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Uni-Inform n. 5 – Maggio 2017

Posted on 17 Maggio 20173 Giugno 2017 By
Uni-Inform n. 5 – Maggio 2017

La Banca in futuro sarà Social – Welfare sempre più fruibile – Al cinema UBIS proiettano il film Ritorno al … passato – 730: Attenzione ai rimborsi da conto welfare – Esodo e fondo pensione – Part Time – Pacchetto famiglia 2017, ultime novità – Per non parlarne solo l’8 Marzo

Evidenza, UniInform

Numero speciale di Uni-Inform – Maggio 2017

Posted on 14 Maggio 201714 Maggio 2017 By
Numero speciale di Uni-Inform – Maggio 2017

Stai decidendo se “cliccare” o restare al lavoro? Hai già deciso e hai anche già “cliccato”? Qualunque sia la tua situazione, valuta cosa fare rispetto al tuo fondo pensione …

Evidenza, Senza categoria, UniInform

Firmato accordo per Agibilità sindacali e R.L.S.

Posted on 12 Maggio 201712 Maggio 2017 By
Firmato accordo per Agibilità sindacali e R.L.S.

Firmato accordo sulle Agibilità Sindacali e su R.L.S.

Nella serata di ieri, giovedì 11 maggio, si sono definite con l’azienda le Intese inerenti le Agibilità Sindacali ed i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

Sul primo punto la trattativa, che si protraeva ormai da diverse settimane, è stata più volte interrotta per dinamiche interne ad alcune OO.SS.; l’impostazione sostenuta dalla Fabi, con coerenza ed impegno costante, è stata volta a garantire e valorizzare la rappresentatività e la conseguente proporzionalità in tema di agibilità sindacali.

Per la prima volta, forsanche nel settore Abi, il criterio adottato è quello della ripartizione delle risorse cedolari e di quelle destinate all’esercizio dell’attività sindacale in base all’effettiva proporzionalità di tutte le OO.SS..

La richiesta di partenza di UniCredit era di riduzione del 20 % complessivo; al termine del difficile confronto il risparmio aziendale si attesta tra il 5 ed il 10 % modulato nell’arco temporale di valenza dell’Accordo (scadenza 31 dicembre 2019 ).

Altro passaggio fondamentale è dato dalla dinamicità del quadro; al 31 dicembre di ogni anno le verifiche sui numeri daranno il taglio preciso delle risorse per l’anno successivo.

La valenza dell’impianto trova applicazione già per l’anno in corso con la sola eccezione dei Coordinatori Territoriali UniCredit S.p.A. che mantengono il previgente numero sino al 31 dicembre 2017 (per la Fabi 38 C.T.)

Al 1 gennaio 2018 si applicherà esclusivamente il dato di rappresentatività nazionale sul numero determinato dall’Accordo di 150 Coordinatori per il 2018, per poi approdare al 2019 con il numero definitivo a regime di 143 Coordinatori.

A nessuno deve sfuggire la valenza storica ed il peso politico dell’impianto; di fatto il costante impegno delle Rsa Fabi del Gruppo UniCredit in tutti questi anni trova piena soddisfazione e applicazione nel riconoscimento determinatosi ieri.

Sinfub ed Ugl non hanno siglato l’intesa riservandosi valutazioni.

Sul tema R.L.S. si è dato applicazione dell’Accordo Abi del febbraio 2016 con l’istituzione degli R.L.S. di Gruppo; abbiamo garantito un’equa distribuzione sul territorio nazionale, con copertura di tutte le Regioni geografiche e di tutti i siti e le aziende sul territorio.

Il numero così determinatosi è di 70 R.L.S. cui si aggiungono, per le specificità di Fineco in termini di presenza di apposito Servizio P.P., ulteriori 2 R.L.S. per la piazza di Milano e Reggio Emilia.

Sì è altresì costituita la “Specifica Componente“ di 14 membri che, ferma restando la piena salvaguardia di tutte le attribuzioni di Legge in capo al singolo R.L.S., si confronterà con tutti gli Rls preventivamente e successivamente agli eventuali incontri.

Allegate le intese firmate ieri.

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Accordi & Contratti Gruppo UniCredit, Evidenza, Senza categoria

Ritorno alle origini … forse

Posted on 10 Maggio 201710 Maggio 2017 By

Ritorno alle origini … forse

Lo scorso 28 aprile le Segreterie di Coordinamento hanno proseguito il confronto, ai sensi dell’art. 17 del CCNL, sulle ristrutturazioni e  riorganizzazioni aziendali di Ubis, deliberate dalle riunioni del CdA del 16 gennaio e del 12 aprile u.s., che oltre alla revisione del modello organizzativo hanno determinato la nomina dei responsabili delle prime linee aziendali. La procedura contrattuale prevede una fase di informazione e consultazione delle OO.SS. in merito alle ricadute riguardanti i Lavoratori ed un’apposita fase di contrattazione che interviene prima dell’attuazione della riorganizzazione che avrà decorrenza 1 luglio 2017.

Tra le motivazioni della riorganizzazione comunicate dall’azienda con lettera dello scorso 21 aprile ed anticipate alle scriventi OO.SS. negli incontri del 22 marzo e 12 aprile, vi è quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione di Ubis che ha deliberato un nuovo assetto organizzativo per perseguire i seguenti obiettivi:

  • una miglior definizione delle responsabilità (accountability) rispetto al cliente;
  • centralizzazione e semplificazione delle strutture di governance, con alcune funzioni a diretto riporto di UniCredit SpA;
  • migliorare la qualità dei servizi forniti e stretto controllo sui costi;
  • focalizzazione sul piano Industriale Transform 2019, attraverso la creazione di una struttura di staff specifica denominata Transformation Office.

Questa riorganizzazione porterà alla separazione delle aree IT ed Operations, con l’abbandono, quindi, del precedente modello end-to-end che prevedeva la presenza delle Business Lines e delle Services Lines, che avevano lo scopo di realizzare l’integrazione nelle BL delle funzioni amministrative insieme a quelle informatiche, nel tentativo di aumentare l’efficacia e l’efficienza; tutto ciò ha però comportato negli anni la continua richiesta a Lavoratrici e Lavoratori di riconversioni professionali e alla rinuncia a professionalità consolidate per esplorare nuovi percorsi alla ricerca di difficili equilibri operativi.

Ora c’è l’ennesima riorganizzazione che appare un ritorno al passato. Il tutto ci è stato giustificato come fisiologico: “non esiste una strada maestra che dia risultati certi, in ogni scelta ci sono pro e contro”.
La separazione delle varie anime aziendali attiene all’esigenza di controllare i costi efficacemente e appare evidente che la parte IT è senza dubbio sotto i riflettori della critica.
Ora l’ICT ritorna ad essere autonomo con la creazione dei CIO ( Chief Information Officer ) dedicati ai diversi clienti e/o geografie, che hanno la responsabilità dei servizi forniti nei confronti della clientela di Ubis; queste strutture saranno così organizzate:

  • Commercial Banking & Italy con la responsabilità di fornire i servizi ICT per i clienti in Italia, e vista la natura prevalentemente commerciale di Bank Austria, anche la responsabilità della legal entity Austria;
  • Central Eastern Europe ( CEE) per i clienti nei paesi localizzati nell’area ed il coordinamento delle filiali estere in Slovacchia, Repubblica Ceca ed Ungheria;
  • Germany & CIB, per la fornitura globale dei servizi alla divisione Corporate Investment Banking, per i clienti Germania, Regno Unito, Singapore e New York, che sono prevalentemente servizi CIB;
  • Governance Functions per fornire servizi alle Competence line e strutture di governo di Gruppo (es. CFO e Risks, Global HR, Data & Analytics).

Viene poi creata la struttura di “Operations”, in analogia ai “CIO” dovrà garantire i servizi di back/middle office rientranti nel suo perimetro ai clienti serviti, nonché avere la supervisione ed il coordinamento delle branch della Romania e della Polonia.
Real Estate & Logistics proseguirà le sue attuali attività con l’aggiunta della funzione Logistic proveniente dall’area Organization.
Procurement aggiunge alle responsabilità attuali quelle in materia di Cost Management, precedentemente in capo ad Organization.

Vengono create altre due nuove strutture:
Transformation Office a cui è affidata la responsabilità di gestire, implementare e monitorare la trasformazione dell’intera organizzazione aziendale supportando il CEO nel monitoraggio della qualità e del costo dei servizi offerti ai clienti e ricevuti dalle altre società in outsourcing; inoltre all’interno di questa struttura verrà seguita l’evoluzione dei progetti di digitalizzazione previsti da Transform 2019.
Tech che deve garantire l’evoluzione di una infrastruttura ICT all’avanguardia e controllarne i costi garantendo i migliori servizi per i clienti interni oltre alla continuità del business.
Viene infine eliminata la funzione “Organizzazione” distribuendo le relative aree di competenza fra le strutture di Procurement, Human Capital, Transformation Office e Group Processes Transformation Management, in linea con le linee guida della Capogruppo.
Il tutto avverrà con una semplificazione delle strutture organizzative, con la cancellazione degli attuali ranking (Department, Unit, Competence Center etc.) sostituiti da una nuova “struttura standard” (con manager) e “struttura tecnica/section” (senza manager).

Al centro della questione, ovviamente, ci sono i costi che vengono giudicati “fuori controllo, incoerenti con i risultati ottenuti e con il livello di soddisfazione del cliente Banca (tanto da dover creare una struttura ad hoc), oltre alla necessità di una connessione maggiore con il Gruppo ed evitare la duplicazione della Governance”.
Questa analisi dei costi è irrispettosa verso tutti quei colleghi e quelle colleghe, di tutta UBIS, che ogni giorno svolgono nel modo migliore il loro lavoro sopperendo anche a scelte manageriali non proprio azzeccate, ad una burocrazia che sta ingolfando le attività di sviluppo, alla complicazione gestionale dovuta alla scelta aziendale di esternalizzare importanti servizi con risultati certamente discutibili, quali VTS, attività che ora vede la negoziazione di ogni singolo MIPS con lievitazione dei costi, o ES,-SSC i cui disservizi hanno causato il caos amministrativo-gestionale, o ABAS la cui situazione di criticità è stata oggetto di nostra segnalazione. Ribadiamo che nulla può essere imputato ai/alle colleghi/e esternalizzati che hanno subito una scelta manageriale miope e sbagliata, fortemente osteggiata dal Sindacato che ne aveva previsto le conseguenze e che chiede con forza una decisa e pronta inversione di rotta.
Se l’obiettivo sono i costi suggeriamo ai vertici aziendali di concentrarsi sugli sprechi della consulenza sistematica, su esternalizzazioni costose e su delocalizzazioni di attività all’estero (mentre nel Gruppo vengono dichiarati esuberi).
Abbiamo criticato la scelta organizzativa che vede la creazione di una struttura per il monitoraggio delle società in outsourcing, per il controllo della qualità, dei costi e della pianificazione, senza prevedere alcun punto di sintesi sul tema della consulenza esterna. Un fenomeno da noi denunciato da anni, sul quale abbiamo sempre ricevuto risposte evasive e che siamo disponibili ad affrontare, andando a verificare dove questa è necessaria e dove non è funzionale allo sviluppo dell’azienda, ma anzi produce un’ arretramento professionale dei colleghi.

Abbiamo di nuovo sollevato il problema della gestione del personale, visto che le funzioni HR hanno da tempo disintermediato la propria funzione, con scarsa attenzione alle professionalità dei colleghi ed alle loro richieste, chiediamo come possa un’azienda ripartire se non mette al centro i Lavoratori che ne sono l’asse portante (“Human Capital”). Ci preoccupa inoltre la trasversalità, tra Capogruppo ed Ubis, di alcune importanti funzioni che potrebbe determinare una minore attenzione nei confronti dei colleghi di Ubis.
Visto che non sono i modelli organizzativi la forza delle aziende, ma le persone, e visti i toni da ultima chiamata per far ripartire UBIS, non accettiamo che gli errori del management (a volte preso da una visione individualistica di breve termine) vengano pagati dalle Lavoratrici e dai Lavoratori di Ubis.

Tra gli altri temi trattati nel corso degli incontri, abbiamo discusso dello Smart Work che fino ad ora ha coinvolto circa la metà del personale di UBIS: in attesa di una nuova normativa di legge che fornisca direttive chiare, UBIS ha deciso di continuare la “sperimentazione” individuando nuove aree alle quali estendere il progetto. Da parte nostra abbiamo sottolineato come in alcune aree, da tempo in attesa di usufruire di questa nuova modalità, nulla si muova; questo ritardo sembra incomprensibile considerando che non vi sono particolari problematiche operative che lo giustifichino: nelle stesse aree sono stati finanche concessi utilizzi del telelavoro, ed in altre situazioni non si procede semplicemente perché non sono state esperite le opportune formalità burocratiche necessarie per consentire la piena operatività dello Smart Work.
La situazione è differenziata anche tra i diversi poli di UBIS: abbiamo invitato la Direzione ad appianare le asperità ed a fornirci, al termine della sperimentazione, un motivato elenco delle eventuali attività che non si potranno svolgere da remoto.
Il prossimo incontro della procedura è previsto per il 25 maggio p.v.

Milano, 04 maggio 2017

Le Segreterie di Coordinamento di UBIS

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CIGL – SINFUB – UGL CREDITO – UILCA – UNISIN

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.), Senza categoria

Osservatorio Politiche Commerciali Region Centro-Nord

Posted on 10 Maggio 201710 Maggio 2017 By

Osservatorio Politiche Commerciali Region Centro-Nord

Il giorno 2 maggio si è tenuto il secondo incontro dell’osservatorio sulle pressioni commerciali della Region Centro Nord alla presenza di Andrea Burchi (Regional Manager della Region centro Nord)  di Alessandra Papaveri (Responsabile Hr) di Anna Lisa Rizza e Pizzacalla Pasqualina (Relazioni sindacali) di Ciferri Carlo (HR Corporate) e Bruni Maria Teresa (HR Region Corporate Center).

L’incontro è iniziato con una breve relazione sull’attività svolta negli ultimi mesi, che ha coinvolto le risorse nel nuovo modello organizzativo Retail-Corporate. La riorganizzazione è stata impegnativa e nonostante i cambiamenti viene riconosciuto dalla direzione un grosso impegno nel mantenere una continuità operativa e produttiva della rete.

Le risorse sono state coinvolte con colloqui diretti determinando un clima di chiarezza e coinvolgimento sulle finalità’ dei nuovi ruoli e strutture organizzative.

Dal punto di vista commerciale sono stati raggiunti obiettivi contabili e gestionali del I° trimestre grazie al contributo rilevante del settore Retail, mentre per quanto riguarda il settore Corporate, dove si è tolta la territorialità, si ritiene “performante” rispetto alla media nazionale.

C’è soddisfazione ma consapevolezza di molta strada da percorrere.

Ancora non abbiamo risultati  sul Trimx del I trimestre, dato questo che ci consente di verificare l’impatto sulla clientela del nuovo modello e la sua efficienza.

Gli obiettivi proposti sono una crescita della clientela e delle masse nonostante la riduzione di risorse e la razionalizzazione delle filiali.

Da parte sindacale abbiamo sottolineato che la riduzione delle agenzie e la diminuzione del personale sono stridenti con gli obiettivi di sostenibilità e crescita che sono stati proposti, inoltre la scelta di togliere il servizio di cassa in molti casi ha creato un forte disservizio.

Sono stati ribaditi i comportamenti “ancora presenti in modo quotidiano e continuativo” di pressioni commerciali tramite utilizzo di gruppi di messaggeria su cellulare (whatsapp); nonché di continue email e sms di monitoraggio con cadenza oraria, accompagnate a messaggi a volte provocatori che determinano un clima di insofferenza e sfiducia.
Le videoconferenze effettuate fuori orario lavoro o in pausa pranzo sono lesivi degli spazi di riposo, e determinano un clima lavorativo deteriore.
Le richieste di manifestazione d’ interesse e le relative operazioni senza la firma del cliente sono contrarie alla normativa Mifid e la Banca on-line per gli ordini fatti dai clienti non è chiara.

Abbiamo ribadito, in base all’accordo nazionale firmato 08/02/2017 che tale modus opera è contrario al rispetto dei valori etici fondamentali quali: la dignità’, la responsabilità e il rapporto di fiducia tra banca e dipendente.

La direzione prende l‘impegno di ribadire alle figure di sintesi nell’ incontro del 4 maggio, di ridurre le email, i toni ed i monitoraggi ossessivi creando una modalità condivisa affinchè la necessita di essere performanti avvenga all’interno di regole e valori.

Infine, le videoconferenze devono essere effettuate negli orari di lavoro.

Per quanto riguarda il tema di aumentare la clientela mantenendo le filiali a numero ridotto di personale, ci è stato risposto che siamo ancora in fase di adeguamento della struttura al nuovo modello di servizio, e che non deve esser un problema di quantità di risorse, ma gli strumenti e la tecnologia sono la soluzione dei problemi.
La banca ha messo a disposizione strumenti quali “passa Unicredit” e “passa gestito” per incrementare le masse e determinare nuovi referall. Infine, si sta predisponendo con il Corporate nuove azioni di convenzionamento e accordi per agevolare l’apertura di nuovi rapporti.

Le scriventi unitariamente hanno ribadito che pensare di recuperare redditività, chiudendo le agenzie, tagliando il costo del personale e basandosi esclusivamente sull’innovazione dei processi, è una valutazione spesso errata e miope. Questa politica comporta, invece, la perdita della fidelizzazione della clientela e quindi dei ricavi della banca senza alcuna certezza di una diminuzione dei costi, considerando che le tecnologie informatiche, alle quali si vuole affidare il rapporto con la clientela, richiedono frequenti costosi investimenti e consulenze esterne.

Riteniamo, alla luce di questo incontro, di continuare la nostra opera di verifica sulle eventuali criticità’ che possano derivare dall’eventuale perdurare di comportamenti che possano ledere i valori e la dignità dei dipendenti nel luogo di lavoro.

Verificheremo se gli impegni per la creazione di un modus operandi non lesivo venga approcciato o quanto meno vi sia un segnale di discontinuità con quanto finora verificatosi.

Coordinamento Region Centro-Nord

Fabi First-Cisl Fisac-Cgil Uilca Unisin

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Senza categoria

E/C Uni.C.A.- Importante comunicazione dei Consiglieri di parte elettiva agli associati

Posted on 30 Aprile 201730 Aprile 2017 By
E/C Uni.C.A.- Importante comunicazione dei Consiglieri di parte elettiva agli associati

Uni.C.A.

Gentili associate e associati,

di seguito, il testo dell’informativa pubblicata sul sito di Uni.C.A. a proposito delle prestazioni riportate nell’E/C.

Ci permettiamo di fornirvi alcune spiegazioni più dettagliate :

Prima di tutto avete bisogno del precedente E/C, quello dello scorso anno riguardante il 2015.

Ora guardate l’E/C del 2016 e se vi sono rimborsi già presenti nel 2015 non potrete portarli a detrazione, in quanto lo avrete certamente già fatto ne 730 dello scorso anno.

Se al contrario nell’E/C del 2016 non trovate spese da voi sostenute in forma diretta ( franchigie quindi) o in forma indiretta (scoperti), avete il diritto di portarle a detrazioni del 730 in forza della documentazione in vostro possesso ( fattura o ricevuta fiscale da cui risulta la franchigia o lo scoperto).

‘A seguito delle richieste di chiarimento pervenute, ad integrazione della news del 7.4.2017, forniamo le seguenti precisazioni.

Il criterio seguito da Previmedical per la redazione dell’ Estratto conto prestazioni 2016 è quello richiesto dall’Agenzia delle Entrate per la comunicazione alla medesima delle spese sanitarie pagate nel 2016 (c.d. criterio “per cassa”).

In particolare, sono state comunicate le spese pagate nel 2016:

  • dall’assicuratore alla struttura sanitaria a fronte di prestazioni rese in forma diretta;
  • dall’assicuratore all’assistito a fronte di prestazioni rese in forma indiretta/rimborsuale.

L’estratto conto 2015 era invece stato redatto (analogamente agli anni precedenti) secondo il c.d. criterio “di competenza “(indicando le spese fatturate nell’anno).

Ne consegue pertanto che:

  • alcune prestazioni già riportate nell’estratto conto 2015 (redatto, come sopra detto, secondo il c.d. criterio “di competenza”) sono state riportate nell’estratto conto 2016 (redatto secondo il criterio di cassa) qualora siano state pagate dall’assicuratore nel 2016; per quanto ovvio, ricordiamo che tale circostanza non consente che la spesa fatturata nel 2015, per la parte rimasta a carico dell’associato, possa essere portata in detrazione per l’anno 2016;
  • le  prestazioni  sanitarie  2016  fruite  in  forma  diretta (con eventuale pagamento di scoperto/franchigia a carico dell’assistito) sono state riportate nell’estratto conto prestazioni 2016 soltanto se pagate dall’assicuratore alla struttura sanitaria nel corso del 2016. Se il pagamento non è avvenuto nel 2016, la prestazione non risulta sull’estratto conto prestazioni 2016; in tal caso, sarà cura dell’associato che ha pagato l’eventuale scoperto / franchigia (documentato dalla fattura o ricevuta fiscale rilasciata dalla struttura in occasione della prestazione) portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2016 la spesa rimasta a suo carico.’

I Consiglieri e le Consigliere di Uni.C.A di parte elettiva

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Evidenza, Uni.C.A.

Comunicato unitario delle OO.SS. sul bilancio 2016 e le riforme statutarie del Fondo di Gruppo

Posted on 28 Aprile 2017 By

Approvazione Bilancio 2016 e Riforme Statutarie

del Fondo Pensione per il Personale delle

Aziende del Gruppo Unicredit

Milano, 27 aprile 2017

I Consiglieri del Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Unicredit, hanno, nel consueto incontro annuale svoltosi il giorno 21 c.m., illustrato alle scriventi OO.SS. i dati annuali di bilancio, nonché l’andamento triennale del Fondo stesso, e più precisamente:

Nel corso dell’anno 2016 la Covip ha intensificato il suo intervento nella gestione e sulla vigilanza sui Fondi Pensione, impegnandoli ad una nuova serie di incombenze sempre più stringenti e a rendicontazioni più frequenti sui sistemi di controllo dei vari processi. Alcune modifiche si sono rese pertanto necessarie in recepimento di specifiche e cogenti direttive.

I Bilanci Tecnici che il C.d.A. ha ritenuto di effettuare annualmente anziché in maniera triennale, come previsto dall’Autorità di Vigilanza, hanno confermato il sostanziale equilibrio del Fondo.

Sono state rinnovate e stipulate nuove convenzioni con altrettanti Advisor Finanziari (Mercer) ed Advisor Risk (Fondaco SpA) per la gestione delle posizioni e l’erogazione delle prestazioni (pensioni):

  • Parametrica srl (relativamente alla Sezione I);
  • Accenture Managed Services SpA (relativamente alla Sezione II);

Ciò ci ha consentito, di migliorare sensibilmente i servizi offerti rispetto ad un numero crescente di posizioni (sia in entrata che in uscita per esodi).

E’ terminata la realizzazione della prima fase della confluenza dei 21 Fondi a prestazione definita, cosidetti Fondi Interni a bilancio della banca, nel Fondo Pensione per il personale delle Aziende del Gruppo Unicredit.

A seguito di detta confluenza si è resa necessaria l’apertura della Sezione IV dove sono state trasferite tutte le posizione attive e differite degli iscritti a tali fondi, mantenendone tutte le prerogative originarie, aggiungendo a seguito di accordo stipulato fra le OO.SS. e l’azienda la possibilità dei predetti partecipanti di zainettare la loro posizione e trasferirla in una posizione individuale da accendersi presso la Sezione II del Fondo di gruppo.

E’ stato ulteriormente implementato il sito del Fondo di Gruppo con nuove funzionalità che lo hanno reso ancora più accessibile e fruibile anche sulle nuove piattaforme (tablet, smartphone) con un forte gradimento da parte degli iscritti.

Il 2016 ha visto la conferma, a livello globale, delle tendenze in atto di una crescita stabile ma moderata, l’anno è stato caratterizzato da segnali macroeconomici variegati, è stato un anno di shock politici, conseguenti picchi di volatilità nei mercati finanziari e preoccupazioni riguardo la tenuta dell’Europa.

Il patrimonio netto complessivo del Fondo (Conti statutari) a fine 2016 ammonta a Euro 3.132.689.527, in aumento rispetto al 2015 di Euro 184.732.685 (+6,27%).

Sezione I a capitalizzazione collettiva

Il patrimonio netto complessivo a fine 2016 ammonta ad Euro 1.258.439.126, di cui Euro 1.255.573.768 di competenza della Sezione I (con una diminuzione di Euro 896.477, pari al -0,07% rispetto al 2015) ed Euro 2.865.358 di competenza dei pensionati della Sezione II (incremento di Euro 663.344, pari al 30,12% rispetto al 2015).

Il patrimonio immobiliare del Fondo Pensione è rappresentato da immobili detenuti direttamente pari a € 198.898.719, da quote del Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso EFFEPI Real Estate SgR, costituito nel 2012 mediante l’apporto di una quota del patrimonio immobiliare del Fondo e gestito dalla società Generali Immobiliare Italia SGR S.p.a. oggi pari a 478M di euro con un incremento del 2,53% rispetto al 2015, e da alcune quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare Chiuso IDeA FIMIT SVILUPPO Comparto Uno e fondo Roma Santa Palomba SH.

Relativamente alla parte di immobili detenuti direttamente, in esecuzione della strategia complessiva di portafoglio che prevede una riduzione dell’esposizione nell’asset class immobiliare, nel corso del 2016 il Fondo ha dato ulteriore impulso al piano di dismissione; in dettaglio ciò ha comportato la vendita per Via Poma di superfici pari al 64% dell’immobile, per via Melloni al 54% dell’immobile e per Via Mameli al 27% dell’immobile. Le cessioni hanno consentito di realizzare una plusvalenza complessiva dell’8,15%. L’attività di vendita si è implementata con la collocazione in vendita frazionata degli immobili di Porta Tenaglia e di Via Unione e proseguirà nel corso del 2017.

Nel 2016 il risultato finanziario netto annuo della Sez. I è stato del 3,27% Il rendimento è stato conseguito per l’81,04% dal rendimento degli investimenti finanziari e per il restante 18,96% dal complesso degli investimenti immobiliari. Il Fondo ha continuato l’attività diretta alla locazione degli spazi sfitti, al rinnovo anticipato dei contratti ed alla gestione degli interventi di manutenzione straordinaria su parte del patrimonio immobiliare.

Nel corso dell’esercizio è stata presa la sofferta, ma inevitabile decisione di adeguare le prestazioni della Sez. 1 alle mutate condizioni attuariali conseguenti, da un lato, al perdurare della crisi finanziaria del 2008 e dall’altro alle recenti intese raggiunte tra Azienda e Organizzazioni sindacali in materia di uscite volontarie del personale in esubero attraverso il Fondo di sostegno al reddito.

Non dobbiamo mai dimenticare che il compito di un Fondo pensione, in quanto gestore di previdenza, è non soltanto quello di restituire, meglio ancora se adeguatamente rivalutato, il capitale accumulato dagli iscritti ma anche di garantire il pagamento delle pensioni di oggi e di quelle di domani.

Sezione II a capitalizzazione individuale

In questo ultimo anno il patrimonio netto degli iscritti alla Sezione II è passato dai circa 1.280 Mil. del 2012 ai 1.872 Mil. del 2016.

L’ammontare complessivo del patrimonio della Sezione II a fine 2016 risulta pari Euro 1.872.428.884, contro Euro 1.687.312.942 di fine 2015 (+10,97%), ed è così ripartito:

Comparto 3 anni
Il patrimonio netto a fine anno è di Euro 898.250.313, con un rendimento positivo netto pari al 3,59%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 27.473.113. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 31.062.366.

Comparto 10 anni
Il patrimonio netto a fine anno risulta pari ad Euro 345.764.763, con un rendimento positivo netto pari al 4,31%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad € 15.569.742. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 14.151.353.

Comparto 15 anni
Il patrimonio netto a fine anno risulta pari a Euro 378.907.718, con un rendimento positivo netto pari al 4,46%. Il saldo della gestione previdenziale ammonta ad Euro 19.628.545. Il risultato dell’esercizio 2016, depurato della componente previdenziale, è di Euro 15.994.805.

Comparto garantito
L’ammontare delle riserve presso Allianz è pari a Euro 249.506.090, con un rendimento, al netto dell’imposta sostitutiva, pari a 2,27%.

Obiettivi per il futuro biennio 2017/2018

In sintesi, tali obiettivi possono essere così riassunti:

  • alla luce della forte instabilità e volatilità dei mercati finanziari, monitoraggio costante degli investimenti mobiliari, ricercando il giusto equilibrio rischio/rendimento, mantenendo un adeguato livello di controllo dei rischi;
  • monitoraggio costante degli investimenti immobiliari, attraverso un controllo attivo sulla gestione dell’operatività della SGR (Generali) per quanto riguarda il Fondo Immobiliare;
  • per gli immobili detenuti direttamente dal Fondo di Gruppo, il proseguimento e l’impulso alla dismissione, con il contestuale prosieguo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di migliorare la qualità e l’attrattività sul mercato degli immobili;
  • mantenimento e miglioramento dell’analisi dei vari processi operativi per renderli più rispondenti alle esigenze degli iscritti;

Il Bilancio del fondo sarà posto all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria degli Iscritti in prima convocazione esclusivamente nella giornata del 28 aprile si voterà in contemporanea a mezzo Assemblea Straordinaria degli Iscritti per l’approvazione delle modifiche statutarie;
La seconda convocazione è prevista – dal 29 maggio al 23 giugno p.v. – in via ordinaria e straordinaria per:

  • parte “ordinaria”
  1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, corredato dalle Relazioni del Consiglio di Amministrazione e della Società di Revisione; Relazione del Collegio Sindacale;
  • parte “straordinaria”
  1. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 8 “Iscrizioni al Fondo dei Dipendenti delle Aziende del Gruppo” e 13 “Spese”
  2. Approvazione delle modifiche da apportare agli art. 39 “Sospensione del rapporto di lavoro”
  3. Approvazione delle modifiche da apportare agli artt. 51 “Composizione, nomina e requisiti dei Consiglieri di Amministrazione” e 55 “Competenze e funzioni del Consiglio di Amministrazione” per effetto degli accordi intercorsi tra Unicredit SpA e le Rappresentanze Sindacali in data 04 febbraio 2017.

Le OO.SS., nel prendere atto che sono stati ampiamente rispettati e superati gli obiettivi che si erano prefissate per l’anno 2016, VI INVITANO A VOTARE FAVOREVOLMENTE nell’ordine indicato all’approvazione del Bilancio 2016 ed alla modifica degli articoli dello Statuto.

La votazione potrà avvenire accedendo al portale del Fondo Pensione di Gruppo attivando il seguente percorso: WWW.FPUNICREDIT.EU dopo di che cliccare sull’apposita finestra.

INVITIAMO TUTTI GLI ISCRITTI AL FONDO A PARTECIPARE ALLA VOTAZIONE.

Le Segreterie di Gruppo

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Circolare rendimenti anno 2016 Previbank

Posted on 19 Aprile 201720 Aprile 2017 By Claudio Voghera
Circolare rendimenti anno 2016 Previbank

Pubblichiamo, per opportuna lettura e conoscenza, la circolare relativa ai Rendimenti anno 2016, altresì pubblicata nelle “news” del sito web del Fondo:

www.previbank.it

Cordiali saluti.

Segreteria di Coordinamento
FABI
Gruppo Unicredit

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Informativa ricorso note di qualifica

Posted on 14 Aprile 201720 Aprile 2017 By
Informativa ricorso note di qualifica

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Valutazione del Lavoratore “ C.C.N.L. 31 Marzo 2015 “

ex articolo 75 C.C.N.L. 19 gennaio 2012.



Il CCNL prevede che l’azienda attribuisca annualmente al lavoratore, a mezzo comunicazione scritta ed accompagnato da una sintetica motivazione, il giudizio professionale complessivo, entro il primo quadrimestre dell’anno.
Sempre il Contratto stabilisce nel contempo che il lavoratore debba periodicamente essere informato circa il merito della sua valutazione.
Il colloquio è l’occasione formale per discutere insieme sulle prestazioni, sullo sviluppo professionale, sulle opportunità di formazione e per chiedere chiarimenti. Può essere richiesto al valutatore che rimanga traccia scritta di quanto esposto o richiesto.
La conferma della scheda non significa condivisione del giudizio professionale;
è sempre possibile ricorrere contro la valutazione, secondo quanto previsto dall’art. 75 del CCNL 19 gennaio 2012 :

  • “ Il lavoratore/lavoratrice che ritenga il giudizio professionale non corrispondente alla prestazione può presentare ricorso alla Direzione aziendale competente entro 15 giorni dalla comunicazione. Nella procedura il lavoratore/lavoratrice può farsi assistere da un dirigente sindacale a cui conferisce mandato”.

Le strutture sindacali Fabi, cui fate riferimento, sono a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.
Milano, 11 aprile 2017

Segreteria di Coordinamento Fabi
Gruppo UniCredit

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Giornalino Uni-Inform numero 4 – Aprile 2017

Posted on 10 Aprile 201710 Aprile 2017 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero 4 – Aprile 2017

FONDO ESUBERI, QUANTO NE SAI? – DA JEEG ROBOT ALLA GIG ECONOMY – PILLOLE DI WELFARE: VOUCHER, TRASPORTI, VIAGGI – LA SEMPLICITÀ AI TEMPI DI UNICREDIT – PROTEZIONE VITA E INFORTUNI – TEMPO DI PAGELLA, TEMPO DI RICORSO – A.D. 2016

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