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Categoria: Rassegna Stampa

Comunicato Unitario – CCNL ABI approvato con grandissimo consenso

Posted on 17 Giugno 20152 Luglio 2015 By Claudio Voghera

La consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito si è conclusa ieri con consenso pari al 96,1%

Evidenza, Rassegna Stampa

Comunicato unitario su Road Show e partecipazione assemblee

Posted on 22 Maggio 201528 Maggio 2015 By Claudio Voghera

Le Segreterie di Coordinamento
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-UGLCredito-Uilca-Unisin

ROAD SHOW E PARTECIPAZIONE ALLE ASSEMBLEE

Abbiamo appreso che il Country Chairman Italy ha programmato una serie di incontri con i Direttori di Distretto e Direttori di Agenzia sull’intero territorio nazionale.

Siamo intervenuti presso il Responsabile delle Relazioni Sindacali di UniCredit Spa facendo presente che la partecipazione al road show avrebbe, in taluni casi, impedito la partecipazione alle Assemblee per discutere e votare l’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL, programmate da tempo.

In caso di concomitanza tra le due iniziative abbiamo convenuto che, eccezionalmente e al fine di consentire comunque la partecipazione alle Assemblee, il personale interessato possa scegliere di partecipare ad altra assemblea, convocata sulla stessa piazza o su piazza limitrofa, usufruendo dei relativi permessi retribuiti.

Milano 22 maggio 2015

Le Segreterie di Coordinamento
Dircredito-Fabi-Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-UGLCredito-Uilca-Unisin
UniCredit Spa

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Rassegna Stampa

ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI DEL 31 MAGGIO 2015

Posted on 14 Maggio 201518 Maggio 2015 By Claudio Voghera
ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI DEL 31 MAGGIO 2015

Circolare della Segreteria Nazionale in merito alle elezioni Amministrative e Regionali che si terranno il prossimo 31 maggio 2015.

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Rassegna Stampa

Comunicato unitario F.O.C.

Posted on 5 Maggio 201521 Maggio 2015 By Claudio Voghera

Roma 5/05/2015

F.O.C. FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE
NEL SETTORE DEL CREDITO

I DATI A APRILE 2015

Il giorno 28 aprile 2015 il Comitato di Gestione del FOC (organismo paritetico tra le OOSS e ABI) ha esaminato ulteriori domande di finanziamento provenienti dalle aziende per le assunzioni ovvero le stabilizzazioni effettuate dal 1/1/2012.

Al 28 aprile 2015 erano arrivate al FOC le domande di 211 aziende per complessive 10870 assunzioni/stabilizzazioni.

Il Comitato di gestione, dopo gli opportuni controlli, ha quindi autorizzato il finanziamento un ulteriore lotto di circa 1269 assunzioni/stabilizzazioni effettuate. Al 28 aprile, tenuto conto delle autorizzazioni effettuate nei precedenti Comitati di Gestione, sono stati deliberati finanziamenti per 10379 assunzioni/stabilizzazioni di cui il 57% donne.

Tra le assunzioni/stabilizzazioni autorizzate quelle provenienti dalle Regioni del Sud (28%) e disabili (6%) hanno beneficiato di un contributo maggiorato del 20% come previsto dagli accordi. Inoltre le assunzioni/stabilizzazioni di 600 donne hanno potuto beneficiare del contributo del FOC, ancorchè di età superiore a 32 anni (limite massimo di età previsto dagli accordi per gli uomini per accedere al contributo, con l’esclusione dei disoccupati di lungo periodo di qualsiasi età, cassaintegrati, lavoratori in mobilità o nel Fondo Emergenziale). Infine il 39% delle autorizzazioni deliberate ha riguardato apprendisti assunti ante 2012 e confermati successivamente.

L’entità complessiva del finanziamento stanziato per queste 10379 assunzioni/stabilizzazioni è di 83 milioni di euro. Dopo il versamento da parte delle aziende della quota ordinaria 2015 riveniente dalla rinuncia di una giornata di riduzione dell’orario di lavoro da parte dei lavoratori pari a circa 39 milioni e il contributo dei managers 2014 pari a circa 3,8 milioni, sono oggi a disposizione del Fondo per i suoi scopi istituzionali circa 90 milioni di euro.

Per quanto riguarda le nuove disposizioni relative al Foc contenute nell’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL del 1° aprile, esse verranno definite nel dettaglio nell’apposito gruppo di lavoro tra OOSS e ABI successivamente alla conclusione delle assemblee dei lavoratori in corso e alla sottoscrizione del nuovo contratto in caso di approvazione del medesimo.

Ulteriori Informazioni riguardanti Il FOC e Enbicredito potranno essere reperite sul sito www.enbicredito.org

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Rassegna Stampa

UNICREDIT, LA FABI OTTIENE IL REINTEGRO DI UN LAVORATORE LICENZIATO

Posted on 5 Maggio 201521 Maggio 2015 By Claudio Voghera

Una causa durata quattro anni si è conclusa positivamente per la FABI, ma, soprattutto, per un lavoratore bancario, iscritto al sindacato più rappresentativo della categoria, indebitamente licenziato da Unicredit

Rassegna Stampa

Comunicato unitario – Volantone CCNL ABI 2015

Posted on 4 Maggio 201518 Maggio 2015 By Claudio Voghera

L’OPERAZIONE SOCIALE
E LA RICONQUISTA DEL CONTRATTO

LA STORIA E IL CONTESTO

  • Il 16 settembre 2013 ABI apre la vertenza con la disdetta del CCNL ed il preannuncio della sua disapplicazione, in caso di mancato rinnovo entro il 30 giugno 2014. Il documento ABI del settembre 2013 rappresenta un progetto di destrutturazione del settore.
  • Si profila dunque un rinnovo di forte carattere politico: sono a rischio è la sopravvivenza del CCNL del credito e l’istituto stesso della contrattazione nazionale quale momento unificante di una intera categoria e strumento in grado di assicurare la certezza dei trattamenti economici e normativi e di indirizzare la contrattazione di secondo livello.
  • Mobilitazione: sciopero del 31 ottobre 2013 riuscito con percentuali vicine al 90%.
  • Accordi del 20 dicembre 2013: rinnovo del Fondo di Solidarietà di settore e disdettabilità del CCNL da esercitarsi entro il 30 settembre 2014.
  • Contesto generale: insediamento del governo Renzi a inizio del 2014 e avvio di iniziative favorevoli alle imprese sul versante della “legislazione del lavoro”, che culminano col Jobs Act (primi due decreti attuativi – tra cui quello relativo al contratto a tutele crescenti – in vigore dal 7 marzo 2015);
  • Contesto economico: l’inasprirsi della crisi ha fatto emergere perdite su crediti che hanno compromesso redditività e complicato la stabilità delle aziende. Sulle banche pesano la disponibilità di capitali duraturi, la redditività, l’innovazione tecnologica, la regolamentazione europea.
  • Contesto di settore: situazione penalizzante per le banche italiane nel confronto con i competitor internazionali, dovuta alle rigidità imposte dal Regolatore Europeo (EBA) e all’eccessivo onere fiscale, sia in termini di “cuneo fiscale”, che aggrava il costo del lavoro, sia in termini di fiscalità complessiva delle imprese, nonché di contribuzione previdenziale che, solo per i neoassunti e per un triennio, sarà agevolata (ma resta di notevole impatto per il personale già in organico).
  • Il 24 maggio 2014, in risposta al documento di ABI, viene presentata la Piattaforma di rinnovo, approvata a stragrande maggioranza dalle assemblee dei lavoratori. Il segnale politico consegnato ai banchieri è che alla pretesa della loro posizione di stravolgimento di settore avrebbe risposto l’intera categoria dei bancari che, forte di una rinnovata consapevolezza e compattezza, rivendica il Contratto Nazionale. Inizia il lungo negoziato.
  • Il 6 ottobre 2014 viene siglato l’accordo sulla tabellizzazione degli aumenti economici (definiti come EDR –  Elemento Distinto della Retribuzione – nel precedente rinnovo contrattuale) e proroga della disdettabilità del CCNL al 31 dicembre 2014.
  • Documento di ABI del novembre 2014. Le posizioni riproposte:

  • Rinnovo contrattuale a costo zero, con blocco strutturale e definitivo di tutte le dinamiche di incremento automatico della retribuzione (automatismi, scatti di anzianità, etc.);
  • Nessuna disponibilità ad un patto occupazionale;
  • Contrattazione II livello: ampliamento delle possibilità negoziali;
  • Area contrattuale: sostanziale cancellazione con fuoriuscita dall’Area di almeno 70.000 addetti (estensione dell’utilizzo dei contratti complementari – cancellazione art. 2, liberatoria sugli appalti, utilizzo massiccio di lavoratori autonomi per quanto riguarda rete sportelli e commerciale);
  • Inquadramenti: forte riduzione dei costi e sempre più ampia flessibilità e fungibilità (riduzione dei livelli da 13 a 6, abolizione dei ruoli chiave, fungibilità totale tra i livelli, eliminazione dei percorsi formativi correlati a quelli di carriera, ulteriori elementi di modifica derogatoria e flessibilità al livello aziendale);
  • Orari: totale flessibilità con rimozione dei limiti in tema di orario di sportello, fasce orarie, lavoro al sabato e alla domenica, etc…
  • Rottura delle trattative il 25 novembre 2014. ABI dà disdetta del CCNL e ne formalizza la disapplicazione dal 1 aprile 2015. Proclamazione della mobilitazione e sciopero 30 gennaio 2015, riuscito con percentuali superiori al 90%. ABI ritira le pregiudiziali strutturali sulla parte economica.
  • Cosa significa la disapplicazione: si è trattato di un pericolo reale che avrebbe potuto determinare la perdita di tutele e trattamenti fondamentali, la frammentazione della categoria e la possibilità di interventi anche esterni (Governo) che avrebbero potuto produrre soluzioni analoghe a quelle verificatesi in alti settori.

LA RICONQUISTA DEL CONTRATTO
SCONFITTE LE POSIZIONI DI ABI

  • La rottura del 23 marzo e le ultime ore del confronto: la rottura dovuta dal ripresentarsi di posizioni impercorribili è stata fondamentale perché ha permesso al sindacato di mandare segnali precisi e forti ad ABI (proclamazione scioperi e manifestazione).
  • L’ABI riconvoca i sindacati per il 30 e 31 marzo.
  • Nel testo del 31 marzo permanevano ancora proposte di ABI non accettabili come: mantenimento della fungibilità tra QD e nuova fungibilità tra QD e 3AP, cantiere inquadramenti con soluzione predeterminata, demandi al II livello degli inquadramenti con applicazione delle derogabilità dell’art. 6 co. 2, applicazione contratti complementari per attività art. 2 in caso di insourcing, impegno generico ed insufficiente sul Jobs Act; sulla parte economica si registravano ancora distanze importanti rispetto ad una ipotesi sostenibile: TFR calcolato solo sulle voci nazionali dal 1/1/2015 al 31/12/2018, proposta di incremento salariale di 90€ in forma di EDR.
  • Nel rispetto dello spirito delle priorità della nostra piattaforma e di quanto emerso dalle assemblee le OO.SS. si sono concentrate sugli interventi necessari per la parte normativa e poi sulla parte economica.

I CONTENUTI DELL’IPOTESI DI ACCORDO
UN GIUDIZIO ESTREMAMENTE POSITIVO

IL VALORE DEI CONTENUTI:

  • DECORRENZA: 1 Aprile 2015 (salvo nuova base di calcolo per il TFR che avrà decorrenza 1 gennaio 2015). SCADENZA: 31 dicembre 2018 (correlazione dell’allungamento della data di scadenza con la “parte economica”). Durata quadriennale anche dei contratti di secondo livello.
  • AREA CONTRATTUALE
    Il progetto di ABI di destrutturazione del cuore del CCNL è stato battuto. Resta in piedi l’impianto dell’Area Contrattuale così come si è evoluta dal 1990 ad oggi e rimangono le tutele previste a salvaguardia delle operazioni che interesseranno il settore nell’immediato futuro.
  • L’ANIMA SOCIALE
    • Innalzamento della retribuzione per assunti con contratto di inserimento professionale futuri (ex art. 46 CCNL 2012) da 1679,89€ a 1969,54€ (+8%), mantenendo fermo l’invito al contributo del 4% dalle aziende alla previdenza complementare. Per quelli in servizio interverrà il FOC a garantire lo stesso incremento retributivo;
    • 5 giorni di permesso retribuito all’anno ai genitori di bambini affetti da patologie legate all’apprendimento, fruibili anche ad ore con preavviso minimo di 10 giorni;
    • Ampliamento del periodo di comporto in caso di malattie oncologiche con raddoppio del periodo (fino ad un massimo di 36 mesi).
  • OCCUPAZIONE
    • FOC: prorogata l’attività sino al 2018;
    • Estensione delle risorse del FOC per: solidarietà espansiva; riconversione professionale;rioccupazione dei lavoratori inseriti nel fondo emergenziale ed ora non più agevolati dal Fondo di Solidarietà;
    • Creazione in ENBICREDITO di una piattaforma informatica (job posting) per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore.
    • In caso di assunzioni valutazione prioritaria da parte delle aziende dei lavoratori licenziati (fondo emergenziale, motivi economici ecc.).
  • TRATTAMENTO ECONOMICO
    • Il risultato conseguito in materia economica è diverso rispetto alla posizione di ABI che mirava a “rinnovare un CCNL a costo zero”;
    • L’aumento complessivo di 85€ sulla figura media (3A4L) riparametrato sulla voce “stipendio” (e non in EDR) è erogato in tre tranche: ottobre 2016 25€, ottobre 2017 30€, ottobre 2018 30€.
  • CALCOLO TFR
    Dal gennaio 2015, quindi senza soluzione di continuità con il precedente CCNL, il calcolo avverrà esclusivamente sulle voci tabellari: stipendio, scatti di anzianità, importo ex ristrutturazione tabellare. L’aumento di 85€ avrà quindi effetto anche ai fini del calcolo del TFR.
  • INQUADRAMENTI
    • Si conferma anche per il periodo di vigenza del CCNL, la piena fungibilità nell’ambito della categoria dei Quadri Direttivi dal 1°al 4°livello;
    • Viene affidato ad un “cantiere di lavoro” (della durata di 12 mesi), il compito di formulare ipotesi per un nuovo sistema di inquadramenti su cui basare la prossima contrattazione;
    • E’ data facoltà alle aziende o ai gruppi di definire intese a livello aziendale per rispondere a specifiche esigenze organizzative e/o produttive e/o al fine di realizzare gli opportuni
    • adattamenti ai diversi contesti di impresa;
    • I contenuti degli artt. 82 e 90 relativi alle “nuove figure professionali” restano invariati, consentendo alle parti di regolamentarle.
  • DISPOSIZIONI PARTICOLARI:
    • Politiche commerciali: coerenza ed eticità nelle politiche commerciali, confermate la rilevanza e l’aderenza ai principi del Protocollo 2004;
    • In caso di cessioni individuali o collettive dei contratti di lavoro (come ad esempio anche nel caso di NewCo) c’è continuità del rapporto di lavoro e quindi sono applicabili le previgenti normative in tema di lavoro (e non il Decreto sul contratto a tutele crescenti);
    • Nessun cambiamento, per i lavoratori in servizio al 7 marzo 2015, rispetto al numero degli addetti per l’applicabilità della legge 300/1970 previsti all’art. 77.

IL VALORE DEL VOTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI

E’ stato compiuto un salto di qualità, con elementi di grande rilievo, che devono essere apprezzati in tutto il loro valore etico e ideale, al momento di esprimere un giudizio sul rinnovo contrattuale:

• Un percorso democratico ha impegnato le OO.SS. che hanno sviluppato un continuo confronto con le lavoratrici ed i lavoratori attraverso tre tornate assembleari e la comunicazione puntuale e dettagliata delle fasi del negoziato;

• L’ipotesi d’accordo è siglata per conformità e presa visione e la sua sottoscrizione è subordinata all’approvazione da parte dei lavoratori nelle assemblee;

• ABI ha formalizzato la disponibilità a non procedere alla disapplicazione fino all’esito del percorso assembleare e comunque non oltre il 15 giugno; in caso di mancata sottoscrizione del CCNL la disapplicazione avrà effetto dal 1 aprile.

Come hanno dimostrato sia le assemblee tenute unitariamente negli ultimi mesi, sia la partecipazione massiccia agli scioperi ed alle manifestazioni di piazza, la grande forza rappresentata dall’unità e dalla compattezza della categoria e dal clima di ritrovata unità nell’azione sindacale ha giovato a tutto il movimento sindacale, garantendo la migliore tutela delle istanze di lavoratrici e lavoratori.

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Evidenza, Rassegna Stampa

Firmata ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito

Posted on 2 Aprile 20157 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Le scriventi Segreterie Nazionali hanno siglato, per conformità e presa visione, il testo di un ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito, che per essere sottoscritta dovrà avere il consenso dalle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad esprimersi nel corso delle assemblee di prossima indizione.

Dopo un negoziato durato un anno e mezzo, fatto di disdette, scioperi, proroghe, strappi e faticose ricuciture, abbiamo ritenuto di poter convergere su un’ipotesi di accordo che scongiura l’imminente disapplicazione del nostro Ccnl e che, al tempo stesso, reagisce con successo al tentativo di Abi di demolire l’Area contrattuale e di azzerare strutturalmente istituti conquistati in decenni di contrattazione, peggiorando la vita professionale e la condizione retributiva della categoria.

Al termine di mesi di discussione sulla necessità di mantenere un “sistema bancario” al servizio del Paese, che ci ha contrapposti alla pretesa messa in campo da molti banchieri di fare impresa a prescindere da principi di responsabilità sociale, abbiamo, innanzitutto, ottenuto di riaffermare l’unità della categoria e l’importanza, strategica anche per l’economia italiana, di un unico perimetro di tutela della stessa.

Proprio affrontando i temi connessi al mantenimento dell’Area Contrattuale, che con questa ipotesi rimarrà totalmente salvaguardata nella sua interezza e nei trattamenti normativi applicati, abbiamo voluto ribadire il nostro primario interesse a una occupazione stabile, tutelata e di qualità per i lavoratori del settore.

Il riconoscimento della centralità della contrattazione e delle relazioni sindacali a ogni livello nel settore si esplicita, oltre che nella ricerca di compatibilità, per lungo tempo negata dalle controparti, tra gli interessi di carattere professionale e occupazionale dei lavoratori e l’equilibrio economico delle imprese, in un complesso di soluzioni, che rinvia puntualmente, per le varie materie, alla necessità di accordi tra le parti, nazionali o aziendali e a luoghi di confronto e verifica anche in merito ai modelli organizzativi che le singole aziende adotteranno, con riferimento a modelli di banca, nuovi lavori e nuove figure professionali.

L’ipotesi raggiunta ribadisce e valorizza il ruolo delle parti sociali nella difesa dell’occupazione esistente e nello stimolo alla creazione di nuova: attraverso il Fondo per l’Occupazione, che già nel triennio precedente ha consentito l’assunzione stabile di oltre 9.000 lavoratori, ed Enbicredito si potrà favorire il ricollocamento dei lavoratori in mobilità, sia attraverso l’integrazione delle prestazioni previste dalla Sezione emergenziale del Fondo di solidarietà di Settore con forme di incentivo alla rioccupazione, sia sostenendone la riconversione professionale, sia, infine, attivando una piattaforma informatica per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore, avendo peraltro pattuito una priorità di valutazione di questi lavoratori nel caso di nuove assunzioni.

I salari di ingresso avranno una riduzione inferiore al passato (dal 18% al 10%), con una compensazione per i lavoratori già assunti attraverso un contributo del Foc.

L’intesa garantisce inoltre che ai lavoratori del settore si continuerà ad applicare il proprio contratto di lavoro senza soluzione di continuità anche in caso di cessioni, collettive o individuali, connesse a riorganizzazioni, ristrutturazioni, cessioni di ramo di impresa, NewCo ecc., garantendo così la permanenza dei diritti acquisiti in materia di tutele occupazionali.

L’ipotesi mantiene, altresì, intatta l’articolazione degli Inquadramenti, per livelli professionali e salariali, compresi i Ruoli Chiave, oggetto di reiterati tentativi di demolizione da parte dei banchieri.

Il rinvio a un cantiere bilaterale che preparerà le eventuali proposte di riforma per il prossimo contratto, garantisce ai lavoratori che esse saranno trovate per tempo e in un contesto di trasparenza e compatibilità.

Nel frattempo, qualunque progetto di costruzione di nuovi modelli e percorsi inquadramentali nelle aziende e nei Gruppi dovrà comunque essere condiviso con accordo sindacale. Anche in merito alla fungibilità non si registrano variazioni rispetto a quanto già previsto dal contratto in scadenza.

Viene così respinto il tentativo portato, con forza e fino all’ultimo, da Abi di applicare la totale fungibilità nell’ambito di ciascuna Categoria/AreaProfessionale e tra Categorie/Aree Professionali contigue.

Si colgono anche importanti obiettivi in materia di comporto per malattie oncologiche (raddoppio) e di permessi per i familiari di bambini affetti da patologie legate all’apprendimento. Queste misure rendono di ulteriore valore l’impostazione sociale che caratterizza l’ipotesi di accordo e ne costituisce aspetto determinante.

L’intesa riconosce, in modo del tutto inedito, l’importanza del tema dell’equità distributiva nel settore e declina inoltre una serie di impegni delle imprese atti a garantire comportamenti commerciali coerenti con i principi del Protocollo di settore del 16 giugno 2004, recuperando quindi il valore della Responsabilità Sociale d’Impresa, rispetto alla generazione di modelli di sviluppo sostenibili a tutela della integrità e della professionalità dei lavoratori, oltre che degli interessi, anche costituzionalmente tutelati, dei risparmiatori e, più in generale, dei clienti e del Paese.

A fronte di tutto ciò alla categoria viene chiesto, in considerazione della straordinaria congiuntura economica, un ulteriore periodo di raffreddamento del calcolo del Tfr, in continuità con le previsioni del precedente Contratto Nazionale, fino alla scadenza del Contratto Nazionale, che è stata prorogata al 31 dicembre 2018.

Questa misura costituisce l’unico elemento, peraltro non strutturale, di moderazione del costo del lavoro. Nessun intervento sarà, infatti, operato sugli scatti di anzianità, che continueranno a maturare senza modifiche, mentre l’Abi intendeva cancellarli in modo definitivo.

Coerentemente con gli accordi di settore in materia di rivalutazione economica degli stipendi, l’aumento medio delle tabelle retributive previsto dall’ipotesi di accordo è pari a 85 euro mensili, riparametrato sui diversi livelli, che sarà erogato con la seguenti decorrenze:

– 25 euro il 1° ottobre 2016;

– 30 euro il 1° ottobre 2017;

– 30 euro il 1° ottobre 2018.

Come detto l’ipotesi d’intesa qui descritta nelle sua linee principali, sarà sottoposta nelle prossime settimane al parere vincolante delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori. L’Abi, onde consentire lo svolgimento delle stesse e attenderne l’esito, ha disposto un rinvio al 15 giugno della eventuale disapplicazione contrattuale, già precedentemente comunicata a valere dal primo aprile.

Prima dell’avvio delle assemblee, nei prossimi giorni, l’ipotesi sarà sottoposta alla valutazione degli organi politici delle scriventi rappresentanze sindacali nazionali.

Roma, 2 aprile 2015

Le Segreterie Nazionali

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Rassegna Stampa

CCNL: Il testo dell’Ipotesi di Accordo

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Testo dell’ipotesi di accordo siglata alle cinque di questa mattina da ABI e le 8 sigle sindacali del credito per il rinnovo del Contratto Nazionale dei lavoratori bancari, che sarà valido fino al 31 dicembre 2018 e che verrà sottoposto all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.

Rassegna Stampa

CONTRATTO ABI, RAGGIUNTA L’INTESA

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Dopo serrate trattative e due scioperi nazionali, è stata siglata alle cinque di questa mattina da ABI e le 8 sigle sindacali del credito l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale dei lavoratori bancari

Evidenza, Rassegna Stampa

ABI – Concluse le trattative per il rinnovo del CCNL

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera
ABI – Concluse le trattative per il rinnovo del CCNL

Roma, LI 31 Marzo 2015

Oggi, dopo una lunga ed estenuante trattativa è stata raggiunta un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del settore ABI.

L’intesa, che dovrà essere sottoposta agli organismi della nostra Organizzazione dalle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, prevede che il nuovo CCNL dei bancari scada il 31/12/2018 e conferma il perimetro dell’Area Contrattuale così come oggi applicato.

Interviene inoltre per la difesa dell’occupazione e dell’occupabilità attraverso l’ampliamento degli obiettivi del Fondo per l’Occupazione (FOC) ‐ prorogato fino al 31/12/18 ‐ che saranno rivolti anche

• Rioccupazione lavoratori già nel fondo emergenziale

• Solidarietà espansiva

• Riconversione e riqualificazione professionale

• Agevolazione dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro

• Integrazione del salario di ingresso per coloro che sono già in servizio pari all’8%

Il livello retributivo del salario di ingresso per i futuri assunti viene anch’esso parimenti aumentato dell’8%.

Il trattamento economico alla voce stipendio e’ aumentata di euro 85 mensili per gli inquadrati nella 3.a area professionale 4^ livello così suddiviso:

• 25 euro dall’1/10/2016

• 30 euro dall’1/10/2017

• 30 euro dall’1/10/2018

Nel periodo dall’1/1/2015 al 31/12/2018 il TFR e’ calcolato esclusivamente sulle voci tabellari stipendio, scatti di anzianità, importo ex ristrutturazione tabellare; sono quindi esclusi ad-personam, straordinari, indennità varie, etc.

Viene confermata la fungibilità attualmente in essere all’interno dei Quadri Direttivi ed è istituito un cantiere di lavoro per la definizione di un nuovo sistema di inquadramenti ai fini del successivo rinnovo contrattuale. Su iniziativa aziendale potranno inoltre essere definiti accordi sindacali in tema di inquadramenti del personale.

Ulteriori previsioni riguardano le politiche commerciali, l’assistenza di figli affetti da particolari patologie, il raddoppio del periodo di comporto per malattie di carattere oncologico, l’evoluzione dei modelli organizzativi in funzione del nuovo modo di fare banca.

In attesa dell’approvazione dell’ipotesi di accordo, la scadenza del contratto nazionale di lavoro viene prorogata al 15 giugno.

Il Comitato Direttivo Centrale, con il compito di valutare l’ipotesi di accordo e convocare il Consiglio Nazionale, viene convocato ‐ con lettera separata ‐ nelle giornate del 9 e 10 aprile.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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