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RETE AL COLLASSO: POSSIBILE CHE INTERESSI SOLO A NOI ?

Posted on 29 Luglio 2020 By

RETE AL COLLASSO:
POSSIBILE CHE INTERESSI SOLO A NOI ?

In data odierna si è svolto un incontro durante il quale l’Azienda ci ha illustrato un primo quadro relativo alla nuova occupazione.

Le uscite da Piano Esodi sono state: 367 FTEs al 1° giugno; circa 500 FTEs al 1° agosto e un numero da definire al 1° ottobre, ma nell’incontro del 8 luglio u.s. il dato fornito era di circa 940 FTEs.

L’azienda sta inviando in questi giorni le e-mail ai dipendenti aventi data di cessazione 1° ottobre 2020.

Analoghe comunicazioni verranno inviate nei prossimi giorni anche ai colleghi cessandi per pensionamento diretto nei mesi di novembre e dicembre.

A settembre verrà inviata comunicazione ai dipendenti con data di cessazione successiva per avvisare che le loro domande sono accettate (fino a febbraio ‘28). Alle persone con finestra di uscita marzo-aprile ‘28 verrà infine comunicato che la loro domanda verrà presa in considerazione per evenienze future.

A fronte di queste cessazioni ricordiamo che sono previste dall’accordo 2.4.2020 assunzioni di nuovo personale in rapporto di 1 ogni 2 uscite.

L’Azienda ha dichiarato che nel 2020 i nuovi ingressi saranno circa 800 e non esclude che una parte di questi possano avvenire a gennaio-febbraio 2021.

E dove andranno questi nuovi ingressi?

Il 40% in CBKI (rete-business) – il 5% in CIB – il 40% nella COO area – il 15% in funzioni di governosupporto.

I cosiddetti stagionali saranno circa 90 a fine luglio, per aumentare a 130 a fine agosto e concludere con 35 ulteriori ingressi a settembre (totale 165 assunzioni).

Abbiamo più volte denunciato la situazione al collasso della rete commerciale, aggravata dalle uscite per gli esodi, dalle ferie e dallo spostamento di risorse alle Task Forces. Situazione certamente non nuova, quella della rete, denunciata innumerevoli volte e che ha portato ad una vertenza nazionale nel dicembre del 2018.

Ma questo sembra non interessare al nostro management, a quanto pare è una questione che sta a cuore unicamente ai Lavoratori ed al Sindacato, e i dati sopra esposti lo dimostrano con chiarezza!!!

Della rete hanno aderito agli esodi circa il 60% del totale potenziale, ma solo il 40% delle nuove assunzioni andranno a rinforzarla.

Le entrate saranno inoltre successive alle uscite, le quali si ripercuoteranno pesantemente su molte filiali; vanificando di fatto la possibilità di formazione per affiancamento dei nuovi colleghi. Come apprenderanno pertanto le competenze di color che lasciano? Da un corso online? L’accordo 2.4.2020 prevede assunzioni preventive alle uscite o almeno contemporanee, di tutto questo non c’è, al momento, traccia.

Siamo ben consapevoli come la pandemia Covid non abbia certamente agevolato il lavoro di selezione dei nuovi assunti e come in questi ultimi mesi le urgenze e le priorità si siano susseguite ed accavallate; tuttavia non riusciamo a comprendere il passo con il quale si intende procedere alle assunzioni previste da un accordo firmato.

Così assolutamente non va!

I casi di Direttori che consegnano le chiavi e lasciano l’incarico, oltre ai colleghi sull’orlo di una crisi di nervi e fortemente colpiti dallo stress da lavoro correlato, legato anche alla recrudescenza delle pressioni commerciali, lasciano presagire un’estate bollente e oltre il limite di sopportazione.

Anche noi non sopporteremo oltre.

Milano, 28-07-2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Uni-Inform n. 7 – Luglio 2020 – Fare la cosa giusta!

Posted on 28 Luglio 202028 Luglio 2020 By
Uni-Inform n. 7 – Luglio 2020 – Fare la cosa giusta!

Fate la cosa giusta! – Numeri, speciale ”click” all’esodo – Digitalizzazione, una parola di cui a volte si perde il significato ed il valore – Voglio trovare un senso… – Covid-19 e banche – Decreto rilancio – Covid-19 e genitorialità nel gruppo Unicredit – Uni.C.A. – L’angolo dell’esodato

Evidenza, Pubblicazioni, UniInform

Estensione banca del tempo

Posted on 27 Luglio 2020 By

Due giorni di permesso retribuito per i genitori con figli fino a 14 anni

ESTENSIONE DELL’UTILIZZO DELLA BANCA DEL TEMPO, IN VIA ECCEZIONALE, IN CONNESSIONE ALLE PROBLEMATICHE COVID

Nel Gruppo UniCredit è stata istituita, nel 2018, in via sperimentale la “Banca del Tempo”, finalizzata alla costituzione di un monte-ore annuale di permessi retribuiti di natura solidale (in aggiunta agli ordinari permessi e congedi individualmente spettanti) a favore dei dipendenti aventi necessità di un’ulteriore dotazione di permessi per far fronte a gravi ed accertate situazioni personali e/o familiari, avendo esaurito le proprie dotazioni personali a qualsiasi titolo spettanti (compreso il completo smaltimento di eventuali ferie arretrate e/o di competenza dell’anno e/o di residui di “banca delle ore”/altri permessi contrattuali retribuiti, nonché il ricorso alle dotazioni di cui alla legge 104/92 e permessi DSA); Le dotazioni presenti nella “Banca del Tempo Solidale” sono riservate ai Lavoratori/Lavoratrici:

• beneficiari di permessi L.104/1992 (per sé, i figli, il coniuge, genitori ed altri familiari); • titolari di L. 104 anche senza diritto a permessi;

• titolari dei requisiti ex L. 170/2010 per assistenza a figli affetti da DSA (3 gg scuola elementare; 1 gg scuola media).

Il giorno 23 luglio 2020 è stato siglato un accordo con il quale, in considerazione delle conseguenze della crisi sanitaria Covid 19, si prevede l’estensione dell’utilizzo della banca del tempo per supportare i colleghi anche in questa fase di incertezza legata al progressivo ritorno alla normalità, in particolare per far fronte a possibili difficoltà nell’erogazione dei servizi scolastici.

In relazione alla situazione eccezionale tuttora riscontrabile conseguente alla crisi sanitaria connessa al Covid, abbiamo concordato con l’azienda la possibilità di fruizione – nel corso del trimestre agosto/ottobre 2020 – di permessi retribuiti sino a un massimo di due giorni, in aggiunta alle dotazioni sopra previste, da parte dei genitori con figli di età da 0 a 14 anni (in alternativa o il padre o la madre), che abbiano:

• esaurito le proprie dotazioni personali a qualsiasi titolo spettanti, compreso il completo smaltimento di eventuali ferie arretrate e fruizione/programmazione delle ferie di competenza dell’anno come pure di residui di “banca delle ore”/altri permessi contrattuali retribuiti entro le relative scadenze, nonché il ricorso alle dotazioni di cui alla legge 104/92 e permessi DSA;

• fruito precedentemente dei permessi previsti dall’art. 24 del D.L. n. 18/2020 così come modificato dall’art. 73 del D.L. n. 34/2020 e relativa legge di conversione, se con figli minori disabili ai sensi dell’art. 3, comma 3 della L. n. 104/1992.

La fruizione di tali permessi potrà avvenire a giornate intere o ad ore, con un preavviso di 5 giorni lavorativi rispetto alla fruizione compatibilmente con le esigenze di servizio. L’azienda sta predisponendo il nuovo codice assenza che dovrebbe trovarsi in people focus>assenze>welfare work life balance.

Milano, 24 luglio 2020

Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredit

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

MISURE PER LA PROMOZIONE DELLA CONCILIAZIONE TRA VITA PROFESSIONALE E VITA PRIVATA

Nel Gruppo UniCredit sono altresì utilizzabili – oltre ai “welfare day – una serie di flessibilità definite nel tempo in base anche al lavoro effettuato in sede di Commissione bilaterale Welfare.

In particolare ricordiamo:

Permessi non retribuiti per malattia figli. Per assistere i figli ammalati, anche adottivi e bambini affidati, di età compresa tra i 3 e gli 8 anni è previsto, un ulteriore periodo di permesso non retribuito di 10 giorni all’anno, aggiuntivo ai 5 giorni di permesso previsti per legge. Esso è utilizzabile anche in modo frazionato. Il periodo di 10 giorni nel caso di più figli viene incrementato a 15 giorni. Inoltre, nell’ipotesi di coniugi entrambi dipendenti, il periodo di permesso rimane unico per nucleo familiare. A decorrere dal 1° luglio 2018 per l’assistenza di figli oltre l’ottavo anno e sino al compimento del dodicesimo anno di età, il genitore — fermo l’obbligo di fruizione delle proprie dotazioni personali di ferie, ex festività e permessi spettanti anno per anno — potrà richiedere la fruizione di permessi non retribuiti per malattia figli, comprovata da certificazione medica del Servizio Sanitario Nazionale, nella misura massima complessiva di 10 giorni (unica per nucleo familiare).

Permessi non retribuiti per l’inserimento dei figli all’asilo nido e/o alla scuola materna. Per assistere i figli nell’inserimento all’asilo nido e/o alla scuola materna viene riconosciuto un periodo di permesso non retribuito di 10 giorni per figlio, utilizzabile anche in modo frazionato e dietro presentazione del certificato di iscrizione del bambino all’asilo nido e/o alla scuola materna. Il permesso non è calcolato su base annua, bensì è da intendersi come unico e riferito al complessivo iter prescolastico (asilo nido e scuola materna) di ogni figlio.

Anticipo della banca delle ore. Il meccanismo della banca delle ore viene reso disponibile anche tramite una riduzione della prestazione giornaliera prima che si verifichi un prolungamento della stessa, con una disponibilità massima “a credito” di 20 ore.

Flessibilità nella fruizione dei permessi giornalieri per accudire un figlio nel 1° anno di vita con riconoscimento di permesso aggiuntivo. A favore della Lavoratrice madre/Lavoratore padre full time che fruisca dei permessi giornalieri per accudire un figlio nel 1° anno di vita (due permessi di un ora ciascuno per giornata di lavoro), nel caso in cui la fruizione venga effettuata in via cumulata nel corso dell’orario pomeridiano, è consentito – in alternativa al rientro dopo l’intervallo per effettuare la residua prestazione – di effettuare la prestazione sino all’intervallo mattutino (con riconoscimento, in quest’ultimo caso, del buono pasto del personale part time).

Periodo sabbatico. Le Parti convengono di promuovere l’accesso al “periodo sabbatico” quale possibilità – a richiesta del Lavoratore/Lavoratrice e compatibilmente con le esigenze organizzative e produttive aziendali – di interrompere il proprio percorso lavorativo e di assentarsi dall’azienda per un periodo non retribuito e variabile di tempo, allo scopo di aggiornare il proprio bagaglio di conoscenze, dedicarsi ad una particolare attività o esaudire un desiderio personale. A decorrere dal 1° luglio 2018 è inserita la possibilità di usufruire – una sola volta nell’arco della vita lavorativa e all’interno della durata massima – di un periodo sabbatico non retribuito di durata fino a 4 mesi la cui richiesta sarà unicamente subordinata ad un preavviso di 6 mesi e non necessiterà di essere supportata da specifica motivazione/autorizzazione.

Permessi per ex festività. Possibilità di fruire dei permessi giornalieri retribuiti per ex festività riconosciuti annualmente anche su base oraria

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Cronache di un disastro annunciato

Posted on 23 Luglio 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENT UNICREDIT S.p.A.

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Cronache di un disastro annunciato

Dal sito istituzionale di Unicredit:

“Firma Mia è l’innovativo servizio, pensato da UniCredit, che consente di visualizzare e firmare i documenti relativi a contratti ed operazioni o disposizioni in modalità elettronica utilizzando il sistema SignPad, con tanti vantaggi:

  • Facilità nell’archiviazione: i documenti sottoscritti con Firma Mia sono sempre a disposizione nella sezione Documenti Online e vengono trasmessi anche tramite email.
  • Maggiore sicurezza: in relazione ai rischi di furto di identità e contraffazione della firma.
  • Rispetto per l’ambiente: si evita la stampa dei documenti da archiviare.”

Cosi è presentata Firma Mia. Strumento lanciato nel lontano 2015 che mai ha raggiunto i risultati sopra descritti.

Come Sindacato ne abbiamo più volte denunciato la carenza, l’inadeguatezza, a tutti i livelli di confronto, centrale, territoriale e anche in sede di Commissione Organizzazione del Lavoro.

Quanto non ci piace essere facili profeti di disastri annunciati che non solo nel tempo hanno reso più arduo il lavoro di Colleghe e Colleghi, costringendoli alla ristampa cartacea con conseguente CDD, in luogo di “evitare la stampa dei documenti da archiviare”, ma che ora riverberano le proprie pericolose inefficienze a distanza di anni.

Ora che finalmente Firma Mia viene messa in cantina a prendere la polvere (e chissà quanto sarò costata) ecco che emergono i danni che nel tempo il malfunzionamento ha prodotto: parte in questi giorni una campagna “AUDIT FIRMA MIA – Iniziativa Recupero Contratti mancanti. “attività che si rende necessaria a causa di un’anomalia procedurale che potrebbe aver determinato la mancata produzione della documentazione in relazione ai rapporti aperti nel periodo 2015 – 2018”.

E si parla di ogni forma di contratto perché su moltissime tipologie di operazioni “Firma mia” ha “toppato”: e ora le “toppe” tocca metterle a chi lavora in filiale, dove mediamente insiste un numero di contratti da recuperare che varia da 40 (filiali piccole”) a 200 per le più grandi.

Ma si sa… si tratta di una attività semplice questa di sistemazione… per svolgerla basta seguire le istruzioni contenute in 47 (!) slide. Poiché ogni fattispecie ha le proprie complessità e caratteristiche.

Insomma un’attività di tutto riposo, da svolgere a tempo perso… nei lunghi momenti di stasi lavorativa, quando pensiamo alla spesa da fare stasera o al programma per le vacanze estive.

Al di là dei toni sarcastici la cruda realtà è che questa attività di Audit impatta in modo significativo sulla situazione organizzativa e di carichi di lavoro delle nostre Filiali, sappiamo quanto disastrata.

Chissà se questa Azienda è in grado di imparare dalla esperienza passata e si rammarica di non aver dato ascolto a quanto nel tempo abbiamo denunciato e documentato. Probabilmente le criticità che si sono realizzate e che impatteranno anche dal punto di vista finanziario e legale sulla stessa Azienda si sarebbero potute evitare: mentre ora tocca a Lavoratori e Lavoratrici rimettere insieme i cocci.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT S.p.A.

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

23 luglio 2020

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Unicredit Services: Il trailer del film che nessuno ha ancora visto, ma che a noi NON piace !!!

Posted on 22 Luglio 2020 By

Unicredit Services: Il trailer del film che nessuno ha ancora visto, ma che a noi NON piace !!!

Alla fine di giugno si è svolto, richiesto dalle OO.SS., l’incontro annuale con l’AD Tonella, come da previsione del CCNL, sulle linee strategiche di UC Services, all’interno del piano industriale T23.

La presentazione del nostro A.D. raccontata in italiano con il supporto di slides ancora (purtroppo) in Inglese, ha evidenziato ulteriormente, il ruolo svolto da UC Services nella gestione dell’emergenza Covid-19,  e l’importanza strategica della nostra azienda, che, con professionalità, capacità e responsabilità di tutte/i ha consentito la continuità operativa di tutto il gruppo.

Nell’ambito del piano T23 le linee strategiche per UC Services saranno le seguenti:

1)       gestione dell’obsolescenza del software

2)   implementazione di una ampia infrastruttura dedicata alla gestione dei dati per permettere ai sistemi di analisi, di previsione, di comunicazione alla istituzioni di controllo e regolamentazione di ricevere le informazioni necessarie e di consolidare le nostra corrispondenza alle normative  e sviluppare la Business Intelligence.

3)      Portare il 45 % dei nostri dati su Cloud pubblico e Privato grazie alla Partnership con Microsoft Azure e Google.

L’AD ha dichiarato che sono previste delle assunzioni, che allo stato attuale non sono state quantificate,  in ottica di una internalizzazione di attività e per presidiare le nuove aree strategiche, supportate anche da percorsi di formazione strutturati.Tra gli obiettivi dichiarati c’è anche quello di una semplificazione  dei processi di controllo (Governance), una maggiore trasparenza sui costi e un miglioramento del supporto all’utente sia interno che esterno.

Le OO.SS. hanno ribadito che sono ormai troppi anni, che a fronte di belle intenzioni dichiarate, corrisponde un’altra realtà: una costante e generalizzata carenza di personale che genera fenomeni di ricorso alla consulenza esterna chiamata a gestire le attività correnti ( non ultima l’intera gestione dell’help desk di primo livello del DICT, sistemi distribuiti hardware e software, localizzato  in Ungheria ed in gestione a TATA). Sono ormai parecchi anni che sentiamo ripetere che vi sarà una diminuzione delle consulenze, senza aver mai potuto verificare tali affermazioni poiché non ci viene fornito alcun dato, a supporto, misurabile e le comunicazioni sugli appalti risultano  spesso non corrette e intempestive. I consulenti, a volte, vengono pianificati come FTE’S esterne, in violazione anche delle norme in tema di area contrattuale.

Inoltre persiste il tema degli orari di lavoro fuori controllo provocando situazioni di stress elevato, senza rispetto per il diritto alla disconnessione e di conseguenza, al rispetto della vita privata dei colleghi, a cui si aggiungono le uscite previste dal piano industriale; pertanto abbiamo ribadito all’AD che le assunzioni dovranno riguardare sia le attuali carenze che quelle derivanti dal piano.

Durante l’incontro  con l’AD e successivamente con il CIO WEU abbiamo rappresentato come il valore di quest’azienda sia distribuito in tutti i suoi poli, come ampiamente dimostrato durante il periodo del lockdown, e che una forte centralizzazione su di un unico polo, sia in contraddizione con la continua delocalizzazione di attività. Abbiamo riproposto all’AD il tema di UC Services come Legal Entity autonoma, poiché non ne comprendiamo le motivazioni,  visto che gli slogan aziendali ed anche i Top Manager di questo gruppo,non parlano di divisione all’interno del Gruppo bensì  di entità unica.

Nelle giornate seguenti, sempre su nostra richiesta, abbiamo incontrato i manager dell’area Sicurezza e Procurement.  Per l’area sicurezza, abbiamo chiesto chiarimenti sulla riorganizzazione dell’area che vede la creazione di un polo SOC Milano. Il Responsabile della Security, ha dichiarato che quest’area è la prima difesa rispetto agli attacchi provenienti dall’esterno, e che si sta  lavorando e investendo molto, anche sul polo di Roma che rimane un’eccellenza e sul nuovo polo di Milano che lavora in continuità operativa come richiesto dalle normative. Questo argomento necessita di approfondimento rinviato a settembre,  visto che il manager ha appeno assunto la responsabilità dell’Area, anche per verificare quanto dichiarato in sede d’incontro.

Con la responsabile del Procurement, abbiamo affrontato il tema dell’adozione della nuova piattaforma, che ha visto un passaggio particolarmente gravoso per i Lavoratori interessati. Abbiamo evidenziato che  la formazione  è risultata sommaria, basata su manuali in Inglese, e che il periodo Covid  ha messo in seria difficoltà l’area tanto da richiedere prestazioni straordinarie.

Per concludere ci pare necessario puntualizzare ancora una volta quanto il racconto e la comunicazione di un’azienda all’avanguardia debba poi concretizzarsi nelle azioni quotidiane tangibili da tutte/i le/I colleghe/i durante la loro attività lavorativa, anche attraverso il   proprio sviluppo e riconoscimento professionale.

In ultimo, abbiamo incontrato l’attuale CIO WEU per avere informazioni rispetto al progetto GIBSON 3.0, ovvero la definizione di ulteriori attività da esternalizzare verso VT-Services. Ci è stato rappresentato che sono allo studio un numero significativo  di applicativi, di cui non ci sono stati comunicati gli ambiti, che  la società VTS, insieme ad IBM, gestirà tutto il ciclo sia di sviluppo che di manutenzione. Abbiamo espresso la nostra profonda contrarietà, poiché sono pezzi di attività e professionalità che continuano ad uscire dal nostro perimetro, e non ci convince l’affermazione che i nostri colleghi verranno reimpiegati in attività di più alto valore.

Siamo contrari a questo continuo depauperamento di professionalità in contraddizione con  l’intenzione, dichiarata apertamente dal responsabile dell’area presente all’incontro, di internalizzare attività. Le esternalizzazioni di attività, a nostro parere, non porteranno ad un miglioramento della qualità del servizio ma renderà tutto più complesso e burocratico. Nei processi di digitalizzazione il vero fattore abilitante sono le persone e queste devono essere interne, per gestire tutte le fasi sia progettuali che attuative e di gestione. In merito a questa operazione abbiamo dichiarato che vigileremo perché  non vi siano subappalti di attività bancarie ad altre aziende che non applicano il contratto del credito e abbiamo ricordato all’Azienda che la vigilanza sul rispetto delle norme del ccnl spetta ad entrambe le parti firmatarie dello stesso.

Nel corso degli incontri abbiamo ribadito che ormai non è più procrastinabile un accordo in merito al piano degli orari e reperibilità  e la definizione dei percorsi professionali e relativi inquadramenti come previsto nell’accordo sul piano industriale T23.  Su questi temi abbiamo concordato di discuterne a partire dal mese di settembre.

Abbiamo inoltre fatto presente all’azienda che i Lavoratori di UC Services, non hanno gradito la comunicazione inviata a molti di loro relativa alla sistemazione delle giornate di non presenza in azienda, perché tale comunicazione conteneva una velata minaccia di provvedimenti disciplinari, che male si coniuga con  l’impegno  e dedizione  dimostrati  e riconosciuti dai più alti livelli aziendali, nel periodo del COVID-19.

Milano, 20 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Unicredit Services

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Inquadramenti – Part time – Pressioni – Videosorveglianza

Posted on 20 Luglio 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Inquadramenti – Part time – Pressioni – Videosorveglianza

Nel secondo incontro di ripresa del confronto in Unicredit SpA si è trattato di Inquadramenti, Task Forces, videosorveglianza, part time e pressioni commerciali.

Inquadramenti

L’applicazione dell’accordo sugli inquadramenti del 2017, modificato con il Verbale dell’8 maggio 2019, ha finalmente prodotto, dall’inizio del 2020, con gli arretrati dovuti, oltre 1000 passaggi a inquadramento superiore o attribuzione del Trattamento Economico, più della metà dei quali con decorrenza dal 2019.

A questo punto, secondo l’Azienda, sostanzialmente le situazioni sospese sono state sistemate e se vi fossero ancora posizioni da aggiornare vanno esplicitate tramite il Sindacato.

Abbiamo sollecitato l’inserimento nell’Accordo sul “Sistema di Valorizzazione del Personale” della figura del Consulente First Direct Remoto Senior” e Consulente Business Remoto Senior “che, come previsto, deve realizzarsi quanto prima, in relazione alla complessità dell’organizzazione del lavoro in Unidirect.

Anche l’obbligo di permanenza per 9 mesi dei Consulenti First/Business che passano da UCD alla Rete, prima di poter utilizzare lo zainetto professionale, ci è stato giustificato con una non perfetta sovrapposizione tra i ruoli di Rete e da Remoto.

Circa l’estensione dell’accordo sugli inquadramenti ad altri perimetri della banca, prevista anche dall’accordo sul Piano T23, l’Azienda ha dichiarato che allargare ad altri perimetri è argomento complesso: abbiamo dichiarato che in quelle strutture della banca i cui ruoli non sono normati in un accordo, sono presenti numerosi sotto inquadramenti che rappresentano, certamente, un problema per i Lavoratori e per le Lavoratrici ma che ancor più lo sono, lo devono essere, per l’Azienda.

Sul recepimento delle modifiche nell’Accordo sugli Inquadramenti secondo quanto previsto dal rinnovo del CCNL siglato il 19 dicembre scorso e che prevede la considerazione nei percorsi inquadramentali del congedo parentale fino a un massimo di 5 mesi, l’Azienda ha confermato che tale recepimento sarà realizzato ma che dovrà necessariamente avere decorrenza dalla data dell’entrata in vigore della revisione del Contratto Collettivo di Lavoro di Settore.

Circa i Colleghi e le Colleghe che, in contratto di apprendistato, acquisiscono un portafoglio (Consulenti First/Business) ovvero il coordinamento di persone (Team Leader) è stato confermato

che, nella pratica, gestionalmente, tale contratto, prima della scadenza, viene trasformato a tempo indeterminato.

E’ stato inoltre confermato dall’Azienda che Colleghe e Colleghi spostati in task force continuano a maturare il percorso inquadramentale come se fossero nel loro posto di origine, senza alcuna interruzione.

Sulle task force, l’Azienda ha disposto il ritorno da Capital Light di 100 Assistenti Corporate degli originari 450. Sono pochi, davvero pochi per garantire un’attività, quella del Corporate, che probabilmente non scemerà nel corso del mese di agosto (sappiamo che molte aziende non chiuderanno) mentre Colleghi e Colleghe hanno diritto di godere delle proprie ferie e chi resta, non potrà reggere ai ritmi e carichi di lavoro imposti dalla ripresa lavorativa.

Ribadiamo che anche la Task Force di supporto a UCD deve essere chiusa perché la Rete delle Filiali è sotto una fortissima pressione lavorativa e il rapporto con la clientela è ormai al limite della complessità gestionale.

Revisione dell’Accordo sulla Videosorveglianza

Nel secondo incontro che si è svolto sul tema, l’Azienda ha precisato alcuni punti e in particolare le ragioni tecniche, di aggiornamento normativo e di prevenzione che sono alla base delle modifiche ipotizzate. Continueremo analizzando le proposte che ci saranno sottoposte come OO.SS.

Part time

L’obiettivo aziendale, e anche il nostro da sempre, è la concessione del maggior numero possibile di part time.

Abbiamo posto il tema di un’azienda che dichiara esuberi e che quindi non dovrebbe aver problemi nel concedere part time.

Inoltre abbiamo dichiarato che è alla carenza di organici e alla struttura della rete filiali che va imputata la difficoltà nell’accoglimento delle domande di rapporto a tempo parziale: una situazione che ancora una volta ricade su Lavoratrici e Lavoratori.

Abbiamo chiesto all’Azienda il numero di colleghe e colleghi part time che, avendo aderito all’esodo, usciranno nei prossimi 3 anni.

L’Azienda ha dichiarato l’intenzione di confermare, nell’ipotesi di modifica dell’accordo sul part time, il perimetro provinciale della graduatoria e di essere disponibile a introdurre le flessibilità attualmente in vigore, sulla base di un accordo in essere solo per la Region Nord Est.

Vedremo su che basi rinnovare l’accordo in essere che data novembre 2011.

Al temine dell’incontro abbiamo posto un problema che sta impattando su tutte le agenzie (con l’eccezione delle 300 ca che ancora godono della guardiania): come sappiamo dal 6 luglio in poi le guardie sono state tolte dalle Filiali e al loro posto (ma non si può dire) ci sono i Colleghi e Colleghe “customer manager “.

Abbiamo esposto con chiarezza le molteplici difficoltà che stanno affrontando le persone in Rete, tra cessazione della guardiania, difficoltà di UBOOK, carenza di organici e persone, ancora, trattenute nella task force.

Abbiamo chiesto, proprio nell’ottica di alleggerire il lavoro nelle Filiali, la proroga, per un tempo che scavalchi il periodo estivo, della scadenza della revisione degli affidamenti dei POE.

L’Azienda ha dichiarato di tenere nella massima considerazione le nostre segnalazioni e quindi, benché abbia espresso qualche apparente iniziale perplessità, verificherà quanto da noi riportato, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del Customer Manager al di fuori della previsione del CCNL.

Pressioni

Abbiamo con chiarezza denunciato la pressione di vendita di polizze collegate ai finanziamenti agevolati e il problema della operatività in switch che non è tutta da considerare impropria.

Abbiamo inoltre denunciato una generalizzata caduta di attenzione rispetto ai valori contenuti negli accordi sulle politiche commerciali.

L’Azienda ci ha sollecitato a segnalare sempre i casi: ma, diciamo noi, quando i casi sono molti, quando il sentire è comune tra tutti i Colleghi e le Colleghe, non bastano le segnalazioni, non basta che il sindacato faccia il cane da guardia. È indispensabile che l’Azienda riprenda il lavoro di cambio culturale al proprio interno, poiché senza alcun dubbio la situazione è generalmente peggiorata.

19 luglio 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito

Posted on 13 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito

In data 8 e 9 luglio si sono svolte tra OO.SS. ed Azienda due giornate di incontro, la prima dedicata nello specifico ai problemi connessi all’emergenza pandemica, la seconda alla Commissione Organizzazione Lavoro. Per quest’ultima si è trattato della prima riunione dopo la sottoscrizione dell’accordo del 2 aprile scorso, che ne ha ampliati compiti e finalità in relazione “al programma di gestione degli esuberi, alle ricadute dell’attuazione del Piano Industriale ed alla realizzazione/efficacia degli interventi sull’innovazione tecnologica e digitale e sui processi di lavoro”.

In entrambe le giornate la discussione ha toccato diffusamente i temi che, nell’attuale contesto, appaiono di assoluta emergenza, vale a dire la carenza dell’organico, le inefficienze organizzative ed i malfunzionamenti delle innovazioni digitali, problemi spesso amplificati dalla mancanza di corrispondenza tra la realtà lavorativa e le soluzioni proposte, dal non tempestivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella valutazione degli impatti conseguenti e dalla scelta aziendale di attribuire parte delle funzioni HR al business.

Tutto ciò influisce ora negativamente anche sulla qualità delle relazioni sindacali con l’azienda, caratterizzate invece, nella fase più acuta della pandemia, da un dialogo costruttivo e teso alla reale soluzione dei problemi, in un clima di reciproca attenzione che ha dimostrato la sua efficacia.

Nel corso degli incontri le argomentazioni aziendali hanno toccato solo marginalmente i tanti problemi attuali, rimanendo soprattutto incentrate sull’analisi di dati riferiti ai mesi precedenti e mostrando scarsa ricettività agli elementi segnalati dalle OO.SS. e che impattano negativamente nella fase attuale, delicatissima, di ripartenza.

In particolare, per quanto riguarda U-Book l’azienda minimizza la rilevanza dei malfunzionamenti e anzi, attribuisce le anomalie organizzative che ne derivano all’uso limitato di tale procedura (solo il 12% dei clienti la utilizzerebbe) piuttosto che alla mancanza di flessibilità del prodotto stesso in relazione alle effettive esigenze. La cosa appare quantomeno paradossale, sia alla luce della progettualità aziendale sulla digitalizzazione dichiarata per i prossimi anni che alla presunta ricettività della clientela in tal senso.

Dal punto di vista sindacale, tutto ciò evidenzia ancora una volta il limite di una visione aziendale che, se appare funzionare sulla carta e ad alti livelli, una volta calata a terra non risulta più coerente con il contesto.

Sempre secondo l’azienda, lo strumento U-Book starebbe inoltre “liberando tempo per i colleghi”, ad ulteriore dimostrazione della siderale distanza della percezione aziendale dalla realtà.

Tale distanza risulta evidente anche nella scelta affrettata di diminuire la presenza di guardie all’esterno delle filiali, questione già più volte denunciata ed ulteriormente ribadita, e nella contestuale creazione della nuova figura professionale del Customer Manager. Quest’ultimo avrebbe il compito principale di “accogliere il cliente ed aiutarlo nella transizione al digitale” all’INTERNO delle filiali mentre, nella maggior parte dei casi, si trova a gestire l’afflusso della clientela anche al di fuori dei locali, in aperta violazione delle norme contrattuali.

Grandi assenti nella discussione sono poi stati i temi organici ed assunzioni, così come definite nell’accordo dello scorso 2 aprile, per i quali la dichiarazione aziendale si è limitata ad un laconico “per ora non abbiamo dati da fornire”.

È inammissibile che a fronte di uscite derivanti dal piano esodi ormai avviate da oltre un mese ed in prossimità di ulteriori uscite a brevissimo ancora una volta l’unica risposta aziendale sia dilatoria, irrispettosa degli accordi presi ed indifferente alle insopportabili condizioni di lavoro di colleghe e colleghi, in particolare in rete, ancora depauperata della forza lavoro assegnata alle Task Force.

A tal proposito, se è vero che l’azienda ha dichiarato che queste verranno gradualmente ridotte con un rientro scaglionato dei colleghi nei precedenti ruoli, resta gravissima la determinazione, di fronte ad un piano industriale che prevede esuberi, di voler affidare tali lavorazioni a personale esterno, seppure in presenza di un appalto già in essere.

Come organizzazioni sindacali non possiamo che esprimere la nostra più totale insoddisfazione e contrarietà per le mancate risposte aziendali e per il livello inadeguato di relazioni industriali.

Da subito vanno messe in campo assunzioni che transitino prevalentemente a supporto della rete delle filiali, va sospeso U-Book e modificato in molti aspetti (durata degli appuntamenti, divieto ad un collegamento diretto agli obiettivi commerciali, ecc.), chiediamo il rientro in filiale di tutte le risorse che attualmente ancora lavorano nelle task force.

Per quanto attiene alla richiesta obbligatoria d’inserimento al portale del numero telefonico personale, non essendoci stato ancora un chiarimento Vi invitiamo ad astenervi sino a quando tale chiarimento non avverrà.

In assenza di una modifica costruttiva dell’approccio aziendale, che si concretizza ora nella sostanziale indifferenza alle problematiche emerse e nella mancanza di un corretto e tempestivo dialogo sociale, le scriventi organizzazioni sindacali si vedranno costrette a mettere in campo tutte le azioni necessarie alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il tempo delle attese e delle dilazioni è finito.

Milano, 13 luglio 2020

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

People Survey – Una lettura critica

Posted on 9 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

People Survey – Una lettura critica

Avete presente quei titoli/articoli di giornale che sono in netto contrasto con la realtà dei fatti? Ecco, il caso è quello.

Il titolo del post sul Portale relativo all’ultimo People Survey recita infatti:

People Survey 2020: l’indice di engagement di UniCredit è buono

Il che farebbe presagire che la platea dei colleghi del Gruppo UniCredit sia complessivamente coinvolta e motivata nel portare avanti il Piano Industriale ideato dal Top Management. Poi però scorri più attentamente il pezzo, guardi meglio i dati e scopri che:

  • la partecipazione al PS2020 è stata del 60% (la più bassa nella storia recente di questo strumento: era il 70% nel 2016 ed il 69% nel 2017), ergo il 40% dei colleghi, nonostante le sollecitazioni, non ha voluto neanche cimentarsi nell’iniziativa;
  • l’indice di engagement citato nel titolo è sceso di 3 punti, dal 73% al 70% (era il 77% nel 2015, il 75% nel 2016 e nel 2017), quindi in costante decrescita. Peraltro, tale valore è ovviamente riferito ai colleghi partecipanti che come abbiamo detto si è ridotto nel tempo. Ancora più basse sono le percentuali sui seguenti ambiti (ricordiamo sul 60% dei partecipanti):
  • solo il 58% dei partecipanti ritiene di avere opportunità di sviluppo professionale. Il dato è di per sé drammatico. Sarebbe poi interessante conoscere anche lo spaccato tra giovani e ultra 50enni: se la distribuzione tra le due macro-categorie fosse omogenea la situazione sarebbe invero catastrofica;
  • solo il 56% dei partecipanti si sente libero di criticare come vengono fatte le cose. Anche qui ci si potrebbe domandare il perché: per timore, sfiducia, scoramento, disillusione, scetticismo?
  • Solo il 54% dei partecipanti ritiene che il diverso background sia determinante per avere successo in azienda. Chissà, magari la tanto decantata amalgama tra le diverse provenienze bancarie è ancora lungi dall’essere realizzata?

Comunque li si guardino, i risultati dell’iniziativa sono deprimenti e non inducono all’ottimismo. Ed offrirebbero molteplici spunti ad un Top Management per una seria riflessione da condividere, fin nella definizione degli item, con le associazioni sindacali, sulle opinioni espresse dai colleghi.

Come più volte abbiamo detto questi strumenti sarebbero utili se poi ci fosse la volontà di mettersi in vero ascolto per migliorare il clima aziendale e non fossero comunicazioni fini a sè stesse.

Il Sindacato continua a sostenere che I valori che l’Azienda dichiara di voler perseguire sono condivisibili, quando però si deve passare dalle parole ai fatti ci si scontra con una realtà diversa dove guida solo il commerciale ed I risultati da realizzare a qualunque costo.

Milano, 9 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Dichiarazione Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A. su U-BOOK

Posted on 9 Luglio 202012 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

Dichiarazione

Malgrado le nostre ripetute segnalazioni di malfunzionamento di UBOOK, le prime risalenti al mese di maggio e malgrado tali gravi anomalie siano state oggetto di numerosi comunicati e di altrettanto numerosi interventi sui diversi tavoli, dobbiamo constatare che manca del tutto la volontà di prendere atto da parte aziendale che Colleghe e Colleghi non possono essere usati come cavie per uno strumento che è di là dall’essere utilizzabile in una banca efficiente.

Se lo scopo originario era quello di gestire la clientela anche in relazione al pericolo del contagio, oggi, al contrario, i diversi disallineamenti, malfunzionamenti e da tre giorni il crash totale del sistema hanno aggravato la situazione delle nostre persone e, di conseguenza, della clientela anche dal punto di vista sanitario.

L’afflusso su appuntamento non riscontrabile dai responsabili di agenzia, la risicatissima tempistica riservata ad ogni operazione, provocano insofferenza tra i clienti che spesso degenera in insulti e minacce, in alcuni casi anche in tentativi di aggressione fisica.

A causa, inoltre, della contemporanea scelta aziendale di eliminare dalla gran parte delle Filiali la guardiania, i colleghi, anche per l’ormai endemica carenza di organico aggravata dalla creazione delle task force, non riescono a gestire neppure il mero afflusso della clientela che ormai entra liberamente all’interno dei locali.

Chiediamo una volta ancora e con forza che UBOOK venga sospeso poiché non è uno strumento degno del servizio che i Colleghi e le Colleghe hanno il diritto di dare e i clienti il diritto di ricevere. Entrambi questi diritti sono esplicitati nelle Dichiarazione Congiunta sulle Vendite Responsabili firmata in sede CAE IL 27 MAGGIO 2015 che recita:

“UniCredit ed i Rappresentanti dei Lavoratori del CAE credono fermamente che i nostri clienti abbiano il diritto di ricevere un buon servizio di consulenza, così come i nostri dipendenti hanno il diritto di offrire un servizio di consulenza in maniera appropriata”.

Se la nostra richiesta non verrà accolta dovremo necessariamente porre in essere iniziative a tutela della salute, della sicurezza e della dignità dei Lavoratori e Lavoratrici di UniCredit.

Milano, 8 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Caos non calmo!

Posted on 6 Luglio 20206 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

Caos non calmo

Stamani in tutte le oltre 1000 agenzie prive di servizio di guardiania, la situazione di colleghi e colleghe è al limite della sopportazione.

Ad organico già all’osso, ma ulteriormente ridotto per aver ceduto persone alle task force, per il periodo di ferie estive, per gli oltre 360 colleghi e colleghe uscite in esodo, i colleghi delle filiali devono supplire al malfunzionamento di UBOOK e alla revoca della guardiania tenendo tranquilla la clientela che attende all’esterno delle agenzie e sono chiamati a gestire in manuale, con un continuo andirivieni, le più diverse situazioni, a seconda della tipologia di entrata prevista.

L’Azienda sembra ignorare che ci sono agenzie con bussola, agenzie con porta scorrevole, che a volte ammette all’area self; tutte situazioni che non possono essere gestite con “metti in manuale e vai”.

Non è accettabile che Colleghi e Colleghe vedano messa a repentaglio la propria incolumità fisica e sanitaria, debbano rischiare pesanti aggressioni di alcuni clienti esasperati, come purtroppo sta succedendo in varie parti d’Italia in questo momento!

Inoltre denunciamo come sia in aperta e grave violazione del Contratto Collettivo di Lavoro che Colleghi e Colleghe svolgano il ruolo dello steward esterno alle filiali.

Abbiamo chiesto alla Azienda il ripristino della guardiania ovunque e la sospensione di UBOOK che è una delle ragioni di tutto questo caos.

Milano, 6 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo UniCredit

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

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