numero è confermato negli attuali 140, uno, cioè, per Area.

Coordinatore Business First: si chiamerà Coordinatore Commerciale Business. I contenuti del ruolo non subiranno modifiche sostanziali, mentre diminuirà dagli attuali 10 a 8 il numero dei portafogli che attivano questo ruolo (saranno possibili eccezioni su particolari Aree). La decorrenza della variazione sarà 6 novembre.

Consulente Business First: si chiamerà Consulente Business. Oggi esistono due ruoli abilitativi, con o senza facoltà. La riorganizzazione ne prevede 6: No facoltà, Facoltà standard, Facoltà senior, International facoltà senior, Agri-business facoltà standard, Agri-business facoltà senior.

Il numero dei portafogli diminuisce di circa 250 rispetto agli attuali 1.500, ma non vengono modificate le soglie. La scelta di quali portafogli eliminare dipenderà da un insieme di valutazioni, non necessariamente verrà tolto a coloro che usciranno nell’arco di durata del Piano.

Per il mondo dello sviluppo non cambia nulla, se non il nome (salta il nome FIRST).

UniCredit Direct

Attualmente su ogni Polo sono già presenti specialisti – senza portafoglio – che fanno consulenza remota a clienti radicati in agenzia (25 per clienti business e circa 30 sul canale investimenti).

Dal prossimo 6 novembre verranno istituiti nuovi ruoli, vale a dire il Consulente Business Direct (70) e il Consulente First Direct (50). Il portafoglio sarà creato con clienti di filiale al momento non portafogliati.

In molte agenzie non c’è la massa critica per fare un portafoglio da attribuire ad un consulente, in questo modo il problema viene superato.

L’operatività non sarà completa, ad esempio il rinnovo fido o il collocamento di alcuni fondi comuni non sono ancora possibili da remoto. Al momento non c’è ancora la job description del ruolo.

I colleghi per i nuovi ruoli saranno scelti tra gli specialisti del Direct e dalla rete (sono in corso di individuazione).

Da un punto di vista gerarchico risponderanno al responsabile del Polo Direct, mentre dal punto di vista funzionale al Deputy di Region.

Consulenti First: saranno creati circa 200/250 portafogli First in più rispetto agli attuali 2.100 con portafogliazione di parte di parte dei clienti Top e con creazione di Consulenti First e Consulenti First Senior (in base all’esperienza e non necessariamente promotore finanziario). La figura professionale rimane invariata per quel che riguarda il percorso inquadramentale. Il bacino naturale dei nuovi consulenti sarà ragionevolmente quello degli attuali Consulenti Personal. Anche in questo caso la decorrenza sarà 6 novembre.

Nulla cambia per il canale Finanziamenti.

BUSINESS TRASFORMATION

Nelle prossime settimane si darà avvio ad un’azione di ricollocazione di personale per rispondere alle necessità di organico nelle filiali di alcune piazze (Bologna, Modena, Torino). Da BT e da UBIS usciranno colleghi verso le agenzie della banca, le uscite da Ubis saranno gestite attraverso il distacco della durata di 6 mesi, dopo di che si valuterà la situazione. I passaggi saranno effettuati su piazza e si realizzeranno nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, per poi concludersi a fine anno.  BT verrà reintegrata, ma sulle piazze in cui c’è esubero di personale: pertanto, nelle Region Centro, Sud e Sicilia ci saranno movimenti dalle filiali a BT.

Scompariranno i micro poli presenti (fino a 4 persone), che sono risultati di difficile gestione: in questo caso il personale, circa 75 persone, sarà assegnato alle filiali, ad eccezione di coloro che hanno già aderito ai piani di esodo/pensionamento.

Nei vari Poli UniDirect verrà avviato un sondaggio nelle prossime settimane per capire se ci sono disponibilità ad andare in rete nelle piazze con carenza di personale (Bo, Mo, To). In primis saranno contattati i colleghi che hanno chiesto di uscire da UCD. Si tratta, evidentemente, di una mobilità “lunga”, per cui l’adesione sarà assolutamente volontaria.

Progetto AML (antiriciclaggio)

Dal 16 ottobre p.v. la responsabilità dell’antiriciclaggio passerà, in tutti i perimetri (Retail , Corporate, Private, Cib), dal Direttore di filiale al Consulente, vale a dire a colui che gestisce direttamente la relazione con il cliente.

I Direttori di agenzia, a cui faceva capo in precedenza la responsabilità dell’antiriciclaggio, svolgeranno una funzione di supporto nei confronti dei Consulenti.

E’ previsto un percorso formativo obbligatorio on line per tutti i colleghi interessati e corsi in aula di una giornata per i consulenti – circa 600 – che necessitano di questa formazione, non avendo maturato esperienza sulla materia nei precedenti ruoli ricoperti.

A breve verrà inoltre pubblicato il relativo ordine di servizio.

Nei vari Poli di Internal Control saranno presenti referenti per un ulteriore supporto ai Consulenti.

Abbiamo contestato i tempi di attuazione della modifica in quanto del tutto insufficienti, specie per quanto concerne l’erogazione della formazione.

Inquadramenti

Con il mese di ottobre inizierà a trovare applicazione l’accordo sugli inquadramenti, sottoscritto lo scorso 4 febbraio e che avrebbe dovuto decorrere, lo ricordiamo, da luglio 2017. Naturalmente saranno riconosciuti anche gli arretrati.

Vista la complessità dei conteggi e le difficoltà procedurali, verrà attivato un canale di ticket dedicato al fine di rendere più rapide le risposte nel caso si dovessero riscontrare degli errori.

Fin qui l’esposizione aziendale.

Da parte nostra, di fronte all’ennesima riorganizzazione, il pensiero non può che andare a tutte le precedenti riorganizzazioni – quante sono state? Decine? – che abbiamo vissuto (subito) in questi anni, a tutte le promesse – mancate! – di miglioramento dei processi e dell’operatività quotidiana.

Siamo un po’, come dire, “scottati”.

Questa volta, però, è evidente che non ci troviamo di fronte alla “solita” riorganizzazione. Questa riorganizzazione si colloca all’interno di un piano industriale che si pone l’obiettivo di trasformare in profondità l’azienda nei prossimi anni.

E’ fin troppo facile prevedere che la fortissima riduzione degli organici, assieme alla chiusura di molte agenzie e all’introduzione di nuove tecnologie, solo per citare alcuni significativi interventi, porteranno ad una banca diversa da quella che abbiamo fin qui conosciuto.

L’informativa ricevuta nei giorni scorsi, seppur successiva alle “voci” che già da tempo stanno circolando tra i colleghi, è stata ampia e, forse per la prima volta, un po’ meno “reticente”. L’azienda ha tenuto a ribadire più volte, nel corso della sua esposizione, che non tutte le decisioni sono definitive, che ci sono valutazioni in corso. Difficile, in questo momento, capire quale sarà l’approdo.

Sappiamo benissimo, invece, qual è la situazione oggi: la rete soffre, in alcune zone è vicina al collasso per carenze di personale che denunciamo da anni. La rete soffre anche per nuove inefficienze organizzative che si inseriscono in una situazione già molto compromessa e per una pressione alle vendite in molti casi talmente insostenibile che non trova alcuna giustificazione.

Tutti i processi di realizzazione del piano industriale necessitano di un costante monitoraggio da parte nostra, a partire dagli incontri nelle Region che si terranno nel mese di ottobre.

Milano, 5 ottobre 2017

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Ugl – Uilca – UniSin

UniCredit S.p.A.

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Aumenti contrattuali – seconda tranche

Posted on 1 Ottobre 20179 Ottobre 2017 By
Aumenti contrattuali – seconda tranche

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Seconda tranche aumenti economici derivanti da CCNL

A partire dal mese di Ottobre 2017 decorre il secondo aumento derivante dall’ultimo rinnovo contrattuale.

Nella tabella sottostante riportiamo gli aumenti che i colleghi troveranno in busta paga, a partire dal cedolino di ottobre, in base al proprio inquadramento

AREE

Stipendio

Importo mensile

per 13 mensilità

Scatti

di

anzianità

Ex.

Ristrutt.

Tabellare

Aumento

dal

01.10.2017

Quadri Direttivi

4° Livello

3° Livello

2° Livello

1° Livello

4.272,56

3.626,69

3.236,67

3.049,00

95,31

95,31

41,55

41,55

14,30

14,30

7,99

7,99

47,70

40,49

36,14

34,04

3a Area Professionale

4° Livello

3° Livello

2° Livello

1° Livello

2.686,90

2.492,45

2.354,74

2.234,11

41,55

41,55

41,55

41,55

7,99

7,99

7,99

7,99

30,00

27,83

26,29

24,94

2a Area Professionale

3° Livello

2° Livello

1° Livello

2.100,32

2.019,92

1.965,34

35,57

29,07

29,07

6,83

5,59

5,59

23,45

22,55

21,94

1a Area Professionale

Liv. Guardia

Liv. Unico

1.878,98

1.830,38

21,17

20,12

4,07

3,87

20,98

20,44

Livello retributivo di inserimento professionale                       2.010,70                       22,45

(assunti a far tempo dal 1° aprile 2015)

Livello retributivo di inserimento professionale                       1,835,63 (*)    22,45

(in servizio al 31 marzo 2015)

(*) Le differenze rispetto agli assunti a far tempo dal 1° aprile 2015 sono assicurate tramite prestazioni del F.O.C. ai sensi dell’art. 32, comma 10, e del verbale di accordo 25 novembre 2015

Segreteria di Coordinamento FABI

Gruppo Unicredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Senza categoria

In tema di Budget, Pressioni e Sanzioni … lo strano caso di Dottor Compliance e di Mr Budget

Posted on 26 Settembre 2017 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Ugl – Uilca – UniSin

UniCredit S.p.A.

Lo strano caso di Dottor Compliance e di Mr Budget

Quando si parla di personalità multipla, o meglio di “disturbo dissociativo dell’identità”, il pensiero corre alle innumerevoli rappresentazioni che di questo fenomeno danno cinema e letteratura.

Emblematico “Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hyde”.

Finora il campo di interesse culturale di tale disturbo è stato soprattutto quello letterario, cinematografico e musicale, ma si sta assistendo ad un’inaspettata evoluzione del fenomeno in ambito economico-finanziario.

La conferma di ciò è sotto gli occhi di tutti nei sintomi evidenti che anche Unicredit mostra.

Difficile spiegare infatti in altro modo il comportamento dell’azienda che, da un lato, richiama al raggiungimento dei risultati commerciali con un’insistenza esasperante ed in spregio a tutti gli accordi sulle politiche commerciali sottoscritti, e, dall’altra, continua ad esercitare un controllo interno altrettanto maniacale, ossessionata dall’ipotesi anche più remota e minima di rischio “reputazionale “.

È così che si assiste a quegli ”strani” e ormai sempre più frequenti “casi”.

Casi di lavoratori ai quali vengono suggerite operazioni creative che “tutti starebbero facendo perchè il budget DEVE essere consegnato” e che appena dopo sono intrattenuti sull’assoluta necessità di una stretta osservanza delle regole di compliance.

Casi di colleghi elogiati e citati come esempio per le innovative strategie commerciali adottate e che, al tempo stesso, sono destinatari di sanzioni disciplinari per quelle stesse, col senno di poi, non più brillanti iniziative. Casi che diventano davvero particolari, poi, quando si riscontra che la casistica sanzionata è ripetutamente la medesima, risultando perciò, perlomeno curioso, che più colleghi abbiano avuto singolarmente la stessa idea in una sorta di “trance commerciale” collettiva.

E’ ovvio che simili atteggiamenti aziendali non solo denotano a più livelli una managerialità del tutto approssimativa, ma anche l’incapacità di procedere con coerenza verso il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Incapacità evidente anche nell’unica risposta concreta al grido di esasperazione della rete di fronte ad oggettive difficoltà nel raggiungimento dei risultati: il recupero del gap attraverso il semplice aumento del “passo” quotidiano, dello stesso collega in difficoltà o, in un guizzo di ingegno, del vicino di scrivania.

Come dire, semplicemente, “corri più forte” ad un corridore già in forte debito di ossigeno.

Non c’è che dire, un coaching davvero di alto livello.

Come spesso abbiamo ribadito, il raggiungimento del budget NON è un obbligo contrattuale del lavoratore/trice dipendente. Lo è invece, tassativamente, il rispetto delle regole al quale richiamiamo con estrema fermezza, anche alla luce dei recenti episodi sanzionatori che stanno avvelenando ancor più, se possibile, il clima aziendale.

Ricordiamo a tutti i Lavoratori che rispettare le regole “paga” con la tranquillità e la salvaguardia del proprio posto di lavoro, un prezzo ben più significativo di qualsiasi premio erogabile dal sistema incentivante.

L’invito a tutti i lavoratori e le lavoratrici è inoltre di denunciare, senza alcuna remora, ai propri rappresentanti sindacali tutte le situazioni di indebita pressione, inappropriata insistenza, eccessiva ed inutile ripetizione delle richieste oltre a qualsiasi altro comportamento non perfettamente rispondente ai dettami degli accordi vigenti così che possano essere portati, per gli opportuni provvedimenti del caso, all’attenzione sia degli appositi Comitati di Region che della Commissione Nazionale sulle Politiche Commerciali.

È infatti solo con il contributo, la determinazione e la coerenza di tutti, non solo nelle parole ma anche nei fatti, che i nuovi strumenti destinati alla tutela di lavoratori e lavoratrici e, conseguentemente anche dei clienti e del buon andamento della stessa azienda, potranno iniziare a svolgere il proprio ruolo, dando finalmente vita ad un processo concreto di cambiamento per il quale, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare con estrema ed assoluta convinzione.

Milano, 25 settembre 2017

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Ugl – Uilca – UniSin

UniCredit S.p.A.

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Commissione Bilaterale Organizzazione del Lavoro – Primo incontro deludente

Posted on 15 Settembre 201722 Settembre 2017 By

Volantino unitario dopo il primo incontro (deludente) della Commissione Bilaterale Organizzazione del Lavoro

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Senza categoria

Volantino unitario su incontro di verifica numeri piano esodi 2017

Posted on 23 Giugno 2017 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Raggiunte le 3900 adesioni FTE all’esodo,
m
a sull’operatività e la riorganizzazione
restano forti le perplessità del Sindacato

Si è svolto ieri a Milano il previsto incontro di verifica sulle adesioni al Piano di esodi incentivato 2017 e alle diverse possibilità previste dall’accordo 4 febbraio 2017.

L’Azienda ci ha innanzitutto comunicato ufficialmente che il previsto obiettivo di 3.900 adesioni FTE è sostanzialmente raggiunto e che tutte quelle pervenute saranno accolte.

A chiusura dell’applicativo, le adesioni, sempre in termini di FTE, sono risultate 3.294 (di cui 6 “donne optanti”), a cui sarà aggiunto un certo numero di richieste di pensionamento tramite il riscatto della laurea, in quanto sono pervenute 19 adesioni che saranno verificate non appena sarà emanata la specifica normativa Inps.

Ricordiamo che l’accordo 4 febbraio 2017 prevedeva l’accettazione di tutte le domande in sospeso relative al precedente piano industriale (800), al netto delle riconversioni in QD dei dirigenti (200) previste dall’accordo 8 marzo 2016. Il saldo di 600, aggiunto alle circa 3300 adesioni, porta quindi al dato di 3900 adesioni raggiunte.

Di conseguenza l’Azienda ha confermato che non c’è la necessità di aprire ad ulteriori adesioni per coloro che matureranno il requisito pensionistico entro il primo semestre 2024.

Ci è stata illustrata, a grandi linee, la distribuzione delle adesioni, per data di uscita, per territorio e per ambito di lavoro, ma abbiamo chiesto ci vengano forniti ulteriori dati disaggregati (per Region, per azienda, per inquadramento, per genere) sulla ripartizione delle stesse, al fine di consentirci una valutazione più approfondita.

Il tasso di adesione medio a livello di gruppo è del  76% , con alcune variazioni in base al territorio (si va dal 100% degli aventi diritto della Val d’Aosta al  64,74% della Sicilia) e in base alla suddivisione per attività (rete 79%, CL e altre strutture centrali tra il 71% e il 75%).

Da quanto rappresentato, emerge una nostra forte preoccupazione, denunciata all’Azienda, per l’impatto delle uscite sull’operatività quotidiana, già fortemente stressata sia per il difficile contesto generale del settore che per le problematiche operative specifiche della nostra Banca. In particolare, abbiamo lanciato un allarme per la ricaduta imminente derivante dal cospicuo numero di uscite previste per il 2017, pari a 2.865.

Nonostante le rassicurazioni aziendali circa l’attivazione della prevista Commissione Bilaterale sull’Organizzazione del Lavoro, fissata per il mese di settembre, abbiamo rappresentato con forza come sia assolutamente necessario affrontare in anticipo l’impatto delle uscite, proponendo di:

  1. anticipare l’effettuazione delle previste assunzioni, al fine di consentire una adeguata sostituzione del personale che uscirà e dando il tempo di effettuare la dovuta formazione e l’affiancamento;
  2. valutare la congruità della prevista distribuzione omogenea nel triennio delle 1300 assunzioni, (443 per anno) alla luce della disomogeneità delle uscite, questione che avrebbe dovuto essere considerata dall’Azienda che era già, in occasione della sottoscrizione dell’accordo per le assunzioni, a conoscenza della distribuzione delle uscite in base ai piani precedenti e alle proiezioni sulle finestre d’uscita;
  3. fare un’analisi puntuale, tra azienda e sindacato a livello di territorio, dell’impatto delle uscite, alla luce del fatto che si realizzeranno, lo sappiamo con certezza, situazioni in cui gran parte del personale di un ufficio o di una filiale,  nell’arco di breve tempo, uscirà dalla Banca, determinando l’impossibilità oggettiva, nel caso non ci si preparasse a gestire tale evenienza, di garantire un adeguato livello di operatività.

L’Azienda si è riservata di valutare le nostre proposte, pur sottolineando che tutte le strutture aziendali sono focalizzate sul rendere sostenibile l’impatto delle uscite attraverso l’utilizzo di un’apposita procedura HR.

Dal punto di vista procedurale, le prossime tappe saranno le seguenti:

  1. l’Azienda darà la conferma dell’accettazione dell’adesione a tutti gli aderenti
  2. gli aderenti riceveranno contestualmente l’invito a procedere alla formalizzazione della volontà di uscita attraverso la presentazione delle dimissioni telematiche. A tale riguardo precisiamo che, al fine di una semplificazione, tutte le scadenze previste per le dimissioni telematiche sono prorogate al 28 luglio 2017.

Alle nostre preoccupazioni circa un’eventuale disallineamento che potrebbe determinarsi un domani se venissero confermate le nuove aspettative di vita, con conseguente slittamento dell’effettiva uscita, l’Azienda ha replicato confermando che quella che fa testo è la data di uscita che sarà indicata sulla conciliazione e che verrà segnalata agli enti preposti.

L’incontro odierno è stata anche un’occasione per ricordare alcuni problemi tuttora irrisolti che contribuiscono a minare il clima complessivo in UniCredit.

Innanzitutto la questione sempre più impellente di un intervento sia sulla procedura SAP, che continua a manifestare seri problemi, che sulla gestione complessiva degli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro (es. assegni familiari, ecc.). La persistenza di un livello di servizio assolutamente scadente è del tutto inaccettabile. Abbiamo ribadito con forza la necessità che l’Azienda prenda atto del fallimento della joint venture con HP (o chi per essa subentrato in ESSSC), reinternalizzando quanto prima sia il servizio che i lavoratori addetti, dando risposta immediata anche alle preoccupazioni dei 150 lavoratori e lavoratrici che da tempo non vedono rosee prospettive per il loro futuro.

Abbiamo quindi riconfermato la necessità che si proceda in maniera bilaterale all’implementazione del welfare, facendo una maggiore chiarezza su quale sarà il ruolo della costituenda struttura sostitutiva degli attuali Cral, convinti fortemente che sia necessario, in particolare, ampliare l’offerta dei servizi alla persona e condividere le scelte tra le parti.

Riteniamo che il raggiungimento, già in questa prima fase, del numero di adesioni previste nel Piano, se da una parte rappresenta un’ulteriore conferma della bontà degli accordi raggiunti, dall’altra debba essere considerato come un ulteriore segnale della necessità di porre sempre la massima attenzione al clima lavorativo, clima che riteniamo possa ulteriormente peggiorare se non verranno attivate tutte le possibili iniziative per rendere compatibile l’attuazione del Piano con l’ordinaria operatività, prime tra tutte le già previste assunzioni, e poi ancora formazione nel caso di passaggi di ruolo, affiancamento per trasferire le esperienze…

Solo in questo modo sarà possibile mantenere fede all’obiettivo che ci siamo prefissati con la firma dell’accordo: garantire soluzioni positive per chi esce, per chi resta e per chi entra.

Milano, 22 giugno 2017

Le Segreterie di Coordinamento Gruppo Unicredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie di Uni.C.A.

Posted on 7 Giugno 2017 By
Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie di Uni.C.A.

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Approvazione Bilancio 2016 e riforme Statutarie di Uni.C.A.

I Consiglieri di Unica lo scorso 13 aprile 2017,  hanno deliberato all’unanimità l’approvazione del Bilancio di esercizio 2016  e le modifiche  allo Statuto di Uni.C.A., che sono ora sottoposte all’approvazione dell’Assemblea degli Iscritti, rispettivamente in sede ordinaria e straordinaria,

a partire dal 5 giugno 2017 e sino alle ore 17,00 del 30 giugno 2017.

Il tuo voto è importante, non perdere l’occasione di fornire il tuo contributo e mente.partecipare attiva.

Le Parti istitutive, evidenziando il positivo andamento dell’Associazione, il Bilancio di esercizio 2016 di Uni.C.A. si chiude con un avanzo di € 6.968.286 che va ad aggiungersi alle riserve di € 12.784.813, risorse che potranno essere utilizzate per la futura attività associativa, hanno ritenuto ormai propizio il momento per apportare alcune modifiche all’attuale assetto normativo definite con gli accordi del 04.02.2017 e del 10.04.2017 al fine di efficientare il funzionamento della Cassa, non solo attraverso la semplificazione dei processi operativi, ma anche attraverso l’introduzione di nuovi Istituti:

  • viene istituita l’Assemblea dei Delegati, che avrà come competenze:
  1. l’approvazione del bilancio;
  2. l’approvazione delle modifiche statutarie;
  3. l’eventuale scioglimento di Uni.C.A. e la nomina del liquidatore;
  • viene istituito l’Elettorato, formato da tutti gli Iscritti/Iscritte ad Uni.C.A, che ha competenza ad eleggere i propri rappresentanti nell’Assemblea dei Delegati, nel Consiglio di Amministrazione e nel Collegio dei Revisori.

Oltre a quanto sopra, a decorrere dal 1° luglio 2020:

  1. i mandati dei Consiglieri di Amministrazione e dei componenti il Collegio dei Revisori avranno una durata quadriennale anziché di 3 anni;
  2. conseguentemente, il principio di alternanza nella nomina di Presidente e Vice Presidente (di espressione aziendale o degli iscritti) si applicherà in via biennale, anziché ogni 18 mesi;
  3. il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione viene ridotto da 18 a 16;
  4. viene soppresso il Comitato Esecutivo.

Tra le ulteriori modifiche, non inerenti l’assetto degli Organi istituzionali, si segnala la possibilità, per il/la Dipendente che cessi dal servizio con diritto al trattamento di inabilità a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, di mantenere l’iscrizione ad Uni.C.A.

La FABI, nel prendere atto che sono stati ampiamente rispettati e superati gli obiettivi che erano stati prefissati per l’anno 2016, VI INVITA A VOTARE FAVOREVOLMENTE nell’ordine indicato all’approvazione del Bilancio 2016 ed alla modifica degli articoli dello Statuto.

La votazione potrà avvenire accedendo al portale di Gruppo attivando il seguente percorso:

VOTA PER IL TUO WELFARE dopo di che cliccare sull’apposita finestra che ti consentirà di raggiungere la pagina “Uni.C.A. Votazioni” dove troverai:

  • la documentazione consultabile relativa ai due argomenti all’ordine del giorno (approvazione del Bilancio di esercizio 2016 e approvazione delle modifiche allo Statuto di Uni.C.A.)
  • le istruzioni per l’esercizio del voto telematico
  • il bottone “Accedi allo strumento” per accedere alla scheda telematica di voto.

INVITIAMO TUTTI GLI ISCRITTI A Uni.C.A.  A PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE.

Milano, 5 giugno 2017

La Segreteria di Coordinamento FABI
Gruppo Unicredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Uni.C.A.

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie del Fondo Pensione

Posted on 1 Giugno 20173 Giugno 2017 By

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie

del Fondo Pensione per il Personale delle

Aziende del Gruppo Unicredit

Milano, 27 aprile 2017

I Consiglieri del Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Unicredit, hanno, nel consueto incontro annuale svoltosi il giorno 21 c.m., illustrato alle scriventi OO.SS. i dati annuali di bilancio, nonché l’andamento triennale del Fondo stesso, e più precisamente:
Nel corso dell’anno 2016 la Covip ha intensificato il suo intervento nella gestione e sulla vigilanza sui Fondi Pensione, impegnandoli ad una nuova serie di incombenze sempre più stringenti e a rendicontazioni più frequenti sui sistemi di controllo dei vari processi. Alcune modifiche si sono rese pertanto necessarie in recepimento di specifiche e cogenti direttive.
I Bilanci Tecnici che il C.d.A. ha ritenuto di effettuare annualmente anziché in maniera triennale, come previsto dall’Autorità di Vigilanza, hanno confermato il sostanziale equilibrio del Fondo.
Sono state rinnovate e stipulate nuove convenzioni con altrettanti Advisor Finanziari (Mercer) ed Advisor Risk (Fondaco SpA) per la gestione delle posizioni e l’erogazione delle prestazioni (pensioni):
– Parametrica srl (relativamente alla Sezione I);
– Accenture Managed Services SpA (relativamente alla Sezione II);
Ciò ci ha consentito, di migliorare sensibilmente i servizi offerti rispetto ad un numero crescente di posizioni (sia in entrata che in uscita per esodi).

E’ terminata la realizzazione della prima fase della confluenza dei 21 Fondi a prestazione definita, cosidetti Fondi Interni a bilancio della banca, nel Fondo Pensione per il personale delle Aziende del Gruppo Unicredit.

A seguito di detta confluenza si è resa necessaria l’apertura della Sezione IV dove sono state trasferite tutte le posizione attive e differite degli iscritti a tali fondi, mantenendone tutte le prerogative originarie, aggiungendo a seguito di accordo stipulato fra le OO.SS. e l’azienda la possibilità dei predetti partecipanti di zainettare la loro posizione e trasferirla in una posizione individuale da accendersi presso la Sezione II del Fondo di gruppo.

E’ stato ulteriormente implementato il sito del Fondo di Gruppo con nuove funzionalità che lo hanno reso ancora più accessibile e fruibile anche sulle nuove piattaforme (tablet, smartphone) con un forte gradimento da parte degli iscritti.

Il 2016 ha visto la conferma, a livello globale, delle tendenze in atto di una crescita stabile ma moderata, l’anno è stato caratterizzato da segnali macroeconomici variegati, è stato un anno di shock politici, conseguenti picchi di volatilità nei mercati finanziari e preoccupazioni riguardo la tenuta dell’Europa.

Il patrimonio netto complessivo del Fondo (Conti statutari) a fine 2016 ammonta a Euro 3.132.689.527, in aumento rispetto al 2015 di Euro 184.732.685 (+6,27%).

Sezione I a capitalizzazione collettiva

Il patrimonio netto complessivo a fine 2016 ammonta ad Euro 1.258.439.126, di cui Euro 1.255.573.768 di competenza della Sezione I (con una diminuzione di Euro 896.477, pari al -0,07% rispetto al 2015) ed Euro 2.865.358 di competenza dei pensionati della Sezione II (incremento di Euro 663.344, pari al 30,12% rispetto al 2015).

Il patrimonio immobiliare del Fondo Pensione è rappresentato da immobili detenuti direttamente pari a € 198.898.719, da quote del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso EFFEPI Real Estate SgR, costituito nel 2012 mediante l’apporto di una quota del patrimonio immobiliare del Fondo e gestito dalla società Generali Immobiliare Italia SGR S.p.a. oggi pari a 478M di euro con un incremento del 2,53% rispetto al 2015, e da alcune quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare Chiuso IDeA FIMIT SVILUPPO Comparto Uno e fondo Roma Santa Palomba SH.

Relativamente alla parte di immobili detenuti direttamente, in esecuzione della strategia complessiva di portafoglio che prevede una riduzione dell’esposizione nell’asset class immobiliare, nel corso del 2016 il Fondo ha dato ulteriore impulso al piano di dismissione; in dettaglio ciò ha comportato la vendita per Via Poma di superfici pari al 64% dell’immobile, per via Melloni al 54% dell’immobile e per Via Mameli al 27% dell’immobile. Le cessioni hanno consentito di realizzare una plusvalenza complessiva dell’8,15%. L’attività di vendita si è implementata con la collocazione in vendita frazionata degli immobili di Porta Tenaglia e di Via Unione e proseguirà nel corso del  2017.

Nel 2016 il risultato finanziario netto annuo della Sez. I è stato del 3,27% Il rendimento è stato conseguito per l’81,04% dal rendimento degli investimenti finanziari e per il restante 18,96% dal complesso degli investimenti immobiliari. Il Fondo ha continuato l’attività diretta alla locazione degli spazi sfitti, al rinnovo anticipato dei contratti ed alla gestione degli interventi di manutenzione straordinaria su parte del patrimonio immobiliare.

Nel corso dell’esercizio è stata presa la sofferta, ma inevitabile decisione di adeguare le prestazioni della Sez. 1 alle mutate condizioni attuariali conseguenti, da un lato, al perdurare della crisi finanziaria del 2008 e dall’altro alle recenti intese raggiunte tra Azienda e Organizzazioni sindacali in materia di uscite volontarie del personale in esubero attraverso il Fondo di sostegno al reddito.

Non dobbiamo mai dimenticare che il compito di un Fondo pensione, in quanto gestore di previdenza, è non soltanto quello di restituire, meglio ancora se adeguatamente rivalutato, il capitale accumulato dagli iscritti ma anche di garantire il pagamento delle pensioni di oggi e di quelle di domani.

Sezione II a capitalizzazione individuale

In questo ultimo anno il patrimonio netto degli iscritti alla Sezione II è passato dai circa .280 Mil. del 2012 ai 1.872 Mil. del 2016.

L’ammontare complessivo del patrimonio della Sezione II a fine 2016 risulta pari Euro 1.872.428.884, contro Euro 1.687.312.942 di fine 2015 (+10,97%), ed è così ripartito:

Comparto 3 anni

Il patrimonio netto a fine anno è di Euro 898.250.313, con un rendimento positivo netto pari al 3,59%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 27.473.113. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 31.062.366.

Comparto 10 anni

Il patrimonio netto a fine anno risulta pari ad Euro 345.764.763, con un rendimento positivo netto pari al 4,31%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad € 15.569.742. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 14.151.353.

Comparto 15 anni

Il patrimonio netto a fine anno risulta pari a Euro 378.907.718, con un rendimento positivo netto pari al 4,46%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 19.628.545. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 15.994.805.

Comparto garantito

L’ammontare delle riserve presso Allianz è pari a Euro 249.506.090, con un rendimento, al netto dell’imposta sostitutiva, pari a 2,27%.

Obiettivi per il futuro biennio 2017/2018

In sintesi, tali obiettivi possono essere così riassunti:

– alla luce della forte instabilità e volatilità dei mercati finanziari, monitoraggio costante degli investimenti mobiliari, ricercando il giusto equilibrio rischio/rendimento, mantenendo un adeguato livello di controllo dei rischi;

– monitoraggio costante degli investimenti immobiliari, attraverso un controllo attivo sulla gestione dell’operatività della SGR (Generali) per quanto riguarda il Fondo Immobiliare;

– per gli immobili detenuti direttamente dal Fondo di Gruppo, il proseguimento e l’impulso alla dismissione, con il contestuale prosieguo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di migliorare la qualità e l’attrattività sul mercato degli immobili;

– mantenimento e miglioramento dell’analisi dei vari processi operativi per renderli più rispondenti alle esigenze degli iscritti.

Il Bilancio del fondo sarà posto all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria degli Iscritti in prima convocazione esclusivamente nella giornata del 28 aprile si voterà in contemporanea a mezzo Assemblea Straordinaria degli Iscritti per l’approvazione delle modifiche statutarie;

La seconda convocazione è prevista – dal 29 maggio al 30 giugno p.v. – in via ordinaria e straordinaria per:

  • parte “ordinaria”,
  1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, corredato dalle Relazioni del Consiglio di Amministrazione e della Società di Revisione; Relazione del Collegio Sindacale;
  • parte “straordinaria”,
  1. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 8 “Iscrizioni al Fondo dei Dipendenti delle Aziende del Gruppo” e 13 “Spese”
  2. Approvazione delle modifiche da apportare agli art. 39 “Sospensione del rapporto di l
  3. avoro”
  4. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 51 “Composizione, nomina e requisiti dei Consiglieri di Amministrazione” e 55 “Competenze e funzioni del Consiglio di Amministrazione” per effetto degli accordi intercorsi tra Unicredit SpA e le Rappresentanze Sindacali in data 04 febbraio 2017.

Le OO.SS., nel prendere atto che sono stati ampiamente rispettati e superati gli obiettivi che si erano prefissate per l’anno 2016, VI INVITANO A VOTARE FAVOREVOLMENTE nell’ordine indicato all’approvazione del Bilancio 2016 ed alla modifica degli articoli dello Statuto.

La votazione potrà avvenire accedendo al portale del Fondo Pensione di Gruppo attivando il seguente percorso: WWW.FPUNICREDIT.EU dopo di che cliccare sull’apposita finestra.

INVITIAMO TUTTI GLI ISCRITTI AL FONDO A PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE.

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