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Lettera ad ABI, Federcasse e Riscossioni dei Segretari Generali

Posted on 12 Marzo 202012 Marzo 2020 By

ABI

piazza del Gesù, 49

00186 – Roma

Alla cortese attenzione

del presidente Antonio Patuelli

p.c tutte le banche associate ABI

FEDERCASSE

via Torino, 153

00184 – Roma

Alla cortese attenzione

del presidente Augusto Dell’Erba

p.c tutte le banche associate

FEDERCASSE

PRESIDENTE AGENZIE DELLE

ENTRATE-RISCOSSIONI

Avv. Ernesto Maria Ruffini

Via Giuseppe Grezar 14

00142 Roma

Nella serata di ieri mercoledì 11 marzo sono state istituite dal Governo nuove misure per contenere la diffusione del contagio del virus Covid-19, che, tra l’altro, limitano ulteriormente la mobilità delle persone nel Paese e determinano la chiusura di varie attività commerciali e di servizio al pubblico.

In tale atto è stabilito che rimarranno attivi i servizi bancari, postali, finanziari e assicurativi, in quanto essenziali.

Ribadiamo quindi con forza che il prosieguo dell’operatività nelle aziende vostre associate debba proseguire solo e soltanto limitandosi a svolgere le funzioni indispensabili al servizio dei cittadini e del Paese, in linea con queste disposizioni.

È fondamentale e indifferibile che vengano adottate soluzioni coerenti, in modo da uniformare lo svolgimento del servizio di attività di banche e assicurazioni, che in questo momento, come indicato dal Decreto, non possono considerarsi aziende che operano sul mercato, ma soggetti sociali che svolgono una funzione essenziale al servizio dei cittadini e a quella si devono limitare, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e dei cittadini.

Chiediamo pertanto che sia contenuto in modo sistematico lo spostamento dei dipendenti e la loro presenza in servizio con permessi retribuiti ulteriori rispetto a quelli contrattualmente previsti, che siano ridotte le aperture degli sportelli in termini territoriali e di orario, in modo compatibile con lo svolgimento dei servizi essenziali, che siano sospese le attività che non rientrano in tale fattispecie e che tutto il personale sia dotato di mascherine a norma e di ogni altro presidio di prevenzione utile a salvaguardate la sua salute.

In tale ambito denunciamo come del tutto inaccettabile e irresponsabile il persistere di continue richieste alle lavoratrici e ai lavoratori di perseguire obiettivi di carattere commerciali, con pressioni fuori da qualsiasi logica rispetto alla gravità della situazione e all’emergenza che sta attraversando il Paese.

Non siamo più disposti a tollerare alcun episodio di tale natura e valuteremo qualsiasi azione conseguente nei confronti dei casi che ci saranno segnalati.

In questo momento di enorme difficoltà per tutto il Paese è l’ora della responsabilità e siamo pronti, in tale spirito, a concordare e supportare iniziative conseguenti.

Roma, 12 marzo 2020

I segretari generali

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin

Lando Sileoni – Riccardo Colombani – Giuliano Calcagni – Massimo Masi – Emilio Contrasto

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

COMUNICATO STAMPA

Posted on 10 Marzo 2020 By

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

CORONAVIRUS: SINDACATI, IN BANCA GARANTIRE SOLO SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE
Le richieste di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ad Abi, Federcasse, Agenzia Entrate e
Riscossione Sicilia per tutelare lavoratori e clientela: stop pressioni commerciali e
appuntamenti con il pubblico, azzerare mobilità, ridurre presenza fisica negli uffici e nelle
agenzie, incentivare smart working e permessi speciali, assenze senza penalizzazioni
retributive

Roma, 10 marzo 2020. «Questo è il momento di un’assunzione di responsabilità verso i lavoratori e verso il Paese. Le misure previste dal governo su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus devono essere applicate nel modo più rigoroso. Ma non basta. Chiediamo ad ABI, a Federcasse, a ciascuna Banca, all’Agenzia delle Entrate ed a Riscossione Sicilia di azzerare la mobilità del personale e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro, per garantire il solo servizio pubblico essenziale, in modo da prevenire la diffusione del contagio. È inaccettabile che in questa situazione di emergenza, si pretenda cinicamente di sollecitare i clienti a venire in banca per raggiungere anacronistici obiettivi commerciali». Lo dichiarano i segretari generali dei sindacati dei bancari e riscossione Lando Maria Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Giuliano Calcagni (Fisac Cgil), Massimo Masi (Uilca Uil), Emilio Contrasto (Unisin). «Non si tratta solo di circoscrivere a casi eccezionali gli spostamenti dal comune di residenza per comprovate esigenze lavorative. È fondamentale riorganizzare il lavoro e i luoghi di lavoro in modo che il ricorso allo smart working sia il più largo possibile sino alla fine dell’emergenza sanitaria. Lavorare da casa deve essere la regola, non l’eccezione: solo così si tutela davvero la salute dei lavoratori e della clientela. L’assenza fisica dal luogo di lavoro, a qualunque titolo, non deve comportare alcuna penalizzazione sul piano retributivo, vogliamo quindi il riconoscimento di speciali permessi. Chiediamo inoltre che siano definite regole certe, stringenti e omogenee per tutte le aziende per garantire la sicurezza delle persone (lavoratori e clienti) negli uffici e nelle agenzie che operano a contatto con il pubblico, a partire dalle distanze minime e dalla durata massima dei contatti previsti dalle norme sanitarie. Ciascuna Azienda ha una responsabilità diretta per la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei clienti» aggiungono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

I Segretari Generali

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin

Lando Maria Sileoni – Riccardo Colombani – Giuliano Calcagni – Massimo Masi – Emilio Contrasto


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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Coronavirus: strumenti di protezione insufficienti

Posted on 9 Marzo 202010 Marzo 2020 By

Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin
Gruppo UniCredit

CORONAVIRUS: STRUMENTI DI PROTEZIONE INSUFFICIENTI

In relazione alle misure emanate fin ad oggi dal Governo, per ridurre i rischi connessi alla sindrome da coronavirus, che hanno visto l’estensione all’intero territorio nazionale della chiusura delle scuole e le nuove misure urgenti di contenimento del contagio previste dal decreto dell’8 marzo 2020, il Gruppo UniCredit ha pubblicato ieri a portale una comunicazione di gruppo su COVID 19.

Per le Organizzazioni Sindacali le misure di prevenzione presentate sono insufficienti, così come sono insufficienti le informazioni presenti.

Servono misure preventive chiare e precise a tutela dei lavoratori, ma anche della clientela (si ricorda che la raccomandazione di limitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari vale sull’intero territorio nazionale), quali, ad esempio, definire meglio la regolamentazione dell’accesso della clientela nelle agenzie anche contingentando il numero di entrate, la pulizia straordinaria di tutte le U.O. con particolare attenzione alle superfici di contatto (es. scrivanie), una maggiore pulizia ordinaria, utilizzo in modo allargato anche alla rete dello smart working, dando anche la possibilità di effettuare i corsi di formazione in smart learning, adottare misure organizzative tali da evitare assembramenti di personale tenendo conto delle dimensioni e caratteristiche del luogo, (abbiamo posto all’attenzione dell’azienda i Direct dove lavorano in open space centinaia di persone e in tutti casi analoghi), la messa a disposizione di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani in tutte le U.O.

L’azienda ha confermato invece le seguenti indicazioni per fornire strumenti per gestire situazioni familiari di particolare difficoltà:

– nelle aree identificate come critiche (art.1): regione Lombardia e nelle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia:

  • utilizzo, ove possibile, di soluzioni di lavoro alternative come il flexible working, previa approvazione del proprio Responsabile ed in coordinamento con il locale Ufficio del Personale;
  • facendo preferibilmente lavorare dal proprio domicilio i dipendenti delle sedi centrali (al fine di contenere assembramenti di personale);

– in tutte le aree/regioni d’Italia:

  • riconoscimento, quando il lavoro a distanza non sia possibile, di permessi retribuiti, previa approvazione dei Responsabili ed in coordinamento con i locali Uffici del Personale, per fronteggiare situazioni eccezionali legate al coronavirus (ad esempio, i bambini a casa a causa delle chiusure della scuola);
  • spostamenti: per chi vive e/o lavora nelle zone indicate nell’art 1 del Decreto della Presidenza del Consiglio 8 marzo 2020, gli spostamenti per lavoro sono consentiti:va portato con sé il documento “Dichiarazione di Impiego presso Unicredit” da compilare e stampare da portale seguendo il seguente percorso: Strumenti Personali, poi su People Focus Italia, quindi Self Service > Richiesta > Dichiarazione > Report impiego.

Sarà possibile estendere il periodo di flexible working anche per più giorni a settimana in tutte le aree, ove necessario. Per ogni giorno di effettuazione dello flexible working dovrà essere inserito il relativo codice di permesso in People Focus.

Ricordiamo il link al quale è possibile accedere per le informazioni aziendali in tempo reale senza necessità di connettersi a extranet e vpm:

https://unicreditsite.reventoo.com/nc/cnt/communication-package-on-coronavirus.html

Per accedere è necessario inserire le credenziali username e password utilizzate per accedere ai sistemi aziendali.

Le OO.SS. solleciteranno costantemente l’Azienda rispetto alle nuove situazioni di criticità che si potranno verificare, ritenendo che in questa fase la salute sia la prima cosa che va salvaguardata; per questo riteniamo che il programma di produzione commerciale “Best” (che peraltro non abbiamo mai accettato) vada sospeso su tutto il territorio nazionale.

Milano, 9 marzo 2020

Le Segreterie di Gruppo
FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL UILCA UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Comunicato unitario dopo incontri su piano industriale Team23 del 3,4 e 5 Marzo

Posted on 5 Marzo 20206 Marzo 2020 By

Segreterie di Coordinamento

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – UIL.CA – UNISIN

Gruppo UniCredit

INCONTRO PIANO TEAM 23

Le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato nei giorni 3 –4 e 5 marzo l’Azienda per un primo confronto sulle ricadute del Piano Industriale Team 23.

L’azienda ha illustrato i principali obiettivi commerciali del Piano e come intende declinarli all’interno del perimetro Italia.

Per quanto ci riguarda il Piano Industriale ancora riscontra la ferma opposizione delle Organizzazioni Sindacali.

Mentre Unicredit ci racconta gli “auspici della banca del futuro“,noi abbiamo il dovere di rispondere alle esigenze attuali dei Lavoratori che cercano di sopperire tutti i giorni alle varie problematiche della clientela, non ultime quelle dovute alle numerose carenze di carattere organizzativo e gestionale.

Le dichiarazioni aziendali ci portano a valutare come UniCredit lavori ad un modello di Banca che, in maniera utopica, sostituisca i lavoratori con una tecnologia sempre più radicale, ben lontana dal rafforzamento del presidio territoriale e dalla crescita della clientela.

Le Organizzazioni Sindacali non sono contro la digitalizzazione, utile a migliorare la vita dei colleghi se ben applicata; ritengono invece che il modello oggi illustrato rischi di peggiorare le condizioni di lavoro, aumentando i ritmi e i carichi dello stesso, e di conseguenza il clima aziendale.

Già in questa fase è sin troppo facile presagire le pesanti criticità che potranno emergere nella fase di concreta realizzazione, nonostante l’azienda abbia parzialmente ammesso i gravi errori organizzativi e gestionali relativamente al precedente piano.

Dai dati che sono stati presentati emerge un nuovo modello distributivo che prevede la chiusura, come noto, di 450 filiali e la trasformazione in quattro diversi formati,prevedendo un forte ridimensionamento del servizio di cassa, estendendo ulteriormente quindi il modello cash less.

L’azienda ha confermato che sono in via di definizione modifiche al segmento PMI e la ristrutturazione del private, del corporate e delle strutture di presidio retail, ma non ci ha ancora fornito dettagli.

UniCredit ha altresì dichiarato di voler prestare più attenzione alla formazione, elemento nel tempo da noi costantemente richiesto, come essenziale per supportare adeguatamente i Lavoratori.

Per quanto riguarda My agent, abbiamo ribadito all’Azienda la nostra ferma contrarietà; fermo restando che, nel rispetto delle norme di Legge, sarà necessario chiarire in maniera inequivocabile la loro attività.

Abbiamo dichiarato che, per le OO.SS, siamo lontanissimi dal concetto di banca realizzabile nel breve per il rilancio del Gruppo nel contesto economico e sociale del Paese.

Per questo motivo, le OO.SS. hanno ribadito la necessità assoluta di un confronto serrato e responsabile che in maniera inequivocabile metta al centro tutte le tematiche emerse, non da ultima la valorizzazione del“Capitale Umano “.

Vi terremo tempestivamente informati.

Milano, 5 marzo 2020

Le Segreterie di Gruppo

FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL UILCA UNISIN


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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Comunicato stampa unitario dopo incontro del 3 marzo su Team23

Posted on 3 Marzo 20206 Marzo 2020 By

COMUNICATO STAMPA

UNICREDIT: SINDACATI, DOMANI VALUTEREMO

PROSECUZIONE CONFRONTO

Roma, 3 marzo 2020. «Domani avremo un incontro con i responsabili commerciali del gruppo per conoscere alcuni aspetti essenziali delle politiche aziendali. L’azienda oggi si è impegnata a darci delle risposte sui tanti temi messi sul tavolo. Soltanto successivamente a questo confronto sapremo se ci sarà la reale possibilità delle parti di sviluppare un percorso che dia stabilità italiana a Unicredit e serenità ai lavoratori. Insomma, pretendiamo una discussione a 360° per il futuro del gruppo e dei lavoratori al centro del nostro interesse». Lo dichiarano i segretari nazionali della Fabi, First Cisl e Fisac Cgil, Mauro Morelli, Mauro Incletolli e Susy Esposito assieme ai rappresentanti di Unisin dopo l’incontro di oggi con i rappresentanti di Unicredit per discutere il piano industriale. «Oggi era solo la prima riunione e abbiamo preteso che prioritariamente fossero tolte dal tavolo le provocazioni contenute nella lettera di procedura spedita da Unicredit respingendola al mittente. Abbiamo ribadito che vogliamo negoziare tutte le ricadute del piano sui lavoratori, governando le eventuali situazioni di mobilità e l’incidenza di operazioni, numericamente importanti sulla vita del personale.

Vogliamo conoscere l’impatto sul territorio della chiusura dei 450 sportelli dichiarati e le motivazioni, stando attenti anche all’aspetto sociale delle sedi interessate. Nel ribadire la volontarietà assoluta di eventuali esodi, abbiamo affermato che i numeri dichiarati sono inaccettabili e che a ogni due esuberi dovrà corrispondere almeno un’assunzione stabile nonché il

ripianamento del turn over a qualunque titolo, non essendo questo oggetto di esuberi. Abbiamo

chiesto di conoscere la platea alla quale era rivolto il piano esuberi nonché il tempo ipotizzato di

permanenza al fondo e ancora le consulenze, i my agent, gli attivi in organico ed eventuali accordi

di lavorazioni con realtà esterne. Dovremo anche conoscere i modelli organizzativi e di distribuzione e verificarne fattivamente il funzionamento» aggiungono Esposito, Incletolli e Morelli e i rappresentanti di Unisin.

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Rassegna Stampa

Dichiarazioni alla stampa del Segretario Nazionale dopo il primo incontro per Team23

Posted on 3 Marzo 20206 Marzo 2020 By
Dichiarazioni alla stampa del Segretario Nazionale dopo il primo incontro per Team23

Dichiarazioni stampa del Segretario Nazionale FABI di riferimento per il Gruppo UniCredit dopo il primo incontro per il piano industriale Team23

Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Rassegna Stampa

Coordinamento FABI UniCredit – Mozione Finale

Posted on 21 Febbraio 202022 Febbraio 2020 By
Coordinamento FABI UniCredit – Mozione Finale

Riunione delle Segreterie di Coordinamento FABI UniCredit


MOZIONE FINALE

Le Segreterie di Coordinamento FABI del Gruppo e delle Aziende del Gruppo si sono riunite il giorno Martedì 18 febbraio 2020 a Roma per valutare il Piano Industriale di Unicredit.

Innanzitutto confermano, come denunciato unitariamente dai Segretari Nazionali in data 14 febbraio 2020, che la lettera di apertura della procedura è da considerarsi irricevibile, nei toni e nei contenuti.

Ritengono innanzitutto che il futuro assetto della Banca in Italia così come emerge dai documenti aziendali, non solo non rispecchi gli interessi del Paese, delle Imprese e delle Persone, ma non sia votato, come lo stesso Piano vorrebbe ad una reale crescita dell’Azienda.

Rivendicano quindi la prerogativa di trattare su ogni aspetto del piano, riservandosi di presentare su ogni specifico punto controproposte alternative a quelle illustrate dall’Azienda, confutando in particolare un argomento su tutti: la reale necessità di procedere ad una riduzione degli organici.

L’attuale situazione organizzativa, come peraltro segnalato in più vertenze a livello locale, necessità invece un più efficace presidio del territorio, attraverso un rafforzamento delle filiali e delle altre strutture della Banca per evitare una preoccupante perdita di clientela, sottovalutata dall’Azienda eccessivamente focalizzata ad offrire servizi in modalità digitale.

Un piano di esodi, che dovranno essere assolutamente volontari ed incentivati, non potrà quindi che essere compensato da un numero adeguato di assunzioni, in nessun caso inferiore al 50% delle uscite, mentre dovrà essere ricoperta al 100% ogni qualsiasi altra riduzione del personale, quali ad esempio il turnover.

L’efficienza prevista dal Piano dovrà essere ricercato, prima ancora che attraverso l’introduzione di nuovi processi, nel corretto funzionamento di quelli già applicati: troppo spesso il lavoratori e le lavoratrici del gruppo si trovano a dover sopperire ai malfunzionamenti e alla farraginosità delle procedure. Abbiamo inoltre rilevato come si stia riducendo anche la capacità dell’Azienda di fornire agli operatori indicazioni precise su come operare correttamente, riscontrando sempre più spesso nelle disposizioni aziendali indicazioni poco chiare o addirittura contrastanti.

Procedure più efficienti e funzionanti e istruzioni chiare sono il primo passo necessario per affrontare il delicato tema dei procedimenti disciplinari, che ha assunto una dimensione intollerabile e richiede quindi una specifica definizione condivisa, anche alla luce delle recenti modifiche introdotte con il rinnovo del CCNL.

Tra le diverse questioni è inoltre necessario comprendere con chiarezza il ruolo della rete My Agent, elemento di instabilità che cozza con la necessità di garantire sana e buona occupazione all’interno del gruppo.

Nonostante le nostre reiterate segnalazioni e le rassicurazioni aziendali tuttora disattese, permangono inammissibili ritardi nell’adeguamento della procedura People focus, che non solo ha peggiorato notevolmente il rapporto amministrativo tra i dipendenti e l’Azienda, ma continua ad inibire la corresponsione di legittime competenze.

Numerosi sono comunque gli aspetti del rapporto di lavoro che dovranno essere affrontati nel contesto della negoziazione delle ricadute del Piano Industriale, aspetti che dovranno essere innanzitutto condivisi tra le organizzazioni sindacali, per far si che diventino componenti essenziali di un equilibrio complessivo di un positivo accordo, che veda da una parte l’Azienda invertire la rotta e puntare ad una reale crescita in Italia e non ad un inesorabile declino, dall’altra i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo riprendere fiducia in Unicredit e contribuire a raggiungere obiettivi anche sfidanti, ma sempre nel rispetto delle Persone e nell’interesse della Clientela e del Paese.

Le indiscrezioni emerse in questi giorni sulla possibile uscita di Jean Pierre Mustier dal gruppo gettano ulteriori ombre su questo piano industriale, già di per sé lacunoso e debole nelle prospettive di sviluppo della Banca.

Le Segreterie di Gruppo e delle Aziende del Gruppo di Unicredit infine confermano il pieno e convinto sostegno al Segretario Nazionale di riferimento e a tutta la delegazione che condurrà la trattativa.

Milano, 21 febbraio 2020

Le Segreterie di Coordinamento FABI del Gruppo UniCredit


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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Referendum Fondo di Gruppo: Quorum raggiunto

Posted on 21 Febbraio 2020 By

Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin
Gruppo UniCredit

Risultati Referendum Fondo di Gruppo
Raggiunto il quorum, riforma approvata a larga maggioranza

Si è conclusa l’Assemblea Straordinaria 2019 relativa al quesito referendario della fusione dei Fondi nel Fondo Pensione di Gruppo.

L’assemblea ha raggiunto il quorum ed ha approvato a larga maggioranza la fusione per incorporazione dei Fondi Pensione italiani del Gruppo UniCredit nel Fondo Pensione di Gruppo e le modifiche da apportare allo Statuto.

I votanti complessivi sono risultati 35.257 su un totale 51.900 aventi diritto al voto, pari al 67,93%.

I risultati sono stati i seguenti:

  • hanno votato “approvo” 27.356 pari al 77,59% dei voti espressi e al 52,70% degli iscritti;
  • hanno votato “non approvo” 3.717 pari allo 10,54% dei votanti;
  • le schede bianche sono state 2.790, pari al 7,91% dei votanti;
  • le schede nulle sono state 1.394, pari al 3,96% dei votanti;

Hanno votato:

  • 27.001 dipendenti attivi su 34.027, pari al 79,4%;
  • 523 esodati su 3.558 pari al 42,8%;
  • 6.461 su 13.710 pensionati pari al 47,1%

Il quesito referendario è stato approvato con voto favorevole di oltre la maggioranza assoluta degli iscritti, ossia del 52,70% dei voti.

Nel frattempo, il progetto di fusione è stato altresì approvato dagli iscritti al Fondo Pensioni dell’ex Cassa di Risparmio di Trieste, mentre il prossimo 02.03.2020 si avvierà la consultazione referendaria del Fondo Pensioni della ex Cassa di Risparmio di Torino.

Questo importante risultato permette di procedere nel percorso di concentrazione nel Fondo di Gruppo di tutti i Fondi preesistenti in essere e rende applicabili tutte le previsioni relative agli accordi per una compiuta bilateralità ed agli accordi relativi alla proposta volontaria di capitalizzazione dei pensionati e “zainettatura” degli attivi, che per il momento riguarderà i Fondi (Fondo di Gruppo e ex Cr Trieste) che hanno approvato la confluenza.

Il Fondo provvederà ora ad avviare gli adempimenti necessari al completamento dell’iter attuativo del complessivo progetto.

Daremo puntuali informazioni in merito ai prossimi sviluppi con news appositamente dedicate.

Milano, 21 febbraio 2020

Le Segreterie di Coordinamento

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT

Inquadramenti, che passione!!

Posted on 21 Febbraio 202021 Febbraio 2020 By

Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin
UniCredit Spa

INQUADRAMENTI, CHE PASSIONE!

Dopo aver trascorso anni, tra il 2011 e il 2017 senza previsioni di valorizzazione professionale, nel 2017 fu sottoscritto dal Sindacato e dalla Azienda un accordo che prevede per le figure professionali di Rete (UCD e BuddyBank compresi) percorsi inquadramentali, seguito, nel 2019 da un verbale con contenuti ancora più favorevoli.

L’applicazione di quegli accordi, ad oggi, ha prodotto effetti positivi per oltre 4400 Dipendenti, realizzando circa 5000 avanzamenti di livello: si tratta di intese di indiscutibile valore.

Lo scorso settembre sono entrate in vigore le previsioni migliorative introdotte dal Verbale del maggio 2019 che porterebbero, se applicate, un significativo progresso nei livelli inquadramentali, soprattutto per i colleghi e colleghe più giovani.

Da settembre ad oggi, abbiamo dovuto constatare come People Focus non sia stata in grado di realizzare le misure contenute nell’accordo del 4/2/2017 combinate con quelle previste dal verbale sottoscritto l’8 maggio 2019: non è cosa nuova che People Focus funzioni con serie difficoltà, ma il grave ritardo nell’ applicazione degli accordi e, di conseguenza, gli impatti sulle persone sono stati clamorosi.

Detto questo, con sollievo parziale, apprendiamo che nella busta paga di febbraio, Colleghe e Colleghi che hanno maturato il passaggio di inquadramento ovvero il Trattamento Economico di Ruolo (TER) vedranno concretizzato tale diritto, con gli arretrati spettanti.

Purtroppo non tutti i Colleghi e le Colleghe vedranno il passaggio di livello a febbraio: una parte, circa la metà della platea, dovrà attendere il mese di marzo a causa, come detto dall’Azienda, della necessità di ulteriori verifiche.

Restiamo sconcertati, una volta di più, dalla inadeguatezza di una procedura che necessita di continue verifiche e dell’intervento incessante del “fattore umano” (un grazie ai Colleghi e Colleghe di HR Operations è doveroso): questo per un gruppo come il nostro che vanta “eccedenze da capacità produttiva” fa riflettere, sia sulle eccedenze che sulla capacità.

21 febbraio 2020

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

UniCredit Spa

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Divisione RETAIL, Evidenza

Uni-Inform n. 2 – febbraio 2020 – L’inizio e la fine (delle trattative)

Posted on 21 Febbraio 2020 By
Uni-Inform n. 2 – febbraio 2020 – L’inizio e la fine (delle trattative)

L’inizio e la fine… – Che cosa c’è di nuovo nel CCNL – Cambiamento – Pensioni, riscatto laurea – 2020: requisiti e costi dell’iter agevolato – Bonus mamma domani 2020 – A.D. 2016 la vignetta di Uni-Inform

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