Comunicato delle Segreterie FABI e Fiba-Cisl di Unicredit della provincia di Rimini in merito al Piano Strategico presentato dall’azienda.
Comunicato unitario Piano Industriale 2013-2018
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
IL PIANO INDUSTRIALE 2013-2018 E LA BANCA:
proprio non ci siamo!
Il nuovo Piano Industriale di UniCredit si abbatte, ancora una volta, sulla rete distributiva e sugli organici delle filiali: non è una novità, purtroppo, né una brillante soluzione.
Infatti, a fronte di un dimagrimento del tutto insignificante – ben 200 persone! – delle strutture di DG e Competence Lines, si ipotizzano migliaia e migliaia di esuberi negli sportelli.
Seicento di queste presunte eccedenze sarebbero determinate dalla realizzazione del progetto Flex4you; ciò smentisce in maniera evidente le affermazioni fatte dalla dirigenza solo pochi mesi fa, quando ci venne assicurato che questo progetto non era nato con l’obiettivo di recuperare personale, ma per migliorare l’efficienza e dare impulso all’attività commerciale.
D’altra parte l’azienda ci aveva anche detto che non si sarebbe fatta la scelta di chiudere ulteriori sportelli, e invece se ne chiudono altri 150 (500 dal 2013 al 2018)!
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui il nuovo Piano Industriale proprio non ci piace.
Pesa infatti su di noi il sospetto che sia stato predisposto a tavolino e partendo dalla coda, decidendo prima il numero degli esuberi e solo in un secondo momento le aree della banca da cui eliminare posti di lavoro.
In attesa dell’avvio della trattativa sul complesso delle ricadute, esprimiamo una prima valutazione sul modello di banca che il Piano lascia intravedere, e che, alla luce delle informazioni di cui disponiamo, al momento proprio non ci convince.
Non condividiamo, ad esempio:
- il perseguimento dell’efficienza attraverso la massima flessibilità;
- l’attribuzione alla multicanalità di proprietà “taumaturgiche”, come se questi mezzi fossero in grado, di per sé, di garantire il rilancio della crescita;
- l’allontanamento forzoso della clientela dalle agenzie e il contemporaneo rifacimento del lay out di mille di queste (per chi, se i clienti non devono più andarci?);
- la riduzione all’osso degli organici delle filiali, già oggi in grandissima sofferenza, che metterà ancora più a repentaglio la qualità del servizio;
- lo svilimento della professionalità e la trasformazione del bancario in agente di commercio (vedi l’ultima iniziativa per la vendita di attrezzi da palestra, prodotti veramente poco “bancari”);
- la quasi totale rivisitazione delle figure professionali;
- l’eccessiva standardizzazione dei processi, che porta con sé l’eliminazione del valore aggiunto rappresentato dall’apporto del fattore umano.
Manca un progetto vero di valorizzazione del personale, la risorsa più importante per un’azienda di servizi, su cui andrebbero focalizzati gli investimenti.
Non si intravede una nuova visione del credito come funzione centrale dell’attività bancaria attorno alla quale sviluppare servizi utili e innovativi per le imprese e ad alto valore aggiunto per la banca.
Ci pare che, ancora una volta, la risposta alle difficoltà da parte di UniCredit sia di tipo congiunturale: si intende perseguire l’obiettivo dell’efficienza senza però apportare modifiche significative all’impianto, affidandosi sostanzialmente all’innovazione tecnologica e alla riduzione massiccia di posti di lavoro.
D’altra parte le riorganizzazioni della banca degli ultimi anni (almeno quattro da one4C in poi) di fatto non hanno mai aggredito i problemi alla radice, lo dimostra il loro susseguirsi di anno in anno. E ogni volta gli interventi ci sono stati presentati come risolutivi, salvo poi averli messi in discussione dopo pochi mesi.
No, non è questo che intendiamo quando parliamo, nella nostra piattaforma per il rinnovo del CCNL, di un nuovo modo di fare banca!
A proposito di novità, ci viene riferito che il Country Chairman Italy (Piccini, per intenderci), in occasione dei recenti road show organizzati per illustrare la nuova banca, abbia affermato che nel giro di qualche anno lo stipendio dei consulenti sarà fisso solo per una quota parte, mentre per il resto diventerà variabile in quanto strettamente legato ai risultati.
Forse ha dimenticato che esiste un Contratto Nazionale che non consente, né consentirà un tale stravolgimento.
Appare poi quanto meno singolare, ma soprattutto scandaloso, che si sostenga una correlazione molto stretta, per lavoratrici e lavoratori, tra risultati e retribuzione, mentre nulla si preveda per chi continua a percepire compensi milionari a fronte di ripetuti bilanci in rosso e piani industriali regolarmente cambiati (falliti?) prima di essere conclusi.
NON LO PERMETTEREMO!
Milano, 11 aprile 2014
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UilCa
Read More “Comunicato unitario Piano Industriale 2013-2018” »
UCCMB: Comunicato unitario sullo sciopero
Segreterie di Coordinamento Unicredit Credit Management Bank
E’ SCIOPERO!
In data odierna si è esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione, passaggio formale preventivo ed indispensabile previsto per poter proclamare uno sciopero.
L’incontro si è tenuto in ABI a Milano, dove erano presente la Commissione Nazionale di Conciliazione, l’azienda e i rappresentanti sindacali aziendali.
Su richiesta della Commissione sono stati illustrati i motivi che hanno determinato lo stato di agitazione, evidenziando come siano due i fronti sui quali le lavoratrici ed i lavoratori di Unicredit Credit Management Bank hanno ritenuto necessario aprire una vertenza:
- gli eccessivi carichi di lavoro, evidenziati anche dal persistente e cospicuo ricorso al lavoro straordinario e alle prestazioni extra, aggravati dalle ulteriori nuove incombenze previste dalle normative, nonché da nuovi obiettivi commerciali che poco si conciliano con la natura della banca e la professionalità degli addetti;
- l’incertezza del futuro assetto societario, che prevede, come chiaramente evidenziato dal Piano Industriale di Unicredit, la possibilità della cessione di UCCMB al momento senza ulteriori dettagli né d’altra parte la certezza di sufficienti garanzie occupazionali e professionali.
L’Azienda ha fatto presente che sono già state predisposte alcune iniziative di carattere organizzativo per ricalibrare carichi e ritmi di lavoro, preannunciando la convocazione di un incontro nel quale verranno rappresentate nel dettaglio. Per quanto riguarda gli assetti societari futuri, confermando che sono state raccolte “importanti manifestazioni d’interesse” da parte di soggetti esterni al Gruppo, ritiene sia una questione che deve ricadere nella libertà imprenditoriale.
Non ritenendo esaustive né sufficientemente rassicuranti le risposte aziendali, i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Credit Management Bank hanno ritenuto negativo l’esito del tentativo di conciliazione.
Le organizzazioni sindacali aziendali presenti al tentativo di conciliazione provvederanno quindi a formalizzare entro breve la proclamazione dello sciopero, già identificata nella giornata di
venerdì 9 maggio 2014
Nel frattempo proseguono le azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della politica a sostegno della vertenza che dovrà vedere tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, a tutti i livelli e in tutte le strutture dell’Azienda, impegnati per la difesa del loro posto di lavoro e della loro professionalità.
Verona, 9 aprile 2014
Le Segreterie di Coordinamento di UCCMB
Dircredito – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – UILCA
Leasing: Comunicato unitario
COMUNICATO UNITARIO FUSIONE
UNICREDIT LEASING – FINECO LEASING
Dopo due giorni di trattativa, nel primo pomeriggio di venerdì scorso è stato firmato l’accordo di fusione per incorporazione di Fineco Leasing S.p.A. in UniCredit Leasing S.p.A. che avrà decorrenza oggi, 1° aprile 2014.
Il confronto con l’azienda è stato rivolto principalmente alla maggior tutela degli effetti negativi prospettati con l’apertura della procedura, nello specifico la mobilità territoriale.
A tale scopo, a fronte delle pressanti posizioni rappresentate dalle OO.SS. firmatarie dell’accordo, la parte aziendale si è resa disponibile a non dare corso a fenomeni di mobilità territoriale che potrebbero avere effetti su tutte e due le Società, già peraltro dichiarati nella lettera del 13 dicembre 2013, riconoscendo nella multipolarità lo strumento idoneo ad attenuare le problematiche legate alla mobilità territoriale medesima; in tale ottica l’azienda si è impegnata a ricercare soluzioni di decentramento di attività esistendo le condizioni organizzative per consentire l’utilizzo del Personale interessato nelle piazze di attuale adibizione.
L’accordo fa inoltre riferimento al fatto che le ricadute su UCL (post fusione) saranno correlate al nuovo piano strategico 2018 e pertanto formeranno oggetto dell’apposita procedura sindacale in fase di avvio; sarà in tale sede che verrà anche trattato il tema inquadramentale, e ciò partendo dalla dichiarazione aziendale contenuta nell’accordo di sospendere a decorrere dal 1° aprile 2014 l’applicazione delle normative di secondo livello presenti in UniCredit Leasing S.p.A. che tenderà ad una complessiva rivisitazione dei sistemi di valorizzazione delle professionalità.
Per quanto riguarda la formazione, con particolare riferimento a quella tecnico-informatica, vi è l’impegno aziendale a prevedere corsi alle Colleghe e ai Colleghi interessati dai processi di riconversione e riqualificazione professionale, valorizzando le attitudini dei singoli.
E’ stato garantito al personale attualmente in part-time presso Fineco Leasing S.p.A. il mantenimento dei relativi contratti di part-time alle stesse condizioni in essere presso l’azienda di provenienza e sino alla scadenza degli accordi medesimi mentre vengono estese agli stessi le prassi vigenti in UniCredit Leasing S.p.A. in termini globalmente sostitutivi anche di trattamenti e provvidenze frutto di delibere aziendali ferme quelle già in uso a livello di Gruppo.
L’accordo prevede momenti di verifica condivisa sull’applicazione della presente intesa, sui processi riorganizzativi realizzati nonché sui trend andamentali della mobilità infragruppo, delle consulenze professionali ed affidamento di servizi ad esterni e delle trasformazioni di contratti a P.T.
Questo sarà il nostro impegno e lavoro nel futuro, teso alla tutela di tutte e tutti.
Per tutti i lavoratori iscritti al Fondo Pensione Aperto “Teseo”, le Parti s’incontreranno entro il 30 giugno 2014 per definire il passaggio al Fondo pensione di Gruppo.
Le OO.SS. scriventi rassegnano un giudizio positivo dell’accordo sottoscritto in quanto viene soddisfatta la giusta esigenza delle Colleghe e dei Colleghi al mantenimento della propria qualità della vita mentre restano allo stato non soddisfatte, da parte Aziendale, le nostre richieste di programmi e prospettive future di UniCredit Leasing S.p.A.
Le Rappresentanze Sindacali
Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca
UniCredit Leasing Spa
Comunicato unitario Segreterie Nazionali sul F.O.C.
Roma 4/4/2014
Comunicato
F.O.C. FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONENEL SETTORE DEL CREDITO
Al via il contributo per le nuove assunzioni nel settore
Il giorno 3 aprile 2014 il Comitato di Gestione del FOC (organismo paritetico tra le OOSS e ABI) ha esaminato le prime domande di finanziamento provenienti dalle aziende per le assunzioni ovvero le stabilizzazioni effettuate dal 1/1/2012 (ricordiamo che le aziende hanno tempo sino al 30/6/2014 per presentare tali domande).
Al 3 aprile erano arrivate al FOC le domande di 134 aziende per complessive 3860 assunzioni/stabilizzazioni.
Il Comitato di gestione, dopo gli opportuni controlli, ha quindi autorizzato il finanziamento di un primo lotto di n. 900 assunzioni/stabilizzazioni effettuate da 33 aziende di cui il 55% donne. Le assunzioni/stabilizzazioni di lavoratori e lavoratrici provenienti dalle Regioni del Sud (14%) e disabili (14,5%) hanno beneficiato di un contributo maggiorato del 20% come previsto dagli accordi. Inoltre le assunzioni/stabilizzazioni di 56 donne hanno potuto beneficiare del contributo del FOC, ancorchè di età superiore a 32 anni (limite massimo di età previsto dagli accordi per gli uomini per accedere al contributo, con l’esclusione dei disoccupati di lungo periodo di qualsiasi età, cassaintegrati, lavoratori in mobilità o nel Fondo Emergenziale).
L’entità complessiva del finanziamento stanziato per queste prime 900 assunzioni/stabilizzazioni è di oltre 7 milioni di euro.
Le ulteriori domande di finanziamento verranno esaminate nelle prossime riunioni del Comitato di Gestione.
Il Fondo è diventato quindi pienamente operativo e si conferma come uno strumento importante per tutelare l’occupazione del settore.
Ulteriori Informazioni riguardanti Il FOC e Enbicredito potranno essere reperite sul sito www.enbicredito.org
LE SEGRETERIE NAZIONALI
Read More “Comunicato unitario Segreterie Nazionali sul F.O.C.” »
Fusione per incorporazione di Fineco Leasing in UniCredit Leasing – Accordo 28 marzo 2014
Verbale di accordo sulla fusione per incorporazione di Fineco Leasing S.p.A. in UniCredit Leasing S.p.A. sottoscritto in data odierna.
UBIS: Comunicato incontro del 27 marzo 2014
UBIS la via della conservazione…
nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma…
E’ con questa dichiarazione, fatta dal rappresentante aziendale, che vogliamo aprire il ns. comunicato che sintetizza l’incontro svolto il 27 marzo tra gli Organi di Coordinamento delle scriventi OO.SS. ed il responsabile delle Relazioni Industriali di UBIS. Certo non vorremmo scoprire che queste trasformazioni, che ristrutturano UBIS per una continua ricerca di efficienza (tutta da provare), non porteranno nessun beneficio ai Lavoratori, ma solo la conservazione del management e delle società di consulenza.
All’Ordine del Giorno dell’incontro vi erano due temi principali, la ristrutturazione della Service Line Security e i Pignoramenti di Roma, oltre a una anticipazione di nuove Micro Riorganizzazioni; nelle “varie ed eventuali” sono state le OO.SS. a far emergere nuove problematiche dell’area Tesorerie Italia.
Service Line Security
Il primo tema della giornata è stato affrontato con il referente dell’Organizzazione e l’HRBP della Services Lines Security.
L’azienda ha comunicato il trasferimento, con cessione individuale di contratto, di 13 Lavoratori da UBIS ad UniCredit S.p.A. distribuiti sui seguenti poli : 8 a Milano, 4 a Bologna e 1 a Roma, senza che questi trasferimenti comportino per i colleghi interessati fenomeni di mobilità territoriale.
Il trasferimento si è reso necessario per rafforzare il presidio in UniCredit S.p.A., in materia di sicurezza delle attività “antifrode” e “sicurezza fisica” (attività trasferite dalla stessa UniCredit S.p.A. in UBIS nel 2012). In UBIS rimarranno le attività connesse allo sviluppo ed implementazioni delle soluzioni tecnologiche, che secondo dichiarazione aziendale, rimangono fondamentali nella gestione del processo.
Il trasferimento di attività e del relativo personale risponde alla direttiva 263 di Banca d’Italia dello scorso luglio 2013, e – dichiarazione aziendale – “in analogia a quanto avvenuto in Germania ed Austria dove il personale che svolgeva analoghe mansione è rimasto in banca”.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha dichiarato che nella struttura CSO, è allo studio il progetto Re-Think, che dovrebbe portare ad una rivisitazione globale del modello di Security a livello di gruppo, prevista per il prossimo settembre.
Pignoramenti Roma
L’azienda dichiara che il comparto è sotto osservazione e che l`attività verrà integrata con le risorse del perimetro Italia. Abbiamo chiesto maggior chiarezza sui tempi in cui le task force in Romania e a Torino dovranno terminare le loro attività e abbiamo ribadito che il tema verrà approfondito dalle RR.SS.AA. locali che hanno già richiesto un incontro specifico sul tema e ne abbiamo sollecitato lo svolgimento, anche per discutere delle risultanze dell’assemblea svolta a Roma nell’area interessata.
Micro Riorganizzazioni
L`azienda ci ha anticipato le riorganizzazioni di due strutture: “compattamento in ambito HR, con concentrazione in ambito organizzativo” e “aggiunta di una struttura di staff all’interno di alcune BL (tra cui la Banking Service Management)“.
In attesa di un maggior chiarimento sul tema, abbiamo richiesto dati ufficiali e analitici sulla riduzione della “cinghia manageriale” che avrebbe dovuto essere azione prioritaria e consequenziale alla creazione di UBIS. La riduzione di questi costi doveva essere un obiettivo aziendale, è quindi necessaria una puntuale verifica.
Tesorerie Enti
Abbiamo contestato l’atteggiamento intimidatorio utilizzato dal responsabile della struttura di Tesorerie durante una video conferenza con responsabili e referenti delle Tesorerie, subito dopo l’incontro in cui abbiamo fatto emergere tutte le criticità del settore. Il tono, ma soprattutto le frasi, usate vanno oltremodo contro tutti i principi di trasparenza e eticità, pilastri, sempre evidenziati, del Gruppo UniCredit. Alla luce degli ultimi avvenimenti abbiamo ribadito l’importanza del prossimo incontro previsto per maggio, al quale faremo precedere nuovamente nostri incontri con i colleghi interessati al fine di una puntuale verifica della situazione.
Non possiamo purtroppo che evidenziare un’analogia tra le vicende Tesorerie e Pignoramenti, sia nelle modalità con cui sono stati effettuati i passaggi in produzione delle nuove procedure che sulle modalità gestionali del personale interessato nei processi di riorganizzazione.
Abbiamo richiesto una verifica sui vari metodi adottati nei vari poli per la consuntivazione delle attività ed abbiamo ribadito che questa deve sempre attenersi alle norme vigenti in materia. Invitiamo i Lavoratori a segnalare alle OO.SS. eventuali utilizzi di questo strumento volti più a un illecito controllo del lavoratore anziché alla reportistica del lavoro svolto dall’ufficio/servizio.
Al termine dell’incontro abbiamo richiesto la diffusione del progetto Progetto 90 giorni, anche negli altri poli di UBIS.
Inoltre abbiamo sottolineato come non sia assolutamente giustificabile la non evasione da parte di ES SSC delle pratiche relative agli assegni familiari.
Anche se l’Azienda tende a riportare al centro delle dichiarazioni la loro attenzione alla “legge sulla conservazione della massa”, riteniamo che si stia ormai raggiungendo “la massa critica”… di raggruppamento rimane ben poco, dopo aver perso il ruolo di subholding assistiamo ad un processo di regressione o di trasformazione che ci preoccupa e che non condividiamo.
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA
Milano, 27 marzo 2014
Region Centro-Nord: incontro del 24/03/2014 su sicurezza
Comunicato unitario dei Coordinamenti Territoriali Region Centro Nord sull’incontro previsto dai vigenti accordi in tema di Sicurezza da Eventi Criminosi.
Read More “Region Centro-Nord: incontro del 24/03/2014 su sicurezza” »
Comunicato Unicredit Direct
UNIDIRECT: PER MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO
Il 21 Marzo 2014 si è tenuta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Direct di Cologno Monzese. L’assemblea è stata largamente partecipata sia dal punto di vista delle presenze (120 colleghi presenti su 151), sia dal punto di vista del dibattito che ne è scaturito.
I problemi evidenziati sono quelli che già abbiamo sottoposto all’Azienda nell’incontro del 07 Febbraio 2014 e che abbiamo denunciato con il volantino del 17/02:
- eliminazione della pausa di 30 minuti per i turnisti
- eccessive pressioni commerciali
- tempi minimi previsti dalla barra telefonica tra un contatto e l’altro
- reportistica e controllo a distanza
- ritardo nella programmazione delle visite mediche obbligatorie per i videoterminalisti.
Per dare voce alle istanze dei colleghi e perché vengano al più presto affrontate a livello centrale/nazionale, a termine assemblea, le scriventi OO.SS. hanno sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori di Unicredit Direct il seguente Ordine del Giorno, approvato a maggioranza:
ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEA LAVORATRICI/LAVORATORI DI UNICREDIT DIRECT COLOGNO MONSESE 21/03/2014 L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Unicredit Direct, polo di Cologno Monzese, sottopone il seguente O.d.G. ai propri Rappresentanti Sindacali Aziendali affinché sia portato alle competenti strutture sindacali centrali/nazionali. Al fine di addivenire ad un dignitoso clima lavorativo, che tenga conto della rilevante importanza assunta dalla struttura nel futuro piano industriale del Gruppo, stante le numerose pressioni commerciali e le irrisolte problematiche su vari punti, quali i controlli a distanza e i tempi previsti dalla barra telefonica, si richiede:
L’assemblea impegna le OO.SS. di Cologno Monzese ad intraprendere future iniziative di mobilitazione a sostegno delle suddette rivendicazioni. Nello specifico si ipotizza uno sciopero di due ore da effettuarsi con le seguenti modalità: dall’inizio di ciascun turno delle operatrici e degli operatori. Tali iniziative verranno discusse e attuate solo dopo un’ulteriore assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di Unicredit Direct. Presenti: 120 Favorevoli: 107 (89,01%) Contrari: 1 (0,9%) Astenuti: 12 (10%) |
Hanno partecipato all’Assemblea l’80% dei lavoratori, molti di essi giovani neoassunti. Non si sono ottenute percentuali simili nemmeno nel “libero” Referendum di Crimea … Sembrerebbero numeri poco verosimili se non fosse che sono veri.
Cologno Monzese, 24 Marzo 2014
Le OO.SS. di Cologno Monzese
Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil UilCa
Comunicato confluenza degli iscritti al Fondo Pensione Previp nel Fondo Pensione di Gruppo UniCredit
Accordo per la confluenza degli/le iscritti/e al Fondo Pensione Previp nel Fondo Pensione di Gruppo UniCredit
Informiamo i 326 Colleghi/Colleghe iscritti/e al Fondo Pensione Previp che, il 17 marzo scorso, le OO.SS. di Gruppo ed i Rappresentanti del Gruppo Unicredit hanno raggiunto l’accordo per la loro confluenza nella Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo UniCredit.
Tale accordo scaturisce dalla valutazione di una serie di elementi, in parte già riportati nel nostro precedente comunicato del 10 marzo ’14 (fra cui ricordiamo, ad es., il peggioramento delle condizioni originarie garantite dal Fondo Previp ai 326 iscritti; l’opportunità di effettuare la confluenza, senza nessun tipo di costo commissionale, anche nell’ipotesi di trasferimento dello stock accumulato ad un comparto diverso da quello di tipo assicurativo; l’aumento al 3% del contributo a carico del datore di lavoro in favore degli iscritti “post”, ecc.).
L’elemento fondamentale che caratterizza tale confluenza è la sostanziale conferma, a livello di singolo/a iscritto/a, di tutte le previsioni e caratteristiche individuali già in essere presso il Fondo Previp, sia in termini di qualifiche (iscritto “ante” o “post”), che di diritti, di contribuzioni e di prestazioni, con la previsione di concreti miglioramenti per una parte degli iscritti/e (aumento al 3% dei contributi mensili aziendali).
I CONTENUTI DELL’INTESA 17 MARZO 2014
- Con decorrenza 1° aprile 2014verràaccesanel Fondo di Gruppo Unicredito, nella sezione II, a favore di ciascun iscritto/a al Fondo Previp (per tutti i Lavoratori in servizio e gli “esodati” ma non i pensionati che hanno mantenuto attiva la loro posizione nel Fondo)una posizione personale a capitalizzazione individuale.
- Da tale data, tali posizioni saranno alimentate nelle stesse misure e modalità con cui venivano alimentate in Previp: stesso contributo aziendale e individuale, stesso TFR maturando.
- Per la maggioranza degli iscritti a Previp, tale fondo pensione rappresentava il terzo pilastro della previdenza(erano principalmente di provenienza Crt, ed avevano quindi Inps, Fondo Pensione Crt, Previp). Per costoro l’azienda proseguirà con il versamento dello 0,1%. La normativa di legge attuale prevede che loro qualifica “ante” venga mantenuta.
- Limitati contingenti avevano in Previp il secondo pilastro. Si tratta di “post” che beneficiano, per effetto di vecchi accordi, di un limitato versamento aziendale. A tali lavoratori verrà applicato l’accordo tra le OO.SS. e Unicredit del 16 ottobre 2006,che prevede una elevazione al 3%del contributo aziendale.
- A far tempo dal1° ottobre tutto quanto accumulato nelle singole posizioni in Previp (STOCK) verrà trasferito nelle rispettive posizioni individuali aperte presso il Fondo di Gruppo, in franchigia di commissioni. Il trasferimento avverrà nel cd. “comparto garantito”. In alternativa, gli interessati potranno chiedere di distribuire la propria posizione ad uno o due comparti a scelta tra quello
- garantito e i tre finanziari previsti dalla “Gestione Multicomparto (a 3, 10 e 15 anni)del Fondo di Gruppo. Quest’ultima opzione potrà essere esercitata anche successivamente nel rispetto del regolamento del Fondo che prevede la possibilità di ripartire tra più comparti (massimo due) il flusso contributivo o la posizione individuale eventualmente già maturata. Tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi. Il Regolamento, scaricabile dal sito www.fpunicredit.eu , prescrive inoltre la pesatura minima del 20 % di un comparto.
- Sarà però possibile, per ciascun iscritto a Previp, mantenere in Previp lo stock accumulato, beneficiando così, per il capitale maturato fino a fine 2013, delle preesistenti condizioni. Chi fosse interessato dovrà manifestare la propria volontà entro il 30 settembre 2014.
- Sarà inoltre possibile avvalersi anticipatamente della possibilità di trasferire lo stock da Previp al Fondo di Gruppo prima del 30 settembre, usando la modulistica che Previp stesso mette a disposizione sul proprio portale.
- Previp fino ad oggi offriva una copertura TCM (temporanea caso morte) solo a un numero limitato di iscritti, per effetto di accordi di ex banche aderenti che la prevedevano (Banca dell’Umbria, Mediocredito dell’Umbria) per i propri dipendenti. L’azienda si è dichiarata disponibile, solo per costoro, di approfondire le modalità necessarie per il mantenimento di tali previsioni attraverso l’iscrizione a Previp Cassa di Assistenza, con onere a carico degli iscritti.
- Per quanto concerne la regolamentazione delle PRESTAZIONI (compresa la possibilità per gli iscritti “ante” di farsi liquidare alla cessazione dal lavoro con diritto alla pensione l’intera prestazione sotto forma di rendita o di capitale),delle ANTICIPAZIONI sulla posizione previdenziale maturata (compresa la possibilità di ripristino delle stesse)e dei RISCATTI, sottolineiamo che, a norma di legge, nulla verrà a cambiare con la confluenza nel Fondo Pensione di Gruppo.
- Limitati contingenti di iscritti a Previp sono rappresentati da pensionati che non si sono avvalsi della possibilità di riscattare il montante. Per costoro l’accordo non si applica: le loro posizioni rimangono quindi in Previp (sarà loro cura procedere all’incasso di quanto maturato oppure decidere di mantenere l’investimento, ovviamente alle nuove condizioni peggiorative che Previp ha illustrato nella lettera inviata all’azienda).
Come Organizzazioni Sindacali, nel considerare l’Accordo di confluenza 17.03.2014 la soluzione più valida ed idonea per continuare a garantire agli iscritti/e al Fondo Previp la migliore tutela previdenziale possibile, restiamo impegnate -ai vari livelli -per fornire ogni informazione ed indicazione ritenuta utile ed opportuna a far sì che ciascun/a iscritto/a al Fondo Previp sia in grado di effettuare -nella fase di passaggio -una scelta trasparente e consapevole. Al riguardo, abbiamo chiesto all’azienda di attivarsi per fornire le necessarie informazioni a ciascun interessato/a.
Le Segreterie di Gruppo UniCredit
Milano 20/3/2014