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UBIS: Comunicato incontro 27 ottobre 2014

Posted on 3 Novembre 20144 Novembre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro 27 ottobre 2014

COMUNICATO DELLE OO.SS.

SULL’INCONTRO DEL 27 OTTOBRE 2014

Il 27  ottobre sono proseguiti gli incontri tra gli Organi di Coordinamento e la Delegazione Aziendale per discutere sui seguenti  argomenti :

FORMAZIONE

All’ incontro ha presenziato la responsabile della struttura Learning & Development di UBIS.

Preventivamente alla discussione di merito sono stati forniti dall’azienda i dati sulla formazione erogata in UBIS Italia per il 2014, che sintetizziamo: nel 2014 sono state erogate 99.253 ore di formazione (comprensive della formazione obbligatoria)   che hanno coinvolto 4689 colleghi. Dall’analisi dei dati è emerso che la formazione finanziata  utilizzata in modo residuale per soli 689 colleghi per 4.135 ore totali. Rispetto al 2013 abbiamo una diminuzione di 15.357 ore di formazione in virtù della riduzione del personale in UBIS Italia.

Le OO.SS. apprezzando quanto emerso dal confronto con i rappresentanti  aziendali delegati all’attività di Formazione in Ubis, hanno ribadito l’importanza e la centralità della stessa, tanto più  in una fase di trasformazioni continue come quella attuale e richiesto la creazione di percorsi di certificazione tecnica.

Abbiamo inoltre rimarcato la centralità dei processi formativi anche in relazione alle  ripetute dichiarazioni di alcuni Top Manager del Gruppo che, “adducendo” alla scusa della poca formazione dei colleghi di Ubis, hanno giustificato l’esigenza di ricorrere in modo significativo all’utilizzo  dei consulenti esterni.

Le OO.SS. inoltre hanno evidenziato le carenze del processo formativo, sia nella fase di analisi del fabbisogno formativo che nella fase d’informazione e confronto con i responsabili per la definizione dei relativi piani.

Molto spesso i colloqui annuali, compreso quello finale per la valutazione, avvengono velocemente e in modo superficiale. Troppo spesso la formazione è tratta in modo marginale e  quasi mai viene messa in diretta correlazione con obiettivi e percorsi professionali, inoltre sovente i colleghi non sono a conoscenza della formazione disponibile a catalogo. C’è quindi anche un problema di “comunicazione”.

L’azienda ha recepito  le argomentazioni esposte, tanto da fissare per il prossimo marzo un nuovo incontro specifico sul tema. Le OO.SS. metteranno in campo iniziative di sensibilizzazione  al fine di rendere la formazione un momento centrale nella vita lavorativa dei colleghi.

SERVICE LINE ICT

In merito alla riorganizzazione della Service Line ICT la responsabile HR BP della SL ci ha aggiornato sulla riorganizzazione dell’Evolution Partner.

Gran parte dei lavoratori collocati all’interno del perimetro in questione hanno una collocazione pressoché definita, ad esclusione di circa 10 Lavoratori  per i quali  ancora  non è stato possibile definirla in quanto\ tenutarie di più competenze (l’azienda sta quindi ancora valutando la migliore collocazione tra le varie possibili).

Ci sono state comunque confermate le indicazioni già fornite nei precedenti incontri, quindi nessuno andrà a svolgere attività di amministrazione: chi è specializzato rimarrà in SL,  mentre i Lavoratori che seguivano i progetti/manutenzione degli applicativi  andranno nelle BL di competenza.

Per quanto riguarda le tempistiche l’azienda ha dichiarato che per metà novembre fornirà l’informativa sulla riorganizzazione con il dettaglio delle assegnazioni nelle varie aree,  considerato che l’avvio operativo è previsto per il 1° dicembre 2014.

PROGETTO IPC (international Process Consolidation)

E’ stata presentata una breve panoramica sullo stato di avanzamento del progetto iPC  nei vari poli che riportiamo schematicamente:

Bologna: sono terminati i colloqui individuali con tutti i Lavoratori interessati dal trasferimento di attività.  I primi 7  sono già stati distaccati in Unicredit Spa per essere impiegati in nuove attività dopo i percorsi di formazione previsti. Le attività sono Back-Office di UCCMB per il controllo della congruità delle parcelle ed anticipo fatture.

I restanti 25 Lavoratori interessati dal procedimento contrattuale di distacco, con decorrenza 1 dicembre, sottoscriveranno una cessione di contratto individuale a favore di UniCredit Spa e verranno indirizzati nell’attività supporto clienti, dove si prevede lo svolgimento di un’attività su turni.

Non verranno ceduti i rapporti dei colleghi INPDAP per non arrecare problemi sul trattamento pensionistico.

Carpi: programmati 7 distaccati a novembre, con cessione di contratto da gennaio 2015 per attività Back-Office Tesoreria di BTI.

Roma: 4 colleghi  provenienti dalla CQS sono stati già inseriti nell’attività dei pignoramenti e stanno espletando l’attività di Training on the Job, mentre 6 colleghi verranno destinati in altre aree, avendone fatta richiesta specifica come da indicazioni delle scriventi OO.SS.

Milano: dei previsti 7 Colleghi provenienti da Unicredit Spa, 3 hanno già avuto il distacco nell’area Real Estate Expanses.

Verona: è iniziato il  di trasferimento delle attività sul polo rumeno in anticipo rispetto alle date preventivate; l’azienda sta valutando la richiesta delle RR.SS.AA. del polo interessato per anticipare il trasferimento dei turni notturni in modo da aver il minor impatto nei weekend e nelle festività.

L’azienda ci ha comunicato che nel 2015 il progetto iPC interesserà anche Austria e Germania con trasferimento di attività in Polonia.

Ribadiamo l’importanza del ruolo delle RR.SS.AA. dei poli impattati dalla riorganizzazione, in quanto dovranno  verificare in modo tempestivo, e direttamente con i colleghi interessati, gli esiti di questo processo.

PROCESSO OBI (Outside Business Interest)

L’azienda ci ha comunicato che nel rispetto delle previsioni del CCNL, attiverà una piattaforma informatica (“Accord”) per la comunicazione e rilevazione degli interessi/incarichi personali legati ad attività professionali e imprenditoriali esterne al rapporto di lavoro.  La materia è normata dall’art. 38 del CCNL, oltre che dalle policy aziendali.

RIORGANIZZAZIONE PL Credits Polo di Torino

E’ previsto il trasferimento delle attività svolte da consulenti esterni sull’applicativo  “fidi e garanzie” sul polo di Torino, con il  coinvolgimento di 10 Lavoratori. Contemporaneamente l’attività svolta attualmente da questi  Lavoratori di Torino del PL Credits verrà trasferita in Romania. Rimarchiamo che, anche se tali riorganizzazioni vanno incontro alla richiesta delle OO.SS. di una forte diminuzione della consulenza esterna, nel contempo permane la ns. insoddisfazione e la preoccupazione per la delocalizzazione di attività ad alto contenuto professionale che fino ad oggi veniva  svolta  in Italia.

L’azienda ha inoltre integrato l’informativa con le riorganizzazioni della BL Ges – PL Group Risk Management per meglio gestire, secondo i razionali presentati, le aree Finanza e Crediti. Mentre per le aree BL Transaction Products e BL Commercial Banking Mature Markets la riorganizzazione riguarda il cambio di riporto all’interno dell’area e la cancellazione di sections vuote.

APPALTI

L’azienda ha comunicato che sta ultimando le proprie attività di verifica e censimento degli appalti e sub-appalti e ritiene di che potrà fornire alle OO.SS. i dati, ad integrazione di quelli forniti in precedenza, per la metà di dicembre. Il ritardo nella comunicazione è dovuto alla difficoltà di reperire informazioni da part dell’area IT, visto l’alto numero di commesse aperte, mentre risulta al momento  più facile la raccolta presso Real Estate e Back Office.

Le scriventi hanno rimarcato la necessità di una chiara informativa nel rispetto delle norme contrattuali e degli accordi firmati.

Come OO.SS. abbiamo posto  all’attenzione della delegazione aziendale le seguenti problematiche, per avere risposte nei prossimi incontri :

–        PERMESSI A RECUPERO: manca ancora la causale per utilizzarli.

–        RIPOSI COMPENSATIVI: il tool a portale non tiene conto dell’accordo di Ubis.

L’azienda risponde che stanno sistemando il tutto, le OO.SS. chiariscono che non saranno accettate forzature.

–        NUOVO SISTEMA RILEVAZIONI RENDICONTAZIONI: richieste informazioni specifiche, anche per evitare distorsioni nell’applicazione  così come rilevate in passato in alcuni uffici

–        RIPRENDIAMO inoltre gli argomenti  posti all’attenzione anche dell’AD nell’ultimo incontro:

  • progetto 90 gg e asili nido, farsi carico di attivarli dove sono stati richiesti
  • situazione degli stabili di Palermo e di Potenza
  • suddivisione dati della assunzioni tra nuovi e conferme ex consulenti
  • dati del bilancio comunicati nell’incontro con l’AD, il totale FTE di Ubis Italia a fine 2013 non coincide con il numero reale.

Milano, 29 ottobre 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UCCMB: fissato l’incontro per il 7 novembre

Posted on 1 Novembre 20144 Novembre 2014 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo Unicredit – Segreterie di Coordinamento/RSA UCCMB

UCCMB: FISSATO INCONTRO IL 7 NOVEMBRE!

Le Segreterie di Gruppo Unicredit e le Segreterie di Coordinamento di UCCMB, nell’imminenza della comunicazione dell’esito della trattativa di cessione, confermano la propria contrarietà a tale operazione e contemporaneamente la ferma determinazione nel pervenire ad adeguate garanzie per le lavoratrici e i lavoratori di UCCMB.

Nel farsi carico della fortissima preoccupazione espressa dai lavoratori, manifestatasi attraverso lo sciopero e altre iniziative, le Segreterie di Gruppo si sono attivate per fissare in tempi brevi un primo momento di confronto con l’Azienda, che si terrà il prossimo 7 novembre.

L’obiettivo è sancire il mantenimento del Contratto del Credito, definire ampie garanzie di natura occupazionale, salvaguardare la professionalità e i trattamenti economici e normativi.

Siamo fortemente impegnati a tutelare pienamente tutti i colleghi e le loro famiglie e vi terremo prontamente informati sulla prosecuzione del confronto.

Milano, 30 ottobre 2014

Le Segreterie di Gruppo Unicredit
Le Segreterie di Coordinamento/RSA UCCMB

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato su attività di testing

Posted on 31 Ottobre 20143 Novembre 2014 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

Milano, 31 ottobre 2014

ATTIVITA’ DI TESTING – DOMENICA 2.11 E LUNEDI’ 3.11

L’azienda ci ha informato che in occasione della partenza della riorganizzazione Open sono previste le usuali attività di testing, programmate come segue:

Domenica 2.11
sessioni di prova presso gli uffici di Lampugnano dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (circa);

Lunedì 3.11
ingresso anticipato alle ore 7,15 per i colleghi della Rete Distretti, per l’esecuzione di alcuni test di connessione che garantiscano la corretta funzionalità operativa a nuovo. Si richiederà la presenza di una risorsa per ogni ruolo per ogni struttura.

Al personale coinvolto saranno riconosciuti i trattamenti di seguito indicati:

Attività di domenica:

per le Aree Professionali il pagamento dello straordinario con maggiorazione festiva per le ore effettivamente svolte, oltre al riposo compensativo di una giornata intera indipendentemente dalle ore di effettivo lavoro prestato;

per i Quadri Direttivi il riposo compensativo di una intera giornata.

Attività di lunedì:

le Aree Professionali potranno optare tra il pagamento dello straordinario e il recupero con il meccanismo della banca ore;

i Quadri Direttivi si avvarranno dell’autogestione secondo quanto previsto dal vigente CCNL.

Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

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Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Comunicato Segreterie Nazionali incontri del 27 e 29 ottobre rinnovo CCNL

Posted on 30 Ottobre 20143 Novembre 2014 By Claudio Voghera
Comunicato Segreterie Nazionali incontri del 27 e 29 ottobre rinnovo CCNL

COMUNICATO

Nelle giornate del 27 e 29 ottobre è proseguita a Roma la trattativa in ABI per il rinnovo del CCNL.

Il giorno 27 al tavolo generale il confronto è partito dai contenuti economici e dai temi inerenti il perimetro contrattuale.
ABI ha dichiarato l’impossibilità da parte delle banche a riconoscere spazi di discussione per incrementi salariali; ha  proposto inoltre di affrontare prima la discussione sui Perimetri Contrattuali (alias trasferimento di temi dalla Contrattazione Nazionale a quella di II Livello), per procedere poi a discutere dei possibili recuperi di potere di acquisto dei salari nel CCNL ( senza escludere quelli legati alla produttività da riconoscere in azienda, secondo un modello di misurazione deciso a livello di CCNL) sulla base di indici inflattivi “certi e non presunti”. ABI ha dichiarato inoltre di non poter più sostenere elementi automatici relativi ad ulteriori incrementi del costo del lavoro (scatti di anzianità).

Le OO.SS. hanno subito rimandato al mittente tale proposta assolutamente destrutturante dell’impalcatura contrattuale e dei suoi contenuti economici, rifiutando ogni ricatto e chiedendo invece che la discussione ripartisse con posizioni chiare ed esplicite sui punti contenuti nella piattaforma sindacale votata da tutte le lavoratrici e i lavoratori.

ABI ha dovuto convenire sul metodo proposto dalle OO.SS. e pertanto il confronto è ripreso nella giornata del 29 ottobre nel corso della quale sono stati ripresi anche i contenuti di quanto emerso dal confronto nei cantieri di lavoro (su area contrattuale ed inquadramenti) tenutisi nel pomeriggio del 27 ottobre.

ABI nel ribadire la volontà di arrivare al rinnovo del CCNL entro il 31 dicembre 2014, ha rappresentato le proprie posizioni, che ci verranno consegnate per scritto entro il prossimo incontro e che in sintesi sono:

PERIMETRI CONTRATTUALI
Il Presidente del CASL nelle due giornate di incontro ha insistito sul fatto che le banche assumeranno sempre più in futuro modelli organizzativi e commerciali diversificati fra di loro e pertanto ritiene necessario ridiscutere profondamente gli assetti contrattuali esistenti. ABI propone un contratto nazionale che indichi linee generali di riferimento ampie e “cedevoli” a favore di previsioni contrattuali di secondo livello da contrattare azienda per azienda e, quindi, differenziate fra di loro su temi quali appunto l’organizzazione del lavoro, la stessa area contrattuale, gli orari di lavoro e le previsioni inquadramentali.

AREA CONTRATTUALE
La proposta di ABI si può sintetizzare in tre punti.

1. estendere l’area dei contratti complementari;
2. rivedere la regolamentazione delle attività appaltabili e renderla meno vincolante;
3. utilizzare forme di lavoro autonomo nelle attività della Rete.

I primi due punti comportano sostanzialmente il passaggio di tutte le attività regolate oggi all’art. 2 nella disciplina dell’art.3. (contratti complementari che prevedono settimana lavorativa di 40 ore, tabelle stipendiali meno 20%, sottoinquadramenti).Eventuali ulteriori necessità di aggiustamento verrebbero regolate a livello di Azienda/Gruppo attraverso la contrattazione di prossimità. Area Contrattuale dunque da ridisegnare profondamente se si vogliono evitare uscite di lavoratrici e lavoratori dal settore e quindi dall’applicazione del CCNL credito.

OCCUPAZIONE
ABI propone un utilizzo più ampio del FOC (forse unico elemento di contatto con la piattaforma sindacale!!) su contratti di solidarietà, rioccupazione e riqualificazione dei lavoratori del fondo emergenziale; propone anche generici interventi di allineamento alla nuova normativa presente o in divenire (vedi Jobs Act) delle forme contrattuali come ad esempio l’allungamento del periodo di prova e una abolizione della percentuale prevista a livello nazionale sul part time da definire altresì a livello aziendale.

INQUADRAMENTI
Secondo ABI le banche non possono più sostenere l’attuale situazione di addensamento (e di costo) in alcuni livelli salariali (vedi quadri direttivi) rispetto anche ad una serie di profili professionali che non esistono più e che senza la fungibilità produrrebbero addirittura dei licenziamenti. Rammentando che nelle aziende sono state bloccate trattative o disdettati accordi in tema di inquadramenti, ABI ha proposto di trasformare i 13 livelli esistenti nel CCNL in 6 livelli inquadramentali, mantenendo comunque le aree professionali ed i quadri direttivi in due aree distinte e proponendo la fungibilità piena tra le aree.

PARTE ECONOMICA
A fronte di una richiesta in piattaforma di un incremento del 6,05% (somma del recupero del 2011 fino al primo semestre 2014 più le previsioni inflattive dal secondo semestre 2014 al primo semestre del 2017), ABI, non citando la fonte, si basa su una inflazione reale pregressa del 4,20%; ciò comporterebbe, a suo dire, un credito a loro favore dell’1,85%. Tale loro credito andrebbe a decurtare le previsioni di inflazione attesa del 3,70% con un risultato finale a favore dei lavoratori del 1,85%, pari a circa 53 euro (!). Propone inoltre interventi strutturali su elementi di incremento automatico come il TFR (da consolidare solo su stipendio, scatti di anzianità, ex ristr.tabellare) e contestuale abolizione degli SCATTI DI ANZIANITA’ dal 1 gennaio 2015. Sempre secondo le loro determinazioni, verrebbero inoltre abolite le indennità modali, gli automatismi di carriera, i preavvisi ed i periodi di comporto.

Con queste proposte l’ABI ha assunto posizioni totalmente inaccettabili e lontanissime dalle richieste sindacali. In risposta alle forti contestazioni espresse dalle OO.SS. ABI ha affermato di essere consapevole delle distanze ma di ritenere, allo stesso tempo, che lo svolgimento del negoziato possa produrre un punto di sintesi tra le due parti.

Le OO.SS. ritengono assolutamente impercorribile qualunque forma di destrutturazione o svuotamento del Contratto Nazionale che costituisce elemento di garanzia e di unità di tutti i lavoratori e le lavoratrici della categoria. Le proposte di ABI prefigurano infatti una frammentazione di tutele, previsioni normative e salariali del CCNL che verrebbe sostituito da accordi aziendali o di gruppo. Le OO.SS. hanno ritenuto opportuno riportare la discussione sui temi dei cantieri (area contrattuale e inquadramenti) al tavolo generale dove verificheranno, nelle prossime due giornate già calendarizzate del 5 e 13 novembre, se ABI modificherà sensibilmente le proprie posizioni. L’Associazione dei banchieri deve cambiare profondamente il merito delle sue posizioni; qualora ciò non avvenisse, esauriti i prossimi incontri, non si potrà che organizzare la mobilitazione e la lotta per la conquista di un CCNL che rafforzi le tutele e sia di supporto alla difficile fase del settore ed al rilancio del paese.

Roma, 30 ottobre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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Evidenza, Rassegna Stampa

ABI: incontro del 29-10 sul rinnovo del CCNL

Posted on 29 Ottobre 201430 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
ABI: incontro del 29-10 sul rinnovo del CCNL

ROMA, LI 29 OTTOBRE 2014

Il Presidente del CASL ABI Dr.Profumo, ha aperto la riunione odierna sottolineando come si debba tenere presente che l’industria bancaria andrà a diversificarsi profondamente al suo interno, sia per modelli organizzativi che per performance; quindi la discussione sulle attribuzioni di materie ai singoli livelli contrattuali diventa fondamentale.

A questo proposito, ha proseguito il Presidente, ABI ritiene che il CCNL rappresenti il contenitore di norme generali e di regole per le materie da demandare al livello aziendale, soprattutto in termini di produttività economica.

Profumo ha confermato che l’obiettivo di ABI e’ quello di rinnovare il contratto nazionale entro il 31 dicembre di quest’anno. Ha poi proseguito con l’illustrazione delle posizioni di controparte sulle singole materie contrattuali.

PARTE ECONOMICA
La prospettiva dell’industria bancaria non consente, secondo ABI, di mantenere in vita sistemi automatici inerziali di aumento del costo del lavoro (scatti anzianità e disciplina automatismi) mentre per quanto riguarda specificamente il recupero inflattivo, secondo l’associazione datoriale, il differenziale da recuperare sarebbe pari all’1,85% anziché al 6,05% richiesto dalle OO.SS..

Le banche vorrebbero un nuovo consolidamento del TFR nonché di intervenire sulle indennità modali (es. indennità di cassa) e sugli istituti economici collegati all’anzianità

AREA CONTRATTUALE
Anche su questo argomento, la controparte ha ripetuto la propria posizione: l’esigenza di riduzione dei costi e di razionalizzazione dei processi organizzativi nonché il continuo confronto con altri settori presenti sul mercato che svolgono le medesime attività a costi inferiori, rende arcaica – secondo ABI – l’attuale normativa in materia.

L’ABI propone quindi una modifica radicale della disciplina che comporta:
– l’uscita dall’area contrattuale verso i contratti complementari di un gran numero di attività ;
– regole meno stringenti delle attuali sull’appaltabilita’ di attività diverse da quelle attuali;
– l’introduzione dei rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete distributiva;
– la possibilità di modificare la regolamentazione nazionale tramite la negoziazione di secondo livello e di prossimità.

INQUADRAMENTI
La controparte ha dichiarato inoltre che l’attuale sistema inquadramentale su 13 livelli è in molte parti obsoleto e, dal loro punto di vista, rigido. Pertanto, ABI propone un sistema su 6 livelli di inquadramento con la massima fungibilità delle mansioni, soprattutto per l’area dei Quadri Direttivi.

Sulla nostra richiesta di percorsi formativi certificati, l’ABI prevede di delegare l’argomento alla contrattazione di secondo livello, senza alcun legame però ai percorsi di carriera.

L’ABI ha sottolineato la necessità di assegnare al secondo livello di contrattazione la definizione di eventuali nuove figure professionali.

Anche il tema delle declaratorie, delle sostituzioni, dei tempi di attribuzione delle qualifiche superiori e del criterio dei c.d. “numeretti”, secondo controparte, andrebbero eliminate dalle previsioni contrattuali.

OCCUPAZIONE
ABI si è dichiarata disponibile ad un aumento dell’operatività del FOC, Fondo per l’Occupazione,in termini di solidarietà espansiva, ma anche per la creazione di una piattaforma che favorisca il reimpiego del personale attualmente in carico al Fondo Emergenziale.

ORARI
Abi ha evidenziato la necessita’ di una razionalizzazione complessiva sul tema degli orari, con la previsione di un impianto nazionale che demandi alla sede aziendale di accompagnare le scelte organizzative che verranno fatte.

A nome di tutte le sigle sindacali, il Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni, richiedendo che l’illustrazione fatta da ABI venga consegnata alle organizzazioni sindacali per iscritto, ha affermato che se l’intenzione di controparte fosse quella di approfittare della situazione difficile del sistema per depotenziare il contratto nazionale, questa sarebbe una scelta impraticabile.

Egli ha quindi auspicato che la posizione espressa dall’ABI non sia una posizione definitiva perché, in caso contrario, il prosieguo del confronto per la sottoscrizione del nuovo contratto nazionale risulterebbe impossibile.

Le trattative riprenderanno il giorno 5 novembre in sede plenaria.

Cordiali saluti

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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Rassegna Stampa

Region Lombardia: Comunicato su Progetto Open

Posted on 28 Ottobre 20148 Dicembre 2014 By Claudio Voghera
Region Lombardia: Comunicato su Progetto Open

Comunicato sindacale relativo all’incontro del 27 ottobre 2014 fra  i Coordinatori Territoriali di Unicredit S.p.A. e l’ HR  Lombardia in merito al Progetto Open.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Centro Nord: Comunicato unitario incontro 20 ottobre

Posted on 28 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
Centro Nord: Comunicato unitario incontro 20 ottobre

Il giorno 20 ottobre 2014 si è tenuto il sollecitato incontro con l’Azienda, in merito alla nuova riorganizzazione con l’adozione del modello Open

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Coordinamenti Territoriali - RSA

Nord Est: Comunicato Coordinatori Territoriali su progetto Open

Posted on 27 Ottobre 201428 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
Nord Est: Comunicato Coordinatori Territoriali su progetto Open

Lo scorso 22 ottobre si è svolto l’incontro tra la delegazione della Region Nord Est di Unicredit Spa ed i Coordinatori Territoriali delle OO.SS. del Triveneto sulla ristrutturazione denominata “OPEN”.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

UBIS: Comunicato unitario incontro annuale

Posted on 23 Ottobre 201424 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario incontro annuale

MADE IN UBIS…SI’, MA DOVE ?

Il 16 ottobre u.s. si è tenuto il previsto incontro annuale, come da procedura contrattuale nazionale, tra le scriventi OO.SS. e una specifica Delegazione aziendale guidata dall’Amministratore Delegato di UBIS Paolo Cederle.

UCCMB: solidarietà e sostegno ai lavoratori

In apertura d’incontro le OO.SS. hanno espresso la piena solidarietà per i colleghi della società UCCMB, in quegli stessi momenti in sciopero sotto le torri di Gae Aulenti, relativamente alla volontà di Unicredit di cedere attività e lavoratori. Nel contempo è stata consegnata all’Amministratore Delegato una lettera, nella quale le scriventi OO.SS., confermando alla Delegazione Aziendale la propria profonda contrarietà all’operazione, rimarcano la necessità di tutelare al massimo, in termini occupazionali e professionali, i lavoratori interessati dall’eventuale operazione di cessione. E’ stato altresì richiesto all’Amministratore Delegato di rappresentare quanto da noi ribadito in merito a tale questione ai vertici di Unicredit. E’ iniziato quindi l’incontro con l’esposizione da parte del CEO dei progetti in atto e quelli futuri. Di seguito vi riportiamo quanto dichiarato dalla Delegazione Aziendale.

Progetti e futuro di UBIS: IT,  Real Estate e Back Office

Viene illustrato in particolare il focus sulle attività rivenienti dalla “riorganizzazione della Banca” in Italia-Germania-Austria.Secondo quanto esposto dal Dott. Cederle, UBIS avrà l’importante compito di porsi come collante tra le varie Country per la corretta attuazione, sincronizzazione  e sviluppo  dei processi  IT, in particolare per quelli ad alto valore aggiunto.

Lo stesso obiettivo è stato fissato per le attività svolte in ambito Real Estate, sempre più strategiche rispetto ai nuovi modelli di Banca Commerciale verso cui il mercato, e quindi anche Unicredit, stanno orientando gli investimenti.

Tale scenario di profondo rinnovo delle modalità operative della Rete Commerciale e di forte competitività dei mercati, sempre secondo l’Amministratore Delegato, rende necessaria una profonda rivalutazione del ruolo di UBIS che dovrà essere sempre più attiva e propositiva, promuovendo una leadership all’interno del Gruppo con il “marchio” MADE IN UBIS.

La parte IT dovrà quindi lavorare molto nella ricerca di convergenza tra mondo fisico e mondo digitale, necessario per poter supportare la “rivoluzione”, in tutta l’organizzazione delle Filiali Commerciali del Gruppo.

Anche la parte Real Estate vedrà aumentare il proprio lavoro e intervento non solo nel layout delle Filiali, e sarà leva di forte investimento che permetterà anche risparmi consistenti rispetto alle strutture non più strategiche all’interno del Gruppo.

Per quanto riguarda invece la parte Back Office, sempre secondo quanto esposto dalla Delegazione aziendale, non sono previsti al momento fenomeni di espansione e di investimento, pur restando un’Area strategica per le attività del Gruppo.

Riorganizzazione delle strutture e situazione del Personale in UBIS

Continuano le ristrutturazioni, come già  precedentemente annunciato  e  presentato, all’interno di UBIS relative ai settori di Government HR , SL ICT e Security.

Per quanto concerne l’Area della “Security” l’Azienda ha confermato che in UBIS abbiamo uno dei Centri all’avanguardia nel settore, con una particolare citazione per il Polo di Roma, così come riconosciuto da parte della stessa ABI, che ha indicato la nostra Azienda come la “best practice” in tema di sicurezza nel settore delle Banche Italiane.

In riferimento a UBIS Italia, la forza lavoro presente al 30.9.2014, è pari a 4288 dipendenti, comprese le ultime 95 assunzioni (UBIS resta ancora la realtà che assume maggiormente nel Gruppo).

Esternalizzazioni, consulenze, delocalizzazioni e “piccoli Poli”

Passaggio importante è stato quello sulle “esternalizzazioni”. Il Capo del Personale di UBIS, Ungaro,  ha confermato quanto detto nel precedente incontro, ovvero che ora UBIS è in fase di consolidamento e che in questo momento non sono previste ulteriori esternalizzazioni (il Gruppo è al momento focalizzato su altre Aree di  intervento nell’ambito della Banca Commerciale).

Per quanto riguarda invece le “consulenze” l’Azienda ha ribadito che, pur consapevoli di aver utilizzato talvolta il personale esterno in modo non sempre equilibrato, non rinuncerà mai al suo ricorso, pur prendendo l’impegno a proseguire nel processo di riduzione, rivedendo anche le regole della presenza fisica dei consulenti all’interno dei Poli.

Altro argomento discusso è stato quello delle “delocalizzazioni”, dove l’azienda ha dichiarato che al momento non ci sono previsioni di ulteriori spostamenti di lavorazioni in hub internazionali, dopo  quelle previste dal progetto iPC.

Abbiamo ribadito che  queste sono iniziative che non condividiamo. Il Capo del Personale ha comunque voluto sottolineare, che a fronte di delocalizzazioni, è stata possibile l’assunzione di 100 nuovi colleghi in Ubis Italia (a completamento della procedura delle assunzioni).

Anche l’argomento “piccoli Poli” è stato affrontato, con l’azienda che ha dichiarato che UBIS non incrementerà i piccoli poli presenti in quanto non è nelle linee strategiche investire in termini di ampliamento di tali siti.

Al contempo è stato però riconfermato che non c’è assolutamente la volontà di attuarne la chiusura, a meno che non si crei un’occasione per il ricollocamento dei colleghi come peraltro avvenuto fino ad oggi.


Considerazioni delle OO.SS.

La presentazione delle prospettive e dei progetti fa intendere una svolta radicale nella considerazione di UBIS nel Gruppo, anche in relazione agli ultimi  cambiamenti intervenuti ai vertici di UBIS, e in tale ottica lo slogan “MADE IN UBIS”, che ci è stato presentato, è un segnale positivo. Da sempre abbiamo contestato la scarsa visibilità e prospettiva data a Ubis all’interno del Gruppo.

Il nuovo modello di Banca Commerciale vedrà l’aspetto dell’automazione e dei processi IT sempre più “core business”, tanto da far dichiarare al CEO “che UBIS è il cuore della banca commerciale” e, in tal senso, i lavoratori di UBIS e le loro specializzazioni dovranno essere basilari per l’implementazione e il funzionamento dei nuovi servizi alla clientela.

Questo dovrà avere un risvolto positivo su tutti i colleghi, non solo sulle performance del Gruppo!

Il valore aggiunto è dato dalla professionalità e dal lavoro di tutti i colleghi di Ubis, non bastano Manager e Consulenti, il Progetto senza i Lavoratori non può avere futuro!

Premesso ciò, abbiamo rimarcato chiaramente che sono ancora molte le distanze e le discrepanze che puntualmente verifichiamo sul campo.

L’azione di crescita di Ubis non sempre è percepita all’interno dell’azienda, non solo per la routine del lavoro quotidiano (che raramente vede prospettive di crescita) ma anche perché la Comunicazione (dall’Azienda tanto proclamata e malamente ricercata) non è attenta alle discrasie della vita giornaliera: sembra che si parlino due lingue diverse e sarà quindi  importante capire in quale punto della catena manageriale c’è il difetto.

Inoltre iniziative  come quelle  delle esternalizzazioni, delle delocalizzazioni e delle consulenze , MAI condivise da queste OO.SS., non possono aiutare a far lavorare in modo sereno e motivato i colleghi

La formazione inoltre lascia a desiderare, l’analisi delle necessità formative in UBIS viene fatta a tavolino da persone che non conoscono chi vorrebbero e dovrebbero formare e alcune volte forse non conoscono nemmeno il lavoro che vorrebbero portare a formazione:

non ascoltare i lavoratori e le loro esigenze e aspettative porta ad aumentare il gap formativo che ci viene “ogni tanto “ addebitato, rispetto anche e non solo ai consulenti esterni.

Abbiamo ribadito la necessità di sviluppo sia nel dialogo sociale, sia in termini di crescita.

Una politica di continua riduzione del personale non migliora il clima. Siamo ora arrivati a 4288 Lavoratori in Italia. In due anni 956 colleghi sono usciti dal Gruppo, per i piani industriali e per le cessioni di ramo d’azienda. La “progettualità futura” che prevede la crescita di UBIS dichiarata dal CEO è qualcosa quindi che vorremmo vedere realizzata,  ma in ITALIA.

Nelle continue riorganizzazioni – fatte in nome dei regulators, del modello di servizio e della riduzione dei costi – noi e i Colleghi non troviamo il bandolo della matassa, ma solo un groviglio di fili. La confusione non dà sicurezza, anzi induce a credere all’improvvisazione.

Il mondo è in continua e profonda trasformazione, ma la domanda che più volte vi abbiamo posto è: “i dirigenti di quest’azienda (che in percentuale superano  “di molto” la media di settore)  non dovrebbero essere parte attiva nel motivare e nel dare esempio del cambiamento, coinvolgendo tutte le persone ?”.

In linea quindi con l’obiettivo sindacale di risolvere alla radice in tempi brevi la maggior parte dei problemi esistenti, gli incontri con l’Azienda riprenderanno già dal 27 ottobre, con l’intento di attuare le possibili misure correttive ove subito praticabili, avviando al contempo tutte le azioni necessarie per poter superare anche le situazioni più complesse che richiederanno inevitabilmente passaggi più articolati nel medio periodo.

Sarà quindi nostra cura tenere prontamente aggiornati tutti i colleghi sui prossimi sviluppi.

Milano, 22 ottobre 2014

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UBIS
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA

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CCNL ABI: Posizioni ancora distanti su parte economica e area contrattuale

Posted on 21 Ottobre 201421 Ottobre 2014 By Claudio Voghera
CCNL ABI: Posizioni ancora distanti su parte economica e area contrattuale

CONTRATTO NAZIONALE ABI
AL TAVOLO NEGOZIALE POSIZIONI ANCORA DISTANTI SU PARTE ECONOMICA
AREA CONTRATTUALE E DIFESA DELL’OCCUPAZIONE

È proseguito ieri a Roma il confronto per il rinnovo del contratto nazionale in ABI.

Dopo un primo intervento di carattere generale da parte del Presidente del CASL Dr. Alessandro Profumo, attinente ancora allo scenario macroeconomico di crisi del settore, le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito l’impostazione ed i punti salienti della piattaforma contrattuale.

Le Organizzazioni Sindacali hanno respinto ogni ipotesi di controparte di determinare un unico livello di confronto contrattuale ed hanno riaffermato la centralità del CCNL quale cardine della contrattazione aziendale e di gruppo; su tale impostazione la stessa ABI ha convenuto, rassegnando però in tema di area contrattuale la propria posizione diametralmente opposta a quella delle OO.SS. e ribadendo che continua ad essere insostenibile prevedere una crescita del costo del lavoro nel settore.

Secondo ABI, inoltre, per l’industria bancaria che sta subendo cambiamenti radicali e strutturali non solo sul fronte dei ricavi, ma anche dell’assetto normativo, tecnologico e dell’evoluzione delle esigenze della clientela, è necessario trovare soluzioni che rendano compatibili questi fattori con la sostenibilità del costo del lavoro. ABI per questo ha chiesto alle OO.SS. un approccio non ideologico che superi eventuali rigidità e renda percorribile per le aziende di credito il negoziato sul contratto nazionale.

Per il Sindacato, difendere l’occupazione nel settore significa difendere la tenuta dell’area contrattuale, il suo perimetro ed il suo possibile rafforzamento, in quanto questa operazione si ricongiunge direttamente al modello di banca che è stato condiviso nelle assemblee dei lavoratori.

Il Sindacato, pur tenendo conto, ai fini rivendicativi, delle previsioni delle nuove dinamiche inflattive, ha sottolineato come le annunciate misure dal Governo sulla riduzione dell’IRAP, potranno portare – se attuate – ad un miglioramento delle prospettive sul costo del lavoro anche nel settore bancario. Per quanto riguarda l’approccio “ideologico o meno” alla trattativa, le OO.SS. non hanno potuto che confermare che tale atteggiamento dovrebbe prima di tutto contraddistinguere controparte, visto che il confronto è partito in salita a causa della disdetta di ABI del contratto vigente!

I prossimi incontri, secondo il calendario già definito, si terranno i giorni 27 e 29 ottobre; le parti hanno convenuto di affrontare al tavolo generale i temi del salario, perimetro contrattuale ed occupazione e di istituire due “cantieri di lavoro”, rispettivamente su area contrattuale ed inquadramenti, che termineranno i propri lavori entro il 20 novembre.

Vi terremo informati sullo sviluppo della trattativa.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
DIRCREDITO – FABI –  FIBA/CISL –  FISAC/CGIL –  SINFUB –  UGL/CREDITO –  UILCA

Roma, 21 ottobre 2014

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