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Categoria: UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

UBIS: Comunicato unitario

Posted on 25 Settembre 20142 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario

CONTINUA LA RIORGANIZZAZIONE,

QUESTA VOLTA TOCCA….ALLA SL ICT !!!

Il 23 settembre si è svolto un’incontro tra le scriventi Segreterie di Coordinamento e la Delegazione Aziendale di UBIS al fine di espletare la prevista procedura contrattuale di confronto inerente alla riorganizzazione della  Services Line ICT, con decorrenza di effetto dal prossimo 1 dicembre.

L’esposizione delle motivazioni che hanno generato la suddetta ristrutturazione sono state rappresentate, lato Aziendale, direttamente dal Responsabile della Service Line in questione che ha evidenziato, come principali cause, la creazione di VTS con la relativa cessione in favore della stessa società di parte delle attività di ICT con il relativo Personale, il trasferimento di attività e di Personale a favore di UniCredit del Group CIO e il sostanziale cambio di mission, per la componente di sviluppo applicativo, dell’Evolution Partner.

Quest’ultimo verrà ristrutturato in tre settori: Project Management, Selezione e Gestione della consulenza esterna, Metodologie e Standard.

L’azienda ha specificato che alcuni lavoratori, al momento dell’incontro non ancora quantificati, usciranno dall’EP per andare a svolgere l’attività di programmazione nelle BL dove attualmente sono impiegati o in altri settori che necessitano di tali specifiche professionalità. Saranno inoltre attentamente valutate, in virtù di tali necessari spostamenti, le diverse domande, pervenute proprio da alcuni colleghi dell’EP, interessati a lavorare nelle BL.

Per quanto riguarda l’area ICT sarà attuata una riorganizzazione complessiva, necessaria per rendere coerente il modello operativo con l’esigenza di una sempre maggiore e proficua sinergia con il partner VT-Services.

Anche l’area del  Fleet Management, sempre secondo quanto dichiarato dall’Azienda, sarà oggetto di una importante riorganizzazione nell’ottica di una piena integrazione nell’area ICT.

Riteniamo che questa Service Line sia particolarmente importante, in quanto le competenze presenti al suo interno sono, per stessa ammissione datoriale, sono particolarmente rilevanti ( es. programmatori ed esperti IT ).

Disperdere questo patrimonio di conoscenze e professionalità, acquisite in anni di lavoro, utilizzandole per svolgere attività amministrative potrebbe significare solo un ulteriore depauperamento di know-how.

Abbiamo inoltre preso atto, in base a quanto comunicato formalmente dall’Azienda nell’ambito del confronto, che la riorganizzazione in questione  non comporterà fenomeni di mobilità territoriale o specifiche necessità di riqualificazione professionale. Nei prossimi incontri verificheremo quindi, con particolare attenzione, gli sviluppi e i tempi di attuazione del nuovo modello organizzativo.

Al termine di questa prima fase dell’incontro abbiamo affrontato il tema dell’ IPC International Process Consolidation, al fine di verificarne lo stato di attuazione sui vari Poli.

E’ bene ricordare che questo processo ha comportato il trasferimento di attività in Romania e Polonia, motivo per il quale tale operazione  non è stata mai condivisa dalle scriventi OO.SS., anche in ragione del particolare momento negativo che come Paese stiamo attraversando, con una disoccupazione giovanile oltre ogni limite e con la dichiarazione di esuberi a livello di Gruppo e d’Azienda.

Abbiamo comunque colto con favore la positiva riqualificazione che ha interessato i colleghi dell’IPC del  Polo di Verona che, dopo anni di proficuo lavoro, sono usciti dall’help desk cards per svolgere una qualificata attività di supporto alla PL.

Sempre per quanto riguarda il Polo di Verona, il responsabile HR BP dell’area CARDS, ha dichiarato che a breve effettuerà un incontro con le RR.SS.AA. locali per le dovute informative come più volte richiesto dalle scriventi Segreterie di Coordinamento.

Un altro argomento trattato con particolare attenzione è stato quello relativo all’ Area Pignoramenti di Roma.

Ricordiamo che in tale area persiste ad operare una task force rumena che, secondo quanto dichiarato formalmente dall’Azienda lo scorso anno, avrebbe dovuto terminare la propria attività a  ottobre 2013, grazie all’inserimento in organico dei colleghi provenienti da CQS (cessione quinto stipendio).

Richiamiamo quindi l’attenzione dell’azienda su questo tema, visto che ormai sono circa due anni ( per la precisione 19 mesi ) che è stata creata la suddetta task force, segno evidente di un problema organizzativo e di una carenza organica nell’area.

Per quanto concerne il Polo di Bologna sono stati individuati i colleghi che saranno assegnati all’area di gestione dell’inbound telefonico per i mutui clienti, mentre i restanti andranno al Virtual Services di Business Transformation sempre di UniCredit.

Invece i colleghi di  Carpi, interessati dal trasferimento, passeranno in UniCredit il prossimo 4 ottobre sempre nelle strutture di Transformation Insourcing.

Abbiamo richiesto che per tutte queste riqualificazioni e cambi di mansione, l’azienda verifichi le professionalità dei colleghi al fine di accogliere eventuali domande di coloro che hanno manifestato volontà di essere assegnati ad altre attività.

Al termine di questa ulteriore fase dell’incontro, l’azienda ci ha illustrato lo stato della sperimentazione dello  SMART WORK, attuata nelle aree di Procurement, Real Estate, Identity & Communications e HR, a cui hanno aderito 214 colleghi su 400 potenziali.

Verranno svolti dei focus group per vedere l’andamento e abbiamo preso un impegno reciproco per un incontro di verifica a fine ottobre.

Riposi Compensativi. Alla luce della realtà attuale in Ubis che vede parecchi colleghi con un arretrato consistente di ore da recuperare, dal confronto con l’Azienda sta emergendo la possibilità di derogare l’accordo di giugno, parzialmente per i soli riposi compensativi eccedenti un determinato monte ore.

L’azienda, viste le nostre ripetute sollecitazioni, ha compreso la situazione che si verrebbe a creare, in termini di disagi e ricadute sulla qualità del servizio, applicando in toto anche per i riposi compensativi le regole dell’accordo di giugno 2014 che prevede la fruizione di tutto l’arretrato entro il 30.12.2015.

Pertanto, si sta condividendo la seguente soluzione:

scaglione 1 800 colleghi con arretrato da 1 giorno a 10 gg.: recupero come da accordo giugno 2014

scaglione 2 218 colleghi con arretrato da 11 gg a 50 gg.: deroga ai termini dell’accordo 28.6 .2014, prorogando di 6 mesi le scadenze (recupero del 50% dei riposi entro il 30.6.2015 e il restante 50% entro il 30.6.2016)

scaglione 3 27 colleghi con oltre 50 gg. da recuperare: i primi 50 giorni dovranno essere recuperati come per lo scaglione 2 (6 mesi di proroga), mentre entro il 30.6.2017 per i recuperi oltre i 50 gg.

Abbiamo inoltre fatto notare anche il problema inerente alla  Banca Ore che al pari dei riposi compensativi richiede di un’adeguata regolamentazione al fine di permetterne l’utilizzo da parte dei colleghi in armonia con le esigenze di servizio delle varie Aree.

Sappiamo che la questione è particolarmente sentita in tutto il Gruppo; anche dalle OO.SS. di UniCredit è stato sollevato il problema. Le scriventi OO.SS porranno questo tema all’attenzione delle Delegazioni trattanti in Capo Gruppo, con l’obiettivo di trovare di trovare una soluzione univoca applicabile a tutto il Gruppo.

In conclusione della giornata di lavoro, abbiamo calendarizzato i prossimi incontri con i seguenti argomenti:

  • Formazione 8 ottobre 2014
  • Incontro annuale (prosecuzione) 16 ottobre 2014 con la presenza dell’Amministratore Delegato di UBIS
  • Organo di coordinamento (per verifica degli argomenti in sospeso) 27 ottobre 2014.

Vi terremo costantemente informati sull’evoluzione dei vari temi e problemi in essere.

Milano, 25 settembre 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO- FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Verbale riunione del 23.09.2014 – fruizione risposi compensativi

Posted on 24 Settembre 20142 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Verbale riunione del 23.09.2014 – fruizione risposi compensativi

Le OO.SS si sono incontrate con la Delegazione Aziendale per effettuare una verifica in merito alla fruizione dei c.d. riposi compensativi arretrati, come disciplinato dall’art. 13 dell’ “Accordo sulle ricadute del Piano Strategico 2018 del Gruppo UniCredit – perimetro Italia” del 28 giugno 2014, a seguito della quale hanno convenuto una specifica tempistica di fruizione in funzione del numero di giorni da recuperare.

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Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato unitario Progetto IPC… e non solo

Posted on 17 Luglio 201417 Luglio 2014 By Claudio Voghera

Progetto  iPC… e non solo

Il 16 luglio si è svolto l’incontro tra le Segreterie di Coordinamento UBIS e la delegazione aziendale sui seguenti temi :

  • Riorganizzazione BL Global Markets
  • Progetto iPC

Sul primo punto gli HRBP della Business Line interessata hanno illustrato i razionali della riorganizzazione, che coinvolge 136 Lavoratori in Italia sui 600 presenti a livello di tutto il perimetro europeo di UBIS, per i quali non sono previsti processi di riqualificazione professionale o di mobilità territoriale.

Come OO.SS. abbiamo chiesto con forza all’azienda la conferma di quanto dichiarato nel precedente incontro, ovvero che questa sia l’ultima grande riorganizzazione in Ubis.

Abbiamo ribadito che, nell’interesse e per la tutela dei Lavoratori e delle Lavoratrici interessati da questi processi, proseguiremo nel nostro ruolo di verifica dei risultati attesi, in termini di efficienza e di efficacia, contenuti nelle dichiarazioni aziendali.

Abbiamo inoltre riproposto il tema della riduzione delle consulenze che, anche in questo settore, risultano essere numerose; la delegazione aziendale ha dichiarato che, tra gli obiettivi, c’è anche quello di ridurne il numero tramite l’internalizzazione di attività in ottemperanza a quanto definito nel protocollo del Piano Industriale di Gruppo … vigileremo con attenzione anche su questa dichiarazione.

Come secondo punto dell’incontro siamo tornati a discutere del progetto iPC, che prevede il trasferimento di attività dai Poli di Verona, Bologna e Roma verso la Polonia e la Romania.

Queste Organizzazioni Sindacali non possono che manifestare la propria contrarietà verso l’obiettivo dichiarato dall’azienda di una riduzione dei costi ottenuta delocalizzando attività nei Paesi CEE a minor costo del lavoro, tanto più in questo difficile momento dove nel Gruppo, per il perimetro Italia (UBIS compresa), sono in corso le trattative per la gestione delle ricadute sugli organici derivanti dal Piano Strategico 2018 che, ricordiamolo, prevedono una uscita di 2400 lavoratori entro il 2018 e altri probabili 2700 a seguire.

La forte presa  di posizione  da parte di  queste OO.SS. nel richiamare l’azienda al rispetto delle previsioni del CCNL,  ha comportato che questo processo di riorganizzazione sia stato seguito nel dettaglio in tutte le sue fasi, tanto da prevedere nell’ultimo mese ben tre incontri sul tema, portando l’azienda a dettagliare e a documentare gli impatti e le ricadute per tutti i Lavoratori coinvolti nei Poli.

Abbiamo altresì richiesto all’azienda che venga riposta la massima attenzione nelle attività di formazione e di riqualificazione dei lavoratori coinvolti, al fine di una corretta gestione delle nuove attività che i colleghi saranno chiamati a svolgere.

Necessari quindi momenti di verifica nel corso dei quali accerteremo che siano state svolte correttamente anche queste attività formative, oltre agli altri risultati attesi quali la sensibile riduzione delle consulenze e il re-insourcing di attività nelle aree interessate.

Chiediamo che venga posta in essere una  chiara e trasparente comunicazione con i Lavoratori e le Lavoratrici che saranno interessati dalla mobilità infragruppo da UBIS verso UniCredit SpA,  riaffermando in questo contesto come elemento fondamentale la multipolarità.

Ribadiamo la necessità di un coinvolgimento delle RR.SS.AA. nei poli interessati dai progetti di riorganizzazione nel processo di comunicazione e sulle tempistiche di attuazione, al fine di meglio supportare i Lavoratori e le Lavoratrici interessati.

Nel mese di settembre avremo un incontro con il CEO di UBIS nel corso del quale verranno discusse le prospettive strategiche di UBIS, anche alla luce del piano industriale di Gruppo. L’occasione ci permetterà di verificare le conseguenze dei Progetti e delle Riorganizzazioni attuate e di avere un quadro generale dell’assetto futuro di Ubis.

Milano, 17 luglio 2014

LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UILCA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato progetto iPC

Posted on 20 Giugno 201422 Giugno 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato progetto iPC

Progetto iPC… e non solo, prosegue il confronto

In quest’incontro siamo entrati nel dettaglio delle attività oggetto del trasferimento.

Polo di Verona PL Cards,  struttura Cards Client Support & Fraud Management, attualmente ha in carico 184 lavoratori, quelli interessati sono 41 nelle seguenti strutture :

  • Corporate Banking Support
  • POS/EuroPOS Support
  • Fraud Prevention & Management

Le attività interessate al trasferimento sono quelle relative all’help desk di primo livello, ossia alle chiamate in ingresso e presidiate h24x7, che l’azienda prevede di spostare in Romania per i primi mesi del 2015. Nel percorso di migrazione man mano che le attività verranno trasferite, i Lavoratori interessati usciranno dal turno.

L’azienda ha motivato il trasferimento con il cambio di piattaforma informatica a CARMAS, e col fatto che in Romania veniva già fornito supporto ai clienti possessori di carte UCIFIN.

Il programma di riqualificazione per i Lavoratori e le Lavoratrici di Verona durerà dai 10 ai 12 mesi, e la maggior parte, circa 30,  saranno inseriti in percorsi IT, in base alla loro professionalità. La maggior parte di loro verrà quindi ricollocata all’interno della stessa PL Cards, mentre 8 Lavoratori verranno inseriti, a partire da Luglio prossimo, nella Test Factory di Verona ad integrare il team già presente, e 4 Lavoratori verranno trasferiti presso Securities sempre su Verona.

Per quanto riguarda il tema Apprendisti presenti in questa PL oggetto di riorganizzazione,  l’azienda ha dichiarato di aver verificato la possibilità di attivare  un nuovo percorso formativo che consenta un passaggio senza soluzione di continuità mantenendo lo status di apprendisti e proseguendo il percorso iniziato tempo per tempo.

Come OO.SS. abbiamo chiesto visione dei programmi formativi di riconversione professionale, che l’azienda attualmente non è in grado di fornirci. Torneremo sul tema nei prossimi incontri, vista l’importanza che ricopre questa fase nei processi di riorganizzazione ed al fine di prevenire i problemi che le scriventi OO.SS. hanno evidenziato in precedenza con processi analoghi.

Polo di Bologna – Carpi le strutture interessate sono Accounts Operations Italy 1-2 (Conti Correnti ) che attualmente hanno in carico 66 Lavoratori, quelli interessati dal progetto sono 40, delle seguenti Sections:

  • Online Current Accounts
  • Recalculation Current Accounts
  • Reprint of Statement
  • Procedural Controls Current Accounts

Nei prossimi giorni l’azienda inizierà una fase di studio delle microattività su tutte le due strutture sopra citate per  determinare quali attività saranno oggetto di trasferimento in Polonia.

L’azienda ha motivato il trasferimento asserendo che, sul Polo di Stettino, vengono già svolte le stesse funzioni di Operations per le altre banche estere del Gruppo.

L’azienda ha confermato che, al termine del processo, le persone individuate per il trasferimento presso le strutture di Gruppo, faranno il passaggio con cessione individuale del contratto. Unica eccezione i Lavoratori con trattamento INPDAP, che verranno distaccati per non creare eventuali problematiche sul loro trattamento di fine rapporto/pensionistico.

Abbiamo richiesto come OO.SS. la massima trasparenza nella gestione di questa fase e la verifica tempo per tempo, considerato che i primi trasferimenti dovrebbero avvenire in Ottobre.

Polo di Roma PL Credits, la struttura interessata è quella Credit Mgmt. Operation Rome 2 che attualmente occupa 14 Lavoratori. Abbiamo ribadito che il trasferimento di queste attività va contro ogni logica industriale, visto che la cessione del quinto è un’attività che viene svolta, in via esclusiva,  nel ns. Paese. I Lavoratori coinvolti, verranno riallocati dopo un percorso formativo sull’attività Garnishments di Roma previsto per il mese di Dicembre.

Le attività di Real Estate di Reggio Emilia che riguardano 4 Lavoratori verranno trasferite ad Ottobre a Milano, questo passaggio, insieme al trasferimento delle attività Conti Correnti presenti sul polo, sancirà la chiusura del polo UBIS di Carpi.

Quindi anche la multipolarità, uno dei capisaldi della creazione di UBIS, ormai non è più una delle priorità aziendali…anzi.

Come OO.SS. abbiamo contestato e ribadito la ns. contrarietà ad un progetto che delocalizza attività per 96 Lavoratori, mentre nel gruppo è in discussione il piano industriale e, a livello nazionale, la presentazione della piattaforma del CCNL.

Presidieremo il processo al fine di tutelare gli interessi dei Lavoratori.

Per quanto riguarda nostre precise richieste di delucidazioni sul futuro di UBIS Italia, l’Azienda ha dichiarato che queste saranno  oggetto di un incontro con il top management che si svolgerà nella prima metà di luglio.

Le RR.SS.AA. dei poli impattati verificheranno localmente lo sviluppo del progetto e saranno coinvolte nelle comunicazioni tempo per tempo, mentre le Segreterie di Coordinamento hanno richiesto un nuovo incontro per il mese di luglio.

L’incontro è proseguito con l’illustrazione di tutte le riorganizzazioni che l’azienda UBIS ha fatto dal 2012, anno della sua nascita fino ad oggi. La linea guida seguita dall’azienda è stata quella di semplificare il modello organizzativo, al fine di ridurre la frammentazione dei processi e di consolidare i centri di competenza.

In sintesi, come puro dato numerico, possiamo riportare che:

–       le strutture organizzative sono diminuite del 25%, con una maggiore incidenza sulle Services Lines (-33%),

–        le strutture di Governance sono diminuite del 21%

–        le Business Lines del 24%.

Certo, se avessimo visto anche una riduzione in doppia cifra anche di consulenze o di remunerazione dei bonus dei top manager, avremmo cominciato a credere nella tanto decantata volontà aziendale di equità e forse lo scenario sarebbe stato….molto differente.

Come OO.SS. abbiamo ribadito che la perdita del ruolo di subholding, uno dei cardini della creazione di UBIS, anche  se dettato dalle necessità  di compliance rispetto alle direttive dei regulators, ha creato, e creerà in futuro, problemi con il continuo trasferimento delle attività di indirizzo in Capogruppo.

In merito al tema appalti, le scriventi OO.SS. hanno preso atto dei dati inviati dall’Azienda e, stanno facendo tutti gli opportuni approfondimenti e verifiche, L’argomento è stato riproposto  al prossimo incontro con il top management.

Insieme a questo tema, vogliamo richiamare l’attenzione dell’azienda sulla gravità delle spese sostenute per le consulenze specialistiche esterne (di cui gli appalti rappresentano solo una quota parte) che per il 2013 hanno portato il Gruppo a spendere circa 700 milioni di euro (di cui 400 milioni specificatamente di consulenze specialistiche per il settore ICT).

L’obiettivo delle scriventi OO.SS. è quello di tutelare gli oltre 4.000 lavoratori di UBIS Italia, garantendo che le loro professionalità vengano correttamente impegnate e valorizzate, anche riducendo drasticamente le costosissime consulenze esterne che, è evidente a tutti i colleghi di UBIS, nessun significativo valore aggiunto stanno apportando al ciclo produttivo della nostra Società.

Informeremo tempestivamente tutte le Lavoratrici/Lavoratori sui futuri sviluppi.

Milano, 19 giugno 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS SpcA
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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UBIS: Comunicato unitario su progetto iPC

Posted on 6 Giugno 20146 Giugno 2014 By Claudio Voghera

UBIS PROGETTO iPC…vacanze rumene

Il 5 giugno le Segreterie di Coordinamento di Ubis hanno incontrato la delegazione aziendale in merito al progetto razionalizzazione denominato iPC.

L’incontro si è svolto dopo che le scriventi OO.SS. avevano richiamato l’Azienda al rispetto delle previsioni del CCNL vigente; infatti la riorganizzazione in questione impatta col piano industriale di Gruppo e, al suo interno è previsto il trasferimento di attività dai poli di Bologna e Verona e Roma verso quelli della Polonia e della Romania.

Le scriventi OO.SS. hanno espresso la loro contrarietà ad un processo di riorganizzazione che vede processi di delocalizzazione di attività in un momento nel quale il Gruppo ( Ubis compresa) ha dichiarato un numero rilevante di esuberi.

La riorganizzazione non crea eccedenze di personale , e entrando nel dettaglio, i poli sono saranno così impattati:

  • Bologna e Carpi trasferimento delle attività conti correnti sul polo di Stettino in Polonia che già svolge attività analoghe per HVB. Le persone coinvolte sono 33 sul polo di Bologna e 7 su Carpi.
  • Verona trasferimento delle attività del Supporto ( help desk ) delle Carte per 41 Lavoratori sul polo rumeno di Bucarest
  • Roma trasferimento dell’attivita di cessione del quinto per 15 Lavoratori sul polo rumeno di Iasi.
  • Reggio Emilia trasferimento dell’attività del Real Estate per 4 Lavoratori al polo di Milano.

I Lavoratori di Roma e Verona coinvolti da questa riorganizzazione, verranno ricollocati all’interno di Ubis, nello specifico:

  • Pignoramenti per Roma, contestualmente abbiamo chiesto la chiusura della task force in Romania che secondo le dichiarazioni aziendali avrebbe dovuto terminare le sue attività lo scorso ottobre.
  • Copertura delle esigenze della PL Cards e Payments per il polo di Verona

I Lavoratori di Bologna, Carpi e Reggio Emilia saranno chiamati a coprire le esigenze della Capogruppo (BTI ) e della rete. I poli di Carpi e Reggio Emilia saranno definitivamente chiusi.

Come OO.SS. abbiamo richiamato l’Azienda al rispetto delle previsioni contrattuali, fermando il processo di riorganizzazione fino al termine della fase di informazione e consultazione; in tale fase verranno analizzate in maniera approfondita le ricadute professionali per i Lavoratori coinvolti. Per questo motivo abbiamo fissato un incontro con l’azienda il prossimo 17 giugno.

Rileviamo con rammarico che alcune attività esclusive del perimetro Italia quale la cessione del quinto, vengono portate in Romania, in contrasto, a ns. parere, con la specializzazione degli Hub a livello globale.

Siamo consci, che in specifiche situazioni come ad esempio per il polo di Verona, alcune parti del Progetto incontrano il favore dei Lavoratori coinvolti; i livelli di stress raggiunti dai colleghi presso il call center cards avevano raggiunto livelli ragguardevoli e l’Azienda è stata spesso sorda ai rilievi fatti dalle RR.SS.AA. del polo.

Cio’ non toglie che, Le Lavoratrici e i Lavoratori di Ubis e le OO.SS. vogliono chiarezza sul futuro del perimetro Italia, con un percorso di sviluppo professionale e di crescita occupazionale. Ribadiamo la nostra contrarietà alle esternalizzazioni ed alle delocalizzazioni.

I costi che l’Azienda continua a sostenere per le consulenze ed il numero elevato degli stessi consulenti esterni presenti nei poli a nostro giudizio è ormai fuori controllo. Questo Tema è stato ribadito anche in questi giorni in sede di Delegazione di Gruppo.

Milano, 6 giugno 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS SpcA
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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UBIS: Comunicato unitario su Smart Work

Posted on 9 Maggio 20149 Maggio 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario su Smart Work

Smart Work inizia la sperimentazione

L’azienda ha illustrato il progetto Smart Work, una nuova modalità di lavoro che partirà il prossimo giugno in via sperimentale sulle seguenti aree: Real Estate, Procurement, Human Resource e Identity & Communication. L’adesione all’iniziativa da parte dei colleghi sarà esclusivamente su base volontaria. Si tratta di una nuova forma di lavoro che si affianca a quella del Telelavoro già presente in azienda. Il Lavoratore per un giorno alla settimana che potrà stabilire direttamente con il suo responsabile, lavorerà  da casa, o presso l’hub aziendale più vicino alla sua residenza, mediante  pc portatile e telefono aziendale forniti dall’azienda. Per questa fase di test è previsto un solo hub aziendale a Cologno.

Le scriventi OO.SS. hanno richiesto il coinvolgimento degli RLS per le verifiche di competenza, prima dell’avvio del progetto e durante la prima fase di sperimentazione. Abbiamo richiesto una modifica al fac-simile di accordo individuale affinché preveda  la volontarietà sia in ingresso che in uscita, che la prestazione lavorativa richiesta sia quella normalmente prevista in azienda senza discriminazioni sui carichi di lavoro e sui risultati, con la piena  applicazione delle previsioni di legge, del CCNL e degli accordi di secondo livello.

Inoltre abbiamo richiesto che ai lavoratori sia riconosciuto il buono pasto, anche per la giornata in cui la prestazione lavorativa non viene effettuata in azienda.

Non possiamo non porre in evidenza la distonia della nostra azienda/gruppo, che da una parte mette in atto iniziative come questa, che condividiamo per tutti gli aspetti legati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla riduzione dei disagi derivanti dal pendolarismo ed il conseguente miglioramento della qualità sia di vita  che di lavoro (anche in termini di produttività), ma che dall’altra continua a fare ricorso alle consulenze esterne nonostante abbia affermato di volerle ridurre. Insomma, mentre si libera spazio nei nostri uffici per i colleghi in telelavoro o che aderiranno allo Smart Work, vediamo crescere il numero dei consulenti negli stabili, che prendono il posto nelle stanze alle scrivanie lasciate libere dai colleghi.

Appalti: l’azienda ci ha inviato la lista degli appalti, come previsto dal CCNL di categoria, questa risulta mancante dei dati inerenti l’Area  ICT.  Siamo in attesa dei dati analitici sugli appalti comprensivi delle consulenze, che ci aspettiamo in calo in linea con le dichiarazioni aziendali.

Tesorerie: l’argomento è stato inserito in agenda dall’azienda il giorno prima dell’incontro. Il responsabile ha illustrato i dati relativi agli organici ed ai volumi ed alle ore di lavoro straordinario. Le OO.SS hanno preso atto dei dati aziendali che nelle prossime settimane verranno verificati nelle assemblee che saranno convocate nei poli interessati.

Riorganizzazione della Sl Procurement: l’azienda ci ha dato comunicazione del modello organizzativo e gerarchico che sarà operativo dal prossimo 1 luglio. L’aggiornamento del modello operativo ed il completamento del passaggio ad ABAS di alcune attività impatta su 5 Lavoratori che hanno già trovato ricollocazione all’interno della stessa Services Line.

Le scriventi Segreterie di Coordinamento, ribadendo la loro ferma e piena contrarietà alle esternalizzazioni, si uniscono alle Rappresentanze Sindacali Aziendali di UCCMB che per il giorno 9 maggio 2014 hanno proclamato una giornata di sciopero, alla quale si affiancheranno manifestazioni a Verona e Roma, contro un progetto aziendale che prevede la cessione della società UCCMB, privo di reali ragioni di natura industriale e che risponde più a logiche interne al top management.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL –  UGL/CREDITO – UIL.CA

Milano, 7 maggio 2014

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato incontro del 27 marzo 2014

Posted on 28 Marzo 20141 Aprile 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro del 27 marzo 2014

UBIS la via della conservazione…
nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma…

E’ con questa dichiarazione, fatta dal rappresentante aziendale, che vogliamo aprire il ns. comunicato che sintetizza l’incontro svolto il 27 marzo tra gli Organi di Coordinamento delle scriventi OO.SS. ed il responsabile delle Relazioni Industriali di UBIS. Certo non vorremmo scoprire che queste trasformazioni, che ristrutturano UBIS per una continua ricerca di efficienza (tutta da provare), non porteranno nessun beneficio ai Lavoratori, ma solo la conservazione del management e delle società di consulenza.

All’Ordine del Giorno dell’incontro vi erano due temi principali, la ristrutturazione della Service Line Security e i Pignoramenti di Roma, oltre a una anticipazione di nuove Micro Riorganizzazioni; nelle “varie ed eventuali” sono state le OO.SS. a far emergere nuove problematiche dell’area Tesorerie Italia.

Service Line Security

Il primo tema della giornata è stato affrontato con il referente dell’Organizzazione e l’HRBP della Services Lines Security.

L’azienda ha comunicato il trasferimento, con cessione individuale di contratto, di 13 Lavoratori da UBIS ad UniCredit S.p.A. distribuiti sui seguenti poli : 8 a Milano, 4 a Bologna e 1 a Roma, senza che questi trasferimenti comportino per i colleghi interessati fenomeni di mobilità territoriale.

Il trasferimento si è reso necessario per rafforzare il presidio in UniCredit S.p.A., in materia di sicurezza delle attività “antifrode” e “sicurezza fisica” (attività trasferite dalla stessa UniCredit S.p.A. in UBIS nel 2012). In UBIS rimarranno le attività connesse allo sviluppo ed implementazioni delle soluzioni tecnologiche, che secondo dichiarazione aziendale, rimangono fondamentali nella gestione del processo.

Il trasferimento di attività e del relativo personale risponde alla direttiva 263 di Banca d’Italia dello scorso luglio 2013, e – dichiarazione aziendale – “in analogia a quanto avvenuto in Germania ed Austria dove il personale che svolgeva analoghe mansione è rimasto in banca”.

Nel corso dell’incontro l’azienda ha dichiarato che nella struttura CSO, è allo studio il progetto Re-Think, che dovrebbe portare ad una rivisitazione globale del modello di Security a livello di gruppo, prevista per il prossimo settembre.

Pignoramenti Roma

L’azienda dichiara che il comparto è sotto osservazione e che l`attività verrà integrata con le risorse del perimetro Italia. Abbiamo chiesto maggior chiarezza sui tempi in cui le task force in Romania e a Torino dovranno terminare le loro attività e abbiamo ribadito che il tema verrà approfondito dalle RR.SS.AA. locali che hanno già richiesto un incontro specifico sul tema e ne abbiamo sollecitato lo svolgimento, anche per discutere delle risultanze dell’assemblea svolta a Roma nell’area interessata.

Micro Riorganizzazioni

L`azienda ci ha anticipato le riorganizzazioni di due strutture: “compattamento in ambito HR, con concentrazione in ambito organizzativo” e “aggiunta di una struttura di staff all’interno di alcune BL (tra cui la Banking Service Management)“.

In attesa di un maggior chiarimento sul tema, abbiamo richiesto dati ufficiali e analitici sulla riduzione della “cinghia manageriale” che avrebbe dovuto essere azione prioritaria e consequenziale alla creazione di UBIS. La riduzione di questi costi doveva essere un obiettivo aziendale, è quindi necessaria una puntuale verifica.

Tesorerie Enti

Abbiamo contestato l’atteggiamento intimidatorio utilizzato dal responsabile della struttura di Tesorerie durante una video conferenza con responsabili e referenti delle Tesorerie, subito dopo l’incontro in cui abbiamo fatto emergere tutte le criticità del settore. Il tono, ma soprattutto le frasi, usate vanno oltremodo contro tutti i principi di trasparenza e eticità, pilastri, sempre evidenziati, del Gruppo UniCredit. Alla luce degli ultimi avvenimenti abbiamo ribadito l’importanza del prossimo incontro previsto per maggio, al quale faremo precedere nuovamente nostri incontri con i colleghi interessati al fine di una puntuale verifica della situazione.

Non possiamo purtroppo che evidenziare un’analogia tra le vicende Tesorerie e Pignoramenti, sia nelle modalità con cui sono stati effettuati i passaggi in produzione delle nuove procedure che sulle modalità gestionali del personale interessato nei processi di riorganizzazione.

Abbiamo richiesto una verifica sui vari metodi adottati nei vari poli per la consuntivazione delle attività ed abbiamo ribadito che questa deve sempre attenersi alle norme vigenti in materia. Invitiamo i Lavoratori a segnalare alle OO.SS. eventuali utilizzi di questo strumento volti più a un illecito controllo del lavoratore anziché alla reportistica del lavoro svolto dall’ufficio/servizio.

Al termine dell’incontro abbiamo richiesto la diffusione del progetto Progetto 90 giorni, anche negli altri poli di UBIS.

Inoltre abbiamo sottolineato come non sia assolutamente giustificabile la non evasione da parte di ES SSC delle pratiche relative agli assegni familiari.

Anche se l’Azienda tende a riportare al centro delle dichiarazioni la loro attenzione alla “legge sulla conservazione della massa”, riteniamo che si stia ormai raggiungendo “la massa critica”… di raggruppamento rimane ben poco, dopo aver perso il ruolo di subholding assistiamo ad un processo di regressione o di trasformazione che ci preoccupa e che non condividiamo.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

Milano, 27 marzo 2014

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato incontri del 27 e 28 febbraio 2014

Posted on 1 Marzo 20149 Marzo 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontri del 27 e 28 febbraio 2014

Tesorerie Enti…la solita storia

Nei giorni 27 e 28 febbraio le Segreterie di Coordinamento delle scriventi OO.SS. hanno incontrato la delegazione aziendale per affrontare i seguenti temi :

TESORERIE ENTI

Abbiamo rappresentato all’azienda tutte le problematiche riferiteci durante le assemblee molto partecipate dai colleghi, che le scriventi OO.SS. hanno convocato nei poli interessati di Palermo, Roma, Torino e Trento.

In videoconferenza con il Responsabile dell’Area Tesorerie abbiamo segnalato le criticità comuni a tutti i Poli, derivate in gran parte (ma non solo) dalla messa in produzione nel 2013 di un nuovo “Portale Back Office Tesorerie” ancora in fase di completamento e collaudo.

Ricordiamo che quest’area ha già subito una forte riorganizzazione con il relativo efficientamento che ha portato ad una riduzione di 130 addetti nel 2013, ed altri ne sono previsti per il 2014.

L’azienda ci ha comunicato che nello scorso anno c’è stato un calo dei volumi di lavoro; secondo Ubis, la situazione è sotto controllo, e si sta avviando verso una stabilizzazione positiva.

Le segnalazioni che riceviamo dai colleghi del settore tesorerie invece non indicano la stessa soddisfazione, e l’abbiamo rappresentato alla delegazione aziendale argomentando puntualmente.

La continua riorganizzazione delle Tesorerie, con conseguente spostamento di attività da un polo ad un altro e a volte anche all’interno dello stesso, è causa di tensioni interne, di confusione organizzativa, di incertezza dei ruoli e delle competenze; tutto questo porta conseguenti ricadute sulla produttività e sulla qualità del lavoro, con accentuato aumento del rischio di errore, e, come se non bastasse, aumentano anche le lamentele da parte degli enti clienti!

Questa situazione è “pesante” per i colleghi che si vedono oltretutto costretti a fare straordinari da mesi, sabati compresi, (quando nell’intero Gruppo gli straordinari sono in via di contenimento), a non fare assenze (permessi e ferie) nel mese di dicembre (quando nell’intero Gruppo il must del momento è l’azzeramento delle ferie/permessi/festività/banca ore).

Il processo di “paperless” accentua le disfunzioni che caratterizzano questa organizzazione, che è basata sulle sinergie di banca-ubis; le filiali tesoriere, così come il BOTE, non hanno ancora raggiunto il livello di efficienza che potrebbe portare alla semplificazione dei processi e all’eliminazione della carta. Le strutture create non sono state adeguatamente formate e motivate, e sembrano lasciate in balia di loro stesse.

Il responsabile ci ha comunicato che stanno provvedendo a una puntuale rilevazione delle attività, per capire la sostenibilità nella distribuzione del lavoro…ma forse questo andava fatto prima, in quella fase chiamata “analisi”, cosi come, a nostro parere, il rilascio della nuova procedura informatica andava pianificata con modalità più responsabili e dopo i dovuti adattamenti alla realtà UniCredit.

Anche nella formazione, in particolare nella forma del training on the job, abbiamo denunciato non è stata fatta in modo adeguato e strutturato (vista anche la tradizione del Gruppo sul tema),si è limitato ad un temporaneo e frammentato affiancamento che non ha portato benefici.

Abbiamo quindi calendarizzato un nuovo incontro da svolgere entro il mese di maggio, per le necessarie verifiche sugli impegni che abbiamo richiesto all’azienda riguardo al miglioramento dell’organizzazione delle lavorazioni, la sostenibilità dei ritmi di lavoro e dei benefici conseguenti in termine di qualità tempi di vita/lavoro. Abbiamo richiesto un intervento presso UniCredit sia per quanto riguarda il mantenimento delle convenzioni di tesoreria sia per quanto riguarda formazione/organizzazione dei colleghi dei BOTE e dei colleghi delle filiali tesoriere.

In merito alla ns. richiesta di chiarimenti sul futuro della società Uni IT (società con sede a Trento di proprietà UBIS al 51% con personale distaccato dal Gruppo) – frutto di ns. perplessità sull’utilizzo di società esterne che potrebbero svolgere le stesse funzioni – l’azienda ha garantito che Uni IT continuerà nel suo lavoro.

TRANSFORMATION OFFICE

L’azienda ha confermato il trasferimento della struttura Market Development in UniCredit S.p.A. secondo le dichiarazioni aziendali “per lavorare a matrice piú allargata sulle possibilità di business al di fuori di UniCredit”, ricordiamo che questa è la struttura che in Ubis è stata artefice degli studi di fattibilità del progetto Newton. La struttura in oggetto, ancora in corso di definizione, avrà il compito di efficientare e centralizzare con visione geograficamente internazionali Ubis…..in poche parole la mente ed il braccio delle future delocalizzazioni ?

VIDEOSORVEGLIANZA

E’ stato ratificato l’accordo quadro che regolamenta la materia; le RR.SS.AA. dei poli interessati sottoscriveranno in sede locale gli accordi nel rispetto delle loro prerogative, previste dalle vigenti norme.

Portiamo all’attenzione dell’azienda la gestione anche degli stabili dei poli medio piccoli, vedi Potenza che è stato lasciato in uno stato di abbandono nel tempo, senza il necessario presidio previsto.

Con l’occasione abbiamo di nuovo posto all’attenzione la preoccupante situazione dei colleghi delle società esternalizzate, con particolar attenzione sulle vicende della società ES SSC, su cui abbiamo chiesto di intervenire, confermando nel contempo la ns. contrarietà alle esternalizzazioni ed ai processi di delocalizzazione.

Milano, 28 febbraio 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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UBIS: Accordo quadro videosorveglianza

Posted on 1 Marzo 20149 Marzo 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Accordo quadro videosorveglianza

Di seguito è possibile scaricare la versione integrale dell’Accordo Quadro in materia di videoregistrazione e videosorveglianza negli stabili UBIS in Italia sottoscritto in data 28 febbraio 2014.

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Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato su incontro del 11 febbraio 2014

Posted on 17 Febbraio 201417 Febbraio 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato su incontro del 11 febbraio 2014

COSA PROGETTANO AI PIANI ALTI

DELLA HOLDING E DI UBIS ?

Il giorno 11 febbraio 2014 le scriventi organizzazioni sindacali hanno incontrato l’Azienda Ubis.

L’incontro si svolge dopo due settimane dall’incontro annuale in cui il TOP Management di UBIS ci ha illustrato i piani “strategici” per il 2014, così come abbiamo riportato nel comunicato dello scorso 30 gennaio.

Nel corso dell’incontro sono stati trattati i seguenti temi:

Aggiornamento sul progetto smart working: è prevista una nuova configurazione degli spazi di lavoro negli stabili UBIS. Per l’azienda questa è un’evoluzione degli open-space. C’è un piano di sviluppo progressivo per il 2014: Milano Lampugnano, Bologna e Torino, e l’estensione a Verona per il 2016. L’azienda ha dichiarato che l’attuazione di questo progetto comporterà per la sola piazza di Milano risparmi per 25 milioni di euro. Verificheremo quanto questa dichiarazione reggerà nel tempo!. Rileviamo, nel merito, che anche l’azienda si è resa conto che la configurazione in open space non ha portato i risultati previsti, anzi ha aumentato la confusione negli spazi e il conseguente disagio lavorativo. All’interno del progetto sono stati presentati i dati di adesione alla giornata del Lavoro Agile dello scorso 6 febbraio che ha visto interessati 38 Lavoratori di UBIS della sede di Milano.

Noi, naturalmente, supportiamo e condividiamo tutte le politiche attive sul tema della conciliazione dei tempi di vita/lavoro, ma non intendiamo abbandonare iniziative già in uso in azienda come il telelavoro.

Accordo videosorveglianza, il tema è in discussione da tempo: è l’accordo quadro, per gli stabili di Milano, Roma e Verona dove Ubis è presente in forma maggioritaria, per concordare delle regole sulla gestione ed eventuale visione dei filmati ripresi dalle telecamere, a fronte di atti che mettono a rischio la sicurezza dei Lavoratori e a tutela dei beni aziendali. La bozza dell’accordo, rimanda alle R.S.A. sul Polo la ratifica e la sottoscrizione di un accordo, previa verifica del posizionamento e funzionamento delle telecamere stesse. La sua sottoscrizione è stata rinviata a prossima data, in attesa delle risposte alle integrazioni richieste dalle OO.SS.

Temi non meno rilevanti, sono stati trattati quasi al termine dell’incontro, e riguardano la riorganizzazione con effetto 1 marzo delle seguenti aree di UBIS:

Riorganizzazione Real Estate, area “Construction & Facility management” (si occupa di manutenzione e progettazione dell’area R.E.): la complessiva riorganizzazione in 3 strutture territoriali e 3 centrali di “governo”, prevede il coinvolgimento di circa 250 Lavoratori che, dichiarazione aziendale, non avranno ricadute in termini di mobilità territoriale, e gli impatti professionali dovuti alla conseguente diminuzione di sections, saranno limitati e gestiti all’interno della stessa area. Su questo tema terremo costantemente monitorate le iniziative aziendali, anche e soprattutto alla luce delle voci passate e delle dichiarazioni recenti del Top Management, sugli sviluppi futuri in questo settore.

Riorganizzazione Commercial Banking CEE, quest’area sarà coinvolta nel progetto CEE2020, che vede tra l’altro l’insourcing delle attività ICT in UBIS dei paesi CEE. Questo è il motivo per cui in quest’area verranno effettuate delle assunzioni (6 sul polo di Milano con vari profili).

Riorganizzazione nella SL Banking Management:

Creazione della Service Line Trasformation Office, all’interno della SL, con l’obiettivo di promuovere e coordinare iniziative di trasformazione sulle linee produttive di UBIS e implementare programmi dedicati al raggiungimento degli obiettivi societari di efficientamento di medio e lungo termine.

Trasferimento di Unit Development Market in Capogruppo: quest’area si occupa di sviluppare, secondo la terminologia aziendale, le opportunità di business nei mercati non captive, in parole più chiare studia le opportunità di Esternalizzazioni.

Queste 2 ultime azioni ci portano a leggere in ottica diversa alcune dichiarazioni aziendali rilasciate dai vertici di Ubis durante l’incontro annuale dello scorso 29 gennaio. Il management aveva fatto intendere che il 2014 sarebbe stato un anno di verifica sulle varie ristrutturazioni e sulle iniziative delle Joint-Venture.

Per noi lo spostare uffici e persone da Ubis a Capogruppo, ha sicuramente un impatto meno negativo rispetto a una esternalizzazione, ma è pur sempre un ridurre, ridimensionare, impoverire una Società che fino a poco tempo fa era definita “fiore all’occhiello”!

Quante altre “indicazioni dei regulator” ci sono ancora, di cui non siamo a conoscenza?

Forse non tutti vediamo le cose allo stesso modo….

Alle OO.SS. non interessano i giochi al buio,

che impattano pesantemente sul futuro dei LAVORATORI!!!

Come OO.SS. abbiamo ribadito, anche in quest’incontro, la ns. forte contrarietà alle esternalizzazioni, riportando per l’ennesima volta all’attenzione lo stato in cui versa l’operazione ES-SSC.

Milano, 14 febbraio 2014

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