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Incontro annuale in UBIS … sarà la volta buona?

Posted on 29 Giugno 201729 Giugno 2017 By

E’ la volta buona?

Il giorno 21 giugno 2017 si è tenuto l’incontro annuale, come previsto dall’art.12 del CCNL. All’incontro, oltre ad Antonio Beraldi, responsabile di Relazioni Sindacali, erano presenti anche l’A.D. di Ubis, Daniele Tonella, il responsabile HR area COO, Angelo Carletta affiancato da Silvia Cassano e Andrea Tognetti.

Relazione del Responsabile HR

La prima parte dell’incontro ha visto come oggetto la riorganizzazione che andrà a regime il primo luglio p.v.
L’HR Carletta ha ribadito l’importanza di Ubis nel processo di trasformazione del Gruppo e ha comunicato che è stata fatta una valutazione di tutta la prima linea manageriale.
E’ in corso una fase di valutazione di tutti i manager per poter individuare chi ha competenze e leadership adatte al modello manageriale che Ubis ha deciso di darsi.
La Funzione HR verrà modificata e gli HRBP di riferimento avranno una visione e una presenza legata al territorio. Ogni Polo pertanto avrà una o più persone dedicate alle tematiche HR che si occuperanno di indirizzare al proprio interno le istanze dei lavoratori e delle OO.SS.
Per i Poli numericamente rilevanti viene garantita la presenza sul posto dell’HRBP.
E’ probabile che in futuro vengano loro attribuite anche delle competenze concernenti la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Considerazioni delle OO.SS.

Le OO.SS. hanno apprezzato la volontà aziendale di ricercare la vicinanza ai lavoratori e di dare dei punti di contatto chiari, auspicano il successo di questo nuovo modello, nonostante le difficoltà di interfacciare ESSSC.
Non dimenticano però che in passato altre analoghe azioni messe in atto dall’azienda non hanno ottenuto i risultati attesi. Sarà quindi il tempo e il giudizio dei lavoratori a decretarne la validità o meno.
Inoltre, le OOSS hanno rilevato che alcune nomine aziendali sono ricadute su manager, che in passato, hanno portato avanti progetti che sono stati fortemente contrastati dalle OO.SS. e dalle/i lavoratrici/tori e che si sono rivelati fallimentari.
Hanno anche auspicato che in futuro vi sia una gestione, da parte dei manager, più attenta al rispetto e alla motivazione delle/i lavoratrici/tori.

Relazione dell’Amministratore Delegato

L’A.D. è intervenuto sulla riorganizzazione di Ubis.
L’analisi è stata chiara e dettagliata ed in alcuni passaggi particolarmente netta nelle affermazioni, e da queste OO.SS. valutate con positività, dopo anni in cui ci hanno propinato fumose analisi e generiche teorie.

I principali punti oggetto della relazione sono stati i seguenti:

  • Organizzazione troppo orientata alla governance e non alla funzionalità.
  • Eccessiva complessità nel rapporto con VT-S.
  • Palese arretratezza di alcune Aree di prodotti strategici per l’azienda, come Big Data e SAS, in cui viceversa si era affermato, nel recente passato, di essere all’avanguardia.

Quindi le linee guida definite dall’A.D, sono state le seguenti:

1)     Responsabilità chiare di fronte al cliente (Banca) ; i nuovi CIO ricopriranno questo ruolo collaborando con il cliente a 360° anche in fase di valutazione della domanda e di gestione del Run.

2)     Riduzione dei livelli manageriali a riporto dell’AD a massimo quattro (attualmente arrivavano anche a 9).

3)     Il controllo della qualità del servizio esterno alla fabbrica (CTO).

4)     Il controllo dei costi non avrà più un approccio solo finanziario/contabile. Si dovrà portare tutti ad un approccio industriale tenendo conto degli impatti tecnici e delle relative conseguenze sui costi.

5)     Semplificazione del sistema di ripartizione dei costi ; per il cliente dovrà essere chiaro e trasparente cosa comporterà una richiesta (in termini di benefici commerciali, di costi di sviluppo e di run).

6)     Introduzione della figura del Chief Trasformation Officer.

L‘A.D. ha successivamente spiegato che la nuova struttura “TECH” si occuperà direttamente della gestione del rapporto con VTS e della componente di automazione di ufficio per tutte le applicazioni che riguardano l’attività di UBIS. La struttura inoltre svilupperà la tematica della Digital Experience perché si ritiene importante la soddisfazione del dipendente nell’utilizzo di strumentazione efficiente, al passo con gli sviluppi tecnologici durante la attività lavorativa quotidiana.
Per quanto riguarda le operazioni di outsourcing realizzate negli scorsi anni, ha evidenziato che non sono solidi i principi industriali di base nè tanto meno la strategia realizzativa (stesso parere che abbiamo, come OO.SS., costantemente sostenuto fin dalla prima esternalizzazione).
Sarà quindi, in futuro, valutata la possibilità di in-sourcing per le Aree che si riterranno strategiche per lo sviluppo di Ubis. Inoltre, sempre secondo l’AD, crescerà il numero dei project manager interni, riequilibrando il rapporto tra interni e esterni.

Le OO.SS hanno espresso :

  • la preoccupazione per la componente Operations che non viene valorizzata rischiando di disperdere il patrimonio di conoscenza e il know how del ciclo produttivo sui processi bancari, ne è un esempio l’ultimo trasferimento delle attività di FTC/FTO che sono state delocalizzate in Ubis Romania direttamente dalla Banca, senza prevederne il presidio e i controlli;
  • la mancanza di controllo generale delle consulenze che si poteva prevedere nel nuovo CTO;
  • la presenza di lavoratori con contratto del commercio che operano per VTS nelle sale operative in violazione dell’art. 2 del CCNL;
  • la necessità di far rientrare le attività e i lavoratori di ES SSC;
  • la criticità della situazione in ABAS;
  • la preoccupazione rispetto alle prospettive occupazionali in Italia, in considerazione del fatto che altri paesi crescono e noi diminuiamo;
  • la necessità di conoscere lo stato di alcuni progetti importanti come Big Data, IPC, Buddy Bank;
  • la richiesta di porre attenzione all’assegnazione degli appalti e di non gestirli solo col criterio del massimo ribasso possibile;
  • La richiesta di ricevere in dettaglio il piano esodi, l’organico dei poli, l’organizzazione del lavoro e la distribuzione delle attività nonché i piani di formazione e riqualificazione;
  • l’auspicio che vi sia un maggior ascolto delle voci delle lavoratrici/tori che, attraverso le OOSS, hanno, in passato, contrastato progetti e prospettive che non avevano riscontro con la realtà, business inventati e senza futuro.

Risposte dell’AD

In merito al contratto con VTS, l’A.D ha chiaramente indicato che vi è un grosso problema nella gestione della baseline e che opererà sulle leve contrattuali, manageriali e operative per fermare e ridurre la crescita dei costi per le infrastrutture.
Sugli appalti concorda che la logica del massimo ribasso non può essere l’unico driver e che la linea sarà gestire anche il rischio che tali appalti comportano.
Sul BigData riferisce che al momento non è sviluppato, nonostante quanto sostenevano alcuni Responsabili dell’attività, ma che vuole investire in tale area.
Buddybank sarà un front end sofisticato basato sul core banking Eurosig di Ubis e andrà live a gennaio 2018.
Per quanto riguarda ES-SSC, l’azienda sta facendo valutazioni a 360° per risolvere la problematica e comunicherà gli esiti di tali approfondimenti una volta definita la soluzione.
Per l’organizzazione del lavoro e gli inquadramenti, Carletta ha dichiarato, che questi importanti argomenti saranno oggetto della trattativa che si svolgerà a breve.

Considerazioni finali delle OO.SS.

In conclusione, le scriventi OOSS rilevano un cambio di passo nella gestione manageriale di questa azienda e nelle relazioni industriali che si vogliono perseguire.
In questi primi due incontri riconoscono al nuovo A.D. un linguaggio chiaro, comprensibile, senza giri di parole, anche nel riconoscere gli errori, fino ad oggi commessi, in termini di valutazioni ed operato da parte dell’Azienda. Continueremo quindi a svolgere la nostra parte di confronto a difesa degli interessi dei lavoratori che, per primi, sono interessati allo sviluppo di Ubis e delle proprie professionalità, verificando sul campo la bontà dei nuovi modelli organizzativi e di come l’azienda li applicherà. Attenderemo alla prova della “credibilità” l’azienda sulla prossima trattativa per quanto riguarda gli inquadramenti.
Per quanto riguarda ES-SSC, Ubis ed il Gruppo,devono ormai prendere atto che l’operazione industriale di cessione del ramo d’azienda ad HP, è fallita, e che l’unica azione da mettere in atto è di riportare nel gruppo colleghi ed attività.

Milano, 27/06/2017

Le Segreteri di Coordinamento delle OO.SS. di UBIS

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – UGL CREDITO – UIL.CA/UIL – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Volantino unitario su incontro di verifica numeri piano esodi 2017

Posted on 23 Giugno 2017 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Raggiunte le 3900 adesioni FTE all’esodo,
m
a sull’operatività e la riorganizzazione
restano forti le perplessità del Sindacato

Si è svolto ieri a Milano il previsto incontro di verifica sulle adesioni al Piano di esodi incentivato 2017 e alle diverse possibilità previste dall’accordo 4 febbraio 2017.

L’Azienda ci ha innanzitutto comunicato ufficialmente che il previsto obiettivo di 3.900 adesioni FTE è sostanzialmente raggiunto e che tutte quelle pervenute saranno accolte.

A chiusura dell’applicativo, le adesioni, sempre in termini di FTE, sono risultate 3.294 (di cui 6 “donne optanti”), a cui sarà aggiunto un certo numero di richieste di pensionamento tramite il riscatto della laurea, in quanto sono pervenute 19 adesioni che saranno verificate non appena sarà emanata la specifica normativa Inps.

Ricordiamo che l’accordo 4 febbraio 2017 prevedeva l’accettazione di tutte le domande in sospeso relative al precedente piano industriale (800), al netto delle riconversioni in QD dei dirigenti (200) previste dall’accordo 8 marzo 2016. Il saldo di 600, aggiunto alle circa 3300 adesioni, porta quindi al dato di 3900 adesioni raggiunte.

Di conseguenza l’Azienda ha confermato che non c’è la necessità di aprire ad ulteriori adesioni per coloro che matureranno il requisito pensionistico entro il primo semestre 2024.

Ci è stata illustrata, a grandi linee, la distribuzione delle adesioni, per data di uscita, per territorio e per ambito di lavoro, ma abbiamo chiesto ci vengano forniti ulteriori dati disaggregati (per Region, per azienda, per inquadramento, per genere) sulla ripartizione delle stesse, al fine di consentirci una valutazione più approfondita.

Il tasso di adesione medio a livello di gruppo è del  76% , con alcune variazioni in base al territorio (si va dal 100% degli aventi diritto della Val d’Aosta al  64,74% della Sicilia) e in base alla suddivisione per attività (rete 79%, CL e altre strutture centrali tra il 71% e il 75%).

Da quanto rappresentato, emerge una nostra forte preoccupazione, denunciata all’Azienda, per l’impatto delle uscite sull’operatività quotidiana, già fortemente stressata sia per il difficile contesto generale del settore che per le problematiche operative specifiche della nostra Banca. In particolare, abbiamo lanciato un allarme per la ricaduta imminente derivante dal cospicuo numero di uscite previste per il 2017, pari a 2.865.

Nonostante le rassicurazioni aziendali circa l’attivazione della prevista Commissione Bilaterale sull’Organizzazione del Lavoro, fissata per il mese di settembre, abbiamo rappresentato con forza come sia assolutamente necessario affrontare in anticipo l’impatto delle uscite, proponendo di:

  1. anticipare l’effettuazione delle previste assunzioni, al fine di consentire una adeguata sostituzione del personale che uscirà e dando il tempo di effettuare la dovuta formazione e l’affiancamento;
  2. valutare la congruità della prevista distribuzione omogenea nel triennio delle 1300 assunzioni, (443 per anno) alla luce della disomogeneità delle uscite, questione che avrebbe dovuto essere considerata dall’Azienda che era già, in occasione della sottoscrizione dell’accordo per le assunzioni, a conoscenza della distribuzione delle uscite in base ai piani precedenti e alle proiezioni sulle finestre d’uscita;
  3. fare un’analisi puntuale, tra azienda e sindacato a livello di territorio, dell’impatto delle uscite, alla luce del fatto che si realizzeranno, lo sappiamo con certezza, situazioni in cui gran parte del personale di un ufficio o di una filiale,  nell’arco di breve tempo, uscirà dalla Banca, determinando l’impossibilità oggettiva, nel caso non ci si preparasse a gestire tale evenienza, di garantire un adeguato livello di operatività.

L’Azienda si è riservata di valutare le nostre proposte, pur sottolineando che tutte le strutture aziendali sono focalizzate sul rendere sostenibile l’impatto delle uscite attraverso l’utilizzo di un’apposita procedura HR.

Dal punto di vista procedurale, le prossime tappe saranno le seguenti:

  1. l’Azienda darà la conferma dell’accettazione dell’adesione a tutti gli aderenti
  2. gli aderenti riceveranno contestualmente l’invito a procedere alla formalizzazione della volontà di uscita attraverso la presentazione delle dimissioni telematiche. A tale riguardo precisiamo che, al fine di una semplificazione, tutte le scadenze previste per le dimissioni telematiche sono prorogate al 28 luglio 2017.

Alle nostre preoccupazioni circa un’eventuale disallineamento che potrebbe determinarsi un domani se venissero confermate le nuove aspettative di vita, con conseguente slittamento dell’effettiva uscita, l’Azienda ha replicato confermando che quella che fa testo è la data di uscita che sarà indicata sulla conciliazione e che verrà segnalata agli enti preposti.

L’incontro odierno è stata anche un’occasione per ricordare alcuni problemi tuttora irrisolti che contribuiscono a minare il clima complessivo in UniCredit.

Innanzitutto la questione sempre più impellente di un intervento sia sulla procedura SAP, che continua a manifestare seri problemi, che sulla gestione complessiva degli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro (es. assegni familiari, ecc.). La persistenza di un livello di servizio assolutamente scadente è del tutto inaccettabile. Abbiamo ribadito con forza la necessità che l’Azienda prenda atto del fallimento della joint venture con HP (o chi per essa subentrato in ESSSC), reinternalizzando quanto prima sia il servizio che i lavoratori addetti, dando risposta immediata anche alle preoccupazioni dei 150 lavoratori e lavoratrici che da tempo non vedono rosee prospettive per il loro futuro.

Abbiamo quindi riconfermato la necessità che si proceda in maniera bilaterale all’implementazione del welfare, facendo una maggiore chiarezza su quale sarà il ruolo della costituenda struttura sostitutiva degli attuali Cral, convinti fortemente che sia necessario, in particolare, ampliare l’offerta dei servizi alla persona e condividere le scelte tra le parti.

Riteniamo che il raggiungimento, già in questa prima fase, del numero di adesioni previste nel Piano, se da una parte rappresenta un’ulteriore conferma della bontà degli accordi raggiunti, dall’altra debba essere considerato come un ulteriore segnale della necessità di porre sempre la massima attenzione al clima lavorativo, clima che riteniamo possa ulteriormente peggiorare se non verranno attivate tutte le possibili iniziative per rendere compatibile l’attuazione del Piano con l’ordinaria operatività, prime tra tutte le già previste assunzioni, e poi ancora formazione nel caso di passaggi di ruolo, affiancamento per trasferire le esperienze…

Solo in questo modo sarà possibile mantenere fede all’obiettivo che ci siamo prefissati con la firma dell’accordo: garantire soluzioni positive per chi esce, per chi resta e per chi entra.

Milano, 22 giugno 2017

Le Segreterie di Coordinamento Gruppo Unicredit

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Volantino Unitario della region SUD

Posted on 15 Giugno 201715 Giugno 2017 By

I CIECHI DI BRUEGEL, TRA inSICUREZZA E HR…

Il dipinto di Bruegel raffigura sei uomini ciechi e sfigurati. Il primo uomo è già caduto con la schiena in un fossato e, essendo tutti aggrappati l’uno all’altro con i bastoni, sembra trascinare i propri compagni con lui. L’opera di Bruegel traduce in immagini la parabola evangelica del cieco che guida un altro cieco, in cui Cristo si rivolge ai Farisei: “Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!“. Unicredit ne segue, purtroppo, l’esempio!

Il 6 giugno u.s. si è svolto, in Region Sud, il consueto incontro dell’Osservatorio sulla Sicurezza con la presentazione alle Organizzazioni Sindacali dei dati statistici per l’anno 2016 sugli eventi criminosi che hanno coinvolto il ns. Istituto. Particolarmente significativo il dato che testimonia come l’efficacia delle implementazioni tecnologiche abbia costituito valido deterrente a individuare le ns. Strutture come obiettivi di eventi criminosi. Allo stato attuale, però, nonostante i numeri favorevoli, la Campania resta comunque il territorio considerato a maggior rischio security.

In ordine ai progetti in corso di attuazione, rilevante è la realizzazione di chiavi elettroniche dotate di codici modificabili in base all’utilizzabilità secondo i ruoli e le mansioni dell’assegnatario. Ciò potrà comportare una minor incidenza delle problematiche legate alle attribuzioni e ai passaggi di consegna. Interessante anche il progetto di sistemi cosiddetti fisheyes che consentono il controllo remoto dei dati, con il superamento delle problematiche legate alla gestione locale delle richieste della AA.GG..

Da parte sindacale si è evidenziato come i processi di chiusura e successivo accorpamento di agenzie possa costituire un momento di criticità, a livello di sicurezza, che va gestito con la massima attenzione.

In ordine alle annose e mai risolte problematiche relative al caricamento dei bancomat e della gestione dei mezzi forti in genere, l’Azienda ha ribadito, in maniera chiara e categorica, la propria contrarietà a un’operatività non in linea alle normative vigenti, invitandoci a segnalare le condotte di Ruoli di Sintesi che, sebbene in buona fede, incoraggino comportamenti difformi perché si fronteggino necessità operative. L’Azienda non vede e non vuole vedere che i Lavoratori sono, loro malgrado, costretti a sopperire a lacune e disfunzioni nel modello di servizio e nelle normative. CIO’ CI INDUCE ANCORA UNA VOLTA, MA CON FORZA MAGGIORE, A SUGGERIRE AI LAVORATORI IL RISPETTO PUNTUALE DELLA CIRCOLARE 240 E DELLE ALTRE INDICAZIONI IN TEMA DI GESTIONE DEI VALORI E MEZZI FORTI.

Ancora, da rimarcare, la modifica, presentataci nell’incontro dello scorso 25 maggio, del modello di servizio del mondo Hr e, in particolare, l’individuazione di un unico interlocutore delle Organizzazioni sindacali a livello di Region. IL NUOVO MODELLO HR COMPORTA, IN TUTTA EVIDENZA, UNO SVILIMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI A LIVELLO LOCALE. LE SINGOLE RSA TESTERANNO SUL CAMPO LE RASSICURAZIONI AZIENDALI SULLA PRONTEZZA DELLE RISPOSTE AI PROBLEMI DEI LAVORATORI! GIA’, COME BANCO DI PROVA, INVITIAMO L’AZIENDA A EVITARE SPEREQUAZIONI FRA LAVORATORI RIGUARDO LE CONVENZIONI STIPULATE CON GLI ASILI NIDO, CONCEDENDO A TUTTI I COLLEGHI IL BONUS, PREVISTO PER ORA SOLO SULLA PIAZZA DI NAPOLI: UN’AZIENDA SERIA NON FA FIGLI E FIGLIASTRI!!!

11 giugno 2017

Coordinatori Region Sud

Fabi – First/Cisl – Sinfub – Ugl – Uilca


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Coordinamenti Territoriali - RSA

Le donne e gli uomini della Fabi Unicredit al 123esimo Consiglio Nazionale

Posted on 14 Giugno 201715 Giugno 2017 By
Le donne e gli uomini della Fabi Unicredit al 123esimo Consiglio Nazionale

Reportage fotografico delle donne e degli uomini FABI Unicredit al 123esimo Consiglio Nazionale di Roma del 13 e 14 Giugno 2017

Senza categoria

Uni-Inform n. 6 – Giugno 2017

Posted on 13 Giugno 201714 Giugno 2017 By
Uni-Inform n. 6 – Giugno 2017

3855 Click all’esodo … e adesso? – Esodo e dimissioni telematiche – Votare SI è importante – Ferie, chi tace acconsente – Bonus Nido 2017 – Assegni famigliari, inserimento richieste – Congedo parentale ad ore – La sanzione arriva sempre due volte – L’azienda misura i tempi della rete – Ma che caldo fa, microclima e ambiente di lavoro – Per l’estate abbigliamento informale

Evidenza, UniInform

Dichiarazione di Solidarietà alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

Posted on 11 Giugno 201711 Giugno 2017 By
Dichiarazione di Solidarietà alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

Dichiarazione di Solidarietà
alle Lavoratrici e Lavoratori del settore bancario in Slovacchia

I Componenti del C.A.E insieme alla Trade Union Alliance in UniCredit esprimono solidarietà alle Lavoratrici ed ai Lavoratori del settore bancario in Slovacchia i quali, dal dicembre scorso, sono stati privati del diritto di negoziare e ottenere un Contratto Collettivo di Lavoro.

L’Associazione Bancaria Slovacca (SBA) ha del tutto arbitrariamente eliminato dal proprio statuto ogni riferimento ai Contratti Collettivi, di fatto eliminando il principale strumento di dialogo tra le parti sociali del settore.

Il Dialogo sociale, che è un valore imprescindibile condiviso all’interno del Gruppo UniCredit a tutti i livelli e in ogni paese, deve essere ripristinato in Slovacchia al più presto.

Chiediamo quindi, come componenti del C.A.E e della Trade Union Alliance, che il Gruppo UniCredit si impegni per:

  • mantenere ed elevare il livello di dialogo sociale in Slovacchia e nel Gruppo;
  • premere sulla SBA perché torni sulle proprie decisioni e ripristini un adeguato livello di dialogo sociale; se al contrario SBA dovesse confermare la propria posizione, ciò porterà conseguenze inevitabili.

Milano, 5 giugno 2017

UniCredit European Works Council – Uni Finance – Trade Union Alliance Unicredit


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CAE, Evidenza

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie di Uni.C.A.

Posted on 7 Giugno 2017 By
Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie di Uni.C.A.

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Approvazione Bilancio 2016 e riforme Statutarie di Uni.C.A.

I Consiglieri di Unica lo scorso 13 aprile 2017,  hanno deliberato all’unanimità l’approvazione del Bilancio di esercizio 2016  e le modifiche  allo Statuto di Uni.C.A., che sono ora sottoposte all’approvazione dell’Assemblea degli Iscritti, rispettivamente in sede ordinaria e straordinaria,

a partire dal 5 giugno 2017 e sino alle ore 17,00 del 30 giugno 2017.

Il tuo voto è importante, non perdere l’occasione di fornire il tuo contributo e mente.partecipare attiva.

Le Parti istitutive, evidenziando il positivo andamento dell’Associazione, il Bilancio di esercizio 2016 di Uni.C.A. si chiude con un avanzo di € 6.968.286 che va ad aggiungersi alle riserve di € 12.784.813, risorse che potranno essere utilizzate per la futura attività associativa, hanno ritenuto ormai propizio il momento per apportare alcune modifiche all’attuale assetto normativo definite con gli accordi del 04.02.2017 e del 10.04.2017 al fine di efficientare il funzionamento della Cassa, non solo attraverso la semplificazione dei processi operativi, ma anche attraverso l’introduzione di nuovi Istituti:

  • viene istituita l’Assemblea dei Delegati, che avrà come competenze:
  1. l’approvazione del bilancio;
  2. l’approvazione delle modifiche statutarie;
  3. l’eventuale scioglimento di Uni.C.A. e la nomina del liquidatore;
  • viene istituito l’Elettorato, formato da tutti gli Iscritti/Iscritte ad Uni.C.A, che ha competenza ad eleggere i propri rappresentanti nell’Assemblea dei Delegati, nel Consiglio di Amministrazione e nel Collegio dei Revisori.

Oltre a quanto sopra, a decorrere dal 1° luglio 2020:

  1. i mandati dei Consiglieri di Amministrazione e dei componenti il Collegio dei Revisori avranno una durata quadriennale anziché di 3 anni;
  2. conseguentemente, il principio di alternanza nella nomina di Presidente e Vice Presidente (di espressione aziendale o degli iscritti) si applicherà in via biennale, anziché ogni 18 mesi;
  3. il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione viene ridotto da 18 a 16;
  4. viene soppresso il Comitato Esecutivo.

Tra le ulteriori modifiche, non inerenti l’assetto degli Organi istituzionali, si segnala la possibilità, per il/la Dipendente che cessi dal servizio con diritto al trattamento di inabilità a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, di mantenere l’iscrizione ad Uni.C.A.

La FABI, nel prendere atto che sono stati ampiamente rispettati e superati gli obiettivi che erano stati prefissati per l’anno 2016, VI INVITA A VOTARE FAVOREVOLMENTE nell’ordine indicato all’approvazione del Bilancio 2016 ed alla modifica degli articoli dello Statuto.

La votazione potrà avvenire accedendo al portale di Gruppo attivando il seguente percorso:

VOTA PER IL TUO WELFARE dopo di che cliccare sull’apposita finestra che ti consentirà di raggiungere la pagina “Uni.C.A. Votazioni” dove troverai:

  • la documentazione consultabile relativa ai due argomenti all’ordine del giorno (approvazione del Bilancio di esercizio 2016 e approvazione delle modifiche allo Statuto di Uni.C.A.)
  • le istruzioni per l’esercizio del voto telematico
  • il bottone “Accedi allo strumento” per accedere alla scheda telematica di voto.

INVITIAMO TUTTI GLI ISCRITTI A Uni.C.A.  A PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE.

Milano, 5 giugno 2017

La Segreteria di Coordinamento FABI
Gruppo Unicredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Uni.C.A.

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie del Fondo Pensione

Posted on 1 Giugno 20173 Giugno 2017 By

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie

del Fondo Pensione per il Personale delle

Aziende del Gruppo Unicredit

Milano, 27 aprile 2017

I Consiglieri del Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Unicredit, hanno, nel consueto incontro annuale svoltosi il giorno 21 c.m., illustrato alle scriventi OO.SS. i dati annuali di bilancio, nonché l’andamento triennale del Fondo stesso, e più precisamente:
Nel corso dell’anno 2016 la Covip ha intensificato il suo intervento nella gestione e sulla vigilanza sui Fondi Pensione, impegnandoli ad una nuova serie di incombenze sempre più stringenti e a rendicontazioni più frequenti sui sistemi di controllo dei vari processi. Alcune modifiche si sono rese pertanto necessarie in recepimento di specifiche e cogenti direttive.
I Bilanci Tecnici che il C.d.A. ha ritenuto di effettuare annualmente anziché in maniera triennale, come previsto dall’Autorità di Vigilanza, hanno confermato il sostanziale equilibrio del Fondo.
Sono state rinnovate e stipulate nuove convenzioni con altrettanti Advisor Finanziari (Mercer) ed Advisor Risk (Fondaco SpA) per la gestione delle posizioni e l’erogazione delle prestazioni (pensioni):
– Parametrica srl (relativamente alla Sezione I);
– Accenture Managed Services SpA (relativamente alla Sezione II);
Ciò ci ha consentito, di migliorare sensibilmente i servizi offerti rispetto ad un numero crescente di posizioni (sia in entrata che in uscita per esodi).

E’ terminata la realizzazione della prima fase della confluenza dei 21 Fondi a prestazione definita, cosidetti Fondi Interni a bilancio della banca, nel Fondo Pensione per il personale delle Aziende del Gruppo Unicredit.

A seguito di detta confluenza si è resa necessaria l’apertura della Sezione IV dove sono state trasferite tutte le posizione attive e differite degli iscritti a tali fondi, mantenendone tutte le prerogative originarie, aggiungendo a seguito di accordo stipulato fra le OO.SS. e l’azienda la possibilità dei predetti partecipanti di zainettare la loro posizione e trasferirla in una posizione individuale da accendersi presso la Sezione II del Fondo di gruppo.

E’ stato ulteriormente implementato il sito del Fondo di Gruppo con nuove funzionalità che lo hanno reso ancora più accessibile e fruibile anche sulle nuove piattaforme (tablet, smartphone) con un forte gradimento da parte degli iscritti.

Il 2016 ha visto la conferma, a livello globale, delle tendenze in atto di una crescita stabile ma moderata, l’anno è stato caratterizzato da segnali macroeconomici variegati, è stato un anno di shock politici, conseguenti picchi di volatilità nei mercati finanziari e preoccupazioni riguardo la tenuta dell’Europa.

Il patrimonio netto complessivo del Fondo (Conti statutari) a fine 2016 ammonta a Euro 3.132.689.527, in aumento rispetto al 2015 di Euro 184.732.685 (+6,27%).

Sezione I a capitalizzazione collettiva

Il patrimonio netto complessivo a fine 2016 ammonta ad Euro 1.258.439.126, di cui Euro 1.255.573.768 di competenza della Sezione I (con una diminuzione di Euro 896.477, pari al -0,07% rispetto al 2015) ed Euro 2.865.358 di competenza dei pensionati della Sezione II (incremento di Euro 663.344, pari al 30,12% rispetto al 2015).

Il patrimonio immobiliare del Fondo Pensione è rappresentato da immobili detenuti direttamente pari a € 198.898.719, da quote del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso EFFEPI Real Estate SgR, costituito nel 2012 mediante l’apporto di una quota del patrimonio immobiliare del Fondo e gestito dalla società Generali Immobiliare Italia SGR S.p.a. oggi pari a 478M di euro con un incremento del 2,53% rispetto al 2015, e da alcune quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare Chiuso IDeA FIMIT SVILUPPO Comparto Uno e fondo Roma Santa Palomba SH.

Relativamente alla parte di immobili detenuti direttamente, in esecuzione della strategia complessiva di portafoglio che prevede una riduzione dell’esposizione nell’asset class immobiliare, nel corso del 2016 il Fondo ha dato ulteriore impulso al piano di dismissione; in dettaglio ciò ha comportato la vendita per Via Poma di superfici pari al 64% dell’immobile, per via Melloni al 54% dell’immobile e per Via Mameli al 27% dell’immobile. Le cessioni hanno consentito di realizzare una plusvalenza complessiva dell’8,15%. L’attività di vendita si è implementata con la collocazione in vendita frazionata degli immobili di Porta Tenaglia e di Via Unione e proseguirà nel corso del  2017.

Nel 2016 il risultato finanziario netto annuo della Sez. I è stato del 3,27% Il rendimento è stato conseguito per l’81,04% dal rendimento degli investimenti finanziari e per il restante 18,96% dal complesso degli investimenti immobiliari. Il Fondo ha continuato l’attività diretta alla locazione degli spazi sfitti, al rinnovo anticipato dei contratti ed alla gestione degli interventi di manutenzione straordinaria su parte del patrimonio immobiliare.

Nel corso dell’esercizio è stata presa la sofferta, ma inevitabile decisione di adeguare le prestazioni della Sez. 1 alle mutate condizioni attuariali conseguenti, da un lato, al perdurare della crisi finanziaria del 2008 e dall’altro alle recenti intese raggiunte tra Azienda e Organizzazioni sindacali in materia di uscite volontarie del personale in esubero attraverso il Fondo di sostegno al reddito.

Non dobbiamo mai dimenticare che il compito di un Fondo pensione, in quanto gestore di previdenza, è non soltanto quello di restituire, meglio ancora se adeguatamente rivalutato, il capitale accumulato dagli iscritti ma anche di garantire il pagamento delle pensioni di oggi e di quelle di domani.

Sezione II a capitalizzazione individuale

In questo ultimo anno il patrimonio netto degli iscritti alla Sezione II è passato dai circa .280 Mil. del 2012 ai 1.872 Mil. del 2016.

L’ammontare complessivo del patrimonio della Sezione II a fine 2016 risulta pari Euro 1.872.428.884, contro Euro 1.687.312.942 di fine 2015 (+10,97%), ed è così ripartito:

Comparto 3 anni

Il patrimonio netto a fine anno è di Euro 898.250.313, con un rendimento positivo netto pari al 3,59%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 27.473.113. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 31.062.366.

Comparto 10 anni

Il patrimonio netto a fine anno risulta pari ad Euro 345.764.763, con un rendimento positivo netto pari al 4,31%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad € 15.569.742. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 14.151.353.

Comparto 15 anni

Il patrimonio netto a fine anno risulta pari a Euro 378.907.718, con un rendimento positivo netto pari al 4,46%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 19.628.545. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 15.994.805.

Comparto garantito

L’ammontare delle riserve presso Allianz è pari a Euro 249.506.090, con un rendimento, al netto dell’imposta sostitutiva, pari a 2,27%.

Obiettivi per il futuro biennio 2017/2018

In sintesi, tali obiettivi possono essere così riassunti:

– alla luce della forte instabilità e volatilità dei mercati finanziari, monitoraggio costante degli investimenti mobiliari, ricercando il giusto equilibrio rischio/rendimento, mantenendo un adeguato livello di controllo dei rischi;

– monitoraggio costante degli investimenti immobiliari, attraverso un controllo attivo sulla gestione dell’operatività della SGR (Generali) per quanto riguarda il Fondo Immobiliare;

– per gli immobili detenuti direttamente dal Fondo di Gruppo, il proseguimento e l’impulso alla dismissione, con il contestuale prosieguo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di migliorare la qualità e l’attrattività sul mercato degli immobili;

– mantenimento e miglioramento dell’analisi dei vari processi operativi per renderli più rispondenti alle esigenze degli iscritti.

Il Bilancio del fondo sarà posto all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria degli Iscritti in prima convocazione esclusivamente nella giornata del 28 aprile si voterà in contemporanea a mezzo Assemblea Straordinaria degli Iscritti per l’approvazione delle modifiche statutarie;

La seconda convocazione è prevista – dal 29 maggio al 30 giugno p.v. – in via ordinaria e straordinaria per:

  • parte “ordinaria”,
  1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, corredato dalle Relazioni del Consiglio di Amministrazione e della Società di Revisione; Relazione del Collegio Sindacale;
  • parte “straordinaria”,
  1. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 8 “Iscrizioni al Fondo dei Dipendenti delle Aziende del Gruppo” e 13 “Spese”
  2. Approvazione delle modifiche da apportare agli art. 39 “Sospensione del rapporto di l
  3. avoro”
  4. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 51 “Composizione, nomina e requisiti dei Consiglieri di Amministrazione” e 55 “Competenze e funzioni del Consiglio di Amministrazione” per effetto degli accordi intercorsi tra Unicredit SpA e le Rappresentanze Sindacali in data 04 febbraio 2017.

Le OO.SS., nel prendere atto che sono stati ampiamente rispettati e superati gli obiettivi che si erano prefissate per l’anno 2016, VI INVITANO A VOTARE FAVOREVOLMENTE nell’ordine indicato all’approvazione del Bilancio 2016 ed alla modifica degli articoli dello Statuto.

La votazione potrà avvenire accedendo al portale del Fondo Pensione di Gruppo attivando il seguente percorso: WWW.FPUNICREDIT.EU dopo di che cliccare sull’apposita finestra.

INVITIAMO TUTTI GLI ISCRITTI AL FONDO A PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE.

Le Segreterie di Gruppo

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Fondo Pensione: comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi

Posted on 23 Maggio 2017 By
Fondo Pensione: comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo Unicredit

Fondo Pensione: comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi

Il DLGS 252/05 stabilisce che i contributi versati a previdenza complementare siano deducibili dal reddito sino al limite annuo di € 5.164,57; oltre tale importo il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, applica la normale imposizione fiscale.

Unica eccezione, grazie alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 ed all’accordo sindacale sottoscritto il 4 febbraio scorso, è costituita dal conferimento al fondo pensione di somme derivanti dal premio una tantum di produttività 2016 e/o dal sistema incentivante (nel limite massimo di euro 4.000 complessivi e per redditi fino a 80.000 euro annui), nel qual caso il predetto limite di deducibilità può essere superato senza che le somme eccedenti costituiscano reddito imponibile.

In tutti gli altri casi di superamento dei 5.164,57 euro, la predetta normativa prevede che i contributi assoggettati a tassazione ordinaria, in quanto eccedenti il limite, non vengano assoggettati a tassazione in sede di erogazione delle prestazioni. Per adempiere a questa previsione è necessario che il Fondo sia a conoscenza degli importi che non hanno beneficiato della deduzione fiscale da parte del contribuente.

Quello che forse non tutti sanno è che l’onere della comunicazione è in carico all’Iscritto che deve segnalare al proprio Fondo di previdenza l’importo delle somme non dedotte, anche in riferimento ai contributi versati per le persone fiscalmente a carico.

Ricordiamo, a beneficio di coloro che non avessero ancora provveduto, che la comunicazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento, quindi entro il prossimo 31 dicembre per i versamenti effettuati nel corso del 2016.

Invitiamo i lavoratori a verificare sul nuovo modello Certificazione UNICA 2017 – REDDITI 2016  (ex CUD), visibile e stampabile da portale, tali importi.

A titolo esemplificativo, qualora i versamenti siano stati effettuati tramite il datore di lavoro, è possibile verificare sulla C.U. redditi 2016 – SEZIONE PREVIDENZA COMPLEMENTARE –al rigo 413 gli importi non dedotti.

Nel caso in cui fossero presenti dei versamenti di contributi ad un fondo pensione effettuati non per il tramite del datore di lavoro (ad esempio versamenti per conto di un familiare a carico su un fondo pensione “aperto”) la verifica dei contributi eccedenti il limite di deducibilità è da effettuarsi tenendo conto anche di quanto indicato dalla certificazione inviata annualmente dal fondo in questione.

È possibile dare la comunicazione dei contributi non dedotti attraverso le apposite sezioni dei siti dei diversi fondi pensione o in maniera cartacea inviando apposita comunicazione al fondo pensione di appartenenza.

Per il Fondo di Gruppo è possibile inserire i contributi non dedotti direttamente accedendo alla propria area riservata nel sito web (https://www.fpunicredit.eu) o stampando e spedendo al fondo il modulo cartaceo reperibile sempre sul sito.

Per il Fondo Pensione BdR è necessario scaricare il modulo disponibile sul sito web (www.fondopensionebdr.it) compilarlo, firmarlo e spedirlo all’indirizzo del fondo stesso.

Per il fondo Previbank collegarsi al sito (http://www.previbank.it/), entrare nella sezione modulistica, contributi non dedotti e proseguire nell’area riservata.

Per gli altri fondi si può contattare ES SSC per avere indicazioni.

Milano, 22 maggio 2017

Segreteria di Coordinamento

Fabi

Gruppo UniCredit


Documento in formato PDF

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Previdenza Integrativa

Importante accordo di gruppo per l’elezione degli R.L.S.

Posted on 18 Maggio 201718 Maggio 2017 By

SEGRETERIE DI GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Importante accordo per l’elezione dei nuovi

Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

Lo scorso 11 maggio è stato sottoscritto in UniCredit l’accordo per l’elezione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

Sulla base dell’accordo ABI 8 febbraio 2016 sono stati istituiti i R.L.S. di Gruppo che saranno 70, nel rapporto 1 ogni 800 dipendenti, oltre a due aggiuntivi destinati specificamente a FINECO, azienda presso la quale è istituito uno specifico Servizio di Prevenzione e Protezione.

E’ previsto almeno un R.L.S per ciascuna regione che potrà operare all’interno della regione di appartenenza, avendo garantito almeno un R.L.S anche alle regioni più piccole.

L’accordo istituisce, in via sperimentale, la cd. specifica componente, che sarà composta da 14 RLS (dei 70 complessivi) e avrà un compito di coordinamento dell’intera rappresentanza in sede di incontri periodici previsti dall’art. 35 del D.Lgs. 81/2008, che comunque si terranno in plenaria alla presenza di tutti i R.L.S.

Per quanto riguarda invece le attività di consultazione previste dall’art. 50 del D.Lgs. 81 lettere b) c) d), al fine di rendere più efficaci i lavori, gli incontri si terranno con la specifica componente, ma verranno garantite a ciascun R.L.S. tutte le prerogative di legge attraverso:

  • l’invio, da parte aziendale, a tutti i R.L.S. della necessaria documentazione e del materiale informativo;
  • la possibilità, per tutti i R.L.S, di fornire all’azienda, nonché al Coordinamento R.L.S., le proprie indicazioni, attraverso una casella di posta dedicata, e di richiederne eventualmente la verbalizzazione;
  • la possibilità, per i R.L.S. non facenti parte del Coordinamento, di assistere a detti incontri tramite idoneo collegamento audio video;
  • l’istituzione di incontri di confronto preventivi e successivi tra tutti i R.L.S.

L’accordo prevede che, predisposto il regolamento elettorale, si tengano le elezioni entro la fine dell’anno per permettere ai nuovi R.L.S. di entrare in carica dal 1 gennaio 2018.

Numerosi i temi sul tappeto che richiedono l’attenzione e l’intervento dei R.L.S.
Il più importante è certamente quello delle pressioni commerciali che incidono molto negativamente sul clima aziendale e sul livello di stress dei colleghi. Grande rilievo riveste, a tale riguardo, l’attività di rilevazione dello stress lavoro correlato, avviata in azienda e che vede impegnati i R.L.S., che dovrebbe portare, a nostro avviso, all’individuazione di elementi di misurazione oggettiva.

Non mancano, inoltre, altre circostanze che impattano sulla salute dei lavoratori. Ecco alcuni esempi:

  • appalti delle pulizie, assegnati al massimo ribasso, che non garantiscono quasi mai uno standard adeguato;
  • chiusure ed accorpamenti di filiali ed uffici con l’introduzione di open space che spesso non rispondono ai requisiti minimi in termini di spazio fisico, illuminazione ed aerazione dei locali.

Riteniamo che questo accordo, assieme alle verifiche sulle ricadute determinate dalla realizzazione del Piano 2019, rappresenti un importante strumento di presidio degli aspetti relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori all’interno della nostra azienda.

Milano, 18 maggio 2017

SEGRETERIE DI GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN


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