Skip to content
  • Home
  • Contatti
  • Vieni in Fabi!
  • La FABI Unicredit
  • Chi siamo

FABI UNICREDIT

  • GRUPPO UNICREDIT
    • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
    • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Divisione RETAIL
    • Newsletter & Comunicati Retail
    • Accordi & Contratti Retail
  • Divisione CIB
    • Newsletter e Comunicati CIB
    • Accordi & Contratti CIB
  • UCS (ex UBIS)
    • Accordi & Contratti UCS (ex UBIS)
    • Newsletter & Comunicati UCS (ex UBIS)
  • Area Riservata
  • Toggle search form

AD PERSONAM…ANCORA NON CI SIAMO!

Posted on 12 Ottobre 201619 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

AD PERSONAM…ANCORA NON CI SIAMO!

La preannunciata intenzione da parte di UniCredit di procedere, in occasione del prossimo aumento retributivo previsto dal CCNL vigente, all’assorbimento, per la quota corrispondente, degli ad personam assorbibili rappresenta uno schiaffo, l’ennesimo, ai lavoratori, di cui certamente non si sentiva il bisogno.

L’iniziativa unitaria che abbiamo intrapreso con la lettera recapitata il 7 ottobre ha già avuto l’effetto di un modesto ridimensionamento che giudichiamo, però, del tutto insoddisfacente.

Infatti, l’azienda ha comunicato che procederà ad assorbire gli ad personam assorbibili limitatamente al seguente personale:

  • · Aree Professionali con RAL superiore al trattamento tabellare base (senza scatti) spettante a un QD1;
  • · Quadri Direttivi con RAL (Retribuzione Annua Lorda) superiore al trattamento tabellare previsto dal CCNL per il medesimo livello retributivo, maggiorato di un importo pari a sette scatti di anzianità.

Non saranno invece toccati gli ad personam di natura collettiva conseguenti agli accordi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali in occasione delle varie operazioni di fusione/integrazione di ex banche.

Ricordiamo che:

  • è la prima volta che UniCredit dichiara di voler procedere all’assorbimento di emolumenti che, per quanto individuali, sono da considerare consolidati perché spesso concordati da molto tempo;
  • si usa un aumento riveniente dalla contrattazione, e quindi valida per tutti, per ridurre lo stipendio di alcuni;
  • molti di questi “ad personam” sono stati concordati a seguito della richiesta, da parte aziendale, a ricoprire ruoli per i quali, in altri casi, era stato concesso un grado superiore oppure per compensare trasferimenti in sedi disagiate;
  • tale assorbimento azzera per gli interessati la già minima dinamica salariale, volta al mero recupero dell’aumento del costo della vita.

Questo provvedimento, che arriva dopo le dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi dal nuovo management, tese a creare un clima di partecipazione e coinvolgimento di tutti i lavoratori, smentisce con i fatti tutte quelle parole; lo riteniamo, inoltre, totalmente inopportuno alla vigilia di una stagione che comincerà con la presentazione del nuovo Piano Industriale e richiederà il pieno coinvolgimento di tutte le forze presenti in UniCredit.

Il fatto che altri Istituti applichino da tempo tale procedura non crediamo debba essere preso ad esempio da UniCredit, un gruppo nel quale le relazioni industriali, a volte in discontinuità con quanto concordato in altre realtà aziendali, si sono dimostrate negli anni particolarmente proficue.

A tutto ciò va aggiunto che la decisione di UniCredit, qualora fosse applicata, si presterebbe, in molti casi, ad essere oggetto di controversie.

Infine, ci riesce francamente incomprensibile come, per risparmiare pochi milioni di euro, si possa creare tensione all’interno dell’azienda tra i colleghi.

Tali cifre, inoltre, se rapportate a stipendi, bonus e buonuscite di un top management dimostratosi non sempre all’altezza della situazione, o a faraoniche consulenze rivelatesi spesso controproducenti, danno il senso compiuto della iniquità della manovra annunciata.

Milano, 12 ottobre 2016

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Gruppo UniCredit

Read More “AD PERSONAM…ANCORA NON CI SIAMO!” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: PROCEDURA “Resy”: un supporto per rendere più efficace la formazione on line

Posted on 12 Ottobre 201613 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

PROCEDURA “Resy”: un supporto per rendere più efficace la formazione on line

Lo scorso 1 febbraio sono state rese operative le disposizioni sulle nuove linee guida inerenti modalità e strumenti per la fruizione della formazione on line.

Poiché riteniamo la formazione centrale per lo sviluppo e l’aggiornamento professionale di ognuno di noi, dopo una lunga trattativa, abbiamo concordato con l’Azienda una serie di modalità attraverso le quali poter fare formazione vera e non solo formale.

Ricordiamo che, sulla base dell’accordo sottoscritto nel mese di dicembre 2015:

  • La formazione on line si effettua in postazioni collocate in “ambiente protetto”;
  • Per “ambiente protetto” si intendono postazioni in grado di assicurare la necessaria riservatezza, che non abbiano alcun impatto operativo diretto con l’utenza, da individuare all’interno della abituale sede di lavoro o in quella situata nelle immediate vicinanze;
  • Ove presenti, sono da utilizzare postazioni appositamente dedicate denominate “Learning on-line work station”, che devono rispondere pienamente alle caratteristiche di ambiente protetto;
  • Le Learning on-line work station sono:
    • individuate con il codice OW e prenotabili attraverso l’applicativo denominato “Resy”;
    • riconoscibili attraverso un cartello di avviso posto sul pc o come avviso di screen saver;
    • munite delle dotazioni tecnologiche necessarie al corretto svolgimento del corso (ad esclusione delle cuffie che sono da considerare come dotazioni personali).

La nuova procedura permette quindi, attraverso la programmazione della fruizione dei corsi concordata con il proprio Responsabile, di dedicarsi, per un determinato numero di ore o per la giornata intera, esclusivamente all’istruzione, senza il disturbo proveniente dall’ambiente normale di lavoro.

L’Azienda ha provveduto a istituire, in diverse città, locali appositamente adibiti a questo scopo. E’ possibile prenotare detti locali a portale attraverso la procedura RESY, che, seppure ancora incompleta, oggi permette la prenotazione delle sale dedicate in 16 sedi.

Nell’impegnarci a monitorare la situazione e il rispetto degli impegni presi, nonchè l’ulteriore implementazione della procedura RESY, Vi invitiamo, affinchè la formazione on line possa essere davvero efficace, ad utilizzare con costanza questi strumenti che sono stati messi a disposizione, segnalandoci eventuali difficoltà o disfunzioni rispetto a quanto concordato.

Milano, 12 ottobre 2016

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

Read More “Unicredit: PROCEDURA “Resy”: un supporto per rendere più efficace la formazione on line” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

UBIS: Comunicato unitario incontro 4 ottobre 2016

Posted on 10 Ottobre 201611 Ottobre 2016 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario incontro 4 ottobre 2016

Il giorno 4 ottobre 2016 si è svolto un incontro tra le Segreterie di Coordinamento Sindacali di UBIS e la Delegazione aziendale.

In premessa alla suddetta riunione le OO.SS. hanno formulato una dichiarazione con la quale, riprendendo le motivazioni alla base della mobilitazione e dello Sciopero dei/delle Lavoratori/trici di UBIS del 9 settembre scorso, hanno ribadito con fermezza la posizione di assoluta critica nei confronti delle scelte strategiche ed operative compiute dal top management, con particolare riferimento alla decisione di procedere alla esternalizzazione della PL Cards.

Per le scriventi OO.SS. questa operazione di esternalizzazione, insieme alle precedenti di ES SSC – ABAS – V/TS, nei confronti delle quali abbiamo nuovamente espresso la nostra più ferma contrarietà, rimane in cima alla lista dei gravi errori che l’azienda sta compiendo svendendo pezzi importanti di UBIS.

In questa fase in cui i nuovi vertici del Gruppo stanno elaborando una revisione profonda del Piano Strategico, di cui al momento non si conoscono gli esiti, abbiamo sottolineato l’urgente necessità d’incontrare una Delegazione aziendale, composta da chi realmente decide le strategie di UBIS, al fine di poter ricevere precisi chiarimenti/comunicazioni sul futuro ruolo di UBIS all’interno del Gruppo e rappresentare le nostre posizioni in merito ai seguenti punti :

– Caratteristiche delle linee guida per UBIS nell’ambito del nuovo Piano Industriale che sarà oggetto di presentazione il prossimo 13 dicembre

– Aggiornamenti in merito alle dichiarazioni effettuate dal management aziendale in occasione dell’incontro Annuale relativamente all’avvio di studi di fattibilità concernenti ristrutturazioni ed esternalizzazioni.

Da troppo tempo ci raccontano che UBIS è un’asset importante per il Gruppo, salvo poi azzerare gli investimenti su Back Office e Real Estate, esternalizzare centinaia di colleghi e sistematicamente affidare importanti progetti informatici alle ‘solite’ consulenze esterne (sia per la componente operativa che per quella strategica).

E’ arrivato il momento di avere risposte chiare e puntuali rispetto a tali problemi, che denunciamo con forza da anni, senza però trovare da parte aziendale una reale volontà di affrontarli.

Non possiamo più tollerare che ci si nasconda sempre dietro concetti generici, adducendo continuamente come scuse la globalizzazione e il libero mercato, vedendo poi nella realtà applicati modelli aziendali e politiche commerciali che si sono ampiamente dimostrate perdenti, sia in termini di risultati economici che di sostenibilità sociale.

Nella seconda parte dell’incontro l’azienda ci ha presentato diverse riorganizzazioni nell’ambito delle PL CFO, SL ICT, BL GES ed altre; riassumendo quanto comunicatoci, il tratto importante comune a tutte è che non vi saranno spostamenti geografici dei colleghi e tutti continueranno a svolgere la loro attività attuale, seppure all’interno di strutture con denominazione modificata, o che riporteranno a livelli gerarchici superiori diversi.

Abbiamo sottolineato l’importanza che tutti i colleghi coinvolti da tali processi riorganizzativi vengano opportunamente informati, in apposite sessioni, dei razionali operativi che hanno determinato tali scelte, con l’evidenza delle novità che i nuovi modelli di lavorazione comporteranno nell’ambito del ciclo produttivo.

Abbiamo espresso con determinazione le nostre perplessità su queste ennesime riorganizzazioni che modificano, schiacciano e spostano uffici e strutture gerarchiche, con motivazioni spesso contraddittorie che troppe volte vengono smentite successivamente, o che addirittura celano l’intenzione di preparare altre uscite di Lavoratori e Lavoratrici da UBIS.

A proposito di incoerenze strategiche e di aggravio di costi, abbiamo stigmatizzato il fatto che per la gestione dei nuovi processi “Big Data”, UBIS/Unicredit, che è proprietaria di tali dati, a seguito della scelta di esternalizzare il data center, debba di fatto pagare per riavere i propri dati da V-TS.

Ci è stato successivamente illustrato un progetto pilota riguardante la “robotizzazione” di alcuni processi operativi delle Tesorerie, attraverso la sperimentazione di una soluzione informatica di automazione delle lavorazioni, guarda caso affidata all’ennesima consulenza esterna; riteniamo non fosse necessario appaltare all’esterno questa progettazione, poiché all’interno di UBIS ci sono le adeguate competenze per poter realizzare tali programmi, definiti in maniera roboante per giustificarne l’appalto ed i costi. L’azienda ha affermato che nelle Tesorerie vi saranno quasi 100 uscite per gli esodi già programmati,

L’obiettivo dichiarato della robotizzazione è quello di ridurre il numero di colleghi da convogliare in quegli uffici per sostituire gli esodati.

Questo ci supporta nell’affermare, come in passato, che in UBIS non ci sono veri ‘esuberi’ di personale, intesi come colleghi che non hanno un lavoro da svolgere, ma solo la necessità aziendale di riduzione dei costi, con successivi aggiustamenti ‘ex post’ delle lavorazioni da svolgere.

Nell’ambito della riunione abbiamo rappresentato all’azienda la situazione ancora critica riguardante i recuperi dei “riposi compensativi” che, nonostante la forte riduzione del pregresso, registra la permanenza di un numero significativo di giornate che si sono accumulate a causa del continuo ricorso aziendale ai week end lavorativi. Abbiamo ribadito con fermezza all’azienda che tali permessi debbono rimanere nella piena disponibilità dei colleghi anche nel caso non fosse possibile fruirne entro il corrente anno.

Milano, 10 ottobre 2016

Le Segreterie di Coordinamento di UBIS
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL CREDITO – UILCA – UNISIN

Read More “UBIS: Comunicato unitario incontro 4 ottobre 2016” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

COMUNICATO UNITARIO AUMENTI CCNL E AP ASSORBIBILI

Posted on 7 Ottobre 201610 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

Segreterie di Gruppo UniCredit

Milano, 7 ottobre 2016

UNA GRANDE SCORRETTEZZA!

Portiamo a conoscenza di tutti i colleghi la lettera, già recapitata all’azienda, in merito alla dichiarata intenzione di assorbire gli Ad Personam a seguito degli aumenti del CCNL. Vi terremo informati sull’evoluzione della vicenda.


SPETT.LE

UNICREDIT SPA

Relazioni Sindacali

c.a. Emanuele Recchia

e p.c. Gianluigi Robaldo

Oggetto: aumenti CCNL e Ad Personam

In merito alla preannunciata intenzione, da parte aziendale, di procedere, in occasione del prossimo aumento retributivo riveniente dal rinnovo del CCNL e previsto per ottobre 2016, ad assorbire, per la quota corrispondente, gli ad personam assorbibili, con la presente siamo a significarvi quanto segue:

  • l’argomentazione da voi sostenuta, secondo la quale trattasi di salario discrezionale, e quindi nella totale disponibilità aziendale, ci pare infondata dal momento che questa componente della retribuzione, seppur erogata al di fuori della contrattazione collettiva, ha ormai assunto nel tempo carattere di continuità ed è pertanto da ritenersi consolidata;
  • riteniamo quanto meno inopportuna, se non addirittura controproducente, l’adozione di questa misura nel momento, così delicato per il Gruppo, in cui si è in attesa della presentazione del nuovo Piano Industriale che, a quanto ci avete dichiarato, prevederà ulteriori importanti interventi sul versante del contenimento dei costi.

Nel riservarci di approfondire ulteriormente, anche da un punto di vista legale, la problematica, vi chiediamo di astenervi dall’assumere l’iniziativa di cui all’oggetto.

Distinti saluti

Milano, 7 ottobre 2016

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

Read More “COMUNICATO UNITARIO AUMENTI CCNL E AP ASSORBIBILI” »

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Posted on 6 Ottobre 201610 Ottobre 2016 By Claudio Voghera
Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Ad personam? LASCIAMOLI STARE!

Con lo stipendio di ottobre è prevista l’erogazione della prima delle tre trance (le prossime nel 2017 e  nel 2018) nelle quali è stato suddiviso l’aumento di stipendio concordato con l’ultimo rinnovo del CCNL di categoria.

Un aumento sul quale hanno certamente pesato le dinamiche di una trattativa tra le più complesse degli ultimi decenni, ma che rappresenta in ogni caso un elemento economicamente tangibile, in un panorama, almeno per quanto riguarda il Gruppo Unicredit, dove l’abnegazione, il senso di responsabilità e gli sforzi dei lavoratori e delle lavoratrici non ricevono da troppo tempo adeguati riconoscimenti da parte aziendale.

A quanto pare, però, anche questa volta l’azienda non intende smentirsi.

Pochi giorni fa Unicredit ha comunicato alle OO.SS. la sua decisione UNILATERALE di procedere all’assorbimento degli “ad personam assorbibili” per l’importo pari all’aumento derivante dal CCNL.

In poche parole, chi riceve dall’azienda un assegno “assorbibile” per accordo personale singolarmente stipulato, non avrà alcun beneficio economico dall’aumento previsto.

Non possono invece rientrare in questa dinamica gli importi rivenienti da accordi collettivi sindacali, quali ad esempio quelli  derivati  dall’armonizzazione dei diversi trattamenti economici all’interno del Gruppo.

Se è vero che l’azienda può decidere di assorbire ciò che, per definizione, risulta “assorbibile”, è altrettanto vero che, finora, MAI Unicredit aveva ritenuto di privare i propri dipendenti con ad personam – e quindi assegnatari di riconoscimenti economici concessi, in molti casi, al posto di meritate promozioni – degli aumenti derivanti da contratto nazionale.

Per l’ennesima volta Unicredit smentisce nei fatti quell’attenzione al dipendente che, a parole, tanto proclama di avere.

Su questa deprecabile e non condivisa decisione aziendale stiamo effettuando tutti gli approfondimenti del caso e valuteremo le eventuali, opportune azioni conseguenti, nella tutela dei colleghi e delle colleghe.

Milano, 06/10/2016

LA SEGRETERIA DI COORDINAMENTO FABI
GRUPPO UNICREDIT

Read More “Ad personam? LASCIAMOLI STARE!” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato Segreterie Nazionali – INCONTRO IN ABI DEL 5 OTTOBRE

Posted on 5 Ottobre 201613 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

VERTENZA NAZIONALE SU PRESSIONI COMMERCIALI

INCONTRO IN ABI DEL 5 OTTOBRE

Nella giornata di mercoledì 5 ottobre si è aperto ufficialmente il confronto in ABI sul tema Politiche commerciali e Organizzazione del lavoro, così come da noi richiesto prima dell’estate, a fronte della forte denuncia da parte dei lavoratori di un aumento esponenziale delle pressioni commerciali e del peggioramento del clima lavorativo.

In premessa queste OO.SS. hanno richiesto ad ABI e ai suoi massimi esponenti di prendere le distanze pubblicamente dal susseguirsi di dichiarazioni, per noi inaccettabili, del Governo e di Banca d’Italia, tendenti a rimarcare la presenza nel nostro settore di numeri importanti di esuberi.

Questo al fine di evitare inutili e pericolose drammatizzazioni e impegnare il Governo a risolvere piuttosto il problema principale delle sofferenze bancarie, così come a ricercare modalità per contribuire al sostegno dell’occupazione nel settore, che fino ad oggi non ha fruito di alcun aiuto economico pubblico.

Le OO.SS., a seguire, hanno ribadito con chiarezza che le banche devono riconquistare la fiducia dei risparmiatori e per farlo devono assumere impegni stringenti con i lavoratori e le OO.SS. su politiche di vendita responsabili e sostenibili e mettere fine alle pressioni commerciali indebite. I comportamenti e le pratiche delle banche che alterano la dignità del lavoro e il rispetto verso il cliente devono essere identificate e sanzionate.

Queste OO.SS. hanno richiesto pertanto di arrivare a sottoscrivere un accordo nazionale di settore che individui linee guida di comportamento etico e rispettoso di tutta la normativa esistente da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire dalle indicazioni decise e impartite dal top management, linee guida a cui le banche devono attenersi. Tale accordo deve prevedere regole chiare di comportamento, confronto sull’organizzazione del lavoro e sulla qualità dei prodotti, tutela piena agli impiegati in caso di controversie, formazione finalizzata e informazione trasparente e semplificata, negoziazione degli incentivi alle vendite non più unilaterali, ma legati ad obbiettivi sostenibili, anche qualitativi, di medio e lungo termine.

L’accordo per essere utile deve contenere, ad avviso di queste OO.SS., sanzioni alle banche che non rispettano gli impegni e attuano comportamenti non sostenibili. Per questo abbiamo richiesto un Osservatorio od una Commissione Nazionale che abbia vari compiti, tra cui monitorare la situazione, essere riferimento per segnalazioni provenienti dalle lavoratrici e dai lavoratori, assumere decisioni per risolvere le varie criticità, valutare le banche inadempienti e le relative sanzioni.

Questo organismo assume a nostro avviso valore anche per la sua portata in termini di deterrenza rispetto a pressioni e comportamenti impropri verso lavoratori e clientela e potrebbe eventualmente operare anche rapportandosi a entità terze, come ad esempio le associazioni consumatori.

Sul primo punto rappresentato da queste OO.SS. l’ABI ha riconfermato l’attenzione di tutta la categoria verso l’occupazione nel settore, ricordando le considerazioni del Presidente di ABI Antonio Patuelli, non ultime le dichiarazioni espresse a una iniziativa pubblica, alla presenza del Presidente della Repubblica, con le quali Patuelli ha contestato al D.G. di Banca d’Italia i dati negativi sulla condizione delle banche italiane rispetto a quelle europee.

Per quanto riguarda il tema delle pressioni commerciali la delegazione ABI, pur sottolineando le diversità esistenti tra le parti su alcuni dei contenuti da noi proposti, ha convenuto sulla volontà comune di ricercare le condizioni per sottoscrivere entro l’anno un accordo di settore.

Si è istituita pertanto una commissione tecnica che dovrà approfondire tutti gli elementi necessari per la stesura di un accordo, aggiornandoci ad un successivo incontro da tenersi a novembre.

Sarà determinante come sempre il coinvolgimento ed il sostegno di tutti i lavoratori e le lavoratrici agli obbiettivi che tutto il sindacato ha unitariamente proposto.

Roma, 5 ottobre 2016

LE SEGRETERIE NAZIONALI

Read More “Comunicato Segreterie Nazionali – INCONTRO IN ABI DEL 5 OTTOBRE” »

Evidenza, Rassegna Stampa

Unicredit: Finisce Open, aumentano le Pressioni

Posted on 29 Settembre 201611 Ottobre 2016 By Claudio Voghera

Segreterie di Coordinamento di UniCredit SpA

Finisce Open, aumentano le Pressioni

Tutti i lavoratori di UniCredit SpA sono stati informati direttamente dall’A.D. delle nuove nomine fatte nel gruppo e nella Banca Commerciale Italia.

Dal mese di luglio è partita la definizione del nuovo modello di servizio della Banca e per attuarla sono stati incaricati due nuovi Responsabili per l’Italia, uno per le attività Retail ed uno per le attività Corporate, che stanno lavorando al progetto da diverse settimane.

Sappiamo che sono previsti incontri con i colleghi e con i clienti per definire la revisione organizzativa che porterà a cambiamenti importanti con l’obiettivo principale di portare le attività della Banca Commerciale in Italia “a livelli di redditività e di sostenibilità in linea con le aspettative dei nostri azionisti” e che “semplicità, sostenibilità, vicinanza ai clienti e innovazione saranno le parole chiave” del nuovo modello.

Il processo di profonda revisione di Open non ci sorprende; Come OO.SS. siamo più volte intervenuti nei confronti dell’Azienda segnalando le criticità del modello. Lo abbiamo fatto approfondendo nel merito, sia a livello centrale che territoriale, le questioni gestionali e le singole operatività dei ruoli professionali. Le risposte aziendali sono state improntate sull’intangibilità del modello. Valuteremo nel merito, come abbiamo sempre fatto, quello che verrà prefigurato in futuro.

Come OO.SS. riteniamo che molti di questi principi siano condivisibili, alcuni – quali la necessità di semplificazione, la vicinanza, la centralità del cliente e la sostenibilità nel medio e lungo periodo dell’attività commerciale – sono stati anche sanciti nel “Protocollo sul benessere nei luoghi di lavoro e sulle politiche commerciali” che abbiamo sottoscritto con UniCredit SpA il 22 aprile di quest’anno; sono principi che devono essere alla base della tutela del lavoro e della professionalità dei lavoratori ed a presidio della reputazione della nostra Banca in quanto vitali per ogni strategia di crescita nel nostro settore. Questi principi l’Azienda si è impegnata a trasmetterli alle figure di sintesi.

Il Protocollo 22/04/16 ha previsto specifici strumenti e momenti di confronto. Informiamo che in tal senso si è svolto un primo incontro a livello centrale e sono in fase di definizione gli Osservatori di Region che rappresentano la sede di confronto a livello territoriale.

Le segnalazioni e le reazioni che ci provengono dai lavoratori, vero motore della crescita, vanno nella direzione opposta rispetto ai condivisibili principi enunciati da UniCredit e denunciano che:

–       e comunicazioni aziendali di una profonda riorganizzazione della Banca e le successive illazioni in merito ad una riduzione nei numeri di alcune figure di sintesi, stanno scatenando una frenetica corsa al rialzo del “budget di brevissimo” da  raggiungere entro settembre o entro ottobre, presumibilmente per consentire di far fare bella figura a qualche responsabile, agevolandone così l’accesso a posizioni di rilievo;

–       nelle Aree e nei Distretti e, in misura minore, nelle strutture Corporate e Private, alcuni dei responsabili stanno assegnando “pagelle pubbliche” basandosi sulle vendite nella giornata precedente con comparazioni di risultati tra gestori e assistenti, in totale spregio ad ogni principio di sostenibilità del business e di conseguenza con un’applicazione del principio di “vicinanza alla clientela” del tutto impropria, che rischia di mettere in difficoltà il rapporto fiduciario con i clienti;

–       in alcuni casi – per fortuna limitati – vengono imposte le “frasi da dire al cliente” per concludere la singola vendita, in altri vengono attuati spostamenti di sede dei colleghi o destituzioni dal ruolo che somigliano a dei “regolamenti di conti” più che a delle scelte organiche funzionali alla revisione del modello di servizio ancora in divenire.

Tutto questo è inconciliabile con le affermazioni di principio aziendali e con alcuni punti del “Protocollo sul benessere” recentemente sottoscritto laddove abbiamo concordato che “l’assegnazione degli obiettivi, comprese le eventuali variazioni, viene attuata secondo criteri di oggettività trasparenza, sostenibilità e tempestività che tengano conto della centralità e della soddisfazione nel tempo della clientela e del lavoro di squadra”, principi sui quali l’Azienda dovrebbe controllare la corretta attuazione, fatto che non sta avvenendo in modo adeguato.

Permane inoltre un eccesso di comunicazione e di strutture che anziché supportare le agenzie, inviano report, mail, telefonate e chat, con indicazioni di obiettivi di prodotto, di periodo, di contest, accompagnati da solleciti anche molto espliciti; si può affermare che nell’ ”equipaggio di UniCredit” ci sono sempre più “timonieri che scandiscono il tempo” e sempre meno lavoratori “ai remi” ovvero impiegati nel rapporto con i clienti, che rimangono il vero “bene aziendale” da proteggere.

Questo “eccesso di comunicazione” è arrivato a livelli di ripetitività ed ingerenza tali da rappresentare per molti lavoratori NON SOLO UNA FONTE DI STRESS, ma anche una vera e propria PERDITA DI TEMPO.

Infine, su semplificazione ed innovazione dobbiamo constatare che sia per quanto riguarda la velocità di risposta del “sistema informativo ed informatico” che in relazione alle procedure di recente introduzione, ogni riferimento alla nuova gestione della scheda cliente è fortemente voluto, stanno portando a rallentamenti ed appesantimenti operativi inaccettabili per chi lavora e per un’Azienda che voglia raggiungere, come afferma UniCredit, degli obiettivi sfidanti.

Sul tema degli inquadramenti essendo previsto un incontro per il giorno 4 ottobre, ritorneremo nei prossimi giorni.

Milano, 29 settembre 2016

Segreterie di Coordinamento di Unicredit spa
Fabi – First/Cisl – Fisac-Cgil – Ugl – Uilca – UniSin

Read More “Unicredit: Finisce Open, aumentano le Pressioni” »

Newsletter & Comunicati Retail

Giornalino Uni-Inform numero zero agosto/settembre 2016

Posted on 22 Settembre 201626 Settembre 2016 By Claudio Voghera
Giornalino Uni-Inform numero zero agosto/settembre 2016

Pubblicato il Numero 0 del magazine di informazione redatto dalla FABI del Gruppo Unicredit

Evidenza, UniInform

Nota tecnica esplicativa in tema di “Reintegro Anticipazioni da Conto Welfare“

Posted on 22 Settembre 201623 Settembre 2016 By Claudio Voghera
Nota tecnica esplicativa in tema di “Reintegro Anticipazioni da Conto Welfare“

Rammentiamo a tutti gli iscritti che hanno provveduto o che provvederanno a reintegrare anticipazioni percepite dal Fondo Pensione, attraverso lo strumento del “welfare”, che per la quota di reintegro eccedente i 5.164,57 euro è necessario inviare al Fondo Pensione apposita comunicazione.

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario sulla People Survey

Posted on 21 Settembre 201623 Settembre 2016 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

PEOPLE SURVEY: UN’OCCASIONE PER DIRE CIO’ CHE PENSIAMO

Il 20 settembre UniCredit ha lanciato una nuova people survey che terminerà l’11 ottobre ed è articolata in 23 domande.

Questa iniziativa, non concordata con le organizzazioni sindacali, ma di esclusiva emanazione aziendale, non è nuova e, nelle domande e nelle modalità, sta sostanzialmente nel solco di analoghi sondaggi precedenti. E’ una ricerca timida e che vola troppo alto, senza andare a fondo dei reali problemi organizzativi. Tuttavia, arriva in coda ad una serie di dichiarazioni del nuovo A.D. Jean Pierre Mustier, e, successivamente, del nuovo direttore generale Gianni Franco Papa, che parrebbero voler ascoltare maggiormente i lavoratori di UniCredit.

Ancora non sappiamo quali siano i reali intendimenti dei nuovi vertici sul coinvolgimento di tutti i lavoratori nella costruzione della banca del presente, del futuro prossimo e di quello remoto. I prossimi mesi cominceranno a darci delle risposte. La prima di queste potrebbe venire dall’effettiva considerazione in cui verranno tenuti i consigli che in prima persona l’Amministratore Delegato del gruppo UniCredit chiede a tutti i suoi colleghi.

Ci si chiede, tra le altre cose, se si consiglierebbe UniCredit come un buon posto di lavoro, se le persone sono valorizzate, o se si ha la possibilità di crescere professionalmente.

Noi, che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi come vanno davvero le cose, non avremmo bisogno di alcun sondaggio per saperlo. Suona un po’ come una provocazione. Tuttavia accettiamo la sfida e rispondiamo.

Siamo sinceri e utilizziamo gli spazi liberi di opinione per spiegare come andrebbe organizzato il lavoro, come e dove intervenire per renderlo più efficiente, più produttivo. Diciamo loro anche come dovrebbe essere più corretto, più giusto, più umano. Come non si possa lavorare costantemente sotto organico e mantenere una qualità elevata della produzione. Come la sicurezza sia costantemente a rischio. Come la formazione non sia davvero fruibile. Come le riunioni di lavoro debbano essere fatte esclusivamente durante le ore lavorative Come vada garantito il diritto alla disconnessione perchè c’è una vita oltre UniCredit. Come il rispetto degli accordi, in primis quello sulle vendite responsabili, costituisca elemento imprescindibile.

Facciamo sentire la nostra voce

Facciamo conoscere le nostre opinioni

Facciamoci parte attiva del cambiamento

Cogliamo questa opportunità di comunicazione con l’azienda

Compiliamo la people survey in maniera costruttiva, chiara e senza remore

per dire quello che pensiamo e come viviamo in questa azienda

Dalla considerazione in cui verranno davvero tenute le nostre risposte cominceremo a capire se davvero qualcosa sta cambiando.

O se ancora una volta si finge di cambiare per non cambiare nulla.

Milano 21 settembre 2016

Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa Unisin

Read More “Comunicato unitario sulla People Survey” »

Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Navigazione articoli

Precedenti 1 … 33 34 35 … 179 Successivi
CAE
Comitato Aziendale Europeo

Categorie

  • Accordi & Contratti CIB
  • Accordi & Contratti Gruppo UniCredit
  • Accordi & Contratti Retail
  • Accordi & Contratti UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Accordo 18-10-2010
  • Agevolazioni
  • Approfondimenti Vari
  • Area Riservata
  • Assenze e Congedi
  • BLOCK NOTES
  • CAE
  • Coordinamenti Territoriali – RSA
  • Disposizioni e direttive
  • Divisione CIB
  • Divisione RETAIL
  • Events
  • Evidenza
  • GRUPPO UNICREDIT
  • La Voce dei Bancari
  • Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit
  • Newsletter & Comunicati Retail
  • Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)
  • Newsletter e Comunicati CIB
  • Polizza
  • Previdenza Integrativa
  • Pubblicazioni
  • Pubblicazioni Bankitalia
  • Rassegna Stampa
  • Senza categoria
  • UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)
  • Uni.C.A.
  • UniInform
  • Varie
  • Welfare

Copyright © 2025 FABI UNICREDIT.

Powered by PressBook WordPress theme