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Categoria: UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

UBIS: Comunicato RSA polo di Roma

Posted on 4 Aprile 20135 Aprile 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato RSA polo di Roma

Comunicato delle RRSSAA UBIS Polo di Roma in risposta al comunicato della FISAC/CGIL di Roma

Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato delle Segreterie Nazionali ai lavoratori dell’Invoice Management di Trieste

Posted on 25 Marzo 201325 Marzo 2013 By Claudio Voghera

COMUNICATO AI LAVORATORI
DI INVOICES MANAGEMENT

Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto la lettera dello Studio legale Cirillo sottoscritta da oltre 60 lavoratrici e lavoratori di Trieste coinvolti nel trasferimento del ramo di Azienda “Invoices Management” e prendono atto della diffida in essa contenuta a procedere in un percorso di trattativa.

Nel rispetto di questa volontà, espressa dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori destinatari della procedura, queste Organizzazioni Sindacali si asterranno da qualsiasi confronto con le Controparti.

Roma 22 marzo 2013

Le Segreterie Nazionali
DIRCREDITO FABI FIBA-CISL FISAC-CGIL
SINFUB UGL- CREDITO UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato sciopero straordinari e prestazioni aggiuntive QD

Posted on 22 Marzo 201322 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato sciopero straordinari e prestazioni aggiuntive QD

COMUNICATO AI LAVORATORI

Riprendiamo, da dove avevamo solo temporaneamente interrotto; dopo aver esaurito i termini della sospensione dell’ultima procedura di mobilitazione che la commissione di garanzia ha imposto lo scorso 21 febbraio, ieri abbiamo inviato, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente in argomento, la lettera relativa alla proclamazione dello sciopero delle prestazioni aggiuntive per i QD, degli straordinari per quanto riguarda le aree professionali e alla sospensione di tutte le prestazioni accessorie (reperibilità, interventi programmati/spot etc.).

Nel rispetto delle norme che regolano la materia si allega il calendario delle giornate di astensione proclamate dal 31 MARZO 2013 AL 25 APRILE 2013:

domenica 31 marzo 2013
lunedì 1 aprile 2013
martedì 2 aprile 2013
venerdì 5 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
domenica 7 aprile 2013
martedì 9 aprile 2013
venerdì 12 aprile 2013
sabato 13 aprile 2013
domenica 14 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
giovedì 18 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
domenica 21 aprile 2013
lunedì 22 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
giovedì 25 aprile 2013

Invitiamo tutto il personale di UBIS ad osservare scrupolosamente il proprio orario di lavoro e ad attenersi strettamente alle proprie mansioni.

Diffidiamo l’azienda dal ricorrere ad indebite pressioni su lavoratori e lavoratrici o all’interpretazione spregiudicata e assai discutibile di articoli contrattuali, travisandone “lo spirito condiviso dalle parti”, come purtroppo è accaduto in recenti occasioni.

Milano 21 Marzo 2013

Le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Business Integrated Solutions

DIRCREDITO  FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL CREDITO UILCA/UIL

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato incontro 19/03/2013

Posted on 22 Marzo 201322 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro 19/03/2013

COMUNICATO AI LAVORATORI

Il 19 marzo u.s. le Segreterie di Coordinamento di UBIS, hanno incontrato la delegazione aziendale in merito al piano “O-Ratio” che, secondo le dichiarazioni aziendali, ha lo scopo di riorganizzare le attività operations nel perimetro Italia.

Gli ambiti interessati sono i seguenti:

  • 7 Product Lines: Post Trade Services, Multichannel & Core Banking, Global HR , Credits, Payments, Securities, CFO
  • 2 Countries: Italia, Romania
  • 8 Poli: Roma, Palermo, Perugia, Verona, Trieste, Milano,Torino, Bucarest
  • 2 Service Lines: Operations, Client Support
  • 164 Fte di attività riallocate

La riorganizzazione delle attività sui vari poli inizierà a marzo per terminare, sempre secondo previsioni aziendali, a novembre 2013.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Service Line Operations / PP&M Operations che ci hanno illustrato i razionali del piano che sintetizziamo: accorpare le attività che prima erano sparse in più poli in un’unica località.

Questo secondo l’azienda produrrà dei miglioramenti nella gestione dei processi, e libererà personale nei poli che cedono le attività (circa 28 colleghi in totale più 18 consulenti che verrebbero rilasciati). Queste risorse dovrebbero contribuire  a soddisfare le necessità di turn-over interno (pensionamenti/esodi) ed acquisire nuove attività richieste dalla Banca, in particolare per il Polo di Perugia dove i 16 colleghi, che a fronte della riorganizzazione saranno senza attività, verranno ricollocati all’interno della struttura retail di Unicredit Spa.

Questo modello sarà supportato dalla formazione diretta dei lavoratori mediante training on the job che, secondo quanto dichiara l’azienda, semplificherà i percorsi formativi visto che verranno svolti direttamente nei poli  dove già sono presenti le conoscenze.

Questo piano è nella continuità della gestione delle attività operations che negli anni precedenti ha visto (nella ex società UCBP) una diffusa mobilità delle lavorazioni, accompagnata dall’equilibrata distribuzione delle attività, garantendo nel tempo la multipolarità.

Fino a qui  è quanto ha dichiarato l’azienda.

Come OO.SS. abbiamo richiesto una visione complessiva, perché queste numerose riorganizzazioni, da quelle  che vedono il rientro di attività e Lavoratori in Unicredit SpA, a quelle presentate nel piano oggi discusso, con l’aggiunta delle esternalizzazioni dichiarate, stanno modificando profondamente il quadro presentato lo scorso settembre 2012 nel corso dell’incontro annuale e quanto dichiarato dall’azienda nel momento in cui ha incorporato nell’azienda UBIS tutte le società strumentali del gruppo.

L’azienda anticipando la ns. richiesta ha dichiarato che nel mese di aprile si svolgerà l’incontro annuale, secondo le previsioni del CCNL con il CEO di UBIS.

Abbiamo inoltre richiesto la massima attenzione sulla formazione, cardine fondamentale nei processi di riconversione.

Noi riteniamo che questo progetto sia l’ennesimo esempio di una azienda che sta andando in discontinuità con quanto dichiarato fino a poco tempo fa, vedi anche sulla salvaguardia dei poli con minore personale, (l’esempio è Perugia che come polo UBIS è ormai è ridotto ai minimi termini).

Abbiamo espresso forti perplessità sulla riorganizzazione che vede coinvolto il polo di Palermo, in cui lavoratori impiegati in altri settori (CFO e Core Banking )  verranno in parte spostati nell’area payments, oggetto di analisi nel programma newton per una futura esternalizzazione, aumentando il perimetro dei Lavoratori coinvolti.

L’azienda, a fronte delle nostre repliche, ha dichiarato che il progetto dei Payments contenuto nel programma Newton ha “una caratteristica industriale differente” rispetto all’esternalizzazioni finora dichiarate/realizzate.

E’ vero che il piano è in continuità con quello che negli anni passati (nella ex UCBP), i lavoratori delle attività operations hanno supportato, con abnegazione ed impegno. Ma ora l’azienda, con il programma Newton;che abbiamo ribadito di non condividere, ha portato un clima di incertezza e di precarietà che mettono in cattiva luce ogni riorganizzazione delle attività.

UBIS, lo sappiamo, è considerata un centro di costo e la sua mission è anche quella di razionalizzare per costare meno; ma ricordiamo a questo management che, le società nel tempo, hanno permesso al gruppo di gestire le integrazioni con i relativi risparmi, e supportare l’operatività della banca, tanto da farla dichiarare strategica. Ma ora, le razionalizzazioni vengono scaricate sui Lavoratori. Abbiamo sempre pensato che UBIS abbia una governance ridondante, ma si preferisce tagliare altrove e per i manager c’è sempre il paracadute della Holding.

Anche i tagli alle consulenze, da noi più volte richiesti,  non partono da quello più costose.

Come OO.SS. abbiamo richiesto un incontro  nel mese di giugno per  verificare gli impatti dell’ennesima riorganizzazione e le relative ricadute, inoltre nei prossimi giorni le RR.SS.AA. dei poli interessati dal progetto avranno degli incontri specifici per un confronto dettagliato sulle ricadute nelle singole unità produttive.

Terminata la discussione sul piano di riorganizzazione delle operations, abbiamo richiesto un maggior dettaglio per quanto riguarda la ristrutturazione del settore ICT, che fornisca alle OO.SS. i dati che non ci erano stati forniti nel corso del precedente incontro. L’azienda ci ha confermato che il prossimo 7 aprile avremo un aggiornamento in merito,  anche in ottica del progetto GIBSON.

L’azienda ha dichiarato che non intende prorogare i termini di validità per i CIA di UCBP ed URE, che con l’accordo per l’integrazione delle aziende in UBIS del 17 febbraio 2012 (migliorando le previsioni del 2112 del c.c.),  stabiliva la loro validità fino al 31 dicembre 2012. L’azienda si è dichiarata disponibile a discutere della tematica, all’interno della Commissione tecnica prevista dall’accordo stesso. Le OO.SS. nei prossimi giorni concorderanno come proseguire sul tema.

Milano 21 Marzo 2013

Coordinamenti Aziendali UBIS

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato unitario sulla riorganizzazione della Service Line ICT

Posted on 13 Marzo 201314 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario sulla riorganizzazione della Service Line ICT

Riorganizziamoci

Lo scorso 7 Marzo si è svolto il primo incontro in cui è stata presentata la riorganizzazione, per tutto il perimetro internazionale, della Service Line ICT nell’ambito del confronto con le OOSS ai sensi dell’ex Articolo 17 del vigente CCNL. Gran parte della discussione è stata dedicata a una relazione nella quale. Massimo Messina, responsabile della nuova Service Line, ha spiegato le ragioni che hanno generato l’ennesima nuova struttura.
I razionali della scelta di unificare le due SL s’innescano in un percorso più ampio di riorganizzazione, tenendo conto dell’evoluzione corrente dell’informatica il fulcro di quest’operazione è di integrare tra loro, sotto un’unica responsabilità, la struttura dell’area IT e quella applicativa degli EVOLUTION PARTNER.
Abbiamo replicato alla delegazione aziendale che questa scelta è in discontinuità rispetto alle precedenti che, al contrario, hanno portato lo sviluppo applicativo all’interno delle Business Lines sia per quanto riguarda la manutenzione software che per lo sviluppo di nuove funzionalità.
Non basta dichiarare che la negativa congiuntura economica e la situazione del Gruppo, impongono la ricerca dell’efficienza (ancora !) e la capacità di competere sul mercato, con la necessaria adattabilità rispetto alla situazione. Da parte nostra il contesto appare ben chiaro.
Se l’azienda avesse messo in campo le indicazioni che queste OO.SS. hanno prospettato in più occasioni, sia per la riduzione delle consulenze, sia per pianificare una seria formazione tesa alla riconversione delle competenze dei colleghi, non saremmo nelle attuali condizioni.
La relazione è stata accademica, sicuramente interessante, ma poco produttiva dal punto di vista sindacale, le teorie enunciate che riguardano in generale il mondo informatico sappiamo che si trasformano rapidamente in scelte che i lavoratori e le lavoratrici subiscono.
L’Azienda ha dichiarato che la riorganizzazione non prevede la riduzione di addetti e responsabili.
Il tempo delle teorie è definitivamente finito e le azioni di UBIS sono sempre più vicine a una vendita al dettaglio di attività e risorse, poiché la riorganizzazione è in coerenza con gli studi di fattibilità del programma NEWTON, certo che non vengono ridotti gli effettivi vengono direttamente espulsi !
La durezza delle soluzioni prospettate è chiarissima: esternalizzare per ridurre i costi e se poi le “scommesse” si perdono pazienza, non si potrà dire che questo trasformare “svantaggi in vantaggi” non fosse suffragato da brillanti analisi, affidate a primarie società di consulenza e a manager convinti a prescindere, che propongono futuribili teorie.

Nello specifico abbiamo chiesto come la nuova struttura incida sulla quotidianità lavorativa, se ci sono variazioni di risorse e/o perimetri sui Poli ma abbiamo capito che la lezione era agli sgoccioli, solo il tempo per comunicare che anche il ramo FLEET Management, scampato allo scorporo, sarà razionalizzato e che nella parte IT le consulenze esterne si sono ridotte a circa 100 unità. Al termine dell’incontro abbiamo chiesto lumi sulle voci insistenti di una riorganizzazione del Polo di Perugia, si parla di spostamento di attività in Banca con le relative risorse e di conseguenza un importante ridimensionamento del polo stesso.
Tutto è in evoluzione, pretesto sempre utile per rimandare risposte e approfondimenti.
Torneremo su questi temi nelle prossime settimane, abbiamo richiesto all’azienda di non dare corso alla ristrutturazione prima che la discussione con le OOSS sia esaurita.

Milano 12 Marzo 2013 – Le Segreterie di Coordinamento UBIS

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato stampa FABI sulla procedura Invoice Management

Posted on 9 Marzo 201311 Marzo 2013 By Claudio Voghera

“Abbiamo ribadito con forza a Unicredit tutta la nostra contrarietà alle esternalizzazioni previste dal Programma Newton, a cominciare da quella dell’Invoice management che coinvolge 112 lavoratori e che diventerà operativa da primo aprile. L’assenza di una reale prospettiva economica ha ancor più aumentato tutte le perplessità sulla possibilità di arrivare a un accordo negoziato. Segnaliamo infatti che la precedente esternalizzazione dello Shared Service Center a HP non ha prodotto quell’incremento di clienti e attività inizialmente prospettato dall’azienda, motivo per il quale ad oggi siamo intenzionati a rivisitare l’accordo di cessione a suo tempo siglato con il Gruppo”.

Così Mauro Morelli, Segretario Nazionale FABI, ha commentato l’apertura della procedura per gestire la cessione a Accenture del ramo d’azienda Invoice management di Ubis, il Consorzio informatico del Gruppo Unicredit, che si è aperta oggi a Milano.

La cessione, che diventerà operativa dal primo aprile, rientra nel più ampio Programma Newton, la maxi esternalizzazione dei servizi informatici e di back office del Gruppo Unicredit, che coinvolgerà 2000 lavoratori in tutta Europa di cui circa 800 in Italia.

“Non possiamo tollerare”, ha proseguito Morelli, “di vedere trasferito sui lavoratori il rischio d’impresa con operazioni che presentano prospettive industriali solo ipotetiche e senza che ci siano stati presentati piani di sviluppo credibili”.

“Riteniamo che l’eventuale possibilità di rientro dei lavoratori ceduti in Unicredit, in caso di future tensioni occupazionali, sia l’unica soluzione percorribile per non trasformare il progetto Newton in un serbatoio di precarietà infinita”.

“Come FABI abbiamo dichiarato la disponibilità ad accettare eventuali sacrifici dei lavoratori, ma solo in un’ottica solidaristica e di equità. Mai potremo accettare di vedere spacchettati e ceduti i nostri colleghi”.

Milano 08/03/2013

[fonte: www.fabi.it]

Allegati:

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato unitario

Posted on 4 Marzo 20135 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario

L’ennesimo tentativo aziendale per non disturbare il MANOVRATORE

Giovedì scorso (21 febbraio) le Rappresentanze Sindacali di UBIS sono state convocate per esperire il tentativo di conciliazione, dopo l’avvio della procedura in materia di sciopero contro il Programma NEWTON.

ABI riteneva di non dover procedere con la Conciliazione perché nel frattempo UBIS aveva consegnato alle OOSS (il 20 febbraio alle ore 16,53) la lettera di avvio della procedura di legge per lo scorporo del ramo d’azienda INVOICE MANAGEMENT, 112 lavoratori e lavoratrici divisi tra Trieste e Roma, sostenendo che per tutta la durata della procedura, non è consentito alle parti di mettere in campo iniziative di mobilitazione legate a questo tema.

E’ solo una sospensione temporanea, il prossimo 8 marzo ci sarà il primo incontro della suddetta procedura. L’azienda sappia che anche in quella sede porteremo con forza le ns. argomentazioni che vedono nel progetto NEWTON  l’inizio di una smobilitazione progressiva e  generale di UBIS e foriero di conseguenze drammatiche per i/le lavoratori /trici coinvolti/e.

Non ci convince il piano industriale, visto che non è mai stato presentato dettagliatamente, se non con le solite parole d’ordine dell’innovazione e delle prospettive dei mercati non captive, se l’esempio è ES-SSC  che a circa un anno è ancora all’interno del processo di migrazione delle piattaforme informatiche e che secondo dichiarazioni aziendali ancora non ha clienti, e delle attività trasferite in Polonia, non siamo messi bene….

Non si può fare impresa, scaricando  il rischio solo sui Lavoratori coinvolti in primis e su tutti quelli del Gruppo, perchè queste operazioni, come più volte denunciato dalle scriventi  OO.SS., non diminuiscono i costi, ma li aumentano  peggiorando la qualità dei servizi offerti.

Negli anni questo gruppo dirigente, composto da  managers che provengono da altre realtà, spesso da quelle stesse aziende che partecipano allo smembramento pianificato della nostra, impongono logiche industriali che poco hanno a che fare con la storia, anche questa in via di liquidazione, di Unicredito.  Managers  che hanno depauperato le professionalità interne al gruppo, scegliendo pletoriche società di consulenza che non hanno migliorato la qualità dei servizi forniti, vedi il caso della migrazione Bank Austria ad Eurosig svolta da primaria azienda di consulenza.

Tutto questo ha comportato che il rapporto di fiducia tra Azienda e Lavoratori  è ormai ai minimi storici, le parole come etica e partecipazione assi fondanti del Gruppo, prima ancora di UBIS, sono state travolte dall’ossessiva riduzione dei costi, da un piano di esternalizzazioni che continuiamo a considerare avventato e deleterio.

Dopo quattro ore discussione la commissione di conciliazione si è espressa sospendendo e non annullando la procedura di sciopero. Come detto questa è solo una breve sospensione, nel periodo ci confronteremo sui tavoli sindacali con le parti aziendali nella procedura e  proseguiremo i confronti con i Lavoratori di  Ubis per  una costante e chiara informativa, perchè al termine della  moratoria… da quel momento siamo pronti a riscendere in campo con i Lavoratori !!!

Milano 28 Febbraio 2013

Coordinamenti Aziendali UBIS

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato ai lavoratori

Posted on 19 Febbraio 201320 Febbraio 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato ai lavoratori

Comunicato ai Lavoratori

Giovedì 14 Febbraio le OOSS di UBIS sono state convocate dall’Azienda a seguito della nostra richiesta di ricevere una risposta ufficiale sugli inaccettabili comportamenti e dichiarazioni messi in atto, sui poli di Trieste e di Potenza, da figure manageriali di primissimo piano e inerenti al progetto Newton.

Riunioni in cui si è cercato prima di convincere i lavoratori e le lavoratrici dei benefici di queste operazioni, poi di ipotizzare sicure tutele occupazionali e infine paventando licenziamenti anche all’interno della stessa UBIS.

Michele Ungaro, presente in qualità di Capo del Personale all’incontro di Trieste ha ammesso che, all’interno di una comunicazione di per sé critica e spiacevole nei contenuti, si sono verificati scivoloni e fraintendimenti.

Non era e non è intenzione dell’Azienda sminuire il valore dell’interlocuzione sindacale il Sindacato resta comunque il primo destinatario delle comunicazioni ufficiali, le uniche attendibili.

Nel corso dell’incontro sono state date importanti comunicazioni sugli sviluppi del progetto NEWTON in anticipo sulle determinazioni dei Consigli di Amministrazione aziendale, che si è svolto venerdì scorso e di quello di Gruppo in programma per martedì 19 Febbraio.

E’ notizia di queste ore che il C.di A. di UBIS ha deciso di abbandonare il progetto di scorporo dell’ IT Fleet Management, che riguarda circa 120 risorse distribuite sui poli nazionali, e di cedere solo l’attività del Global Market ICT senza i lavoratori del perimetro italiano che attualmente lo seguono. Riportiamo la comunicazione aziendale:

“ al termine degli studi di fattibilità si è deciso di non procedere con l’operazione riguardante detta area, in quanto non si sono realizzate le condizioni ritenute necessarie per proseguire nel relativo approfondimento.

[…] peraltro rispetto all’originaria prospettazione, lo studio relativo a Global Markets ICT
Infrastructure non prevede più il trasferimento alla Newco del nucleo di
Lavoratori/Lavoratrici operanti nel territorio nazionale
”.

Da sempre le OOSS hanno sostenuto la criticità industriale dell’intero progetto Newton, ritenendo nebulose le “opportunità”, latitanti i “piani di sviluppo”, e funeste le “prospettive future”.

In coerenza con le assemblee unitarie è stata avviata la procedura di conciliazione in materia di sciopero per tutta UBIS.

Provvedimento reso ancor più urgente e tempestivo dall’annuncio, a chiusura dell’incontro, che non solo il progetto di scorporo di IT (Gibson) procede ma che nel prossimo C. di A. del 19 febbraio il Gruppo ratificherà l’avvio della procedura di legge per la cessione del ramo Invoice Management, che lo ricordiamo, riguarda circa 110 lavoratori e lavoratrici sui poli di Roma e Trieste.

Coordinamenti Aziendali UBIS

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato ai lavoratori del Gruppo Unicredit sul “Progetto Newton”

Posted on 21 Gennaio 201322 Gennaio 2013 By Claudio Voghera
Comunicato ai lavoratori del Gruppo Unicredit sul “Progetto Newton”

Comunicato ai Lavoratori del Gruppo UniCredit

Nella giornata del 17 gennaio si è svolto l’incontro tra le Segreterie di Coordinamento UBIS e i Segretari Responsabili di Gruppo Unicredit, in coerenza con la richiesta da parte di colleghi e colleghe, espressa da tutte le assemblee che si sono svolte sul “progetto Newton”, di un coinvolgimento di tutto il personale del Gruppo UNICREDIT.

Nell’incontro è stata ribadita con fermezza l’assoluta contrarietà da parte di tutte le Organizzazioni Sindacali di Gruppo alle esternalizzazioni a partire dal progetto  “Newton” che prevede, nel perimetro Italia, lo scorporo di circa 800 Lavoratori/trici e relative attività, e che ha come unico obiettivo una drastica riduzione del costo del lavoro.

Nonostante la mobilitazione, ampiamente partecipata, che ha portato nell’azienda UBIS a due giornate di sciopero e al blocco di reperibilità, straordinari e prestazioni eccedenti dei QD, la Dirigenza, con un atteggiamento arrogante e irrispettoso delle legittime richieste dei Lavoratori/trici, ha affermato anche recentemente tramite i massimi vertici aziendali che questi progetti continuano a essere perseguiti con pervicacia e determinazione.

Le scriventi OOSS sono consapevoli che questo progetto non debba essere affrontato da una singola azienda ma che vada contrastato con decisione a ogni livello, perché parte di un disegno che investe le Aziende, i Gruppi e l’intero settore.

Le scriventi OOSS esprimono forte preoccupazione per le future ricadute dal punto di vista occupazionale e per il progressivo smantellamento di aziende costruite per garantire eccellenti livelli di servizio e affidabilità e che hanno contribuito in questi anni ad una razionalizzazione dei costi interni.

Alla luce di questi elementi e degli impatti che tale vicenda ha rispetto al CCNL di categoria e che minaccia pesantemente le tutele occupazionali è stato deciso, unitariamente, di coinvolgere le Segreterie Nazionali per concordare, in tempi brevi, iniziative sindacali che coinvolgano l’intero Gruppo UniCredit, a sostegno della vertenza in oggetto.

Milano, 17 gennaio 2013

Le Delegazioni di Gruppo UniCredit e le Segreterie di Coordinamento UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL/CA

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UBIS: Comunicato incontro 10 gennaio 2013

Posted on 14 Gennaio 20137 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro 10 gennaio 2013

POCHE NUOVE…CATTIVE NUOVE…
SINTESI DELL’INCONTRO DEL 10 GENNAIO U.S. IN UBIS

Il giorno 10 gennaio u.s. si è svolto l’incontro a Milano come Segreterie di Coordinamento UBIS con la delegazione aziendale, composta da Beraldi e Pagnotta.

In apertura abbiamo censurato il comportamento tenuto dal D.G. Schiattarella a Trieste e dal Responsabile C.O.L. Payments Benedetti a Potenza, che con le loro dichiarazioni hanno tentato di far recedere i colleghi dallo sciopero e dalla mobilitazione proclamata, dando informazioni frammentarie a Trieste e false a Potenza, in merito al Progetto Newton.

Come peraltro scritto all’azienda, riteniamo questi atti lesivi della dignità dei Lavoratori e del Sindacato, li consideriamo segnali negativi anche nel modello di relazioni industriali. Abbiamo pertanto richiesto una dichiarazione ufficiale che chiarisca i fatti e che dia garanzia che non si ripetano simili iniziative sconsiderate e incontrollate.

Altro aspetto importante è la conferma ottenuta dall’azienda sulla centralità del tavolo sindacale di Ubis per il Progetto Newton.

Con senso di responsabilità abbiamo proseguito l’incontro proprio perché il tema principale era l’Invoice Management all’interno del programma Newton. Occasione questa, anche per avere maggiori dettagli sul progetto industriale, cosa che l’azienda non è stata in grado di illustrare.

Questo a riprova che l’azienda ha come principale obiettivo la riduzione del costo del lavoro.

Per quanto riguarda Invoice Management l’HR BP Pagnotta ha dichiarato che il personale che attualmente si occupa delle gestione delle procedure non sarà oggetto di esternalizzazione, seguirà l’aspetto del passaggio procedure nella new.co. nella fase di transizione e in seguito verrà reimpiegato nella stessa BL sempre in ambito IT. Si tratta di 14 persone tra Roma e Milano.

I Lavoratori interessati dal progetto di esternalizzazione saranno quelli del ramo Operations, nei poli di Trieste e Roma, che occupa ad oggi 119 colleghi. Non sarà oggetto di cessione l’attività legata alla fiscalità e circa 7 persone dell’Invoice Management resteranno in UBIS per svolgere tale attività e fare da interfaccia con la new.co, pertanto il perimetro comprende circa 112 lavoratrici/tori.

Abbiamo richiesto la massima trasparenza nella definizione dei criteri oggettivi che porteranno all’individuazione dei 7.

L’unica ulteriore dichiarazione in merito al Programma Newton nel suo complesso, è stata la riconferma che il 18 dicembre il CdA ha scelto i partner unici: IBM per il progetto Gibson (Infrastrutture IT) ed Accenture per Invoice Management.

Tali dichiarazioni sono state ritenute da noi assolutamente insufficienti, visto anche il tempo passato dall’inizio degli “studi di fattibilità”. E’ quindi improcrastinabile avere al più presto dati più precisi e puntuali sui perimetri del Progetto Newton in Italia e particolari sul business plan.

L’azienda si è impegnata a fornirci tutti gli aggiornamenti che verranno via via definiti tra le parti.

Altro tema all’ordine del giorno sono stati gli inquadramenti relativi alle ex aziende Ucbp e Ure.

L’accordo di incorporazione in Ubis prevede una proroga della normativa inquadramentale fino al 31.12.2012, con contestuale ricerca di armonizzazione. Non essendosi insediata la commissione inquadramenti e non avendo potuto quindi raggiungere un accordo, abbiamo chiesto una proroga delle normative sugli inquadramenti presenti nei vecchi Cia fino al 30.06.2013.

Inoltre abbiamo richiesto uno specifico incontro sul Global Job Model anche alla luce delle lettere consegnate ai colleghi nei giorni scorsi.

In merito al problema sollevato nell’ufficio Pignoramenti, segnalato dalle RSA del Polo di Roma, viene seguito con attenzione anche dalle scriventi Segreterie di Coordinamento per le “pericolose” derive che la vicenda potrebbe prendere, volendo l’azienda coinvolgere lavoratori Rumeni come aiuto per lo smaltimento dell’arretrato. Abbiamo rimarcato che non accetteremo spostamenti di lavorazioni in Romania, ma non riteniamo opportuno nemmeno utilizzare personale in trasferta andando incontro ad alti costi. Abbiamo richiamato l’azienda rispetto alla coerenza e all’opportunità di tali operazioni in un momento nel quale, per far fronte agli esuberi, si chiedono pesanti sacrifici ai lavoratori e in presenza di necessità di risorse su una “piazza calda” si de
localizzano le task force. La delegazione aziendale incontrerà il 15 gennaio p.v. a Roma le RSA locali per tutti gli aggiornamenti. L’azienda ha inoltre confermato che non intende delocalizzare ulteriori lavorazioni all’estero.

Altri punti che abbiamo portato all’attenzione riguardano alcune problematiche sorte sul polo di Verona, ovvero la situazione del Call Center per quanto riguarda la regolamentazione della reperibilità, la norma transitoria 2 dell’art. 3 accordo 14.12.2011 e la verifica sulla corretta applicazione dell’aliquota del 3% per il Fondo Pensione per i colleghi ex Quercia. Situazioni più volte segnalate insieme alle RSA del polo. L’azienda ha dichiarato che verificherà la corretta applicazione delle norme e discuterà del problema reperibilità anche con le RSA locali.

La ns. contrarietà e quella delle Lavoratrici e dei Lavoratori di UBIS al programma Newton è stata da noi dimostrata in modo tangibile ( non bastano solo i volantini ), tramite gli scioperi e i presidi, anche sotto le finestre ovattate dei CDA di UniCredit, con le manifestazioni, con l’interessamento delle fondazioni, delle istituzioni, con gli articoli dei giornali. Nei prossimi giorni le scriventi Segreterie di Coordinamento definiranno, dopo aver svolto nelle prossime settimane le assemblee con i Lavoratori, le azioni da mettere in campo a livello nazionale.

Vogliamo ringraziare le Lavoratrice ed i Lavoratori che, anche nell’ultima tornata, hanno attivamente partecipato alla protesta del NO NEWTON MONTH. Hanno dimostrato con il sacrificio economico, sempre più difficile in questi momenti, e con la loro presenza ai presidi, la loro contrarietà al progetto e la loro dignità di Lavoratori che per anni hanno sempre evidenziato l’attaccamento ad Unicredit e la professionalità.

L’adesione è stata buona, in alcuni poli anche ottima, nonostante il periodo e il sacrificio economico. Queste OO.SS. ritengono che solo rappresentando al tavolo le istanze dei Lavoratori, e solo con il confronto serrato con l’azienda sui problemi reali ( visto che ce ne sono molti) si tutelano gli interessi e le prerogative dei Lavoratori. Tutte le strutture sindacali, a partire dalle RSA dei singoli poli, non si sono mai sottratte a questo impegno.

Milano, 14 gennaio 2013

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL/CA

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