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Unicredit Trade Union Alliance – Final document Bucharest 11-12 May 2016

Posted on 1 Giugno 201620 Giugno 2016 By Claudio Voghera
Unicredit Trade Union Alliance – Final document Bucharest 11-12 May 2016

Between 11-12 May took place in Bucharest the fourth meeting of the Trade Union Alliance of UniCredit at the Headquarters of UniCredit Bank.

The meeting was attended by representatives of Trade Unions , present in UniCredit, from Italy, Bulgaria, Slovakia, Poland, Luxembourg and Romania. At the meeting participated the President of the European Works Council, Angelo di Cristo, the President of the Trade Union Federation of Insurance and Banks Romania, Constantin Paraschiv and Claudia Saller, Policy Officer of Uni Europa.

The main topics faced during the meeting were:

  • the unsustainable commercial pressures on UniCredit employees, how to control the phenomenon, implementing the principles of the Joint Declaration on Responsible Sales and focusing on the Protocol on Welfare in the Workplace and Marketing Policies, signed in Italy on April;
  • the digitalization on banking and insurance sector: participants debated the impact of digitalization on employment practices on both the local and global markets : what does the future hold for us? Bank branches closed down, reasons for restructuring and downsizing only? Is digitalization an opportunity also for workers?

The TUA members elected the Steering Committee, the Coordinator of the Committee, Giusy Cucinotta (Italy) and two Deputy Coordinators, Ciprian Iliescu (Romania) and Klaus Grünewald ( Germany).

The Alliance Members decided to create a working group composed by Francesco Colasuonno – Italy and Daniel Ivanica – Romania to develop a communication project (forum, website, facebook) in order to promote principles, actions, decisions and also to facilitate the exchange of information and best practices within the Alliance.

At the end of the meeting all members agreed with the fundamental principle of the Trade Union Alliance, declared by the Coordinator in her speech:

“TUA must grant solidarity between all employees represent a wealth for UniCredit Group, a richness that few companies can boast of in Europe.

Our workers represent diversity of cultures, thought, languages : but these diversities have to produce proposals and common actions to be pursued.

No one action, neither talk or written communication going against this solidarity principle will be stand by us”.

Bucharest 13 May 2016

Trade Union Alliance in UniCredit Group

Nei giorni 11 e 12 maggio si è svolta a Bucarest , nella sede di UniCredit Bank, la quarta riunione della Trade Unions Alliance costituita tra le organizzazioni sindacali presenti nel Gruppo UniCredit in Europa,

Alla presenza di Angelo di Cristo, Presidente del CAE di UniCredit, di Constantin Paraschiv , Presidente della Federazione Sindacale Rumena Assicurazione e Banche e di Claudia Saller, Policy Officer di Uni Europa, i rappresentanti dei Sindacati provenienti da Italia, Bulgaria, Slovacchia, Polonia, Lussemburgo e Romania hanno affrontato alcuni temi fondamentali:

  • le insostenibili pressioni commerciali esercitate sui dipendenti e sulle dipendenti di UniCredit: come controllare il fenomeno, in attuazione dei principi della Dichiarazione Congiunta sulla Vendite Responsabili, alla luce del protocollo sul Welfare nei luoghi di lavoro e Politiche commerciali , firmato dai Sindacati Italiani nel mese di aprile;
  • la digitalizzazione nel settore bancario e assicurativo: i partecipanti hanno discusso l’impatto della digitalizzazione sull’organizzazione del lavoro a livello locale e globale. Cosa ci riserva il futuro, Solo la chiusura di agenzie, Con le relative ristrutturazioni e ridimensionamento degli organici? La digitalizzazione potrà essere un’opportunità anche per i lavoratori o solo per le aziende?

I membri del T.U.A. hanno eletto il Comitato Direttivo, il Coordinatore del Comitato, Giusy Cucinotta (Italia) e due Vice Coordinatori, Ciprian Iliescu (Romania) e Klaus Grünewald (Germania).

I membri dell’Alleanza hanno poi deciso di creare un gruppo di lavoro composto da Francesco Colasuonno – Italia – e Daniel Ivanica – Romania- per sviluppare un progetto di comunicazione (forum, sito web, facebook) al fine di promuovere i principi, le azioni e le decisioni e per facilitare lo scambio di informazioni e best practice all’interno dell’Alleanza.

Alla fine della riunione tutti i partecipanti hanno concordato su un principio fondamentale esplicitato dal Coordinatore nel suo discorso:
“La Trade Union Alliance dei Sindacati di UniCredit deve garantire solidarietà tra tutti i dipendenti, che rappresentano uno degli elementi fondamentali, per lo sviluppo del Gruppo UniCredit, un valore che poche aziende possono vantare in Europa.

Le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori rappresentano diversità di culture, di pensiero, di espressione; ma queste diversità devono produrre proposte e azioni comuni da mettere in campo a loro tutela ..

Nessuna azione, parola o comunicazione scritta che vada contro il principio di solidarietà sarà accettata”

Bucarest 12 maggio 2016

Trade Union Alliance UniCredit

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CAE, Evidenza

Nota dei Consiglieri Elettivi Fondo ex BdR

Posted on 30 Maggio 201630 Maggio 2016 By Claudio Voghera
Nota dei Consiglieri Elettivi Fondo ex BdR

Il giorno 29 aprile 2016 in 1ª convocazione e nei giorni dal 23 al 26 maggio 2016 in 2ª convocazione si è celebrata l’Assemblea dei Partecipanti per l’approvazione del Bilancio 2015

Rassegna Stampa

CAE: Dichiarazione finale First Ordinary Meeting of the UniCredit European Works Council

Posted on 25 Maggio 201626 Maggio 2016 By Claudio Voghera
CAE: Dichiarazione finale First Ordinary Meeting of the UniCredit European Works Council

Il 24 maggio si è svolta la riunione Plenaria del Comitato Aziendale Europeo di UniCredit nel corso del quale è stata data ampia informativa sulla Divisione Centro Est Europa e sulle strategie del Corporate Investment Bank, segmenti tuttora molto redditizi per il Gruppo; sono state inoltre illustrate le strategie sul futuro modello di servizio della banca

CAE, Evidenza

CAE: Dichiarazione sulle tensioni della governance Unicredit

Posted on 23 Maggio 201627 Maggio 2016 By Claudio Voghera
CAE: Dichiarazione sulle tensioni della governance Unicredit

I Lavoratori del Gruppo Unicredit stanno vivendo momenti di grande incertezza a causa delle ormai quotidiane notizie diffuse dagli organi d’informazione rispetto ai futuri assetti di vertice del Gruppo, le eventuali cessioni di attività e la necessità di ricapitalizzazione

CAE, Evidenza

Comunicato unitario terzo incontro di verifica Accordi Piano Strategico 2018

Posted on 23 Maggio 201624 Maggio 2016 By Claudio Voghera

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO

GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

Terzo incontro di verifica Piano Industriale 2018

Un ulteriore passo in avanti

Venerdì 20 maggio si è tenuto il terzo incontro di verifica degli accordi derivanti dal Piano Industriale 2018 nel corso del quale abbiamo affrontato, tra le numerose tematiche aperte, l’uscita delle 198 richieste residue (di cui alle originarie 383 rivenienti dalle opzioni di modifica ex Accordo 28 giugno 2014 e successive integrazioni), 70 delle quali al scadenzate al 1 luglio 2016 e 30 nei mesi successivi, sino al 1 dicembre 2016.

Trattasi, giova ricordare, delle posizioni in sospeso di colleghe e colleghi che, avendo esercitato le opzioni previste dall’Accordo 3 febbraio 2016 artt. 3 e 4, hanno scelto l’astensione per un anno con utilizzo della parte ordinaria del Fondo Esuberi, eventualmente anche in aggiunta all’utilizzo della parte straordinaria. Per tutte queste posizioni sono tuttora in corso i necessari approfondimenti presso l’Inps e il Ministero del Lavoro al fine di trovare positiva soluzione, dato che UniCredit ha confermato di volersi far carico degli oneri relativi.

Va altresì ricordato che non sono interessati da questa problematica coloro che avevano già scelto, in occasione dell’applicazione dell’Accordo 28 giugno 2014, la sospensione totale per 12 mesi. Indipendentemente dal fatto che, in occasione dell’applicazione dell’Accordo 5 febbraio, abbiano o meno modificato la loro scelta anticipando l’uscita al 1°luglio 2016.

Si è convenuto di offrire, alle 70 uscite scadenzate al 1 luglio 2016 e alle 30 previste per i mesi successivi, sino al 1 dicembre 2016, la possibilità di fruire, su base volontaria, di un’aspettativa retribuita per il periodo che sarebbe intercorso tra l’inizio della fruizione della sezione ordinaria e sino al 31 dicembre 2016; successivamente a detto periodo, con decorrenza quindi 1° gennaio 2017 e fino alla data di cessazione prevista, la fruizione delle prestazioni erogate dalla sezione ordinaria del fondo di solidarietà (12 mesi o residua durata) secondo quanto disciplinato dall’accordo 5 febbraio 2016.

Durante il periodo di aspettativa verrà erogato ai richiedenti un trattamento economico quale full time preso a riferimento per il calcolo delle prestazioni del Fondo di Solidarietà; la differenza tra il trattamento economico così individuato (per quanto ovvio, integrativo al 100 % della retribuzione e quindi di importo maggiore) e l’assegno che sarebbe stato erogato dal Fondo di Solidarietà per il corrispondente periodo di riduzione, verrà recuperato fino a concorrenza sull’incentivo previsto per la cessazione dal servizio.

Le ulteriori richieste di anticipo (98 sono quindi le domande residue ) verranno esaminate dalle Parti nei prossimi incontri di verifica.

Le OO.SS valutano positivamente tale soluzione, certamente transitoria, che di fatto garantisce ai lavoratori potenzialmente interessati di veder confermata la scelta temporale effettuata a suo tempo.

Con riferimento alle adesioni pervenute da parte delle Lavoratrici interessate all’esercizio della c.d. “Opzione Donna“, relativamente al passaggio al metodo contributivo, abbiamo convenuto di dare pieno accoglimento a tutte le richieste pervenute (70).

In considerazione del fatto che le verifiche complessive hanno evidenziato un numero totale di aderenti superiore al numero di eccedenze dichiarato nel Piano 2018, si è convenuto di dar immediato accoglimento, in coerenza con l’Accordo 5 febbraio, alle 2.700 richieste di accesso al Fondo di Solidarietà di settore, sezione straordinaria, individuate secondo il criterio di priorità già definito della maggiore prossimità alla decorrenza del trattamento pensionistico obbligatorio.

Pertanto nei prossimi giorni tutti gli aderenti con data di cessazione dal servizio prevista entro il 1° giugno 2018 (compreso), riceveranno la conferma dell’accoglimento da parte dell’Azienda della loro richiesta di adesione al piano esodo incentivato, l’indicazione delle modalità con cui perfezionare il processo di adesione (dimissioni telematiche e/o verbale di conciliazione in sede sindacale ai sensi del vigente CCNL).

Le domande in eccesso, con data di cessazione compresa tra 1° luglio e 31 dicembre 2018, saranno oggetto di successivi incontri con l’Azienda. Considerato che l’Accordo del 5 febbraio prevede la possibilità di raccogliere le adesioni sino alla quota di 2700 F.t.e., al raggiungimento di detto limite sarà possibile incrementare il numero delle ulteriori adesioni nella misura massima del 20 %,; gli accoglimenti delle domande saranno parte integrante dei prossimi incontri finalizzati a concretizzare nuova assunzione di giovani lavoratori.

Per quanto riguarda la complessa questione delle “dimissioni telematiche “, dopo una attenta ed ancor più approfondita analisi dell’aspetto normativo e della necessità di dare chiarezza ed esigibilità alle domande dei Lavoratori, abbiamo convenuto che:

  • I Lavoratori/lavoratrici, la cui data di accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà è prevista entro il 1° ottobre 2016 (compreso), saranno chiamati a formalizzare le proprie dimissioni direttamente in sede di sottoscrizione del previsto Verbale di Conciliazione in sede protetta (ABI), di massima nel mese precedente a quello di cessazione;
  • I Lavoratori/lavoratrici, la cui data di accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà è prevista dal 1° novembre 2016 (compreso) in poi, potranno scegliere se perfezionare l’adesione all’esodo formalizzando entro il 31 luglio 2016 le proprie dimissioni con le modalità telematiche previste dal recente Decreto del Ministero del Lavoro; successivamente a tale data tutti coloro che non avessero perfezionato l’iter previsto saranno chiamati a sottoscrivere la conciliazione in sede ABI entro il 15 ottobre 2016. Anche in questo caso nel mese precedente a quello della cessazione del servizio si procederà con una conciliazione finale in sede ABI.

Su richiesta delle OO.SS., l’azienda ha affermato che qualora dovessero essere introdotte modifiche alle normative sui requisiti di accesso alla pensione AGO, la procedura delle cd. dimissioni telematiche non interferisce in alcun modo con le garanzie contenute nell’Accordo, che sono integralmente confermate; tale affermazione vale anche con riferimento a eventuali slittamenti della data di pensionamento per effetto dell’incremento delle aspettative di vita.

Le OO.SS hanno poi dichiarato come sia ormai prioritario accelerare l’analisi e individuare i criteri di accesso trasparenti relativi ai casi “sociali” per i quali è prevista una durata di permanenza nel Fondo di solidarietà superiore ai 36 mesi, andando anche oltre i numeri previsti.

Sin qui il lavoro per dare risposte a chi, manifestando la propria adesione al Piano Esuberi, era in attesa di certezze sui tempi e le modalità, nel rispetto degli impegni presi; nel corso dell’incontro più volte abbiamo poi affrontato il tema dell’equilibrio sostanziale dell’occupazione nel Gruppo.

Il dato complessivo sulle adesioni, nelle sue differenti modulazioni, fa emergere numeri notevolmente superiori alle 5.640 (2.400+2.700+540 deliberate nel CdA del 11 novembre 2015 prevalentemente dirigenti)uscite complessive previste dalle due fasi del Piano; ciò significherebbe solo un peggioramento consistente delle condizioni di lavoro, già dal 1 luglio, se non compensati da un anticipo delle assunzioni previste dall’accordo 5 febbraio e da nuovi ingressi in caso di accoglimento di richieste in numero superiore alle previsioni del Piano stesso.

A tal fine, l’incontro odierno si è particolarmente focalizzato sul tema occupazionale ed al termine OO.SS. e Azienda hanno definito, sin da ora, che si incontreranno per verificare l’effettiva entità delle formalizzazioni delle dimissioni e – in caso di superamento dei numeri previsti dal Piano (complessivamente 5.640) – le Parti valuteranno ulteriori assunzioni rispetto a quelle definite a latere degli Accordi 28 giugno 2014 (800) e 5 febbraio 2016 (700), con particolare riferimento alle uscite che si determineranno nelle strutture di rete commerciale.

Per quanto concerne le assunzioni di lavoratori c.d. “Stagionali“ abbiamo richiesto un ulteriore rafforzamento, in particolar modo per le criticità che si verificheranno sin dal 1 luglio; il numero complessivo sale ora a circa 160 posizioni (+ 10% circa rispetto alla prima proposta aziendale), come di seguito distribuite:

Nord Est 29
Centro Nord 50
Nord Ovest 12
Lombardia 8
Sud 38
Centro 20

Le OO.SS. unitariamente hanno stigmatizzato il fatto che, ancora una volta, in Sicilia non ci sarà alcuna assunzione. Non vorremmo che tale decisione configurasse un disinteresse, tanto preoccupante quanto inaccettabile, da parte dell’azienda nei confronti di questa importante realtà.

Valutiamo tali passaggi come piccoli passi in avanti; non vi è ombra di dubbio alcuno che l’equilibrio occupazionale sia la nostra priorità, nel garantire non solo i/le lavoratori/trici in uscita, ma anche e soprattutto i/le lavoratori/trici che restano e sulle cui spalle, sempre più, gravano responsabilità e carichi maggiori; un virtuale e virtuoso bilanciamento si potrà ottenere solo lavorando ed investendo sull’assunzione di giovani lavoratori.

Il prossimo incontro è fissato per il 15 giugno. In quella occasione verranno individuati i criteri di valutazione delle richieste – riferite a casi particolari – di accesso al Fondo Esuberi per periodi superiori ai 36 mesi.

Vi terremo, come sempre, prontamente informati.

Milano, 20 maggio 2015

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Verbale relativo alle prime verifiche sulle adesioni ai piani di esodo – Piano Industriale 2018

Posted on 20 Maggio 201624 Maggio 2016 By Claudio Voghera
Verbale relativo alle prime verifiche sulle adesioni ai piani di esodo – Piano Industriale 2018

In data odierna si è tenuto il terzo incontro di verifica degli accordi derivanti dal Piano Industriale 2018 nel corso del quale abbiamo affrontato, tra le numerose tematiche aperte, il problema delle uscite al prossimo 1 luglio, la conferma ai colleghi che hanno aderito all’accordo e il controverso tema delle dimissioni telematiche.

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Accordi & Contratti Gruppo UniCredit, Evidenza

Informativa Fabi sulla deducibilità fiscale dei contributi al Fondo Pensione

Posted on 19 Maggio 2016 By Claudio Voghera
Informativa Fabi sulla deducibilità fiscale dei contributi al Fondo Pensione

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Come già anticipatovi nell’Informativa Fabi, inviata domenica 15 maggio, in merito la richiesta delle OO.SS. di una proroga dei tempi di scelta delle destinazioni della Speciale Elargizione Piano strategico 2018 (c.d. 25esimo) nonché del Premio Una Tantum di Produttività 2015 (ex VAP), vi comunichiamo che la data di scelta è stata prorogata fino al 27 maggio.

Fondo Pensione Complementare : comunicazione dell’importo eccedente il limite di deducibilità fiscale dei contributi.

Il DLGS 252/05 stabilisce che i contributi versati a previdenza complementare siano deducibili dal reddito sino al limite di € 5.164,57; oltre tale importo il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, applica la normale imposizione fiscale.

La predetta normativa prevede che i contributi assoggettati a tassazione ordinaria, in quanto eccedenti il limite, non vengano assoggettati a tassazione in sede di erogazione delle prestazioni. Per adempiere a questa previsione è necessario che il Fondo sia a conoscenza degli importi che non hanno beneficiato della deduzione fiscale da parte del contribuente.

Quello che forse non tutti sanno è che l’onere della comunicazione è in carico all’Iscritto che deve segnalare al proprio Fondo di previdenza l’importo delle somme non dedotte, anche in riferimento ai contributi versati per le persone fiscalmente a carico.

La comunicazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento.

E’ possibile dare questa comunicazione attraverso le apposite sezioni dei siti dei diversi fondi pensione o anche in maniera cartacea da inviare al fondo pensione di appartenenza tramite modulo in allegato alla mail.

Per il Fondo di Gruppo è possibile inserire i contributi non dedotti direttamente accedendo alla propria area riservata nel sito web (https://www.fpunicredit.eu).

Invitiamo i lavoratori a verificare sul modello Certificazione UNICA 2016 – REDDITI 2015 – ( ex CUD ), visibile e stampabile da portale, tali importi. A titolo esemplificativo, qualora i versamenti siano stati effettuati tramite il datore di lavoro, è possibile verificare sulla C.U. redditi 2015 – SEZIONE PREVIDENZA COMPLEMENTARE – al rigo 412 gli importi dedotti ed al rigo 413 gli importi non dedotti in quanto eccedenti il sopracitato limite; per i lavoratori di prima occupazione verificare rispettivamente il rigo 416 ed il rigo 417.

Di seguito, riquadro “ Previdenza Complementare “ da C.U. 2016 a titolo esemplificativo.


Milano, 19 maggio 2016

Segreteria di Coordinamento
Fabi
Gruppo UniCredit


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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Coordinamento FABI Unicredit – Mozione Finale

Posted on 18 Maggio 201618 Maggio 2016 By Claudio Voghera
Coordinamento FABI Unicredit – Mozione Finale

L’Organo di Coordinamento FABI di Unicredit Spa si è riunito a Rimini nei giorni 16-17-18 maggio 2016.

Le oltre 200 RSA, ascoltata la ampia ed esauriente relazione del Coordinatore Angelo Di Cristo, hanno discusso sulla situazione dell’azienda e sugli ultimi importanti accordi sottoscritti, in particolare gli accordi del 5 febbraio 2016 sulle uscite delle aree professionali e dei quadri direttivi e dell’8 marzo 2016 sulle uscite dei dirigenti, oltre che il Protocollo sul benessere sul luogo di lavoro e sulle politiche commerciali del 22 aprile 2016.

Nel corso dei lavori si è svolto un serrato confronto tra il Segretario Nazionale Mauro Morelli e il Responsabile delle Relazioni Industriali di Gruppo Emanuele Recchia, invitato per l’occasione.

L’Organo di Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali FABI di Unicredit Spa:

  • ritiene che l’alta adesione dei colleghi e delle colleghe al Piano esodi 2016, se da una parte conferma la bontà e la sostenibilità per gli aderenti delle pattuizioni raggiunte, dall’altra deve essere considerata come un ennesimo segnale del disagio vissuto dai lavoratori e dalle lavoratrici di Unicredit Spa;
  • precisa siano due le questioni più rilevanti sottolineate dai colleghi intervenuti, riportando situazioni vissute direttamente o raccolte dai lavoratori rappresentati: le pressioni commerciali e le difficoltà organizzative.
  • evidenzia come la sottoscrizione del Protocollo del 22 aprile 2016 sulle pressioni commerciali fornisca principi e strumenti che, una volta applicati in maniera convinta a tutti i livelli aziendali e omogenea sul territorio nazionale, potrebbero ridimensionare il fenomeno, assolutamente deleterio per la sostenibilità nel tempo di una relazione positiva con la clientela. Ritiene altresì che per una sua corretta adozione sia necessario provvedere ad interventi formativi che coinvolgano tutti i soggetti, nessuno escluso e in particolare i ruoli di sintesi della filiera commerciale. A tal proposito sottolinea l’importante impegno profuso dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni al fine di giungere ad una complessiva regolamentazione di settore delle politiche commerciali.
  • circa le difficoltà organizzative, segnalate su tutti i territori e in tutte le strutture della banca, pur comprendendo la necessità di adattamento continuo del modello commerciale alle esigenze della clientela, considera imprescindibile che sia mantenuto sempre presente ed efficiente il presidio territoriale attraverso le agenzie e che nelle diverse strutture vi siano sempre organici e competenze professionali adeguati, impegnandosi a vigilare affinché i vuoti di organico prodotti dagli esodi non ricadano interamente sui lavoratori rimasti in servizio
  • stigmatizza l’assenza dell’informativa preventiva e la mancata apertura della procedura di consultazione relativa alle recenti modifiche organizzative attuate in due Region (Sicilia e Lazio) tramite l’accorpamento di aree commerciali
  • ribadisce come la sottoscrizione dell’accordo per le uscite dei dirigenti consolidi la volontarietà dell’adesione ai piani di esodo e agisca in coerenza con la rinnovata rappresentatività della Fabi anche in questa categoria
  • ritiene imprescindibile che alle uscite eccedenti le previsioni contenute nell’accordo del 5 febbraio corrisponda un equivalente numero di assunzioni
  • afferma con forza, come da più tempo ribadito, che non sia più procrastinabile la definizione di un accordo che normi il sistema inquadramentale, nel frattempo sottoposto esclusivamente all’arbitrarietà e alla discrezionalità aziendale
  • rifiuta la logica imperante per cui debba sempre essere quello del personale il costo da contrarre e su cui scaricare le scelte inadeguate del top management e la conseguente mancata redditività, trascurando volutamente evidenti diseconomie e privilegi che inspiegabilmente vengono mantenuti (affitti, ecc.)
  • constata la persistenza di un evidente scollamento tra la funzione HR e la filiera commerciale, che impedisce la puntuale l’applicazione ed il pieno rispetto degli accordi sottoscritti
  • ribadendo la ferma contrarietà a qualsiasi forma di esternalizzazione, rifiuta la logica secondo cui i lavoratori di BT debbano subire discrimini nella dignità e nella professionalità
  • conferma la necessità di chiarezza nei confronti dei lavoratori relativamente agli sviluppi dell’attività del Leasing
  • apprezza le implementazioni compiute nell’ambito del Conto Welfare e raccomanda ulteriori estensioni delle previsioni e una sempre maggiore semplificazione dell’utilizzo
  • auspica, relativamente al processo di convergenza del sistema previdenziale di Gruppo, che lo stesso prosegua nell’ottica di garantire la sostenibilità a lungo termine delle forme previdenziali
  • si impegna a sensibilizzare ulteriormente le lavoratrici ed i lavoratori sulla consapevolezza dell’importanza del ruolo dei loro rappresentanti nei Fondi e sollecita una maggior partecipazione ai momenti elettorali e più in generale alla vita del fondo
  • richiede con forza che la gestione di UniCA sia congiunta e partecipativa e che garantisca l’equità nella contribuzione e nelle prestazioni erogate agli associati
  • afferma che con la creazione di un organismo sostitutivo degli attuali Cral si debba salvaguardare la rete di relazioni costruite sui diversi territori rendendo nel contempo i servizi fruibili da tutti i colleghi
  • ribadisce l’imprescindibile ruolo della formazione e dell’aggiornamento delle  lavoratrici e dei lavoratori, la cui efficacia sarà rafforzata da una puntuale e diffusa applicazione delle previsioni delle “Linee guida per una efficace formazione online”
  • conferma il ruolo centrale degli RLS nella gestione di tutte le problematiche in materia di Salute e Sicurezza ed in particolar modo sugli effetti delle politiche commerciali sullo stress lavoro correlato
  • manifesta forti preoccupazioni per le diffuse notizie di stampa che, coinvolgendo la governance della banca, non contribuiscono a dare certezza e stabilità in un contesto di forti tensioni di settore.

L’Organo di Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali FABI di Unicredit Spa rivendica con orgoglio i risultati organizzativi conseguiti negli anni che vedono la Fabi riconfermata prima organizzazione nell’azienda, non solo in termini numerici ma anche per l’elevata professionalità dei quadri sindacali, per la qualità dell’attività svolta e per il ruolo trainante.

APPROVATO ALL’UNAMINITA’

Rimini, li 18 maggio 2016

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

25esimo e Premio Una Tantum 2015 – ISTRUZIONI PER L’USO

Posted on 13 Maggio 201616 Maggio 2016 By Claudio Voghera
25esimo e Premio Una Tantum 2015 – ISTRUZIONI PER L’USO

Con la presente informativa, intendiamo fornire ai nostri iscritti un quadro esaustivo e quanto più possibilmente chiaro sui temi di cui all’oggetto; stante l’articolazione delle tematiche e la necessità, in questo particolare frangente, di avere definizione certa dei meccanismi fiscali e di Legge su Welfare e Previdenza Complementare, Vi informiamo altresì che le OO.SS. hanno richiesto all’azienda una proroga dei tempi di scelta delle destinazioni.

Ad oggi, pertanto, rimane fermo il prossimo 20 maggio come termine per la scelta della destinazione della Speciale elargizione piano strategico 2018 (c.d. 25esimo) nonché del Premio Una Tantum di Produttività 2015 (ex VAP).

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario inerente l’incontro di verifica del Piano Industriale 2018

Posted on 9 Maggio 20169 Maggio 2016 By Claudio Voghera

Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA Unisin
Segreterie Gruppo UniCredit

Primo incontro di verifica
Piano Industriale 2018

Venerdì 6 maggio si è svolto il primo incontro di verifica previsto dall’accordo 5 febbraio 2016, nel corso del quale l’Azienda ci ha comunicato l’esito dell’adesione ai piani di uscita volontaria.

Accesso al Fondo di Sostegno al Reddito Parte Straordinaria (36 mesi).

L’Azienda ha comunicato che sono 3.315 (FTE)i colleghi/e che hanno aderito. Il dettaglio, diviso per regioni, è il seguente:

Emilia Romagna 500 Umbria 69
Lazio 477 Trentino 53
Lombardia 450 Sardegna 40
Piemonte 433 Marche 31
Sicilia 374 Calabria 24
Veneto 282 Abruzzo 20
Friuli 133 Molise 15
Campania 109 Basilicata 9
Puglia 104 Valle d’Aosta 9
Liguria 99 Estero 2
Toscana 78

Le richieste della donne che hanno optato per l’uscita in pensione con il sistema contributivo sono state 70, contro un bacino massimo di 50. L’azienda si è dichiarata disponibile ad accettare tutte le domande pervenute.

Nuove opzioni di uscita relativamente alla 1° fase (già aderenti accordo 28/06/2014).

Coloro che avevano i requisiti di accesso al pensionamento diretto al 1 gennaio 2019, contro i 130 preventivati nell’accordo, sono risultati 155.

Il dato di adesione è, pertanto, superiore agli obiettivi del Piano che prevedeva 5.100 uscite, delle quali 2.400 relative alla prima fase e 2.700 relative alla seconda fase. L’accesso al Fondo di Solidarietà, parte straordinaria, si concretizzerà dal 1° luglio 2016al 31 dicembre 2018.

L’Azienda ha posto il problema di come trattare le adesioni in eccesso, in quanto il loro accoglimento determinerebbe consistenti oneri aggiuntivi rispetto a quanto preventivato.

Ricordiamo che, sulla base della normativa in vigore, tutte le uscite per accesso al Fondo Esuberi ri chiedono accantonamenti di bilancio nell’anno di adesione e non nell’anno di uscita.

In applicazione del criterio individuato nell’accordo, per cui la precedenza per l’accesso al Fondo è la maggiore prossimità alla decorrenza della pensione, è stato ipotizzato l’accoglimento delle domande in eccesso (rispetto alle 2.700)parte nel corso di quest’anno, parte nel corso dei prossimi due anni. Lo slittamento riguarderebbe le posizioni la cui data di pensionamento è temporalmente più lontana.

Dirigenti

Per quanto riguarda l’adesione al Fondo di Sostegno al Reddito Parte Straordinaria (36 mesi) riguardante la platea dei Dirigenti è stato raggiunto l’obiettivo di 123uscite complessive,  attraverso 113 adesioni al Fondo, 9 pensionamenti diretti ed 1 donna optante.

I colleghi/e interessati/e ad una modifica della precedente opzione, così come previsto dall’accordo 28 giugno 2014, sono stati 383,contro il numero massimo di 100previsto dall’accordo.

Di questi, 185sono coloro che avevano già optato per l’anticipo di un anno attraverso il “Fondo Ordinario”, ed hanno optato per uscire con la finestra del 1 luglio2016 utilizzando anche il “Fondo Straordinario”.

Altri 70 colleghi hanno effettuato la doppia opzione (anche per questi la finestra di uscita sarebbe 1 luglio 2016), il che significa che oltre alla parte straordinaria utilizzerebbero anche 12 mesi di “Fondo Ordinario”. L’azienda non si è dichiarata contraria, anche per questi colleghi, ad accogliere la richiesta di uscita anticipata, ma il plafond del “Fondo Ordinario” è di fatto esaurito ed ancora l’INPS non ha chiarito i criteri operativi per versare al “Fondo” la copertura necessaria al pagamento della prestazione ordinaria. Per tale motivo ,l’uscita di questi colleghi potrebbe slittare di qualche mese.

Restano ulteriori 128 colleghi che hanno scelto l’opzione al “Fondo Ordinario”: anche queste domande rimarrebbero sospese fino al chiarimento definitivo dell’INPS.

Per quanto riguarda l’opzione  “riscatto laurea” ,l’azienda sta raccogliendo le manifestazioni di interesse, mentre in merito ai “casi particolari”(fino a 5 anni di Fondo Straordinario) verrà prossimamente attivata una apposita fase di adesione. In ogni caso la valutazione di queste posizioni avverrà dopo le verifiche in corso.

Dimissioni telematiche.

L’azienda ha chiarito che chi esce al 1° luglio non dovrà inviare le dimissioni telematiche, in quanto a giugno verrà effettuata direttamente la conciliazione in ABI che assolve a tutti i nuovi obblighi legislativi.

Per tutte le altre uscite, trattandosi di un piano pluriennale, l’interpretazione aziendale è che il processo certificativo vada assolto in tempi rapidi al fine di dare certezza alle uscite.

Le scriventi OO.SS. hanno dichiarato che le uscite previste dal Piano Industriale al 31/12/2018 sono 5.100, di queste 2.400 relative alla prima fase e 2.700 relative alla seconda fase, pertanto tutte le uscite superiori a tale numero dovranno essere compensate da corrispondenti assunzioni e richiedono una attenta valutazione degli impatti sui profili organizzativi aziendali.

Abbiamo, inoltre rimarcato che:

 le verifiche hanno per noi un valore strategico fondamentale per evitare che le uscite abbiano un effetto devastante e si traducano in un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro dei Lavoratori /trici che restano;

 è indispensabile conoscere il dato delle adesioni disaggregato per azienda, per territorio, tra le competence line, la governance e la rete, al fine di indirizzare le assunzioni verso le attività a diretto contatto con la clientela e dove maggiori saranno le uscite e per programmare interventi formativi che agevolino la sostituzione delle competenze che potrebbero andare disperse;

 è prioritario accelerare l’analisi e individuare i criteri di accesso trasparenti relativi ai casi “sociali” per i quali è prevista una durata di permanenza nel Fondo di solidarietà superiore ai 36 mesi, andando anche oltre i numeri previsti.

Rispetto alle tematiche connesse alle richieste di anticipo dell’uscita al 1 luglio di quest’annoda parte di coloro che avevano aderito alle previsioni dell’accordo 28 giugno 2014, verificato che sono in numero molto superiore alle previsioni e che la disponibilità economica della parte ordinaria del Fondo di Solidarietà, cui il Gruppo può attingere, sono in esaurimento, abbiamo convenuto di consentire l’uscita dei 185 colleghi/e che avevano a suo tempo optato per un anno di parte ordinaria e ora hanno chiesto l’aggiunta della parte straordinaria. E’ tuttavia necessaria un’attenta analisi per implementare il numero delle assunzioni a tempo determinato già previste(145 a livello nazionale), al fine di far fronte alle prevedibili emergenze nella rete durante il periodo estivo.

Ferma la volontà delle parti di consentire l’uscita di tutti/e coloro che hanno chiesto l’anticipo al primo luglio, e preso atto della disponibilità aziendale ad accollarsi gli oneri relativi, sono allo studio le modalità operative per andare incontro a  tale richiesta, anche mediante interpello all’Inps.

Abbiamo chiesto la stabilizzazione degli assunti a tempo determinato in Fineco Bank, su cui l’Azienda si è riservata una risposta.

Sul problema delle “dimissioni telematiche”, ferma l’esigenza di dare certezza di uscita nei termini convenuti, abbiamo ritenuto necessari ulteriori approfondimenti; pertanto la questione sarà nuovamente affrontata nel prossimo incontro di verifica previsto per il 13 maggio p.v.

Milano 9 maggio 2016

Le Segreterie di Coordinamento
Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Sinfub-Ugl Credito-UILCA-Unisin
Gruppo UniCredit

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