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Categoria: UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Aspettando il 9 dicembre …

Posted on 1 Dicembre 20211 Dicembre 2021 By

Aspettando il  9 dicembre …

Il 22 novembre si è svolto l’incontro tra l’Azienda e le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. Di Unicredit Services.

L’incontro è stato richiesto da queste OO.SS. a seguito della comunicazione aziendale con oggetto la  riorganizzazione dell’area “AI, Data & Analytics ICT” che avrà effetto dal prossimo 1° dicembre, anche alla luce  dell’uscita contemporanea del CEO Daniele Tonella e del Direttore Generale Luca Rubaga.

Il Responsabile HR, ha dichiarato che successivamente  alla presentazione del Piano Industriale che verrà esposto  il prossimo 9 dicembre allo Strategy Day 2021, il nuovo CEO Gabriele Chiesa e la Responsabile Globale delle Funzioni Corporate e Digitale Monica Rancati incontreranno le OO.SS. per illustrare la nuova organizzazione e ruolo di Unicredit Services nel nuovo modello del Gruppo e che . quindi, fino a quella data, non verranno commentate le voci o i rumors sulla nostra società.

A fronte di approfondimenti da noi richiesti, la funzione HR ha precisato che, nessuna attività nè Lavoratori sono in uscita dal perimetro aziendale: anche l’area “AI, Data & Analytics ICT” dal primo dicembre sarà a riporto del CEO di UCServices anche se avrà come  responsabilità diretta Marco Bressan, Head of Group Data Analytics.

Ci è stata inoltre illustrata la riorganizzazione delle  prime linee di UCServices , che segue il modello dell’organizzazione anticipata  dal CEO di Gruppo A. Orcel nei mesi scorsi e che vede la scomparsa delle figura del Direttore Generale e del CIO WEO, con la relativa riorganizzazione delle aree che ora saranno a riporto del CEO di UC Services.

In merito a questo punto abbiamo posto all’attenzione che la nostra azienda, allo stato attuale, non ha il modello organizzativo che vede le funzioni del Digital all’interno della varie country, ma è  strutturata ancora sul modello dei Global Competence Center e questo comporta una complessità e non semplifica la gestione del servizio rispetto ai clienti interni.

Abbiamo anche richiesto chiarimenti rispetto a Vt-Services e alla partecipazione societaria del 49% di UCS, rispetto alla cessione delle attività di IBM  a Kyndryl e che in un primo momento prevedeva la cessione del 51% detenuto da IBM della Joint Venture  alla newco. L’azienda ha dichiarato che allo stato attuale non è stata ceduta nessuna quota e che la Joint Venture con IBM continua ad operare nello scenario previsto all’atto della cessione e che ha visto dal 2013 diversi rinnovi e rinegoziazioni del contratto di servizio.

Come ultimo punto è stato affrontato il tema della reperibilità ed interventi programmati. Da tempo abbiamo aperto un confronto con l’azienda, per riportare il fenomeno nei corretti binari, con l’obiettivo di rinnovare un accordo, ormai risalente al 2010 e non più aderente all’attuale organizzazione di Unicredit Services, ristabilendo il giusto equilibrio dei tempi di vita e di lavoro e che riconosca l’impegno delle lavoratrici/tori. L’azienda ha ammesso l’esistenza del problema e che effettivamente esistevano “zone grigie” dove non erano correttamente applicate le previsioni normative  dell’accordo e le rotazioni del personale non trovavano gli equilibri che avevamo sottoscritto. L’intervento delle OO.SS. ha permesso il coinvolgimento di altri 100 Lavoratori nelle rotazioni per la reperibilità e che attualmente sono poche le situazioni (11 Lavoratori) che superano le 21 giornate di reperibilità mensili.

Queste OO.SS. ribadiscono  con forza che è arrivato il momento di ridiscutere l’accordo, anche alla luce della nuova organizzazioni degli orari di lavoro, con l’obiettivo di migliorare  sia  la parte normativa che  quella economica, sempre con l’attenzione al  bilanciamento dei tempi vita lavoro.

Tra pochi giorni avremo maggior chiarezza sul futuro di UC Services di cui ne ribadiamo la centralità all’interno del Gruppo. Non si può prevedere uno sviluppo ed un’integrazione della digitalizzazione senza una chiara guida interna che negli anni ha gestito lo sviluppo di questo gruppo e nell’ultimo anno tutta la fase dell’emergenza Covid.

Milano, 30 novembre 2021

Le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Services S.c.p.A.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL- UIL.CA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Non cioccolatini ma accordi e dialogo sociale

Posted on 4 Novembre 2021 By

Segreterie di Coordinamento UniCredit Services  SCpA

Non cioccolatini ma accordi e dialogo sociale

In questi giorni di rientro negli uffici, abbiamo trovato all’entrata un Lavoratore di un’azienda in appalto, che ci offriva max 2 cioccolatini, ripetendo che era un pensiero dell’azienda, e vigilava affinché nessuno, ne prendesse di più. Un’iniziativa per le sole torri eburnee di Gae Aulenti e Lampugnano, mentre nel resto del gruppo niente enjoy your choccolate, ma solo survey sul clima aziendale e sull’IT.

Abbiamo creduto di essere su “scherzi a parte”, invece era tutto vero, un pensiero, secondo le intenzioni aziendali, un cioccolatino… anzi due e non di più, quasi a voler rendere più dolce il rientro in ufficio, ma forse è da ricordare all’azienda che, per quasi due anni, abbiamo lavorato anche da remoto e abbiamo garantito la continuità operativa, abbiamo fatto interventi notturni, passaggi in produzione attività di Run e di monitoraggio, con turni e orari di lavoro infiniti. Sono lontani i mesi in cui l’azienda riconosceva l’impegno di Unicredit Services; in tutti i progetti si parla di digitalizzazione, ma oltre al solito giro di valzer dei manager, non si vedono le  prospettive  né i dovuti riconoscimenti.

Invece del cioccolatino vorremo le risposte alle tante domande inevase:

  • Quale strategia e quali progetti per Unicredit Services?
  • Quale futuro attende le Lavoratrici e i Lavoratori?
  • Quando rinnoveremo l’accordo su reperibilità, interventi programmati ed orari di lavoro?
  • Quando avremo dei percorsi professionali e inquadramenti adeguati alle professionalità presenti in Unicredit Services?
  • Quando le riorganizzazioni (commercial Banking, della sicurezza a fronte dei contratti di servizio con IBM o Vt-S, del Datawarehouse ecc) saranno oggetto di confronto?
  • Quando conosceremo in trasparenza tutte le attività in appalto?

Sono queste le risposte che i Lavoratori di UCS si aspettano non i cioccolatini.

Milano, 04 novembre 2021

Segreteria di Coordinamento di Unicredit Services ScpA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL.CA – UNISIN

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Mettiamo le cose in chiaro!

Posted on 14 Luglio 202114 Luglio 2021 By

Accordo Reperibilità ed interventi programmati in Unicredit Services.

Mettiamo le cose in chiaro!

Dopo molti interventi delle scriventi organizzazioni sindacali, nei quali abbiamo con forza denunciato il mancato rispetto dell’accordo aziendale in tema di reperibilità e interventi programmati, finalmente l’Azienda si è decisa a fare chiarezza in merito.

Nell’incontro tenutosi il giorno 8 luglio, l’Azienda ci ha informati di alcune iniziative che verranno prese a breve.

Per prima cosa verranno intrattenuti tutti i responsabili e verrà spiegato loro la corretta applicazione dell’accordo aziendale in vigore.

Inoltre, verranno attuati degli interventi sulle procedure di gestione del personale, per inserire le reperibilità e gli interventi al di fuori dal normale orario di lavoro, che prevederà anche l’inserimento della tipologia dell’intervento, questo per effettuare le attività di monitoraggio. La procedura gestirà in automatico i limiti previsti dall’accordo stesso, ed in caso di deroga queste dovranno essere motivate ed autorizzate dai livelli gerarchici superiori

La procedura elaborerà report utili per analizzare nel dettaglio la reperibilità e gli interventi effettuati al di fuori del normale orario di lavoro. Tali report saranno oggetto di futuri incontri tra Azienda e OOSS per verificarne l’andamento.

Nel corso dell’incontro è stato chiarito che l’accordo si applica a tutte le attività IT che vengono svolte in Unicredit Services (non si applica alle lavoratrici/tori distaccati in altre aziende del Gruppo), coinvolgendo le persone in possesso delle necessarie e specifiche competenze tecniche.

Riteniamo positiva questa iniziativa aziendale perché risolve una volta per tutte l’annoso problema di richieste di “disponibilità” senza riconoscimento delle previsioni normative: il primo passo è sicuramente l’applicazione corretta dell’accordo di reperibilità ed interventi programmati.

Abbiamo però ribadito all’Azienda che tale accordo è datato e rispondente ad un’organizzazione del lavoro non più attuale, viste tutte le riorganizzazioni e le esternalizzazioni avvenute dal 2010 ad oggi: riteniamo che il passo successivo debba necessariamente prevedere una revisione dello stesso.

Rimangono ancora aperti alcuni temi riguardanti l’orario di lavoro, in particolare la gestione degli interventi estemporanei e la mancanza di un chiaro piano degli orari complessivo che regolamenti le attività svolte fuori dal normale orario di lavoro. Riteniamo che un’organizzazione degli orari adeguata sia prioritaria sia per l’Azienda sia per le lavoratrici/tori, in ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché di stress da lavoro correlato.

Quest’Azienda non può continuare a fare risparmi sui Lavoratori, il lavoro deve essere retribuito con la contrattazione collettiva e non con un sistema incentivante discrezionale e non trasparente, di cui abbiamo richiesto l’informativa prevista del CCNL.

Al termine dell’incontro abbiamo richiesto maggiori delucidazioni sulla comunicazione inviata alle OO.SS. in merito al trasferimento del livello gerarchico dell’Area Data Analytics dall’attuale CEO F&C/GD&O di Unicredit Service al Responsabile di Gruppo Data Analytics. L’azienda ha dichiarato che questo passaggio si è reso necessario per consentire al responsabile di avere a disposizione tutte le leve per intervenire in un ambito ritenuto ormai strategico; al momento non sono previsti passaggi di Lavoratrici/tori e attività da Unicredit Service a Capogruppo.

Lo scorso 30 giugno il CEO di Unicredit Services insieme al CEO di Unicredit ed il nuovo Group Digital & Information Officer, e la nuova responsabile Group People & Culture Officer, hanno incontrato esperti IT e di analisi dati. Il CEO di Unicredit ha ribadito la centralità dei sistemi informativi; e queste OO.SS, ribadiscono che Unicredit Services è una parte indispensabile, con l’obiettivo di semplificare i processi, grazie anche alle nuove tecnologie, ma per ottenere tutto questo sono fondamentali le persone, quindi fondamentale sarà conoscere e confrontarsi con i Rappresentanti dei Lavoratori, per affrontare questa importante riorganizzazione.

Milano, 13 luglio 2021

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Unicredit Services ScpA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Il lupo perde il pelo ma non il vizio!

Posted on 22 Giugno 2021 By

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Sono passati quasi due anni da quando le scriventi OO.SS. hanno chiesto, ai sensi dell’art 23 del CCNL, di conoscere dettagliatamente il piano degli orari di UCS, a fronte di “richieste” di modifiche sulla loro organizzazione, e delle “nuove regole” sugli interventi in produzione da svolgere al di fuori del normale orario di lavoro, nonché dei servizi che necessitano della reperibilità e il relativo piano di turnazione. Siamo ancora, purtroppo, a constatare, nonostante le dichiarazioni aziendali, che vengono fatte richieste ai lavoratori chiedendo una ‘disponibilità’ che non è prevista né da alcuna norma contrattuale né da alcun accordo aziendale.

L’Azienda aveva dichiarato di aver avviato un’indagine complessiva sugli orari, con la supervisione dell’AD, del Direttore Generale e del Responsabile della COO Area con delega all’IT, e che avrebbe illustrato i risultati alle scriventi organizzazioni sindacali all’inizio del 2021.

A distanza di sei mesi dal termine previsto di questa indagine non c’è traccia, se non una comunicazione sull’intrattenimento dei responsabili affinché vi sia un corretto utilizzo delle norme e degli accordi sugli orari di lavoro correnti.

Iniziativa lodevole, anche se riteniamo che le norme sugli orari e gli accordi in essere da oltre dieci anni, dovrebbero già essere patrimonio condiviso da tutti i manager che gestiscono il personale in azienda!!!

Pensavamo, inoltre, di aver chiarito una volta per tutte che se si richiedono impegni, notturni o festivi, questi debbano essere retribuiti attraverso gli strumenti a disposizione quali il pagamento della reperibilità, degli straordinari, degli interventi programmati e il relativo recupero delle ore aggiuntive lavorate.

Invece, la recente iniziativa collegata al Faster Closing contabile e segnaletico di fine mese ha comportato la richiesta a molti colleghi di lavorare dal 1 al 4 di luglio p.v., giorno e notte, festivi compresi, al fine di garantire la corretta esecuzione delle procedure previste.

Di questa iniziativa non ci è stata data nessuna comunicazione.

Questo si va ad aggiungere ad una situazione che, in periodi di normale attività, vede già i Lavoratori coinvolti costretti a numerosi interventi notturni in assenza di un’adeguata turnazione, viste le carenze organiche che da anni affliggono l’azienda, e che queste OO.SS. hanno da sempre denunciato.

Come OO.SS. ribadiamo all’Azienda il rispetto delle previsioni degli accordi aziendali e nazionali, con particolare attenzione alla conciliazione dei tempi vita-lavoro e il diritto alla disconnessione.

Non è più sostenibile che si improvvisino richieste senza tenere conto dei carichi di lavoro e che si pretenda un’assoluta disponibilità con pressioni gerarchiche nei confronti di colleghi.

Veniamo da un periodo difficile e “straordinario”, dove Unicredit Services ha garantito la continuità operativa in un contesto complesso, senza alcuna forma di riconoscimento per l’impegno e la professionalità dimostrata.

Per i compensi dell’A.D. i soldi si trovano (e anche tanti!), mentre sui Lavoratori si vogliono sempre operare risparmi.

Milano, 21 giugno 2021

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. Unicredit Services S.c.p.A.

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Il tempo scorre invano …

Posted on 9 Febbraio 2021 By

Il tempo scorre invano …

Il giorno 2 febbraio 2021 u.s. le OO.SS. di UCS si sono incontrate con l’azienda per parlare della riorganizzazione in essere al primo del corrente mese.

L’azienda ha illustrato la riorganizzazione delle diverse aree CIO, GBT, GRM e GLO. Nell’area del Commercial Banking, adesso sotto la CIO WEU, si passi dal modello a tre Silos ad un modello end-to-end di gestione degli asset aziendali. Tale scelta riporta quest’area nel modello standard già in essere nelle altre aree di UCS e pone fine ad una scelta organizzativa contestata in più occasioni dalle scriventi OO.SS. per via dell’inapplicabilità di quel modello così come più volte sollevato dai colleghi del CBK.

Sono state presentate delle modifiche di uffici/comparti al fine di essere allineati alla struttura organizzativa di capogruppo che nello scorso anno ha anche dovuto sviluppare degli asset a supporto delle necessità del paese nell’area dei finanziamenti. Tali variazioni non avranno impatti occupazionali sui/sulle colleghi/e interessati.

Su questo punto, ossia sul modello organizzativo speculare a quello in Holding, abbiamo riproposto il tema, se abbia ancora senso tenere fuori dalla capogruppo importanti asset fornitori di servizi ICT e Amministrativi/Procurement, con la relativa duplicazione di strutture tra le aree di direzione e quelle esecutive, e non sta in piedi la replica ove si afferma che UCS fornisce i servizi globali visto che la maggior parte delle linee guida vengono stabilite in holding.

L’azienda ci ha poi comunicato il numero delle assunzioni in UCS nel 2020 pari a 302; le OO.SS. hanno evidenziato lo sbilanciamento nella distribuzione nei vari poli a fronte delle uscite, poiché 249 assunzioni sono state destinate al polo di Milano mentre negli altri poli sono andate le restanti 53 assunzioni, con alcuni poli che non hanno visto nessun nuovo ingresso. Ribadiamo che la multipolarità è centrale, come confermato anche in questo periodo pandemico, in cui i Lavoratori di UCS hanno lavorato da remoto, e chiediamo di valorizzare tutte le realtà presenti in UCS Italia.

Queste assunzioni coprono solo in parte le continue cessioni di attività e competenze alle società di consulenza, o le esternalizzazioni fatte in passato e le uscite a fronte della riduzione degli organici.

Queste politiche nel tempo, ci avevano creato gravi problemi nell’attuazione e nella gestione dei processi di digitalizzazione, con forti ricadute sul personale interno in termini di prestazioni straordinarie e di reperibilità con impatti negativi sulla qualità dei servizi offerti.

A seguire le OO.SS. hanno ricevuto la lista delle applicazioni che, per le attività di produzione e manutenzione (“RUN”), verranno cedute a IBM/VTS. Seppur tale cessione di attività ha impatti su 18 FTE’s del perimetro Italia, questa operazione continua a vederci assolutamente contrari, poiché rappresenta uno stillicidio rispetto all’uscita continua di attività con la relativa perdita di professionalità e conoscenze giustificata da un improbabile risparmio sui costi e che non tiene conto della normativa sull’area contrattuale del CCNL.

Abbiamo chiesto chiarimenti sulla piattaforma Yammer, che ha sostituito OneNet, per via di problemi sulla richiesta di consenso all’utilizzo di dati personali, l’azienda darà informativa in capogruppo e ha ribadito che non è uno strumento di lavoro, consigliamo pertanto di aspettare a dare il proprio consenso e la massima cautela nell’uso di tale strumento. Ci pare contradditorio che si celebri la giornata della privacy e contemporaneamente si chieda ai colleghi di rinunciare alla tutela della propria con le conseguenze sulla responsabilità che ne possono derivare. Inoltre abbiamo proposto che i corsi di formazione che necessitano del pagamento anticipato da parte dei colleghi vengano segnalati in anticipo e in maniera più chiara nell’elenco dei corsi disponibili.

Abbiamo ribadito punti che ormai da lungo tempo le scriventi OO.SS. hanno posto sul tavolo delle relazioni industriali di UCS.

Il problema degli orari di lavoro (piano della reperibilità, interventi fuori dagli orari standard infrasettimanali, interventi programmati), fortemente accentuato dal periodo Covid, è in carico al nostro DG e al suo team di progetto dallo scorso autunno ed ancora attendiamo i risultati. L’azienda dice che a breve presenterà una proposta alle OO.SS.. Vista l’urgenza e l’importanza del tema, per l’impatto che ha sull’equilibrio dei tempi di vita-lavoro dei colleghi, la soluzione deve essere trovata nell’immediato!

Noi, intanto, abbiamo voluto ribadire il nostro fermo NO a tutte le forme di richiesta di DISPONIBILITA’ (gratuita) ai colleghi in luogo delle Reperibilità (retribuite) già facenti parte di accordi sottoscritti nel tempo tra Unicredit Services e le OO.SS. e ribadiamo che, ai sensi dell’art.23 del CCNL, l’azienda deve comunicare il piano degli orari di lavoro motivandone le ragioni, prima di introdurre orari eccedenti quello standard. Lo abbiamo richiesto da oltre un anno, ma ancora non abbiamo ricevuto risposte.

LA PAZIENZA DELLE/DEI LAVORATRICI/TORI NON E’ INFINITA

Inquadramenti: ancora una volta l’azienda dice di essere disponibile a parlarne ma noi vogliamo che si apra un vero tavolo di confronto operativo; abbiamo ribadito la richiesta di attivarci al più presto sul tema al fine di raggiungere un accordo che possa soddisfare le giuste attese dei colleghi. Ricordiamo che nel piano Team23 è presente uno specifico articolo per arrivare alla definizione di tale tema.

Crediamo che il tempo sia abbondantemente scaduto e che i colleghi meritino risposte tangibili e concrete a queste istanze che solleviamo da anni; ci attiveremo nuovamente per far sì che questo accada.

Anche sul tema della comunicazione degli appalti, ai sensi del CCNL, l’azienda ancora non è stata in grado di fornirci nulla.

Milano, 9 febbraio 2021

Le Segreterie di coordinamento

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – UIL.C.A. – UniSin

UniCredit Services S.c.p.A

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E’ L’ORA DI DARSI UNA … REGOLATA!

Posted on 13 Novembre 2020 By

E’ L’ORA DI DARSI UNA … REGOLATA!

In UCS gli orari di lavoro sono ormai fuori controllo. Da tempo richiediamo ad ogni occasione la mappatura delle reperibilità, gli ordini di servizio mediante i quali vengono istituite le “frozen zone” e   le relative modalità di rilascio degli applicativi nei vari ambienti, nonché gli straordinari effettuati dai colleghi, che spesso si trovano a dover lavorare per molte ore di fila senza poter disporre del riposo previsto ai sensi legge. Questa situazione si è notevolmente aggravata con lo smart working, ed ai colleghi viene richiesto di lavorare a qualsiasi ora del giorno e della notte, sia nei giorni feriali che in quelli festivi.

Abbiamo la netta sensazione che chi ha il compito di organizzare le attività, non tenga conto quanto disposto dal CCNL e dagli accordi raggiunti in termini di work life balance all’interno del gruppo, nonché dalle norme sul diritto del lavoro. Questo atteggiamento non rende certo la nostra azienda il BEST PLACE TO WORK.

Le relazioni industriali hanno dichiarato che il tema è stato preso in carico dal CEO e dal Direttore Generale di Unicredit Services, su indicazioni dei CO HEAD della COO Area, e che è in corso una mappatura della necessità di copertura dei vari servizi e che questa sarà disponibile entro la fine dell’anno.

Dopo le numerose sollecitazioni da parte delle scriventi OO.SS. sul tema, riteniamo che la previsione del fine anno sia troppo lunga perchè la situazione dura da troppo tempo e e il disagio non è più sopportabile, inoltre non capiamo come un’azienda non abbia contezza delle ATTUALI necessità!!

Non accetteremo che, attraverso gli studi sopracitati e per la solita logica del taglio dei costi,  si proceda ad esternalizzare attività attraverso appalti e consulenze, che dopo breve tempo si dimostrano antieconomiche con un degrado della  qualità del servizio.

Non basta la logica della riduzione degli incident come giustificazione a politiche industriali che queste OO.SS. non hanno mai condiviso.

La volontà delle scriventi OO.SS. è sempre discutere per trovare le soluzioni adeguate salvaguardando professionalità e conciliazione di tempi vita-lavoro.

La digitalizzazione ha cambiato notevolmente e rapidamente il modo di operare nel settore bancario, creando un reale problema acuito dalla carenza degli organici e da un modello organizzativo che scarica sui colleghi dell’IT le tante carenze nei processi ed i troppo numerosi cambi di strategia che denunciamo da tempo.

Ricordiamo ai Lavoratori e all’Azienda che il lavoro straordinario e la reperibilità sono regolati dal Contratto Nazionale e dagli accordi aziendali e sopratturto che queste sono prestazioni NON ordinarie e NON possono essere la leva aziendale per gestire le carenze organiche ed organizzative, nè tantomeno si possono utilizzare le consulenze per coprire orari e reperibilità che diversamnte rimarrebbero scoperte.

La  “disponibilità”  NON è prevista contrattualmente ed  è inammissibile con un’azienda che tende a sottovalutare il problema da ormai troppo tempo e ad approfittare del senso di responsabilità delle lavoratrici/tori

Milano, 11 novembre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DELLE OO.SS. DI UNICREDIT SERVICES ScpA

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Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO!

Posted on 2 Novembre 20202 Novembre 2020 By

INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO

Il 23 ottobre u.s. le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Services si sono incontrate con Relazioni Industriali e, tra le varie materie, abbiamo affrontato anche il tema degli inquadramenti.

Le OO.SS. da anni stanno incalzando l’azienda su questo importante argomento, dato che  l’accordo sugli inquadramenti era stato disdettato unilateralmente.

Al fine di arrivare alla migliore definizione di profili professionali, chiari ed esigibili, le OO.SS. nei primi mesi dello scorso anno avevano consegnato all’azienda un quadro delle figure professionali che necessitavano essere normate e che a suo tempo comprendevano anche le aree Operations e Real Estate.

Nonostante l’impegno preso dall’azienda nei piani industriali, solo dopo molti mesi l’azienda ha proposto una serie di criteri sui quali, a suo avviso, costruire l’impianto di un eventuale accordo e sui quali i abbiamo rilevato molte criticità.

La posizione aziendale di normare solo i nuovi assunti, solo nelle aree professionali, solo nell’area IT e con percorsi che prevedono la valutazione tramite “pagelline” (che vengono consegnate in maniera poco accurata da parte dei manager, secondo linee guida già precostituite), ci vede fortemente contrari, perché questi criteri non riconoscono le professionalità e la centralità dell’azienda all’interno del Gruppo.

L’azienda in questo periodo, senza un confronto con le OO.SS. ha previsto unilateralmente dei percorsi per le professionalità ritenute da lei strategiche (delle quali poco o nulla si conosce, dato che non sono mai stati illustrati i criteri), ai quali vengono attribuiti livelli professionali senza che a questi corrispondano i relativi inquadramenti contrattuali ed economici.

La mancanza di un chiaro sistema inquadramentale lascia ampio spazio all’azienda di elargire quote di salario e premi senza una corretta valutazione delle professionalità e dei relativi percorsi di carriera, inoltre, riteniamo che una definizione normativa degli inquadramenti dovrebbe anche essere interesse aziendale per tenere all’interno le professionalità che senza chiari percorsi di carriera preferiscono lasciare Unicredit.

Le OO.SS. hanno ribadito che non sono disponibili

– ad arrivare ad un sistema inquadramentale che preveda di normare solo alcune figure dell’area IT, perché in azienda sono presenti altre professionalità importanti che svolgono attività trasversali per il Gruppo;

– a normare solo le figure delle aree professionali, perché le competenze presenti in Unicredit Services, trovano, sia in azienda, sia esternamente, inquadramenti nell’area QD, anche in coerenza con l’art. 82 del CCNL.

Le OO.SS. ritengono inoltre che:

– la valutazione del percorso professionale non può essere legato alla “pagellina”

– i percorsi devono essere salvaguardati in caso di cambio di attività

– ci deve essere un recupero del tempo pregresso.

Abbiamo sottoposto nuovamente la richiesta dei dati relativi agli inquadramenti nelle diverse aree e per singoli poli, e la presentazione dettagliata del Career Path che per queste OO.SS. sono rilevanti per proseguire il confronto.

L’azienda si è impegnata a fornire a breve la sua posizione in merito. Vi terremo informati sullo sviluppo della trattativa.

Milano, 30 ottobre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DELL OO.SS. Unicredit Services S.c.p.A.

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Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Unicredit Services: Il trailer del film che nessuno ha ancora visto, ma che a noi NON piace !!!

Posted on 22 Luglio 2020 By

Unicredit Services: Il trailer del film che nessuno ha ancora visto, ma che a noi NON piace !!!

Alla fine di giugno si è svolto, richiesto dalle OO.SS., l’incontro annuale con l’AD Tonella, come da previsione del CCNL, sulle linee strategiche di UC Services, all’interno del piano industriale T23.

La presentazione del nostro A.D. raccontata in italiano con il supporto di slides ancora (purtroppo) in Inglese, ha evidenziato ulteriormente, il ruolo svolto da UC Services nella gestione dell’emergenza Covid-19,  e l’importanza strategica della nostra azienda, che, con professionalità, capacità e responsabilità di tutte/i ha consentito la continuità operativa di tutto il gruppo.

Nell’ambito del piano T23 le linee strategiche per UC Services saranno le seguenti:

1)       gestione dell’obsolescenza del software

2)   implementazione di una ampia infrastruttura dedicata alla gestione dei dati per permettere ai sistemi di analisi, di previsione, di comunicazione alla istituzioni di controllo e regolamentazione di ricevere le informazioni necessarie e di consolidare le nostra corrispondenza alle normative  e sviluppare la Business Intelligence.

3)      Portare il 45 % dei nostri dati su Cloud pubblico e Privato grazie alla Partnership con Microsoft Azure e Google.

L’AD ha dichiarato che sono previste delle assunzioni, che allo stato attuale non sono state quantificate,  in ottica di una internalizzazione di attività e per presidiare le nuove aree strategiche, supportate anche da percorsi di formazione strutturati.Tra gli obiettivi dichiarati c’è anche quello di una semplificazione  dei processi di controllo (Governance), una maggiore trasparenza sui costi e un miglioramento del supporto all’utente sia interno che esterno.

Le OO.SS. hanno ribadito che sono ormai troppi anni, che a fronte di belle intenzioni dichiarate, corrisponde un’altra realtà: una costante e generalizzata carenza di personale che genera fenomeni di ricorso alla consulenza esterna chiamata a gestire le attività correnti ( non ultima l’intera gestione dell’help desk di primo livello del DICT, sistemi distribuiti hardware e software, localizzato  in Ungheria ed in gestione a TATA). Sono ormai parecchi anni che sentiamo ripetere che vi sarà una diminuzione delle consulenze, senza aver mai potuto verificare tali affermazioni poiché non ci viene fornito alcun dato, a supporto, misurabile e le comunicazioni sugli appalti risultano  spesso non corrette e intempestive. I consulenti, a volte, vengono pianificati come FTE’S esterne, in violazione anche delle norme in tema di area contrattuale.

Inoltre persiste il tema degli orari di lavoro fuori controllo provocando situazioni di stress elevato, senza rispetto per il diritto alla disconnessione e di conseguenza, al rispetto della vita privata dei colleghi, a cui si aggiungono le uscite previste dal piano industriale; pertanto abbiamo ribadito all’AD che le assunzioni dovranno riguardare sia le attuali carenze che quelle derivanti dal piano.

Durante l’incontro  con l’AD e successivamente con il CIO WEU abbiamo rappresentato come il valore di quest’azienda sia distribuito in tutti i suoi poli, come ampiamente dimostrato durante il periodo del lockdown, e che una forte centralizzazione su di un unico polo, sia in contraddizione con la continua delocalizzazione di attività. Abbiamo riproposto all’AD il tema di UC Services come Legal Entity autonoma, poiché non ne comprendiamo le motivazioni,  visto che gli slogan aziendali ed anche i Top Manager di questo gruppo,non parlano di divisione all’interno del Gruppo bensì  di entità unica.

Nelle giornate seguenti, sempre su nostra richiesta, abbiamo incontrato i manager dell’area Sicurezza e Procurement.  Per l’area sicurezza, abbiamo chiesto chiarimenti sulla riorganizzazione dell’area che vede la creazione di un polo SOC Milano. Il Responsabile della Security, ha dichiarato che quest’area è la prima difesa rispetto agli attacchi provenienti dall’esterno, e che si sta  lavorando e investendo molto, anche sul polo di Roma che rimane un’eccellenza e sul nuovo polo di Milano che lavora in continuità operativa come richiesto dalle normative. Questo argomento necessita di approfondimento rinviato a settembre,  visto che il manager ha appeno assunto la responsabilità dell’Area, anche per verificare quanto dichiarato in sede d’incontro.

Con la responsabile del Procurement, abbiamo affrontato il tema dell’adozione della nuova piattaforma, che ha visto un passaggio particolarmente gravoso per i Lavoratori interessati. Abbiamo evidenziato che  la formazione  è risultata sommaria, basata su manuali in Inglese, e che il periodo Covid  ha messo in seria difficoltà l’area tanto da richiedere prestazioni straordinarie.

Per concludere ci pare necessario puntualizzare ancora una volta quanto il racconto e la comunicazione di un’azienda all’avanguardia debba poi concretizzarsi nelle azioni quotidiane tangibili da tutte/i le/I colleghe/i durante la loro attività lavorativa, anche attraverso il   proprio sviluppo e riconoscimento professionale.

In ultimo, abbiamo incontrato l’attuale CIO WEU per avere informazioni rispetto al progetto GIBSON 3.0, ovvero la definizione di ulteriori attività da esternalizzare verso VT-Services. Ci è stato rappresentato che sono allo studio un numero significativo  di applicativi, di cui non ci sono stati comunicati gli ambiti, che  la società VTS, insieme ad IBM, gestirà tutto il ciclo sia di sviluppo che di manutenzione. Abbiamo espresso la nostra profonda contrarietà, poiché sono pezzi di attività e professionalità che continuano ad uscire dal nostro perimetro, e non ci convince l’affermazione che i nostri colleghi verranno reimpiegati in attività di più alto valore.

Siamo contrari a questo continuo depauperamento di professionalità in contraddizione con  l’intenzione, dichiarata apertamente dal responsabile dell’area presente all’incontro, di internalizzare attività. Le esternalizzazioni di attività, a nostro parere, non porteranno ad un miglioramento della qualità del servizio ma renderà tutto più complesso e burocratico. Nei processi di digitalizzazione il vero fattore abilitante sono le persone e queste devono essere interne, per gestire tutte le fasi sia progettuali che attuative e di gestione. In merito a questa operazione abbiamo dichiarato che vigileremo perché  non vi siano subappalti di attività bancarie ad altre aziende che non applicano il contratto del credito e abbiamo ricordato all’Azienda che la vigilanza sul rispetto delle norme del ccnl spetta ad entrambe le parti firmatarie dello stesso.

Nel corso degli incontri abbiamo ribadito che ormai non è più procrastinabile un accordo in merito al piano degli orari e reperibilità  e la definizione dei percorsi professionali e relativi inquadramenti come previsto nell’accordo sul piano industriale T23.  Su questi temi abbiamo concordato di discuterne a partire dal mese di settembre.

Abbiamo inoltre fatto presente all’azienda che i Lavoratori di UC Services, non hanno gradito la comunicazione inviata a molti di loro relativa alla sistemazione delle giornate di non presenza in azienda, perché tale comunicazione conteneva una velata minaccia di provvedimenti disciplinari, che male si coniuga con  l’impegno  e dedizione  dimostrati  e riconosciuti dai più alti livelli aziendali, nel periodo del COVID-19.

Milano, 20 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Unicredit Services

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

UCS ed il suo management…. “Andrà tutto bene” – “Quant’è precaria, la normalità”

Posted on 22 Giugno 2020 By

UniCredit Services ed il suo management…. “Andrà tutto bene”
“Quant’è precaria, la normalità”

Dopo numerosi meeting, compreso quello plenario del nostro AD  in cui è  stato elogiato l’ottimo lavoro svolto dai colleghi in modalità Smart working e le parole rassicuranti di tutto il management che indicavano che il rientro negli uffici sarebbe stato graduale e volontario e che “non contavano le date ma i dati”, come una bomba d’acqua, i colleghi di UCS e del Gruppo hanno ricevuto una mail sull’imminente e progressivo rientro in azienda.. Sono stati organizzati di corsa meeting da parte delle prime linee, a cui è stato scaricato l’intero onere di riorganizzare il rientro, spiegare ai colleghi come si dovrà rientrare al lavoro, la turnazione, le regole ecc. ecc.  Numerose le perplessità espresse dai colleghi durante i meeting,  cui molto spesso non sono seguite risposte. Una cosa è chiara: questa è una decisione piovuta dall’alto alla quale l’Azienda ha reagito nel modo peggiore possibile

Stress inutile, Stress non necessario e di cui non c’era bisogno

nel momento della ripartenza!!

Come in questo caso, dove   ci si muove con decisioni da ultimo minuto ed ecco spuntare i mitici file excel (di cui non sentivamo la mancanza). I manager hanno fretta e assegnano rapidamente i compiti e chiedono di fare tante cose senza preavviso (e si aspettano anche la perfezione!). Come sempre, il motivo è una scarsa pianificazione.

“Quelli preparati ad affrontare le sfide del futuro “  hanno un piano e tendono a comunicare i prossimi compiti. Ma qui, qual è il piano? Perché si vuol far ricadere sul Lavoratore – mettendolo così in difficoltà – la scelta del rientro oppure no?

Noi per primi abbiamo sempre dichiarato che questo non era smart working, ma la risposta immediata al lock down. Nella nostra azienda sappiamo bene cos’è lo smart working, visto che siamo stati i primi ad adottarlo e normarlo nel Gruppo, ancor prima della Dichiarazione congiunta del Comitato Aziendale Europeo e dell’Accordo dell’aprile del 2018. Abbiamo cercato più volte, nel passato, di passare da una fase sperimentale alla sua estensione in tutta l’azienda. Lo smart working, è stato discusso e normato anche nel nuovo CCNL. Ma qui, già circolano mail di (ir)responsabili che avvisano i colleghi che “loro sono già in ufficio”… come dire che solo il Responsabile ha a cuore gli interessi dell’azienda?

Ci saranno responsabili che faranno pressioni affinché i loro collaboratori rientrino?

E quali garanzie saranno assicurate a chi per scelta o necessità si troverà catapultato in Azienda?

Rientrare in un grande stabile ha le sue complessità, che  nelle comunicazioni sono state solo in parte affrontate, lasciando spazio ad  interpretazioni spesso contrastanti.

Noi non siamo contrari al rientro, ma ci aspettavamo che questo avvenisse in modalità programmata e pianificata viste le comunicazioni e le dichiarazioni di alti dirigenti del Gruppo che anticipavano estensioni alla flessibilità nell’esecuzione della prestazione lavorativa oltre che dalla propria residenza anche in altre abitazioni di pertinenza, ma, soprattutto, visto che parliamo della salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori!!!.

Tante le domande ancora senza risposta:

  • Come gestire le situazione previste in tema di genitorialità e di situazione di difficolta ?
  • Come effettuare la Sanificazione ed uso dei bagni (da sempre cruccio degli stabili di UCS)?
  • Come gestire la pausa pranzo?
  • Le pause previste ai sensi del CCNL come verranno gestite?
  • Chi volesse recarsi al lavoro in auto troverà posto nei garage dei plessi oppure si troveranno avvantaggiati solo coloro che per evitare l’assembramento dovranno entrare nei primi turni?
  • I filtri dei condizionatori sono stati cambiati e sanificanti?
  • La mensa ed il bar saranno  aperti ?

Durante il lock down UC Services  ha lavorato per il 97% dei Lavoratori da remoto, con i risultati eccellenti che tutti hanno riconosciuto dal CEO di Gruppo all’AD di Unicredit Services, dalle Relazioni Industriali nell’ultimo incontro dello scorso 12 giugno.

Forse prima di ripartire in fretta si poteva pianificare un incontro con le OO.SS. coinvolgendo anche i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Forse troppo complicato in un gruppo che ormai parla solo di Board ( Family e Millenium )  e di People Survey e di cui vorremmo conoscere i risultati.

“Seguire le regole è importante per la salute di ognuno di noi, e anche un solo momento di distrazione potrebbe esporci a rischi inutili e indesiderati, basteranno le sole golden rules?”

Milano, 22 giugno 2020

Le Segreterie di Coordinamento di UniCredit Services S.c.p.A.

FABI – FIRS/CISL – FISAC/CIGL – UIL.C.A. – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Come ripartire … in sicurezza

Posted on 15 Maggio 2020 By

Come ripartire… in sicurezza

Sono stati due mesi difficili, responsabilmente sin dall’inizio dell’emergenza da coronavirus, e in particolare dall’entrata in vigore delle misure più stringenti del DPCM 11 marzo, la priorità delle Organizzazioni Sindacali di Unicredit Services è stata quella della messa in sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori, garantendo al contempo l’operatività alla clientela con il pieno supporto ai colleghi della rete, più esposti al rischio di contagio.

Le Lavoratrici e i Lavoratori di UniCredit Services, sin dai primi giorni di marzo, seppur in modalità di Lavoro Agile, hanno continuato a  garantire l’operatività di tutto il Gruppo a livello internazionale, non risparmiandosi in termini d’impegno e di flessibilità di orari anche con attività svolte h24   e nel corso dei fine settimana.

Finalmente tutti si sono resi conto della centralità di UniCredit Services e di quanto sia importante che queste attività siano all’interno del Gruppo e organizzate su poli, che garantiscano l’alto livello di servizio e di capacità realizzativa anche grazie alla multipolarità che ha garantito la business continuity, in contrasto a quanto spesso dichiarato dall’azienda che vede un accentramento del modello organizzativo verso un unico polo.

Durante questi mesi, la professionalità e l’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori di UniCredit Services, hanno garantito la gestione dell’emergenza COVID-19: hanno abilitato il Gruppo ai nuovi modi di lavorare, attivato  le VPN, la distribuzione dei PC Portatili, le piattaforme per le comunicazioni a distanza, le procedure operative, la banca on-line, con il 60% dei Lavoratori del Gruppo che operano da remoto. Le moratorie dei decreti Cura Italia e Liquidità. Tutto ciò è stato finalmente riconosciuto da più parti, non ultimo l’AD Mustier.

Ad oggi, non potendo prevedere quando ci sarà il ritorno alla piena normalità, è tuttavia necessario tornare ad affrontare i temi che continuano ad esser attuali e che queste OO.SS. avevano da tempo posto all’attenzione dell’azienda:

  • orari   di  lavoro e della loro regolamentazione rispetto alle norme presenti nel ccnl
  • reperibilità, lavoro agile e diritto alla disconnessione;
  • inquadramenti;
  • riorganizzazioni   con  particolare attenzione alle aree Security, Commercial Banking e Procurement;
  • appalti;
  • formazione;

Occorre, inoltre, fare chiarezza su quanto affermato dall’AD di UniCredit Services nel corso della riunione del TOWN HALL di V-TServices   del 17 febbraio 2020 a Milano, rispetto alla cessione di ulteriori attività.

È nostra volontà avere un incontro a breve con l’azienda, da svolgersi anche in remoto, sui temi sopra citati.

Milano, 14 maggio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Services ScpA

FABI- FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL.CA – UNISIN

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