In allegato, circolare relativa ai rendimenti anno 2013 del Fondo Pensione Previbank, altresì pubblicata nelle “news”del sito web del Fondo.
Reggio Emilia: Comunicato Segreteria Provinciale FABI
In questa prima parte dell’anno, con il varo delle nuove strategie commerciali per il 2014, tornano, puntuali e inesorabili come lo scorrere del tempo, le pressioni messe in atto dai soliti “zelanti” superdirigenti di turno che rischiano di trasformarsi in un vero e proprio “terrorismo da budget”.
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Marche: Comunicato FABI
Una volta si propagandava la “ rivoluzione permanente ” , oggi i tempi sono cambiati e così siamo arrivati alla “riorganizzazione permanente ” e che la nostra banca sia in riorganizzazione permanente nessuno lo può negare .
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UBIS: Comunicato su incontro del 11 febbraio 2014
COSA PROGETTANO AI PIANI ALTI
DELLA HOLDING E DI UBIS ?
Il giorno 11 febbraio 2014 le scriventi organizzazioni sindacali hanno incontrato l’Azienda Ubis.
L’incontro si svolge dopo due settimane dall’incontro annuale in cui il TOP Management di UBIS ci ha illustrato i piani “strategici” per il 2014, così come abbiamo riportato nel comunicato dello scorso 30 gennaio.
Nel corso dell’incontro sono stati trattati i seguenti temi:
Aggiornamento sul progetto smart working: è prevista una nuova configurazione degli spazi di lavoro negli stabili UBIS. Per l’azienda questa è un’evoluzione degli open-space. C’è un piano di sviluppo progressivo per il 2014: Milano Lampugnano, Bologna e Torino, e l’estensione a Verona per il 2016. L’azienda ha dichiarato che l’attuazione di questo progetto comporterà per la sola piazza di Milano risparmi per 25 milioni di euro. Verificheremo quanto questa dichiarazione reggerà nel tempo!. Rileviamo, nel merito, che anche l’azienda si è resa conto che la configurazione in open space non ha portato i risultati previsti, anzi ha aumentato la confusione negli spazi e il conseguente disagio lavorativo. All’interno del progetto sono stati presentati i dati di adesione alla giornata del Lavoro Agile dello scorso 6 febbraio che ha visto interessati 38 Lavoratori di UBIS della sede di Milano.
Noi, naturalmente, supportiamo e condividiamo tutte le politiche attive sul tema della conciliazione dei tempi di vita/lavoro, ma non intendiamo abbandonare iniziative già in uso in azienda come il telelavoro.
Accordo videosorveglianza, il tema è in discussione da tempo: è l’accordo quadro, per gli stabili di Milano, Roma e Verona dove Ubis è presente in forma maggioritaria, per concordare delle regole sulla gestione ed eventuale visione dei filmati ripresi dalle telecamere, a fronte di atti che mettono a rischio la sicurezza dei Lavoratori e a tutela dei beni aziendali. La bozza dell’accordo, rimanda alle R.S.A. sul Polo la ratifica e la sottoscrizione di un accordo, previa verifica del posizionamento e funzionamento delle telecamere stesse. La sua sottoscrizione è stata rinviata a prossima data, in attesa delle risposte alle integrazioni richieste dalle OO.SS.
Temi non meno rilevanti, sono stati trattati quasi al termine dell’incontro, e riguardano la riorganizzazione con effetto 1 marzo delle seguenti aree di UBIS:
Riorganizzazione Real Estate, area “Construction & Facility management” (si occupa di manutenzione e progettazione dell’area R.E.): la complessiva riorganizzazione in 3 strutture territoriali e 3 centrali di “governo”, prevede il coinvolgimento di circa 250 Lavoratori che, dichiarazione aziendale, non avranno ricadute in termini di mobilità territoriale, e gli impatti professionali dovuti alla conseguente diminuzione di sections, saranno limitati e gestiti all’interno della stessa area. Su questo tema terremo costantemente monitorate le iniziative aziendali, anche e soprattutto alla luce delle voci passate e delle dichiarazioni recenti del Top Management, sugli sviluppi futuri in questo settore.
Riorganizzazione Commercial Banking CEE, quest’area sarà coinvolta nel progetto CEE2020, che vede tra l’altro l’insourcing delle attività ICT in UBIS dei paesi CEE. Questo è il motivo per cui in quest’area verranno effettuate delle assunzioni (6 sul polo di Milano con vari profili).
Riorganizzazione nella SL Banking Management:
Creazione della Service Line Trasformation Office, all’interno della SL, con l’obiettivo di promuovere e coordinare iniziative di trasformazione sulle linee produttive di UBIS e implementare programmi dedicati al raggiungimento degli obiettivi societari di efficientamento di medio e lungo termine.
Trasferimento di Unit Development Market in Capogruppo: quest’area si occupa di sviluppare, secondo la terminologia aziendale, le opportunità di business nei mercati non captive, in parole più chiare studia le opportunità di Esternalizzazioni.
Queste 2 ultime azioni ci portano a leggere in ottica diversa alcune dichiarazioni aziendali rilasciate dai vertici di Ubis durante l’incontro annuale dello scorso 29 gennaio. Il management aveva fatto intendere che il 2014 sarebbe stato un anno di verifica sulle varie ristrutturazioni e sulle iniziative delle Joint-Venture.
Per noi lo spostare uffici e persone da Ubis a Capogruppo, ha sicuramente un impatto meno negativo rispetto a una esternalizzazione, ma è pur sempre un ridurre, ridimensionare, impoverire una Società che fino a poco tempo fa era definita “fiore all’occhiello”!
Quante altre “indicazioni dei regulator” ci sono ancora, di cui non siamo a conoscenza?
Forse non tutti vediamo le cose allo stesso modo….
Alle OO.SS. non interessano i giochi al buio,
che impattano pesantemente sul futuro dei LAVORATORI!!!
Come OO.SS. abbiamo ribadito, anche in quest’incontro, la ns. forte contrarietà alle esternalizzazioni, riportando per l’ennesima volta all’attenzione lo stato in cui versa l’operazione ES-SSC.
Milano, 14 febbraio 2014
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – SINFUB – UGL/CREDITO – UIL.CA
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Comunicato Unitario Fondo Nazionale Sostegno Occupazione
Roma 6 febbraio 2014
Comunicato
F.O.C. FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONENEL SETTORE
DEL CREDITO
Nei giorni scorsi il Comitato di Gestione del FOC ha ripreso la sua attività dopo la firma degli accordi tra le Organizzazioni Sindacali e Abi del 20/12/2013 e del 20/1/2014 che hanno riguardato anche le modalità operative con cui il FOC deve svolgere la sua attività.
In particolare sono stati esaminati i versamenti effettuati dalle aziende relativi al 2013 che sono risultati pari a 43.147.000 euro per 316.000 dipendenti del settore. Il contributo suddetto è ripartito tra le diverse categorie come segue:
3.295.000 euro Contributo del 4% dei managers
2.921.000 euro Dirigenti
19.611.000 euro Quadri Direttivi
17.320.000 euro Aree professionali.
Il contributo del 2013 si aggiunge ovviamente a quello del 2012 (vedi comunicazioni precedenti) di importo complessivo di 43.896.000 euro per 319.000 dipendenti.
Un limitato numero di banche e aziende finanziarie (di dimensione contenute) non hanno provveduto, nonostante i ripetuti solleciti da parte del FOC, a versare il contributo del 4% di
competenza. Nei prossimi giorni provvederemo a segnalare alle strutture sindacali aziendali o territoriali competenti i nominativi di queste aziende affinchè attivino le iniziative sindacali ritenute opportune.
Dopo gli accordi sindacali suddetti il FOC ha quindi provveduto a diramare alle aziende le istruzioni per richiedere i finanziamenti previsti per le assunzioni/stabilizzazioni effettuate nel 2012 e nel 2013.Tali richieste dovranno pervenire al FOC entro giugno 2014. Il FOC, una volta fatte le opportune verifiche/ controlli, provvederà ad erogare i contributi previsti.
Il Fondo diventa quindi pienamente operativo e nei prossimi mesi erogherà i contributi alle aziende per le migliaia di assunzioni/stabilizzazioni fatte in questi anni nel settore che, pur in riduzione per effetto della crisi, nella gran parte dei casi sono state effettuate grazie agli accordi sindacali intervenuti nei gruppi e nelle aziende.
Il FOC si conferma quindi come uno strumento importante per tutelare l’occupazione del settore. Il prossimo rinnovo del CCNL potrà prevedere l’ampliamento delle sue possibilità di intervento, come in parte già definito, ad esempio sostenendo le assunzioni provenienti dal Fondo Emergenziale ovvero contribuendo alla attivazione dei contratti di solidarietà “espansivi”.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
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Comunicato unitario su Piano Industriale
Segreterie di Coordinamento Gruppo UniCredito
Piano Industriale e “voci di dentro”
Nel corso degli incontri in Capogruppo abbiamo chiesto spiegazioni in merito a notizie di stampa riportanti dichiarazioni dell’Amministratore delegato Sig. Ghizzoni circa possibili modifiche del Piano Industriale 2010/2015 e chiarimenti rispetto alle voci circolanti sulla possibile attivazione di “scivoli” lunghi, addirittura della durata di 7 anni, per un numero imprecisato di Lavoratori e Lavoratrici.
La Funzione Relazioni Sindacali ha precisato che il 2013 è stato un anno ancora particolarmente problematico per l’andamento dell’economia nel suo complesso e per la situazione di settore ancora pesante. I risultati del perimetro Italia risentiranno di questa pesante situazione di contesto. Peraltro, anche le attività retail dell’Europa Occidentale sono critiche.
Ogni anno entro la metà del mese di marzo UniCredito sottopone a verifica i risultati reddituali ed organizzativi realizzati nell’anno precedente e fissa gli obiettivi di budget per l’anno in corso. In quell’occasione è prevedibile che sarà sottoposto a “verifica ed aggiornamento” il Piano Industriale alla luce delle condizioni di contesto.
Allo stato non sono noti tempi, contenuti e profondità dell’intervento.
Secondo l’Azienda gli obiettivi di riduzione dei costi fissato nel vigente Piano Industriale non è stato raggiunto in quanto le riforme organizzative e di efficientamento sono state realizzate nei tempi previsti, mentre le uscite non si sono realizzate completamente per effetto delle modifiche del sistema pensionistico introdotte dalla Legge Fornero che ha posticipato di due-tre anni la maturazione del diritto a pensione.
Quanto all’ipotesi di utilizzo del “Fondo esuberi” di settore l’Azienda ha precisato che:
- gli accordi del 18 ottobre 2010 e del 15 settembre 2012 originariamente prevedevano solo l’uscita incentivata e volontaria di coloro che avevano maturato o avrebbero maturato i requisiti per avere il diritto alla pensione pubblica entro il 31 dicembre 2015;
- quella scelta derivava dalla valutazione che il ricorso al “Fondo esuberi” fosse eccessivamente oneroso;
- il fatto che il Fondo stesso sia stato recentemente rinnovato alle stesse condizioni conferma le riserve rispetto al suo possibile utilizzo e improbabile la percorribilità.
L’Azienda ha concluso che, se mai si aprissero ipotesi di uscite di personale, riguarderebbero esclusivamente l’accompagnamento di coloro che matureranno i requisiti pensionistici nei prossimi anni in base alle leggi tempo per tempo vigenti.
E’ escluso, allo stato, il ricorso al Fondo di solidarietà. Risultano così prive di qualsiasi fondamento le voci che si stanno diffondendo.
Come OO.SS. abbiamo preso atto delle dichiarazioni aziendali e dichiarato che qualsiasi scelta non può più avere al centro la ossessiva ricerca di riduzione dei costi del personale, né prevedere ulteriori sacrifici. Quanto al possibile utilizzo degli strumenti di ammortizzazione sociale, appena positivamente rinnovati, siamo disponibili a prenderli in considerazione tutti a tutela di chi esce, di chi resta e di chi entrerà nel gruppo, come sempre avvenuto. E’ necessario investire, puntare all’incremento dei ricavi, innovare i prodotti e ridurre gli sprechi e le inefficienze a partire dalle posizioni apicali.
In quest’ottica ci siamo dichiarati disponibili ad interventi di riordino e razionalizzazione del capitolo di welfare aziendale puntando a riqualificarne e migliorarne le prestazioni.
Milano 6 febbraio 2014
Le Segreterie Gruppo UniCredito
Dircredito – Fabi- Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – Uilca
Region Nord Est: Comunicato RSA
Comunicato unitario delle RSA di Trieste a seguito dell’incontro con la Direzione del Personale, con l’ulteriore presenza dell’Area Manager Gianfranco Di Staso.
Accordo trasferimento rami d’azienda Group ICT & Operations e Security Network Services
Verbale d’accordo sul trasferimento rami d’azienda Group ICT & Operations e Security Network Services da UBIS a Unicredit siglato il 6 febbraio 2014.
MIlano – Relazioni Sindacali: si ricomincia!
Dopo una lunga fase di mobilitazione culminata nello sciopero dello scorso 31 ottobre, riuscitissimo ed efficace (vedasi firma accordo sul Fondo di Solidarietà del 20/12/2013), sono riprese le relazioni industriali anche a livello locale.
Il 3 febbraio, come RSA di Milano, abbiamo incontrato il Responsabile del personale del Network Lombardia con i principali Hr che operano su Milano e provincia.
UBIS: Comunicato unitario su incontro annuale
…E’ LUCE IN FONDO AL TUNNEL ???
Il giorno 29 gennaio u.s. si è svolto, presso la sede di Lampugnano a Milano, un incontro tra i Coordinamenti delle scriventi OO.SS e la delegazione aziendale di UBIS, con la presenza del CEO Cederle.
L’incontro previsto dall’art.12 del CCNL 2012, informativa annuale, ha come oggetto l’illustrazione da parte del management dei dati strutturali di UBIS, con un focus particolare sulle prospettive strategiche di UBIS e dei suoi lavoratori, sulla qualità delle risorse umane, sugli interventi specifici.
Si riaprono così le relazioni industriali nella ns. Azienda, interrotte nei mesi scorsi a causa della disdetta del CCNL da parte di ABI.
Per la prima volta da anni tale confronto, così importante per l’analisi del passato e le prospettive future, è stato svolto all’inizio dell’anno, ancorché non ancora disponibili i dati di bilancio.
La documentazione fornita alle OO.SS. sarà oggetto di valutazione e approfondimento tra le parti, anche nei prossimi previsti incontri.
Nel frattempo possiamo sintetizzare quanto dichiarato dalla delegazione aziendale:
- Programma Newton: è da considerare finito. Potranno esserci in futuro altre specifiche iniziative, vedi prossimo piano industriale, ma sicuramente non così “complesse”. Mentre per quanto riguarda il Progetto Payments, la delegazione aziendale ha dichiarato che non si sta andando avanti viste anche le attuali condizioni di mercato, anzi stanno pianificando un consolidamento.
- perdita del ruolo di sub-holding: è stata una conseguenza rispetto alle indicazioni dei regulator (circolare 263 Banca d’Italia con ultimi aggiornamenti dello scorso 2 luglio) ma Ubis è e resterà parte attiva in Capogruppo nel comitato strategico che delinea linee guida e strategie
- centralizzazione attività amministrative: semplificazione modelli operativi, attenzione e pressione sui costi per diminuire il costo finale del prodotto/servizio
- riorganizzazione IT: dopo le esternalizzazioni fatte, consolidamento in ottica di continuo miglioramento
- riduzione costante delle consulenze strategiche: inizio dell’internalizzazione delle competenze anche se Ubis non rinuncerà mai a un cospicuo uso delle società esterne
- Joint Venture: inizio della fase di gestione dell’operatività, non ci sono forti problematiche specialmente sul livello del servizio, il livello non è ancora ottimale, ma è migliorato.
La volontà è quella di trattare queste società come estensioni strategiche di Ubis. - Rilevati problemi su SSC: sono sotto osservazione. I diversi contatti di mercato per SSC sono stati rallentati per completare il trasferimento della piattaforma informatica
- Confermata la multipolarità: non come opzione strategica, ma come volontà per il mantenimento dell’occupazione sui territori
- Occupazione: assunzione di 120/140 persone in Italia (sia giovani neolaureati che persone con esperienza). Si tratta del 30% di tutte le assunzioni previste in Ubis per il 2014, all’interno del programma Young For Future annunciato nei mesi scorsi dal gruppo, che prevedono anche assunzioni in Romania per il 40% ed in Germania e Polonia per il restante 30%. Tale dato, sempre secondo le dichiarazioni aziendali, è sul fronte delle assunzioni, in netta controtendenza con il resto del Gruppo.
Certamente non possiamo che cogliere con interesse l’analisi sull’attenzione al miglioramento della qualità del servizio, alla riorganizzazione funzionale, all’impegno alla riduzione delle consulenze.
Non di meno recepiamo positivamente che delle circa 700 assunzioni, a detta dell’azienda circa 500, che “sembravano” destinate ad essere concretizzate solo all’estero, riguarderanno invece anche il perimetro italiano di UBIS anche se in percentuale minore rispetto ai paesi esteri. Non basta dichiarare da parte del management che siamo un’ azienda internazionale per giustificare questo sbilanciamento verso l’estero; visto che poco meno di due anni fa il 50% dei Lavoratori di UBIS erano concentrati nel nostro Paese.
Con altrettanto interesse abbiamo colto alcuni aspetti nuovi contenuti nelle riflessioni aziendali in merito ai processi di esternalizzazione che, come abbiamo sempre sostenuto in questi ultimi tre anni, non rappresentano in nessun modo la soluzione alle sofferenze economiche che le banche stanno attraversando e non ne migliorano nemmeno il servizio.
Al contempo abbiamo però rimarcato alcuni punti fondamentali:
- E’ necessario rafforzare i processi inerenti la qualità del lavoro e non solo quella del prodotto finale.
- Ciò comporta un maggior investimento sulle Risorse Umane presenti in azienda, in termini di formazione, percorsi professionali e non ultimo di organizzazione del lavoro.
- Maggiore attenzione al lavoratore in quanto persona e non solo in quanto “addetto”.
- Abbiamo sottolineato con forza che è necessario “cambiare passo” per dare realmente centralità a Ubis Italia, motivando i lavoratori, stanchi delle continue riorganizzazioni, spesso poco chiare ed efficaci, dell’eccessiva presenza di consulenti esterni e spaventati e demotivati dalle politiche di esternalizzazioni.
- Attenzione alle richieste di trasferimento e job rotation. Risulta oramai evidente che troppo spesso tali richieste rimangono inevase, anche a fronte di specifiche pubblicazioni di job posting. L’Azienda ha ribadito che per ogni Risorsa che lascia un ufficio, un’altra dovrà andare in sua sostituzione (non è quindi garantito il trasferimento anche in caso di esito positivo del percorso di valutazione a fronte di un job posting). Rispetto a tale fenomeno però l’azienda ha raccolto il nostro invito a verificare con gli HRBP la situazione al momento, al fine di trovare soluzioni atte a soddisfare il maggior numero di richieste possibili, pur nella compatibilità della continuità dei servizi.
Essendo molteplici i temi sul tavolo e tutti estremamente importanti, abbiamo stabilito con l’azienda, di intensificare gli incontri, già a partire dai prossimi giorni.
Vi terremo quindi prontamente informati sull’evoluzione dei vari temi che saranno oggetto di confronto tra le Parti.
Insieme alle Lavoratrici e ai Lavoratori, pretenderemo la massima chiarezza in un percorso ancora tutto da verificare.
Milano, 29 gennaio 2014
Segreterie di Coordinamento UBIS
Dircredito Fabi Fiba/CISL Sinfub UGL-Credito Uilca