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INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO!

Posted on 2 Novembre 20202 Novembre 2020 By

INQUADRAMENTI NON CI SIAMO… MA NOI PERSEVERIAMO

Il 23 ottobre u.s. le Segreterie di Coordinamento di Unicredit Services si sono incontrate con Relazioni Industriali e, tra le varie materie, abbiamo affrontato anche il tema degli inquadramenti.

Le OO.SS. da anni stanno incalzando l’azienda su questo importante argomento, dato che  l’accordo sugli inquadramenti era stato disdettato unilateralmente.

Al fine di arrivare alla migliore definizione di profili professionali, chiari ed esigibili, le OO.SS. nei primi mesi dello scorso anno avevano consegnato all’azienda un quadro delle figure professionali che necessitavano essere normate e che a suo tempo comprendevano anche le aree Operations e Real Estate.

Nonostante l’impegno preso dall’azienda nei piani industriali, solo dopo molti mesi l’azienda ha proposto una serie di criteri sui quali, a suo avviso, costruire l’impianto di un eventuale accordo e sui quali i abbiamo rilevato molte criticità.

La posizione aziendale di normare solo i nuovi assunti, solo nelle aree professionali, solo nell’area IT e con percorsi che prevedono la valutazione tramite “pagelline” (che vengono consegnate in maniera poco accurata da parte dei manager, secondo linee guida già precostituite), ci vede fortemente contrari, perché questi criteri non riconoscono le professionalità e la centralità dell’azienda all’interno del Gruppo.

L’azienda in questo periodo, senza un confronto con le OO.SS. ha previsto unilateralmente dei percorsi per le professionalità ritenute da lei strategiche (delle quali poco o nulla si conosce, dato che non sono mai stati illustrati i criteri), ai quali vengono attribuiti livelli professionali senza che a questi corrispondano i relativi inquadramenti contrattuali ed economici.

La mancanza di un chiaro sistema inquadramentale lascia ampio spazio all’azienda di elargire quote di salario e premi senza una corretta valutazione delle professionalità e dei relativi percorsi di carriera, inoltre, riteniamo che una definizione normativa degli inquadramenti dovrebbe anche essere interesse aziendale per tenere all’interno le professionalità che senza chiari percorsi di carriera preferiscono lasciare Unicredit.

Le OO.SS. hanno ribadito che non sono disponibili

– ad arrivare ad un sistema inquadramentale che preveda di normare solo alcune figure dell’area IT, perché in azienda sono presenti altre professionalità importanti che svolgono attività trasversali per il Gruppo;

– a normare solo le figure delle aree professionali, perché le competenze presenti in Unicredit Services, trovano, sia in azienda, sia esternamente, inquadramenti nell’area QD, anche in coerenza con l’art. 82 del CCNL.

Le OO.SS. ritengono inoltre che:

– la valutazione del percorso professionale non può essere legato alla “pagellina”

– i percorsi devono essere salvaguardati in caso di cambio di attività

– ci deve essere un recupero del tempo pregresso.

Abbiamo sottoposto nuovamente la richiesta dei dati relativi agli inquadramenti nelle diverse aree e per singoli poli, e la presentazione dettagliata del Career Path che per queste OO.SS. sono rilevanti per proseguire il confronto.

L’azienda si è impegnata a fornire a breve la sua posizione in merito. Vi terremo informati sullo sviluppo della trattativa.

Milano, 30 ottobre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DELL OO.SS. Unicredit Services S.c.p.A.

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Evidenza, UCS S.c.p.A. (ex UBIS s.c.p.A.)

Uni-Inform n. 9 – Ottobre 2020 – La tecnologia intorno a noi

Posted on 29 Ottobre 202029 Ottobre 2020 By
Uni-Inform n. 9 – Ottobre 2020 – La tecnologia intorno a noi

La tecnologia intorno a noi – Ecobonus e Sismabonus 110%, le condizioni per i colleghi – Novità welfare, il nuovo portale dedicato – INPS On-Line, si passa allo SPID, che cos’è e come richiederlo – L’angolo dell’esodato – Welfare, occhio alle prossime scadenze – Covid–19 e agevolazioni “prima casa” – A.D. 2016 la vignetta di Uni-Inform

Evidenza, UniInform

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Posted on 26 Ottobre 202028 Ottobre 2020 By

Sottoscritta dichiarazione congiunta a livello europeo in tema di Smart Working

Il 21 ottobre si è svolta la riunione del Comitato Aziendale Europeo, per la prima volta in videoconferenza, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Da parte aziendale ci sono stati gli interventi del CEO Jean Pierre Mustier e del Responsabile Risorse Umane di Gruppo Paolo  Cornetta.

Durante la plenaria è stata sottoscritta la prima Dichiarazione Congiunta a livello europeo, tra i Rappresentanti dei Lavoratori ed il Top Management di Unicredit, in tema di Smart  Working (Remote Working).

La dichiarazione congiunta recepisce in maniera esaustiva le previsioni del CCNL in merito al Lavoro Agile, ribadendo la valenza e la centralità della contrattazione nazionale del nostro settore che può diventare elemento di dialogo sociale anche a livello internazionale, e rappresenta una risposta al forte cambiamento nel modo di lavorare che ha subito una grande accelerazione dovuta al contesto della pandemia.

La discussione sul tema con il central management è stata avviata dopo la dichiarazione del comitato ristretto dello scorso luglio in cui venivano riaffermati principi fondamentali nella gestione di questa fase emergenziale che ha colpito tutti i paesi dove il gruppo è presente.

Nel testo, che per praticità vi alleghiamo, i Rappresentanti dei Lavoratori hanno riaffermato i seguenti principi:

●      l’adesione allo smart working è su base volontaria e senza pregiudizio alla possibilità di lavorare anche in siti aziendali;

●      nelle sedi ed uffici centrali si potrà lavorare in remoto per il 40% del tempo, distribuito su base settimanale o mensile (es. 2 giorni a settimana), in linea con le previsioni dell’accordo sottoscritto lo scorso aprile in Italia per la gestione del piano industriale Team 23, e nel network possibilità del 20% (es. 1 giorno a settimana);

●      sono ribaditi i principi del diritto alla disconnessione a suo tempo riportati nella dichiarazione congiunta sul work life balance, sottoscritta dal comitato aziendale nel novembre del 2017;

●      Sono stati introdotti i temi di tutela della privacy e dei diritti sindacali. La modalità di lavoro a distanza non può essere un limite all’attività sindacale in coerenza con i contratti nazionali e le leggi in materia;

●      Viene rimarcata l’importanza della formazione, anche in tema di competenze digitali al fine di garantirne al corretta diffusione.

Occorre ricordare la valenza della dichiarazione congiunta, che, mediante un approccio globale al tema, crea le basi per avviare una attuazione progressiva dei suoi principi, che occorre poi implementare mediante accordi sindacali in ogni Stato membro.

Nel corso della riunione, come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo più volte ribadito come lo smart working debba essere considerato come uno strumento per il bilanciamento dei tempi vita lavoro, e non la giustificazione per ulteriori ed inaccettabili tagli di personale e per tale ragione è fondamentale regolamentarlo nel rispetto di chiare regole ed accordi a livello nazionale.

In merito alla digitalizzazione abbiamo riaffermato all’azienda che i Rappresentanti dei Lavoratori devono necessariamente essere parte integrante della sua gestione a tutela dei colleghi anche nel campo dell’Intelligenza artificiale e degli algoritmi che possono avere in futuro effetti d’impatto sul modo di lavorare.

Milano, 26 ottobre 2020

Componenti FABI del CAE UniCredit

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CAE, Evidenza

APP, processi digitali e riorganizzazione della Rete

Posted on 9 Ottobre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SPA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

INCONTRI DEL 7 E 8 OTTOBRE 2020
APP, PROCESSI DIGITALI E RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE

In data 7 e 8 ottobre si sono svolte due giornate di incontro tra i rappresentati delle OO.SS. ed i rappresentanti aziendali di Unicredit spa.

Oggetto della discussione sono state le recenti iniziative aziendali in tema di digitalizzazione e la fase di riorganizzazione in atto nella rete, con particolare riferimento all’introduzione della nuova figura dello Smart Personal e l’ulteriore incremento delle filiali “Flex” e delle aperture a scacchiera.

Sul tema delle modifiche organizzative, sia per l’impatto che le stesse stanno avendo sull’attività lavorativa di colleghi e colleghe, sia per il diffuso clima di incertezza che ne sta derivando a causa della generalizzata difformità nelle informazioni, spesso anche estremamente carenti, oltre che degli svariati “disallineamenti organizzativi” segnalati praticamente da tutti i territori, abbiamo in premessa dichiarato all’Azienda l’assoluta ed inderogabile necessità di ricevere, come OO.SS., informazioni tempestive, complete ed esaustive, a conferma della reciproca volontà di mantenere relazioni sindacali costruttive.

Sul tema digitalizzazione, trattato nella prima parte dell’incontro, l’azienda ha confermato la sua strenua attenzione al mobile banking ed il costante sforzo, sia sotto l’aspetto tecnico che culturale, per incentivarne l’utilizzo da parte della clientela. Sforzo che, sempre secondo l’azienda, si realizza in primis attraverso la piena assimilazione dell’utilizzo della App Unicredit da parte degli stessi colleghi. Con riferimento al personale, l’obiettivo aziendale dichiarato è di portare il 95% dei colleghi a scaricarla.

Come OO.SS. abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà ad una impostazione che premi la “vendita al pezzo”, auspicando piuttosto che tutto ciò che sul tema App ci viene segnalato dai colleghi in termini di ripetuti messaggi di “ingaggio” dai toni imperativi, quando addirittura “coercitivi” da parte dei responsabili, cessi immediatamente nel rispetto dei dettati dell’accordo sulle politiche commerciali siglato nell’aprile del 2016. Accordo fondamentale che deve essere puntualmente rispettato nei confronti di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Chiediamo pertanto che siano immediatamente riviste le indicazioni di rendicontazione che ci risultano essere state già fornite ai Digital Ambassador.

Ai Digital Ambassador viene data precisa indicazione di contattare i colleghi che non hanno la App o non la usano di frequente per invitarli a farlo: questa indicazione reca grave imbarazzo tra i colleghi e le colleghe e lo riteniamo assolutamente inopportuno.

Sul tema scottante della riorganizzazione della rete, l’azienda ha dichiarato che non si tratta della riorganizzazione derivante dal piano industriale previsto dal 2021, che sarà oggetto procedure sindacali come da Contratto Collettivo di Lavoro. Per l’Azienda si tratterebbe infatti dell’applicazione ulteriore del modello Flex, già da tempo conosciuto, con il declassamento di ulteriori 150 filiali.

Per quanto riguarda la difformità di indicazioni segnalate dai colleghi destinati al ruolo di Smart Personal, l’azienda ha dichiarato che si tratta solo dei necessari adattamenti del modello alle specifiche situazioni territoriali e logistiche. Ha precisato inoltre che la collocazione fisica dei colleghi è prevista di norma all’interno delle filiali (quella di provenienza o una vicina, nel caso in cui nella prima non sia presente una postazione adatta). L’attuale diffusione dello smart working è pertanto dovuta esclusivamente alla situazione contingente di emergenza sanitaria.

I colleghi destinati al ruolo di Smart Personal sono 400, quasi tutti già individuati e per la maggior parte (circa 300) giù assegnati alle Task Force e quindi già a conoscenza dell’operatività con la barra telefonica e dell’attività da svolgere (al momento gestione inbound di U-Book ed attività in outbound sui prestiti, ma a breve, dopo i processi di formazione già in fase di predisposizione, vendita diretta di carte Flexia, rateizzazioni e, in prospettiva, tutti gli ulteriori processi di vendita diretta previsti per UniDirect).

In relazione alle numerose domande poste dallo OO.SS. riassumiamo le risposte ricevute dall’azienda.

Per quanto riguarda lo Smart Personal:

– lo Smart Personal ed il relativo Coordinatore sono nuove figure professionali che è intenzione normare nell’ambito dell’accordo sugli inquadramenti. Si potrà procedere in tal senso non appena saranno completate le relative “job description”. I colleghi già assegnati al ruolo non avranno quindi alcuna interruzione nel percorso professionale;

– non ci sono preclusioni aziendali a valutare candidature da parte dei colleghi interessati a ricoprire il ruolo di Smart Personal, fermo restando, ovviamente, la decisione di effettiva assegnazione in capo all’azienda;

– lo Smart Personal dipende gerarchicamente solo dalla struttura “Smart” e non fa più parte dell’organico della filiale (quindi non viene considerato per determinare il grado del direttore). Lavora per la struttura “Smart” ma gli verranno assegnate anche attività in filiale, in momenti e per tempi predeterminati, concordati tra il responsabile gerarchico della struttura “Smart” ed il direttore della filiale di riferimento;

– poiché lo Smart Personal utilizza la barra telefonica, gli specifici accordi a suo tempo siglati per la tutela dei colleghi di UniDirect sono pienamente applicabili, così come lo sono stati per i colleghi assegnati alle Task Force.

Per quanto riguarda filiali “flex” e aperte a scacchiera:

– gli spostamenti dei colleghi da una filiale all’altra sono a tutti gli effetti “missioni”, pertanto valgono le regole contrattuali di riferimento ed i relativi rimborsi, oltre alla salvaguardia della pausa pranzo;

– i direttori delle filiali declassate saranno ricollocati in ruoli adeguati, a cura delle singole Region; eventuali possibili ripercussioni in termini di inquadramenti (sia in negativo che in positivo) non sono al momento quantificabili;

– l’organizzazione della rete con l’apertura delle filiali a scacchiera non è stata decisa per “carenza di organici ma per gestire con maggiore efficienza la presenza sul territorio”.

Il nostro giudizio, come Organizzazioni Sindacali, di questa riorganizzazione che impatta sulla vita giornaliera di un numero considerevole di persone nella rete, non può essere positivo.

Vediamo confusione, indicazioni contradditorie, persone alle quali vengono date nuove mansioni senza alcuna formazione di ruolo e nello stesso momento si impongono loro significativi cambi di attività, percorsi professionali ancora da definire. Persone che vedono la propria prestazione “splittata“ tra la barra telefonica e l’Agenzia o che devono spostarsi da una agenzia all’altra, strutturalmente, come nel caso delle aperture a pettine.

Tutto questo poteva e doveva essere gestito diversamente. La rete è in forte difficoltà e, sebbene siano state fatte alcune assunzioni a tempo determinato e si preveda la chiusura di tutte le task force, sarebbe stato necessario il completo rientro nella rete, già palesemente in sofferenza. È quindi indispensabile il rispetto degli accordi e che l’azienda prosegua con le assunzioni previste nell’accordo relativo al Piano Industriale.

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNICREDIT SPA

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Divisione RETAIL, Evidenza, Newsletter & Comunicati Retail

Aspettando Godot … ovvero, se UniCredit realmente cambierà passo

Posted on 1 Ottobre 20201 Ottobre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

ASPETTANDO GODOT…….
OVVERO, SE UNICREDIT REALMENTE CAMBIERA’ PASSO.

Il 29 settembre si è svolto l’incontro della Commissione Strategica Organizzazione Lavoro, prevista dall’accordo sul piano industriale Team 23. La commissione seguirà l’evoluzione del Piano Industriale, verificando tempo per tempo le ricadute della sua attuazione, e la realizzazione degli interventi in tema di digitalizzazione e sui processi di lavoro.

Per la delegazione aziendale, che aveva come oggetto dell’incontro la situazione della Rete Commerciale Italia erano presenti: Andrea Casini e Remo Taricani, responsabili del C.B.K.I. Italia, Paolo Cornetta Responsabile Risorse Umane di Gruppo, Emanuele Recchia Responsabile Relazioni Industriali, Luigi Luciani Risorse Umane Italia Rete Commerciale. L’incontro aveva l’obiettivo di fornire risposte a fronte di tutte criticità sollevate dalle OO.SS. nei corso dei mesi e che hanno trovato la sintesi negli ultimi 2 comunicati in tema di organici e di inefficienza delle procedure informatiche.

In apertura sono stati presentati gli impatti, anche di natura economici del Covid-19, sulla rete commerciale che nei primi tre mesi dell’anno aveva visto importanti risultati di crescita che sono stati annullati tanto da portare in negativo per il primo semestre sia i ricavi, che i profitti, sebbene i costi siano sotto controllo e il supporto alle imprese veda importanti numeri di crescita. Ciò nonostante il Gruppo ha svolto il suo ruolo accanto alle Imprese ed alle famiglie, con numeri rilevanti in termini di moratorie e garanzie.

In questi mesi, anche in risposta alle misure di tutela della salute e sicurezza dei Lavoratori e della clientela, c’è stato un ulteriore crescita dei processi di digitalizzazione, che già aveva avuto inizio con il piano del T19. Nel periodo del lockdown sono rimaste aperte il 30% delle filiali, e questo è stato possibile grazie al posizionamento rispetto alle altre banche sui canali digitali ed il loro utilizzo da parte della clientela.

Sul punto delle Task Forces, anche a fronte dei numerosi interventi delle OO.SS. che ne chiedevano la chiusura, al termine della fase emergenziale, e con la riapertura delle filiali è rimasto il 40% del personale assegnato pari a 669 Lavoratori. I numeri più alti sono nel Direct con 400 Lavoratori, mentre alla gestione dei processi creditizi sono rimasti tutti i 100 Lavoratori assegnati per la necessità di presidiare le garanzie ed i processi dei crediti anche a fronte degli interventi straordinari del governo.

Sono stati presentati gli interventi sia tecnologici che di welfare per gestire la fase COVID e che avranno effetti oltre la fase emergenziale per gestire l’evoluzione digitale del modello distributivo, con la distribuzione di 4500 PC Portatili, che proseguirà anche nei prossimi mesi, abilitazioni delle VPN e smart working. Estensione delle piattaforme Direct ai consulenti delle filiali. A queste sono state affiancate, anche a fronte del continuo confronto con le OO.SS., iniziative di welfare a sostegno dei colleghi nella fase emergenziale da pandemia.

Altro tema: Ubook, la cui applicazione nasce dalla pressione per gestire la fase emergenziale che vedeva l’accesso alle filiali solo tramite appuntamento. L’obiettivo era quello di fornire alla clientela un unico canale di prenotazione, rispetto al modello precedente che spesso creava delle sovrapposizioni.

Nei mesi passati abbiamo criticato il rilascio della funzionalità senza le opportune verifiche del suo funzionamento e la sua mancata integrazione con People Focus, che tanti problemi ha creato nella fase di avvio. L’azienda ha dichiarato che ha dato seguito alle segnalazioni delle OO.SS. e messo in atto gli interventi. Oggi il sistema gestisce 15.000 appuntamenti, sulle 70.000 operazioni di cassa giornaliere. Il sistema verrà mantenuto come uno dei vari canali di appuntamento della rete commerciale, anche dopo la fase emergenziale, per gestire, in modo integrato con gli altri canali, gli appuntamenti anche per la consulenza specialistica.

Come OO.SS. abbiamo ribadito come Ubook debba essere utilizzato in modo corretto, di certo non come strumento di pressione commerciale.

Poi sono state illustrate le due nuove figure professionali, introdotte dalla fase emergenziale; che rappresentano secondo le dichiarazioni aziendali, i primi passi verso il nuovo modello di servizio della banca nei prossimi anni, con l’integrazione dei canali digitali.

Il Customer Manager proseguirà anche oltre il periodo pandemico, per gestire l’accoglienza della clientela e supportare la stessa verso la migrazione sui canali digitali ed alla gestione di eventuali anomalie. La rete commerciale punta molto, sulla crescita dell’utilizzo dei canali digitali da parte della clientela, tanto da voler lanciare campagne di attivazione di clienti sul mobile con rilevanti percentuali di crescita.

Smart Personal, gli oltre 400 colleghi, provenienti prevalentemente dalla Task force a supporto di UniDirect, nelle rispettive Aree Regionali, faranno parte della Rete Smart; sarà pertanto un’evoluzione “importante” del network, a diretto riporto della Region. Una figura che in modo flessibile opererà per una parte della settimana lavorativa utilizzando il modello operativo di servizio del Direct, con la gestione dei prodotti e dei processi da remoto e, su necessità, per il resto della settimana, andrà a supporto delle esigenze delle filiali.

Il nuovo modello di servizio della rete sarà operativo alla fine del primo trimestre 2021, la sua attuazione ha subito un ritardo per effetto della pandemia, un modello che secondo le intenzioni aziendali vedrà la digitalizzazione sempre più diffusa anche nella gestione del rischio, dove lo smart working non sarà più un eccezione per un numero ristretto di aree del gruppo e dove la filiale anche nel futuro manterrà il suo ruolo di riferimento per il territorio, integrata sempre di più con gli altri modelli di servizio. L’azienda però non deve utilizzare “la pandemia” per anticipare questa ristrutturazione, un pezzo alla volta, non permettendo una lettura complessiva della trasformazione della rete commerciale senza il necessario confronto con il Sindacato

Sul tema della formazione, alla data odierna sono state erogate le stesse ore di formazione dell’anno (circa 500 mila ore) precedente, nonostante la straordinarietà del momento. La formazione è stata per il 95% on line, per il 70% Formazione di ruolo di cui il 50% è relativa a competenze chiave del settore bancario, con piani formativi trasversali e percorsi specifici di ruolo.

Questo è la fotografia che la delegazione aziendale ha rappresentato alle OO.SS. Una situazione, figlia anche dei piani che negli anni si sono susseguiti che hanno visto una sola certezza: la riduzione del personale, che abbiamo gestito con responsabilità in ottica anche di un ricambio generazionale. Ma in una situazione che possiamo raffigurare riprendendo l’opera di S. Beckett, Aspettando Godot, in cui tutti sono in attesa di qualcuno e di qualcosa (la riorganizzazione) che tarda a realizzarsi.

Seppur catapultati da mesi nel contesto imprevedibile generato dalla pandemia, abbiamo comunque

raggiunto un importante e significativo Accordo sul piano industriale, complesso per i temi, per la difficoltà del momento e per i contenuti, che vede il sindacato ribadire il valore centrale della contrattazione in tutte le sue fasi per le intese che contengono e per le loro applicazioni.

Abbiamo riconosciuto al Gruppo un’attenzione nella gestione della fase pandemica, ma questo non deve essere il velo sulle carenze e le problematiche che rinvengono dal passato.

Per queste OO.SS. la digitalizzazione deve creare opportunità anche di natura occupazionale e non deve avere dannosa fretta nel passaggio in produzione, senza aver effettuato tutti gli opportuni test e verifiche, anche perché i blocchi dei sistemi o malfunzionamenti nei sistemi, creano problemi, anche di natura reputazionale con la clientela, lasciando spesso i colleghi della rete soli a sopperire alle carenze di organici e di sistemi di supporto.

Seppur ci sia stato rappresentato uno scenario negli anni che vede un miglioramento del livello di servizio dei sistemi IT, anche dal punto di vista degli incidenti in produzione, abbiamo ribadito la nostra contrarietà alle scelte del passato in termini di esternalizzazioni e delocalizzazioni che hanno provocato rilevanti perdite dal punto di vista di professionalità; per questi motivi abbiamo chiesto d’incontrare all’interno dei lavori della commissione i manager responsabili dell’area COO.

Il 30 settembre è stato l’ultimo giorno di lavoro per oltre 1000 lavoratori, e le assunzioni dichiarate non sono, ad oggi, esaustive, visto che coprono solo il 70% delle uscite; queste vanno completate entro l’anno nei termini previsti dall’accordo; a tal riguardo, abbiamo registrato l’impegno aziendale in tale direzione.

E’ necessario rimettere al centro le persone e l’interlocuzione a livello territoriale, questo si deve realizzare con il ritorno della gestione delle risorse umane in seno agli HR e non agli area Manager che come “modus operandi “perseguono il solo obiettivo del business commerciale.

Dobbiamo, superare questo clima di disaffezione preoccupante, per far questo si devono dare risposte rapide a partire dal tema occupazionale; in tale direzione all’azienda abbiamo chiesto un cambio di passo in tema di bilanciamento occupazione e di trasformazione digitale; che prevalga la forza della Ragione.

Ribadiamo come la presenza sul territorio sia fondamentale per la rete commerciale nel paese, che contribuisce per il 30% dei ricavi del gruppo, riconoscendo la diversità dei territori e dei clienti di riferimento.

Con forza abbiamo richiesto che UniCredit dia seguito agli impegni presi come la creazione dei Poli nel Sud.

L’azienda ha dichiarato la sua disponibilità a discutere per le aree che hanno sbilanciamenti e che darà seguito a quanto sottoscritto in tema occupazionale, anche per i Poli del SUD e rispetterà le previsioni sull’occupazione.

Serve un cambio di passo che permetta al Sindacato ed ai lavoratori di capire la strategia del Gruppo Unicredit, un cambio di passo nel rispetto delle intese sottoscritte, un cambio di passo rispetto ad una attuazione virtuosa del percorso digitale, in un ambito di relazioni sindacali di maggior coinvolgimento a tutti i livelli, con particolare riferimento ai territori.

Misureremo la realizzazione degli impegni presi da parte aziendale; sarà questo, se raggiunto, il vero riscontro del cambio di passo.

Milano, 01-10-2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Uni-Inform n. 8 – Agosto/Settembre 2020 – Come Fort Apache

Posted on 29 Settembre 2020 By
Uni-Inform n. 8 – Agosto/Settembre 2020 – Come Fort Apache

Come Fort Apache – UniCredit e la mancanza cronica di personale – Novità Uni.C.A. – Genitori, scuola e coronavirus – Inps on line, si passa del pin allo spid – A.D. 2016 la vignetta di Uni-Inform

Evidenza, Pubblicazioni, Senza categoria, UniInform

La forza della Ragione …..

Posted on 28 Settembre 202029 Settembre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

La forza della Ragione …..

Dopo l’incontro dello scorso 28 luglio, nelle more del quale abbiamo significato all’azienda la sempre più difficile situazione degli organici, in particolar modo della Rete delle filiali, e l’ormai indifferibile esigenza di un reale “bilanciamento occupazionale“, rileviamo come la recente decisione aziendale di procedere, dietro la pressante azione delle OO.SS., all’assunzione di 150 giovani neo-diplomati e neo-laureati possa costituire un primo significativo, ma di certo non esaustivo, passo in avanti sul tema.

Queste 150 assunzioni si sommano alle precedenti 165; pur tuttavia non sono ancora né in linea con gli impegni dell’Accordo 02-04-2020 (1 assunzione ogni 2 uscite) a fronte di circa 850 uscite già avvenute, né tanto meno possono colmare la “fame“ di personale nelle agenzie, molte delle quali, ormai depauperate in termini numerici e di professionalità, stentano a garantire un efficace servizio alla clientela.

Tra pochi giorni, altri 1050 circa tra Lavoratrici e Lavoratori lasceranno il servizio per accedere al Fondo Esuberi; ergo è realmente ed immediatamente necessario che UniCredit :

  • proceda all’immediata assunzione nei termini e numeri fissati dall’Accordo, sopra citato, sottoscritto con senso di responsabilità dalle OO.SS. che pertanto chiedono e pretendono analoga responsabilità;
  • ricerchi un equilibrio ed un’osmosi tra le varie realtà, tanto nella Banca Commerciale (rete, Direct, unità delle Task Force), quanto nella C.O.O. Area, al fine di garantire una tenuta complessiva;
  • faccia tesoro delle esperienze del recente passato, quando assunzioni tardive rispetto all’uscita dei colleghi, allora in servizio, non consentì di avviare quel percorso formativo fondamentale per la cultura della professionalità e del lavoro alla base del nostro impegno in azienda.

Su queste urgenti, pressanti e reali tematiche e sul processo di digitalizzazione, (vedasi nostro comunicato in data 10-09 su procedure, applicativi e ricadute verso l’esterno ed all’interno) ci confronteremo, come anche su altre questioni centrali, con l’azienda il prossimo 29-09 nell’ambito della Commissione Strategica sul Lavoro, cui parteciperanno i vertici aziendali della Banca Commerciale perimetro Italia e delle Relazioni Sindacali; sarà un momento centrale e determinante in questa difficile e problematica fase per UniCredit, come anche per il sistema bancario e paese.

Noi la affronteremo con impegno, dovizia di elementi oggettivi e responsabilità, altrettanto ci aspettiamo dall’azienda; le risposte aziendali ed i fatti conseguenti all’incontro forniranno gli elementi chiave per valutare come poi procedere.

Sarete tempestivamente informati.

Milano, 28-09-2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Incontro di aggiornamento su tematiche connesse alla pandemia

Posted on 14 Settembre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DI GRUPPO

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

INCONTRO DI AGGIORNAMENTO SU TEMATICHE CONNESSE ALLA PANDEMIA

L’incontro dell’11 settembre si è tenuto con la partecipazione del Responsabile delle Relazioni industriali e dal Responsabile della Sicurezza Fisica del Gruppo.

Si è svolto secondo l’ordine del giorno che il Sindacato aveva preparato e che verteva su due punti principali: il monitoraggio della pandemia sul nostro territorio nazionale e la genitorialità.

L’Azienda ha esposto i criteri che utilizza per la gestione della pandemia Covid 19: l’approccio che viene applicato, a seguito di consulenze con virologi di fama internazionale, è globale, fermo restando le peculiarità legislative a livello di singola nazione e, nel caso italiano, tenendo conto anche di eventuali disposizioni regionali.

L’Azienda ci ha rappresentato l’utilizzo di cinque indicatori e come, sulla base di questi, applica le misure di maggior cautela (guardiania, verifica della temperatura alla clientela, contingentamento ingressi della stessa) nelle province ove il contagio impatta con particolare forza: indicatore del Robert Koch Institute, a livello di nazione (numero dei nuovi casi in una settimana su 100.000 abitanti), i nuovi casi in una settimana rispetto ai tamponi effettuati in ogni regione, i dati provinciali di ospedalizzazione, d’ingresso nelle terapie intensive e infine i deceduti. Le decisioni vengono prese, inoltre, con il coinvolgimento del medico competente aziendale.

L’Azienda ci ha confermato di aver aggiornato con tali disposizioni il DVR (documento di valutazione dei rischi) aziendale e che coinvolgerà ulteriormente gli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) come previsto ex lege.

Attualmente le province nelle quali sono applicate le misure di maggior cautela sono: Treviso, Massa Carrara, La Spezia, Sassari e Trento. Tali disposizioni hanno una durata minima di 7 giorni.

A fronte della nostra richiesta di considerare le citate misure come applicabili anche nelle province di confine l’Azienda si è richiamata ai contenuti dei DPCM vigenti, che al momento non prevedono particolari misure restrittive.

Abbiamo inoltre chiesto che gli spostamenti di Colleghi e Colleghe, almeno nelle province tempo per tempo impattate dall’incremento del contagio, siano ridotti il più possibile.

Abbiamo infine affrontato il tema del sostegno alle famiglie con figli/e fino ai 14 anni di età in particolare per quanto riguarda l’impatto delle turnazioni in entrata / uscita da scuola.

La materia, infatti, delle eventuali quarantene durante il periodo scolastico è gestita dal DL.111 in vigore dallo scorso 9 settembre che prevede il ricorso allo Smart Working o, alternativamente, la fruizione del Congedo straordinario Covid retribuito al 50%.

L’Azienda ha dichiarato di aver provveduto a sensibilizzare le funzioni sia di business sia di Hr per venire incontro alle maggiori esigenze delle madri e dei padri, ammettendo che il tema critico risiede soprattutto nel servizio essenziale rappresentato dalla Rete delle Filiali.

A tale proposito ha confermato che situazioni particolari verranno valutate dalle funzioni periferiche, al fine di individuare soluzioni ad hoc, utili a far fronte alle difficoltà dei colleghi e delle colleghe.

È emersa nell’incontro la chiara consapevolezza del fatto che l’apertura delle scuole e l’incremento della mobilità cittadina impongono un approccio prudenziale a tutti i livelli e pertanto anche il rientro nei grandi stabili rimane per il momento contingentato.

La disponibilità aziendale espressa ai maggiori livelli delle Relazioni Industriali di Gruppo, così come l’evolversi della situazione epidemiologica e dei relativi provvedimenti, sarà oggetto di aggiornamenti al tavolo sindacale, tempo per tempo.

14 settembre 2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DI GRUPPO
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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Evidenza, GRUPPO UNICREDIT, Newsletter & Comunicati Gruppo Unicredit

Chi di contestazione disciplinare ferisce …

Posted on 13 Settembre 202013 Settembre 2020 By

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Chi di contestazione disciplinare ferisce…

Egregi Signori

PEOPLE FOCUS, U-BOOK e FIRMA MIA *

Presso sedi Gruppo Unicredit

di tutta Italia.

Oggetto: Contestazione disciplinare ai sensi della prima e della seconda Legge della Robotica, che Vi impongono di non recare danno all’essere umano, bancario, e di conciliare i tempi vita-lavoro.

Con la presente Vi rivolgiamo formali contestazioni, ai sensi e per gli effetti delle succitate leggi, a fronte di gravissimi fatti e comportamenti “sin da subito” accertati e da Voi posti in essere in perigliosa violazione di rilevanti norme di legge della Robotica e di normativa interna, oltre che di obblighi inerenti il Vostro utilizzo, così come meglio dettagliato di seguito.

Dalla Vostra entrata in servizio si sono riscontrati reiterati e significativi ritardi, errori, blocchi e difficoltà operative a danno dei Lavoratori e delle Lavoratrici del Gruppo Unicredit, tali da inficiare il corretto svolgersi del Vostro rapporto di servizio ai suddetti Lavoratori, impegnati più ad imprecare contro le Vostre manchevolezze, che a poter fruire delle Vostre prestazioni.

A mero titolo esemplificativo e non esaustivo, per quanto attiene gli ASPETTI ECONOMICI rileviamo come :

  • People Focus abbia nel tempo :

– ritardato di mesi il pagamento delle indennità di pendolarismo, causando illegittimamente a Lavoratori e Lavoratrici l’onere di un esborso che avrebbe dovuto trovare ristoro nelle predette indennità non tempestivamente corrisposte;

–  ritardato di mesi – quando non addirittura del tutto omesso – il pagamento delle indennità spettanti per sostituzione, privando illegittimamente del giusto riconoscimento economico, contrattualmente previsto, Lavoratori e Lavoratrici che hanno sostenuto l’onere e la responsabilità della sostituzione dei superiori assenti;

– ritardato, sempre di diversi mesi, il pagamento delle indennità di rischio, contrattualmente prevista per i Lavoratori e le Lavoratrici che effettuano attività di maneggio contante e che sono esposti al rischio di esborso in caso di differenza di cassa (esborso che peraltro, hanno dovuto sostenere immediatamente in caso di ammanco);

– omessa reiteratamente l’applicazione dei corretti livelli di inquadramento da riconoscere a norma di contratto e degli accordi di valorizzazione professionale stipulati in data 4 febbraio 2017 con decorrenza 1° luglio 2017 e 8 maggio 2019 con decorrenza 1° settembre 2019;

– omesso reiteratamente il pagamento delle indennità di turno spettanti già da aprile 2019 a Lavoratori e Lavoratrici ai/alle quali sono stati assegnati turni a seguito di processi riorganizzativi e/o sperimentali;

– “randomizzato” l’attribuzione di ferie, ex festività, banca ore e permessi, con inevitabili ripercussioni nella corretta fruizione dei periodi di assenza previsti a norma di legge e di contratto;

– palesato oggettive carenze operative, rendendo impossibile per lungo tempo ai Lavoratori ed alle Lavoratrici qualsivoglia segnalazione di dati necessari, dai famigliari a carico sino alle auto utilizzate per le missioni.

  • Firma Mia abbia nel tempo :

–        impedito reiteratamente, risultando pertanto del tutto inadempiente, rispetto al proprio incarico, la sottoscrizione di contratti di svariata natura, emessi in numero quotidiano rilevante da ogni Lavoratore/Lavoratrice in qualsivoglia filiale. A titolo meramente esemplificativo, oltre alla documentazione riferita al servizio da essa stessa fornito, ha impedito la sottoscrizione digitale di contratti di conto corrente, carte di credito e di debito, depositi titoli, consulenze ed operazioni in strumenti finanziari, prestiti.

–        causato blocchi operativi, frequenti e riferibili ad ogni procedura alla quale sia stata collegata, rendendo spesso impossibile la conclusione delle operazioni con conseguente mancata realizzazione della corrispondente redditività oltre che insoddisfazione della clientela;

–        provocato costanti rallentamenti, causando sia un elevato quanto inaccettabile dispendio di tempo ai danni di Lavoratori, Lavoratrici e clientela, sia una rilevante riduzione del numero delle operazioni eseguibili, con conseguente proporzionale diminuzione della relativa redditività;

–        costretto i Lavoratori e le Lavoratrici a sopperire alle Sue manchevolezza attraverso la stampa cartacea dei contratti, con evidente spreco di risorse economiche e di tempo;

–        causato indirettamente, a seguito dell’operatività descritta al punto precedente, l’accumulo di un numero rilevantissimo di documenti cartacei da sistemare/recuperare, ad oggi ancora in corso di lavorazione con conseguente ulteriore perdita di tempo e di risorse nonché significativo aumento dei rischi operativi e reputazionali, oltre che dei possibili reclami/contestazioni da parte della clientela e delle conseguenti potenziali perdite economiche.

  • U-Book abbia nel tempo :

–        opposto ingiustificato rifiuto a prestare la propria attività per diverse giornate lavorative e, quando attivo, operato in maniera del tutto inadeguata rispetto ai tempi ed all’accuratezza di svolgimento dei compiti assegnati;

–        fissato innumerevoli appuntamenti doppi o con operatori assenti;

–        ignorato gli effettivi orari di apertura degli sportelli e la corretta allocazione del personale su più filiali;

–        inviato alla clientela indicazioni fuorvianti sulle strutture presso le quali si sarebbero svolti gli incontri;

–        indicato rigidamente tempi non congrui per le attività da svolgere.

Le si può, Sig. U-BOOK, concedere che, concepito in una fase assai critica per la banca e tutti noi per dare risposta concreta e di sicurezza, non sia stato in questo accompagnato da benigna sorte.

Tutto ciò non solo ha arrecato notevole aggravio all’operatività dei Lavoratori e delle Lavoratrici, ma risulta ancor più grave alla luce del fatto come tali ingiustificabili comportamenti siano stati in parte  perpetrati in tempo di oggettiva emergenza occupazionale sulla Rete, causando in molti casi situazioni di elevata criticità con la clientela ed esponendo i Lavoratori e le Lavoratrici sia a rischi operativi che, addirittura, di incolumità personale.

Per quanto attiene gli aspetti di QUALITÀ DEL LAVORO e CLIMA AZIENDALE, sempre a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, elenchiamo alcune delle situazioni, ancorchè gravi, determinate dai Vostri comportamenti “ in difetto “ e dalle reiterate carenze operative.

In particolare:

  • People Focus ha:

–        provocato il ritardo di ben 3 mesi nell’accoglimento delle nuove richieste di part time con decorrenza secondo semestre 2019, causando alle Lavoratrici richiedenti ulteriori difficoltà familiari, nonché maggiore dispendio economico per baby sitters, collaboratrici familiari ecc.;

–        determinato l’accumulo di decine di migliaia di ticket inevasi che hanno costretto i Lavoratori e le Lavoratrici a continui solleciti, anch’essi inevasi, con perdite di tempo, aumento dello stress personale e considerevole peggioramento del clima interno;

–   resa incerta qualsiasi ricostruzione di percorso professionale o situazione pregressa, determinando, oltre ai danni economici, situazioni di forte insoddisfazione e ansia da parte di Lavoratori e Lavoratrici.

–

People Focus, U-Book e Firma Mia, di concerto, hanno inoltre causato esacerbazione estrema degli animi e reso ancor più insopportabili, per Lavoratori e Lavoratrici, condizioni lavorative già allo stremo per carenza di personale e diffuse inefficienze organizzative ed applicative.

I sopra descritti inammissibili ed illegittimi comportamenti – ai quali Voi stessi avete in più occasioni dichiarato di voler porre rapidamente rimedio – sono stati da Voi posti in essere in aperta violazione sia della normativa interna e di legge, sia della vigente normativa di contratto, nonché dei più elementari principi di deontologia, correttezza e diligenza professionale e risultano altresì forieri di potenziali gravi danni economici, oltre che morali e di stress lavoro correlato per i Lavoratori e le Lavoratrici del Gruppo Unicredit.

Nel contestarVi quanto sopra e nel sollevare sin d’ora nei Vostri confronti riserva di rivalsa per i danni che avessero a derivare a Lavoratori e Lavoratrici in conseguenza del Vostro operato, Vi invitiamo – ai sensi della normativa citata in oggetto – a volerVi giustificare nel termine di sette giorni lavorativi dalla data di ricevimento della presente.

Vi ricordiamo inoltre, Egregi Signori People Focus, U-Book e Firma Mia, che comportamenti come quelli da Voi posti in essere Vi espongono al rischio di sanzioni disciplinari, che possono arrivare, nei casi più gravi, sino alla Vostra “ disinstallazione “ definitiva.

Firma mia* sta chiudendo i battenti e sarà sostituita dalla Firma Digitale Innovativa; le auguriamo miglior sorte, auspicando pertanto che non faccia rimpiangere il recente passato.

Distinti saluti.

Milano, 10-09-2020

SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

N.d.R. – se nella commedia greca Aristofane fece della satira politica uno strumento innovativo e fondamentale, nella quotidianità in banca vorremmo fare della satira “ sindacale “ una prece agli Dei dell’Olimpo, affinchè rivolgano la loro benevola attenzione agli umani bancari.

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Permessi elettorali per lavoratori impegnati ai seggi

Posted on 4 Settembre 20204 Settembre 2020 By

Permessi elettorali spettanti per coloro che saranno chiamati a lavorare ai seggi nel week end del 20 e 21 settembre 2020 per il referendum costituzionale e le elezioni per regioni e comuni chiamati a votare

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