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UBIS: Comunicato sciopero straordinari e prestazioni aggiuntive QD

Posted on 22 Marzo 201322 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato sciopero straordinari e prestazioni aggiuntive QD

COMUNICATO AI LAVORATORI

Riprendiamo, da dove avevamo solo temporaneamente interrotto; dopo aver esaurito i termini della sospensione dell’ultima procedura di mobilitazione che la commissione di garanzia ha imposto lo scorso 21 febbraio, ieri abbiamo inviato, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente in argomento, la lettera relativa alla proclamazione dello sciopero delle prestazioni aggiuntive per i QD, degli straordinari per quanto riguarda le aree professionali e alla sospensione di tutte le prestazioni accessorie (reperibilità, interventi programmati/spot etc.).

Nel rispetto delle norme che regolano la materia si allega il calendario delle giornate di astensione proclamate dal 31 MARZO 2013 AL 25 APRILE 2013:

domenica 31 marzo 2013
lunedì 1 aprile 2013
martedì 2 aprile 2013
venerdì 5 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
domenica 7 aprile 2013
martedì 9 aprile 2013
venerdì 12 aprile 2013
sabato 13 aprile 2013
domenica 14 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
giovedì 18 aprile 2013
venerdì 19 aprile 2013
domenica 21 aprile 2013
lunedì 22 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
giovedì 25 aprile 2013

Invitiamo tutto il personale di UBIS ad osservare scrupolosamente il proprio orario di lavoro e ad attenersi strettamente alle proprie mansioni.

Diffidiamo l’azienda dal ricorrere ad indebite pressioni su lavoratori e lavoratrici o all’interpretazione spregiudicata e assai discutibile di articoli contrattuali, travisandone “lo spirito condiviso dalle parti”, come purtroppo è accaduto in recenti occasioni.

Milano 21 Marzo 2013

Le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Business Integrated Solutions

DIRCREDITO  FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL CREDITO UILCA/UIL

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Evidenza, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UBIS: Comunicato incontro 19/03/2013

Posted on 22 Marzo 201322 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato incontro 19/03/2013

COMUNICATO AI LAVORATORI

Il 19 marzo u.s. le Segreterie di Coordinamento di UBIS, hanno incontrato la delegazione aziendale in merito al piano “O-Ratio” che, secondo le dichiarazioni aziendali, ha lo scopo di riorganizzare le attività operations nel perimetro Italia.

Gli ambiti interessati sono i seguenti:

  • 7 Product Lines: Post Trade Services, Multichannel & Core Banking, Global HR , Credits, Payments, Securities, CFO
  • 2 Countries: Italia, Romania
  • 8 Poli: Roma, Palermo, Perugia, Verona, Trieste, Milano,Torino, Bucarest
  • 2 Service Lines: Operations, Client Support
  • 164 Fte di attività riallocate

La riorganizzazione delle attività sui vari poli inizierà a marzo per terminare, sempre secondo previsioni aziendali, a novembre 2013.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Service Line Operations / PP&M Operations che ci hanno illustrato i razionali del piano che sintetizziamo: accorpare le attività che prima erano sparse in più poli in un’unica località.

Questo secondo l’azienda produrrà dei miglioramenti nella gestione dei processi, e libererà personale nei poli che cedono le attività (circa 28 colleghi in totale più 18 consulenti che verrebbero rilasciati). Queste risorse dovrebbero contribuire  a soddisfare le necessità di turn-over interno (pensionamenti/esodi) ed acquisire nuove attività richieste dalla Banca, in particolare per il Polo di Perugia dove i 16 colleghi, che a fronte della riorganizzazione saranno senza attività, verranno ricollocati all’interno della struttura retail di Unicredit Spa.

Questo modello sarà supportato dalla formazione diretta dei lavoratori mediante training on the job che, secondo quanto dichiara l’azienda, semplificherà i percorsi formativi visto che verranno svolti direttamente nei poli  dove già sono presenti le conoscenze.

Questo piano è nella continuità della gestione delle attività operations che negli anni precedenti ha visto (nella ex società UCBP) una diffusa mobilità delle lavorazioni, accompagnata dall’equilibrata distribuzione delle attività, garantendo nel tempo la multipolarità.

Fino a qui  è quanto ha dichiarato l’azienda.

Come OO.SS. abbiamo richiesto una visione complessiva, perché queste numerose riorganizzazioni, da quelle  che vedono il rientro di attività e Lavoratori in Unicredit SpA, a quelle presentate nel piano oggi discusso, con l’aggiunta delle esternalizzazioni dichiarate, stanno modificando profondamente il quadro presentato lo scorso settembre 2012 nel corso dell’incontro annuale e quanto dichiarato dall’azienda nel momento in cui ha incorporato nell’azienda UBIS tutte le società strumentali del gruppo.

L’azienda anticipando la ns. richiesta ha dichiarato che nel mese di aprile si svolgerà l’incontro annuale, secondo le previsioni del CCNL con il CEO di UBIS.

Abbiamo inoltre richiesto la massima attenzione sulla formazione, cardine fondamentale nei processi di riconversione.

Noi riteniamo che questo progetto sia l’ennesimo esempio di una azienda che sta andando in discontinuità con quanto dichiarato fino a poco tempo fa, vedi anche sulla salvaguardia dei poli con minore personale, (l’esempio è Perugia che come polo UBIS è ormai è ridotto ai minimi termini).

Abbiamo espresso forti perplessità sulla riorganizzazione che vede coinvolto il polo di Palermo, in cui lavoratori impiegati in altri settori (CFO e Core Banking )  verranno in parte spostati nell’area payments, oggetto di analisi nel programma newton per una futura esternalizzazione, aumentando il perimetro dei Lavoratori coinvolti.

L’azienda, a fronte delle nostre repliche, ha dichiarato che il progetto dei Payments contenuto nel programma Newton ha “una caratteristica industriale differente” rispetto all’esternalizzazioni finora dichiarate/realizzate.

E’ vero che il piano è in continuità con quello che negli anni passati (nella ex UCBP), i lavoratori delle attività operations hanno supportato, con abnegazione ed impegno. Ma ora l’azienda, con il programma Newton;che abbiamo ribadito di non condividere, ha portato un clima di incertezza e di precarietà che mettono in cattiva luce ogni riorganizzazione delle attività.

UBIS, lo sappiamo, è considerata un centro di costo e la sua mission è anche quella di razionalizzare per costare meno; ma ricordiamo a questo management che, le società nel tempo, hanno permesso al gruppo di gestire le integrazioni con i relativi risparmi, e supportare l’operatività della banca, tanto da farla dichiarare strategica. Ma ora, le razionalizzazioni vengono scaricate sui Lavoratori. Abbiamo sempre pensato che UBIS abbia una governance ridondante, ma si preferisce tagliare altrove e per i manager c’è sempre il paracadute della Holding.

Anche i tagli alle consulenze, da noi più volte richiesti,  non partono da quello più costose.

Come OO.SS. abbiamo richiesto un incontro  nel mese di giugno per  verificare gli impatti dell’ennesima riorganizzazione e le relative ricadute, inoltre nei prossimi giorni le RR.SS.AA. dei poli interessati dal progetto avranno degli incontri specifici per un confronto dettagliato sulle ricadute nelle singole unità produttive.

Terminata la discussione sul piano di riorganizzazione delle operations, abbiamo richiesto un maggior dettaglio per quanto riguarda la ristrutturazione del settore ICT, che fornisca alle OO.SS. i dati che non ci erano stati forniti nel corso del precedente incontro. L’azienda ci ha confermato che il prossimo 7 aprile avremo un aggiornamento in merito,  anche in ottica del progetto GIBSON.

L’azienda ha dichiarato che non intende prorogare i termini di validità per i CIA di UCBP ed URE, che con l’accordo per l’integrazione delle aziende in UBIS del 17 febbraio 2012 (migliorando le previsioni del 2112 del c.c.),  stabiliva la loro validità fino al 31 dicembre 2012. L’azienda si è dichiarata disponibile a discutere della tematica, all’interno della Commissione tecnica prevista dall’accordo stesso. Le OO.SS. nei prossimi giorni concorderanno come proseguire sul tema.

Milano 21 Marzo 2013

Coordinamenti Aziendali UBIS

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato unitario su tematica ” Esodandi salvaguardati “

Posted on 21 Marzo 201321 Marzo 2013 By Claudio Voghera
Comunicato unitario su tematica ” Esodandi salvaguardati “

Gruppo UniCredit
Incontro del 19 marzo su Esodandi

Nella giornata odierna i referenti di Gruppo hanno incontrato i rappresentanti aziendali in merito alle problematiche derivanti dai recenti messaggi INPS n°3771 e n°4678 relativi all’esaurimento del contingente dei cd. salvaguardati ed il  conseguente impatto sulle prossime cessazioni di colleghe e colleghi aderenti all’accordo del 18 ottobre 2010.

L’azienda ci ha manifestato il proprio convincimento che nel numero complessivo dei lavoratori considerati nei contingenti indicati dai citati messaggi, siano compresi tutti gli Esodandi del Gruppo UniCredit in quanto per tempo debitamente segnalati all’INPS ed ha affermato ciò alla luce di approfondimenti avuti con l’ente INPS medesimo.

Onde evitare di sottoporre le colleghe e i colleghi interessate/i a ulteriori periodi di tensione in attesa di aggiornamenti a mezzo stampa e/o messaggi INPS, l’azienda ci ha comunicato di voler concretizzare quanto già preannunciato nei mesi scorsi, ovvero la proposta di anticipare TUTTE le uscite con un’unica data di termine di servizio al 30 aprile e conseguente accesso al Fondo di Solidarietà al 1° maggio.
Tale soluzione impedirebbe, secondo l’azienda, d’incorrere in eventuali ulteriori futuri provvedimenti restrittivi.
Tutte/i le/i colleghe/i interessate/i sarebbero ovviamente tutelate/i dalla clausole di salvaguardia inserita nell’accordo sindacale del 15 settembre 2012.

Abbiamo fatto presente che questa soluzione presenta una serie d’implicazioni che meritano di essere approfondite con particolare attenzione, anche in considerazione del fatto che, il prossimo 25 marzo è in calendario a Roma un incontro tra le Segreterie Generali delle OO.SS. scriventi, l’ABI, l’INPS ed il Ministero del Lavoro con all’ordine del giorno proprio l’argomento trattato. Si è concordato quindi, di riunirci nella stessa giornata di tale incontro per proseguire nell’analisi degli aspetti correlati.

Vi terremo informati circa gli sviluppi.

Milano, 19 marzo 2013

Le Segreterie di Coordinamento – Gruppo UniCredit
DIRCREDITO – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – SINFUB –UGL/Credito – UILCA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Unicredit Direct: incontro ufficiale in Cologno Monzese

Posted on 20 Marzo 201320 Marzo 2013 By Claudio Voghera
Unicredit Direct: incontro ufficiale in Cologno Monzese

Mercoledì 13 Marzo si è tenuto il primo incontro ufficiale tra le scriventi OO.SS. e l’azienda avente oggetto la struttura di “Unicredit Direct”: tale incontro difatti ha segnato il debutto delle Rappresentanze Sindacali Aziendali di Unicredit S.p.A. di Cologno Monzese.

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Coordinamenti Territoriali - RSA

UBIS: Comunicato unitario sulla riorganizzazione della Service Line ICT

Posted on 13 Marzo 201314 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario sulla riorganizzazione della Service Line ICT

Riorganizziamoci

Lo scorso 7 Marzo si è svolto il primo incontro in cui è stata presentata la riorganizzazione, per tutto il perimetro internazionale, della Service Line ICT nell’ambito del confronto con le OOSS ai sensi dell’ex Articolo 17 del vigente CCNL. Gran parte della discussione è stata dedicata a una relazione nella quale. Massimo Messina, responsabile della nuova Service Line, ha spiegato le ragioni che hanno generato l’ennesima nuova struttura.
I razionali della scelta di unificare le due SL s’innescano in un percorso più ampio di riorganizzazione, tenendo conto dell’evoluzione corrente dell’informatica il fulcro di quest’operazione è di integrare tra loro, sotto un’unica responsabilità, la struttura dell’area IT e quella applicativa degli EVOLUTION PARTNER.
Abbiamo replicato alla delegazione aziendale che questa scelta è in discontinuità rispetto alle precedenti che, al contrario, hanno portato lo sviluppo applicativo all’interno delle Business Lines sia per quanto riguarda la manutenzione software che per lo sviluppo di nuove funzionalità.
Non basta dichiarare che la negativa congiuntura economica e la situazione del Gruppo, impongono la ricerca dell’efficienza (ancora !) e la capacità di competere sul mercato, con la necessaria adattabilità rispetto alla situazione. Da parte nostra il contesto appare ben chiaro.
Se l’azienda avesse messo in campo le indicazioni che queste OO.SS. hanno prospettato in più occasioni, sia per la riduzione delle consulenze, sia per pianificare una seria formazione tesa alla riconversione delle competenze dei colleghi, non saremmo nelle attuali condizioni.
La relazione è stata accademica, sicuramente interessante, ma poco produttiva dal punto di vista sindacale, le teorie enunciate che riguardano in generale il mondo informatico sappiamo che si trasformano rapidamente in scelte che i lavoratori e le lavoratrici subiscono.
L’Azienda ha dichiarato che la riorganizzazione non prevede la riduzione di addetti e responsabili.
Il tempo delle teorie è definitivamente finito e le azioni di UBIS sono sempre più vicine a una vendita al dettaglio di attività e risorse, poiché la riorganizzazione è in coerenza con gli studi di fattibilità del programma NEWTON, certo che non vengono ridotti gli effettivi vengono direttamente espulsi !
La durezza delle soluzioni prospettate è chiarissima: esternalizzare per ridurre i costi e se poi le “scommesse” si perdono pazienza, non si potrà dire che questo trasformare “svantaggi in vantaggi” non fosse suffragato da brillanti analisi, affidate a primarie società di consulenza e a manager convinti a prescindere, che propongono futuribili teorie.

Nello specifico abbiamo chiesto come la nuova struttura incida sulla quotidianità lavorativa, se ci sono variazioni di risorse e/o perimetri sui Poli ma abbiamo capito che la lezione era agli sgoccioli, solo il tempo per comunicare che anche il ramo FLEET Management, scampato allo scorporo, sarà razionalizzato e che nella parte IT le consulenze esterne si sono ridotte a circa 100 unità. Al termine dell’incontro abbiamo chiesto lumi sulle voci insistenti di una riorganizzazione del Polo di Perugia, si parla di spostamento di attività in Banca con le relative risorse e di conseguenza un importante ridimensionamento del polo stesso.
Tutto è in evoluzione, pretesto sempre utile per rimandare risposte e approfondimenti.
Torneremo su questi temi nelle prossime settimane, abbiamo richiesto all’azienda di non dare corso alla ristrutturazione prima che la discussione con le OOSS sia esaurita.

Milano 12 Marzo 2013 – Le Segreterie di Coordinamento UBIS

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

Comunicato stampa FABI sulla procedura Invoice Management

Posted on 9 Marzo 201311 Marzo 2013 By Claudio Voghera

“Abbiamo ribadito con forza a Unicredit tutta la nostra contrarietà alle esternalizzazioni previste dal Programma Newton, a cominciare da quella dell’Invoice management che coinvolge 112 lavoratori e che diventerà operativa da primo aprile. L’assenza di una reale prospettiva economica ha ancor più aumentato tutte le perplessità sulla possibilità di arrivare a un accordo negoziato. Segnaliamo infatti che la precedente esternalizzazione dello Shared Service Center a HP non ha prodotto quell’incremento di clienti e attività inizialmente prospettato dall’azienda, motivo per il quale ad oggi siamo intenzionati a rivisitare l’accordo di cessione a suo tempo siglato con il Gruppo”.

Così Mauro Morelli, Segretario Nazionale FABI, ha commentato l’apertura della procedura per gestire la cessione a Accenture del ramo d’azienda Invoice management di Ubis, il Consorzio informatico del Gruppo Unicredit, che si è aperta oggi a Milano.

La cessione, che diventerà operativa dal primo aprile, rientra nel più ampio Programma Newton, la maxi esternalizzazione dei servizi informatici e di back office del Gruppo Unicredit, che coinvolgerà 2000 lavoratori in tutta Europa di cui circa 800 in Italia.

“Non possiamo tollerare”, ha proseguito Morelli, “di vedere trasferito sui lavoratori il rischio d’impresa con operazioni che presentano prospettive industriali solo ipotetiche e senza che ci siano stati presentati piani di sviluppo credibili”.

“Riteniamo che l’eventuale possibilità di rientro dei lavoratori ceduti in Unicredit, in caso di future tensioni occupazionali, sia l’unica soluzione percorribile per non trasformare il progetto Newton in un serbatoio di precarietà infinita”.

“Come FABI abbiamo dichiarato la disponibilità ad accettare eventuali sacrifici dei lavoratori, ma solo in un’ottica solidaristica e di equità. Mai potremo accettare di vedere spacchettati e ceduti i nostri colleghi”.

Milano 08/03/2013

[fonte: www.fabi.it]

Allegati:

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit, Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

UniInform Marzo 2013

Posted on 8 Marzo 201311 Marzo 2013 By Claudio Voghera

Pubblicato il numero di Marzo 2013 di UniInform

UniInform

Unicredit: Comunicato unitario incontro del 1 marzo 2013

Posted on 6 Marzo 20137 Marzo 2013 By Claudio Voghera
Unicredit: Comunicato unitario incontro del 1 marzo 2013

UniCredit SpA

“E si continua ad impoverire le agenzie ….”

Si è svolto venerdì 1 marzo, a Milano, un incontro con la delegazione della banca a suo tempo richiesto dalle OO.SS., che ha avuto per oggetto centrale il “Progetto Alfa” finalizzato alla gestione del cosiddetto portafoglio problematico, con la creazione delle reti Special Network e Special Credit, riorganizzazione la cui partenza è prevista per il 15 aprile. Su quanto è emerso dall’incontro, in considerazione della complessità e ampiezza dell’argomento, è già stato distribuito un volantino dedicato.

Nel corso della medesima riunione si sono affrontati anche altri argomenti di cui vi diamo qui di seguito puntuale resoconto.

CHIUSURA SPORTELLI – Alla richiesta di aggiornamento della situazione del piano sportelli, la risposta dell’azienda si è sostanzialmente attenuta a quanto era già emerso dal C.d.A del 19 febbraio u.s.

Anche come conseguenza della modifica del modello distributivo, nel corso del 2013 verranno effettuate 110 chiusure; le unità operative interessate non sono ancora state individuate, ma la scelta sarà comunque operata ricorrendo ai criteri già adottati in passato, in particolare quello della sovrapposizione territoriale.

Non appena il processo di individuazione delle Agenzie coinvolte sarà completato, ne verrà data immediata informativa alle OO.SS. locali.

Nel contempo verrà anche avviato uno studio di fattibilità che dovrà valutare la possibilità di razionalizzare ulteriormente la rete e che dovrebbe portare ad ulteriori chiusure per un totale di 200/240 sportelli. Anche su questo l’azienda ha dichiarato che fornirà tempestiva informativa alle OO.SS. sui criteri e i parametri che verranno adottati per l’attuazione del piano.

ORARI DI SPORTELLO – Sulla questione orari, più precisamente sulla possibilità di sfruttare l’ampliamento dell’orario di sportello introdotto con l’accordo di rinnovo del CCNL, come già fatto da Banca Intesa, la banca ha sinteticamente dichiarato che si sta attentamente valutando tale potenzialità.

I profondi cambiamenti intervenuti nello stile di vita della società, caratterizzati in molti settori merceologici da un forte e generalizzato ampliamento degli orari di offerta dei servizi al pubblico, impongono una attenta valutazione se l’attuale nostra articolazione d’orario sia adeguato rispetto alle esigenze della clientela.

È tuttavia impensabile un ampliamento di orario generalizzato a tutte le realtà ed è questo il motivo per cui, in questa fase, le riflessioni dell’azienda sono focalizzate, citiamo testualmente, “sul dove, sul come e sul quando”.

Ricordiamo che in questa materia il CCNL disciplina una specifica procedura di informativa e confronto con il sindacato.

BANCA MULTICANALE – A conferma dei “rumors” che da tempo stanno circolando circa l’intenzione dell’azienda di aprire altri poli di banca multicanale, in aggiunta a quelli già esistenti a Milano, Roma e Palermo, verosimilmente uno per ogni Region, la banca ha ufficializzato che partiranno due nuovi poli, a Torino, forse nel primo semestre, e a Modena nel secondo.

Al preciso quesito posto dalle OO.SS. sul numero e la provenienza del personale che verrà dirottato su queste unità operative, la banca ha risposto che un polo di banca multicanale richiede mediamente l’impiego di almeno 30/35 addetti e che il bacino primario da cui attingere il personale necessario sarà la rete, anche se si sta valutando la possibilità di procedere anche a qualche assunzione.

Preso atto di queste dichiarazioni, le OO.SS. hanno per l’ennesima volta denunciato lo stato di endemica difficoltà in cui si trovano le Agenzie per carenza di personale e che la politica di ulteriore drenaggio di lavoratori rende ormai problematica anche la funzionalità minima degli sportelli.

Ci chiediamo poi, richiamando l’argomento precedente, come sia anche solo ipotizzabile un ampliamento di orario di sportello con questi livelli di organico, anche considerato che l’orario di lavoro individuale è rimasto inalterato.

SPERIMENTAZIONE SU PICCOLI SPORTELLI – Se più sopra abbiamo parlato di ampliamento di orario di sportello, in questo caso l’ipotesi è quella esattamente contraria. La banca ha infatti comunicato l’avvio di una sperimentazione su piccoli sportelli (dai 300 ai 500 clienti) nel Trentino, dove la soluzione di chiusura degli stessi porterebbe inevitabilmente alla perdita della clientela in quanto, per le notevoli distanze rispetto ad altre Agenzie, non sarebbe sostenibile il trasferimento dei rapporti.

La possibilità che si vuol sottoporre a verifica è quella di ricorrere a modalità di presidio meno nerose, con orari più limitati (es. aperture il lunedì, mercoledì e venerdì, oppure solo il mattino).

MONITORAGGIO – Una cinquantina di Agenzie verranno visitate da colleghi del servizio Organizzazione per monitorare, anche attraverso interviste, i flussi e i processi amministrativi per valutare la possibilità di ottimizzarli. Le agenzie non sono ancora state individuate, appena lo saranno ne verrà data informativa alle OO.SS. locali.

ANDAMENTO DELLA BANCA –

Lo elenchiamo per ultimo, con poche righe, ma è indubitabilmente il tema più importante, se non altro perché da esso dipendono tutti gli altri.

Partendo dai dati macroeconomici e di lì scendendo alla situazione del settore per arrivare a quella della nostra banca, si delinea un quadro che non solo conferma il permanere della crisi ma che non lascia intravvedere, almeno nel breve termine, movimenti che vadano in direzione contraria.

E’ ormai certo che il bilancio 2012 del perimetro Italia si presenta, ricorrendo ad un eufemismo, denso di criticità ed è il terzo consecutivo.

Le prospettive per l’anno in corso, con particolare riguardo alle proiezioni sulle sofferenze, la marginalità degli impieghi, l’alto costo della raccolta e gli oneri di copertura del rischio, non inducono neppure ad un cauto ottimismo.

In questo contesto, crediamo che sia non solo un dovere ma anche un diritto delle OO.SS. essere periodicamente informate sull’andamento dell’azienda, con incontri ad altissimo livello; a questo proposito abbiamo nuovamente inoltrato alla delegazione aziendale la richiesta di un incontro da tenersi in tempi brevi con Gabriele Piccini, il quale, peraltro nell’incontro tenutosi l’anno scorso aveva dato la sua disponibilità in tal senso.

Milano, 3 marzo 2013

Le Segreterie di Coordinamento – UniCredit SpA

DIRCREDITO – FABI – FIBA/Cisl – FISAC/Cgil – SINFUB –UGL/Credito – UILCA

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Comunicato proroga utilizzo 350 euro a Welfare

Posted on 5 Marzo 20137 Marzo 2013 By Claudio Voghera
Comunicato proroga utilizzo 350 euro a Welfare

Segreterie di Coordinamento
Dircredito- Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – UilCa
UniCredit Group

Milano, 4 marzo 2013

PROROGA UTILIZZO 350 EURO A WELFARE

Come noto, l’Accordo 15 settembre 2012 sul Premio Aziendale aveva previsto che una quota di 350 euro fosse obbligatoriamente destinata a previdenza.

Il Verbale 28 settembre 2012 ha, poi, introdotto la possibilità di versare detto importo al Piano Welfare, con obbligo di utilizzo entro il 31/3/2013.

Lo scorso 27 febbraio 2013, infine, è stato firmato un ulteriore verbale che estende la possibilità di utilizzo di tale quota a tutto l’11 dicembre 2013, avendo, altresì, ampliato la gamma dei servizi relativi ai figli e alla famiglia per i quali sarà possibile utilizzare le somme versate nel Piano Welfare, vale a dire:
– centri estivi anche diurni, nonché centri/strutture ricreative per minori operanti in periodi di chiusura delle scuole (vacanze natalizie, ecc.);
– corsi di lingua in Italia e all’estero.

Alla scadenza, l’importo residuo non verrà liquidato in busta paga, ma versato direttamente nella rispettiva posizione pensionistica individuale.

Abbiamo ribadito all’azienda l’esigenza di ricercare una soluzione adeguata per i colleghi che a quella data non risultassero iscritti ad una forma collettiva di previdenza a contribuzione definita.

Al momento nessuna decisione è stata assunta; in ogni caso, avendo allungato fino a dicembre 2013 i termini per l’utilizzo di tale quota, avremo modo, nei prossimi mesi, di riconsiderare la questione.

Ricordiamo di seguito le voci retributive che possono confluire nel Welfare:
– eventuale bonus (in tutto o in parte);
– eventuale Premio di Produttività;
– il “contributo colonie”;
– la “strenna natalizia”;
– il “contributo per familiari disabili”.

Entro il mese di marzo si svolgerà un incontro sulla tematica del Welfare con l’obiettivo di pervenire ad un accordo complessivo che definisca l’intera materia.

Dircredito- Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl Credito – UilCa
UniCredit Group

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Evidenza, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

UBIS: Comunicato unitario

Posted on 4 Marzo 20135 Marzo 2013 By Claudio Voghera
UBIS: Comunicato unitario

L’ennesimo tentativo aziendale per non disturbare il MANOVRATORE

Giovedì scorso (21 febbraio) le Rappresentanze Sindacali di UBIS sono state convocate per esperire il tentativo di conciliazione, dopo l’avvio della procedura in materia di sciopero contro il Programma NEWTON.

ABI riteneva di non dover procedere con la Conciliazione perché nel frattempo UBIS aveva consegnato alle OOSS (il 20 febbraio alle ore 16,53) la lettera di avvio della procedura di legge per lo scorporo del ramo d’azienda INVOICE MANAGEMENT, 112 lavoratori e lavoratrici divisi tra Trieste e Roma, sostenendo che per tutta la durata della procedura, non è consentito alle parti di mettere in campo iniziative di mobilitazione legate a questo tema.

E’ solo una sospensione temporanea, il prossimo 8 marzo ci sarà il primo incontro della suddetta procedura. L’azienda sappia che anche in quella sede porteremo con forza le ns. argomentazioni che vedono nel progetto NEWTON  l’inizio di una smobilitazione progressiva e  generale di UBIS e foriero di conseguenze drammatiche per i/le lavoratori /trici coinvolti/e.

Non ci convince il piano industriale, visto che non è mai stato presentato dettagliatamente, se non con le solite parole d’ordine dell’innovazione e delle prospettive dei mercati non captive, se l’esempio è ES-SSC  che a circa un anno è ancora all’interno del processo di migrazione delle piattaforme informatiche e che secondo dichiarazioni aziendali ancora non ha clienti, e delle attività trasferite in Polonia, non siamo messi bene….

Non si può fare impresa, scaricando  il rischio solo sui Lavoratori coinvolti in primis e su tutti quelli del Gruppo, perchè queste operazioni, come più volte denunciato dalle scriventi  OO.SS., non diminuiscono i costi, ma li aumentano  peggiorando la qualità dei servizi offerti.

Negli anni questo gruppo dirigente, composto da  managers che provengono da altre realtà, spesso da quelle stesse aziende che partecipano allo smembramento pianificato della nostra, impongono logiche industriali che poco hanno a che fare con la storia, anche questa in via di liquidazione, di Unicredito.  Managers  che hanno depauperato le professionalità interne al gruppo, scegliendo pletoriche società di consulenza che non hanno migliorato la qualità dei servizi forniti, vedi il caso della migrazione Bank Austria ad Eurosig svolta da primaria azienda di consulenza.

Tutto questo ha comportato che il rapporto di fiducia tra Azienda e Lavoratori  è ormai ai minimi storici, le parole come etica e partecipazione assi fondanti del Gruppo, prima ancora di UBIS, sono state travolte dall’ossessiva riduzione dei costi, da un piano di esternalizzazioni che continuiamo a considerare avventato e deleterio.

Dopo quattro ore discussione la commissione di conciliazione si è espressa sospendendo e non annullando la procedura di sciopero. Come detto questa è solo una breve sospensione, nel periodo ci confronteremo sui tavoli sindacali con le parti aziendali nella procedura e  proseguiremo i confronti con i Lavoratori di  Ubis per  una costante e chiara informativa, perchè al termine della  moratoria… da quel momento siamo pronti a riscendere in campo con i Lavoratori !!!

Milano 28 Febbraio 2013

Coordinamenti Aziendali UBIS

Dircredito Fabi Fiba/Cisl Fisac/Cgil Sinfub Ugl Credito UILCA

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Newsletter & Comunicati UCS S.c.p.A. (ex UBIS S.c.p.A.)

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