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Informativa Fabi sulla Valutazione Professionale e ricorso sulle note di qualifica

Posted on 11 Aprile 201515 Aprile 2015 By Claudio Voghera
Informativa Fabi sulla Valutazione Professionale e ricorso sulle  note di qualifica

Riservata agli/alle iscritti/e Fabi del Gruppo UniCredit

Valutazione del Lavoratore ex articolo 75 C.C.N.L. 19 gennaio 2012



Il CCNL prevede che l’azienda attribuisca annualmente al lavoratore, a mezzo comunicazione scritta ed accompagnato da una sintetica motivazione, il giudizio professionale complessivo, entro il primo quadrimestre dell’anno.

Sempre il Contratto stabilisce nel contempo che il lavoratore debba periodicamente essere informato circa il merito della sua valutazione.

Il colloquio è l’occasione formale per discutere insieme sulle prestazioni, sullo sviluppo professionale, sulle opportunità di formazione e per chiedere chiarimenti. Può essere richiesto al valutatore che rimanga traccia scritta di quanto esposto o richiesto.

La conferma della scheda non significa condivisione del giudizio professionale;

è sempre possibile ricorrere contro la valutazione, secondo quanto previsto dall’art.   75 del CCNL :

  • “ Il lavoratore/lavoratrice che ritenga il giudizio professionale non corrispondente alla prestazione può presentare ricorso alla Direzione aziendale competente entro 15 giorni dalla comunicazione. Nella procedura il lavoratore/lavoratrice può farsi assistere da un dirigente sindacale a cui conferisce mandato”.

Le strutture sindacali Fabi, cui fate riferimento, sono a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.

Bologna, 11 aprile 2015

Segreteria di Coordinamento Fabi
Gruppo UniCredit

Allegati:

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Varie

Fondo Pensione PREVIBANK – Circolare Rendimenti anno 2014

Posted on 8 Aprile 201516 Maggio 2015 By Claudio Voghera
Fondo Pensione PREVIBANK – Circolare Rendimenti anno 2014

Pubblichiamo, per opportuna lettura e conoscenza, la circolare relativa ai Rendimenti anno 2014, altresì pubblicata nelle “news” del sito web del Fondo:

www.previbank.it

Cordiali saluti.

Segreteria di Coordinamento
F.a.b.i.
Gruppo Unicredit


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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Firmata ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito

Posted on 2 Aprile 20157 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Le scriventi Segreterie Nazionali hanno siglato, per conformità e presa visione, il testo di un ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito, che per essere sottoscritta dovrà avere il consenso dalle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad esprimersi nel corso delle assemblee di prossima indizione.

Dopo un negoziato durato un anno e mezzo, fatto di disdette, scioperi, proroghe, strappi e faticose ricuciture, abbiamo ritenuto di poter convergere su un’ipotesi di accordo che scongiura l’imminente disapplicazione del nostro Ccnl e che, al tempo stesso, reagisce con successo al tentativo di Abi di demolire l’Area contrattuale e di azzerare strutturalmente istituti conquistati in decenni di contrattazione, peggiorando la vita professionale e la condizione retributiva della categoria.

Al termine di mesi di discussione sulla necessità di mantenere un “sistema bancario” al servizio del Paese, che ci ha contrapposti alla pretesa messa in campo da molti banchieri di fare impresa a prescindere da principi di responsabilità sociale, abbiamo, innanzitutto, ottenuto di riaffermare l’unità della categoria e l’importanza, strategica anche per l’economia italiana, di un unico perimetro di tutela della stessa.

Proprio affrontando i temi connessi al mantenimento dell’Area Contrattuale, che con questa ipotesi rimarrà totalmente salvaguardata nella sua interezza e nei trattamenti normativi applicati, abbiamo voluto ribadire il nostro primario interesse a una occupazione stabile, tutelata e di qualità per i lavoratori del settore.

Il riconoscimento della centralità della contrattazione e delle relazioni sindacali a ogni livello nel settore si esplicita, oltre che nella ricerca di compatibilità, per lungo tempo negata dalle controparti, tra gli interessi di carattere professionale e occupazionale dei lavoratori e l’equilibrio economico delle imprese, in un complesso di soluzioni, che rinvia puntualmente, per le varie materie, alla necessità di accordi tra le parti, nazionali o aziendali e a luoghi di confronto e verifica anche in merito ai modelli organizzativi che le singole aziende adotteranno, con riferimento a modelli di banca, nuovi lavori e nuove figure professionali.

L’ipotesi raggiunta ribadisce e valorizza il ruolo delle parti sociali nella difesa dell’occupazione esistente e nello stimolo alla creazione di nuova: attraverso il Fondo per l’Occupazione, che già nel triennio precedente ha consentito l’assunzione stabile di oltre 9.000 lavoratori, ed Enbicredito si potrà favorire il ricollocamento dei lavoratori in mobilità, sia attraverso l’integrazione delle prestazioni previste dalla Sezione emergenziale del Fondo di solidarietà di Settore con forme di incentivo alla rioccupazione, sia sostenendone la riconversione professionale, sia, infine, attivando una piattaforma informatica per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore, avendo peraltro pattuito una priorità di valutazione di questi lavoratori nel caso di nuove assunzioni.

I salari di ingresso avranno una riduzione inferiore al passato (dal 18% al 10%), con una compensazione per i lavoratori già assunti attraverso un contributo del Foc.

L’intesa garantisce inoltre che ai lavoratori del settore si continuerà ad applicare il proprio contratto di lavoro senza soluzione di continuità anche in caso di cessioni, collettive o individuali, connesse a riorganizzazioni, ristrutturazioni, cessioni di ramo di impresa, NewCo ecc., garantendo così la permanenza dei diritti acquisiti in materia di tutele occupazionali.

L’ipotesi mantiene, altresì, intatta l’articolazione degli Inquadramenti, per livelli professionali e salariali, compresi i Ruoli Chiave, oggetto di reiterati tentativi di demolizione da parte dei banchieri.

Il rinvio a un cantiere bilaterale che preparerà le eventuali proposte di riforma per il prossimo contratto, garantisce ai lavoratori che esse saranno trovate per tempo e in un contesto di trasparenza e compatibilità.

Nel frattempo, qualunque progetto di costruzione di nuovi modelli e percorsi inquadramentali nelle aziende e nei Gruppi dovrà comunque essere condiviso con accordo sindacale. Anche in merito alla fungibilità non si registrano variazioni rispetto a quanto già previsto dal contratto in scadenza.

Viene così respinto il tentativo portato, con forza e fino all’ultimo, da Abi di applicare la totale fungibilità nell’ambito di ciascuna Categoria/AreaProfessionale e tra Categorie/Aree Professionali contigue.

Si colgono anche importanti obiettivi in materia di comporto per malattie oncologiche (raddoppio) e di permessi per i familiari di bambini affetti da patologie legate all’apprendimento. Queste misure rendono di ulteriore valore l’impostazione sociale che caratterizza l’ipotesi di accordo e ne costituisce aspetto determinante.

L’intesa riconosce, in modo del tutto inedito, l’importanza del tema dell’equità distributiva nel settore e declina inoltre una serie di impegni delle imprese atti a garantire comportamenti commerciali coerenti con i principi del Protocollo di settore del 16 giugno 2004, recuperando quindi il valore della Responsabilità Sociale d’Impresa, rispetto alla generazione di modelli di sviluppo sostenibili a tutela della integrità e della professionalità dei lavoratori, oltre che degli interessi, anche costituzionalmente tutelati, dei risparmiatori e, più in generale, dei clienti e del Paese.

A fronte di tutto ciò alla categoria viene chiesto, in considerazione della straordinaria congiuntura economica, un ulteriore periodo di raffreddamento del calcolo del Tfr, in continuità con le previsioni del precedente Contratto Nazionale, fino alla scadenza del Contratto Nazionale, che è stata prorogata al 31 dicembre 2018.

Questa misura costituisce l’unico elemento, peraltro non strutturale, di moderazione del costo del lavoro. Nessun intervento sarà, infatti, operato sugli scatti di anzianità, che continueranno a maturare senza modifiche, mentre l’Abi intendeva cancellarli in modo definitivo.

Coerentemente con gli accordi di settore in materia di rivalutazione economica degli stipendi, l’aumento medio delle tabelle retributive previsto dall’ipotesi di accordo è pari a 85 euro mensili, riparametrato sui diversi livelli, che sarà erogato con la seguenti decorrenze:

– 25 euro il 1° ottobre 2016;

– 30 euro il 1° ottobre 2017;

– 30 euro il 1° ottobre 2018.

Come detto l’ipotesi d’intesa qui descritta nelle sua linee principali, sarà sottoposta nelle prossime settimane al parere vincolante delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori. L’Abi, onde consentire lo svolgimento delle stesse e attenderne l’esito, ha disposto un rinvio al 15 giugno della eventuale disapplicazione contrattuale, già precedentemente comunicata a valere dal primo aprile.

Prima dell’avvio delle assemblee, nei prossimi giorni, l’ipotesi sarà sottoposta alla valutazione degli organi politici delle scriventi rappresentanze sindacali nazionali.

Roma, 2 aprile 2015

Le Segreterie Nazionali

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Rassegna Stampa

Liquidazione del TFR in maturazione in busta paga

Posted on 2 Aprile 201515 Aprile 2015 By Claudio Voghera
Liquidazione del TFR in maturazione in busta paga

Domani (3 aprile) entrerà in vigore il DPCM n° 29 del 20 febbraio 2015, che da concreta attuazione alle previsioni della Legge di Stabilità in tema di liquidazione del TFR in maturazione nel mese di paga

Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

BARI: Comunicato unitario

Posted on 2 Aprile 201515 Aprile 2015 By Claudio Voghera
BARI: Comunicato unitario

Comunicato unitario delle RR.SS.AA di BAri in merito alle pressioni commerciali ed deterioramento del clima lavorativo che si vive in filiale.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

CCNL: Il testo dell’Ipotesi di Accordo

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Testo dell’ipotesi di accordo siglata alle cinque di questa mattina da ABI e le 8 sigle sindacali del credito per il rinnovo del Contratto Nazionale dei lavoratori bancari, che sarà valido fino al 31 dicembre 2018 e che verrà sottoposto all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.

Rassegna Stampa

CONTRATTO ABI, RAGGIUNTA L’INTESA

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera

Dopo serrate trattative e due scioperi nazionali, è stata siglata alle cinque di questa mattina da ABI e le 8 sigle sindacali del credito l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale dei lavoratori bancari

Evidenza, Rassegna Stampa

ABI – Concluse le trattative per il rinnovo del CCNL

Posted on 1 Aprile 20151 Aprile 2015 By Claudio Voghera
ABI – Concluse le trattative per il rinnovo del CCNL

Roma, LI 31 Marzo 2015

Oggi, dopo una lunga ed estenuante trattativa è stata raggiunta un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del settore ABI.

L’intesa, che dovrà essere sottoposta agli organismi della nostra Organizzazione dalle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, prevede che il nuovo CCNL dei bancari scada il 31/12/2018 e conferma il perimetro dell’Area Contrattuale così come oggi applicato.

Interviene inoltre per la difesa dell’occupazione e dell’occupabilità attraverso l’ampliamento degli obiettivi del Fondo per l’Occupazione (FOC) ‐ prorogato fino al 31/12/18 ‐ che saranno rivolti anche

• Rioccupazione lavoratori già nel fondo emergenziale

• Solidarietà espansiva

• Riconversione e riqualificazione professionale

• Agevolazione dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro

• Integrazione del salario di ingresso per coloro che sono già in servizio pari all’8%

Il livello retributivo del salario di ingresso per i futuri assunti viene anch’esso parimenti aumentato dell’8%.

Il trattamento economico alla voce stipendio e’ aumentata di euro 85 mensili per gli inquadrati nella 3.a area professionale 4^ livello così suddiviso:

• 25 euro dall’1/10/2016

• 30 euro dall’1/10/2017

• 30 euro dall’1/10/2018

Nel periodo dall’1/1/2015 al 31/12/2018 il TFR e’ calcolato esclusivamente sulle voci tabellari stipendio, scatti di anzianità, importo ex ristrutturazione tabellare; sono quindi esclusi ad-personam, straordinari, indennità varie, etc.

Viene confermata la fungibilità attualmente in essere all’interno dei Quadri Direttivi ed è istituito un cantiere di lavoro per la definizione di un nuovo sistema di inquadramenti ai fini del successivo rinnovo contrattuale. Su iniziativa aziendale potranno inoltre essere definiti accordi sindacali in tema di inquadramenti del personale.

Ulteriori previsioni riguardano le politiche commerciali, l’assistenza di figli affetti da particolari patologie, il raddoppio del periodo di comporto per malattie di carattere oncologico, l’evoluzione dei modelli organizzativi in funzione del nuovo modo di fare banca.

In attesa dell’approvazione dell’ipotesi di accordo, la scadenza del contratto nazionale di lavoro viene prorogata al 15 giugno.

Il Comitato Direttivo Centrale, con il compito di valutare l’ipotesi di accordo e convocare il Consiglio Nazionale, viene convocato ‐ con lettera separata ‐ nelle giornate del 9 e 10 aprile.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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Rassegna Stampa

In tema di “Trattamento di Fine Rapporto – Anticipo in Busta Paga”

Posted on 31 Marzo 201516 Maggio 2015 By Claudio Voghera
In tema di “Trattamento di Fine Rapporto – Anticipo in Busta Paga”

La nuova legge di stabilità emanata dal Governo ha introdotto in via sperimentale e provvisoria una novità che riguarda il TFR (Trattamento di Fine Rapporto): il c.d. “TFR in busta paga”.

Solo per il periodo dal 1° aprile 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori di aziende, con almeno 50 dipendenti e con minimo 6 mesi di anzianità, potranno optare per avere il TFR maturando direttamente in busta paga mese per mese. La scelta, una volta effettuata, è irrevocabile per tutto il periodo di sperimentazione (fino a fine giugno 2018) e la somma di TFR erogata mensilmente verrà assoggettata a tassazione ordinaria IRPEF (con l’applicazione di aliquote dal 23% al 43% in misura crescente in funzione del reddito).

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Approfondimenti Vari

CCNL: ABI RIVEDE LE SUE POSIZIONI ORA SI TRATTA!

Posted on 30 Marzo 201531 Marzo 2015 By Claudio Voghera

CCNL: ABI RIVEDE LE SUE POSIZIONI

ORA SI TRATTA!

In data odierna si è tenuto un nuovo incontro con ABI sul tema del rinnovo contrattuale. Le OO.SS., nonostante la rottura determinatasi il 23 marzo u.s. e la ripresa della mobilitazione, hanno ritenuto di dover compiere un ulteriore atto di responsabilità verso le lavoratrici ed i lavoratori e verificare se nell’ambito del nuovo incontro la controparte avesse modificato la propria impostazione in maniera tale da consentire la ripresa del confronto.

La riunione è stata aperta dal Presidente del CASL che ha manifestato maggiori spazi di disponibilità rispetto agli incontri precedenti affermando di voler provare a raggiungere un accordo entro pochi giorni, pur ribadendo la necessità di contenere al massimo l’incidenza dell’aumento del costo del lavoro e confermando la volontà di voler incentrare il rinnovo contrattuale sul tema delle garanzie sociali.

Le proposte nel dettaglio sono le seguenti:

• FOC: riconfermato, con un utilizzo maggiormente indirizzato al sostegno della difesa dell’occupazione esistente e alla rioccupabilità dei lavoratori inseriti nel Fondo Emergenziale.

• Salario di inserimento: riduzione per i nuovi assunti del gap tabellare dal -18% al -10%.

• Nuova normativa del lavoro: confermare, nel caso di riforme organizzative con passaggi tra società diverse, la continuità della vecchia normativa sul lavoro.

• Area contrattuale: mantenimento delle previsioni esistenti.

• Inquadramenti: mantenimento delle previsioni esistenti con un rinvio alla contrattazione di secondo livello e la costituzione di un “cantiere” per determinare congiuntamente i cambiamenti da attuare nel prossimo rinnovo contrattuale. Riconfermata da ABI la richiesta sulla fungibilità massima.

Ancora aperto permane il punto sul recupero dell’inflazione e dell’aumento economico sul quale il Dr. Profumo non ha riproposto il tema delle compensazioni bensì un ragionamento, per ora assolutamente generico, sulla durata di valenza del contratto e di un suo possibile allungamento.

Le OO.SS. hanno valutato con prudenza i pochi ma significativi spunti di avvicinamento e nel precisare alcuni punti su cui è indispensabile da parte di ABI maggiore chiarezza, hanno richiesto di fare una verifica sulla percorribilità di un’intesa attraverso la stesura di un testo che elimini dal campo possibili ambiguità e soddisfi le aspettative economiche e normative delle lavoratrici e lavoratori, più volte richieste dal sindacato.

Le OO.SS. hanno precisato quanto segue:

• Per quanto riguarda la durata del contratto serve massima chiarezza sulle voci economiche di aumento e sulle precedenti posizioni di compensazione, già dichiarate inaccettabili, così come deve essere chiarito il tema di un eventuale intervento congiunturale sulla base di calcolo del TFR.

• Positivo il giudizio sulle posizioni di ABI relativamente all’area contrattuale e inquadramenti: su questi ultimi le OO.SS. hanno confermato la disponibilità ad aprire un “cantiere” di lavori mentre sulla fungibilità hanno invece espresso forti perplessità.

• FOC: chiarire quanto durerà e a quali condizioni.

• Modello di banca: le OO.SS. hanno ribadito inoltre la necessità di prevedere comunque momenti di confronto sui cambiamenti del settore (modello di banca) e sulle sue conseguenze su organizzazione del lavoro e professionalità. Hanno inoltre affermato la necessità di una verifica congiunta sul tema delle pressioni commerciali.

In attesa quindi di verificare le posizioni espresse attraverso l’analisi dei testi, così come richiesto dalle OO.SS., e con la volontà di verificare fino in fondo i possibili reali avvicinamenti, le Parti hanno deciso di aggiornare il confronto a domani alle ore 12 per fare le suddette verifiche attraverso la stesura di una prima bozza di testo.

Roma, 30 marzo 2015

Le Segreterie Nazionali

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