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Ripresi gli incontri in UniCredit S.p.A.

Posted on 6 Luglio 2020 By

Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

Ripresi gli incontri in UniCredit S.p.A.

Nella giornata del 02.7.2020, sono ripresi gli incontri di banca in call-conference. Abbiamo riallacciato le fila di temi rimasti temporaneamente in sospeso a causa delle priorità che il Covid-19 ci ha costretto ad affrontare. Abbiamo trattato nello specifico i seguenti argomenti:

revisione dell’accordo sulla videosorveglianza, chiarimenti sul Sistema incentivante, processo di accentramento delle lavorazioni Banking Operations Italy e nuovo modello Trade Finance e Task Manager.

VIDEOSORVEGLIANZA

L’Azienda ha presentato tutta una serie d’innovazioni tecnologiche degli impianti, con particolare riguardo alla Rete ed ha proposto una modifica dell’Accordo sulla videosorveglianza al fine di ottimizzare il processo.

Come OO.SS., considerata la delicatezza della questione e le limitazioni normative a tutela dei Lavoratori e delle Lavoratrici, ci siamo riservati di approfondire la questione in un incontro successivo e specifico, anche al fine di conoscere meglio le innovazioni proposte e poter quindi esprimere un giudizio compiuto. Abbiamo ricordato alla Azienda il doveroso coinvolgimento nella modifica dell’accordo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS.)

BEST

È importante ricordare che BEST e in generale il Sistema Incentivante non è un tema condiviso tra Azienda e Sindacato; non è richiesto alcun accordo e le aziende ne costruiscono i meccanismi e ne governano la gestione in modo autonomo.

Fatta questa premessa, come Sindacato, abbiamo chiesto all’Azienda se e in che misura, nel periodo della pandemia, abbia modificato gli obiettivi.

L’Azienda ha confermato la struttura del sistema di premialità che, quindi, non è cambiato.

Tuttavia l’Azienda ci ha informato che nel periodo del Covid-19 ci sono stati degli interventi di rivisitazione degli obiettivi nel Retail relativamente ai mesi di marzo, aprile e maggio.

In considerazione del periodo sono state spostate in avanti le date di rilevazione dei prerequisiti.

È stata introdotta una novità significativa, riguardante un meccanismo finalizzato a valorizzare i comportamenti “virtuosi” dei colleghi e colleghe che si sono spesi in questo triste e difficile periodo attraverso l’assegnazione di punti aggiuntivi.

In sostanza si tratta di punti extra di Best, che saranno determinati a livello regionale e saranno destinati a quei colleghi che durante il periodo dell’emergenza hanno lavorato in modalità “Remote” con la strumentazione di Unicredit Direct.

Abbiamo dichiarato il nostro “stupore” non per il riconoscimento (meritatissimo) ma perché non sia, inspiegabilmente, disposto a favore di tutti i lavoratori e lavoratrici della Rete delle Filiali che hanno lavorato

tra marzo e aprile nelle agenzie. L’impegno profuso nell’assicurare le aperture delle filiali, il rischio individuale e la tensione psicologica ed emotiva, merita rispetto e riconoscimento aziendale senza discriminazione alcuna.

Infine, su richiesta esplicita delle OO.SS. L’azienda ha dichiarato che la terza tappa Best, e la premialità concernente la Raccolta Netta Gestita, saranno liquidate con la mensilità di luglio.

Processo di accentramento delle lavorazioni Banking Operations Italy e nuovo modello Trade Finance

Nel 2020 circa 140 lavoratori e lavoratrici della Banca vedranno le proprie attività spostate verso Unicredit Romania: se come Sindacato abbiamo grande considerazione per il Lavoro dei Colleghi e Colleghe di tutto il Gruppo in Europa, abbiamo espresso la nostra contrarietà per l’ulteriore delocalizzazione di lavorazioni all’estero a discapito dell’occupazione in Italia, soprattutto in un momento di forte crisi economica del paese, aggravato dall’emergenza Covid-19.

Particolare attenzione abbiamo posto alla riqualificazione e il riposizionamento dei colleghi coinvolti che andranno a svolgere altre attività. La gestione di tale processo sarà svolta da “Operations Work Force Management “che si occuperà anche della riqualificazione professionale del personale interessato.

I colleghi coinvolti saranno incontrati dai formatori dell’Academy insieme alla funzione HR di riferimento, e in seguito saranno inseriti in un processo di crescita professionale. Nel piano di riqualificazione professionale saranno coinvolti colleghi e colleghe in circa 61 poli di Business Operations.

Anche per quanto riguarda il nuovo modello del Trade Finance abbiamo sollevato il tema dello spostamento delle attività in Romania che comporterà, entro il 2022, la riduzione degli FTC da 7 a 2 strutture e gli FTO e punti di presenza da 37 a 12.

Abbiamo esposto le nostre perplessità circa il progetto che, secondo l’Azienda, riducendo la frammentazione organizzativa favorirà l’efficienza dell’attività senza intaccare la qualità del servizio alla clientela. A tendere la struttura consterà di 280 colleghi, di cui 230 in Italia e 50 in Romania. Questi ultimi, afferma l’Azienda, seguiranno solamente le lavorazioni di back office.

Se l’Azienda dichiara che le attività dell’Estero sono un fiore all’occhiello di UniCredit, purtroppo negli anni assistiamo alla realizzazione di politiche che smentiscono tali affermazioni.

E lo diciamo basandoci sulla professionalità espressa da Colleghe e Colleghi, maturata nell’ambito di anni di lavoro e di studio e di continuo aggiornamento e che non può essere improvvisata.

Purtroppo, questa riorganizzazione che sembra essere la conseguenza di esodi imminenti e realizzare dispersione di professionalità senza aver preventivamente costruito un vivaio a cui attingere, pone a serio rischio il presidio dell’attività commerciale ed espone i colleghi che restano e soprattutto le nuove leve, a maggiori rischi operativi.

Parliamo di un’operatività che per complessità e importi richiede una professionalità che non s’improvvisa ma che richiede esperienza sedimentata nel tempo a presidio di un business che vede la nostra azienda tra i leader di mercato.

Chiudere dei poli dove lavorano persone della cui ventennale esperienza, in alcuni casi, non potremmo più beneficiarne per ragioni di mobilità territoriale, dovrebbe spiacere all’Azienda almeno quanto al Sindacato.

I colleghi e colleghe coinvolti dalla riorganizzazione saranno ricollocati, ci dicono, perlopiù nell’ambito Estero ma alcune competenze si perderanno mentre gli FTC rimanenti avranno comunque necessità di nuovi addetti.

Abbiamo segnalato il malfunzionamento della procedura Export MFA, che anziché migliorare i processi, li ha resi più farraginosi determinando un aggravio di lavoro per i colleghi, anziché sollevarli.

Nel ricevere rassicurazioni da parte aziendale circa l’attenzione per l’implementazione di tale procedura, non possiamo che costatare ancora una volta come i benefici promessi dalle modifiche procedurali non sembrano mai essere quelli sperati.

TASK MANAGER

Abbiamo proseguito l’incontro trattando la spinosa questione riguardante lo strumento “Task Manager”.

Per prima cosa abbiamo informato l’Azienda che continuano a pervenire numerose segnalazioni su un utilizzo scorretto di tale strumento. Task manager, sin dalla sua adozione, è stato oggetto d’illustrazione da parte aziendale ma non è mai stato oggetto di un accordo seppure su nostra pressione siano stati ricondotti a 3 gli stati inizialmente previsti. Smentiamo quindi in maniera categorica qualsiasi notizia circa un ipotetico accordo su questo tema, accordo che noi non abbiamo mai né discusso né, tantomeno, firmato.

L’Azienda ha ribadito che tale strumento ha la sola finalità di distribuire le lavorazioni in maniera fluida e omogenea e pertanto non può e non deve avere funzioni di controllo anche perché i dati relativi a produttività e tipologia di lavorazioni non possono essere visualizzati per singolo lavoratore ma per aggregati di almeno 5 risorse. Nessun monitoraggio viene poi effettuato in tempo reale.

Su questo tema terremo altissima l’attenzione e non tollereremo più alcun uso in termini di pressione e di controllo del lavoro del singolo dipendente: vi chiediamo quindi di segnalarci eventuali forzature o distorsioni.

6 luglio 2020

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A.

FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, UNISIN

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Uni-Inform n. 6 – Giugno 2020 – Impatto zero, altrimenti non vale

Posted on 1 Luglio 20201 Luglio 2020 By
Uni-Inform n. 6 – Giugno 2020 – Impatto zero, altrimenti non vale

Impatto zero, altrimenti non vale – Unicredit Services e le sfide della digitalizzazione, gli scenari futuri – La coperta corta – Buoni pasto elettronici ai nastri di partenza – Bonus baby-sitter e congedo covid sono sempre incompatibili? – INAIL. Emergenza covid-19, on line la versione integrale del video sul protocollo tra le parti sociali – Smart Working, ora è possibile anche da una località diversa rispetto alla propria abitazione – Decreto rilancio, misure per l’estate e non solo – Estate 2020, centri estivi e conto welfare – L’angolo dell’esodato

Evidenza, UniInform

Quando la misura è colma

Posted on 23 Giugno 202024 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENT UNICREDIT SpA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Quando la misura è colma

Fino a quando Lavoratrici e Lavoratori possono resistere tirando allo spasimo ? Ce lo chiediamo perché in ogni settore della Banca la resilienza è diventata la regola .

Questa mattina Unicredit ha caricato un arretrato cospicuo di richieste di moratoria sulle agenzie perché le lavorino entro domani, martedì.

Di fronte a questa iniziativa,che davvero colma la misura, siamo intervenuti unitariamente chiedendo una proroga della scadenza per la lavorazione e un approccio organizzativo diverso.

Le Filiali interessate sono oltre 1500 con una media di 4 pratiche da sistemare : abbiamo ottenuto che per le agenzie con un carico di arretrato di oltre 7 pratiche sia previsto un aiuto da parte di un collega ex task force : in tal senso L’Azienda ha già dato istruzioni via @mail ad ogni direttore/direttrice coinvolta.

Inoltre abbiamo ottenuto che il termine per la lavorazione delle moratorie sia prorogato a mercoledì ma continueremo a chiedere che il termine slitti ulteriormente.

Ci chiediamo fino a quando toccherà a Lavoratrici e Lavoratori porre rimedio con senso di responsabilità e professionalità alla mancanza di organizzazione di questa Banca.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SpA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

22 giugno 2020

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

UCS ed il suo management…. “Andrà tutto bene” – “Quant’è precaria, la normalità”

Posted on 22 Giugno 2020 By

UniCredit Services ed il suo management…. “Andrà tutto bene”
“Quant’è precaria, la normalità”

Dopo numerosi meeting, compreso quello plenario del nostro AD  in cui è  stato elogiato l’ottimo lavoro svolto dai colleghi in modalità Smart working e le parole rassicuranti di tutto il management che indicavano che il rientro negli uffici sarebbe stato graduale e volontario e che “non contavano le date ma i dati”, come una bomba d’acqua, i colleghi di UCS e del Gruppo hanno ricevuto una mail sull’imminente e progressivo rientro in azienda.. Sono stati organizzati di corsa meeting da parte delle prime linee, a cui è stato scaricato l’intero onere di riorganizzare il rientro, spiegare ai colleghi come si dovrà rientrare al lavoro, la turnazione, le regole ecc. ecc.  Numerose le perplessità espresse dai colleghi durante i meeting,  cui molto spesso non sono seguite risposte. Una cosa è chiara: questa è una decisione piovuta dall’alto alla quale l’Azienda ha reagito nel modo peggiore possibile

Stress inutile, Stress non necessario e di cui non c’era bisogno

nel momento della ripartenza!!

Come in questo caso, dove   ci si muove con decisioni da ultimo minuto ed ecco spuntare i mitici file excel (di cui non sentivamo la mancanza). I manager hanno fretta e assegnano rapidamente i compiti e chiedono di fare tante cose senza preavviso (e si aspettano anche la perfezione!). Come sempre, il motivo è una scarsa pianificazione.

“Quelli preparati ad affrontare le sfide del futuro “  hanno un piano e tendono a comunicare i prossimi compiti. Ma qui, qual è il piano? Perché si vuol far ricadere sul Lavoratore – mettendolo così in difficoltà – la scelta del rientro oppure no?

Noi per primi abbiamo sempre dichiarato che questo non era smart working, ma la risposta immediata al lock down. Nella nostra azienda sappiamo bene cos’è lo smart working, visto che siamo stati i primi ad adottarlo e normarlo nel Gruppo, ancor prima della Dichiarazione congiunta del Comitato Aziendale Europeo e dell’Accordo dell’aprile del 2018. Abbiamo cercato più volte, nel passato, di passare da una fase sperimentale alla sua estensione in tutta l’azienda. Lo smart working, è stato discusso e normato anche nel nuovo CCNL. Ma qui, già circolano mail di (ir)responsabili che avvisano i colleghi che “loro sono già in ufficio”… come dire che solo il Responsabile ha a cuore gli interessi dell’azienda?

Ci saranno responsabili che faranno pressioni affinché i loro collaboratori rientrino?

E quali garanzie saranno assicurate a chi per scelta o necessità si troverà catapultato in Azienda?

Rientrare in un grande stabile ha le sue complessità, che  nelle comunicazioni sono state solo in parte affrontate, lasciando spazio ad  interpretazioni spesso contrastanti.

Noi non siamo contrari al rientro, ma ci aspettavamo che questo avvenisse in modalità programmata e pianificata viste le comunicazioni e le dichiarazioni di alti dirigenti del Gruppo che anticipavano estensioni alla flessibilità nell’esecuzione della prestazione lavorativa oltre che dalla propria residenza anche in altre abitazioni di pertinenza, ma, soprattutto, visto che parliamo della salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori!!!.

Tante le domande ancora senza risposta:

  • Come gestire le situazione previste in tema di genitorialità e di situazione di difficolta ?
  • Come effettuare la Sanificazione ed uso dei bagni (da sempre cruccio degli stabili di UCS)?
  • Come gestire la pausa pranzo?
  • Le pause previste ai sensi del CCNL come verranno gestite?
  • Chi volesse recarsi al lavoro in auto troverà posto nei garage dei plessi oppure si troveranno avvantaggiati solo coloro che per evitare l’assembramento dovranno entrare nei primi turni?
  • I filtri dei condizionatori sono stati cambiati e sanificanti?
  • La mensa ed il bar saranno  aperti ?

Durante il lock down UC Services  ha lavorato per il 97% dei Lavoratori da remoto, con i risultati eccellenti che tutti hanno riconosciuto dal CEO di Gruppo all’AD di Unicredit Services, dalle Relazioni Industriali nell’ultimo incontro dello scorso 12 giugno.

Forse prima di ripartire in fretta si poteva pianificare un incontro con le OO.SS. coinvolgendo anche i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Forse troppo complicato in un gruppo che ormai parla solo di Board ( Family e Millenium )  e di People Survey e di cui vorremmo conoscere i risultati.

“Seguire le regole è importante per la salute di ognuno di noi, e anche un solo momento di distrazione potrebbe esporci a rischi inutili e indesiderati, basteranno le sole golden rules?”

Milano, 22 giugno 2020

Le Segreterie di Coordinamento di UniCredit Services S.c.p.A.

FABI – FIRS/CISL – FISAC/CIGL – UIL.C.A. – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Il coraggio e la prudenza

Posted on 22 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

IL Coraggio e la Prudenza

Mentre i dati della pandemia non inducono certo a facili ottimismi, in questi giorni assistiamo con stupore a un cambio repentino nell’attitudine aziendale ad affrontare tutti i temi connessi al Covid 19: a partire dalle politiche commerciali che sono già da qualche settimana tornate a quelle dei tempi normali, come se l’orologio fosse tornato indietro o fosse rimasto fermo al febbraio 2020.

E se abbiamo sempre e più volte riconosciuto a questa Azienda, con il fondamentale sprone Sindacale e degli RLS, l’approccio prudenziale tenuto sino a oggi per quanto riguarda il rischio sanitario, assistiamo, da qualche giorno, non solo ad un’accelerazione improvvisa dei rientri nelle grandi sedi, ma anche all’altrettanto repentina modifica, sempre da lunedì prossimo, della gestione della clientela nelle Filiali.

Togliere la guardiania in 550 filiali, quando queste persone svolgono un ruolo fondamentale di ausilio e supporto al regolare flusso di clientela, eliminare la rilevazione della temperatura nei confronti della Clientela, significa non aver il polso di come si sta lavorando in Rete in questo periodo.

Leggere che i Colleghi possano gestire “l’accompagnamento di ciascun cliente all’interno dell’agenzia” ci ha fatto pensare, per un secondo, che avremmo avuto presto dei nuovi colleghi, “gli addetti all’accoglienza”: purtroppo a noi risulta che, in moltissimi casi, si faccia fatica (e si farà sempre più fatica) ad aprire le agenzie con gli organici a disposizione, con le persone trattenute in task force ormai pressoché inutili, nel pieno del periodo in cui le Colleghe e i Colleghi hanno bisogno, hanno diritto di andare in ferie.

Le persone devono essere riportate tutte dalle task force alle attività di origine; questo sarebbe un reale segnale di percorso verso una qualche normalizzazione.

Le guardie vanno confermate in tutte le agenzie, soprattutto perché UBook, per come funziona (non funziona), rende ancora più difficile il lavoro di Colleghi e Colleghe e rende “nervosa” la clientela.

Sui rientri nelle Sedi abbiamo chiesto all’azienda poche cose ma fondamentali:

  • Il perché dell’improvvisa inversione nell’indirizzo aziendale che vuole di nuovo le persone in sede, quando il lavoro che svolgono, nella maggior parte dei casi, si realizza al computer e via Lynch: “un’inversione a U” così subitanea da mettere in difficoltà Colleghe e Colleghi
  • Come mai non sono state date delle VERE linee guida (in luogo di mail inviate ai manager davvero difficilmente decrittabili e in apparente contrasto con i contenuti della mail che Lavoratori e Lavoratrici hanno ricevuto dai CO-Head COO) che chiariscano chi sono le categorie escluse dai rientri: In questo modo si stanno applicando regole diverse a situazioni identiche a seconda della struttura di appartenenza.

Nessuna di queste misure è stata condivisa con il Sindacato, per questo chiediamo conto delle decisioni prese che impattano sulla vita personale ,oltre che lavorativa, delle persone. E se qualcuno di voi ha sentito voci contrarie, sappia che abbiamo denunciato all’ Azienda come qualche manager abbia detto che è stato il Sindacato il motore di quest’accelerazione improvvisa: nulla di più falso. Chi non sa svolgere il ruolo manageriale non si sprechi ad inventar storielle che si smontano in un attimo.

Non sappiamo quali dati l’Azienda abbia consultato prima di dettare le nuove regole ma la prudenza evidentemente non è più di gran moda. Si sfida il Covid 19? Sarebbe bene continuare ad esercitare la prudenza a favore di tutte le Colleghe, di tutti i Colleghi e non chiedere loro coraggio, quando se ne può fare a meno.

Chi lavora in Rete questo coraggio l’ha esercitato e molto. Se ne chiede ora ancora di più. A chi è stato chiamato a lavorare da casa è richiesto, ora, in modo confuso (alzi la mano chi sa cosa farà lunedì 22/6) di affidarsi con coraggio alle nuove, repentine, disposizioni aziendali.

Abbiamo con forza chiesto all’Azienda di posporre il ricorso alle nuove misure organizzative: misure che partiranno da oggi, lunedì 22. Ma si può sempre cambiare, nulla è scritto sulla pietra.

Le risposte ci verranno date in settimana.

Nelle Filiali, nelle Aree, nelle Sedi, ovunque l’Azienda, senza ammetterlo, chiede coraggio sempre e comunque. Ma noi, a salvaguardia di tutti e tutte, abbiamo chiesto prudenza.

Milano, 22 giugno

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Esito incontro su ricadute piano T23

Posted on 20 Giugno 202020 Giugno 2020 By

Accordo sulle ricadute Piano Industriale “Team 23“
Avvio seconda fase di adesione (finestra 2028) e
altre informazioni

Nella giornata di venerdì 19 giugno si è tenuto il primo incontro informativo relativo agli esodi previsti dal Piano Industriale “TEAM 23”.

L’azienda ci ha comunicato che le adesioni raccolte sono pari all’80% al potenzialebacino degli aderenti così suddivise: 4.652 Full Time Equivalent (4.839 “teste”) ai quali vanno aggiunti 367 FTE “sospesi” cessati al 1° giugno (381 “teste”) per un totale di 5.019 formalizzazioni. Sono 30 le posizioni per le quali è prossima una definizione positiva della data di uscita che porterebbero a 5.050 il numero totale complessivo delle domande che verranno accolte. 500 sono i pensionamenti diretti di cui 67 con l’opzione “Quota 100”, 4 le cosiddette “Donne Optanti”.

20 sono i pensionamenti diretti tramite riscatto laurea e 200 le manifestazioni di volontà dei Colleghi a riscattare periodi di laurea per rientrare nei termini dle Piano Industriale.

Mancherebbero quindi 150 FTE (all’incirca 180 “teste”) all’obbiettivo da raggiungere In relazione alle 5.200 FTE uscite definite dall’Accordo del 2 aprile scorso e secondo quanto già previsto nello stesso documento si procederà all’apertura all’adesione anche per il bacino avente finestra di pensione nel 1° quadrimestre 2028 (tra il 1° gennaio 2028 e il 1° aprile 2028 compreso). Il potenziale bacino al quale si farà riscorso è di 400 persone, mediamente ne possono uscire 100 al mese.

Le adesioni verranno raccolte da lunedì 22 giugno a venerdì 3 luglio, con le stesse modalità utilizzate durante la prima fase, attraverso l’applicativo sul Portale al medesimo percorso:

People Focus \ Altri Documenti \ Piano Esodi 2020 – Team23

A Portale è già stata pubblicata una News che annuncia l’avvio della seconda fase.

Inoltre i colleghi/le colleghe che, sulla base delle risultanze aziendali, risultino avere finestra di pensione nell’arco di tempo suddetto (tra il 1° gennaio 2028 e il 1° aprile 2028 compreso) riceveranno una e-mail che li informa della possibilità di manifestare il proprio interesse all’adesione.

——

Vi segnaliamo quanto segue:

Uscite 1° giugno: nel corso delle prossime settimane i colleghi/le colleghe cessati/e il 1° giugno scorso riceveranno, presso la propria abitazione mediante raccomandata, la domanda di accesso al Fondo di Solidarietà. Tale documentazione in originale andrà compilata e rimandata mediante raccomandata all’indirizzo indicato nella stessa. Non è possibile presentarla direttamente all’INPS.

Detta modalità non incide di per sé sui tempi di pagamento dell’assegno: infatti, anche se solitamente detta documentazione viene firmata nel corso della seduta di Conciliazione avanti ad ABI, la trasmissione all’Inps è comunque sempre effettuata circa un mese e mezzo dopo tale momento per ragioni tecniche legate al fatto che la documentazione deve riportare anche l’aliquota TFR (cosa che può intervenire in ogni caso solo successivamente all’elaborazione del cedolino di cessazione).

Uscite 1° agosto:

o Colleghi con rapporti di lavoro Tempo parziale: i colleghi/le colleghe con rapporto di lavoro a tempo parziale hanno ricevuto una e-mail con la quale l’azienda confermava l’adesione e al contempo forniva l’indicazione di procedere con la richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno al fine di massimizzare i vantaggi che ne derivano con l’accesso al fondo di solidarietà.

o Tutti i cessandi 1° agosto: a metà della prossima settimana, i colleghi/le colleghe aderenti al piano esodi con cessazione prevista 1° agosto 2020 riceveranno una mail dall’azienda che informa dell’accettazione dell’adesione e fornisce un primo set di informazioni per procedere con le dimissioni telematiche;

o Scritture private: anche per le cessazioni del 1° agosto, stante il perdurare dell’emergenza sanitaria e al pari di quanto fatto per quelle del 1° giugno, si procederà con la firma di una scrittura privata in luogo del verbale di conciliazione; i colleghi/le colleghe verranno contattati dalla funzione HR per concordare tempistiche e modalità. Ricordiamo che: le dimissioni telematiche – fintanto che non sarà possibile procedere con la ripresa dei verbali di conciliazione – sono elemento indispensabile per formalizzare ai sensi di legge la cessazione dal servizio; inoltre la firma della scrittura privata è elemento essenziale per procedere con l’erogazione dell’incentivo.

  • Aderenti con finestra post 1° agosto 2020: nel corso del mese di luglio – al termine delle verifiche di natura previdenziale tutt’ora in corso – i colleghi/le colleghe aderenti della cd prima fase riceveranno mail di conferma dell’accettazione della propria domanda di adesione all’esodo con la precisazione che per la presentazione delle dimissioni telematiche dovranno attendere ulteriori indicazioni da parte dell’azienda.
  • Raccolta EcoCert nati 1966-1970: in considerazione del sovrapporsi del periodo di adesione al Piano e dell’emergenza sanitaria, si ritenuto poco utile, anche in virtù della difficoltà in questo periodo di accedere ai servizi dell’INPS, di aprire l’applicativo per la raccolta degli EcoCert. Si sta valutando la possibilità di aprirlo da settembre 2020.

Abbiamo chiesto di procedere al più presto con le assunzioni (in primis con gli stagionali) anche in base alle previsioni dell’accordo e di far rientrare coloro che sono presenti nelle task force per sopperire alla carenza di organico nella rete.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Milano, 19 giugno 2020

Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredit

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Che la Task Forces non sia con te !

Posted on 16 Giugno 202016 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Che la Task Force non sia con te

Dopo innumerevoli, insistenti richieste di chiarimenti, lunedì mattina l’Azienda ci ha dato uno spaccato delle persone, Colleghe e Colleghi, che da mesi fanno parte delle diverse Task Force. Siamo in grado di avere il quadro delle principali strutture a partire dalla più grande, costituita per prima già a fine marzo con l’intento di tenere il più possibile i clienti lontano dalle poche filiali aperte: è la Task Force di supporto al Direct che ha toccato a le 1000 persone di organico, ora scese a 500.

Con il progressivo rientro nella normalità e con la riapertura delle filiali, questa Task Force non ha più ragione di esistere né può essere considerata strategica più di quanto non lo siano le Filiali, dove la clientela, anche se su appuntamento, preferisce andare di persona a rivedere i propri referenti e propri i consulenti.

Noi gestiamo fiducia e, per il nostro mestiere, gestire le necessità e le disponibilità finanziarie della clientela mediante il rapporto personale è fondamentale, anzi strategico.

Quindi chiediamo ancora, con forza, che questa task force si chiuda al più presto.

Circa la Task Force “Capital Light”, che è stata costituita drenando 450 Assistenti da ogni Area Corporate (il 50% di chi ricopre tale ruolo) ci vien detto che “si ridurrà gradualmente nelle prossime settimane, continuando a garantire le attività residue presumibilmente fino a fine anno”.

Il sacrificio da parte dei Colleghi e delle Colleghe rimaste in area è stato enorme ed è ormai insostenibile.

Il Corporate non può reggere oltre, senza il ritorno degli Assistenti ora “dirottati” verso una attività certamente doverosa e meritoria per il nostro Istituto ma che, per ammissione stessa dell’Azienda, si sta riducendo, soprattutto grazie alle capacità professionali dei nostri Colleghi e Colleghe e al carico di lavoro enorme che hanno saputo affrontare supportando egregiamente la Rete

Le ferie si avvicinano e mai come ora tutte le nostre persone ne hanno necessità.

Gli organici del Retail e del Corporate vanno ripristinati per permettere a tutti e a tutte di attendere l’estate come un periodo in cui poter avere qualche settimana di riposo e non temerla come fosse una Caienna.

Chiediamo e chiederemo su tutti i tavoli di confronto sindacale a ogni livello che le Task Force vengano chiuse entro il mese di giugno e le persone riportate alle proprie pristine occupazioni: in questo modo non solo, e prima di tutto, miglioreremmo la vita lavorativa dei Colleghi e delle Colleghe delle Filiali e delle Aree ma daremmo loro modo di offrire un servizio più vicino alle esigenze della clientela.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Milano 16 giugno

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

5 Giugno: aggiornamento COVID-19

Posted on 8 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

AGGIONAMENTO COVID 5 GIUGNO 2020

Il 5 giugno si è svolto un incontro sui problemi connessi all’emergenza pandemica: da parte sindacale è fondamentale portare a sintesi quanto sino a oggi è stato condiviso e realizzato con l’Azienda, che certo non è poco, e quanto resta da realizzate, indubitabilmente ancora molto.

Abbiamo portato all’Azienda tutta una serie di questioni critiche che ancora impattano sulla vita delle Lavoratrici e dei Lavoratori, ricevendone risposte solo in parte soddisfacenti. Le riportiamo per temi con l’ambizione di essere più chiari su ogni punto.

Organizzazione del lavoro, organici, task force

La situazione della Rete commerciale è vicina al collasso con la riapertura pressoché totale e la proroga delle task force che drenano risorse proprio dalle Filiali e dalle Aree Corporate: non c’è filiale che non sia stata privata di un consulente, mentre le Aree Corporate hanno ceduto da un mese il 50 % dei propri Assistenti.

In ragione di ciò e non da oggi abbiamo chiesto che le attività di task force chiudano e che le Colleghe e i Colleghi tornino in rete, tanto più che l’operatività delle filiali è al 100.

Abbiamo sollevato il problema delle visite al domicilio della clientela, che sappiamo in alcune Aree vengono incentivate.

In risposta l’Azienda ci ha comunicato quanto segue:

L’Azienda, pur ammettendo di aver dovuto spostare persone dalle task force per riaprire alcune filiali, ha dichiarato che le task force non saranno azzerate finché l’emergenza non sarà superata: l’attività delle task force, secondo l’Azienda, significa meno clienti nelle filiali e quindi costituisce una barriera positiva rispetto a chi opera in agenzia.

Le task force capital light (erogazione prestiti 25.000 e oltre) continueranno a svolgere attività almeno per un mese ancora.

Le riaperture saranno al 100% nella Rete entro il 20 giugno; aI Private – sempre aperto con turnazioni – si torna alla presenza di tutti i colleghi e colleghe mentre per le Aree Corporate – anch’esse sempre aperte con turni – si tornerà solo più avanti alla presenza fisica totale.

Per quanto riguarda gli appuntamenti con la clientela, sempre che vi siano ragioni che non possono prescindere dalla presenza fisica e sempre se il cliente non possa recarsi in filiale/area, le visite sono ammesse solo presso le aziende, mai a domicilio.

Assunzioni / esodi

Dopo le uscite del 1° giugno (circa 400 persone) e il primo agosto che si avvicina con altrettante uscite, con le ferie ormai prossime di cui mai come quest’anno le persone hanno necessità, le OO.SS. hanno reiterato la richiesta di assunzioni , sia in adempimento alle previsioni dell’accordo di Piano T23, sia per coerenza con il periodo che sempre ha visto negli anni l’assunzione a tempo determinato degli “stagionali”.

L’Azienda comunica che quest’anno saranno assunto circa 165 stagionali a tempo determinato per tre me-si, dal primo di luglio e in rete. A differenza degli altri anni la selezione richiederà più tempo poiché saranno assunti ragazzi e ragazze con i requisiti utili per essere poi stabilizzati, terminati i tre mesi di t.d.

Verranno dati maggiori dettagli che per ora non sono disponibili.

Ci saranno, inoltre, alcune decine d’inserimenti di neo assunti in UCD.

Unicredit Direct

La situazione organizzativa continuerà con lavoratori e lavoratrici in SW e la percentuale di presenza nei po-li attualmente è, al massimo, del 10% dei colleghi e colleghe.

Situazione sanitaria

Abbiamo chiesto che i divisori in plexiglas siano messi a disposizione di ogni collega che sieda in postazione aperta al pubblico, first e direttori compresi, anche se non previsto come misura obbligatoria né dai DPCM né dal Protocollo Abi. Andare oltre quanto è obbligatorio deve essere nel DNA di UniCredit.

L’azienda risponde che il distanziamento è la prima misura anti contagio e che il Gruppo ha introdotto la possibilità del divisorio nelle postazioni dove c’è difficoltà nel garantire il distanziamento dalla clientela.

Per noi, quindi, VANNO MESSI OVUNQUE, mancando i marcatori di distanziamento e anche perché le scrivanie in dotazione non garantiscono sempre il rispetto della distanza di un metro.

Sulla situazione dei grandi stabili, dove, secondo l’Azienda, la presenza di dipendenti non va oltre il 10% dell’organico iniziale (ci risulta altro, per esempio a Roma) si conferma utilizzo massiccio dello smart working con un impegno a un’informativa tempestiva qualora le intenzioni aziendali cambiassero nei prossimi mesi, in conseguenza di un successivo miglioramento della situazione.

L’Azienda sta definendo protocolli safety che saranno diramati appena possibile e dei quali informeranno com’è d’obbligo, gli Rls ed anche le Organizzazioni Sindacali.

Dispositivi anti contagio

E’ stata decisa la distribuzione di mascherine riutilizzabili, nel corso delle prossime settimane.

Smart working

Lo Smart Working per l’Azienda, come scritto anche nel Protocollo siglato tra le Parti Sociali resta lo stru-mento “favorito anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione”.

Partendo da questo assunto l’Azienda ci ha anticipato che a breve verranno introdotte significative novità legate all’utilizzo di tale strumento anche nella direzione di consentire la variazione del luogo fisico da cui si potrà operare, ferme restando le limitazioni normative.

Ubook

Sebbene presentato alla stampa non più tardi di 10 giorni fa come strumento efficiente di gestione della clientela e sia stato oggetto di nostre segnalazioni e comunicati nazionali e locali, UBOOk è ancora ben lontano dall’essere un mezzo che faciliti l’attività dei dipendenti. Senza contare che stabilire, probabilmente in base a un qualche algoritmo, quanto tempo ogni distinta attività necessita per essere completata in astratto, riporta inevitabilmente al modello fordista di organizzazione del lavoro.

L’Azienda ha dichiarato che la scelta di gestire l’afflusso della clientela su appuntamento è a tutela della salute dei colleghi e delle colleghe e che UBOOK è sottoposto a revisione e miglioramento; inoltre gli appuntamenti sono modificabili anche per quanto riguarda la durata dei medesimi mentre il sistema colloquia con People Focus ma solo se le assenze sono inserite tempestivamente. Secondo quando rilevato dall’Azienda la modalità svolta su appuntamento dà luogo a un minor flusso nelle filiali: forse, ma certo non come sino a oggi gestita da UBOOK.

Genitorialità

Abbiamo richiesto, di nuovo, di ragionare su strumenti che mettano in tranquillità madri e padri almeno si-no al prossimo settembre, tra i quali l’utilizzo della Banca del Tempo, modificandone i criteri di accesso.

L’Azienda ci ha proposto di convocare a brevissimo la Commissione Welfare nell’ambito della quale approfondire il tema e trovare le soluzioni.

My AGENT

Abbiamo sollevato il tema della presenza dei My Agent nelle filiali che, malgrado quanto previsto dall’Accordo sul Piano T 23, non è ancora gestita con la separazione fisica degli Agenti.

L’azienda ci ha anticipato che nei prossimi giorni sarà resa pubblica la comunicazione che rende concreta la previsione di cui sopra.

Manleva

Sul tema delle manleve, che dalla fine di marzo sono state da queste OO.SS richieste a garanzia dell’operato di colleghi e colleghe, la risposta aziendale è che non è un tema solo di UniCredit, che Unicredit non può dare una risposta diversa dagli altri Istituti e che le difficoltà a causa la mutevolezza della normativa, secondo l’Azienda, non sono responsabilità aziendale .

Quindi le nostre richieste di manleva, che continuiamo a considerare sacrosante a tutela dei Colleghi e del-le Colleghe che sono impegnati nelle attività collegate ai Decreti Cura Italia e Liquidità, siano essi in Filiale, Aree, in UCD o al lavoro da casa sono state respinte con questa motivazione:

“il singolo lavoratore è tenuto in via generale a espletare la propria attività lavorativa con la dovuta diligen-za professionale secondo le istruzioni fornite tempo per tempo dall’Azienda”. Eventuali comportamenti contrari non potranno che essere attentamente valutati da parte delle strutture preposte”.

Non ci interessa fare del sarcasmo su “istruzioni tempo per tempo fornite” quando in una giornata ne sono state fornite almeno tre versioni diverse, parlando solo della moratoria sui prestiti.

Per non parlare del carico di responsabilità che è implicito nelle semplificazioni delle procedure previste se non con molto ritardo, da testi unici ponderosi che difficilmente tutte e tutti hanno potuto leggere, da check list lunghe come autostrade.

Che sia una questione di sistema non sfugge a queste Organizzazioni Sindacali come non sfugge che in que-sto modo, il rischio d’impresa, sia o meno una questione di disorganizzazione interna o di ondivaga normativa nazionale, viene scaricato sulla parte più debole e che Unicredit, come Gruppo, non dovrebbe tollerar-lo.

Nonostante alcune risposte positive, l’incontro è stato del tutto insoddisfacente, perché resta evidente come la ripartenza sia sostanzialmente guidata dal business, il cui unico obiettivo è recuperare il passo commerciale ante Covid-19 senza troppi ostacoli; non contano le persone in meno in rete, le difficoltà oggettive di tipo organizzativo dovute a responsabilità aziendali che vengono da scelte precedenti completamente sbagliate, alle quali si sono aggiunte tutte le problematiche legate al Covid-19. Ed infatti stanno pesantemente ripartendo le pressioni commerciali anche spesso a scapito del rispetto delle normative, tanto poi i problemi ricadono solo sulle Lavoratrici e sui Lavoratori. Non va bene, lotteremo con tutte le nostre forze per il rispetto degli accordi e delle normative, in particolare per quanto previsto da-gli accordi del 2 aprile sul Piano Industriale, in quanto l’azienda sta riconoscendo solo a parole il lavoro svolto da tutti i Colleghi e Colleghe in questo periodo di emergenza.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

8 GIUGNO 2020

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Signori si nasce!!!

Posted on 5 Giugno 20205 Giugno 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

SIGNORI SI NASCE!!!

Ieri tutti i colleghi e le colleghe di Unicredit hanno ricevuto una mail da parte di hr@unicredit.eu con l’oggetto “Grazie per il tuo ottimo lavoro!”. All’interno una lotteria aziendale che mette in palio addirittura 10 IPhone e ben 50 abbonamenti a NETFLIX. Il tutto previa iscrizione ad un sito esterno www.hrrewards.com/ThankYou, palesemente falso e costruito dalla Mark Monitor Inc.
Ora, in una fase del genere con il Covid19 che ha mietuto contagi e vittime anche in Unicredit. In una fase in cui il DL Rilancio ha messo sotto pressione l’intera rete, noi in Unicredit possiamo vantare l’esistenza di persone il cui primo pensiero è quello di creare problemi ad una rete già fin troppo esausta, tra pressioni commerciali, carenza di personale e mole di lavoro sempre più pesanti.
E come farlo se non inviandoci una mail in cui si simula un “phishing”, ovvero una truffa informatica? Ovviamente con l’intento di vedere se qualche collega ci casca mettendo, potenzialmente, a repentaglio l’incolumità della rete aziendale e dei dati dei clienti. Impostazione che, sia ben chiaro, respingiamo con forza e determinazione, per una serie di motivi:1) il primo e il più importante: come si è potuto, ci domandiamo, fare leva sulla giusta aspettativa di un riconoscimento da parte di chi ha lavorato senza sosta in questo periodo? E usare questa leva per trarre in inganno Colleghe e Colleghi che hanno messo a repentaglio la propria salute, a tratti senza avere neppure i basilari presidi di tutela contro il contagio?2) Un collega che riceve una mail da un indirizzo con radice @unicredit.eu si fida. Non pensa certo che ci siano dei burloni in giro che non hanno niente di meglio da fare, in questo periodo, se non infastidire i colleghi.

3) Ci si aspetta che l’azienda abbia un sistema informatico di difesa tale che non debba essere testato tramite banali giochetti basati su tranelli.

4) Giocare su un premio, qualsiasi esso sia, come riconoscimento per il lavoro svolto dai colleghi in questa fase, e scoprire che era un bluff, tutto ciò lo reputiamo semplicemente deprecabile.

Diamo inoltre per scontato che nessuno nemmeno lontanamente si sogni di punire chi ha cliccato sul link.

Milano, 4.6.2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Uni-Inform n. 5 – Maggio 2020 – I mille volti dello smart working

Posted on 30 Maggio 202030 Maggio 2020 By
Uni-Inform n. 5 – Maggio 2020 – I mille volti dello smart working

In questo numero:

I MILLE VOLTI DELLO SMART WORKING

Smart working: opportunità o pericolo?

Smart working e telelavoro, la differenza è sostanziale, indispensabile prevenire e regolamentare

Oltre il cambiamento

VT-SERVICES, RAGGIUNTO L’ACCORDO PER LA CHIUSURA DELLA PROCEDURA

”DECRETO RILANCIO”, CHE COSA C’È DI NUOVO IN TEMA DI

CONGEDI PARENTALI, LEGGE 104 E SMART WORKING

TEMPO DI PAGELLE, LA TRIBÙ DEI QUASI RAGGIUNTI

FONDO PENSIONE, COMUNICAZIONE DEI CONTRIBUTI NON DEDOTTI

CONGEDO PARENTALE COVID-19, COMPATIBILITÀ E INCOMPATIBILITÀ

L’INPS chiarisce quali altri congedi e permessi sono compatibili con il congedo parentale Covid-19

ASSEGNI FAMILIARI, LE NUOVE TABELLE INPS

BONUS PRESENZA COVID-19 NELLA BUSTA DI MAGGIO


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