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Nord Est: Comunicato unitario

Posted on 28 Luglio 201530 Luglio 2015 By Claudio Voghera
Nord Est: Comunicato unitario

Si sono tenuti nei giorni scorsi due incontri fra l’azienda e l’organo di coordinamento territoriale della nostra Region in concomitanza con la ripresa delle relazioni sindacali a lungo interrotte per le trattative di rinnovo del CCNL. Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati part time e sicurezza. Abbiamo avuto modo dunque di conoscere il nuovo responsabile HR della regione, Federico Bedini. Abbiamo infine già richiesto all’Azienda un incontro per analizzare le ricadute del progetto Open nel nostro territorio.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Innalzamento della retribuzione per assunti con contratto di inserimento professionale

Posted on 27 Luglio 201529 Luglio 2015 By Claudio Voghera
Innalzamento della retribuzione per assunti con contratto di inserimento professionale

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Innalzamento della retribuzione per assunti con contratto di inserimento professionale

Vi informiamo che, in coerenza ed applicazione dell’accordo di rinnovo del CCNL 2015, UniCredit, con il cedolino stipendio di luglio, ha proceduto, nei confronti dei Lavoratori assunti post 1 aprile 2015, all’allineamento degli importi tabellari alle migliori previsioni, di cui all’Accordo stesso e come di seguito precisato.

Dettato contrattuale :

Nel dettaglio, la retribuzione di luglio è stata ricalcolata con la nuova e migliore previsione contrattuale che prevede l’innalzamento della retribuzione per assunti con contratto di inserimento professionale da 1679,89 € a 1969,54 € ( + 8 %) e relativa corresponsione degli arretrati per i mesi da aprile a giugno 2015.

Dettato contrattuale :

Per i lavoratori in servizio ante 1 aprile 2015 ed assunti, illo tempore, con la previsione contrattuale a retribuzione tabellare   – 18 %,  interverrà il F.O.C. per garantire il medesimo aumento retributivo et corresponsione arretrati di cui sopra.

Trova pertanto applicazione, grazie all’intesa raggiunta ed al lavoro del Sindacato, uno dei più significativi e premianti passaggi dell’ultimo rinnovo contrattuale, in coerenza con l’anima sociale del Contratto e con il tema della Solidarietà Generazionale.

Milano, 27 luglio 2015

Segreteria di Coordinamento
FABI – Gruppo UniCredit

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit: Comunicato unitario incontri del 15 e 16 luglio

Posted on 21 Luglio 201522 Luglio 2015 By Claudio Voghera

Formazione – Sicurezza-Provvedimenti disciplinari

Il 15 e 16 luglio u.s. si è tenuto il confronto con l’azienda in merito alla Formazione, la Sicurezza e i Provvedimenti Disciplinari, con la partecipazione, da parte aziendale, di alcuni dei responsabili apicali dei temi in discussione.

Formazione:

i numeri, che ci sono stati illustrati da Tiziana Bernardi, Responsabile di Lifelong Learning Center e Franco Bellini, Responsabile di LLC Management, mostrano a consuntivo 2014 l’erogazione di quasi due milioni di ore di formazione (di cui 760.000 in aula) e oltre seicento mila presenze (70.000 in aula) con una media di 43 ore per dipendente.

Consideriamo significativamente positivo, se verrà concretamente realizzato, il nuovo approccio che mette al centro la persona, e non cosa deve essere appreso, la competenza e non la nozione, l’efficacia della formazione e non la sterile sommatoria di ore di formazione erogate a tutti i costi, purché siano fatte.

Ciascuno deve avere un proprio percorso anche, ma non solo, in relazione ai propri bisogni formativi, rilevati con il supporto di My Skill.

Tuttavia, questo panorama, che farebbe di UniCredit il punto di riferimento del settore in termini di formazione erogata, ha dei punti critici che abbiamo sottoposto all’azienda:

  • pur riconoscendo che il “sistema formazione” è migliorato in termini di approccio, non possiamo mancare di rilevare come sia stata carente la fase di condivisione con i colleghi, oltre che con le OO.SS., in particolare su My Skill;
  • pur riconoscendo l’elevato numero di ore di formazione fruite, non vi è stato un incremento sensibile rispetto agli anni precedenti; questo in una situazione (Open) che avrebbe certamente meritato un investimento maggiore, soprattutto sulla formazione propedeutica all’inserimento in un nuovo ruolo;
  • considerando che i finanziamenti del Fondo Banche e Assicurazioni (FBA) non sono più utilizzabili per la formazione obbligatoria, ci chiediamo se l’azienda sia in grado di mantenere i livelli di spesa oggi raggiunti;
  • infine, ma è il punto più importante per il Sindacato, la formazione deve essere “di livello” al di là del modo in cui è erogata. Deve essere garantito un numero di ore di formazione erogata, e fruita con dignità, uguale per tutti i/le dipendenti. Il problema è ancora la formazione on line che lavoratrici e lavoratori della Rete in apparenza utilizzano (solo il 4% ad oggi non l’ha completata) ma sulla cui efficacia ci permettiamo di non concordare. Una formazione fatta come “riempitivo” obbligatorio, in modi e tempi davvero non efficaci, in seguito a pressioni, in fretta e qualche volta con modalità che non esitiamo a definire fantasiose. Le postazioni ad hoc, che pure dovrebbero esistere, sono abbandonate, eliminate, utilizzate per altri fini. Chi dovrebbe preoccuparsi della formazione dei propri dipendenti, HRBP e Line Manager, è a sua volta distratto da pressioni che vanno in senso differente dalla buona fruizione della formazione da parte del personale. Abbiamo sottolineato che solo una “programmazione” della formazione on line, in analogia con quanto normalmente si fa con quella erogata in aula, offrirebbe sufficienti garanzie di una fruizione corretta ai fini dell’apprendimento.

Per tutte le ragioni sopra esposte noi, come Sindacato, ci siamo dichiarati ancora una volta disponibili a discutere e a concordare con l’Azienda le linee guida per la erogazione della formazione, che rendano possibile per colleghe e colleghi beneficiarne in modo efficace e dignitoso.

Sicurezza

Presenti i colleghi Luigi Altavilla e Paolo Pianigiani, rispettivamente Responsabile Security Italy e Responsabile Physical Security Network, si è svolto il giorno 16 luglio l’incontro sulla Sicurezza. Da parte dei colleghi vi è stata l’illustrazione di alcune rilevanti novità.

Con l’insourcing della funzione security da Ubis a UniCredit SpA nell’aprile 2014, si è aperta una fase di riorganizzazione tuttora in realizzazione. Gli investimenti sono sensibilmente aumentati per aggiornare tutti i sistemi e aumentare la sicurezza dei siti e combattere le frodi.

L’azienda afferma di aver “affrontato in modo radicale le aree di miglioramento”, anche in un contesto cambiato rispetto al rischio per effetto dell’avanzare della crisi economica.

Le rapine sono in diminuzione (-31% nel 2014 sul 2013, in tutto 121 di cui 67 sventate) mentre sono in aumento gli attacchi agli ATM.

L’azienda si sta attrezzando per fronteggiare questo fenomeno, non tanto per ragioni economiche quanto per garantire la sicurezza delle persone, dipendenti e non dipendenti, con differenti iniziative, tra le quali:

  • le gabbie di difesa degli ATM esterni che impediscono l’efficacia dell’attacco. Ne sono state installate circa 60, ma il piano ne prevede in tutto 1000 in opera entro la fine del 2016;
  • a revisione completa, che a breve sarà emanata, della circolare C0240, anche sulla base dei numerosi suggerimenti pervenuti dalla Rete;
  • i nuovi modelli di ATM, per ora istallati come pilota in tre agenzie (Milano, Verona e San Giovanni in Persiceto), che comportano, grazie al riciclo delle banconote versate che vengono rese disponibili per il prelievo, una minore necessità di aprire il bancomat per carico e scarico.

La riorganizzazione della funzione security passa anche attraverso un piano formativo realizzato per il 2014 per quanto riguarda l’attività di cassa (erogata a 196 cassieri) e la gestione degli eventi criminosi (165 colleghi e colleghe). Nel primo semestre 2015 la formazione ha raggiunto altri 200 colleghi e colleghe.

In qualità di OO.SS. abbiamo espresso le seguenti perplessità, in particolare sulla sicurezza in relazione a Open:

  • I nuovi lay-out di agenzia hanno provocato un arretramento nel grado di sicurezza e di riservatezza nelle agenzie: malgrado Lavoratrici e Lavoratori, per mezzo del Sindacato, sin dall’inizio avessero fatto presente le innumerevoli manchevolezze, solo dopo mesi e con un significativo spreco di risorse alcune agenzie sono state ristrutturate nuovamente.
  • Carico e scarico degli ATM in presenza di clientela: attendiamo la revisione della circolare C0240 che, secondo quanto ci è stato anticipato, dovrebbe dare delle direttive nuove e speriamo risolutive.
  • Fenomeno delle rapine in Campania: anche guardando ai dati aziendali, la cui veridicità non mettiamo in dubbio, si nota che in quella area geografica il dato è in controtendenza.Le rapine non sono in aumento, ma il danno, inteso come denaro sottratto, è molto più altonel 2014 rispetto all’anno precedente.
  • Gestione “disordinata” del carico e scarico del bancomat in pausa pranzo: esiste la norma che lo vieta, tuttavia la realtà è assai diversa e oramai i cassieri non esercitano più, in moltissimi casi, il loro diritto a pranzare e restano in filiale, assumendo rischi a fronte dell’obbligo di chiusura della struttura. L’azienda ponga in essere tutte le misure necessarie, organizzative e di processo, perché siano rispettate le normative interne e gli obblighi di legge che vietano la permanenza di personale all’interno delle agenzie durante l’intervallo.
  • Aumento generalizzato dello stress di lavoratrici e lavoratori che andrebbe monitorato.

Su tutti i punti l’azienda ha dato risposte che, allo stato, consideriamo interlocutorie.

Sul carico e scarico degli ATM attenderemo l’uscita della “nuova” circolare C0240 e i risultati dei pilota sulle macchine che utilizzano le banconote versate come provvista per i prelievi, onde capire se veramente ciò impatti in modo positivo, riducendo la necessità di caricare e scaricare il bancomat ogni giorno.

Quanto al fenomeno rapine in Campania, l’azienda ha ribadito che non c’è stato alcun incremento del fenomeno, quanto invece un aumento della refurtiva; sulla zona l’attenzione è massima e sono previsti più investimenti in termini di sicurezza.

Lettere di contestazione e provvedimenti disciplinari

Alla presenza del Responsabile di Internal Controls Italy, Ottaviano Palumbo, si è svolto un confronto su un tema che sta molto a cuore, per non dire preoccupa, tutti i colleghi e colleghe.

Il modello dei controlli interni in UniCredit Spa si applica a livello territoriale e a livello centrale. Il primo livello (Internal Control Territory) di norma svolge una funzione di sostegno e consulenza della Rete per quanto riguarda la normativa Antiriciclaggio, Mifid, Crediti.

Inoltre ICT prende in carico gli alert che le procedure generano in automatico: Perlopiù si tratta di problemi che si risolvono con meri interventi di tipo amministrativo.

In alcuni casi, la minoranza secondo Internal Controls, gli accertamenti portano alla contestazione che può sfociare in un provvedimento disciplinare.

L’azienda, su questo argomento, afferma che sia le contestazioni sia i provvedimenti disciplinari sono in diminuzione, grazie anche al sistema di controlli imposto dai regulators: non ci sono stati forniti, pur avendoli richiesti, i dati in termini assoluti del fenomeno.

E’ sul processo che porta alla contestazione che come Sindacato ci siamo soffermati in modo particolare: Internal Controls svolge proprie “indagini” per approfondire i fatti prima che la funzione HR emetta la lettera di contestazione a norma dell’art. 7 della L. 300/70, meglio conosciuta come “Statuto dei Lavoratori”.

Tali indagini di norma si svolgono anche attraverso colloqui con il dipendente, il cui contenuto spesso abbiamo ritrovato nel testo della lettera di contestazione: il/la collega, non essendo consapevole che quanto sta dichiarando potrà essere poi utilizzato dall’azienda per confezionare la contestazione disciplinare, risponde alle domande dei Controlli Interni, senza porsi in quel momento problemi di tutela, tutela che solo il Sindacato può fornire.

Abbiamo domandato all’Azienda se i colleghi e le colleghe, chiamati a colloquio, siano consapevoli che quanto dichiarato potrà essere utilizzato per la contestazione disciplinare: l’azienda non ha potuto fornire alcuna certezza al riguardo.

La nostra richiesta che i dipendenti, convocati da Internal Controls per gli approfondimenti correlati a vicende che potrebbero sfociare in una contestazione disciplinare, ne siano chiaramente e preventivamente informati, non è stata accolta dall’azienda. In conseguenza di ciò vogliamo qui ricordare a colleghe e colleghi che, in tali situazioni, certamente delicate e stressanti, è fondamentale che prendano l’iniziativa di domandare se tale colloquio potrebbe sfociare in una lettera di contestazione e alla risposta positiva, richiedere l’assistenza del proprio Sindacato, secondo le previsioni dell’art 7 dello Statuto dei Lavoratori.

Milano 21 luglio 2015

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit SpA

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Newsletter & Comunicati Retail

Comunicato incontro di verifica SSC

Posted on 21 Luglio 201529 Luglio 2015 By Claudio Voghera

ES-SSC

Quarto incontro di verifica

Nel corso del quarto incontro di verifica rispetto alle intese del 27 aprile 2012 relative alla cessione del ramo d’azienda di HR, che ha portato alla costituzione di ES-SSC, come OO.SS. abbiamo, con forza, denunciato il fallimento del progetto industriale che stava alla base di quelle intese e manifestato grande preoccupazione rispetto alle prospettive occupazionali del personale trasferito.

L’esperienza di questi anni ha dimostrato che gli impergni assunti con i Lavoratori/trici e le OO.SS., rispetto alle prospettive strategiche e allo sviluppo di questa società, sono stati elusi e non rispettati.

Anzi si è realizzato un depauperamento progressivo: nessuna nuova commessa è stata acquisita; le nuove procedure informatiche, presupposto di ulteriori acquisizioni di clienti, sono in alto mare; si assiste alla progressiva delocalizzazione di attività verso HP Polonia, non compensate dall’ingresso di nuove attività; si assiste al rientro di attività in Unicredit, anziché una loro implementazione. La gestione del Personale ha incrinato il rapporto di fiducia, non si è investito sulla formazione e riconversione, il numero dei dipendenti si è ridotto del 25% ed è sottoutilizzato rispetto alle potenzialità.

A fronte di tale situazione abbiamo richiesto la persistenza dell’interesse strategico che stava alla base della scelta di costituire questa società, sia da parte di HP, sia da parte di UniCredit.

Le risposte ricevute sono state generiche, elusive, tese a minimizzare la portata dei problemi, prive di impegni concreti e, pertanto, assolutamente insoddisfacenti.

Alla luce di ciò – e del perdurare delle criticità – abbiamo richiesto ad UniCredit di fissare la data di un incontro specifico, con lo scopo di individuare soluzioni che diano certezze in merito alle prospettive di questa azienda e di rafforzare ed ampliare l’impianto delle tutele occupazionali a suo tempo definite nell’accordo di cessione del 27 aprile 2012.

Milano 20 luglio 2015

Le Segreterie Nazionali e le Segreterie di Gruppo UniCredito

Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – UGL – UILCA – Unisin

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato unitario su Premio Aziendale 2014

Posted on 20 Luglio 201522 Luglio 2015 By Claudio Voghera

Segreterie Gruppo UniCredito
Fabi -First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – UGL – UILCA – Unisin

Premio Aziendale 2014

E’ proseguito nella giornata del 15 luglio il confronto sul Premio Aziendale (VAP) riferito all’esercizio 2014, erogazione 2015, con le considerazioni Aziendali in risposta alla posizione sindacale esposta negli incontri del 6 e 7 u.s., riassunti nel comunicato del 7 luglio.

L’Azienda pur confermando che i dati di bilancio rispettano i presupposti per l’erogazione, sanciti dal dettato contrattuale (art.48 comma 6 CCNL 19 gennaio 2012 non modificato dal recente rinnovo), ha ribadito che l’impegno economico che intende assumersi è inferiore a quanto complessivamente erogato negli anni 2013 e 2014 con riferimento agli esercizi rispettivamente 2012 e 2013, quantificandolo con una riduzione del 20%.

A detta dell’Azienda la motivazione risiederebbe, pur a fronte dei positivi risultati dichiarati pubblicamente dai vertici aziendali, nei dati “non core” (crediti) che gravano in particolare sul perimetro Italia (sulla cui definizione abbiamo espresso più di una perplessità n.d.r.).

Per quanto riguarda i criteri di assegnazione ci è stato ribadito che:

  • le valutazioni professionali possono essere considerate uno tra i criteri con i quali parametrare l’importo del premio applicando il principio contrattuale dell’”apporto professionale”;
  • la mancata fruizione per intero della formazione obbligatoria escluderebbe dal percepimento del premio;
  • il Global Job Model potrebbe essere un altro strumento di parametrazione del Premio;
  • l’essere stati oggetto di provvedimento disciplinare potrebbe escludere dall’erogazione secondo criteri da individuare.

POSIZIONE SINDACALE

Abbiamo giudicato provocatorie e irricevibili le proposte aziendali e ribadita la priorità di questa tematica rispetto alle altre.

Quanto ai criteri di distribuzione non sono accettabili esclusioni e forzature rispetto alle norme del Contratto Nazionale, tanto più se ampliano la discrezionalità aziendale. Non accettiamo neppure l’estensione al Premio Aziendale di meccanismi già previsti dal sistema incentivante totalmente discrezionale, che tanti guasti ed ingiustizie hanno prodotto, e da noi già ampiamente contestati.

Il Contratto Nazionale dispone che l’apporto individuale sia riconosciuto attraverso il sistema inquadramentale, del quale reclamiamo da tempo la necessità di una profonda revisione tramite accordo sindacale.

Per quanto attiene l’importo complessivo da erogare deve essere significativamente superiore a quello riconosciuto lo scorso anno, alla luce dei risultati ottenuti grazie al determinante contributo di Lavoratori e Lavoratrici e alla disponibilità al cambiamento e all’innovazione dimostrati.

Nel corso delle assemblee, convocate per l’approvazione dell’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL, è emersa fortissima la necessità di un tangibile riconoscimento in sede aziendale, anche alla luce del pagamento del dividendo agli azionisti e al consistente incremento degli emolumenti ai top manager.

A nostro avviso, l’unico raffronto possibile è con l’ultimo anno nel quale il Premio Aziendale fu erogato in presenza di risultati positivi, con applicazione di meccanismi di calcolo concordati, cioè il 2010 con erogazione 2011.

Infine ci siamo dichiarati disponibili a ragionare di un Premio Aziendale biennale, concordando criteri ed indicatori che valorizzino il contributo dei Lavoratori/trici ai risultati aziendali.

Il confronto proseguirà nella giornata del 22 luglio.

Milano 20 luglio 2015

Le Delegazioni di Gruppo UniCredito
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – UGL – Uilca – Unisin

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

COMUNICATO UNITARIO RINNOVO CCNL DIRIGENTI ABI

Posted on 15 Luglio 201515 Luglio 2015 By Claudio Voghera

RINNOVATO CCNL DIRIGENTI ABI

Al termine di un serrato incontro è stato rinnovato nella giornata di ieri il contratto nazionale dei Dirigenti, per la prima volta a firma di tutte le organizzazioni sindacali del settore.

Si tratta di un importante risultato considerando che, in analogia con quanto già fatto in occasione del rinnovo del CCNL delle aree professionali e dei quadri direttivi, l’ABI aveva annunciato l’intenzione di disapplicare il contratto alla scadenza del 15 luglio e, soprattutto, che all’interno della delegazione datoriale, molte erano le ritrosie ad affrontare questo rinnovo.

L’accordo raggiunto prevede il mantenimento dell’attuale livello retributivo minimo, l’eliminazione degli scatti di anzianità (con consolidamento in un assegno non riassorbibile di quelli individualmente già maturati e diritto alla maturazione di quello in corso) e la conferma dell’attuale base di calcolo del TFR.

Sotto il profilo normativo inoltre si è pattuito di:

• Portare la scadenza del CCNL al 31/12/2018;

• Confermare le attuali contribuzioni al FOC;

• Allineare alle nuove normative di vigilanza le procedure di conciliazione;

• Raddoppiare il periodo di comporto allo stesso modo e per le stesse fattispecie di quanto è stato fatto per il restante personale;

• Estendere le previsioni del FOC, in caso di tensioni occupazionali, anche alla categoria dei Dirigenti, con valutazione prioritaria delle posizioni di dirigenti collocati nella Sezione emergenziale del Fondo per la loro ricollocazione, riconversione e riqualificazione professionale.

Il CCNL dei Dirigenti è stato quindi sottoscritto dall’ABI e da tutte le organizzazioni sindacali, fatto inedito questo per la nostra categoria che supera la storica diversità di rappresentanza sindacale tra impiegati, quadri e dirigenti.

Con questo accordo, che riconferma l’importanza e la centralità della contrattazione nazionale nel nostro settore anche per i Dirigenti, la nostra categoria dà quindi un forte segnale al mondo del lavoro ed al Paese proprio in una fase in cui Governo e parti datoriali mettono in discussione l’istituto del Contratto Nazionale.

Roma, 14 luglio 2015

Le Segreterie Nazionali

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Evidenza, Rassegna Stampa

Region Centro – Nord: Comunicato inerente l’incontro del 7 luglio

Posted on 15 Luglio 201515 Luglio 2015 By Claudio Voghera
Region Centro – Nord: Comunicato inerente l’incontro del 7 luglio

Dopo una lunga pausa, dovuta anche all’ interruzione delle relazioni sindacali a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL, sono stati convocati gli Organi di Coordinamento Territoriale.
L’incontro è stato l’occasione per la presentazione della nuova Responsabile Hr della Region, Alessandra Papaveri, per un saluto di Ignazio Farina, e per un breve confronto a margine con il nuovo direttore di Region, Stefano Giorgini.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

UNICREDIT: Comunicato unitario incontro su B.T. ed UniDirect

Posted on 13 Luglio 201515 Luglio 2015 By Claudio Voghera

Confronto con l’Azienda su Business Transformation e UniCredit Direct

Giovedì 8 luglio a Bologna come Organizzazioni Sindacali di UniCredit SpA abbiamo incontrato, su nostra precisa richiesta, i rappresentanti aziendali su BT Business Transformation e su UniCredit Direct.

Queste strutture, parte integrante di UniCredit S.p.A., sono due capisaldi del piano industriale 2015-2018, inseriti di diritto nelle strategie industriali della Banca e del Gruppo.

In particolare Business Transformation ha intercettato 1100 persone delle 2000 che il Piano Industriale prevede come risorse da ricollocare in attività recuperate da precedenti insourcing.

L’azienda, nel corso dell’incontro, ha presentato la struttura di BT che considera in tutto e per tutto un “department” della banca, strutturale alla medesima.

In conseguenza il Responsabile di BT, signor Larizza, ha dichiarato che le voci di futuri progetti di esternalizzazione di BT sono completamente prive di fondamento: le attività rientrate nel Gruppo da precedenti outsourcing sono 30, distribuite su oltre 950 persone, per 80 poli in 75 comuni diversi.

La multipolarità è un altro dei must del Piano Industriale e come Organizzazioni Sindacali la consideriamo una nostra storica acquisizione, che caratterizza UniCredito rispetto ad altri grandi gruppi bancari italiani.

Il Responsabile di BT ha più volte dichiarato che l’insourcing ha causato la rescissione da parte di UniCredit di contratti con società esterne per un valore di oltre 30 milioni di euro, specificando che il costo a carico del Gruppo ora è addirittura il doppio del corrispettivo pagato in precedenza per l’outsourcing. Tuttavia, è stato dichiarato dall’azienda, la resa in termini qualitativi è migliorata sensibilmente.

Malgrado ciò non sono tutte rose e fiori quelle che caratterizzano BT in questo momento e noi lo sappiamo bene.

Abbiamo posto all’attenzione dell’azienda i principali problemi e in particolare i criteri di reclutamento che hanno portato dalla Rete in BT un numero rilevante di persone in situazioni o condizioni personali particolari.

L’azienda nega che quelli che a noi sembrano indici di segregazione, come la presenza di colleghe e colleghi a part time, fruitori dei benefici della l.104, destinatari di provvedimenti disciplinari, siano tali.

Per l’azienda non sono state fornite indicazioni ai manager di Rete e alla funzione HR perché individuassero per BT persone considerate scomode o di peso per la rete stessa.

Inoltre è stato affermato che tutte le persone in BT svolgono lavori dignitosi e attività che permettono di sfruttare le competenze maturate ma anche di fare esperienze nuove.

Alla luce delle ultime notizie sul sistema incentivante 2014, appena consuntivato, l’Azienda ha affermato che in BT esiste solo un sistema premiante tramite bonus.

Come Sindacato abbiamo chiesto una maggiore attenzione alle persone che si realizzi con un flusso costante di attività (l’azienda ha ammesso che vi sono state periodi in cui alcuni poli sono stati privi di attività da svolgere) e con la presenza “certa” della funzione HR anche con l’ingaggio degli HR della Rete.

Su questo punto l’azienda ha affermato il proprio impegno.

Tutti i problemi che sono emersi a livello di confronto nazionale andranno portati sui tavoli di Region, per una maggiore comprensione delle differenti criticità, non ultime quelle che attengono al rispetto delle persone.

Unicredit Direct

Anche le problematiche di UniCredit Direct (UCD) sono state portate al tavolo nazionale.

All’inizio del confronto ci sono state illustrate in modo particolareggiato nuove procedure che permetteranno un più facile approccio produttivo da parte di lavoratrici e lavoratori, investimenti in termini di nuove assunzioni e l’ampliamento del servizio fornito attraverso le vendite dirette, indirette e da remoto.

Tutte iniziative e risultati sui quali non si discute, se non su un punto, che come Organizzazioni Sindacali, non ci sfugge: tutto si deve realizzare nel rispetto delle persone.

Abbiamo chiesto conto, tra le altre cose, in particolare delle

pressioni commerciali – barra telefonica – formazione – orari /pause, assegnazione degli skill

Per noi il primo problema, quello che sta generando una diffusa crescente sofferenza e livelli di stress che ci preoccupano, è rappresentato dalla barra telefonica: non basta che l’azienda ci risponda che l’operatore ha la gestione del tempo tra la fine di una chiamata e l’entrata di un’altra. Perché alla domanda se esistano statistiche INDIVIDUALI di gestione della barra, non ci è arrivata alcuna risposta, Ne attendiamo una.

Sulle pressioni commerciali: abbiamo dichiarato che sono del tutto inutili le rilevazioni di produttività (i c.d. pezzi) individuali, in quanto da molto tempo sostituite da sistemi telematici: quindi i “post it” o qualsiasi altro metodo cartaceo di aggiornamento del numero di “pezzi “ che ciascun consulente ha venduto è solo un puro strumento di pressione.

L’azienda ha risposto che “gli strumenti tecnologici non sono mai sufficienti e che la tensione commerciale non si crea con la statistica”.

La pratica dei “post it” o qualsiasi altra forma di rilevazione individuale, è strutturale? ovvero è residuale (connessa alla necessità di monitorare l’attività per evitare crash di una procedura particolare appena introdotta) oppure non esiste proprio? La risposta ricevuta non è per noi esaustiva del problema.

Orari di lavoro e pause:

Secondo l’azienda gli orari – dalle 8 alle 20 con il turno sino alle 22 – sono diversamente articolati e sono i responsabili dei Poli che li hanno scelti per le proprie strutture, salvaguardando l’esigenza di garantire, nella gestione delle pause, il servizio continuo alla clientela.

Da parte aziendale è stato detto che, fermo restando l’efficienza complessiva dei poli, si è cercato di costruire un modello che consenta alle lavoratrici e ai lavoratori di usufruire delle pause in modo da garantire la copertura efficace del servizio.

Per quanto riguarda il polo di Palermo abbiamo chiesto che ci sia alternanza d’orario della pausa pranzo con gli altri poli.

Per noi resta grave problema, presente nei poli di Cologno e Modena, del superamento da parte aziendale in modo unilaterale, della prassi della pausa di mezz’ora: caduta questa buona pratica, per poter pranzare i colleghi accorpano i due quarti d’ora che la legge assegna di diritto ai video-terminalisti. In alternativa non si pranza.

Questo punto resta aperto e non ci sono state date risposte.

Per ovviare ai problemi d’inizio turno delle 8, l’azienda ne anticiperà l’inizio alle 7.50, con attivazione barra alle 8.00; questo è certamente un risultato da ascrivere all’azione del sindacato in ogni singolo polo.

Turn Over: la percentuale più recente è del 22%, i criteri di uscita quelli dell’anzianità di servizio in UCD: le richieste di andare a fare altra esperienza fuori da UCD vengono prese in considerazione avuto riguardo all’anzianità e, per gli apprendisti, nel rispetto del piano formativo.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo, infine, con forza, chiesto di aprire una trattativa per la revisione del Verbale di Accodo sottoscritto nell’allora UniCredito Italiano nel maggio del 2002, accordo che non rispecchia, se non in parte, la realtà attuale di UniCredit Direct: nel frattempo, indubitabilmente, sono intervenuti elementi nuovi di organizzazione del lavoro con conseguenti problemi che vanno affrontati in un modo certo, condiviso ed esigibile da parte di lavoratrici e lavoratori.

Milano 13 luglio 2015

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Gruppo: Comunicato unitario incontri del 6 e 7 luglio

Posted on 10 Luglio 2015 By Claudio Voghera

IL CONFRONTO PROSEGUE A TUTTO CAMPO,

RIBADITE ALL’AZIENDA LE NOSTRE PRIORITA’!

Nei giorni 6 e 7 luglio si sono svolti a Milano due incontri programmati sul Premio Aziendale 2014 e sulle linee guida del Premio Variabile di Risultato per gli anni a venire.

Sul Premio Aziendale 2014 l’ Azienda ha rappresentato una posizione da noi definita provocatoria: erogazione complessivamente limitata nell’importo e con criteri assolutamente opinabili, sostanzialmente quelli che hanno caratterizzato le erogazioni a titolo di Sistema Incentivante, cioè: collegamento con la valutazione professionale, nessuna erogazione a seguito di provvedimenti disciplinari, di mancato completamento formazione obbligatoria e di mancata consegna Ecocert.

Abbiamo argomentato che non riteniamo accettabile un montante complessivo pari o addirittura inferiore a quello dello scorso anno a fronte dei risultati di Gruppo positivi e del miglior bilancio degli ultimi cinque anni. L’azienda non si comporta nello stesso modo su altri campi. Ci riferiamo all’ aumento dei compensi e all’erogazione dei bonus al top management e al  notevole incremento registrato quest’anno dell’importo globalmente erogato a titolo di MBO (per il 2014 48 mlo a fronte dei 30 del 2013).

Abbiamo inoltre richiamato la natura negoziale e strettamente legata ai risultati del Premio Aziendale, restando per noi le previsioni del CCNL le uniche accettabili, mentre i criteri di erogazione proposti dall’Azienda li abbiamo immediatamente valutati come del tutto irricevibili. Tanto più che, in merito alla formazione obbligatoria, da anni denunciamo come, così com’è strutturata, risulti del tutto inefficace e difficilmente fruibile. Riteniamo inoltre necessario approfondire anche gli aspetti contabili e di bilancio, in particolare per l’opacità dei criteri con cui viene considerato il cd. “perimetro Italia”.

Il Premio Aziendale 2014 è  una legittima aspettativa dei lavoratori generata anche dalle insistenti dichiarazioni dei vertici aziendali che attribuivano al perimetro Italia un apporto determinante nel raggiungimento dei buoni risultati 2014 del Gruppo. Esso costituisce, pertanto, una priorità per le

Organizzazioni Sindacali all’interno di un confronto complessivo sui molti temi che saranno oggetto di trattativa nei prossimi mesi, a partire dalla riorganizzazione del Welfare aziendale e dagli ulteriori esodi previsti dal Piano Industriale 2015-2018.

L’Azienda ha anche illustrato un primo orientamento in merito al Premio Variabile di Risultato. Si tratta di una previsione contenuta nell’art 52 del CCNL secondo la quale, qualora le Parti concordino, può essere introdotto un unico Premio in sostituzione del Premio aziendale e del sistema incentivante.  Unicredit, senza entrare particolarmente nel merito della sua costruzione, ne ha ribadito i caratteri di istituto contrattuale sperimentale, a valenza pluriennale, che a loro avviso deve basarsi su indicatori da definire a più livelli, deve avere una effettiva variabilità e deve essere rispettoso del principio della meritocrazia.

Trovare modalità condivise per declinare tali criteri è un’ardua sfida alla quale certo non ci sottraiamo, ma per avere la dovuta serenità bisognerà definire prioritariamente una soluzione soddisfacente sul Premio 2014 e sulle modalità di erogazione del 25°.

Gli incontri sul VAP proseguiranno il 15 e 22 luglio con le analisi dei dati di bilancio. Sono previste inoltre sessioni di incontro il 16 e 23 luglio per l’integrazione da noi richiesta di alcuni dati forniti in sede di verifica dell’ accordo 28.6.14 e  una risposta dell’Azienda alle considerazioni formulate con il nostro volantino del 22 giugno u.s. in merito ai Cral.

Milano, 7 luglio 2015

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN

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Informativa FABI sul servizio del Piano Welfare

Posted on 10 Luglio 2015 By Claudio Voghera
Informativa FABI sul servizio del Piano Welfare

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Piano Welfare :

Sospensione del servizio ed importanti novità” (UniCredit per Me)

Informiamo i lavoratori che a giorni il Piano Welfare sarà fruibile in nuova veste grafica.

La migrazione comporterà la sospensione del servizio nelle giornate del 20 e 21 Luglio, durante le quali non sarà possibile inserire richieste di rimborso per le spese relative ai figli/coniugi e per l’assistenza sanitaria, nonché conferire contribuzione aggiuntiva al Fondo Pensione.

Il servizio di assistenza da parte dell’Help Desk del Piano Welfare sarà comunque raggiungibile utilizzando il numero 02.87119420, attivo – come di consueto – dalle ore 9 alle ore 13.

La normale operatività riprenderà nella giornata di mercoledì 22 Luglio 2015 con la grafica rinnovata, ideata per migliorare la navigabilità e la fruibilità dei contenuti.

Le modalità di utilizzo del Piano non subiranno variazioni: le diverse sezioni presenteranno, infatti, tutte le funzionalità già conosciute ed utilizzate da moltissimi colleghi.

Cordiali saluti,

Milano, 9 luglio 2015

Segreteria di Coordinamento
FABI
Gruppo Unicredit

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