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Categoria: Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO DI COORDINAMENTO

Posted on 23 Giugno 20152 Luglio 2015 By Claudio Voghera
UBIS: COMUNICATO UNITARIO INCONTRO DI COORDINAMENTO

INCONTRO UBIS, MOLTI PUNTI APERTI

Il 15 giugno u.s. si è svolto l’incontro tra le Relazioni Industriali e gli Organi di Coordinamento UBIS.

Nel corso dell’incontro in oggetto  sono stati affrontati i seguenti argomenti:

Smart Work e Telelavoro: sul tema sono intervenuti i rappresentanti aziendali della logistica e dell’Executive Development and Change Management. L’azienda ci ha consegnato i dati sulla diffusione dello Smart work che vede interessati, dall’avvio della sperimentazione nel giugno 2014, 650 lavoratori su un bacino di circa 1500  delle aree che hanno adottato questa nuova modalità lavoro. Abbiamo richiesto che l’iniziativa sia resa disponibile nel modo più diffuso possibile sulla popolazione di UBIS, recependo dall’Azienda la notizia che sono stati avviati nuovi studi di fattibilità per estendere la sperimentazione anche ad altre aree.

Le prossime aree di attivazione (previste indicativamente dopo l’estate) saranno  Commercial Markets, Commercial Banking e Transactional Products. Ricordiamo che nell’ istante in cui l’area viene attivata, verrà richiesto ai colleghi se intendono aderire all’iniziativa; l’adesione non è vincolante.

Abbiamo richiesto che si superino i limiti attuali di partecipazione, molto spesso dovuti alla mancata dotazione di computer portatili (al momento sono disponibili in tutto 150 notebook).

L’azienda ha specificato, sollecitata dalle scriventi OO.SS, che la modalità di lavoro in smart work è prevista, per il momento, per un solo giorno nella settimana lavorativa, non cumulabile (quindi se in una settimana salta per qualsiasi motivo la giornata in smart work, non sarà possibile recuperarla).

UBIS, per superare i limiti tecnici attuali dovuti alla rete extranet, dallo scorso 5 giugno ha avviato l’installazione sui pc portatili del software VPN – Virtual Private Network. Ciò  permetterà di migliorare complessivamente il servizio, rendendolo al contempo più flessibile nella sua fruizione.

Abbiamo inoltre richiesto all’azienda di ampliare la rete di Hub dove i colleghi si possono recare in alternativa alla propria abitazione; ad oggi è disponibile solo la sede di Cologno e su questo punto l’azienda  ha risposto che si aprirà a breve un nuovo hub nella città di Milano (Via Liguria). Anche per le sedi di Roma e Bologna si stanno studiando eventuali spazi adatti alle  necessità.

Attualmente sono 101 i Lavoratori in Telelavoro, 22 le richieste ancora pendenti.

Pur apprezzando l’attenzione che l’azienda pone nel ricercare soluzioni che agevolino e velocizzino la possibilità di effettuare il telelavoro ( dando così la possibilità di conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro), Ribadiamo la nostra contrarietà ad iniziative unilaterali e abbiamo chiesto all’azienda di farsi carico dell’intera spesa per il collegamento internet come previsto dal CCNL.

lPC: un altro tema trattato nel corso dell’incontro  ha riguardato il progetto che vede la riorganizzazione delle attività a livello internazionale sul perimetro UBIS, denominato IPC. L’azienda ha dichiarato che lo spostamento delle attività è in linea con la pianificazione prevista. Abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad un progetto che vede la delocalizzazione di attività anche alla luce di tutte le criticità ad esse connesse, con un particolare focus sulla situazione attuale nel Garnishment.

Questi continui trasferimenti di attività tra i poli stanno generando molto stress nei colleghi interessati e un depauperamento delle professionalità.

L’azienda non può semplicemente continuare a ragionare in termini di FTE: se i numeri sono numeri, le competenze e le professionalità non si possono trasferire con qualche giorno di corso d’aula e di ”training on the job” che si riduce ad un mero affiancamento. Quanto sopra esposto assume ulteriore valenza se indirizzato ad attività che comportano non pochi rischi operativi per i colleghi e ripercussioni in termini patrimoniali nei confronti dell’azienda.

Sul tema ritorneremo nei prossimi incontri, rimarcando che  le rappresentanze sindacali dei poli interessati dalla riorganizzazione richiederanno, a breve, incontri specifici per evidenziare le criticità del caso.

Reperibilità e Interventi Programmati: Come ultimo tema abbiamo trattato l’accordo sulla Reperibilità ed Interventi Programmati che, in alcune situazioni, vede applicazioni difformi da parte delle BL interessate nei Conversion Weekend.

Riteniamo che il rispetto degli accordi non possa essere demandato all’interpretazione dei singoli responsabili operativi.

Su questo punto l’Azienda ha fatto una dichiarazione e una interpretazione dell’accordo esistente non condivisa dalle scriventi rappresentanze sindacali (sia sugli interventi programmati che sulla reperibilità, nonché sulla sua estensione ad aree non Information Technology).

La nostra volontà è di tornare sul tema per effettuare una verifica dell’accordo in essere, con l’obiettivo di ottenere una sua piena applicazione su tutto il perimetro  di UBIS.

Ordine di servizio 17: a breve arriverà una comunicazione riguardante l’utilizzo e i relativi limiti di applicazione degli strumenti aziendali  implementati per accesso ai dati bancari. L’iniziativa Aziendale è stata determinata a seguito della rilevazione di comportamenti non corretti tracciati in antitetici dei limiti posti dalla legge 221del 2012.

Livelli di interlocuzione: abbiamo evidenziato la necessità di un deciso miglioramento dei livelli di interlocuzione sindacale con l’Azienda. La richiesta delle scriventi OO.SS. nasce dall’aver constatato la mancanza di un’adeguata profondità degli argomenti trattati. Ci vengono troppo spesso presentati singoli eventi senza che ci venga data né una visione d’insieme, né quale sia la strategia sottostante, la direzione ed il trend del cambiamento, tanto meno il punto di arrivo. Parliamo con chi gestisce il processo e non con chi prende le decisioni, delle quali non c’è verifica su efficienza e profittabilità per l’Azienda e per i colleghi e troppo spesso affrontiamo le ricadute sui lavoratori quando gli eventi si sono già manifestati e non vi è una valutazione a monte delle scelte.

Il prossimo incontro degli Organi di Coordinamento UBIS con la delegazione aziendale è stato fissato per il prossimo 1 luglio.

Milano, 22 giugno 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato unitario

Posted on 11 Giugno 2015 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario

L’UNITA’ DEL SINDACATO,

LA FORZA DEI LAVORATORI

In questi giorni si sono svolte le assemblee dei/delle Lavoratori/trici per la consultazione sull’ipotesi di accordo sul Contratto Collettivo Nazionale di Categoria.

Nei Poli di UBIS l’ipotesi è stata approvata da oltre il 90% delle Lavoratrici e dei Lavoratori che hanno partecipato alle assemblee con voto certificato.

Questo risultato è la riprova che le Lavoratrici ed i Lavoratori dopo la forte adesione alla mobilitazione, hanno condiviso le motivazioni che hanno portato alla firma dell’ipotesi di accordo, che aveva tra I suoi punti forti la difesa dell’area contrattuale, fondamentale per una società strumentale come UBIS.

Un contratto che è la ns. Carta costituzionale e che al suo interno ha un’anima sociale in difesa dei giovani e con una risposta alla crisi del settore.

Un risultato che abbiamo raggiunto grazie all’unità del Sindacato, contro l’iniziativa della controparte che voleva disarticolare la categoria.

E’ proprio da questo risultato e da come si sono svolte le assemblee nella maggior parte dei poli di UBIS, che le scriventi Segreterie hanno deciso lo scorso 8 giugno di riunificare il tavolo ( FABI – FIRST – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA – UNISIN ).

Una decisione presa per rispondere al cambiamento, in un contesto critico come l’attuale e con un futuro alle porte ancora non facile, in un azienda come UBIS ove sono presenti elementi di forte criticità rappresentati dalla spinta alle delocalizzazioni, dall’esorbitante ricorso alle consulenze, dal continuo susseguirsi di riorganizzazioni; conseguentemente la coesione dei/delle Lavoratori/trici e la compattezza dell’azione sindacale sono fondamentali per tutelare i diritti di tutti noi e per sostenere e rafforzare le nostre richieste.

Una decisione presa dopo ben due anni di divisione, per rispondere anche agli antagonisti senza soluzioni, ai professionisti del NO a prescindere, che anche questa volta hanno avuto poco seguito.

Uniti alla ricerca di soluzioni condivise nell’interesse dei Lavoratori.

MILANO, 10 giugno 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS

FABI – FIRST – FISAC/CGIL – SINFUB – UIL.CA – UGL/CREDITO – UNISIN

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Posted on 18 Marzo 201518 Marzo 2015 By Claudio Voghera
UBIS: Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Dove sono finiti i risparmi del progetto Newton ?

Quando Unicredit decise di avviare il cosiddetto progetto Newton, che vide l’esternalizzazione di oltre 600 colleghi in tre diverse società controllate a maggioranza da HP, ACCENTURE e IBM, i vertici aziendali sostennero che, con tali operazioni, sarebbe stato possibile cogliere le opportunità offerte dal mercato “non captive” e ottenere dei forti risparmi in virtù di non meglio specificate sinergie (Unicredit stimava un risparmio di circa 1 miliardo di euro in 10 anni).

Entrambe le tesi sostenute dall’azienda non hanno mai convinto le scriventi Organizzazioni Sindacali che hanno sempre espresso la loro decisa contrarietà all’esternalizzazione dei lavoratori e delle attività a suo tempo svolte da UBIS.

Il tempo , che è sempre galantuomo, sta oggi fornendo dati molto interessanti a sostegno delle nostre posizioni che riportiamo in modo sintetico a seguire:

  1. 1. MERCATO NON CAPTIVE

Nessuna commessa è stata presa direttamente dalle società interessate dal progetto Newton. Contrariamente alcune di queste società, come ES-SSC, sono in evidente difficoltà rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati per ammissione della stessa Unicredit. La situazione di VTS e di ABAS non è certamente migliore  nonostante i roboanti proclami che continuano a vedere protagonisti i relativi soci.

  1. 2. RISPARMI A FAVORE DI UNICREDIT DERIVANTI DAL PROGETTO NEWTON

Analizzando il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2014 disponibile al pubblico all’indirizzo internet

https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-calendar/2014/consolidated-interim-report-as-at-september-30-2014.html

troviamo testualmente riportato:

“Per quanto riguarda invece le altre spese amministrative delle attività
“core”, nei primi nove mesi del 2014 sono risultate pari a 3.788 milioni, in
crescita del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 ricostruito (+8,0%
a cambi costanti). Buona parte dell’aumento è riconducibile alla crescita
dei costi IT per effetto da un lato di maggiori attività ricorrenti e di sviluppo,
dall’altro per i canoni dei servizi di outsourcing. Una parte dei costi IT è
infatti relativa a spese direttamente sostenute dal Gruppo (principalmente
affitti e spese di gestione su asset IT ancora di proprietà) che vengono poi
ripetute all’outsoucer. Il ricavo relativo a tale ripetizione è incluso nella voce
recuperi di spesa, che nei primi nove mesi del 2014 ammonta a 577
milioni, in aumento del 30,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno ricostruito”

E’ quindi evidente che i due principali obiettivi del progetto Newton, così come sono stati sempre illustrati dall’azienda, non sembrerebbero per nulla raggiunti, almeno rispetto a quelli pubblicamente dichiarati … non sarà per caso che i Sindacati avevano ragione nell’affermare l’insostenibilità delle stime prospettate dal Top Management di Unicredit e UBIS ?

Non sarebbe opportuno rivedere le politiche di outsourcing fin qui attuate, ripensando il tutto in chiave di Insourcing delle attività e dei lavoratori ?

Chiudiamo con una ulteriore e brevissima considerazione rispetto all’articolo pubblicato su: http://www.datamanager.it/2015/03/unicredit-business-integrated-solutions-buon-governo-banca-cambia/

dal titolo “UniCredit Business Integrated Solutions. Il buon governo della banca che cambia”.

La considerazione nasce dal non vedere minimamente citati gli uomini e le donne di UBIS che ogni giorno con grande sacrificio e dedizione permettono al Gruppo Unicredit di ricevere dei buoni servizi,  nonostante un’ organizzazione del lavoro che lascia molto a desiderare e che spesso sembra strutturata solo per mortificare le professionalità dei colleghi.

Riteniamo che per affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso e competitivo sia necessario valorizzare il patrimonio umano, nel rispetto di quei principi etici e valoriali che troppo spesso vengono sacrificati a favore di processi organizzativi, di dubbia efficacia.

Tali processi organizzativi  vengono spesso proposti  alle solite note  società di consulenza che , al momento, sembrerebbero essere le principali beneficiarie degli oggettivi vantaggi (nello scorso bilancio consolidato risultano spesi da Unicredit circa 700 milioni tra consulenze specialistiche e servizi per l’ICT, oltre a 200 milioni di euro in consulenze legali).

Milano, 18 marzo 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS

DIRCREDITO- FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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Comunicato della Segreteria di Coordinamento Fabi di UBIS inerente la “Compliance”

Posted on 23 Febbraio 201524 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
Comunicato della Segreteria di Coordinamento Fabi di UBIS inerente la “Compliance”

RISERVATA AGLI ISCRITTI FABI DI UBIS SCPA

In quest’ultimo periodo è uscita sul portale la richiesta di firmare per presa visione la Compliance with Data Privacy per HV.

Purtroppo buona parte del documento fa riferimento alla normativa tedesca e conseguentemente riporta agli articoli del codice civile tedesco che quasi nessun collega italiano conosce.

L’argomento era già stato affrontato in passato con la funzione delle Relazioni Industriali con la richiesta di mettere sempre a disposizione dei colleghi anche il testo in ITALIANO della normativa estera a cui si fa riferimento nel documento da firmare perché, come recita il documento in oggetto, non ottemperare a tali prescrizioni di legge può avere conseguenze che possono perfino sfociare nel penale.

Come si può chiedere di firmare per presa visione, facendo assumere al collega l’onere della responsabilità, senza nemmeno metterlo in condizione di sapere quali obblighi deve ottemperare e cosa rischia se questo non avviene?

Ad oggi non abbiamo ricevuto risposte nel merito della questione sollevata, ne tantomeno ci risulta che ai colleghi interessati sia stata fornita documentazione aggiuntiva al fine di renderli in grado di poter ottemperare con responsabilità e coscienza ai vincoli normativi tedeschi.

Per scongiurare il rischio che qualche collega firmatario di tali documenti possa in futuro incorrere in qualche sanzione, invitiamo i diretti interessati a non firmare la dichiarazione d’impegno ai sensi dell’art. 5 della legge federale tedesca sulla tutela e riservatezza dei dati (BDSG), la tutela del segreto bancario e aziendale, fintanto che l’azienda, per il tramite dei responsabili o degli HRBP,  non fornisca tutte le informazioni necessarie a fugare i dubbi in materia …

… e fino a quando questa azienda non la smetterà di riversare sui colleghi delle palesi ed evidenti carenze organizzative.

Invitiamo i Lavoratori interessati a segnalare alla RSA del polo ogni eventuale pressione aziendale sul tema.

23 febbraio 2015

Segreteria di Coordinamento FABI di U.B.I.S. S.C.p.A.

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UBIS Torino: Comunicato su IPC

Posted on 13 Febbraio 201513 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
UBIS Torino: Comunicato su IPC

(DIS)MADE in UBIS !!!

Mercoledì 11 febbraio le OO.SS. del polo UBIS di Torino hanno incontrato i lavoratori dell’area Tesoreria, assemblea convocata dalle RR.SS.AA. locali post comunicazione aziendale del 2 febbraio della ripartenza del progetto International Process Consolidation (IPC), che prevede la riorganizzazione di alcune attività ed in particolare la totale dismissione del polo di Tesoreria di Torino.

L’assemblea ha visto la partecipazione della quasi totalità dei colleghi dell’area (oltre 70 i presenti su 83 colleghi complessivamente impiegati nell’area) a testimonianza di quanto sia sentito il problema sul polo.

Quello che è principalmente emerso dalla discussione in assemblea è la “navigazione a vista” che ormai ha preso piede nella nostra azienda … con l’intento (dichiarazioni aziendali di qualche tempo fa) di concentrare sui singoli poli lo stesso tipo di attività in modo tale da rendere gli stessi “specializzati”, si continuano a spostare lavorazioni a destra e a sinistra, in Italia e negli altri paesi dove UBIS è presente, riconvertendo di continuo i lavoratori e – TROPPO SPESSO per non dire SEMPRE – senza nemmeno che abbiano consolidato l’attività precedentemente acquisita. A volte addirittura accade che lavorazioni cedute da poco tempo tornino sul polo dal quale erano partite con evidente spreco di professionalità e risorse economiche.

Ci piacerebbe conoscere le “menti occulte” che partoriscono queste partite di giro di lavoratori per potergli ricordare che dietro ai numeri, che loro spostano senza colpo ferire, ci sono colleghi e colleghe con relativo carico di problemi ed aspirazioni e che, in un momento in cui queste sono già messe a dura prova da una vertenza sul rinnovo del CCNL che tarda a sbloccarsi, certe prese in giro potrebbero essere messe da parte ragionando un po’ di più prima prendere determinate decisioni.

I colleghi di Torino delle Tesorerie contestano principalmente il metodo utilizzato nei loro confronti … il top management ha preso in giro tutti quanti (middle management compreso) facendo sempre credere ai lavoratori dell’area che Torino fosse un polo di eccellenza … adesso l’intento è diventato chiaro a tutti … c’era la necessità di spremere questi colleghi fino all’ultima goccia, per poi, ad avvenuta (o quasi) stabilizzazione dell’attività, dover passare questa ad altri. Mettiamo in evidenza che nel periodo dicembre – settembre 2014 le Aree Professionali dell’area sono state chiamate ad oltre 1400 ore di straordinario … siamo in attesa dei tabulati dei mesi restanti ma sappiamo già a priori che questo numero è destinato ad aumentare vertiginosamente con il fine anno.

Le dichiarazioni aziendali, che leggiamo in risposta a domande dalle Segreterie di Coordinamento immediatamente poste per e-mail stante il blocco delle relazioni industriali, ci “confortano” (eufemismo) sul fatto che tutti questi movimenti non creano esuberi ma, in risposta a queste dichiarazioni, dobbiamo far notare due cose in particolare:

  1. Sul polo di Torino, allo stato attuale, resta un saldo negativo – tra il numero di lavoratori che cedono il lavoro e il numero di lavoratori che acquisiranno nuove lavorazioni – di 21 risorse che potrebbero diventare 25 in seguito alla, presumibile, prossima chiusura della Task Force di 4 persone che opera (da oltre un anno!) sui pignoramenti: lavoro destinato a passare totalmente da Roma in Romania (ennesima delocalizzazione).
  2. Il continuo spostamento di lavoratori da una attività ad un’altra provoca, prima di tutto, una precarietà professionale che non sarà mai colmata dalla formazione, almeno da quella fino ad ora fatta fare ai lavoratori.

Come OO.SS. ribadiamo ancora una volta con forza tutta la nostra contrarietà ad un progetto di cui non si capisce la vera natura e garantiamo ai lavoratori che vigileremo con attenzione sugli sviluppi futuri e sul processo di riallocazione delle risorse con la massima attenzione alle 21 (o 25) risorse a cui ancora non è stata destinata un’attività.

Ricordiamo a TUTTI i colleghi che per tutto il mese di febbraio, nel prosieguo delle agitazioni sulla vertenza del CCNL, è confermato lo SCIOPERO DEGLI STRAORDINARI, il cui calendario dei giorni in cui è possibile rifiutarsi di fornire prestazioni aggiuntive è appeso nelle bacheche sindacali del secondo e terzo piano (area caffè).

RR.SS.AA. UBIS POLO DI TORINO
DIRCREDITO – FABI – FIBA-CISL – UIL.C.A.

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UBIS Roma: Comunicato unitario sul programma IPC

Posted on 12 Febbraio 201513 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
UBIS Roma: Comunicato unitario sul programma IPC

IPC un Programma…MADE IN UBIS ?

Il 10 febbraio u.s. si è svolta l’assemblea dei Lavoratori del polo di Roma coinvolti nel processo di riorganizzazione denominato International Process Consolidation.

L’assemblea numerosa e partecipata da parte dei Lavoratori ha posto in evidenza tutte le criticità di questo programma, che vede il trasferimento di attività tra i Poli e la delocalizzazione di parte di esse.

Molte le osservazioni scaturite nel corso delle riunione, che poniamo all’attenzione del Management di Ubis:

Questi processi di riorganizzazione sono il  frutto  delle riunioni fiume che il Top Management fa e pubblicizza sul portale dal titolo Made in Ubis ? ( processi che  a ns. parere rispondono  più alla logica  del Risiko ed  hanno come unico scopo far quadrare i numeri degli FTE’s e non quello di sviluppare di servizi di qualità per Unicredit SpA).

Se la parola professionalità ha ancora qualche valore nell’azienda UBIS, visto quanto  dichiarato dal dal Sig. Ronco, che in incontri precedenti aveva più volte affermato che l’attività Garnishments era  centrale per il polo di Roma e che la task force in Romania era solo temporanea….bene con il documento dello scorso 2 febbraio inviato dalle Relazioni Industriali abbiamo  compreso il valore di quelle parole…NULLE !!!

Quale esperto in processi di riorganizzazione ha trasferito “solo tre mesi fa “ Lavoratori della CQS ( attività ceduta alla Romania )  ai Pignoramenti per poi trasferirli ora alle Tesorerie ???

Chi progetta queste operazioni non pensa ai Lavoratori come persone, con una loro storia, con un loro passato professionale, ma li assimila a pacchi postali come tessere di un puzzle, con l’obiettivo di una riduzione dei costi…ad ogni costo, anche se questo mette a serio rischio l’attività svolta.

Chi ha fatto questa ennesima pensata ha valutato cosa comporta il trasferimento in Romania di un intero settore di attività, come i pignoramenti, che richiede una conoscenza specifica della materia legale ???

Ha valutato le conseguenze inevitabili dell’aver spezzato un ciclo funzionale lasciando, “ipotizziamo”, a Roma la fase a valle di firma e verifica. ???

A ns. parere, ma non siamo le ben remunerate società di consulenza, vedremo di nuovo aumentare l’arretrato ed il contenzioso.

Per non parlare dell’attività dei Crediti che ormai da tempo veniva gestita in modo efficace ed efficiente da parte dei Lavoratori del Polo, sempre per la logica di far quadrare i numeri , devono cedere la loro attività su Torino che cede le Tesorerie (  ed intanto nel trasferimento ci siamo persi 18 risorse, visto che veniva svolta da 85 persone ed a Roma arriva per 65 ) forse qualche ente UBIS l’ha perso per strada ?

Tanto con la dichiarazione che questi spostamenti non creano esuberi, vediamo che anno dopo anno le attività vengono trasferite , anzi delocalizzate. In un momento, in cui al contrario è necessario investire e creare occupazione nel ns. paese, grazie anche agli strumenti messi a disposizione  dal CCNL, vedi Fondo FOC. La ns. azienda va in controtendenza, creando una precarietà professionale tra i colleghi. Forse questa situazione, i Top Managers non la vivono, tanto tra un meeting e l’altro non hanno di queste preoccupazioni.

Il tutto in spregio di ogni forma di rispetto sulla situazione attuale delle relazioni industriali, che vedono una situazione di blocco degli incontri a causa dell’atteggiamento di totale chiusura dell’ABI nella fase di rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro.

Come prima risposta all’atteggiamento aziendale, ricordiamo a Tutti i Lavoratori che fino a fine mese è attivo lo sciopero dello straordinario, secondo la regolamentazione di settore, e chiediamo a TUTTI i Lavoratori di UBIS di aderire a questa forma di protesta.

Interesseremo le autorità competenti, per le valutazioni del caso nello spostamento di attività ed informazioni rilevanti sul processo dei pignoramenti al di fuori del perimetro nazionale.

Nelle prossime settimane valuteremo insieme ai Lavoratori tutte le iniziative a tutela della loro professionalità.

Roma,12 febbraio 2015

RR.SS.AA. UBIS POLO DI ROMA
DIRCREDITO – FABI -FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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UBIS Roma: Comunicato unitario

Posted on 5 Febbraio 20159 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
UBIS Roma: Comunicato unitario

INVERSIONE AD U…BIS

Inversione ad U: questo il nostro primo pensiero dopo avere ricevuto dalle Relazioni Industriali UBIS le comunicazioni in merito alla riorganizzazione del SEM e iPC 2015.

Già dalle prime scarne informazioni si evince infatti una totale retromarcia rispetto a quanto dichiarato nei mesi scorsi sui gruppi SEM (ex SOC) e Garnishment.

Abbiamo ancora nelle orecchie le iperboli dialettiche con cui l’Azienda, nel corso di incontri ufficiali con le scriventi RR.SS.AA. “garantiva” la centralità di questi due uffici sul polo di Roma. Garanzia brevissima: entrambi gli uffici verranno difatti “destrutturati”.

Le attività del SEM verranno date in gestione ad una società esterna, e questo comporterà la riallocazione di 17 lavoratori. E dal gruppo Garnishment 35 risorse verranno riallocate tra le PL Public Administration – Tesorerie e Centrale Rischi, proprio quando questo ufficio era finalmente e faticosamente riuscito a trovare un equilibrio, grazie al sacrificio dei lavoratori e alle puntuali denunce di queste OO.SS.

Viene da pensare che tanti dilettanti allo sbaraglio mandati a dirigere questi due gruppi fossero funzionali al loro futuro smantellamento.

Uno smantellamento messo in atto, guarda caso, proprio quando la vertenza sul CCNL ha di fatto interrotto le relazioni industriali.

Per questo ci sentiamo non solo di ringraziare tutti i colleghi che il 30 gennaio hanno scioperato e partecipato alla manifestazione, ma anche di ribadire loro, se ce ne fosse bisogno, che hanno fatto la scelta giusta: andiamo tutti insieme diritti per la nostra strada, senza le inversioni e le retromarce che lasciamo volentieri all’Azienda.

Ricordiamo, a tale proposito, che fino a fine febbraio è in vigore lo sciopero dello straordinario (secondo le “franchigie” di legge previste sulle astensioni dal lavoro).

Nei prossimi giorni indiremo le assemblee con i Lavoratori per illustrare il documento aziendale e decidere le iniziative del caso.

4-2-2014

RR.SS.AA. UBIS ROMA

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UBIS Torino: Comunicato sulle Tesorerie

Posted on 3 Febbraio 20153 Febbraio 2015 By Claudio Voghera
UBIS Torino: Comunicato sulle Tesorerie

Tanto tuonò che piovve …

Nella giornata di lunedì 2 febbraio le OO.SS. hanno ricevuto 5 scarni fogli di informativa aziendale (ricordiamo che le relazioni industriali sono sospese a causa della vertenza nazionale sul rinnovo del CCNL) sugli sviluppi nel 2015 del famigerato progetto iPC che, dopo gli impatti del 2014, riprende con forza anche nel nuovo anno.

E’ prevista la chiusura del Polo di Tesorerie di Torino, che attualmente impiega 83 risorse.

Proprio adesso che, grazie al notevole impegno profuso dai colleghi, l’attività lavorativa era in fase di stabilizzazione e prossima ad un ritorno alla normalità.

E’ curioso che proprio il Polo di Torino, che più di ogni altro aveva segnalato le criticità degli interventi informatici incompleti nel 2014, oggi venga privato dell’attività … forse le, neanche tanto velate,  allusioni del management di minaccia di spostamento dell’attività preludevano a quanto oggi vediamo scritto nero su bianco.

Ancora una volta assistiamo ad una dispersione di professionalità e spreco di risorse economiche che sono state utilizzate per formare in maniera adeguata le 83 risorse di Torino.

Al momento è prevista la riallocazione di 62 risorse su 83 così distribuite (da documento aziendale):

–       40 sul Cash Management (ufficio cassa)

–       10 sul Trade Finance

–       05 sui Mortgages (Mutui)

–       07 sul Fondo di Solidarietà (che rientra a Torino dopo poco più di 18 mesi)

Dal conto si evince che rimangono 21 risorse da riallocare e questo al momento è il punto più critico di tutto il progetto.

Non vorremmo che, dopo la dismissione dell’attività di Tesoreria sul polo di Torino, che era considerato un’eccellenza, con queste risorse eccedenti si costruisca una delle varie “task force” pluriennali che tanto vanno di moda per tamponare i problemi causati dalla cecità del management.

Queste Organizzazioni Sindacali non possono che manifestare la propria contrarietà nei confronti dell’ennesimo rimpasto organizzativo non giustificato da un reale risparmio economico, ma con un notevole impatto negativo sulla vita delle colleghe e dei colleghi coinvolti, che dovranno nuovamente reinventarsi una professionalità.

Come sempre queste OO.SS. vigileranno sulla corretta applicazione delle modalità e dei tempi procedurali stabilito dall’Art. 17 del vigente CCNL, che regola le ristrutturazioni e le riorganizzazioni aziendali.

Cogliamo l’occasione per ringraziare i colleghi della massiccia partecipazione allo sciopero del 30 gennaio … anche se come sempre un certo numero di questi ha preferito utilizzare permessi e ferie.

Ricordiamo a TUTTI i colleghi, a maggior ragione a quelli coinvolti nel progetto di cui sopra, che per tutto il mese di febbraio, nel prosieguo delle agitazioni sulla vertenza del CCNL è confermato lo SCIOPERO DEGLI STRAORDINARI.

RR.SS.AA. UBIS POLO DI TORINO

DIRCREDITO  –  FABI  –  FIBA-CISL  –  FISAC-CIGL  –  UIL.C.A.


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UBIS: Comunicato su Made in Ubis Quiz

Posted on 5 Dicembre 20148 Dicembre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato su Made in Ubis Quiz

UN QUIZ CHIAMATO UBIS

Udite udite, ultime novità in casa UBIS !!!

E ’di questi giorni sul portale aziendale il lancio del mega concorso “MADE IN UBIS QUIZ”, ideato probabilmente da superiori e strapagate intelligenze “ esterne”, formatesi a colpi di masters.

I dipendenti, che attendono ansiosi di parterciparvi, dovranno seguire l’indicazione base del portale:

“Vuoi partecipare al quiz made in UBIS? Leggi come fare: cerca il bollino “made in UBIS” e metti alla prova la tua conoscenza della nostra azienda”.

Il regolamento è a dir poco complicato, un autentico rompicapo. Dopo ben OTTO  edizioni  di quiz e controquiz, a livello di “Lascia o Raddoppia” e “ Rischiatutto”, i CINQUE FORTUNATI vincitori

“ avranno in consegna” (!) ….. addirittura un gadget aziendale, al momento neppure specificato.

Ma non è finita qui. Si andrà avanti ad oltranza con  altre serie interminabili di quiz che  designeranno finalmente il vincitore: il bravo bravissimo potrà  godere di una settimana di FORMAZIONE (quale?) a New York e il suo “nominativo sarà reso visibile sui media aziendali di comunicazione interna; sarà inoltre invitato alla cerimonia di premiazione che si terrà a Milano, Italia”.

Proprio come il rag. Fantozzi, ricevuto dalla mega direttrice Contessina Serbelloni Mazzanti Viendalmare e dall’impareggiabile Duca Conte Semenzara.

Proprio come precedenti concorsi di Ubis, vedi “I need an Idea”, che dopo la roboante pubblicità e la proclamazione dei “vincitori” non hanno avuto nessun seguito.

Forse non c’è bisogno di bollini rossi e di quiz,  i lavoratori di UBIS conoscono fin troppo bene la loro azienda……

Non è questa la comunicazione che vogliamo e di cui abbiamo bisogno… FATTI non QUIZ, questo, come direbbe Fantozzi, sembra solo “una boiata pazzesca”!

Milano, 5 dicembre 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CILS – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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UBIS: Comunicato incontro 27 ottobre 2014

Posted on 3 Novembre 20144 Novembre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro 27 ottobre 2014

COMUNICATO DELLE OO.SS.

SULL’INCONTRO DEL 27 OTTOBRE 2014

Il 27  ottobre sono proseguiti gli incontri tra gli Organi di Coordinamento e la Delegazione Aziendale per discutere sui seguenti  argomenti :

FORMAZIONE

All’ incontro ha presenziato la responsabile della struttura Learning & Development di UBIS.

Preventivamente alla discussione di merito sono stati forniti dall’azienda i dati sulla formazione erogata in UBIS Italia per il 2014, che sintetizziamo: nel 2014 sono state erogate 99.253 ore di formazione (comprensive della formazione obbligatoria)   che hanno coinvolto 4689 colleghi. Dall’analisi dei dati è emerso che la formazione finanziata  utilizzata in modo residuale per soli 689 colleghi per 4.135 ore totali. Rispetto al 2013 abbiamo una diminuzione di 15.357 ore di formazione in virtù della riduzione del personale in UBIS Italia.

Le OO.SS. apprezzando quanto emerso dal confronto con i rappresentanti  aziendali delegati all’attività di Formazione in Ubis, hanno ribadito l’importanza e la centralità della stessa, tanto più  in una fase di trasformazioni continue come quella attuale e richiesto la creazione di percorsi di certificazione tecnica.

Abbiamo inoltre rimarcato la centralità dei processi formativi anche in relazione alle  ripetute dichiarazioni di alcuni Top Manager del Gruppo che, “adducendo” alla scusa della poca formazione dei colleghi di Ubis, hanno giustificato l’esigenza di ricorrere in modo significativo all’utilizzo  dei consulenti esterni.

Le OO.SS. inoltre hanno evidenziato le carenze del processo formativo, sia nella fase di analisi del fabbisogno formativo che nella fase d’informazione e confronto con i responsabili per la definizione dei relativi piani.

Molto spesso i colloqui annuali, compreso quello finale per la valutazione, avvengono velocemente e in modo superficiale. Troppo spesso la formazione è tratta in modo marginale e  quasi mai viene messa in diretta correlazione con obiettivi e percorsi professionali, inoltre sovente i colleghi non sono a conoscenza della formazione disponibile a catalogo. C’è quindi anche un problema di “comunicazione”.

L’azienda ha recepito  le argomentazioni esposte, tanto da fissare per il prossimo marzo un nuovo incontro specifico sul tema. Le OO.SS. metteranno in campo iniziative di sensibilizzazione  al fine di rendere la formazione un momento centrale nella vita lavorativa dei colleghi.

SERVICE LINE ICT

In merito alla riorganizzazione della Service Line ICT la responsabile HR BP della SL ci ha aggiornato sulla riorganizzazione dell’Evolution Partner.

Gran parte dei lavoratori collocati all’interno del perimetro in questione hanno una collocazione pressoché definita, ad esclusione di circa 10 Lavoratori  per i quali  ancora  non è stato possibile definirla in quanto\ tenutarie di più competenze (l’azienda sta quindi ancora valutando la migliore collocazione tra le varie possibili).

Ci sono state comunque confermate le indicazioni già fornite nei precedenti incontri, quindi nessuno andrà a svolgere attività di amministrazione: chi è specializzato rimarrà in SL,  mentre i Lavoratori che seguivano i progetti/manutenzione degli applicativi  andranno nelle BL di competenza.

Per quanto riguarda le tempistiche l’azienda ha dichiarato che per metà novembre fornirà l’informativa sulla riorganizzazione con il dettaglio delle assegnazioni nelle varie aree,  considerato che l’avvio operativo è previsto per il 1° dicembre 2014.

PROGETTO IPC (international Process Consolidation)

E’ stata presentata una breve panoramica sullo stato di avanzamento del progetto iPC  nei vari poli che riportiamo schematicamente:

Bologna: sono terminati i colloqui individuali con tutti i Lavoratori interessati dal trasferimento di attività.  I primi 7  sono già stati distaccati in Unicredit Spa per essere impiegati in nuove attività dopo i percorsi di formazione previsti. Le attività sono Back-Office di UCCMB per il controllo della congruità delle parcelle ed anticipo fatture.

I restanti 25 Lavoratori interessati dal procedimento contrattuale di distacco, con decorrenza 1 dicembre, sottoscriveranno una cessione di contratto individuale a favore di UniCredit Spa e verranno indirizzati nell’attività supporto clienti, dove si prevede lo svolgimento di un’attività su turni.

Non verranno ceduti i rapporti dei colleghi INPDAP per non arrecare problemi sul trattamento pensionistico.

Carpi: programmati 7 distaccati a novembre, con cessione di contratto da gennaio 2015 per attività Back-Office Tesoreria di BTI.

Roma: 4 colleghi  provenienti dalla CQS sono stati già inseriti nell’attività dei pignoramenti e stanno espletando l’attività di Training on the Job, mentre 6 colleghi verranno destinati in altre aree, avendone fatta richiesta specifica come da indicazioni delle scriventi OO.SS.

Milano: dei previsti 7 Colleghi provenienti da Unicredit Spa, 3 hanno già avuto il distacco nell’area Real Estate Expanses.

Verona: è iniziato il  di trasferimento delle attività sul polo rumeno in anticipo rispetto alle date preventivate; l’azienda sta valutando la richiesta delle RR.SS.AA. del polo interessato per anticipare il trasferimento dei turni notturni in modo da aver il minor impatto nei weekend e nelle festività.

L’azienda ci ha comunicato che nel 2015 il progetto iPC interesserà anche Austria e Germania con trasferimento di attività in Polonia.

Ribadiamo l’importanza del ruolo delle RR.SS.AA. dei poli impattati dalla riorganizzazione, in quanto dovranno  verificare in modo tempestivo, e direttamente con i colleghi interessati, gli esiti di questo processo.

PROCESSO OBI (Outside Business Interest)

L’azienda ci ha comunicato che nel rispetto delle previsioni del CCNL, attiverà una piattaforma informatica (“Accord”) per la comunicazione e rilevazione degli interessi/incarichi personali legati ad attività professionali e imprenditoriali esterne al rapporto di lavoro.  La materia è normata dall’art. 38 del CCNL, oltre che dalle policy aziendali.

RIORGANIZZAZIONE PL Credits Polo di Torino

E’ previsto il trasferimento delle attività svolte da consulenti esterni sull’applicativo  “fidi e garanzie” sul polo di Torino, con il  coinvolgimento di 10 Lavoratori. Contemporaneamente l’attività svolta attualmente da questi  Lavoratori di Torino del PL Credits verrà trasferita in Romania. Rimarchiamo che, anche se tali riorganizzazioni vanno incontro alla richiesta delle OO.SS. di una forte diminuzione della consulenza esterna, nel contempo permane la ns. insoddisfazione e la preoccupazione per la delocalizzazione di attività ad alto contenuto professionale che fino ad oggi veniva  svolta  in Italia.

L’azienda ha inoltre integrato l’informativa con le riorganizzazioni della BL Ges – PL Group Risk Management per meglio gestire, secondo i razionali presentati, le aree Finanza e Crediti. Mentre per le aree BL Transaction Products e BL Commercial Banking Mature Markets la riorganizzazione riguarda il cambio di riporto all’interno dell’area e la cancellazione di sections vuote.

APPALTI

L’azienda ha comunicato che sta ultimando le proprie attività di verifica e censimento degli appalti e sub-appalti e ritiene di che potrà fornire alle OO.SS. i dati, ad integrazione di quelli forniti in precedenza, per la metà di dicembre. Il ritardo nella comunicazione è dovuto alla difficoltà di reperire informazioni da part dell’area IT, visto l’alto numero di commesse aperte, mentre risulta al momento  più facile la raccolta presso Real Estate e Back Office.

Le scriventi hanno rimarcato la necessità di una chiara informativa nel rispetto delle norme contrattuali e degli accordi firmati.

Come OO.SS. abbiamo posto  all’attenzione della delegazione aziendale le seguenti problematiche, per avere risposte nei prossimi incontri :

–        PERMESSI A RECUPERO: manca ancora la causale per utilizzarli.

–        RIPOSI COMPENSATIVI: il tool a portale non tiene conto dell’accordo di Ubis.

L’azienda risponde che stanno sistemando il tutto, le OO.SS. chiariscono che non saranno accettate forzature.

–        NUOVO SISTEMA RILEVAZIONI RENDICONTAZIONI: richieste informazioni specifiche, anche per evitare distorsioni nell’applicazione  così come rilevate in passato in alcuni uffici

–        RIPRENDIAMO inoltre gli argomenti  posti all’attenzione anche dell’AD nell’ultimo incontro:

  • progetto 90 gg e asili nido, farsi carico di attivarli dove sono stati richiesti
  • situazione degli stabili di Palermo e di Potenza
  • suddivisione dati della assunzioni tra nuovi e conferme ex consulenti
  • dati del bilancio comunicati nell’incontro con l’AD, il totale FTE di Ubis Italia a fine 2013 non coincide con il numero reale.

Milano, 29 ottobre 2014

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