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Block Notes n. 2 – Febbraio 2018 – Assenze per malattia

Posted on 28 Febbraio 20181 Marzo 2018 By
Block Notes n. 2 – Febbraio 2018 – Assenze per malattia

Block Notes n. 2 – Febbraio 2018 – Assenze per malattia

BLOCK NOTES, Evidenza, Senza categoria

Uni-Inform n. 2 – Accordo febbraio 2018

Posted on 12 Febbraio 201812 Febbraio 2018 By
Uni-Inform n. 2 – Accordo febbraio 2018

Se questo e’ un sindacato…, Esodi e piano giovani, 1 febbraio 2018, ES-SSC missione compiuta!!!, Lo chiamavano vap, Formazione, Pressioni commerciali, Accordo 1 febbraio, futuro in costruzione…, Politiche di conciliazione tempi di vita e di lavoro

Evidenza, UniInform

Accordo raggiunto, assunzioni subito

Posted on 1 Febbraio 2018 By

Segreterie di Coordinamento
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin
Gruppo UniCredit

ACCORDO RAGGIUNTO, ASSUNZIONI SUBITO

Nella mattinata di oggi le delegazioni delle OO.SS. del Gruppo Unicredit hanno raggiunto un’importante

intesa che definisce una serie di questioni da tempo oggetto di trattativa nell’ambito della vertenza perta con l’Azienda nel corso del mese di novembre.

Assunzioni

Il tema prioritario, risposta concreta alle tensioni vissute quotidianamente dai lavoratori della rete, è stato quello delle assunzioni: fin dalle prime fasi della trattativa abbiamo incalzato l’Azienda per ottenere la copertura del turnover relativo al 2017 e l’anticipo ai primi mesi del 2018 delle assunzioni previste nel precedente piano, ottenendo quindi l’ingresso pressochè immediato di 280 nuovi colleghi in rete.

Piano Giovani

In merito al cd. Piano Giovani, il tentativo aziendale di forzare le uscite dei colleghi che non avevano volontariamente aderito al precedente Piano di uscite è stato respinto e ricondotto all’interno di un percorso assolutamente volontario che vedrà, a fronte di un numero di nuove assunzioni pari e contestuali a quello delle nuove uscite:

  • da una parte una riapertura dei termini per l’adesione confermando le medesime condizioni definite con le intese del 4 febbraio 2017;
  • dall’altra un’estensione del perimetro degli interessati, comprendendo coloro che maturano il requisito pensionistico nel primo semestre 2024.

Formalmente si apriranno quindi due fasi distinte per la raccolta delle adesioni:

  1. entro il primo trimestre 2018 adesione di coloro che maturano i requisiti pensionistici entro il 1 dicembre 2023
  2. successivamente, nel corso del secondo trimestre 2018, previa verifica con le OO.SS. del numero degli aderenti alla prima fase, l’estensione a tutti coloro che maturano il requisito entro il 1 giugno 2024.

Le adesioni complessive verranno raccolte fino al completamento delle disponibilità economiche a tal fine stanziate, stimate ad oggi sufficienti per coprire circa 550 nuove assunzioni. In caso di adesioni superiori, verranno adottati come criteri di priorità:

  1. la maturazione della finestra entro 1 dicembre 2023
  2. per coloro che maturano la finestra pensionistica entro il 1 giugno 2024, l’appartenenza alle Regioni in cui a detta dell’Azienda esistono disallineamenti rispetto alle necessità operative locali.

Nella fase di selezione delle assunzioni abbiamo convinto Unicredit a ricercare le professionalità necessarie anche esplorando le opportunità rivenienti dai profili disponibili presso il Fondo Emergenziale.

Società esternalizzate

Per ES SSC abbiamo riportato con determinazione la necessità di superare l’attuale precaria situazione dei lavoratori della stessa e le criticità operative riscontrate quotidianamente da tutti i dipendenti di Unicredit.

L’Azienda ci ha informato di aver creato le condizioni contrattuali, attraverso l’introduzione di una clausola di termination for convenience per consentire il rientro in Unicredit delle attività e conseguentemente, per effetto degli accordi di garanzia, delle lavoratrici e dei lavoratori, al termine di un piano di migrazione da definire una volta venisse esercitata tale clausola, fatto per noi assolutamente plausibile.

Per ABAS e VTS abbiamo ottenuto un significativo aumento delle garanzie occupazionali, ora estese per un ulteriore anno rispetto la loro scadenza originaria.

Premio aziendale

L’obiettivo della trattativa è stato quello di ottenere un Premio Aziendale che potesse almeno parzialmente compensare le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo dai sacrifici e riconoscerne il costante impegno profuso.

L’atteggiamento dilatorio dell’Azienda non ha consentito di convenire indicatori che, applicati ai risultati dell’anno 2017, potessero portare alla definizione di un Premio Aziendale. Quindi, al fine di garantire un significativo aumento rispetto al passato, si è raggiunto un accordo per un importo a stralcio, che ammonta a € 1.150 a Welfare e € 800 per coloro che opteranno per erogazione cash. Il C/ Welfare verrà inoltre alimentato dal Contributo 4-12 anni e dalla Strenna Natalizia, mentre il Contributo Familiare Disabile verrà liquidato esclusivamente nel cedolino stipendio.

Formazione

La convinzione del Sindacato circa la centralità della formazione, soprattutto in una fase di profondi cambiamenti, ha guidato la trattativa portando alla definizione di regole certe ed esigibili riguardanti la

qualità e la fruizione dei corsi.

In particolare riteniamo di grande rilevanza l’individuazione di un apposito codice di “assenza/presenza”, da utilizzare specificatamente per la pianificazione e la fruizione dei moduli formativi, in tal modo si creano inoltre i presupposti per la fruizione di corsi attraverso il tablet in smart working in orario di lavoro, con modalità definite congiuntamente.

Per i colleghi coinvolti in processi di riqualificazione professionale o di cambio di ruolo sono stati sanciti specifici percorsi che prevedono l’erogazione di formazione adeguata e con tempi certi.

Pressioni commerciali

Al fine di migliorare l’attuale situazione di forte problematicità, abbiamo ottenuto in questo accordo impegni concreti per diffondere una nuova e diversa Cultura sul tema delle Politiche Commerciali, attraverso:

  • individuazione di uno strumento standardizzato per rilevazione e monitoraggio dei risultati commerciali (DOP)
  • pubblicazione a Portale dei contenuti del Protocollo sul benessere nei luoghi di lavoro e sulle politiche commerciali
  • erogazione di corsi di formazione obbligatoria rivolti ai ruoli di sintesi e accessibili a tutti gli altri Welfare

Abbiamo ripreso una serie di questioni rimaste indefinite nell’ambito del Welfare, convenendo tempi certi per il completamento della riforma complessiva del Welfare aziendale (Previdenza, Unica, Cral, ecc.) nell’ottica del suo potenziamento e del rafforzamento del ruolo delle Parti Sociali. Per quanto riguarda la copertura Tutela superstiti abbiamo ottenuto la riconferma per il 2018 alle stesse condizioni dello scorso anno.

Abbiamo stabilito un percorso per l’adozione a livello nazionale dei principi enunciati dalla Dichiazione Congiunta del Comitato Aziendale Europeo sulla Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e abbiamo definito i modi e i tempi di un percorso di confronto con l’Azienda per introdurre nuovi strumenti condivisi per migliorare sensibilmente la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tra cui la disconnessione, la Banca del tempo finanziata anche con contribuzione aziendale.

Unidirect

Superando la strumentale rigidità dell’Azienda che negava il confronto su alcune questioni critiche nell’organizzazione del lavoro in UniDirect, abbiamo ottenuto un impegno ad entrare nel merito in tempi brevi delle tematiche della cd. Barra telefonica e delle dinamiche di turnover.

Queste positive intese chiudono il lungo percorso vertenziale a livello centrale, che ha visto intrecciate questioni di rilevanza comune e strategica per tutti i lavoratori del Gruppo con questioni specifiche non meno importanti.

Riteniamo quindi che:

  • l’acquisizione di un numero consistente di assunzioni da effettuarsi nel breve e nelle realtà più in sofferenza;
  • l’immissione di nuovo personale in rapporto 1:1, assoluta novità nel nostro settore, mantenendo la completa volontarietà nelle uscite, con la prospettiva che tale personale sia impiegato sempre prevalentemente laddove ce n’è bisogno, prima e concreta risposta alle carenze di organico evidenziate anche nel corso delle assemblee;
  • un Premio Aziendale significativo;
  • concreti passi sulle garanzie ai lavoratori delle aziende esternalizzate;
  • significativi impegni dell’Azienda a definire le questioni delle Pressioni Commerciali, della Formazione, di UniDirect e della Conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro rappresentino un importante passo in avanti verso la creazione di un miglior clima aziendale.

Milano, 1 febbraio 2018

Le Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Block Notes n. 1 – Gennaio 2018 – Il Contratto di apprendistato

Posted on 31 Gennaio 201826 Febbraio 2018 By
Block Notes n. 1 – Gennaio 2018 – Il Contratto di apprendistato

Block Notes n. 1 – Gennaio 2018 – Il contratto di apprendistato

Approfondimenti Vari, BLOCK NOTES, Evidenza

ONE BANK, ONE UNICREDIT…. MA NON PER TUTTI!!!

Posted on 31 Gennaio 2018 By

ONE BANK, ONE UNICREDIT….
… MA NON PER TUTTI!!!

I colleghi delle Operations del Gruppo, nonostante lo slogan che, ovunque, da tempo viene ripetuto come un mantra, anziché “one Unicredit” avranno due datori di lavoro.

E’ stato annunciato un progetto di unificazione e razionalizzazione delle attività di back office provenienti da due legal entities diverse (Ubis e BT di Unicredit S.p.A.), attraverso un metodo che suscita diverse perplessità e preoccupazioni.

In pratica le/i lavoratrici/tori, collocati in medesime strutture organizzative, con responsabilità manageriale unificata, avranno datori di lavoro differenti, e non saranno più in grado di definire quali attività afferiscono realmente al proprio perimetro societario.

Questa operazione, che potrebbe anche avere una certa logica industriale, viene però realizzata senza avere prima definito e ufficializzato in maniera chiara, l’ambito societario nel quale le Operations saranno collocate.

Ci stupisce che Unicredit, che in passato ha operato decine di cessioni di ramo d’azienda/cessioni individuali di contratto all’interno del Gruppo, proprio per riorganizzare e riallocare le attività, oggi pensi di operare nella più indeterminata confusione di perimetri societari.

Inoltre, ci chiediamo come il “leit motiv” del controllo dei costi possa trovare soddisfazione se Unicredit spa appalta e fattura attività a Ubis che a sua volta svolge le attività con Lavoratrici e Lavoratori distaccati da Unicredit che a sua volta pagherà i distacchi di Ubis…?

Speriamo che chi scrive i bilanci delle due società riesca a trovare il bandolo della matassa.

Non sappiamo se la normativa fiscale sull’IVA di Gruppo renda ancora conveniente l’esistenza della società consortile, ma ciò che sappiamo è che in Ubis vi sono professionalità e conoscenze che sarebbe miope pensare di soppiantare semplicemente robotizzando le procedure o delocalizzandole.

Da un punto di vista normativo c’è poi il problema della rappresentanza e della tutela dei diritto delle/i lavoratrici/tori, determinato dall’appartenenza delle RSA al rispettivo perimetro societario e del correlato ambito di esercizio delle proprie funzioni.

Elemento di ulteriore criticità è dato dalla frenesia di portare a compimento il progetto in tempi stretti, senza che siano fornite, tempo per tempo, alle OOSS tutti i dovuti chiarimenti, sia di tipo organizzativo, sia di natura contrattuale e le informazioni circa gli spostamenti e i distacchi, come previsto dall’art. 18 del vigente CCNL, ma calando direttamente sulle colleghe e sui colleghi le decisioni aziendali, dopo una scarna comunicazione e senza esplicitare i criteri coi quali si operano le scelte delle persone.

Non è assolutamente sostenibile la tesi aziendale per la quale vi siano esuberi in questa area operativa, in quanto le stesse attività vengono sistematicamente delocalizzate in Romania proprio per far fronte alle numerose uscite di colleghe/i .

I recenti accadimenti, che stanno riguardando Ubis (chiusura dei poli, trasferimenti verso la rete, delocalizzazione di attività, mancate assunzioni, continui spostamenti e riorganizzazioni, poca attenzione alla formazione), destano grandissima preoccupazione circa il futuro di Ubis e sulle ricadute che questa situazione determina per la vita lavorativa e la professionalità delle/i colleghe/i.

Per tale motivo continueremo a presidiare con particolare attenzione tutte le riorganizzazioni in atto, pretendendo la massima tutela per le Lavoratrice e Lavoratori.

Milano, 30 gennaio 2018

Le Segreterie di Coordinamento di Ubis

FABI – FIRST/CIST – FISAC/CIGL – UIL.C.A. – U.S.


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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

18 gennaio, continua il confronto

Posted on 22 Gennaio 201822 Gennaio 2018 By

Segreterie di Coordinaento

Fabi – First/CISL – Fisac/CIGL – UIL.C.A. – UniSin

UniCredi S.p.A.

18 Gennaio, continua il confronto

Mifid 2, Pressioni Commerciali e UniDirect sono gli argomenti affrontati con l’azienda nell’incontro del 18 gennaio scorso, specifico sulle tematiche della rete e che segna l’avvio di un percorso che dovrà proseguire di pari passo con le tematiche discusse a livello di Gruppo.

Per quanto riguarda Mifid 2, le funzioni aziendali preposte hanno illustrato le azioni finora effettuate in tema di informazione e formazione dei colleghi.

Nonostante la normativa sia tuttora “instabile” (anche se già in vigore, continuano ad essere diffusi chiarimenti interpretativi e la Consob non ha ancora emanato il regolamento rivolto agli intermediari), l’azienda ha sottolineato che dallo scorso settembre ha provveduto a diffondere newsletter bisettimanali contenenti via via gli aggiornamenti utili, che ha approntato una sezione dedicata su scrivania commerciale, distribuito un kit specifico cartaceo e, a partire dallo scorso dicembre, organizzato incontri sul territorio con specialisti della materia.

Il percorso formativo è ancora in fase di realizzazione (è stato modificato già tre volte a seguito delle diverse interpretazioni della norma) e verrà inserito non appena sarà definitivo nel più ampio percorso Investiment Academy, già presente, strutturato su vari livelli e che prevede la certificazione finale.

Oltre a maggiori vincoli nelle proposte dei prodotti finanziari offerti alla clientela, Mifid 2 prevede precisi requisiti di conoscenza ed esperienza per gli operatori che effettuano consulenza (esperienza minima 12 mesi per promotori finanziari, laureati in materie economico-finanziarie e laureati in discipline diverse ma con master in materie economiche; 24 mesi per laureati in discipline diverse da quelle economiche; 48 mesi per diplomati; 10 anni per coloro che possiedono titoli di studio al di sotto del diploma. Da notare che solo le esperienze minime di 24 e 48 mesi possono essere dimezzate con la fruizione di uno specifico corso di formazione della durata di almeno 60 ore e che sarà inserito nel più ampio percorso previsto dalla normativa per il mantenimento dei requisiti).

L’azienda ha effettuato la mappatura dei colleghi inseriti nei ruoli interessati dalla normativa, con il risultato che ad oggi non sono in possesso dei requisiti il 6% dei colleghi Private, l’8% dei colleghi Retail, il 3% dei colleghi Corporate e il 2% dei colleghi Small Business.

In mancanza dei requisiti, Mifid 2 consente ugualmente di fornire consulenza ai clienti, ma unicamente in regime di “supervisione” fino alla maturazione dei requisiti stessi e, in ogni caso, per un periodo non superiore ai 48 mesi. Il supervisore sarà individuato in una figura manageriale in possesso dei requisiti e presente nella struttura dove opera il collega da “supervisionare”.

L’azienda ha inoltre comunicato, assumendosene la responsabilità, che il regime di supervisione, per il quale peraltro non è ancora stato diffuso il regolamento da parte degli organismi competenti, sarà operativo in azienda solo dal prossimo 15 febbraio e soltanto a partire da quella data saranno inseriti i blocchi procedurali che inibiranno l’operatività ai colleghi privi dei requisiti minimi. Tali blocchi, una volta che saranno operativi, potranno essere rimossi soltanto con l’assegnazione di un supervisore (assegnazione che dovrà risultare tracciata in procedura) e con l’accettazione del collega stesso. La mappatura dei colleghi in possesso o meno dei requisiti è già stata comunicata a tutti gli Area Manager ma non ancora diffusa capillarmente.

Dopo reiterate richieste di chiarimento da parte sindacale, l’azienda ha infine dichiarato di assumersi in toto la responsabilità di consentire temporaneamente l’operatività anche in assenza dei requisiti minimi. Nonostante ciò, consigliamo vivamente ai colleghi che non fossero sicuri di possedere tali requisiti, di verificare in maniera certa, prima di operare, la

propria idoneità presso le strutture aziendali e di utilizzare sempre e comunque la massima cautela nell’operatività quotidiana.

Riguardo alle pressioni commerciali – ancora alimentate, da un lato, da comportamenti individuali scorretti e dall’altro da elementi organizzativi “disfunzionali”, come l’assegnazione di budget sproporzionati e la carenza di organici – abbiamo esposto le nostre richieste prioritarie, che dovranno trovare risposte aziendali concrete in tempi rapidi. Devono cioè avere applicazione effettiva ed immediata gli elementi essenziali già sanciti dall’accordo, in primo luogo dovrà cessare l’utilizzo in rete di strumenti di monitoraggio inappropriati e dovrà essere finalmente adottata un’unica procedura informatica di rilevazione dati, dovrà essere garantita la diffusione capillare dei contenuti dell’accordo alle figure di sintesi e dovranno essere attuate le necessarie azioni correttive attraverso gli strumenti individuati con l’accordo del 4 febbraio 2017.

Per quanto riguarda Unidirect, abbiamo rappresentato all’azienda l’esigenza di aprire una discussione sull’organizzazione del lavoro che affronti il tema specifico della barra telefonica e, più in generale, di tutti i dispositivi tecnologici, delle procedure informatiche e delle modalità organizzative che, a nostro avviso, costituiscono strumenti eccessivamente invasivi e consentono un potenziale controllo a distanza dei lavoratori. È necessario, inoltre, affrontare il tema di più ampio respiro relativo al “clima” ed alla qualità della vita lavorativa all’interno della struttura su argomenti quali la formazione, le pressioni commerciali, il turnover, i percorsi professionali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile lo svolgimento di questa particolare attività che, allo stato attuale, risulta ripetitiva e logorante.

Il confronto con l’azienda continuerà nei prossimi giorni. Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi.

Milano, 22 gennaio 2018

Segreterie di Coordinamento

Fabi –First Cisl –Fisac Cgil –Uilca –UniSin

UniCredit S.p.A.


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Evidenza

Uni-Inform n. 1 – Gennaio 2018

Posted on 21 Gennaio 2018 By
Uni-Inform n. 1 – Gennaio 2018

Uni.CA. nuovi piani sanitari 2018/2019, Sistemi di pagamento…benvenuti nel nuovo mondo della psd2, La dicotomia aziendale, Congedo obbligatorio per i papà, 4 giorni per il 2018, Detrazioni figli a carico, Contributo familiari disabili, Esodo, ferie e permessi, Pacchetto famiglia 2018.

Evidenza, UniInform

Dopo le assemblee è partito il confronto, ma le risposte non arrivano

Posted on 18 Gennaio 201820 Gennaio 2018 By

Segreterie di Coordinamento

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin

Gruppo UniCredit

DOPO LE ASSEMBLEE E’ PARTITO IL CONFRONTO
MA LE RISPOSTE NON ARRIVANO

Nel mese di dicembre si sono svolte le assemblee su tutto il territorio nazionale in merito alla vertenza aperta con l’azienda relativamente alla situazione organizzativa del gruppo, che con le uscite di massa del mese di dicembre è ulteriormente degenerata.

Nel frattempo l’azienda ha avviato, con lettera del 14 dicembre 2017, una procedura ai sensi dell’art. 17 del CCNL del Credito che prevede:

– la riapertura del Fondo di Solidarietà per 915 colleghi che non hanno aderito all’offerta del 2017;

– un’offerta volontaria di esodo incentivato per una parte di colleghi della COO Area (restano esclusi alcuni uffici di IT e la Direzione Generale) che non hanno il requisito per aderire al Fondo Esuberi o al pensionamento diretto.

Ad ogni uscita che si produrrebbe con questa iniziativa corrisponderebbe una assunzione nelle aree, a detta dell’azienda, in maggiore difficoltà operativa per carenza di organico. La procedura si concluderà a fine gennaio.

Facciamo davvero fatica a capire come, in una fase così delicata delle relazioni sindacali, con una vertenza aperta proprio su carenze organizzative ed organici, si possa tornare a parlare di uscite. Nonostante il piano Transform 2019 abbia raggiunto gli obiettivi definiti, proprio mentre chiediamo ed esigiamo il rispetto degli accordi sottoscritti, su tutti l’anticipo delle assunzioni previste per il 2018, l’azienda proponga altre possibili uscite, non avendo completato, per sua stessa ammissione, neppure le assunzioni del 2017. Mancano, infatti, all’appello più di 100 assunzioni per il 2017 ed altre 118 assunzioni a copertura del turn over. L’azienda è evidentemente inadempiente!

L’unica disponibilità finora manifestata, del tutto insufficiente ma che rappresenta un primo risultato della nostra mobilitazione, è stata l’assunzione di 150 colleghi nella rete e nelle aree in difficoltà, che comunque, rispetto alle condizioni disastrose in cui versano le agenzie, confermate dai colleghi venuti in assemblea, non ci vede assolutamente soddisfatti. Tanto più che le carenze di organico nella rete vanno ben aldilà di quanto dichiarato dall’azienda, secondo la quale il problema riguarderebbe solo alcune aree del paese. Non è così!

Elemento dirimente per far decollare la trattativa resta quello dell’occupazione; riteniamo infatti indispensabile che alle 150 assunzioni, che l’azienda sta già effettuando, si aggiunga un pacchetto di ulteriori 150 nuove assunzioni di giovani da realizzarsi in tempi strettissimi.

Dopo la pausa natalizia, a gennaio sono partiti gli incontri in capogruppo anche su tutti i restanti argomenti della vertenza aperta. Di seguito le richieste da noi avanzate al tavolo:

  • la piena applicazione all’accordo sulle politiche commerciali, sia per quanto riguarda il monitoraggio delle vendite (utilizzo di soli strumenti messi ufficialmente a disposizione dall’azienda), che la formazione delle figure di sintesi in merito ai contenuti e agli obiettivi dell’accordo medesimo. Questo al fine di contrastare le indebite pressioni commerciali in tutte le sue forme (uso dei telefoni personali, messaggistica varia, richiesta di report quotidiani, classifiche comparative…);
  • un accordo che garantisca la fruizione della formazione non sulla postazione lavorativa, ma attraverso una precisa programmazione, al pari delle ferie, e la previsione di un codice dedicato; che sia garantita la formazione al ruolo, anche attraverso momenti di aula, in primo luogo per i processi di riqualificazione professionale;
  • un premio aziendale dignitoso e rispettoso dell’impegno profuso in un 2017 che ha visto i conti del Gruppo in netto miglioramento rispetto al passato;
  • chiarezza sul futuro di UBIS e sul ruolo che dovrà avere all’interno del Gruppo;
  • proroga delle garanzie occupazionali per le società esternalizzate VTS e ABAS;
  • rientro dei lavoratori di ES SSC, visto il fallimento del progetto industriale di Hewlett Packard;
  • un accordo per UniCredit Direct sull’ambiente di lavoro, perché si superi il controllo pervasivo dei colleghi attraverso l’attuale utilizzo della barra telefonica e venga previsto un percorso che garantisca sbocchi professionale al di fuori di UniCredit Direct, attraverso una regolamentazione trasparente del turnover.

Abbiamo inoltre denunciato le innumerevoli difficoltà operative con cui i colleghi si trovano quotidianamente a convivere a causa di procedure inefficienti, linee che spesso si interrompono, macchine obsolete che non vengono rimpiazzate.

Dove sono gli investimenti in tecnologia promessi dal Piano? Per il momento non ce n’è traccia.

E quali sono le reali intenzioni sul futuro delle agenzie, visto il disinteresse fin qui manifestato – nei fatti, aldilà delle dichiarazioni – nei confronti della pesante situazione in cui versano?

sono già programmati incontri per  le prossime due settimane; l’azienda deve sapere che il tempo sta per scadere, così come la capacità di sopportazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Milano, 18 gennaio 2018

Segreterie di Coordinamento

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil UilCa Unisin

Gruppo UniCredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Uni-Inform speciale Previdenza Complementare – Gennaio 2018

Posted on 14 Gennaio 201825 Gennaio 2018 By
Uni-Inform speciale Previdenza Complementare – Gennaio 2018

Speciale Giovani … ma non solo. Edizione Gennaio 2018, inseriti tutti gli ultimi aggiornamenti

Evidenza, UniInform

Uni-Inform speciale UNI.C.A. – Gennaio 2018

Posted on 5 Gennaio 20187 Gennaio 2018 By
Uni-Inform speciale UNI.C.A. – Gennaio 2018

Sono stati definiti i nuovi programmi di assistenza sanitaria offerti dalla Cassa per il biennio 2018-2019, leggi le principali novità per dipendenti e pensionati.

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