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Comunicato unitario votazioni Fondo Pensione di Gruppo

Posted on 29 Maggio 201429 Maggio 2014 By Claudio Voghera
Comunicato unitario votazioni Fondo Pensione di Gruppo

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito Uilca
UniCredit Group

Fondo Pensione per il Personale

delle Aziende del Gruppo UniCredit

VOTAZIONE del 26 maggio 2014
per l’approvazione del BILANCIO al 31.12.2013

Dal giorni 26 maggio al 30 maggio, in seconda convocazione, tutte le iscritte e gli iscritti al Fondo Pensione di Gruppo potranno votare, in assemblea ordinaria, per l’approvazione del Bilancio del 2013.

Nelle medesime giornate sarà possibile votare anche per il compenso agli eletti che non prestano servizio presso un’azienda del Gruppo.

La votazione, come di consueto, avverrà per corrispondenza per i pensionati, mentre il personale in servizio utilizzerà la modalità on-line attraverso il seguente percorso sul portale:

MY HR – WELFARE E BENEFITS – PREVIDENZA COMPLEMENTARE – VOTAZIONI E REFERENDUM

Sulla base delle puntuali indicazioni da parte dei Componenti del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione di Gruppo eletti dai Lavoratori e dalle Lavoratrici iscritti/e, che alleghiamo:

Vi invitiamo a partecipare numerosi e convinti

e ad APPROVARE

il Bilancio 2013 e le proposte del Consiglio di Amministrazione.

Milano 26 maggio 2014

Le Segreterie di Gruppo
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito Uilca
UniCredit Group

Allegati:

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Previdenza Integrativa

ABI: Presentata la piattaforma per il rinnovo del CCNL

Posted on 28 Maggio 201429 Maggio 2014 By Claudio Voghera

PRESENTATA AD ABI LA PIATTAFORMA DI RINNOVO
DEL CONTRATTO DEL CREDITO

Nella giornata di oggi si è svolta la riunione in ABI per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale.

Le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato le richieste approvate a larghissima maggioranza nelle assemblee dai lavoratori e dalle lavoratrici del settore.

La delegazione dell’ABI, pur riconoscendo il valore di un approccio innovativo al rinnovo del CCNL, ha ribadito che, per gli anni 2014 e 2015, non ci sono le condizioni per un aumento delle retribuzioni.

La delegazione sindacale ha confermato l’integrità della piattaforma approvata dalla categoria.

Le OO.SS., ribadendo la legittimità dell’adeguamento delle retribuzioni all’andamento dell’inflazione, hanno sostenuto la necessità di aprire il confronto sul modello di banca, che sarà determinante per orientare la discussione anche sul contratto nazionale.

Le parti hanno deciso di avviare un approfondimento delle rispettive posizioni attraverso un confronto esplorativo che prevede incontri nelle giornate del 18, 23 e 30 giugno.

Le imminenti scadenze che coinvolgeranno l’associazione delle banche dovranno essere attentamente monitorate per verificare la reale disponibilità della controparte ad avviare un confronto di merito sulle proposte presentate dal sindacato.

Roma 28 maggio 2014

Le Segreterie Nazionali
DIRCREDITO – FABI – FIBA CISL – FISAC CGIL – SINFUB – UGL – UILCA

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Evidenza, Rassegna Stampa

Unicredit: Comunicato unitario su Buy Back obbligazioni

Posted on 27 Maggio 201427 Maggio 2014 By Claudio Voghera

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl/Credito UilCa
Segreterie di Coordinamento – UniCredit Spa

BUY BACK……CI RISIAMO

Dopo l’iniziativa commerciale del 2013, anche per quest’anno l’Azienda ha deciso di riacquistare alcune emissioni obbligazionarie con proposta alla clientela di acquisto di altri prodotti sulla cui efficacia commerciale, al di là dei possibili dubbi, non spetta a noi esprimerci.

Determinare le politiche commerciali dell’Azienda, infatti, non è nostro compito, ma è nostro dovere ricordarle come, per effetto delle esasperate pressioni commerciali operate sugli addetti, anche quest’anno, rischiano di saltare le modalità organizzative e, cosa ancor più grave, i necessari controlli della funzione di Compliance sull’operazione.

Lo scorso anno proprio la competizione tra Agenzie, mirata a concludere il maggior numero di operazioni nei primi giorni comportò la successiva attivazione di specifici controlli da parte di Compliance. Tali controlli bloccarono l’apertura dei panieri per mancanza dei necessari requisiti relativi alla MIFID, in particolare rispetto al rinnovo delle interviste.

Per questo invitiamo tutti gli operatori a respingere questo modo di operare che, anche quest’anno, pare riproporsi con le stesse modalità.

Se l’obiettivo deve essere quello di operare per raggiungere l’obiettivo commerciale, esso si deve realizzare utilizzando tutto il tempo necessario (15 giorni) per contattare e spiegare l’operazione al cliente, rispettando tutte le indicazione operative e le normative di riferimento.

Per questo invitiamo tutti i colleghi a porre la massima attenzione e al rispetto della normativa, respingendo e denunciando eventuali indebite pressioni dell’azienda all’utilizzo di pericolose scorciatoie pur di raggiungere i risultati attesi.

Non dobbiamo mai dimenticarci, infatti che, in caso di violazioni della normativa, (aziendale o di legge), il rischio è individuale e non sicuramente in capo né al proprio superiore né tanto meno ai vertici aziendali che questa operazione hanno deciso.

Il medesimo problema lo abbiamo visto il mese scorso sul collocamento dei Certificate per i quali è stato istituito un processo di vendita così farraginoso che, unito alle pressioni commerciali, poteva indurre i colleghi e le colleghe all’errore.

E’ il solito gioco, ormai stantio, dello scarico di responsabilità.

Non ci stancheremo mai di ricordare, in ogni occasione, che lavorare nelle migliori condizioni e soprattutto in sicurezza, non solo porta benefici ai clienti e all’Azienda, ma deve tornare ad essere un diritto, fondamentale e non negoziabile, di ciascun collega.

Milano 27 maggio 2014

Le Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Accordo di Gruppo di attuazione del Provvedimento n. 192/2011 del Garante per la privacy

Posted on 22 Maggio 201419 Giugno 2014 By Claudio Voghera
Accordo di Gruppo di attuazione del Provvedimento n. 192/2011 del Garante per la privacy

In data 22 maggio 2014 è stato sottoscritto l’accordo di gruppo di attuazione dell’accordo quadro nazionale di settore sul provvedimento n.192 del 12 maggio 2011 del Garante per la protezione dei dati personali relativo al tracciamento delle operazioni bancarie

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Accordi & Contratti Gruppo UniCredit

1° Incontro Ordinario 2014 UEWC

Posted on 21 Maggio 201423 Maggio 2014 By Claudio Voghera
1° Incontro Ordinario 2014 UEWC

Il Comitato Aziendale Europeo di Unicredit, riunitosi in sessione Plenaria nella giornata del 21 maggio 2014 ha incontrato il top management del Gruppo che ha illustrato le seguenti tematiche:
• le strategie del Risk Management;
• i risultati del primo trimestre 2014 del Gruppo Unicredit;
• politiche della Compensation e dei Bonus;
• Piano Industriale 2014/2018 e prospettive delle Banche Commerciali.

Il CAE di Unicredit, a seguito dell’esposizione del Management, rileva un cambiamento nella cultura della Gestione del Rischio e del modello di erogazione del Credito dal punto di vista della valutazione del profilo di rischio e la particolare attenzione alla gestione del portafoglio non core. Il CAE di Unicredit disapprova che il Gruppo prosegua con la politica delle cessioni, in questo caso di UCCMB, che nel settore è una società leader nella gestione dei crediti deteriorati. Una politica, quella delle cessioni e delle esternalizzazioni che non crea valore per i Lavoratori coinvolti e per il Gruppo come evidenziato dalle operazioni precedenti.

I risultati del primo trimestre sono in miglioramento a partire dal perimetro Italia, anche se si registra un rallentamento di Russia, Turchia e perimetro CEE. Il CAE di Unicredit ribadisce l’importanza della riduzione delle consulenze e la necessità di agire sui costi non HR per raggiungere i risultati previsti.

Il CAE di Unicredit ha espresso una valutazione critica sul livello retributivo del top management, sia in termini di retribuzione fissa che legato ai risultati. Richiede quindi, un significativo contributo anche al top management alla riduzione dei costi, in considerazione del momento di crisi e della fase in cui il Gruppo ha dichiarato una forte riduzione del personale in Austria, Germania ed Italia.

Il General Manager di Gruppo ha illustrato le strategie e la riorganizzazione delle Banche Commerciali e del modello di servizio, che ha affermato essere in stretta correlazione con l’evoluzione tecnologica e si basa sull’introduzione di nuovi strumenti innovativi in grado di rispondere alle nuove aspettative di servizio della clientela.

Il CAE di Unicredit ha sottolineato la necessità di mantenere un forte presidio nei territori che garantisca la sostenibilità della relazione con il Cliente. Nel rilevare il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati nei precedenti piani industriali ha chiesto al management i conseguenti chiarimenti. Il Management ha attribuito tali risultati all’andamento negativo della situazione economica globale che ha avuto in particolare la massima espressione in Italia e sul tessuto delle piccole e medie imprese. Il CAE nell’evidenziare l’importanza del contributo dei Lavoratori del Gruppo profuso in questo contesto difficile, ritiene che non possano essere richiesti loro ulteriori sacrifici.

Il CAE chiede con forza al Management di non attuare ulteriori politiche di licenziamento.

Il CAE di Unicredit ha presentato la Joint Declaration sulla Responsabilità Sociale d’Impresa, sottoscritta a livello europeo lo scorso 31 gennaio, tra Uni Europa Finance e l’Associazione di tutte le Banche Europee. La dichiarazione congiunta definisce elemento fondamentale il dialogo sociale al fine di mitigare gli effetti della crisi e per ricercare soluzioni condivise per la gestione delle ricadute sui Lavoratori.

Il CAE di Unicredit ritiene fondamentale riprendere il confronto con l’azienda, allo scopo di continuare il percorso iniziato con le due Joint Declarations sulla formazione e sulle pari opportunità ed arrivare alla definizione, insieme ad Uni Finance, del Global Framework Agreement, per garantire la tutela di diritti fondamentali e per migliorare il livello di relazioni industriali in tutti i paesi dove il Gruppo è presente, così come di una Joint Declaration sulle vendite responsabili.

Milano, 22 maggio 2014

EUROPEAN WORKS COUNCIL UNICREDIT GROUP

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CAE, Evidenza

Dichiarazione sul Piano Industriale 2014-2018 di Unicredit Group delle Organizzazioni Sindacali affiliate a UNI Finance

Posted on 21 Maggio 201423 Maggio 2014 By Claudio Voghera

Dichiarazione  sul Piano Industriale 2014-2018 di Unicredit Group

delle Organizzazioni Sindacali affiliate a UNI Finance

Il 20 maggio si  è tenuta a Milano una riunione delle OO.SS. di Austria, Germania ed Italia affiliate ad Uni Finance del Gruppo  UniCredit. La riunione si è svolta per esprimere una posizione comune  rispetto al  nuovo Piano Industriale di Gruppo 2014 – 2018 e alle relative ricadute occupazionali nei vari paesi.

Le OO.SS. di Austria, Germania e Italia di UniCredit ribadiscono  che  elementi fondamentali per affrontare i  processi di ristrutturazione  previsti dal Piano Industriale sono il dialogo sociale e la contrattazione collettiva.

Le OO.SS. di Austria, Germania e Italia di UniCredit :

  • esprimono  la loro contrarietà ai contenuti del Piano Industriale basato  prevalentemente sulla riduzione del costo del lavoro e sul taglio dell’occupazione;
  • richiamano  il Top Management alle proprie responsabilità per i risultati gestionali che hanno portato ad un dato molto negativo in termini di ricavi, di svalutazione degli avviamenti e di ulteriori accantonamenti per crediti deteriorati.
  • dichiarano che  la remunerazione del  top management rimane a livelli spesso non più giustificabili anche in termini di equità, e rivendica un contributo alla riduzione dei costi anche da parte del top management;
  • rilevano che appare spropositato l’utilizzo delle consulenze esterne che hanno forti impatti sulle professionalità  dei Lavoratori del Gruppo e determinano una crescita dei costi;
  • ribadiscono la necessità di una politica di buona e stabile occupazione giovanile nonché di  valorizazione delle professionalità esistenti.

Le OO.SS. di Austria, Germania e Italia di UniCredit ribadiscono la priorità nella sottoscrizione di un Global Framework Agreement, con il coinvolgimento di UNI, e della Dichiarazione Congiunta sulle vendite responsabili, in linea con la campagna promossa in argomento da UNI,  nell’ambito delle quali determinare tra le parti interessate, principi generali applicabili nel Gruppo a prescindere dal modello distributivo  adottato nei vari paesi.

Le OO.SS. del Gruppo UniCredit

Dircredito Fabi Fiba Fisac Unisin Uilca GPAdjp Ver.Di.

Affiliate a Uni Finance

Milano 20 maggio 2014

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CAE, Evidenza

Unicredit: Quale banca per il futuro?

Posted on 21 Maggio 201423 Maggio 2014 By Claudio Voghera
Unicredit: Quale banca per il futuro?

Forte impatto del nuovo Piano Industriale sulla “rete”

Nei giorni scorsi si è tenuto a Milano un incontro con il Country Chairman Italy, Gabriele Piccini, il quale ha illustrato:

  • i risultati del primo trimestre 2014 di UniCredit perimetro Italia;
  • le ricadute del Piano Industriale sul perimetro Italia;
  • il nuovo modello organizzativo denominato “Distretto 2.0” che interesserà la rete.

Scarica e leggi il comunicato unitario:

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Comunicato unitario su accordo Fondo Banca di Roma

Posted on 20 Maggio 201421 Maggio 2014 By Claudio Voghera

ACCORDO SUL FONDO PENSIONE BANCA DI ROMA


In data 16 maggio u.s. è stato sottoscritto un accordo tra le scriventi OO.SS e l’azienda che riguarda tutti gli iscritti alla sezione a Prestazione Definita del Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma (attivi, pensionati, esodati e differiti).

La sottoscrizione del suddetto accordo si è resa necessaria, alla luce dell’andamento economico del Fondo stesso e con l’intento principale di salvaguardare gli obiettivi istituzionalmente previsti: su tutti, la pensione integrativa per i Partecipanti.

La situazione del Fondo, riscontrabile dalla pubblicazione annuale dei bilanci e in particolare, il resoconto sul bilancio tecnico attuariale (www.fondopensionebdr.it), peraltro già rappresentati più volte in occasione delle assemblee per l’approvazione del bilancio annuale, era ormai non più economicamente sostenibile.

In un simile contesto, si sono inseriti, negli ultimi anni, sia interventi legislativi che una pesantissima crisi economica, tali da aver creato e acuito lo squilibrio del bilancio tecnico attuariale (con tale terminologia si indica la consistenza economica calcolata dall’attuario per far si che ci siano i fondi affinché anche l’ultimo avente diritto percepisca l’assegno previdenziale).

Non da ultimo, il Consiglio di Amministrazione del Fondo, entro il 30 giugno p.v., dovrà obbligatoriamente presentare al vaglio della Commissione di Vigilanza dei Fondi, un Piano strutturale di riequilibrio tecnico attuariale correlato all’accordo sottoscritto, pena iniziative unilaterali della stessa COVIP con il rischio, pressoché certo, di un COMMISSARIAMENTO del Fondo medesimo.

Le cause del rilevante squilibrio possono essere sintetizzate nelle seguenti motivazioni:

  • dal 31 dicembre 1997 la gestione a Prestazione Definita del Fondo BdR risulta ormai “chiusa”, non essendo più alimentata da nuovi ingressi;
  • il perdurare della crisi economica degli ultimi anni, non ha consentito al CdA del Fondo, il raggiungimento del pareggio di bilancio preventivato nel 2010, con il Piano c.d. ALM (Asset Liability Management) sottoposto all’approvazione della COVIP, finalizzato ad ottimizzare progressivamente la gestione delle risorse patrimoniali e, quindi, di realizzare un tasso di redditività, adeguato alle concomitanti necessità di ripristino dell’equilibrio economico e della stabilità del Fondo;
  • nel prosieguo, pur se gli esiti della gestione mobiliare sono risultati oculati e coerenti con l’obiettivo perseguito (grazie anche all’efficace attività svolta dagli Organismi Istituzionali del Fondo), la gestione immobiliare, a causa delle persistenti specifiche difficoltà del correlato mercato nonché dagli aggravi derivanti dalla nuova imposizione fiscale, non ha traguardato le indispensabili valorizzazioni: ciò incidendo sulla positiva realizzazione del Piano sopra citato;
  • inoltre, una quota di responsabilità dello squilibrio in parola, va anche attribuita ai pensionamenti anticipati (legati alla riduzione dei costi nei Piani Industriali), pur se per quanto attiene agli esodi è da considerare che dal 2007, per tutti coloro che sarebbero transitati nel Fondo Esuberi, è stata costantemente prevista negli accordi, la possibilità (per il collega) di rimanere iscritto e, in capo all’azienda, l’obbligo a riconoscere il contributo economico in entrambe le Sezioni (a Prestazione ed a Contribuzione).
  • Infine l’emanazione del Decreto Ministeriale nr.259/2012 (G.U. 19 febbraio 2013 n. 42) ha introdotto nel “Regolamento per i Fondi Pensione” l’obbligo di accantonare il 4% del patrimonio, per attività supplementari rispetto alle riserve tecniche, secondo un piano diluito su 10 anni da comunicare alla COVIP entro il 30 giugno 2014.

Tuttavia, nonostante le diverse misure individuate, l’oculata gestione del Fondo e i benefici rivenienti dalla “riforma Fornero”, i bilanci tecnico attuariali, relativi al biennio 2012-2013, hanno ancora evidenziato un progressivo e strutturale deterioramento della situazione di squilibrio esistente (221,1 milioni al 31 dicembre 2013).

I ripetuti incontri tra le Fonti Istitutive, in sede di Commissione Tecnica, degli ultimi anni proprio sul Fondo BdR, sono la dimostrazione della gravità della situazione ma anche della presa di coscienza che occorrevano misure condivise, alla luce di un confronto che veniva fondato, anzitutto, sui dati forniti annualmente dall’attuario, i quali segnalavano la messa in discussione della tenuta economica del Fondo.

Lo scenario nazionale di tutti i Fondi a Prestazione Definita appariva e appare, ormai, identico: fondi chiusi, attivi che diminuiscono e pensionati che aumentano.

Di fronte a questa situazione generale, il Legislatore ha ritenuto opportuno intervenire attribuendo alle Fonti Istitutive la possibilità d’intervento per il riequilibrio economico dei Fondi con l’emanazione del Decreto Legge nr.76/2013 (convertito nella Legge 9 agosto 2013 nr.99, pubblicata in G.U. 22 agosto 2013 nr.196).

Lo stesso prevede, al punto 2 dell’art.10 in ordine alle “disposizioni in materia di politiche previdenziali e sociali“, la modifica dell’articolo 7-bis del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n.252, e, in particolare, dopo il comma 2, l’aggiunta del comma 2bis che recita testualmente «Qualora i fondi pensione di cui al comma 1 che procedono alla erogazione diretta delle rendite non dispongano di mezzi patrimoniali adeguati in relazione al complesso degli impegni finanziari esistenti, le fonti istitutive possono rideterminare la disciplina, oltre che del finanziamento, delle prestazioni, con riferimento sia alle rendite in corso di pagamento sia a quelle future».

Nei diversi incontri della Commissione Tecnica sulla Previdenza sono state valutate le ultime indicazioni relative all’anno 2013, fornite dallo Studio attuariale Orrù & Associati che hanno dimostrato l’impossibilità, allo stato attuale, di mantenere in equilibrio economico il Fondo e quindi, di riuscire a rispettare le direttive della COVIP.

In parole più esplicite: il Fondo, pur avendo la necessaria liquidità per pagare le prestazioni agli attuali e futuri pensionati per il breve e medio periodo, non ha, invece, la copertura necessaria per garantire che anche l’ultimo degli aventi diritto percepisca l’integrazione alla pensione INPS.

Ecco perché, le scriventi organizzazioni sindacali hanno ritenuto necessario, nell’esercizio delle funzioni ad esse demandate dal comma 2-bis dell’art. 7-bis del D.Lgs 252/05, di sottoscrivere l’accordo del 16 maggio 2014, con l’obiettivo di assicurare a TUTTI gli iscritti (attivi, pensionati, esodati e differiti) l’assegno vitalizio di previdenza del Fondo BdR riconosciuto, una volta raggiunti i requisiti pensionistici.

L’accordo richiamato prevede che annualmente il CdA del Fondo possa intervenire sull’adeguamento della prestazione per tutti gli iscritti al Fondo, sulla base delle risultanze positive o negative del raffronto, anno su anno, tra il rendimento della gestione del patrimonio del Fondo, necessario per il mantenimento in equilibrio dello stesso, e il rendimento effettivamente realizzato.

Queste organizzazioni sindacali, stante le discussioni tecniche svoltesi nei vari incontri, auspicano che la “sospensione” della rivalutazione delle prestazioni, possa essere sufficiente a rimettere in equilibrio tecnico il Fondo; ma questo, lo si potrà verificare solo trascorso un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a un triennio.

Infine, è utile sottolineare che, in calce all’accordo, è stata inserita la clausola che lo collega alla prossima discussione tra le Parti sul Piano Industriale 2015/2018, al fine di ricercare la possibilità (stante la richiesta fatta da queste OO.SS. al tavolo negoziale) di un contributo aziendale, necessario a ripianare gli effetti economici causati dalle uscite previste nel Piano stesso.

Le Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredit

Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – UilCA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UCCMB: Comunicato unitario dopo lo sciopero

Posted on 20 Maggio 201421 Maggio 2014 By Claudio Voghera

Segreterie di Gruppo UniCredit

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

”SCIOPERO”

UN MESSAGGIO FORTE E CHIARO:

NO ALLA CESSIONE!!!!

I risultati dello sciopero del 9 maggio, che hanno visto una percentuale di astensione dei lavoratori e delle lavoratrici di UCCMB, complessivamente vicina al 90%, sono la dimostrazione della forte preoccupazione per il futuro occupazionale in vista della “potenziale” vendita della Banca.

L’ HR di UCCMB ha comunicato, ad oggi solo ufficiosamente, i dati su base nazionale relativi alla partecipazione allo sciopero (76% di astensioni per sciopero e 11% per altre cause) che, stante il criterio di calcolo applicato, le scriventi OO.SS. non condividono nella maniera più assoluta.

Nelle partecipatissime manifestazioni di protesta, svoltesi in modo assolutamente pacifico ed ordinato, sulle piazze di Milano, Roma e Verona sono intervenuti anche molti RSA di altre aziende del Gruppo, questo a riprova, oltre che della effettiva solidarietà di tutti i colleghi, anche e soprattutto della crescente preoccupazione per il futuro in tutte le aziende del Gruppo.

La Holding non potrà non tener conto dei risultati dello sciopero e della sfiducia della maggior parte dei lavoratori. Attendiamo delle risposte serie, precise e costruttive. Dal canto nostro fin da ora ostacoleremo ogni tentativo di controparte che vada nella direzione del “dividere per cedere un pezzo alla volta”.

Abbiamo inoltre appreso che nel corso dell’ Assemblea dei soci tenutasi il giorno 13 maggio a Roma, il Presidente dei piccoli azionisti di Unicredit (APAU) ha ufficialmente richiesto risposte complete e tranquillizzanti sul UCCMB. Ci stiamo attivando per conoscere il contenuto del riscontro fornito nella stessa sede dall’ A.D.

Vi terremo costantemente aggiornati certi che la battaglia sarà dura, ma che con l’ unione infra-gruppo non sarà impossibile.

20 Maggio 2014

Segreterie di Gruppo UniCredit
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa

Le OO.SS. di UCCMB
Dircredito –Fabi –FibaCisl- FisacCgil -UGL -Uilca

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Accordo Fondo Banca di Roma del 16-05-2014

Posted on 16 Maggio 201421 Maggio 2014 By Claudio Voghera
Accordo Fondo Banca di Roma del 16-05-2014

Accordo sottoscritto il 16 maggio 2014 sui provvedimenti assunti in qualità di Fonti Istitutive in riferimento alla situazione patrimoniale  del Fondo Pensione per il Personale della Banca di Roma

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